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Mondiali di Shanghai Sarà un mercoledì da brividi

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Pellegrini in finale nei 200 stile libero col secondo tempo di 1'56"42, Scozzoli nei 50 rana col quarto di 27"37, primato personale. Attenzione ad Heemskerk e Dale Oen. Sarà questione di centesimi

SHANGHAI
La guardano, la scrutano, l'ammirano. Federica Pellegrini si qualifica alla finale dei 200 stile libero ai campionati mondiali di nuoto, in svolgimento a Shanghai, gestendo la semifinale da campionessa affermata e dominatrice della distanza. Senza rischiare, senza forzare, lasciando sfogare e studiando le avversarie. Chiude in 1'56"42 con frazioni da 27"86, 29"41, 29"68 e 29"47, senza mai cambiare passo, e segna il secondo tempo complessivo. In corsia 4 partirà l'olandese Femke Heemskerk, che ottiene il miglior tempo in 1'55"54 (26"90, 28"66, 29"71, 30"27) e che proverà a sfruttare le sue caratteristiche da centista, bronzo ai recenti campionati europei di Budapest e oro con la staffetta olandese alle Olimpiadi di Londra e qui, a Shanghai, domenica scorsa. In sei decimi tutte le altre: l'australiana Kylie Palmer (1'56"59), più fondista che velocista, la francese Camille Muffat (1'56"62), bronzo nei 400, la svedese Sarah Sjoestroem (1'56"71), campionessa europea e mondiale in uscita dei 100 farfalla, l'altra australiana Bronte Barratt (1'56"90), la tedesca Silke Lippok (1'57"02) dalla partenza buciante, e la statunitense Allison Schmitt (1'57"07), vicecampionessa mondiale a Roma 2009.
Malgrado il secondo tempo delle semifinali, l'atleta da battere sarà la divina Federica Pellegrini, che detiene il primato mondiale gommato in 1'52"98 (chissà quanti anni durerà) e quello in tessuto in 1'55"45. Del resto non può che essere così dopo l'argento e l'oro olimpico di Atene e Pechino 2008, l'argento, il bronzo e l'oro mondiale di Montreal 2005, Melbourne 2007 e Roma 2009, e i sei record del mondo in vasca olimpica sulla distanza inanellati in appena tre anni (2007-2009). Quando affronti Federica Pellegrini parti dal secondo posto e lei te lo ribadisce ogni volta. Anche in semifinale, quando si comincia a fare sul serio: senza miglior tempo, ma col suo atteggiamento carismatico e la sua facilità di bracciata.
Le contendenti proveranno a sottrarle la corona, in primis Femke Heemskerk che partirà con una imperiosa progressione prima di scoppiare. Federica dovrà stare attenta, avere pazienza e vincerenegli ultimi 20 metri. Ne è maestra; ma le altre si stanno preparando alla mission impossible. "Ho acquisito tranquillità, serenità. Non devo più dimostrare nulla a nessuno se non a me stessa - racconta la 23enne veneziana di Spinea, tesserata per il CC Aniene ed allenata dal tecnico francese Philippe Lucas, guida della rumena Camelia Potec e già di Laure Manaudou, alle quali la storia di Federica si è più volte intrecciata -  Vivo la dimensione di campionessa e riferimento con consapevolezza. Ripetersi diventa ogni volta più difficile perché il livello internazionale continua ad innalzarsi in qualità e quantità. I 200 sono la mia gara; quella che ho amato dalla prima volta che l'ho nuotata; quella che mi ha dato le più intense emozioni della vita. Mi aspetto una finale molto competitiva - conclude Pellegrini - Non mi disturba gareggiare in rimonta. Mi aspetto una lotta all'ultima bracciata, una gara aperta, dura anche per me".
Ci proveranno. Non c'è dubbio. Anche perché batterla significherebbe compiere un'impresa memorabile, assimilabile, nel recente passato, ai successi dell'olandese Pieter van den Hoogenband sull'australiano Ian Thorpe nei 200 stile libero alle Olimpiadi di Sydney 2000 o del tedesco Paul Biedermann sullo statunitense Michael Phelps ai Mondiali di Roma 2009. Federica Pellegrini, invece, proverà ad entrare nella leggenda: mai nessun'atleta ha mai vinto 200 e 400 stile libero per due campionati mondiali consecutivi.
In precedenza Fabio Scozzoli aveva aperto la sessione pomeridiana qualificandosi alla finale dei 50 rana, specialità che gli ha regalato il primo oro internazionale agli Europei di Budapest e il primo tatoo, quello del logo della rassegna continentale sul polso, "perché il primo oro internazionale della carriera e il primo inno suonato per te non si scordano mai e ti cambiano la vita, anche se il bronzo sui 100 mi ha trasmesso maggiori soddisfazioni", racconta il campione forlivese che compirà 23 anni il prossimo 3 agosto, nuota per Esercito e Imolanuoto ed allenato dal tecnico federale Tamas Gyertyanffy. Il  27"37 che lo lancia in finale con il quarto tempo complessivo equivale al primato personale, 1/100 in meno di quanto segnato in occasione della conquista della medaglia d'oro europea. I primi due posti sembrano off limits: a contenderseli il primatista del mondo, nonché campione mondiale in carica e bronzo nei 100 come a Roma 2009, il sudafricano Cameron van der Burg, primo in 26"90, e il brasiliano vice campione del mondo Felipe Franca da Silva, secondo in 26"95. Il terzo tempo è del norvegese Alexander Dale Oen, campione mondiale dei 100, che chiude in 27"33. Ed è qui che Fabio Scozzoli dovrà provare a infilarsi. "Per ambire al podio devo limare altri due decimi e avvicinare i 27"1 - asserisce l'azzurro - Nei 50 conta la gestione della gara. Dovrò essere bravo a non commettere errori, a prendere acqua sin dalle prime bracciate e a nuotare più piatto e in modo meno oscillatorio. Van den Burg e Silvia sono cinquantisti puri. Dale Oen no. Quindi incontrerà le mie stesse difficoltà. Si deciderà tutto in pochi centesimi".
Prima delle semifinali avevamo i riferimenti cronometrici dei 100 con il norvegese Dale Oen superiore a tutti in entrambe le frazioni (27"20 / 31"51), il sudafricano van der Burgh dalle partenze brucianti secondo nei primi 50 (27"52) e Scozzoli nella vasca di ritorno (31"60). Eliminatorie e semifinali dei 50 hanno confermato gli equilibri. Per Scozzoli sarà durissima "e la medaglia d'oro dei campionati europei non deve ingannare: eravamo tutti centisti prestati ai 50. Sarà dura rimettere la mano avanti a Dale Oen, dovendo peraltro evitare che si inserisca qualcun altro", ovvero lo sloveno Damir Dugohjic (27"51), l'olandese Lennart Stekelenburg (27"51), il tedesco Hendrik Feldwehr (27"53) e lo statunitense Mark Gangloff (27"54), bronzo a Roma 2009.
L'Italia è salita solo una volta suo podio iridato nei 50 rana, con la medaglia di bronzo a Fukuoka 2001 del due volte campione olimpico Domenico Fioravanti. La storia attende.
Il pomeriggio riserva anche la doppietta statunitense nei 200 stile libero con gli olimpionici e campioni del mondo Ryan Lochte (1'44"44) e Michael Phelps (1'44"79) avanti al tedesco, campione uscente, Thomas Biedermann (1'44"88); il successo nei 100 dorso della cinese Jing Zhao (59"05) - per un centesimo sulla russia Anastasia Zueva e dieci sulla statunitense Natalie Coughlin che aveva dominata per tre quarti di gara - e dei francesi Camille Lacourt e Jeremy Stravius in ex aequo (52"76), della danese Lotte Friis (15'49"59) nei 1500 e della statunitense Rebecca Soni (1'05"05) nei 100 rana.
Mercoledì, alle 3 della notte italiana, saliranno sui blocchi Elena Gemo nei 50 dorso, Filippo Magnini e Luca Dotto nei 100 stile libero, Alessia Polieri nei 200 farfalla e Federico Turrini nei 200 misti.    
 
RIEPILOGHI STATISTICI
   
Medagliere Italia (1 - 1 - 0)
     
400 sl (24/7)
Federica Pellegrini, oro in 4'01"97
  
100 rana (25/7)
Fabio Scozzoli, argento nei 100 rana in 59"42
     
Record italiani (2)
                 
100 rana M
Fabio Scozzoli 59"83 (24/7)
Fabio Scozzoli 59"42 (25/7)
      
Finali (3)
    
400 sl F (24/7)
Federica Pellegrini, oro in 4'01"97
       
4x100 sl M (24/7), quarta in 3'12"39
Luca Dotto (48”56), Marco Orsi (48"57), Michele Santucci (48"01) e Filippo Magnini (47"31)
            
100 rana M (25/7)
Fabio Scozzoli, argento in 59"42
    
Primati personali (5)
         
400 sl M
Samuel Pizzetti 3'47"12 in batteria (24/7)
        
100 rana M
Fabio Scozzoli 1'00"14 (senza costumone) in batteria (24/7)
Fabio Scozzoli 59"83 (RI) in semifinale (24/7)
Fabio Scozzoli 59"42 (R), argento in finale (25/7)  
     
50 rana M
Fabio Scozzoli 27"37 in semifinale (26/7)
  
Staffette qualificate alle Olimpiadi (1)
4x100 sl M con Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci, Filippo Magnini
     
QUARTI POSTI ITALIA AI MONDIALI DI SHANGHAI (5)
      
NUOTO IN ACQUE LIBERE (3)
Rachele Bruni nella 5 Km
Nicola Bolzonello nella 5 Km
Luca Ferretti, Nicola Bolzonello e Rachele Bruni nel tam event
    
TUFFI (1)
Maria Marconi nel trampolino 1m
    
NUOTO (1)
Staffetta 4x100 stile libero maschile
con Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Filippo Magnini




F. Passariello e M. Cicerchia
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