.

instagram

.
.

Europei di Budapest Pellegrini, faccia di bronzo

News Nuoto precedenti

Conquista il bronzo negli 800 sl col personale di 8'24"99 e l'ultimo cento da 31"13 e 30"15. Vince la danese Friis in 8'23"27, seconda la francese Etienne in 8'24"00. Quarta la matricola Pizzamiglio, a 9/100 dal podio nei 50 dorso

BUDAPEST
"Alberto avevi ragione". Un lampo al tocco, a benedire il bronzo che vale oro di Federica Pellegrini negli 800 stile libero, nella finale d'apertura della quarta giornata di gare del nuoto alla trentesima edizione dei campionati europei delle discipline acquatiche, a Budapest.
La campionessa olimpica e mondiale amplia i suoi orizzonti, scopre la fatica del mezzofondo e vince la sua scommessa allo sprint, dopo una conduzione di gara da passista, con gli ultimi 100 metri più veloci della finale - 31"13, 30"15 - grazie ai quali tocca 5 centesimi prima dell'irlandese Grainne Murphy 8'24"99 (2'03"62, 3'39"27, 6'19"82) contro 8'25"04 (2'03"76, 4'11"33, 6'18"72). Un'impresa che bagna la prima volta di un 800 europeo e che le consente di limare 2"55 al personale di 8'27"54 (2'05"03, 4'13"45, 6'20"31) stabilito il 17 aprile scorso agli assoluti estivi di Pesaro con cui aveva scalzato Cristina Sossi (8'28"92) dal secondo posto delle performer italiane di tutti i tempi.
Brava Fede, hai superato l'esame più probante di questo Europeo, mettendoti alle spalle la campionessa olimpica e primatista mondiale, la britannica Rebecca Adlington (settima in 8'27"48) e la rumena Camelia Potec (quinta in 8'26"81), che da quando ti ha beffato alle Olimpiadi di Atene non ti ha mai più visto.
Meglio della Fede nazionale solo la danese Lotte Friis, campionessa del mondo in carica, in testa dall'inizio alla fine con 8'23"27 (2'02"95, 4'09"97, 6'16"80), e la 19enne francese Ophelie Cyriell Etienne, seconda sin dai 150 metri e alla piastra in 8'24"00 (2'03"01, 4'09"87, 6'18"18).
L'8'24"99 della Pellegrini, inoltre, non legittima solo l'aspirazione di portare alle Olimpiadi di Londra l'intero programma dello stile libero con ambizioni da podio, ad eccezione dei 50, ma dimostra come la campionessa di tutto non abbia subito condizionamenti dal ritorno al costume in tessuto. Non era facile, infatti, scendere sotto l'8'25 a meno di un anno dal salto nel passato.
Con l'avvento dei costumi di nuova generazione, i limiti nella specialità si erano abbassati di molto. La specialista Alessia Filippi, conquistando la medaglia d'oro agli Europei di Eindhoven, aveva stabilito l'ultimo riferimento cronometrico senza costumone: 8'23"50 (2'05"48, 4'12"88, 6'19"23); poi ai Mondiali di Roma 2009, con costume Jaked, ha portato il record italiano sull' 8'17"21 (2'03"05, 4'08"70, 6'13"74). In precedenza, all'Olimpiade di Pechino 2008, l'inglese Rebecca Adlington aveva stabilito il record mondiale in 8'14"10 (2'01"32, 4'05"72, 6'10"30), migliorando lo storico primato che la statunitense Janet Evans deteneva da Tokyo nel 1989 in 8'16"22 (2'02"53, 4'07"92, 6'12"82). Un tempo oggi impossibile, che resta il muro da abbattere per tutti.
Con questa straordinaria medaglia, Federica Pellegrini riempie un altro tassello della sua carriera esemplare che ormai è proiettata al superamento di limiti ancora ignoti. Come il primo amore per i 100 stile libero (detiene il record italiano in 53"55) e i 200 dorso che per gioco nuota in allenamento. Nulla le è precluso.
Pugno chiuso, sorriso soddisfatto, guarda il cielo e dedica il bronzo al nostro Ct Aberto Castagnetti, "che sicuramente guardava dall'alto e nuotava insieme a Federica nell'ultima vasca", poi dirà il responsabile del centro federale Stefano Morini, co-artefice di una favola di bronzo.
"Sono molto contenta", racconta la 22enne veneziana di Spinea tesserata per il Circolo Canottieri Aniene partita in corsia 2 al passo della Adlington (3). "Ho scelto il cavallo sbagliato. Pensavo che Rebecca andasse più veloce, però pensandoci meglio è stato un bene. Ho controllato fino ai 300 metri, poi mi è entrata l'acqua nell'occhialino sinistro e, senza punti di riferimento, ho cominciato a seguire solo la tattica che avevo pianificato con Morini, senza interessarmi delle altre. Così a 200 metri dall'arrivo ho aggredito e negli ultimi 100 ho dato tutto. Mi dicono di aver avuto un leggero calo tra i 500 e i 650 metri quando ho abbassato il ritmo superando i 32" per vasca. Vuol dire che potevo già far meglio, ma del resto gli 800 sono una gara che ancora non conosco".
La vigilia è stata tranquilla. Federica aveva detto di non sentire pressioni e di vivere gli 800 come una nuova esperienza, ma dopo le eliminatorie "le aspettative sono cominciate ad aumentare. Sentivo la preoccupazione delle avversarie, sapevo che potevo conquistare la medaglia, anche se l'obiettivo rimaneva quello di migliorarmi. Dopo i primi allenamenti, le prime prove cronometrate, le prime gare, non credevo nel progetto di ampliare il programma dello stile libero sino agli 800. La trovavo una gara difficile, completamente diversa dai 200 e 400 che sento mie. Ora non è più così, ma è finita la gara da cinque minuti e non ho il fiatone. Vuol dire che ancora devo imparare a nuotarla". Eppure al via c'erano le atlete più competitive del mondo. "A me piace mettermi in gioco. Ciò significa accettare sempre il risultato, che si perda (raro...) e si vinca. Certo, quando si raggiunge l'obiettivo è tutto più facile". Venerdì si torna in acqua con i 200, domenica di chiude coi 400. "Non sono stanca, ma mi sento più forte e serena di prima. Abbiamo finalizzato la preparazione su queste gare, quindi sarò la Federica di sempre. Qui partivo da outsider, ora saranno le altre che proveranno a prendermi e io cercherò di non farmi raggiungere". Gli Europei di Federica sono appena iniziati.
 
Una campionessa nata al centro federale di Verona. Agli Europei di Budapest 2006 Federica Pellegrini ha vissuto la stagione più tribolata della sua vita agonistica, condizionata da problemi personali e di natura tecnica. "Avevo la spalla a pezzi e problemi di autostima. Le medaglia d'argento olimpica e mondiale nei 200 stile libero non riuscivano a gratificarmi, volevo di più, ma ancora non avevo trovato le chiavi per aprire le porte del mio futuro". Proprio tra i parchi dell'Isola Margherita e le piscine dell'Alfred Hajos avviene il primo contatto con il Ct Alberto Castagnetti che le propone di seguirlo al centro federale di Verona. Nasce così proprio a Budapest la nuova Federica "che se oggi si guarda allo specchio e ripensa a quattro anni orsono, vede una persona diversa, positiva, tranquilla, orgogliosa del percorso effettuato come atleta e come donna". Con lei Alberto ha pianto di rabbia dopo il quinto posto nei 400 stile libero alle Olimpiadi di Pechino - "Una medaglia buttata" - e di gioia per gli ori con record del mondo nei 200 all'indomani del fallimento sui 400 e nei 200 e 400 ai Mondiali di Roma. Dal 13 ottobre scorso Alberto ci guarda dall'alto. Ha lasciato un'eredità umana, tecnica e organizzativa encomiabile che la Federazione Italiana Nuoto ha sentitito il dovere/piacere di salvaguardare continuando a sostenere il centro federale di Verona sotto il profilo economico e con tutte le sue eccellenze tecnico-professionali guidate dal coordinatore tecnico Marco Bonifazi e dal direttore sportivo Gianfranco Saini. Alberto è stato sostituito dal "suo gemello più grosso" (ora non più...) Stefano Morini, collaboratore tecnico della FIN da metà degli anni ottanta e vice Ct della Nazionale dal 2001, eccetto una breve esperienza all'Ispra Swim Planet. Il "Moro" segue gli atleti stanziali (Emiliano Brembilla, Luca Marin, Cesare Sciocchetti e Joseph David Natullo) coadiuvato da Federico Bonifacenti ed è il diretto responsabile della preparazione tecnica della Pellegrini. "Ho vinto oltre cento medaglie tra campionati italiani e di categoria, sei medaglie continentali con Pampana nel fondo, Tocchini, Cavallino, Cappa, ma il bronzo di Federica l'ho vissuto con un pathos diverso - racconta Morini - Alle ultime bracciate ho chiuso gli occhi, ho pensato all'amico Alberto e al suo progetto ereditato, e ho aspettato il boato. E' stata una gratificazione immensa. So quanto Federica sia forte, quanto ancora possa migliorare, ma questa medaglia brucia tutti i tempi. Ora inizia un altro Europeo. Se riesce a recuperare lo sforzo inusuale non avrà problemi a confermarsi sui 200 e 400. Si è allenata con costanza, volontà e professionalità. Federica è un'atleta modello. E' un piacere lavorare con lei e scoprire insieme nuovi limiti che a settembre andremo a scandagliare".
 
In finale anche altri quattro Azzurri. Va quasi a segno la matricola Stefano Mauro Pizzamiglio, quarto nei 50 dorso in 25"13, record cadetti, a nove centesimi dal bronzo dell'israeliano Guy Barnea. Sotto i 25" il francese Camille Lacourt (24"07), che martedì ha stabilito il primo record europeo senza costume di nuova generazione nei 100 dorso in 52"11, e l'inglese Liam Tancock (24"70). "Quando ho visto il tempo ho provato una sensazione di soddisfazione immensa, un attimo dopo ho visto il piazzamento a meno di un decimo dal bronzo e ho tirato fuori uno strafalcione - racconta con ironia il giovaner "Pizza", 18enne milanese che si allena con la Malaspina Sporting Club e il tecnico Piergiuseppe Longinotti - Un quarto posto al primo europeo della carriera va oltre le più rosee aspettative. L'obiettivo era migliorare il personale, ma poi la qualificazione alla finale mi ha stimolato ulteriormente. Del resto i sogni crescono con l'esaudirsi e quando ho visto che avrei gareggiato con Tancock e Lacourt ho pensato in grande". Anche perché non era la prima volta che affrontava il dorsista francese. "Ci siamo incrociati a Riccione. La Malaspina aveva organizzato un collegiale col CN Marsiglia. Ci siamo sfidati in una 4x50 stile libero. Sono partito in prima frazione contro Fabien Gilot: mi ha dato un secondo", ricorda sorridendo questo giovane dorsista sul quale l'Italia ripone grandi speranze. 
In precedenza era stato il turno di Niccolò Beni (Esercito-Fiorentina NC / Fabrizio Verniani), settimo nei 200 farfalla in 1'58"67, di Edoardo Giorgetti (CC Aniene / Gianni Nagni), sesto nei 200 rana in 2'11"99 (2'11"74 in semifinale) e di Francesca Segat (Fiamme Gialle-Ispra Swim Planet / allenata dal marito Andrea Palloni), settima nei 200 misti in 2'15"08 (2'14"01 in semifinale).
Staccano il biglietto per le finali di venerdì Luca Dotto, ancora sotto i 49", in 48"94, e Filippo Magnini in 48"97 nei 100 stile libero, e Chiara Boggiatto, quinta nei 200 rana in 2'27"98.
 
Risultati completi  
  
Seguono i risultati nelle semifinali e FINALI degli Azzurri nella quarta giornata degli Europei di nuoto, in svolgimento a Budapest. Tra parentesi i primati personali con e senza costume di nuova generazione.           
 
800 STILE LIBERO F
RI 8'17"21 Alessia Filippi, 1 ago 2009 ai Mondiali di Roma
3. Federica Pellegrini 8'24"99 pp senza costumone (prec. 8'27"54 senza costumone)

 
200 MISTI F
RI 2'11"25 Alessia Filippi, 29 mag 2009 agli Assoluti di Pescara
7. Francesca Segat 2'15"08 (2'12"20 / 2'13"95)
 
100 sl M
RI 48"04 Filippo Magnini, 29 lug 2009 ai Mondiali di Roma
6. Luca Dotto 48"94 pp senza costumone (prec. 48"98 senza costumone) in finale
7. Filippo Magnini 48"97 (48"04 / 48"12) in finale
  
100 farfalla F
12. Caterina Giacchetti 59"65 pp senza costumone (59"09 / prec. 1'00"09) eliminata
 
200 RANA M
RI 2'08"50 Loris Facci, 30 lug 2009 ai Mondiali di Roma
6. Edoardo Giorgetti 2'11"99 (2'08"63 / prec. 2'11"74)
 
200 FARFALLA M
RI 1'55"94 Joseph Davide Natullo, 13 ago 2009 ai Categoria Estivi di Roma
7. Niccolò Beni 1'58"67 (1'56"63 / 1'56"99)
 
200 rana F
RI 2'23"32 Ilaria Scarcella, 30 lug 2009 ai Mondiali di Roma
5. Chiara Boggiatto 2'27"98 (2'25"90 / 2'27"12) in finale
 
50 DORSO M
RI 24"77 Mirco Di Tora, 1 ago 2009 ai Mondiali di Roma
4. Stefano Mauro Pizzamiglio 25"13 pp senza costumone, record cadetti (prec. 25"31 senza costumone, record cadetti)
 
VENERDI' 13 AGOSTO
 
batterie, ore 9.30
 
200 dorso M
RI 1'56"91 Damiano Lestingi, 5 mar 2009 agli Assoluti di Riccione
Damiano Lestingi (1'56"91 / 1'58"04)
Sebastiano Ranfagni (1'57"75 / 1'58"34)
Luca Marin (1'59"81 senza costumone)
 
200 sl F
RM 1'52"98 Federica Pellegrini, 29 lug 2009 ai Mondiali di Roma
Federica Pellegrini (1'52"98 / 1'56"10)
Chiara Masini Luccetti (2'00"52 senza costumone)
 
100 farfalla M
RI 52"14 Joseph Davide Natullo, 11 ago 2009 ai Categoria Estivi di Roma
Marco Belotti (53"46 senza costumone)
Stefano Mauro Pizzamiglio (53"20 / 53"55)
Mattia Nalesso (52"49 / 52"77)
 
50 dorso F
RI 28"27 Elena Gemo, 29 lug 2009 ai Mondiali di Roma
Elena Gemo (28"27 / 28"76)
  
50 rana M
RI 27"20 Alessandro Terrin, 29 lug 2009 ai Mondiali di Roma
Fabio Scozzoli (27"49 / 27"86)
Alessandro Terrin (27"22 / 27"48)
Luca Pizzini (28"21 senza costumone)
Andrea Toniato (27"61 / 28"15)
  
1500 sl F
RE 15'44"93 Alessia Filippi, 29 lug 2009 ai Mondiali di Roma
Giorgia Consiglio (16'24"60 senza costumone)
 
semifinali e FINALI, ore 17 (da completare sulla base dei risultati delle eliminatorie)
 
800 STILE LIBERO M
RE 7'43"84 Federico Colbertaldo, 29 lug 2009 ai Mondiali di Roma
Federico Colbertaldo (7'43"84 / 7'49"98)
Samuel Pizzetti (7'48"13 / 7'51"42)  
200 sl F
100 farfalla M
200 RANA F
Chiara Boggiatto
100 SL M
Luca Dotto e Filippo Magnini
50 dorso F
200 dorso M
100 FARFALLA F
50 rana M