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Europei. 4x50 sl maschile d'oro, Quadarella e staffetta veloce femminile d'argento

Nuoto
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Un oro, due argenti, quattro record italiani, tredici primati personali e sei pass per le finali nel racconto azzurro della prima giornata dei 23esimi campionati europei di nuoto in vasca corta in svolgimento nel bellissimo Aquatic Centre di Lublino, in Polonia, fino al 7 dicembre. L'Italnuoto parte alla grande con protagonisti giovani e meno, una velocità che apre scenari interessanti per il futuro e una serata di mercoledì che si preannuncia interessante.

VELOCITA' D'ORO E D'ARGENTO. Sempre protagonista la velocità azzurra. Quattordici anni dopo Stettino, la 4x50 stile libero maschile torna sul tetto d'Europa di nuovo in Polonia. Una cavalcata trionfale aperta da Leonardo Deplano (20"88), terzo e incollato al croato Jere Hribar (20"70) e all'ucraino in Nikita Shemert (20"84); poi capitan Lorenzo Zazzeri in 20"56 porta la squadra davanti a tutti e il debuttante Giovanni Guatti (20"67) insieme a Thomas Ceccon (20"79) conservano il primato eguagliando il record assoluto di 1'22"90 firmato da Santo Yukio Condorelli, Andrea Vergani, un giovane Zazzeri e Alessandro Miressi per il bronzo iridato ad Hangzou 2018.
L'argento in rimonta, trascinata in ultima frazione da Mateusz Chowaniec, è della Polonia in 1'23"63; il bronzo va alla Croazia in 1'23"79.
Un trionfo che ha nel sorriso incredulo di Guatti (RN Florentia) una cartolina magnifica di un movimento che continua ad evolversi e a vincere: "Cambio rischioso (0.03), ma è andata bene - racconta il laureando in ingegneria, che ha raggiunto Firenze da Udine per studiare seguendo il suggerimento e ripercorrendo il percorso del dottore Matteo Restivo con cui condivide anche l'appartamento - Ho migliorato rispetto alle batterie e come inizio direi niente male". Felice ZazzArt (Esercito/RN Florentia) che ha compiuto un capolavoro dei suoi: "Siamo stati tutti bravi. Abbiamo eguagliato il record italiano e vinto un oro importante. La Polonia ci porta bene. Una menzione la merita Giovanni (Guatti ndr), mio compagno d'allenamenti, che è stato perfetto questa sera". Sorride anche Ceccon (Fiamme Oro/Leosport): "Ci voleva perché l'abbiamo sfiorato spesso quest'oro e l'abbiamo vinto con merito. Siamo stati tutti performanti". Chiusura affidata a un commosso Deplano (Carabinieri/CC Aniene): "Ho sbagliato la virata e perso qualche decimo. Lorenzo è stato bravissimo a rimontare. Io sono soddisfatto e penso alle prossime gare: ci divertiremo".
Cinque minuti prima il sussulto l'avevano regalato quattro splendide velociste con un argento impreziosito da due record italiani. Quello individuale di Silvia Di Pietro con una frazione d'apertura in 23"39, che subentra al 23"68 che aveva nuotato lo scorso anno ai mondiali di Budapest; il conclusivo tempo di 1'34"30 che depenna l'1'35"61 della giovane Di Pietro, Erika Ferraioli, Aglaia Pezzato e Federica Pellegrini nuotato in finale ai mondiali di Windsor nel 2016. 
La frazione della capitana pone l'Italia subito in testa; poi Sara Curtis (22"90) e Agata Maria Ambler (23"73) mantengono le azzurre davanti a tutte con un vantaggio sull'Olanda di sei decimi, che però Costanza Cocconcelli (24"28) non riesce a difendere dall'attacco di Marie Van Roon (23"05) per l'oro in 1'33"85. "La velocità azzurra è in ottime mani. Abbiamo iniziato la settimana alla grande - sottolinea Di Pietro, tesserata per Carabinieri e CC Aniene - L'oro è solo rimandato; le ragazze stanno crescendo e la strada è tracciata". "Sono molto contenta - prosegue Cocconcelli (Fiamme Gialle/NC Azzurre 91) - Mi dispiace che non ci sia Virginia (Menicucci ndr) perché lei avrebbe meritato di disputare questa finale. Avrei potuto fare di più, ma sono comunque soddisfatta per il risultato". "Ci tengo un sacco a questa staffetta, è la mia preferita - continua Curtis - Il gruppo è carico e sapevamo di poter prendere la medaglia". "E' stata una gara pazzesca - chiosa Ambler (Team Veneto) - Prima finale europea e subito una medaglia. Ho sempre visto la nazionale in tv e adesso far parte di questo gruppo è incredibile".

