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Conferenza stampa Progetto Pechino 2008

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Il Consigliere D'Ambrosio e il Ct Castagnetti illustrano lo studio con atleti stanziali al Centro federale. Presente anche Fioravanti che non accetterà le proposte del Qatar. Barelli: "Ne ero certo, l'Italia ha bisogno di lui"

VERONA
Il Consigliere Federale di settore Cosimo D'Ambrosio, il Direttore Sportivo Gianfranco Saini, il Commissario Tecnico della Nazionale di Nuoto Alberto Castagnetti e il suo vice Stefano Morini - alla presenza dell'Assessore allo Sport del Comune Luciano Guerrini e del direttore del Centro Federale Enzo Castioni - hanno presentato questa mattina a Verona il "Progetto Pechino 2008".
Nel corso dell'incontro sono stati illustrati i punti principali del programma di lavoro tracciato dalla Federnuoto, tra cui la destinazione di alcuni atleti che si alleneranno quotidianamente a Verona con lo staff federale. Al momento gli atleti interessati sono Alessandro Chinellato, Andrea Busato, Renata Spagnolo e Flavia Zoccari,  ai quali, su richiesta della DDS e delle Fiamme Azzurre, si sono aggiunti Sara Goffi e Veronica Massari considerate meritevoli di convocazione.
Il programma prevede anche il monitoraggio di oltre 60 atleti divisi in sei gruppi di specialità che a rotazione saranno convocati a Verona insieme ai tecnici sociali, medico e biomeccanico, per test e confronti sulla preperazione e metodologia di lavoro. A questi si aggiungeranno gli atleti di prima fascia, già finalisti olimpici e mondiali, i quali saranno sottoposti ad allenamenti di controllo periodici della durata di una settimana. 
A corollario del "Progetto Pechino 2008", l'attenzione si è spostata sull'arrivo del duo volte campione olimpico di Sydney Domenico Fioravanti, che ha raccontato la sua esperienza in Qatar e la scelta di non accettare la proposta araba. "Sono molto lusingato per l'interesse del Qatar, ho visitato gli impianti e li ho trovati bellissimi, ma non c'erano i presupposti morali e tecnici per accettare la proposta. Resto in Italia. Continuerò ad allenare i bambini all'Aniene e a ricoprire il ruolo di dirigente federale. Ho deciso di rimanere in seno alla Federazione italiana Nuoto perché qui ho dei progetti importanti da portare avanti come tecnico e dirigente".
Soddisfatto il Presidente della Federnuoto Paolo Barelli: "Non avevo nessun dubbio sulle scelte di Domenico. La sua casa resta la Federazione Italiana Nuoto e il suo futuro a favore dello Sport Italiano".
Il Presidente Barelli si è poi soffermato sugli aspetti tecnico-logistici legati al Progetto "Pechino 2008" e sull'impiego di Domenico Fioravanti. "Il progetto Pechino 2008 merita un'attenzione particolare perché si rivolge ai giovani, alla crescita congiunta di tecnici e società per il bene del movimento e quindi delle Nazionali. Ci aspetta un compito difficile in vista delle Olimpiadi di Pechino 2008 e dei Mondiali di Roma 2009 perché avere un buon potenziale sul quale lavorare non assicura risultati. Occorrono passione, professionalità e impegno. Qualità che le nostre Società possiedono e che devono alimentare. L'indirizzo della Federazione Italiana Nuoto è sempre mirato alla valorizzazione dei giovani e in tal senso è fondamentale la presenza di Domenico Fioravanti in un sistema che ha bisogno di stimoli e campioni da emulare. Domenico è un simbolo attorno al quale far crescere un movimento che dia impulso anche allo sviluppo dell'impiantistica. La FIN è sempre alla ricerca attiva di spazi d'acqua. I Centri federali di Verona, Avezzano e Trieste sono importantissimi per la nostra attività nazionale e internazionale sfociata con le assegnazioni ultime degli Europei indoor di nuoto a Trieste, dei Mondiali di nuoto in acque libere a Napoli e dei Campionati Mondiali di Roma. Proprio in tal senso - conclude Barelli -sono preoccupato perché le Istituzioni napoletane ancora non hanno risposto al mio interesse a realizzare presso il complesso natatorio della Mostra d'Oltremare un Centro federale di alta specializzazione. E' un progetto al quale tengo molto perché credo possa diventare un punto di aggregazione e di sviluppo votato alla socializzazione, al perfezionamento tecnico-agonistico e alla formazione dei tecnici, valorizzando così il lavoro svolto con passione e professionalità dalle Società napoletane nonostante le molteplici difficoltà in cui versano".