Il Commissario Tecnico della Nazionale di nuoto si è spento improvvisamente nel tardo pomeriggio del 12 ottobre, nella sua casa di Verona. Lo sconforto del Presidente Barelli e il ricordo del Segretario Panza
VERONA
La Federazione Italiana Nuoto e l'intero movimento acquatico sono attoniti. Nel tardo pomeriggio del 12 ottobre si è spento Alberto Castagnetti, Commissario Tecnico della Nazionale di Nuoto, nella sua casa di Arbizzano, una frazione di Negrar (Verona).
All'indomani dei Mondiali di Roma, l'8 settembre scorso Castagnetti era stato sottoposto ad un intervento chirurgico per insufficienza aortica programmato da tempo. L'operazione era stata eseguita con successo e il decorso post-operatorio risultava regolare. Nulla lasciava presagire il drammatico evento.
"Sono ammutolito - commenta il Presidente Paolo Barelli - Non riesco a pensare che un compagno di viaggio, ancor prima delle Olimpiadi del 1972, con cui ho diviso gran parte della mia carriera sportivo-dirigenziale, dalle sfide ai Campionati italiani fino alle staffette 4x100 stile libero in Nazionale, mi lasci solo. E con me tutti gli amici a cui ha trasmesso amore e passione sconfinati per il nostro sport. Eravamo in continuo contatto e lo aspettavamo a bordo vasca con il solito sorriso e il cronometro in mano per continuare a condurre il nuoto italiano dopo quella che doveva essere una breve pausa. Invece non sarà così. Siamo atterriti. Mi stringo forte alla moglie Isabella, alle figlie e alla famiglia a cui la Federazione non farà mai mancare il suo affetto".
Incredulo il Segretario Generale Antonello Panza: "Alberto è andato via. E’ ancora incredibile il solo pensarlo. Lo ha fatto alla sua maniera, lasciandoci tutti stupiti, come tante altre volte ci era capitato dinanzi ai tanti e storici successi a cui ha condotto, con la semplicità dei grandi, il nuoto italiano. Sembra impossibile non poterlo più vedere a bordo vasca, non incontrarlo più con il suo sorriso negli uffici della Federazione, non sentire più la sua voce nelle lunghe serate durante le trasferte della nazionale. Oggi c’è solo smarrimento e rimpianto. Nulla potrà essere come prima; sono però convinto che se lui potesse ci sorriderebbe e con una battuta, magari con una delle sue celebri barzellette, ci inviterebbe a metterci al lavoro. Ce la metteremo tutta, ma ci mancherai".
Alberto Castagnetti nasce a Verona il 3 febbraio 1943.
Da atleta partecipa ai Giochi Olimpici di Monaco 1972 e ai Mondiali di Belgrado 1973, inoltre conquista numerosi titoli italiani con le staffette e si piazza secondo nei 100 stile libero ai Campionati Assoluti di Napoli nel 1969.
Commissario tecnico della Nazionale Italiana di Nuoto ininterrottamente dal 1987, ha allenato nel passato campioni del calibro di Giorgio Lamberti, Roberto Gleria, Marcello Guarducci e Domenico Fioravanti.
Grazie alla sua conduzione l’Italia del Nuoto ha arricchito il medagliere olimpico con 4 ori, 2 argenti e 7 bronzi, diventando così una delle più rilevanti potenze mondiali.
Nel quadriennio che ci ha portato alle Olimpiadi di Pechino è cresciuta la striscia di risultati importanti sotto la sua direzione tecnica: dal primo storico oro olimpico al femminile di Federica Pellegrini nei 200 stile libero al doppio titolo mondiale di Filippo Magnini nei 100 stile libero, dai record mondiali della Pellegrini nei 200 e 400 stile libero, al primo oro europeo donne a Budapest 2006 nei 400 misti di Alessia Filippi, alle 60 medaglie internazionali (4 alle Olimpiadi, 5 ai Mondiali, 10 ai Mondiali in vasca corta, 21 agli Europei e 20 agli Europei in vasca corta) di Massimiliano Rosolino, al prestigioso primato continentale della 4x200 stile libero femminile.
Il post Giochi Olimpici 2008 è ripartito con ulteriori grandi soddisfazioni per Castagnetti, il CT più vincente del nuoto italiano. Il 2009, l'anno del Mondiale di Roma, si arricchisce del doppio oro con record del mondo di Federica Pellegrini nei 200 e 400 stile libero, dell'oro nei 1500 e bronzo negli 800 stile libero di Alessia Filippi.