instagram

Mondiali. Quadarella d'argento con record europeo, Ceccon secondo

Nuoto
images/large/Thomas_Ceccon_of_Italy_DBM_AS87286.JPG

Quest'Italia ha l'argento vivo! Come Simona Quadarella che nuota i 1500 con un clamoroso record europeo e Thomas Ceccon che in rimonta si prende il podio iridato nei suoi 100 dorso olimpici. Brillano i giovani Carlos D'Ambrosio e Anita Bottazzo sesti rispettivamente nei 200 stile libero e nei 100 rana. Si qualificano per le finali di mercoledì, inoltre, Simone Cerasuolo nei 50 rana, Alberto Razzetti e Federico Burdisso nei 200 farfalla. Sono tanti gli azzurri in acqua e altrettante le emozioni nella terza giornata dei 22esimi mondiali a Singapore. 
  
QUADARELLA ARGENTO CON RECORD EUROPEO. Solare, determinata, semplicemente felice. Simona Quadarella tira fuori tutto il "veleno" che covava, lo trasforma in energia e si prende un pazzesco argento nei 1500 con un tempo incredibile: 15'31"79 (ai 400 in 4'05"37, agli 800 in 8'14"73, ai 1200 in 12'24"72) che polverizza il record europeo di 15'38"88 stabilito ai mondiali di Barcellona 2013 dalla danese Lotte Friis (che sparigliava con il mito della piccola Quadarella, Alessia Filippi), battuta in quella occasione da Katie Ledecky per il primo oro sulla distanza della carriera con record del mondo in 15'36"53.
La 28enne statunitense vince il 22esimo oro iridato in 15'26"44 (4'01"96, 8'08"85, 12'19"66); per la regina del mezzofondo continentale è la conferma sul podio iridato dopo l'oro di Doha 2024 e l'argento di Fukuoka 2023, che seguono l'altro successo del 2019 (in entrambe le occasioni senza Ledecky) e il bronzo del 2017. Una medaglia dal peso specifico notevole poiché arriva all'inizio di un nuovo progetto tecnico che l'ha vista cambiare allenatore in autunno, passando da Christian Minotti - colui che l'ha plasmata da giovane promettente e resa campionessa affermata - a Gianluca Belfiore, mentore della compagna di squadra Margherita Panziera, per anni protagonista continentale del dorso.
La 26enne romana conduce una finale perfetta - trenta vasche a 31"3/31"4 - e chiude in 15'31"79, demolendo ovviamente anche il record italiano di 15'40"89 che siglò a Gwangju per il titolo iridato. Terza è l'australiana Lani Pallister, che a metà gara subisce il sorpasso dell'azzurra, in 15'41"18 (4'02"74, 8'14"64, 12'29"55).
"Sapevo di essere andata forte, ma non così tanto. Inseguivo questo record europeo da tanto tempo. Ledecky è imprendibile come sempre, ma dopo le batterie non credevo di battere la Pallister - afferma un'emozionata Quadarella - Ho avuto nuovi stimoli con il cambio di allenatore: ho avuto le risposte che attendevo. Credevo tantissimo al lavoro che stiamo svolgendo con Gianluca (Belfiore ndr): ci sto mettendo tutta me stessa per migliorare ulteriormente. La finale è stata emozionante: non ho mai visto così vicina in vita mia Ledecky. Dopo i due quarti posti alle Olimpiadi questa è proprio una bella rivincita".
Il risultato odierno consente alla nuotatrice azzurra di salire sul podio per la sesta rassegna iridata consecutiva in vasca lunga, statistica che in ambito nazionale vanta il solo precedente di Federica Pellegrini con otto edizioni tra il 2005 e il 2019 e Gregorio Paltrinieri tra il 2013 e il 2025.
Il ricco bottino di medaglie iridate, distribuite tra 1500 (5) 800 (3), ammonta ora a quota 8, cifra che nella storia del nuoto in vasca lunga italiano è stata superata dai soli Pellegrini (11) e Paltrinieri (9).
 
CECCON ARGENTO IN RIMONTA. Un argento conquistato in rimonta, col secondo tempo della carriera dopo il record del mondo di 51"60 per l'oro a Budapest nel 2022. Thomas Ceccon paga di nuovo 5 centesimi come ai mondiali di Fukuoka, nel 2023, quanso vinse lo statunitense Ryan Murphy (52"27 contro 52"22); adesso s'impone il sudafricano Pieter Coetze (51"90 contro 51"85, passato terzo ai 50 in 24"95) col record continentale. Nel mezzo lo straordinario oro olimpico di Parigi in 52" netto e una stagione diversa, con quattro mesi a Brisbane, ad esplorare il mondo, il nuoto e se stesso.
Il fuoriclasse di Schio passa ottavo in 25"39 e poi inizia una formidabile scalata con un rientro in 26"51 che vale il secondo posto. Sul gradino più basso del podio sale il francese Yohann Ndoye-Brouard in 51"92. Lo sconfitto è il russo sotto bandiera neutrale Kliment Kolesnikov, solo sesto in 52"38. "Sono soddisfatto perché non nuotavo sotto i 52" da tre anni - spiega Ceccon, già secondo con la staffetta veloce e bronzo nei 50 farfalla - Questa è una gara che sta cambiando e sta diventando molto veloce. Siamo in tanti e tutti vicini: voglio fare i complimenti a Coetze perché ha meritato la vittoria. Sono passato troppo lento, probabilmente ho avuto un incertezza all'arrivo, però sono contento lo stesso". Intanto Ceccon è diventato il terzo nuotatore italiano a collezionare almeno 9 medaglie iridate in vasca lunga, tre delle quali del metallo più pregiato.

D'AMBROSIO SESTO TRA LE STELLE. Fuori dall'acqua sembra Clark Kent: faccia da bravo ragazzo, tranquillo e occhiali da intellettuale. Poi sale sui blocchi e si trasforma. Carlos D'Ambrosio continua a crescere fino al sesto posto nei 200 stile libero; l'enfant prodige veneto, mezzo sangue napoletano e mezzo cubano, nuota ancora una volta sotto al vecchio record italiano di 1'45"67 siglato da Filippo Megli a Gwangju 2019 e portato sull' 1'45"23 in semifinale. La finale del 18enne di Valdagno - tesserato per Fiamme Gialle e Fondazione Bentegodi, argento con la staffetta veloce - è un saliscendi di velocità con un passaggio 39 centesimi più lento delle semifinali (51"31), una terza vasca troppo veloce (26"76) e un ultima (27"20) condizionata per un totale da 1'45"27. "E' la prima finale individuale della carriera in un parterre eccezionale, contro avversari fortissimi - racconta Carlos, allenato da Luca De Monte - Ho sofferto un po' ma ci sta. Ho cercato di adottare una tattica in progressione, mi è riuscita in parte. Comunque sono molto soddisfatto. Adesso ho i cento e un'altra cartuccia da sparare. Per me fin qui è un mondiale memorabile". Del resto il podio è stellare: vince il romeno e campione olimpico David Popovici in 1'43"53, seguito dallo statunitense Luke Hobson - bronzo a Parigi - in 1'43"84; completa il podio, ma con un crono sopra all'1'44, il nipponico Tatsuya Murasa in 1'44"54.
Carlos D'Ambrosio, figlio di Giuseppe, napoletano, facente funzioni all'università di Verona; e di Maria, cubana. I genitori si sono incontrati a Vicenza dove è nato perché il papà lavorava in Veneto. Figlio unico. E' rimasto a Napoli fino ai 13 anni. Tifoso del Napoli. Si allenava a San Sebastiano al Vesuvio per il CN Posillipo. Poi insieme alla famiglia si è trasferito Verona e ha cominciato a nuotare al Centro Federale. Appasionato di serie, sta guardando la Casa di Carta: la sua preferita è Prison Break. D' Ambrosio parla lo spagnolo, che gli ha insegnato la mamma da piccolo. E' stato due volte a Cuba, quando aveva appena 3 anni e nel 2019 per conoscere la famiglia.
 
BOTTAZZO IN UNA NUOVA DIMENSIONE. Esce dall'acqua con il sorriso, con la consapevolezza di aver dato tutto e soprattutto di essere entrata nella dimensione che il suo talento merita. Una bravissima Anita Bottazzo, sogna il podio per tre quarti di gara, ed è sesta nei 100 rana.
La 22enne trevigiana di Oderzo - tesserata per Fiamme Gialle e Imolanuoto - chiude in 1'06"06, con un passaggio super in 30"50 e un ritorno un po' appesantito in 35"56. "Ho vissuto male la vigilia di questa finale, con un po' di tensione; credo sia normale - spiega Bottazzo, quinta a Fukuoka 2023 ma nei 50 - Sono soddisfatta del mio percorso, della mia crescita e di essere tornata a disputare una finale mondiale a distanza di due anni. Il lavoro che sto svolgendo in Florida mi sta ripagando. Ho grandi obiettivi e grandi sogni che ovviamente voglio raggiungere. Questo sesto posto è un punto di partenza". Vince la tedesca Anna Elendt in 1'05"19 che precede la statunitense e campionessa olimpica della doppia distanza Kate Douglass in 1'05"27 e la cinese Tang Qianting, bronzo in 1'05"64.
Papà Adriano agronomo, scomparso nel 2014 a causa di una malattia genetica, e mamma Nicoletta arredatrice di interni. Quella di Anita Bottazzo è da sempre una famiglia di sportivi con nonno, zii e cugini tutti rugbisti, sport che ha provato a praticare anche lei, così come il calcio, però senza che si accendesse la passione. Il nuoto, invece, è sempre stato il suo fuoco; ha iniziato a praticarlo a 8 anni e a 12, per caso perché nella sua squadra vi era un buco, da stileliberista è diventata ranista. Nel 2023 si è fatta scoprire dal mondo del nuoto con il quinto posto a Fukuoka nei 50 rana. Poi un piccolo passaggio a vuoto e la decisione di trasferirsi nell’estate del 2024 a Gainesville per studiare genetica, proprio in ricordo della malattia di suo papà, e allenarsi con i Florida Gators seguita da Annie Lazor, affianco ad atleti del calibro Caeleb Dressel e Katie Ledecky.
 
SEMIFINALI. Promettono scintille e spettacolo i 50 rana che avranno in finale un azzurro che sarà attore protagoniste. E' Simone Cerasuolo che, in una condizione fisica e tecnica mai vista, strappa il pass con il secondo crono, superato solamente dal cinese e campione iridato nella doppia distanza Qin Haiyang in 26"52. Il 22enne romagnolo - tesserato per Fiamme Oro ed Imolanuoto e allenato da Cesare Casella - tocca in 26"64, dopo aver portato in batteria il primato personale da 26"53 a 26"43. Eliminato il vice campione del mondo uscente Nicolò Martinenghi, che paga lo sforzo per conquistare l'argento nei 100 rana malgrado i forti disturbi gastrointestinali della vigilia. Il 25enne campione olimpico di - tesserato per CC Aniene, allenato da Matteo Giunta al Centro Federale di Verona - è tredicesimo in 27"03, lontano dieci centesimi dall'austriaco Luka Mladenovic che poi batte Antoine Viquerat allo spareggio per l'ottavo posto. Animi opposti per i due azzurri a fine gara. "Non penso mai ai miei avversari, ma andare il più veloce possibile - racconta Cerasuolo, argento europeo a Roma 2022 - So che domani posso giocarmela e ottenere qualcosa di importante. Devo pensare a recuperare, a riposare bene e poi in finale ad andare a tutta. Non voglio avere rimpianti". "Quest'anno i 50 sono la gara che ho preparato meno, ma questa non vuol essere una giustificazione, perché la finale era alla mia portata. Sono deluso, ma consapevole di aver dato tutto quello che avevo perché in questi giorni non sono stato bene".
Si qualificano alla finale dei 200 farfalla Alberto Razzetti con il primato personale e un ritrovato Federico Burdisso. Entrambi si confermano garisti d'autore, rispettivamente con il sesto e il settimo riscontro cronometrico. Il 25enne di Genova e vice campione del mondo in carica - tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, allenato dal 2020 a Livorno da Stefano Franceschi e bronzo europeo a Roma 2022 - nuota in 1'54"47 (prec. 1'54"51); il primatista italiano (1'54"27) e ventiquattrenne di Pavia - tesserato per Esercito - in 1'54"87. Guida, come in batteria e prenota l'oro, lo statunitense Luca Urlando in 1'52"84. "Sta andando tutto bene e mi sento molto bene in acqua - racconta Razzo, ottavo alle Olimpiadi di Parigi - Ho nuotato più velocemente dei preliminati ed è un bel segnale". Gli fa eco Burdisso che, dopo un paio di stagioni difficili, da settembre si allena a Gubbio agli ordini di Simone Palombi, il tecnico che lo ha condotto ai bronzi olimpici a Tokyo 2021: "Ho sbagliato qualcosa nella virata dei 150 e all'arrivo, ma sono in finale nella mia gara preferita".

SEMPRE IN DIRETTA IN TV. Tutte le gare saranno visibili in diretta tv in chiaro sui canali Rai Due, RaiSport +HD e Sky Sport 1 e Sky Sport Mix. Batterie alle 4:00 italiane (10:00 locali), semifinali e finali alle 13:00 italiane (le 19:00 a Singapore).

Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 3^ giornata
Martedì 29 luglio 

200 stile libero mas
RI 1'45"23  di Carlos D'Ambrosio in semifinale; precedente RI 1'45"67 di Filippo Megli del 23/07/2019 a Gwangju
1. David Popovici (Rou) 1'43"53
2. Luke Hobson (Usa) 1'43"84
3. Tatsuya Murasa (Jpn) 1'44"54
6. Carlos D'Ambrosio 1'45"27

1500 stile libero fem
1. Katie Ledecky (Usa) 15'26"44
2. Simona Quadarella 15'31"79 RE-RI (precedente record europeo 15'38"88 di Lotte Friis del 30/07/2013 a Barcellona- precedente record italiano 15'40''89 di Quadarella del 23/07/2019 a Gwangju)
3. Lani Pallister (Aus) 15'41"18

50 rana mas semi
RI 26"27 di Ludovico Blu Art Viberti del 27/06/2025 a Roma
1. Qin Haiyang (Chn) 26"52
2. Simone Cerasuolo 26"64 qual. in finale
13. Nicolò Martinenghi 27"03 eliminato

100 dorso fem
1. Kaylee McKeown (Aus) 57"16
2. Regan Smith (Usa) 57"35
3. Katharine Berkoff (Usa) 58"15

100 dorso mas
RM-RE-RI 51"60 di Thomas Ceccon del 20/06/2022 a Budapest
1. Pietre Coetze (Rsa) 51"85
2. Thomas Ceccon 51"90
3. Yohann Ndoye-Brouard (Fra) 51"92

200 stile libero fem semi
Nessuna italiana qualificata

200 farfalla mas semi
RI 1'54''28 di Federico Burdisso del 19/05/2021 a Budapest
1. Luca Urlando (Usa) 1'52"84
6. Alberto Razzetti 1'54"47 pp (precedente 1'54"51 del 30/07/2024 a Parigi) qual. in finale
7. Federico Burdisso 1'54"87 qual. in finale

100 rana fem
RI 1'05"44 di Benedetta Pilato del 21/06/2024 a Roma
1. Anna Elendt (Ger) 1'05"19
2. Kate Douglass (Usa) 1'05"27
3. Tang Qianting (Chn) 1'05"64
6. Anita Bottazzo 1'06"06

Foto Giorgio Scala e Andrea Staccioli / DeepBlueMedia.eu
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit