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Mondiali di Shanghai Scozzoli, argento record

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Secondo nei 100 rana con il primato italiano di 59"42, alle spalle di Dale Oen e avanti a van der Burgh. Fuori dal podio Kitajima e Rickard. L'azzurro: "Ho commesso errori in virata e arrivo, posso ancora migliorare"

SHANGHAI
Da Federica Pellegrini a Fabio Scozzoli. Non finisce di stupire, emozionare e crescere l'Italia del nuoto ai campionati mondiali in svolgimento all'indoor stadium da 12.000 posti dell'Oriental Sport Center di Shanghai.
L'azzurro conquista una storica medaglia d'argento nei 100 rana, riporta un nuotatore italiano sul podio iridato dopo il bis di Filippo Magnini nei 100 stile libero a Melbourne 2007 e abbassa il record italiano sino a 59"42.
Un incremento imperioso che lo pone alle spalle del vice campione olimpico norvegese Alexander Dale Oen, oro in 58"71, ma avanti al sudafricano Cameron van der Burgh, bronzo anche a Roma 2009, terzo in 59"49. Fuori dal podio il quattro volte campione olimpico giapponese Kosuke Kitajima, quarto in 1'00"03, e il primatista mondiale (58"58), l'australiano campione del mondo Brenton Rickard, quinto in 1'00"11.
"E' un argento molto bello, unico, sensazionale - racconta il 23enne atleta di Esercito e Imolanuoto, primatista italiano in vasca lunga e corta in 57”01, che nel settembre scorso si è fatto tatuare il logo degli Europei di Budapest sul polso della mano sinistra "perché la prima medaglia d'oro non si scorda mai".
Un argento il cui lungo inseguimento inizia all'indomani delle convocazioni per i campionati mondiali di Roma 2009, dove il nome di Fabio Scozzoli non c'è."Persi i campionati mondiali di casa, ho imparato, attraverso l'aiuto di uno specialista, a gestire le energie negative, stressanti e a convertirle in stimoli. Mi sono affidato totalmente a Tamas Gyertyanffy e il 2010 ha fortificato le mie convinzioni e mi ha preparato a questo grande giorno". Arrivati podi a ripetizione: ai campionati europei di Budapest 2010 l'oro nei 50 e il bronzo nei 100 rana; ai campionati europei in vasca corta di Eindhoven l'oro nei 100, l'argento con la 4x50 mista e il bronzo nei 50 rana; ai campionati mondiali in vasca corta di Dubai l'argento nei 100. Fino all'ennesimo passo avanti, l'argento mondiale qui, a Shanghai, con un tempo sensazionale, che in due giorni gli consente di limare 99/100 al personale senza costumone di 1'00"41.
Eppure la rincorsa alla medaglia era iniziata con presagi poco piacevoli. La notte di vigilia dei preliminari Scozzoli sogna serpenti, i rettili che odia di più, espressione di ribrezzo e paura, che secondo Freud indicano un pericolo per il proprio equilibrio interiore. I serpenti gli mordono un dito che comincia a gonfiarsi e "meno male che mi sono svegliato. Non so come sarebbe andato a finire il sogno; meglio smetterla lì. Ero tutto sudato. Ho sperato che fosse solo il nervosismo". Una speranza rivelatasi fondata. La mattina Scozzoli si qualifica alle semifinali in 1'00"14 (28"30), 27/100 meno del primato personale senza costumone con cui aveva conquistato la medaglia di bronzo ai campionati europei di Budapest. Nel pomeriggio aveva abbattuto il muro del minuto, centrando la finale col record italiano di 59"83 (28"10), terzo tempo d'ingresso, e diventando il primo nuotatore italiano a stabilire un record assoluto dal bando dei costumi gommati. Nel pomeriggio odierno l'apoteosi: 59"42 con passaggio da 27"82 "In semifinale pensavo di non aver sbagliato nulla - racconta - In finale invece ho sicuramente virato troppo corto e sono arrivato lunghissimo. A parte ciò ho disputato una buona gara, ma questi errori indicano che posso migliorare ancora e che Dale Oen, in questo momento irraggiungibile, alle Olimpiadi potrebbe essere più vicino". Determinante la perfetta gestione dei ritmi di gara. "Ormai ho imparato a conoscermi, a capire le indicazioni che il corpo mi trasmette prima delle gare. Thomas mi ha preparato benissimo. Conoscevo le caratteristiche dei miei avversari, come avrebbero impostato la gara e come reagire in caso di difficoltà. Sapevo che Dale Oen era una spanna su tutti e sarebbe stato inutile inseguirlo; sapevo che potevo abbassare il personale delle semifinali. Tutto dipendeva tutto da me. E' arrivato l'argento e ne sono fiero. Ora posso concentrarmi sulle Olimpiadi di Londra 2012 dove cercherò di avvicinarmi a Dale Oen il più possibile".
Sorriso sornione, telefonino che continua a trillare per i tanti messaggi; anche l'austero Tamas Gyertyanffy si scioglie in un lungo abbraccio quando incontra Fabio ed ammette: "ha disputato una gara quasi perfetta; seguito le indicazioni tecniche condivise e nuotato con la personalità del campione. E' stato anche abile a correggere gli errori in virata e arrivo. Fabio merita questa medaglia. E' un ragazzo eccezionale: umile, mentalmente e fisicamente sano, senza vizi, totalmente concentrato sulla sua dimensione di atleta. Mi piace lavorare con lui. Dà tante soddisfazioni anche sul piano umano. E' una persona generosa, che ti segue con partecipazione e rispetto. Spero che il successo non lo peggiori", conclude sornionamente. 
E tra poche ore torneranno in vasca proprio Federica Pellegrini nei 200 stile libero e Fabio Scozzoli nei 50 rana. Batterie e semifinali per qualificarsi alle finali di mercoledì. In vasca pure Samuel Pizzetti e Federico Colbertaldo nei 400 stile libero.
Nelle altre finali successo e pianto liberatorio (post caso doping) dell'olimpionico brasiliano Cesar Cielo Filho nei 50 farfalla in 23"10, della 15enne cinese Ye Shiwen nei 200 misti in 2'08"90,  e della statunitense Dana Voellmer nei 100 farfalla in 56"87, con la primatista e campionessa mondiale, la svedese Sarah Sjoestroem, fuori dal podio.
       
