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Europei di Chartres Scozzoli d'oro nei 100 rana

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CHARTRES - Il colpo che t'aspetti nella seconda giornata della 16esima edizione dei campionati europei di nuoto in vasca corta, in svolgimento a Chartres, in Francia. Lo mette a segno Fabio Scozzoli, tra i protagionisti assoluti della rana mondiale dell'ultimo triennio. Il 24enne di Forlì vince i 100 in 57"25 (passagio ai 50 in 26"94), precedendo l'estone Martti Aljand (57"75 - 27"04) e il francese Giacomo Perez Dortona (57"76 - 30"63) con una gara magistrale, condotta da protagonista consumato. Stacco in 61 centesimi, più reattivo di tutti i finalisti. Ottimo tuffo. Subito all'attacco fino al tocco vincente e al sorriso che comincia a cancellare la delusione olimpica. Del resto l'azzurro - tesserato per la Imolanuoto e seguito in sede da Cesare Casella e al centro federale di Verona dal tecnico federale e suo maestro di sempre Tamas Gyertyanffy - l'aveva dichiarato sin dalla vigilia: "Per me non esistono tappe di passaggio verso i Mondiali di Barcellona. Desidero nuotare sempre per vincere e cancellare la delusione dei Giochi di Londra", dove il secondo tempo delle semifinale di 59"44 gli sarebbe valso il bronzo ed invece è finito settimo.
Sempre sul podio in vasca lunga e corta di mondiali ed europei dalla primavera del 2010, Scozzoli continua il miglioramento stagionale partito coi quattro ori e un bronzo nelle tre tappe di Coppa del mondo di Stoccolma, Mosca e Berlino, dove è partito dal 58"55 e giunto al 57"61. Nel mirino il record italiano di 57"01 gommato timbrato agli euroindoor di Istanbul (quarto) e il 57"13, suo personal best in tessuto con cui conquistò l'argento ai mondiali di Dubai nel dicembre 2010. "Sono soddisfatto per aver dato continuità ai risultati in coppa del mondo - racconta Scozzoli, campione uscente dei 50 e bronzo nei 100, dopo che nel 2010 aveva vinto i 100 ed era arrivato terzo nei 50 - Sono ripartito con determinazione e intensità. Volevo vincere. Non avevo preparato la gara perché punto ai mondiali di Istanbul, eppure sono andato più forte di quanto mi aspettassi. Era importante cominciare la stagione post olimpica con risultati che trasmettono energia".
L'esito della finale dei 50 farfalla riserva emozioni diverse alle protagoniste italiane: attesta il continuo miglioramento di Ilaria Bianchi, quarta a tre centesimi dal podio col primato personale di 25"79; sa di occasione mancata per Silvia Di Pietro, settima in 26"10 ma rinfrancata dal record italiano stabilito in semifinale in 25"78. Per salire sul podio serviva almeno 25"76, ovvero il tempo della francese Melanie Henique. Lontane le prime due posizioni occupate dalla danese Jeanette Ottesen Gray in 25"21 e dalla bielorussa Aliaksandra Herasimenia in 25"53. Peccato, perché la rincorsa al podio era stata entusiasmante sin dalle batterie superate agevolmente, con Bianchi terza in 25"99 e Di Pietro sesta col personale di 26"51; nelle semifinali la 22enne romana di Forestale e Aniene aveva mangiato altri 55 centesimi per il secondo tempo complessivo e record italiano di 25"78 (prec. 25"84 gommato di Laura Letrari il 22 novembre 2009 a Riccione), mentre la 22enne bolognese di Castel San Pietro di Fiamme Azzurre e Azzurra 91 aveva migliorato di tre centesimi il personale portandolo sul 25"92, quarto tempo delle finaliste. La sfida sembrava possibile. Lo era. Bianchi, allenata da Fabrizio Bastelli, adesso attende i 100 farfalla per migliore il record già limato due volte in coppa del mondo - 56"86 (frazioni 26"64 - 30"22) a Berlino dove ha vinto i 50 in 25"96 e in 57"18 (frazioni 27"29 – 30"13) a Mosca dove si è piazzata seconda nei 50 in 26"21 - e per dare seguito al quinto posto olimpico e all'argento conquistato con la staffetta 4x100 mista agli europei in lunga di Debrecen. Silvia Di Pietro, allenata da Enrico Zito, voleva scacciare con una medaglia i problemi muscolari che ne hanno condizionato la crescita dopo aver dominato a livello giovanile. Resta il record italiano. Un ottimo risultato da cui ripartire con entusiasmo e determinazione.
Nella serie veloce degli 800 stile libero Martina De Memme (Esercito / Nuoto Livorno) e Diletta Carli (Tirrenica Nuoto) non vanno oltre il quarto e quinto posto che poi scalano per l'inserimento nella classifica complessiva della tedesca Sarah Koehler, quarta in 8'19"98. De Memme chiude in 8'22"59 (4'11"36 ai 400), la 16enne Carli col primato personale di 8'24"15 (4'12"93). Lontano il podio composto dalla danese Lotte Friis (8'10"24), e dalle britanniche Hannah Miley (8'15"66) e Aimee Willmott (8'18"90).
Condizionato dai problemi intestinali Federico Turrini (Esercito / Nuoto Livorno), giovedì settimo nei 200 misti in 1'56"71, chiude la doppia distanza al sesto posto in 4'07"72 (terzo ai 200 in 2'00"45), con un tempo di 4 centesimi inferiore alla batteria. Il podio è lo stesso dell'edizione 2011 di Stettino, con gli ungheresi Laszlo Cseh, che realizza la doppietta in 4'00"99, David Verraszto, 4'02"54, e l'israeliano Gal Nevo, 4'04"80.
Nella divertente ed inedita staffetta mista maschi e femmine, l'Italia esce squalificata per il cambio anticipato di Federico Bocchia, che ha provato ad accelerare i tempi per recuperare lo svantaggio nello stile libero: passa dal settimo al secondo posto ma è tutto inutile. Fatali i 12 centesimi del cambio anticipato. Le prime medaglie della specialità le conquistano la Francia in 1'38"74, seguita dalla Slovenia (1'39"79) e dalla Norvegia (1'40"10).
Appuntamento a sabato per la terza giornata con Luca Dotto (Forestale / Larus Nuoto) che conquista facilmente la finale dei 100 stile libero, ripetendo in semifinale il 22"42 della batteria. Impressionante nelle prime due vasche, gestisce gli ultimi 25 metri. Il podio è alla portata. Partirà col quarto tempo, preceduto dai russi Vladimir Morozov (46"52) ed Evgeny Lagunov (46"76) e dal francese campione olimpico dei 200 stile libero Yannick Agnel (46"96).   
 
