L'olimpionico lascia Melbourne e il tecnico Pope dopo 18 mesi. Resterà a Roma sino a mercoledì, quando raggiungerà la Nazionale a Madrid. Il 10 maggio l'esordio agli Europei nei 400 sl, poi 200 misti, 200 sl e 4x200
ROMA
Finalmente in Italia. Finalmente a Roma. Massimiliano Rosolino ha salutato nonna, amici e il tecnico Ian Pope che lo ha seguito negli ultimi diciotto mesi a Melbourne e si è tuffato nell'avventura europea, prologo delle Olimpiadi di Atene.
Arrivato stanco e felice all'aeroporto di Fiumicino verso mezzogiorno, dopo aver ritirato i bagagli e aver abbracciato la sorella Vanessa, l'amico-manager Rosario Cammarota e il presidente della Larus Nuoto nonché consigliere federale Cosimo D'Ambrosio, si è subito lasciato scappare una battuta sulle problematiche causate dallo sciopero aereo che lo hanno costretto a cambiare la coincidenza a Francoforte: "Che viaggio massacrante".
Nonostante la lunga permanenza in Australia, il tono del campione napoletano, 26 anni il prossimo 11 luglio, non è cambiato: allegro e ilare come al solito. Forse ancora più del solito. "Come non potrei - continua l'olimpionico del 200 misti - Finalmente sono tornato a casa. Ho chiuso un libro dopo un lungo periodo di allenamenti a Melbourne che mi ha aiutato a crescere come atleta e come uomo; ora spero di raccogliere i frutti".
Rosolino si fermerà a Roma sino alla partenza per i Campionati Europei di Madrid prevista mercoledì 5 maggio. Nei prossimi giorni sosterrà un programma di allenamento che gli consentirà di smaltire il fuso orario, riposare e conservare lo stato di forma acquisito. "Finora ho portato avanti un allenamento piuttosto pesante, di circa 70 Km la settimana. Anche negli ultimi giorni non mi sono risparmiato. Lunedì e martedì ho nuotato 14 Km; mentre ieri, alla viglia della partenza, ne ho coperti 6". Nel pomeriggio di oggi subito il primo bagno, seguito dal tecnico della Larus Roberto Marinelli. Domani altre tre sedute, due in acqua e una in palestra; weekend libero, quindi lunedì e martedì ancora allenamento e visite mediche per i probabili olimpici. "Marinelli è un simpaticone - racconta Rosolino - Non vedo l'ora di incontrarlo. Già a dicembre, alla vigilia degli Europei indoor di Dublino, ci siamo trovati benissimo". Eppoi arrivarono l'oro nei 400 sl, l'argento nei 200 misti e il bronzo nei 400 misti e 1500 sl. "Un ottimo auspicio, ma preferisco non esaltarmi - spiega Rosolino - Vi assicuro che mi sento benissimo. Ho raggiunto un equilibrio sforzo-prestazioni come mai in passato. Ora, però, devo solo pensare alle gare: ricordate che l'obiettivo stagionale sono i Giochi olimpici di Atene".
Rosolino nuoterà a Madrid i 200 e 400 sl, la 4x200 sl e i 200 misti. Il 10 maggio, giornata d'apertura delle gare di nuoto, è subito in calendario la finale dei 400 sl. "La gara a cui tengo di più insieme ai 200 misti", e nella quale troverà alle Olimpiadi il "ripescato" Ian Thorpe. "Beh, se non ci fosse stato non mi sarei disperato - continua Rosolino - ma è giusto che sia sui blocchi. L'aver interpellato la Corte Suprema mi sembra assurdo: sarebbe bastata un po' di elasticità mentale per risolvere la situazione senza creare show e alimentare polemiche. Nuotare con Thorpe è un onore: è lui il campione olimpico, il primatista del mondo, l'imbattuto dal 1997".
Solo dopo gli Europei Massimiliano Rosolino definirà il programma di avvicinamento ai Giochi. Sicura la sua partecipazione al Sette Colli, possibile alla tappa di Barcellona del circuito Mare Nostrum. "Desidero arrivare ad Atene con tante gare alle spalle - conclude Rosolino - Ho ancora tanta voglia di nuotare... anche dopo Atene".