CHI E' FABIO SCOZZOLI. Nasce a il 3 agosto 1988 a Lugo, in provincia di Ravenna e città di mamma Laura, dentista, cresce a Forlì e si allena a Imola. Il papà si chiama Graziano, è un coltivatore diretto ed alleva cani. Comincia a nuotare a sei anni, seguendo in piscina la sorella Silvia, laureata in fisioterapia, che a settembre si sposa e a cui dedica la medaglia. Non segue una dieta, ma indicazioni del nutrizionista Alessandro, papà di un compagno di squadra che "non mi consente di mangiare tante piadine". Tifa per il Milan ed ama la velocità che ha cominciato ad assaggiare con la sua BMW serie 1 e con gli amici sui go-kart. Tra qualche settimana arriva il suo ultimo regalo: una BMW X3. Gli piace sentire musica e andare al cinema. Il suo attore preferito è Robert Downey jr e l'ultimo film che l'ha appassionato è "Transformers 3". Segue lo sport in generale e da buon romagnolo Valentino Rossi e la Ferrari - "anche se quando Michael Schumacher ha lasciato la Rossa avevo perso interesse, poi è arrivato Fernando Alonso e mi sono riavvicinato".
    
CHI E' TAMAS GYERTYANFFY, TECNICO FEDERALE. In Italia dal 1989 dopo aver allenato eroi nazionali come Tamas Darnyi, vincitore di quattro medaglie olimpiche nei misti tra Seoul 1988 e Barcellona 1992 e quattro iridate tra Madrid 1996 e Perth 1991. "Allenavo a Buda - racconta - Dopo le Olimpiadi di Seoul sentivo che il mio lavoro qui era finito e avevo voglia di nuove sfide. Mi avevano cercato dagli Stati Uniti, ma ho accettato una proposta che mi è arrivata da Desenzano: avevano aperto una piccola piscina con un giovane gruppo di atleti promettenti, come Cristina Maccagnola, Alessandra Cappa e Sara Goffi (argento con la staffetta a Helsinki 2000). Ho accettato e mi sono trasferito in Italia con la famiglia. Poi il nuoto mi ha portato a Imola, dove da sette anni alleno Fabio, un atleta modello, sincero e generoso, che mi aiuta a migliorarlo. Dedichiamo molto tempo ai dettagli; preferisco meno chilometri, ma concentrare l'attenzione su partenza e virata. E' un piacere lavorare insieme e credo abbia ancora ampi margini di miglioramento; quando non ci saranno più errori da correggere gli consiglierò di andare a giocare a bocce".
 
LA CURIOSITA'. E' la sesta medaglia che il nuoto italiano conquista nella rana ai campionati mondiali. Le prime furono di Gianni Minervini, argento a Madrid 1986 e bronzo a Perth 1991. L'Italia torna sul podio dieci anni dopo, con il bicampione olimpico Domenico Fioravanti, medaglia d'argento nei 100 e di bronzo nei 50 a Fukuoka 2001. Nel 2007, a Melbourne, l'exploit di Loris Facci nei 200 rana. Oggi l'argento di Fabio Scozzoli. Nessun atleta italiano ha mai conquistato la medaglia d'oro iridata.
  
IL PUNTO DI CESARE BUTINI, TECNICO FEDERALE RESPONSABILE DELLA TRASFERTA. "Dopo Federica Pellegrini è Fabio Scozzoli a regalarci la gioia più grande della giornata. Una medaglia sospirata, desiderata, che sapevamo poteva arrivare, ma evitavamo di parlarne troppo. Ha disputato una gara eccezionale, sporcando leggermente virata e arrivo e quindi lasciando qualche decimo che alle Olimpiadi di Londra potrebbe rivelarsi determinante per confermarsi sul podio. Complimenti a lui e al collega Tamas Gyertyanffy, per la prima in gruppo in veste di tecnico federale. Nelle eliminatorie i ragazzi hanno avvicinato le migliori prestazioni stagionali, senza però riuscire a qualificarsi ai turni successivi. Il livello medio del nuoto è cresciuto in densità e qualità. Anche paesi meno noti per tradizione riescono a portare atleti in finale con maggiore continuità. Elena Gemo, Mirco Di Tora, Chiara Boggiatto, Marco Belotti e Gianluca Maglio avranno, tra staffette e prove individuali, altre possibilità per migliorare i personali. E' terminato, invece, il campionato mondiale per Martina Rita Caramignoli. La ragazza ha pagato l'emozione, senza riuscire a ripetere in gara i tempi segnati in allenamento. Poteva avvicinare i 16'15 nei 1500 e migliorare il personale di 16'19"78. Ha chiuso in 16'23"75 senza dimostrare il suo reale valore. Non si tratta di una controprestazione, ma di una conferma delle sue qualità sui cui continueremo a lavorare con intensità ed interazione al gruppo del nuoto in acque libere, anche perché il prossimo anno sarà tutto proteso alle Olimpiadi con in programma solo gli 800 stile libero". Distanza di cui Alessia Filippi è diventata vice campionessa olimpica e bronzo mondiale proprio guidata dal tecnico federale Cesare Butini. "Dopo i campionati europei di Budapest, Alessia ha cambiato priorità e ritmi di vita. Si è sposata e ha partecipato a 'Ballando con le stelle'. Nel frattempo ha curato un problema alla spalla che ne aveva condizionato la stagione ed è rientrata in gara con un 2'03 nei 200 dorso ai campionati regionali. La sua volontà è di tornare ad alti livelli. La Federnuoto è pronta ad aiutarla. Stiamo programmando la stagione olimpica. Ne potrebbe trarre vantaggio anche Martina Rita Caramignoli, sua compagna di società all'Aurelia Nuoto Unicusano ed entrambe allenate da Riccardo Pontani". 
   
RIEPILOGHI STATISTICI
 
Medagliere Italia (1 - 1 - 0)
   
400 sl (24/7)
Federica Pellegrini, oro in 4'01"97
 
100 rana (25/7)
Fabio Scozzoli, argento nei 100 rana in 59"42
   
Record italiani (2)
               
100 rana M
Fabio Scozzoli 59"83 (24/7)
Fabio Scozzoli 59"42 (25/7)
    
Finali (3)
  
400 sl F (24/7)
Federica Pellegrini, oro in 4'01"97
     
4x100 sl M (24/7), quarta in 3'12"39
Luca Dotto (48”56), Marco Orsi (48"57), Michele Santucci (48"01) e Filippo Magnini (47"31)
          
100 rana M (25/7)
Fabio Scozzoli, argento in 59"42
  
Primati personali (4)
       
400 sl M (24/7)
Samuel Pizzetti 3'47"12
      
100 rana M
Fabio Scozzoli 1'00"14 (senza costumone) in batteria (24/7)
Fabio Scozzoli 59"83 (RI) in semifinale (24/7)
Fabio Scozzoli 59"42 (R), argento in finale (25/7)  
   
Staffette qualificate alle Olimpiadi (1)
4x100 sl M con Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci, Filippo Magnini
  
QUARTI POSTI ITALIA AI MONDIALI DI SHANGHAI (5)
   
NUOTO IN ACQUE LIBERE (3)
Rachele Bruni nella 5 Km
Nicola Bolzonello nella 5 Km
Luca Ferretti, Nicola Bolzonello e Rachele Bruni nel tam event
 
TUFFI (1)
Maria Marconi nel trampolino 1m
 
NUOTO (1)
Staffetta 4x100 stile libero maschile
con Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Filippo Magnini





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