QUADARELLA SECONDA. La forma è scintillante, la classe e la caparbietà sono quelle della grande campionessa. Simona Quadarella si prende un pesante argento nei 400 stile libero e in 3'56"70 ritocca il record italiano, cancellando il 3'57"59 siglato da Federica Pellegrini nel 2011 in Coppa Brema ad Ostia. Finale pazzesca, quella che ha aperto il programma della prima serata polacca, vinta dalla tedesca Isabel Gose con il primato europeo in 3'54"33 che ritocca il 3'54"52 registrato dalla spagnola Mireia Garcia Belmonte a Berlino nell'agosto 2013. Di altissimo livello la gara della 27enne romana, tesserata per CC Aniene, allenata da un anno da Gianluca Belfiore, dopo esser diventata grande con Christian Minotti. L'azzurra ha nuotato sedici vasche a 15"1-15"2 di media (contro il 15"3-15"4 delle batterie), abbassato di quasi tre secondi il personale di 3'59"50, stampato ad Otopeni per il titolo continentale nel 2023, e bruciato negli ultimi venticinque metri da sprinter pura (14"09) la britannica Freya Colbert terza in 3'56"71. "Non mi ero neanche accorta di aver superato la britannica negli ultimi venticinque metri: pensavo di non riprenderla più - racconta Quadarella, che è vice campionessa in carica negli 800 e nei 1500 sl - Sono abbastanza sorpresa del tempo. Pensavo di poter nuotare il personale, ma non il record italiano. Un argento, insomma, che vale tantissimo perché arrivato in una gara difficile e con una grande concorrenza". Poi uno sguardo rivolto al futuro: "Mi sto mettendo parecchio in gioco e a gennaio andrò ad allenarmi in Australia, sempre seguita da Gianluca (Belfiore) con cui arriverò sicuramente fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. Il lavoro che sto svolgendo con lui mi sta ripagando: miglioro di gara in gara. Adesso i 1500 e gli 800 che rappresentano le mie vere gare". 
Settimo posto per Anna Chiara Mascolo. La 24enne toscana - tesserata per Carabinieri e H. Sport, preparata da Marco Marsili -  chiude in 4'04"13, dopo aver portato in batteria il personale da 4'03"81 a 4'02"87.

