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Olimpiadi di Londra Fede è quinta

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L'azzurra chiude i suoi 200 stile libero in 1'56"73 e abdica in favore di una Schmitt imprendibile, oro in 1'53"61. Sul podio Muffat in 1'55"58 e Barratt in 1'55"81. "Ho fatto il possibile"

LONDRA
Federica abdica. Dopo i due titoli mondiali, i due europei, il trionfo di Pechino 2008 e i sei record del mondo, la corona dei 200 stile libero passa alla statunitense Allison Schmitt, imprendibile in 1'53"61, miglior tempo mai nuotato con costume in tessuto. Per Federica Pellegrini è quinto posto in 1'56"73, alle spalle della francese Camille Muffat (1'55"58), dell'australiana Bronte Barratt (1'55"81) e dell'altra statunitense Melissa Franklin (1'55"82). La quarta giornata di nuoto alla XXX edizione dei Giochi Olimpici vale un altro quinto posto per la pluricampionessa azzurra, dopo l'identico piazzamento nei 400.
 
"Io ci credo sempre e ci credevo anche questa volta - ha detto la veneta, 24 anni il prossimo 5 agosto, tesserata per l'Aniene e allenata dal tecnico federale Claudio Rossetto - Purtroppo non stiamo brillando. Io do sempre tutto quel che posso. Ho fatto il possibile, non sono riuscita a raccogliere quello che volevo, ma lo sport a volte va così. Riparto da zero cercando di dare il mio contributo alla staffetta".
 
Nella giornata in cui cadono i giganti (Phelps battuto da Le Clos nei 200 farfalla), Federica Pellegrini sfiora quello che sarebbe potuto essere un traguardo storico: divenire la prima atleta nella storia a salire sul podio olimpico nei 200 stile libero in tre diverse edizioni dei Giochi.
 
Federica ha toccato all'ottavo posto al primo 50 (27"80) salendo progressivamente al settimo (56"98), al sesto (1'26"83), per chiudere quinta. Un tempo lontano dall'1'55"45, suo personale in tessuto nuotato agli Europei di Budapest 2010, ma anche più lento rispetto ai migliori stagionali (1'56"32 al Settecolli di Roma e 1'56"76 agli Europei di Debrecen) e alla semifinale (1'56"67). La progressione a cui la nuotatrice più vincente della storia italiana ci ha abituati in anni di trionfi non è arrivata. Fede, però, ci ha abituato anche ad altro: incassare il colpo e rialzarsi. Più forte di prima.
 
"Non so se avrei potuto nuotare in 1'53" anche se fossi stata al top della condizione, quindi complimenti alla Schmitt - prosegue Federica - Il problema non è l'allenamento con Claudio; è che io non riesco a tradurre gli allenamenti in tempi di gara. Ai 200 ci tenevo tanto e speravo nonostante le sensazioni non positive dei 400".
"Volevo fermarmi dopo Roma 2009, ma poi è mancato Alberto ed ho deciso di proseguire per far vivere il suo ricordo nei miei successi. Adesso, però, ho bisogno di staccare un po'. L'anno prossimo nuoterò sulle distanze più brevi e cercherò di qualificarmi ai Mondiali di Barcellona 2013 con la staffetta 4x200 stile libero, a cui tengo molto, e con cui spero di fare bene anche qui. In ogni caso credo che il mio nome resterà legato alla storia del nuoto italiano, a prescindere dai risultati di questa Olimpiade".
 
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Fabio Larosa