L'Italia continua ad alimentare il medagliere dei sogni ai campionati mondiali di nuoto, in svolgimento alla Duna Arena di Budapest. Nei 50 rana Nicolò Martinenghi torna sul podio, che invece scivola via negli 800 stile libero a Gregorio Paltrinieri, quarto, e Gabriele Detti, sesto. Quinto Simone Cerasuolo nei 50 rana, settimo Alberto Razzetti nei 200 farfalla. Solo 13 centesimi negano la gioia alla staffetta mista mixed, quinta. Alessandro Miressi guadagna la finale dei 100 stile libero con il talentuoso David Popovic che partirà avanti a tutti.
L'Italia volta pagina con tre ori, un argento, un bronzo in 13 finali e siamo solo a metà dell'opera.
ANCORA MARTINENGHI. L'erede al trono di sir Adam Peaty si conferma da podio mondiale anche nei 50 rana per un argento che sa di consacrazione dopo il successo nei 100 ottenuto col record italiano di 58"26. Il 22enne di Varese tocca in 26"48, tre centesimi di troppo rispetto all'americano Nic Fink, già terzo nei 100. Chiude il podio l'altro statunitense Michael Andrew in 26"72. Per Tete, che nei 50 aveva già conquistato alla Duna Arena il bronzo europeo nella primavera del 2021, è l'ennesima dimostrazione del cambio di passo avvenuto dopo i bronzi olimpici nei 100 individuali e nella staffetta mista con i podi iridati che seguono quelli in vasca corta dell'autunno scorso: il bronzo europeo e l'argento mondiale nei 50, l'oro europeo e l'argento mondiale nei 100. "Questo argento ha due sapori: dolce per il podio, amaro perché ho sbagliato la partenza e ho lasciato i centesimi che probabilmente mi avrebbero consentito di vincere - racconta il 22enne di Varese allenato da Marco Pedoja per il CC Aniene - Sono comunque contento di essermi avvicinato al personale e della medaglia per cui avrei firmato cento volte alla vigilia del mondiale. Però adesso che ho assaporato l'oro non intendo più accontentarmi".
Ottimo quinto posto per lo sfrontato debuttante Simone Cerasuolo, peraltro in dubbio fino alla vigilia dei mondiale, che ha raggiunto successivamente il gruppo italiano perché invischiato col covid. Il diciannovenne imolese chiude in 26"98. "Sono contento, sono riuscito a migliorarmi ogni turno. Ho nuotato ancora sotto i 27 secondi - racconta l'atleta allenato da Cesare Casella per Fiamme Oro e Imolanuoto - E' un ottimo risultato. Martinenghi è in forte crescita, si merita tutti questi successi e per me è un esempio ed uno stimolo ad andare sempre più forte".
800 SENZA MEDAGLIA. L'Italia scende dal podio mondiale dopo aver vinto le ultime due edizioni. Il più dispiaciuto è il primatista europeo Gregorio Paltrinieri, campione mondiale uscente col record europeo di 7'39"27 nuotato a Gwangju 2019, argento a Kazan 2015 e bronzo a Budapest 2017, nonché argento olimpico ed europeo. Il ventottenne carpigiano si piazza quarto in 7'41"19, pagando il rush finale da 28"10. Il campione olimpico statunitense Bobby Finke vince col record americano di 7'39"36 e chiusura da 25"93 (!); al secondo posto s'inserisce il tedesco Florian Wellbrock - campione olimpico della 10 km e bronzo nei 1500 che sta esplorando gli 800 dopo il bronzo degli europei di Glasgow nel 2018 - in 7'39"63 (ultimi 50 in 26"82); al terzo posto si conferma l'ucraino Mykhailo Romanchuk, campione europeo dal 2018 e bronzo olimpico, col tempo di 7'40"05 e sprint in 27"73. Fuori dalla lotta per il podio Gabriele Detti (che s'impose in questa piscina nel 2017 col record europeo di 7'40"77), sesto in 7'47"75.
"E' stata una gara molto veloce; non potevo fare di più - racconta Paltrinieri, tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto ed allenato da Fabrizio Antonelli - Ho provato a cambiare ritmo, a strappare ai 600 metri, ma gli altri non hanno mollato e nell'ultimo 100 se ne sono andati. In questo momento loro sono i più forti. Ora resetto e rilancio per i 1500 anche se so che sarà dura. Io ci proverò come sempre dando il massimo".
Nessun rammarico neanche per Detti, fuori dal podio iridato dopo due edizioni (è stato anche bronzo nei 400 stile libero sia a Budapest sia a Gwangju). "Al di là del tempo che non è niente di particolare, resto contento - dichiara il ventottenne livornese di Esercito e In Sport Rane Rosse seguito da Stefano Morini - L'obiettivo era tornare a nuotare una finale prestigiosa e ci sono riuscito. Ho ritrovato continuità in allenamento da tre-quattro mesi e sono soddisfatto delle prestazioni".
