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Cristina Chiuso Arrivederci campionessa

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Tre argenti europei, 41 titoli e 29 record assoluti, dopo 20 anni di carriera il capitano della Nazionale e dell'Aurelia Nuoto si ritira: "Mi piacerebbe lavorare nell'ambito della comunicazione e contribuire allo sviluppo del nuoto"

ROMA
Trieste, Centro Federale "Bruno Bianchi", 11 dicembre 2005 ore 18.31. Ai blocchi di partenza le finaliste dei 50 stile libero dei Campionati Europei di nuoto in vasca corta. In corsia cinque c'è l'azzurra Cristina Chiuso. E' in forma e tenta di vincere il suo primo oro internazionale. La gara è un testa a testa tra l'azzurra, allora 32enne, e l'olandese Marleen Veldhuis di ben sei anni più giovane. La veneta è dietro ai primi 25 metri, rimonta fino a raggiungere la Veldhuis ma alla fine la spunta l'olandese (due argenti mondiali nei 50 e 100 stile libero a Montreal '05 e Melbourne '07, un bronzo olimpico nella 4x200 stile ad Atene) per soli 5 centesimi.
Un nulla, un attimo, una vita. L'italiana è d'argento, successivamente bissato con la staffetta 4x100 stile libero agli Europei di Eindhoven nel 2008. Sono le medaglie più significative di una carriera ricca di emozioni: atleta azzurra dal 1991, quattro Giochi Olimpici all'attivo (Barcellona '92, Sydney '00, Atene '04, Pechino '08), 5 Mondiali (da Fukouka '01 a Roma '09), 41 titoli assoluti tra 50, 100 e 200 stile libero, 29 record italiani assoluti in gare individuali, attuale primatista italiana nei 50 stile libero in lunga ed in corta, due argenti europei con la staffetta 4x100 stile libero a Helsinki 2000 ed Eindhoven 2008, un argento europeo in corta a Trieste 2005, un oro, tre argenti e due bronzi ai Giochi del Mediterraneo.
Oggi Cristina, nata a San Donà del Piave il 25 dicembre 1973, storica portacolori dell'Aurelia Nuoto, si ferma. Alla soglia dei trentasei anni, con una laurea di ingegneria gestionale in tasca, saluta le grandi competizioni e i riflettori degli stadi del nuoto: "Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito e sostenuto in tutti questi anni, in primis lo staff tecnico ed i dirigenti dell'Aurelia Nuoto - precisa Cristina - era qualche anno che pensavo di smettere con l'attività agonistica ma alla fine trovavo sempre una motivazione per non farlo. Dopo i Mondiali di Roma mi sono guardata indietro ed ho pensato che fosse giusto". "Tra i ricordi più belli - continua la più forte sprinter italiana - oltre allo splendido argento di Trieste, metto il primo record italiano nei 50 stile libero nel 1998 stabilito al Settecolli, che ha segnato la mia rinascita dopo un periodo buio della carriera. Continuerò a coltivare tutte le amicizie nate in questi anni di piscina e spero di rimanere comunque nell'ambiente, per dare il mio contributo in termini d'esperienza e professionalità. Per il futuro sto valutando alcune proposte: mi piacerebbe lavorare nell'ambito della comunicazione, dal marketing al commento tecnico, e comunque sfruttare tutto il mio bagaglio culturale. A presto".
  
La scheda di Cristina Chiuso