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Olimpiadi di Londra Come on Fede!

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Pellegrini vince la seconda semifinale dei 200 sl e va in finale, in programma domani alle 20.41, col quarto crono. "Voglio ricominciare a sognare, domani mi gioco tutto". Imbattuta dal 2008, è la terza finale olimpica sulla distanza

LONDRA
Il sogno olimpico continua. Federica Pellegrini, voltata pagina dopo la delusione dei 400 sl di ieri, aspetta in punta di sedia in camera di chiamata la fine della prima semifinale, con la voglia e la concentrazione dei momenti migliori. Guarda con sorpresa l'australiana Bronte Barrat vincere la prima semifinale ed entrare in finale col miglior crono (1'56"06) regolando le favorite Schmitt (seconda 1'56"15) e la neocampionessa olimpica dei 400 sl Camille Muffat (terza 1'56"18). Poi sale sul blocchetto, due pugni sul cuore e via: ai 100 metri è terza (57"63), ai 150 metri tocca seconda (1'27"64) dietro l'eroina di casa Mcclacthe (1'27"43), al tocco finale è prima in 1'56"67 suo secondo crono dell'anno che gli consente di conquistare la sua terza finale olimpica sulla distanza dall'ormai lontana Atene '04, quando aveva solo 16 anni. "Non mi interessano le critiche quando sai di aver dato tutto - spiega la primatista mondiale dei 200 e 400 sl - oggi volevo toccare davanti per giocarmi tutto domani in finale. C'è molta stanchezza anche da parte delle avversarie e domani incideranno tanti fattori. Spero di poter tornare a sognare". Fuori dalla finale tra le favorite la slovena Sara Isakovic, seconda a Pechino '08 dietro la Pellegrini, che è quattordicesima con 1'58"47 e la bay fenomeno svedese Sara Sjostrom dodicesima in 1'58"12. Domani tutta un'altra pagina di storia del nuoto e dello sport da riscrivere a partire dalle 19.41 locali (+1 ora in Italia), per "ricominciare a sognare".
  
IMBATTUTA. La prima volta fu a Pechino 2008, da quando ha cominciato a vincere i 200 stile libero e non ha smesso più. Perché i 200 stile libero sono la sua gara; ne conosce i segreti e le insidie; l'han fatta improvvisamente diventare una fuoriclasse con l'argento alle Olimpiadi di Atene 2004, piangere con l'argento ai Mondiali di Montreal 2005; le hanno regalato il primo di record mondiale della carriera nelle semifinali ai Mondiali di Melbourne 2007 chiusi col bronzo e aperto le porte dell'Olimpico a Pechino 2008; l'han resa campionessa del mondo a Roma 2009 ed entrare nella leggenda a Shanghai 2011 il tutto condito da sei record del mondo nella specialità. 
  
IL 2012 DELLA PELLEGRINI. Federica Pellegrini ha nuotato in 1'56"32 al Settecolli di Roma, in 1'56"76 agli Europei di Debrecen e in 1'57"10 agli assoluti di Riccione. La campionessa olimpica in carica è primatista mondiale con l'1'52"98 nuotato a Roma 2009 con costume in poliuretano, mentre ha un personale di 1'55"45 con costume in tessuto (oro in finale a Budapest 2010), terza performer europea alle spalle della francese Camille Muffat, oro ieri nei 400 e accreditata di 1'54"66, e della svedese Sarah Sjoestrom, iscritta con 1'55"23.
 
LE MEDAGLIE NEI 200 SL. L'oro europeo di Debrecen in maggio è stata l'ottava medaglia sulla distanza tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei (5-2-1): argento alle Olimpiadi di Atene nel 2004 (1'58"22), argento ai Mondiali di Montreal nel 2005 (1'58"73), bronzo ai Mondiali di Melbourne (1'56"97) dove stabilì in semifinale in 1'56"47 il primo degli undici record mondiali migliorati, oro alle Olimpiadi di Pechino (1'54"82) nel 2008, oro ai Mondiali di Roma nel 2009 (1'52"98), dove divenne la prima e unica atleta a scendere sotto il muro dell' 1'53, oro agli Europei di Budapest nel 2010 (1'55"45) e oro ai Mondiali di Shanghai nel 2011 (1'55"58).
  
LE AVVERSARIE. I 200sl femminili sono una gara ad altissimo contenuto tecnico, con diverse atlete che hanno enormi possibilità di podio. Tra le favorite la francese neocampionessa olimpica dei 400 sl Camille Muffat e Allison Schmitt che hanno staccato i due migliori tempi stagionali: 1'54"66 la prima e 1'54"40 per la statunitense che si è imposta ai recenti Trials americani di Omaha, miglior prestazione dell’anno, record USA migliorando di quasi mezzo secondo il suo personale del 2009 ottenuto con il costume in poliuretano. Le due atlete che nel corso della stagione hanno nuotato la gara a livelli decisamente superiori rispetto alla concorrenza, segnando vicendevolmente la miglior prestazione di sempre dal ritorno alla tecnologia tessile. Seconda ai Trials americani entra in finale con l'ottavo tempo la giovanissima Melissa "Missy" Franklin classe '95 accreditata quest'anno dell'ottavo crono stagionale con 1'55"69 e con il personale 1'55"06, fatto in prima franzione della staffetta 4x200 sl che ha vinto l'oro a Shanghai lo scoroso anno.
 
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Valerio Salvati