SEMIFINALI.
50 farfalla quasi en plein. Un'indomabile Silvia Di Pietro, da sempre a suo agio in vasca corta, si qualifica alla finale. Sempre performante, la 32enne romana - tesserata per Carabinieri e CC Aniene, preparata da Mirko Nozzolillo - chiude in 25"10 che vale la terza prestazione personale di sempre, a sette centesimi dal record italiano di 25"03 che registrò per il settimo posto agli Europei di Kazan 2021. "In finale spero di andare ancora più veloce: non mi sono piaciuta tantissimo all'arrivo - spiega la capitana azzurra, ottava ad Otopeni 2023, dov'è stata oro la 4x50 mista mixed e argento con le 4x50 sl - Se perfeziono qualche dettaglio mercoledì può venir fuori qualcosa di interessante". Si ferma Sara Curtis, dodicesima. La 18enne di Savigliano - tesserata per Esercito e CS Roero, che si sta allenando alla University of Virginia con il gruppo guidato da coach Todd DeSorbo - tocca in 25"58 e per l'ingresso in finale doveva andar più veloce del 25"25 della greca Anna Ntountounaki e della slovena Neza Klancar. Davanti a tutte c'è la transalpina Beryl Gastladello in 25"00.
Accedono alla finale Simone Stefanì e il primatista italiano (22"01) Michele Busa rispettivamente con il settimo e l'ottavo riscontro cronometrico. Bravo il 25enne salentino di Maglie - tesserato per Fiamme Oro e Time Limit - che nuota in 22"42, vecchio primato personale abbassato di quattro centesimi al mattino; il 24enne romagnolo - tesserato per Fiamme Oro ed Imolanuoto e quinto ai Mondiali di Budapest 2024 - ritrova il sorriso, dopo periodo sottotono, e tocca in 22"45. Alla fine i due ragazzi azzurri si abbracciano, perché il primo obiettivo è stato centrato. "Ho commesso qualche errore e ciò mi è costato un po'. Valgo un tempo migliore - spiega Stefanì, allenato da Andrea Sabino - In finale darò tutto quello che ho, perché è una grande occasione". Soddisfatto a metà Busa: "Esco dall'acqua non del tutto contento - afferma l'allievo di Cesare Casella - Spero di nuotare meglio in finale. Sono anche convinto di poter andare forte nei 100 e nei 200". Il più veloce resta  lo svizzero Noè Ponti - oro iridato a Budapest 2024 - in 21"51.
100 rana in finale Cera e Tete, Burato nel futuro. Senza intoppi proseguono i percorsi del campione del mondo dei 50 in vasca lunga Simone Cerasuolo e del campione olimpico e primatista italiano (55"63) Nicolò Martinenghi. Il 22enne di Imola - tesserato per Fiamme Oro ed Imolanuoto, preparato da Cesare Casella - in 56"32 si prende il pass per la finale con il terzo tempo, dopo aver nuotato il primato personale (56"21) in batteria, con un buon passaggio ai 50 in 26"03 ed un ultimo venticinque più contratto in 15"62. Il 26enne di Varese e vice campione europeo in carica - tesserato per CC Aniene, seguito da un anno al centro federale di Verona da Matteo Giunta - nuota in 56"72, con una gara opposta rispetto all'emiliano: 26"47 a metà gara e ultimo ritorno a ritmi più alti in 15"32. Guida l'olandese Caspar Corbeau in 55"77, unico a scendere sotto i 56". Attenzione anche al turco Emre Sakci, secondo in 56"31. "Volevo provare qualcosa di diverso rispetto alle batterie, dato che l'ingresso in finale era quasi scontato - spiega il romagnolo - Mi sento bene e so di avere margine: in finale sarà una battaglia ed io in genere mi gaso in queste situazioni". Sorridente anche Tete: "In batteria le sensazioni non erano buonissime e invece questa sera mi sono sentito meglio. Proverò a dare il massimo come sempre: quando non c'è il fisico, certe volte arrivano il carattere o la testa. Devo inseguire avversari che sembrano più in forma. Sarà una bellissima finale".
Eliminata, ma senza rimpianti perché il futuro è dalla sua parte, Irene Burato. La 18enne vicentina di Thiene e altra debuttante in Nazionale - tesserata per Team Veneto e da sempre allenata da Davide Bizzotto - è sedicesima in 1'06"17 e dà appuntamento ai 50 e ai 200. Miglior crono per l'estone Eneli Jefimova in 1'03"28.
Il ritorno di Mora nei 200 dorso. Istrionico per eccellenza, bravissimo in vasca corta come pochi. Lorenzo Mora - argento iridato a Budapest 2024 e oro continentale ad Otopeni 2023 - si prende con pieno merito, ritrovando virate e subacquee dei tempi migliori, per la finale dei 200 dorso. Il 27enne emiliano - tesserato per Fiamme Rosse e VVFF Modena, preparato da Arianna Barbieri a Bologna - è quinto in 1'50"39. "Mi rendo conto che inizio ad essere vecchio ma per fortuna sono ancora competitivo - racconta Mora - Torna a disputare una finale europea è tanto bello quanto inaspettato. La medaglia è difficile ma nei 200 dorso tutto è possibile". Guida il britannico John Shortt in 1'48"84. Eliminato Christian Bacico (Esercito) dodicesimo in 1'52"81.

NUMERI E COSì IN TV. Gli azzurri, sempre protagonisti nelle ultime edizioni, hanno conquistato 264 medaglie (825 ori, 96 argenti, 86 bronzi), nonché 7 ori, 12 argenti e 3 bronzi a Otopeni 2023 piazzandosi (assente la Russia) alle spalle della Gran Bretagna (9-8-6) che ha vinto anche il Len Trophy con 816 punti contro gli 810 della nazionale del direttore tecnico Cesare Butini.
Le gare seguiranno la seguente programmazione: ore 10 batterie, ore 19.00 semifinali e finali. Rai Sport trasmetterà in diretta le batterie dalle ore 10.00 e le semifinali e finali con inizio dalle 18.55, più approfondimenti (servizi ed interviste) su www.raisport.it e il tg di Raisport. La telecronaca è come sempre affidata a Tommaso Mecarozzi, con il commento tecnico di Luca Sacchi; mixed zone a cura di Elisabetta Caporale.

Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della prima giornata
Martedì 2 dicembre

400 stile libero fem FINALE
RI 3'57''59 di Federica Pellegrini del 06/03/2011 a Ostia
1. Isabel Gose (Ger) 3'54"33
2. Simona Quadarella 3'56"70 RI (precedente 3'57"59 di Federica Pellegrini del 06/03/2011 ad Ostia) - pp (precedente pp 3'59"50 del 10/12/2023 ad Otopeni)
3. Freya Colbert (Gbr) 3'56"71
7. Anna Chiara Mascolo 4'04"13
 
400 stile libero mas FINALE
1. Jack McMillan (Gbr) 3'36"33
2. Lukas Martens (Ger) 3'36"51
3. Daniel Wiffen (Irl) 3'37"01
Nessun italiano qualificato

Semi 50 farfalla fem
RI 25"03 di Siliva Di Pietro del 06/11/2021 a Kazan
1. Beryl Gastaldello (Fra) 25"00
6. Silvia Di Pietro 25"10 qual. in finale
12. Sara Curtis 25"58 eliminata

Semi 50 farfalla mas
RI 22"01 di Michele Busa del 11/12/2024 a Budapest
1. Noè Ponti (Sui) 25"51
7. Simone Stefanì 22"42 qual. in finale
8. Michele Busa 22"45 qual. in finale

100 rana fem
RI 1'03"55 di Benedetta Pilato del 15/11/2020 a Budapest
1. Eneli Jefimova (Est) 1'03"28
16. Irene Burato 1'06"17

100 rana mas
RI 55"63 di Nicolò Martinenghi del 04/12/2021 a Kazan
1. Caspar Corbeau (Ned) 55"77
3. Simone Cerasuolo 56"32 qual. in finale
6. Nicolò Martinenghi 56"72 qual. in finale

200 dorso fem
Nessuna italiana iscritta

200 dorso mas
RI 1'47"49 di Thomas Ceccon del 23/10/2025 a Toronto
1.  John Shortt (Gbr) 1'48"84
5. Lorenzo Mora 1'50"39 qual. in finale
12. Christian Bacico 1'52"81 eliminato

4x50 stile libero fem FINALE
1. Olanda 1'33"65
2. Italia 1'34"30 RI (precedente 1'35"61 di Silva Di Pietro, Erika Ferraioli, Aglaia Pezzato, Federica Pellegrini del 11/12/2016 a Windsor)
Silvia Di Pietro 23"39 RI (precedente 23"68 di Silvia Di Pietro del 14/12/2024 a Budapest), Sara Curtis 22"90, Agata Maria Ambler 23"73, Costanza Cocconcelli 24"28
3. Polonia 1'35"75

4x50 stile libero mas FINALE
1. Italia 1'22"90 RI (precedente 1'22"90 di Santo Condorelli, Andrea Vergani, Lorenzo Zazzeri, Alessandro Miressi del 14/12/2018 ad Hangzou)
Leonardo Deplano 20"88, Lorenzo Zazzeri 20"56, Giovanni Guatti 20"67, Thomas Ceccon 20"79
2. Polonia 1'23"63
3. Croazia 1'23"79

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Foto Andrea Masini  / DeepBlueMedia.eu
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