Paltrinieri tornerà in vasca nei 1500 che chiude sul podio iridato da quattro edizioni (bronzo nei 1500 a Barcellona 2013, oro nei 1500 a Kazan 2015 e Budapest 2017, bronzo nei 1500 a Gwangju), poi si tufferà anche nel Lupa Lake per il fondo per 5, 10 km e staffetta 4x1,5 km. Intanto però c'è da affrontare di nuovo quei terribili tre, con lo statunitense Finke a caccia della doppietta come alle Olimpiadi e la coppia Wellbrok-Romanchuk che si allena pure insieme da quando l'ucraino ha scelto la Germania per allontanarsi dalla guerra.
MISTA MIXED QUINTA. Sono mancati 13 centesimi per centrare il podio alla mista mixed italiana che si piazza quinta in 3'41"67. Non sono bastate le frazioni di apertura dei campioni del mondo Thomas Ceccon (nei 100 dorso in 51"60 RM), che perde il primo confronto post alloro contro lo statunitense Hunter Armstrong (52"14 contro 52"26), e Nicolò Martinenghi (nei 100 rana in 58"26 RI), che in 57"93 offre il cambio in seconda posizione. Poi Elena Di Liddo in 57"72 e Silvia Di Pietro in 53"76 danno pure l'anima per restare in zona podio, ma scivolano fuori nella bagarre finale che premia Australia (3'41"34) e Olanda (3'41"54) staccate dagli Stati Uniti (3'38"79). "C'è rammarico perché quei due decimi avrei potuto tirarli giù io con una partenza migliore; sono entrato troppo profondo e ho perso tempo a risalire", Ceccon non cerca alibi seppur sottolinea la buona prestazione grazie "al comportamento della squadra". La staffetta perde una posizione rispetto alle Olimpiadi, dove fu quarta col record italiano di 3'39"28 con la divina Federica Pellegrini al posto della sprinter Silvia Di Pietro, ma registra il miglior piazzamento iridato dopo i sesti posti a Gwangju 2019 (in 3'43"27 con Simone Sabbioni, Fabio Scozzoli, Elena Di Liddo e Federica Pellegrini) e a Kazan 2015 (in 3'45"59 con Simone Sabbioni, Arianna Castiglioni, Piero Codia e Silvia Di Pietro).
I 200 FARFALLA HANNO SOLO UN PADRONE. Nel mondo di Kristof Milak c'è anche Alberto Razzetti, che ricorderà a lungo questa finale nuotata in un frastuono assordante, con tutta la Duna Arena a spingere verso il record del mondo l'eroe ungherese che vince in 1'50"34 con una prestazione mostruosa. Il ventitreenne di Lavagna, che vive e si allena a Livorno con Stefano Franceschi per Genova Nuoto My Sport e Fiamme Gialle, nuota in 1'55"52 per il settimo posto che conclude un percorso con due primati personali: 1'55"71 in batteria e 1'54"87 in semifinale. "La finale è stata tosta; nuotare in quel frastuono, col pubblico esaltato da Milak, mi ha emozionato. Il tempo non mi soddisfa pienamente, ma è frutto di tante combinazioni", ribadisce il campione del mondo e d'Europa in vasca corta che poi non riesce a superare le semifinali dei 200 misti concluse in 1'58"02 per il decimo posto complessivo. Dietro il campione di tutto Milak, ad oltre tre secondi in 1'53"37 c'è il 20enne francese Leon Marchand, oro nei 400 misti e a lungo sotto al record del mondo di Michael Phelps (4'03"84 contro 4'04"28), che poi si prende la finale dei 200 misti col miglior tempo in 1'55"75.
NEI 100 STILE LIBERO L'ITALIA CI SARA'. Alessandro Miressi parteciperà alla finale dei 100 stile libero, che perde lo statunitense campione olimpico e bimondiale della distanza Caeleb Dressel (influenzato) e trova nel 17enne rumeno David Popovici il nuovo astro nascente che per classe e stile ci riporta ai fenomeni Alexander Popov, Pieter van den Hoogenband, Ian Thorpe.
Miressi nuota il sesto tempo delle semifinali in 47"89. Una prova di carattere che offre una nuova chance al vicecampione olimpico e bronzo mondiale con la staffetta 4x100 stile libero, nonché campione europeo a Glasgow e vicecampione europeo lo scorso anno dietro l'assente russo Kliment Kolesnikov nella prova individuale. "Dovevo prendermi questa finale in ogni modo - racconta il 24enne torinese di CN Torino e Fiamme Oro, allenato da Antonio Satta - Ci sono riuscito e proverò a dare il massimo anche se non sono nella migliore condizione", sottolinea lo sprinter che detiene il record italiano in 47"45.
SPAREGGI SFORTUNATI. Eliminato allo spareggio l'altro alfiere della staffetta, Lorenzo Zazzeri che nuota per la prima volta sotto i 48 secondi in 47"96 dopo aver ritoccato il personale già in batteria in 48"29. Nella sfida con l'ungherese Nandor Nemeth poi perde 47"69 contro 48"04. "Sono contento di essere andato sotto i 48 secondi che è sono una barriera di eccellenza di questa specialità, ma purtroppo non è bastato", dice il ventisettenne fiorentino allenato da Paolo Palchetti per Esercito e RN Florentia, all'esordio iridato nei 100 stile libero, lui che è specialista dei 50 con un settimo posto olimpico a Tokyo e il sesto posto europeo a Budapest.
Eliminata anche Silvia Scalia. La ventisettenne di Lecco, allenata per Fiamme Gialle e CC Aniene al centro federale di Verona da Matteo Giunta, migliora il record italiano, abbassandolo di un centesimo sul 27"65 nello spareggio contro la britannica Medi Eira Harris, che però si prende in 27"56 l'ultimo posto utile per la finale dei 50 dorso. In semifinale avevano nuotato entrambe 27"72.
Seguono i risultati degli azzurri in semifinali e finali
800 stile libero uomini – Finale
RE RI 7'39"27 di Gregorio Paltrinieri il 24/07/2019 a Gwangju
1. Bobby Finke (Usa) 7'39"36 AM
2. Florian Wellbrock (Ger) 7'39"63
3. Mykhailo Romanchuk (Ukr) 7'40"05
4. Gregorio Paltrinieri 7'41"19
6. Gabriele Detti 7'47"75
200 stile libero donne – Finale
nessuna italiana iscritta
1. Junxuan Yang (Chn) 1'54"92
2. Mollie O'Callaghan (Aus) 1'55"22
3. Muhan Tang (Chn) 1'56"25
100 stile libero uomini – Semifinali
RI 47"45 di Alessandro Miressi il 19/05/2021 a Budapest
1. David Popovici (Rou) 47"13 WRJ
6. Alessandro Miressi 47"89 qualificato alla finale
8. Lorenzo Zazzeri 47"96 pp (prec. pp 48"29 in batteria; prec. pp 48"45 l'11/04/2022 a Riccione) in ex aequo con Nandor Nemeth (Hun); poi eliminato allo spareggio 47"69 contro 48"04
50 dorso donne – Semifinali
prec. RI 27"66 di Silvia Scalia il 10/4/2022 a Riccione
1. Kylie Masse (Can) 27"22
8. Silvia Scalia 27"72 in ex aequo con Medi Eira Harris (Gbr); poi eliminata allo spareggio malgrado il record italiano di 27"65 contro 27"56
200 farfalla uomini – Finale
RI 1'54"28 di Federico Burdisso il 19/5/2021 a Budapest
1. Kristof Milak (Hun) 1'50"34 RM RE
2. Leon Marchand (Fra) 1'53"37
3. Tomoru Honda (Jpn) 1'53"61
7. Alberto Razzetti 1'55"52
50 rana uomini – Finale
RI 26"39 di Nicolò Martinenghi il 2/4/2021 a Riccione
1. Nic Fink 26"45
2. Nicolò Martinenghi 26"48
3. Michael Andrew (Usa) 26"72
5. Simone Cerasuolo 26"98
200 farfalla donne – Semifinali
nessuna azzurra
1. Summer McIntosh (Can) 2'05"79 WRJ
200 misti uomini – Semifinali
RI 1'57"13 di Alberto Razzetti il 3/4/2021 a Riccione
1. Leon Marchand (Fra) 1'55"75
10. Alberto Razzetti 1'58"02 eliminato
4x100 mista mista – Finale
RI Italia 3'39"28 il 31/7/2021 a Tokyo
con Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Elena Di Liddo, Federica Pellegrini
1. Stati Uniti 3'38"79
con Hunter Armstrong 52"14, Nic Fink 57"86, Torri Huske 56"17, Claire Curzan 52"62
2. Australia 3'41"34
con Kaylee McKeown 58"66, Zac Stubblety-Cook 58"92, Matthhew Temple 50"84, Shayna Jack 52"92
3. Olanda 3'41"54
con Tira Toussaint 59"72, Arno Kamminga 58"28, Nyls Korstanje 50"99, Marrit Steenbergen 52"55
5. Italia 3'41"67
con Thomas Ceccon 52"26, Nicolò Martinenghi 57"93, Elena Di Liddo 57"72, Silvia Di Pietro 53"76
Foto di Giorgio Scala / DBM
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