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Mondiali di Melbourne Pellegrini: "Incredibile!"

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L'entusiasmo della campionessa mondiale: "Domani voglio arrivare avanti alle altre, ma il mio successo l'ho già ottenuto", "Ringrazio Di Mito per le basi che ha gettato e Castagnetti per come mi fa sentire in acqua"

MELBOURNE
(ANSA) La sua gara l'ha gia' vinta. Quella con se stessa prima che con la storia, con la piscina, con il mondo, e adesso le avversarie di colpo sono tutte piu' piccole.
Federica Pellegrini non ci crede: a Melbourne, ai mondiali nella terra di chi nuota prima di camminare, lei e' diventata la regina, la donna piu' veloce nei 200 sl. ''Io ho gia' vinto – dice dopo aver asciugato gli occhi dalle lacrime di gioia – Finalmente e' accaduto, e' qualcosa di incredibile, ma e' accaduto. Questa era la cosa che mi interessava piu' di tutte. Posso anche arrivare davanti alle altre, ma io il mio successo l'ho gia' ottenuto''. Ed e' il frutto di una nuova vita agonistica, passata per cambiamenti epocali per una dicianovenne della provincia veneta, e ora tocca l'apice di un cammino che avrebbe anche potuto interrompere e che invece l'ha portata in alto, piu' di quanto lei stessa immaginasse. Non nasconde che quel record lo sognava, voleva inseguire e superare il mito di lei bambina, quella Franziska Van Almsick che dalla piscina si e’ ritirata. ''Lei adesso fa la mamma, io batto i suoi record'' sorride l'azzurra.
Questa gara se l'e' sentita incollata sulla pelle da subito. ''Quando sono partita ero certa di fare un buon tempo – racconta – ma certo non pensavo cosi'. Non lo avrei mai immaginato, ma non c'era cosa che avrei desiderato di piu'''.
Anche della medaglia, che adesso tutti si aspettano da lei nella finale in cui si presentera' da primatista del mondo. ''Ascolto la musica prima di gareggiare – prosegue Pellegrini – mi ha sempre aiutato molto e l'ho fatto anche prima della semifinale di stasera. E alla fine ho nuotato come la piu' veloce del mondo. Cosa potevo sognare di piu'?''.
Non nasconde pero' che il tempo mondiale, pur non essendo un'ossessione, era un pensiero costante che l'ha anche motivata a tornare grande. ''Dopo Atene ci ho sempre pensato. Certo in acqua non ho assolutamente realizzato che quello che stavo facendo era il record del mondo''.
La ragazzina che ai Giochi ateniesi aveva festeggiato il suo sedicesimo compleanno con una medaglia storica, adesso e' quasi una donna: ma nella sua testa gli obiettivi non sono mai cambiati. ''Le medaglie contano meno – dice – il mio sogno e' sempre stato essere la piu' veloce del mondo. Non ci credo, sono incredula, pero' ci sono riuscita''’. E lo ha fatto in una notte magica nella piscina australiana, perche' sono stati quattro i record abbattuti. Tre tutti a stelle e strisce, con il mostro Michael Phelps a fare da apripista. ''E' bello sapere che uno di questi e' anche italiano'' dice con orgoglio l'azzurra. Ma Federica non vuole certo fermarsi qui. ''Questa ' una certezza da cui ripartire – dice – anche guardando ai 400 sl che dovranno entrare a tutti gli effetti nel mio programma. La mia vita e' cambiata completamente, voglio ringraziare il mio ex allenatore, Di Mito per le basi che ha gettato, e Castagnetti per come mi fa sentire l'acqua. Adesso mi sforzo di meno e produco di piu'''. Fede come Phelps, sussurra qualcuno. 'Un'associazione che suona bene...'' dice lei sorridendo. La tensione adesso le e' scivolata un po' via, comincia a sentire la portata di quello che ha fatto. E parlano il suo viso e gli occhi, quelli di chi ha vinto in acqua la sua sfida piu' bella.