STAFFETTA MISTA 4X50 UOMINI E DONNE. Dopo i test effettuati nel corso della coppa del mondo, per la prima volta la staffetta mista è stata inserita nel programma dei campionati europei di nuoto in vasca corta, assegnando medaglie. A Berlino l'Italia aveva nuotato la distanza in 1'41"64 con i frazionisti Arianna Barbieri (27"46), Fabio Scozzoli (26"48), Ilaria Bianchi (26"07) e Luca Dotto (21"63). In batteria, a Chartres, ha chiuso in 1'40"87 (Barbieri 27"61, Scozzoli 26"51, Di Pietro 25"82 e Bocchia 20"93).
  
LE DICHIARAZIONI DEL DT BUTINI. "La medaglia d'oro di Scozzoli nei 100 rana è il coronamento di una giornata che ha registrato un miglioramento complessivo della squadra e dà seguito ai risultati di giovedì. Fabio è stato bravissimo nella gestione della gara e sta dimostrando grande equilibrio nell'affrontare l'inizio della stagione postolimpica. Complimenti alle delfiniste Di Pietro e Bianchi che hanno avvicinato il podio nei 50 farfalla, dando seguito ai miglioramenti delle settimane scorse. Peccato per l'errore in partenza della Di Pietro, che non le ha consentito quanto meno di avvicinare il record italiano delle semifinali. Miglioramenti anche di Carli negli 800, con De Memme in linea col personale, e di Laugeni nei 50 dorso. Sfortunati Lestingi, primo degli esclusi dalla finale, e Turrini, che sta convivendo con un fastidioso problema intestinale. Resta rammarico per la staffetta 4x50 mista maschile e femminile. La medaglia era alla nostra portata. Bocchia ha pagato un eccesso di generosità per recuperare posizioni ed è partito in anticipo. L'esperimento della staffetta ha destato interesse: si è rivelata spettacolare mettendo a confronto le prestazioni maschili con quelle femminile e non tracciando riferimenti. Bravo anche Dotto, atteso dalla finale dei 100 stile libero. Ha gestito la seconda parte di gara. Lotterà per il podio".
 
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MEDAGLIERE ITALIANO (1 - 2 - 2)
      
ORO (1) 
  
100 RANA M
Fabio Scozzoli 57"25
 
ARGENTI (2)
    
400 SL M
Gabriele Detti 3'41"66 pp
   
200 FARFALLA F
Stefania Pirozzi 2'06"09 pp
  
BRONZI (2)
 
400 SL M
Andrea Mitchell D'Arrigo 3'42"32 pp
    
200 FARFALLA F
Alessia Polieri 2'06"63
    
PRIMATI PERSONALI (20)
   
50 sl M
Federico Bocchia 21"55 pp in tessuto, in batteria
Federico Bocchia 21"27 pp in semifinale
    
200 dorso M
Luca Mencarini 1'57"57 pp in batteria
Fabio Laugeni 1'52"81 pp in finale
    
200 farfalla F
Stefania Pirozzi 2'07"39 pp in batteria
Stefania Pirozzi 2'06"09 pp in finale
   
400 sl M
Gabriele Detti 3'43"03 pp in batteria
Gabriele Detti 3'41"66 pp in finale
Andrea Mitchell D'Arrigo 3'43"90 pp in batteria
Andrea Mitchell D'arrigo 3'42"32 pp in finale
Gregorio Paltrinieri 3'45"17 pp in batteria
  
100 dorso F
Arianna Barbieri 58"54 pp in semifinale
 
50 dorso M
Fabio Laugeni 24"44 pp in batteria
Fabio Laugeni 24"14 pp in semifinale
Niccolò Bonacchi 24"47 pp in batteria
    
50 farfalla F
Silvia Di Pietro 26"33 pp in tessuto, in batteria
Silvia Di Pietro 25"78 RI in semifinale
Ilaria Bianchi 25"92 in semifinale
Ilaria Bianchi 25"79 in finale
   
800 sl F
Diletta Carli 8'24"15 pp nella serie veloce