Pellegrini e Filippi leader come Fioravanti e Rosolino a Sydney. La squadra maschile conta più finalisti di Pechino ed è terza tra le 30 Nazioni presenti in finale. Da domani 1787 atleti sui blocchi di oltre 200 società
ROMA
Chiusa la 13esima edizione dei Mondiali di nuoto, nuoto in acque libere, tuffi, nuoto sincronizzato e pallanuoto - disputata a Roma, al Complesso del Foro Italico e al Lido di Ostia - è già tempo di tornare in vasca con i Campionati di categoria in programma da domani al 13 agosto nello stesso impianto iridato che ha ospitato 20.000 presenze giornaliere.
Terminato il Campionato del Mondo restano le statistiche che oggettivamente premiano l'Italia, sesta nel medagliere complessivo con 10 medaglie: 4 d'oro (Valerio Cleri nella 25 Km, Federica Pellegrini nei 200 e 400 sl, Alessia Filippi nei 1500 sl), 1 d'argento (Tania Cagnotto e Francesca dallapè nel sincro trampolino 3m) e 5 di bronzo (Martina Grimaldi nella 10 Km, Federica Vitale nella 25 Km, Beatrice Adelizzi nel programma libero del solo, Tania Cagnotto nel trampolino 3m, Alessia Filippi negli 800 sl); si tratta del secondo miglior medagliere della storia italiana dopo Fukuoka 2001, quando, all'indomani delle storiche Olimpiadi di Sydney coi successi di Domenico Fioravanti e Massimiliano Rosolino, la delegazione italiana conquistò 6 ori, 2 argenti e 4 bronzi.
Nel nuoto, in particolare, l'Italia si è piazzata al quinto posto del medagliere di specialità con 3 medaglie d'oro (il miglior risultato della storia) ed una di bronzo, avanti alla Gran Bretagna già proiettata verso le Olimpiadi di Londra 2012 ed alle spalle di un unico Paese europeo: la Germania, preceduta dai soli Stati Uniti.
La Squadra Nazionale, che ha preso parte alle gare con un gruppo allargato a 48 elementi, 26 uomini e 22 donne, per portare avanti un progetto di ringiovanimento da completare nel corso del quadriennio, ha stabilito 3 record mondiali, 6 europei, 23 record italiani (14 maschili e 9 femminili) e ha registrato 29 primati personali (19 maschili e 10 femminili).
Nella classifica a punti l'Italia ha consolidato il proprio posizionamento tra le prime dieci squadre al mondo: per l'esatezza è risultata essere nona con la squadra maschile e decima con quella femminile.
Tra gli atleti, per la prima volta nella storia, un'azzurra, ovvero Federica Pellegrini (16 punti), ha vinto la classifica dei performer in ambito femminile, precedendo la tedesca Britta Steffen, e si è piazzata seconda nella graduatoria generale alle spalle del solo statunitense Michael Phelps (17 punti).
Rispetto ai Giochi di Pechino dello scorso anno, l'Italia ha conquistato due medaglie in più, una se consideriamo l'oro di Alessia Filippi nei 1500 sl che non è distanza olimpica: in Cina gli azzurri conquistarono l'oro con Pellegrini nei 200 stile libero e l'argento con Filippi negli 800 stile libero; a Roma sono salite sul podio Pellegrini d'oro nei 200 e 400 stile libero e Filippi d'oro nei 1500 e di bronzo negli 800 stile libero: entrambe le atlete sono allenata da tecnici federali, il Ct Alberto Castagnetti e il coordinatore delle Nazionali giovanili Cesare Butini.
Gli Azzurri hanno partecipato a 14 finali complessive, di cui 4 individuali e una staffetta in ambito femminile (con Pellegrini nei 200 e 400 sl, Filippi negli 800 e 1500 sl e la 4x200), 7 individuali e due staffette in ambito maschile (con Colbertaldo negli 800 e 1500 insieme a Pizzetti, Giorgetti e Facci nei 200 rana, Di Tora nei 50 dorso, Marin nei 400 misti e le staffette 4x100 e 4x200 stile libero). A Pechino le finali a cui parteciparono gli Azzurri furono 12: 7 maschili (con Boggiatto e Marin nei 400 misti, Facci e Bossini nei 200 rana e le tre staffette) e 5 femminili (con Pellegrini nei 200 e 400 stile libero, Filippi negli 800 stile libero e 400 misti e con la 4x200). Così la squadra maschile, che ha piazzato 6 diversi atleti nelle finali individuali, risulta al terzo posto tra le trenta Nazioni rappresentate da propri atleti in finale; inoltre la delegazione maschile ha piazzato nove diversi atleti nei primi 10 posti, risultando seconda, in ex aequo con il Brasile, ai soli Stati Uniti (13).
Con questi risultati la Nazionale di nuoto dà il cambio ai campioni del domani: 1787 atleti in rappresentanza di oltre 200 società da domani daranno vita ai campionati di categoria, ragazzi dal 6 al 9 agosto e juniores, cadetti e seniores dal 10 al 13.
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