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Olimpiadi. Fangio e Razzetti avanti, la 4x200 di Fede squalificata

Nuoto
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Francesca Fangio nei 200 rana e Alberto Razzetti nei 200 misti passano in semifinale e alleviando la delusione di una 4x200 stile libero, squalificata per cambio anticipato, che poteva rendere Federica Pellegrini protagonista di un'altra finale olimpica. Ancora con la mente e con gli occhi gonfi di emozione per l'ultimo 200 stile libero, la divina rinuncia alla gara individuale dei 100 stile libero per spingere la staffetta, che nel 2015 a Kazan portò fino al secondo gradino del podio mondiale (c'erano Alice Mizzau, Erica Musso e Chiara Masini Luccetti). Purtroppo, però, un cambio irregolare tra Stefania Pirozzi e Anna Chiara Mascolo (-0"05) pregiudica la prestazione della squadra e di Fede che aveva recuperato un svantaggio enorme portando il quartetto, composto anche dalla quindicenne Giulia Vetrano, più giovane dell'intera delegazione italiana, al decimo posto. Una beffa, per quella che poteva esser una magra consolazione per le azzurre, in una gara dominata dall'Australia che in 7'44"61 sembra protesa a migliorare il suo record del mondo. 
Un filo di emozione accompagna invece l'esordio olimpico di Francesca Fangio nei 200 rana. La ventiseienne livornese, sesta agli europei di Budapest, nuota in 2'23"89, a 83 centesimi dal suo primato nazionale stabilito lo scorso 27 giugno al Sette Colli. Missione compiuta: "La gara è buona; ho fatto un po' di fatica nel secondo 100 e ho le gambe contratte. Quando ho visto che sono arrivata sesta ho tremato, ma poi la mia batteria si è rivelata la più veloce. Ce la metterò tutta per entrate in finale - spiega l'alleva di Renzo Bonora, tesserata per In Sport Rane Rosse, che ha sottratto nel 2021 un secondo e mezzo al suo personale - Pensavo di soffrire la tensione e invece ero tranquilla prima della gara, anche più che agli Europei o al Sette Colli. Tutto quello che verrà sarà di guadagnato. Proverò a cercare la scia della sudafricana Schoenmaker che sembra di un altro pianeta". Proprio la sudafricana, già argento nei 100 e miglior performer mondiale dell'anno, sbalordisce per la sua fluidità e potenza e si va a prendere il record olimpico in 2'19"16, a solo cinque centesimi dal mondiale della danese Rikke Moller Pedersen che resiste dal 2013. Nella stessa batteria Martina Carraro (Fiamme Azzurre e Azzurra 91), già settima nei 100 rana, tocca in 2’26’’17 per il 21esimo posto. 
Gara tutta di tigna e in rimonta per Alberto Razzetti nei 200 misti che ancora difetta nel dorso (ottavo), ma poi recupera con la sua rana efficace (33"27, quarto) e uno stile libero da 28"31 che lo porta al terzo posto della quinta batteria e ottavo in generale col crono di 1'57"46. Il campione del mondo, il giapponese Daya Seto si salva col sedicesimo in 1'58"15. La gara, vinta a Rio dal totem Michael Phelps, la domina l'americano Michael Andrew. L'alto ventiduenne (198 cm) del Sud Dakota, già miglior performer dell'anno, nuota per tre quarti sotto al record del mondo e chiude in surplace con 1'56"40 davanti al vice campione del mondo svizzero Jérémy Desplanches (1'56"89). "La gara è andata abbastanza bene; il dorso purtroppo resta il mio tallone d'achille ed il tempo di frazione è persino più alto del solito - aggiunge Razzetti, bronzo europeo e già ottavo nei 400 misti alla prima finale olimpica della carriera, nonché secondo evento internazionale cui partecipa - Era importante passare il turno, ora cercherò di riposarmi perché ho fatto tanta fatica soprattutto a rana dove posso sottrarre qualche decimo al tempo. Questa gara la so gestire meglio della distanza doppia, il tempo è il mio quarto di sempre, ma non era importante il crono quanto superare il turno", chiosa il 22enne ligure allenato dal tecnico federale Stefano Franceschi.
Esordio amaro, invece, per Matteo Restivo che non va oltre al ventesimo crono e viene eliminato nei 200 dorso. Il ventiseienne udinese che vive e studia a Firenze, prossimo alla laurea in medicina, non trova mai le giuste sensazioni e chiude in 1'58"36, a più di due secondi dal suo primato italiano del 2018. In testa il bronzo mondiale di Gwangju, il britannico Luke Greenbank che regola il gruppo in 1'54"63. 

Risultati delle batterie

100 stile libero fem
nessuna azzurra in gara

200 dorso mas
RI 1'56"29 di Matteo Restivo del 08/08/2018 
1. Luke Greenbank (Gbr) 1'54"63
20. Matteo Restivo 1'58"36 eliminato

200 rana fem
RI 2'23"06 di Francesca Fangio del 27/06/2021 a Roma
Martina Carraro pp 2'25"07 del 20/05/2021 a Budapest
1. Tajana Schoenmaker (Rsa) 2'19"16
13. Francesca Fangio 2'23"89 qualificata in semifinale
21. Martina Carraro 2’26’’17 eliminata

200 misti mas
RI 1'57"13 di Alberto Razzetti del 03/04/2021 a Riccione
1. Michael Andrew (Usa) 1'56"40
8. Alberto Razzetti 1'57"46 qualificato in semifinale

4x200 stile libero fem
RI 7'46"57 di Renata Fabiola Spagnolo, Alessia Filippi, Alice Carpanese e Federica Pellegrini del 30/07/2009 a Roma
1. Australia 7'44"61
Italia (Pirozzi, Mascolo, Vetrano, Pellegrini) squalificata

Giovedì 29 luglio

Semifinali e finali dalle 3:30 italiane, le 10:30 in Giappone
 
800 stile libero mas
con Gregorio Paltrinieri
 
200 rana mas
nessun italiano iscritto
   
semi 100 stile libero fem
nessun'italiana in gara
   
semi 200 dorso mas
nessun italiano in gara
   
200 farfalla fem
nessun'italiana in gara
    
100 stile libero mas
con Alessandro Miressi
  
semi 200 rana fem
con Francesca Fangio
  
semi 200 misti mas
con Alberto Razzetti
  
4x200 stile libero fem
Nazionale non qualificata

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foto di Giorgio Scala - DBM / L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit