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Europei di Debrecen Una Fede tutta d'oro

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Vince la finale dei suoi 200 sl con il tempo di 1'56"76 e regala all'Italia il quinto metallo pregiato della 31^ edizione europea. Quarta Mizzau con il primato personale di 1'58"39

DEBRECEN (HUN)
La Regina siede a fianco al suo Re. Sul podio più alto della Sportuszoda. Federica Pellegrini (CC Aniene) conquista il titolo continentale nei 200 stile libero come venerdì il suo Filippo Magnini (Larus Nuoto) nei 100 stile libero. Debrecen applaude la coppia sportiva più glamour del mondo. Ma se ieri gli scatti dei fotografi erano principalmente per Superpippo, oggi sono esclusivamente per lei, la Divina. Federica Pellegini ha vinto la finale in 1'56"76 (28"18, 57"41, 1'27"21), con una gara che l'ha vista quarta all'inizio, poi subito prima, seconda ai 150 e di nuovo prima nella vasca di chiusura. Determinante gli ultimi 50 metri, da campionessa vera; seconda la tedesca Silke Lippok con 1'58"19, terza la francese Cyrielle Ophelie Etienne con 1'58"23.
"Bene così. Meglio avere un'avversaria che mi tiene sulla corda - ha detto uscita dall'acqua - Mi spiace non aver usato la cuffia dell'italia, mi si è rotta in camera di chiamata. I'm sorry: ci tengo tantissimo a gareggiare col tricolore". Poi sulla gara: "In termine cronometrico sono abbastanza soddisfatta; mi aspettavo meglio, ma non avevo scaricato al 100%. Io preferisco gareggiare o a pieno carico o scarico completo, con la via di mezzo si rischia di accumulare tanta stanchezza soprattutto sulle gambe. Sono molto contenta". E su Magnini aggiunge: "Mi sono emozionata all'oro di Pippo. So che l'aspettava da tanto tempo e ci teneva moltissimo. Ha fatto una grande rimonta ed è stato molto bravo".
Per Federica Pellegrini si tratta dell'ottava medaglia sulla distanza tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei (5-2-1): argento alle Olimpiadi di Atene nel 2004 (1'58"22), argento ai Mondiali di Montreal nel 2005 (1'58"73), bronzo ai Mondiali di Melbourne (1'56"97) dove stabilì in semifinale in 1'56"47 il primo degli undici record mondiali migliorati, oro alle Olimpiadi di Pechino (1'54"82) nel 2008, oro ai Mondiali di Roma nel 2009 (1'52"98), dove divenne la prima e unica atleta a scendere sotto il muro dell' 1'53, oro agli Europei di Budapest nel 2010 (1'55"45) e oro ai Mondiali di Shanghai nel 2011 (1'55"58).
"E' importante restare su quel gradino del podio - continua la primatista del mondo - dopo tanti anni e tante scelte, solo col pensiero di migliorare. Nulla è scontato e questa medaglia è una conferma, nonostante il tempo e le grandi avversarie che mancavano. E' una riconferma, da Eindhoven 2008, dopo la squalifica, sono imbattuta e spero tra due mesi di esserci ancora".
Quarta Alice Mizzau (Fiamme Gialle/Plain Team Veneto) alla quale non è bastato il record personale di 1'58"39 per salire sul podio e che, soprattutto, è rimasta a soli 6 centesimi dal limite olimpico. I suoi passaggi:  28"36, 58"51, 1'28"80. Il suo personale precedente era 1'58"55 nuotato il 25 maggio in semifinale. "Sono contenta, ma so che avrei potuto limare quei sei centesimi che mi dividono dalle Olimpiadi - racconta Mizzau - Questo campionato europeo è un salto di qualità molto importante, dal punto di vista dell'esperienza e dei risultati. Ho migliorato i personali di giorno in giorno e saprò affrontare la prossima finale con un equilibrio diverso. Oggi sono arrivata al blocco e mi son domandata: già son qui? Non ricordavo né il riscaldamento né le operazioni in camera di chiamata. Sicuramente non capiterà più".
Non molto soddisfatto della prova di Federica Pellegrini, il tecnico federale Claudio Rossetto: "Non ha disputato una gara alla sua altezza - dichiara - Non ha espresso il suo potenziale del momento. Rispetto alla staffetta e agli allenamenti ha nuotato arruffata. Probabilmente ha provato a forzare, ma non c'è riuscita con naturalezza. Non si può tornare in 59"35. Dovremo valutare il perché. Sicuramente i 400 di domenica ci daranno altre indicazioni. E' una gara che in questa fase, durante la quale abbiamo scaricato poco, si adatta di più allo stato di forma di Federica.  Abbiamo tempo e non c'è da preoccuparsi. Stiamo parlando di una campionessa che, anche senza eccellere, ha dominato la finale".
STORIA DI SUCCESSI. Federica Pellegrini scrive un altro capitolo della sua storia infinita di successi, conquistando la medaglia d'oro nei 200 stile libero ai campionati europei di nuoto, numero 31, in svolgimento a Debrecen, in Ungheria. Per la divina, imbattuta sulla distanza dal 2008, si tratta del secondo titolo continentale dopo l' 1'55"45 di Budapest 2010 - versione Stefano Morini - che le consentì di realizzare il grande slam, eguagliando l'impresa di Massimiliano Rosolino nei 200 misti tra il 2000 e il 2001, e di strappare alla francese Laure Manaudou la migliore prestazione mondiale mai nuotata in costume in tessuto.
A Budapest 2010 la veneta di Spinea - che compirà 24 anni il 5 agosto, all'indomani della chiusura delle gare di nuoto alle Olimpiadi di Londra - nuotò in 1'55"45 (27"88, 57"16, 1'26"42), avanti all'emergente 16enne tedesca Silke Lippok, argento in 1'56"98 (26"75, 56"19, 1'25"93), e all'ungherese Agnes Mutina, bronzo in 1'57"12 (28"04, 57"99, 1'27"92).




F. Passariello e M. Cicerchia
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