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Mondiali di Manchester Rosolino di bronzo nei 200 sl

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Cinquantaseiesima medaglia internazionale per l'olimpionico che precede Magnini, quinto così come la Filippi nei 400 misti. Quarta col record italiano la 4x100 sl maschile fuori dal podio per un centesimo

MANCHESTER
Massimiliano Rosolino voleva avvicinare il personale di 1'43"32 che risale all'argento degli Europei di Trieste 2005, ci è quasi riuscito conquistando il bronzo in 1'44"23 (25"05, 51"49, 1'18"12) nella finale d'apertura dei Mondiali di nuoto in vasca corta, in svolgimento a Manchester. L'azzurro, alla 56esima medaglia internazionale tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei in vasca lunga e corta, è stato preceduto dalla coppia australiana Kenrick Monk, oro in 1'43"46 (24"26, 50"67, 1'17"10), e Kirk Palmer, argento in 1'43"50 (24"37, 50"57, 1'17"18). "Sono molto contento della prestazione perché siamo leggermente stanchi dopo gli Europei di Eindhoven e la ripresa degli allenamenti, ma non per come è maturata - sottolinea Rosolino che conferma il piazzamento della precedente edizione iridata, a Shanghai 2006 - Partivo col miglior tempo delle eliminatorie. L'organizzazione ha deciso di chiamare gli atleti sul blocco dall'ultimo al primo tempo di qualificazione: una sorta di sfilata per creare show. Non ho avuto neanche il tempo di smettere la tuta e salire sul blocco che lo starter ha dato il via. Sono rimasto sorpreso e sono partito in ritardo. Io sono un promotore dello spettacolo, ma bisogna anche rispettare il lavoro degli atleti. Speravo di scendere sotto l'1'44, forse ci sarei anche riuscito in condizioni diverse. Comunque - conclude il campione olimpico, mondiale ed europeo, argento nei 200 sl ai Mondiali in corta del 2000 - l'obiettivo principale era la qualificazione alle Olimpiadi: una gioia dieci volte superiore al bronzo di stasera. Spero di dare ancora tante soddisfazioni al nuoto italiano".
Quinto Filippo Magnini, argento uscente, in 1'44"33 (24"48, 51"48, 1'18"50; personale di 1'42"54), preceduto anche dal russo Alexander Sukhorukov, quarto con cinque centesimi di vantaggio. "Potevo far meglio - ammette il due volte campione del mondo dei 100 stile libero, come lo statunitense Matt Biondi a Madrid 1986 e Perth 1991 e il russo Alexander Popov a Roma 1994 e Perth 1998 - Dopo Eindhoven ho cominciato ad aumentare il ritmo degli allenarmi: palestra, piscina, fisio. Siamo arrivati qui stanchi, in cerca di ulteriori suggerimenti per il lavoro da svolgere. Penso di aver disputato una buona gara, forse potevo limare qualcosa tra i 100 e i 150 metri, ma va bene così".
Quinta anche Alessia Filippi nei 400 misti più veloci della storia con quattro record nelle prime posizioni. La campionessa europea in vasca lunga e corta chiude in 4'31"79 (1'03"58, 2'11"43, 3'31"78) alle spalle di Kirsty Coventry dello Zimbabwe col record mondiale in 4'26"52 (1'02"38, 2'07"81, 3'24"58), dell'inglese Hannah Miley col record europeo di 4'27"27 (1'03"06, 2'10"36, 3'24"58), della spagnola Mireia Belmonte, terza in 4'27"55, e della sudafricana Jessica Pengelly, quarta in 4'31"79, con i record nazionali. "Non era la gara che avevamo preparato - racconta l'azzurra che detiene il record italiano in 4'29"86 - Non posso dire di essere soddisfatta, però le energie sono agli sgoccioli. Terminati i Mondiali si va in vacanza per una settimana e poi comincia la lunga preparazione verso le Olimpiadi".
Fuori dal podio per un centesimo, a vantaggio della Svezia, la staffetta 4x100 stile libero maschile. Alessandro Calvi (48"32), Christian Galenda (46"88), Michele Santucci (48"10) e Filippo Magnini (46"75) stabiliscono il record italiano di 4'10"05, limando il precedente di 3'10"74 che valse l'oro ai Mondiali di Shanghai il 5 aprile 2006 (Calvi, Lanzarini, Galenda, Magnini). Oro agli Stati Uniti col record mondiale di 3'08"44; argento all'Olanda in 3'09"18 con il record europeo sotto al precedente mondiale di 3'09"57 che apparteneva alla Svezia dal 16 marzo 2000, Atene. "Penso che abbiamo perso molto sui cambi", afferma Filippo Magnini; "Un centesimo lascia grande rammarico", gli fa eco Galenda; "Abbiamo battuto il record italiano con cui avevamo vinto a Shanghai, gli altri sono stati più bravi di noi che ci abbiamo comunque creduto", rincalza Calvi. "Essere qui è già un sogno", chiosa il giovane Michele Santucci alla prima manifestazione assoluta internazionale della carriera.
  
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MONDIALI DI NUOTO IN VASCA CORTA A MANCHESTER
RISULTATI DEGLI AZZURRI IN FINALE
200 sl M
1. Kenrick Monk (Aus) 1'43"46
2. Kirk Palmer (Aus) 1'43"50
3. Massimiliano Rosolino (Ita) 1'44"23
5. Filippo Magnini (Ita) 1'44"33

400 misti F
1. Kirsty Coventry (Zim) 4'26"52 RM
2. Hannah Miley (Gbr) 4'27"27 RE
3. Mireia Belmonte (Spa) 4'27"55 record nazionale
4. Jessica Pengelly (Saf) 4'31"79 record nazionale
5. Alessia Filippi (Ita) 4'33"56
prec. RM e RE 4'27"83 Yana Klochkova (Ucr),
19/1/2002 a Parigi.

4x100 sl
1. Stati Uniti 3'08"44 RM
(Ryan Lochte, Bryan Lundquist,
Nathan Adrian, Doug Van Wie)
2. Olanda 3'09"18 RE
(Robert Lijesen, Bas Van Venthoven,
Mitja Zastrow, Robin Van Aggele)
3. Svezia 3'10"04
(Petter Stymne, Stefan Nystrand,
Lars Frolander, Marcus Piml)
4. Italia 3'10"05 RI
Alessandro Calvi 48"32, Christian Galenda 46"88,
Michele Santucci 48"10, Filippo Magnini 46"75
prec. RM e RE 3'09"57 Svezia,
16/3/2000 ad Atene
prec. RI 3'10"74 il 5/4/2006 a Shanghai
con Calvi, Lanzarini,
Galenda, Magnini