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Criteria. La meglio gioventù dell'Italnuoto aspetta il 2021

Nuoto
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Doveva essere la settimana dei Criteria (3-8 aprile), quella in cui la meglio gioventù del nuoto italiano sarebbe salita sui blocchi per dare spettacolo, emozioni e soprattutto far emergere i futuri campioni azzurri. E invece la Piscina Comunale di Riccione è vuota, gli spalti sono deserti e la voce dello speaker Luca Rasi, a ricordare di liberare “vasca e piano vasca” quindici minuti prima del via delle sessioni, muta. Adesso si aspetta solo che l’emergenza COVID-19 rientri perché tutto torni alla normalità. Lo spera e se lo augura anche il responsabile delle squadre nazionali giovanili Walter Bolognani: "Il buco dei Criteria è triste, pesante e si aggiunge agli altri creati dall'emergenza COVID-19 da fine febbraio. E' un vero peccato perché non si potrà celebrare quest'anno il festival invernale-primaverile dei giovani del nuoto azzurro. Quest'anno i Criteria non sarebbero serviti per selezionare le squadre per la Coppa Comen e gli Europei juniores perchè si era stabilito di procedere diversamente, rispetto al passato: per la Comen avremmo preso le graduatorie nazionali in vasca lunga al 7 giugno; invece per gli Eurojrs le scelte sarebbero avvenute dopo gli Assoluti anch'essi saltati. Ciò non toglie, però, che viene a mancare una manifestazione che oltre all'agonismo, trasmette tanta gioia e tanta voglia di nuoto. Adesso vediamo cosa succederà: la Coppa Comen è definitivamente cancellata; invece c'è ancora uno spiraglio per i Campionati Europei juniores, in programma ad Aberdeen (Scozia) dall'8 al 12 luglio, ma vedo tutto complicato in questo momento. ahimè cerco di essere realista".
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Ma Bolognani non ha certamente spento telefoni e comunicazioni, anzi. "Mi sento molto, quasi quotidianamente, con i ragazzi e i rispettivi tecnici, cercando di allargare il più possibile il numero di persone con cui interagire, proprio per non perdere nulla e far sentire una presenza costante: ci sentiamo via Whatsapp, via mail oppure attraverso le videochiamate con Skype in cui effettuo dei breefing con gli atleti e colleghi. Cerco di dare loro più che altro la speranza che prima o poi questo periodo, che sarà riportato nei libri di storia, passerà. E chiedo a tutti di non lasciarsi andare, mantenendo sempre un ottimo stato di forma per quando si ripartirà. Quello che ho notato e che mi ha lasciato il segno è la paura dell'incertezza: tutti vogliono tornare in acqua, nel loro habitat. In questi ultimi giorni sta aumentando il disorientamento: sanno che è una fase complessa ma vorrebbero avere una data in cui ricominciare e ciò non è ancora possibile. Sarà probabilmente un'estate atipica, vuota d'impegni e mi auguro che tutti trovino la voglia di ricominciare con più grinta, forza e consapevolezza di prima. E' difficile non creare pessimismo obiettivamente". Il responsabile delle squadre nazionali giovanili prova comunque a guardare oltre. "In primis l'augurio è che la politica  capisca che un'organizzazione sportiva futura non può prescindere da un'attività di base che sia tutelata, attrezzata, altrimenti la società si troverebbe monca: senza un arto fondamentale. Sposo quindi in toto gli appelli del presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli. Vanno tutelate le società senza le quali il nostro mondo non potrebbe vivere, e tutti i soggetti che le compongono. Ci tenevo a fare questa doverosa premessa. Sono contento invece che la LEN, che si è sempre mossa alla perfezione e tutelando la salute di tutti, abbia lasciato aperta una possibilità per gli Europei di Budapest a fine agosto: potrebbe essere la manifestazione della ripartenza, della rinascita, una grande festa. Guardando al 2021, si prospetta un calendario ricco, intasato, forse anche troppo: bisogna sempre salvaguardare l'aspetto tecnico, mettendo il secondo piano quello politico. Il mio sogno? Riabbracciare i miei ragazzi, per raccontarci quest'esperienza e riprendere da dove ci eravamo lasciati. Sarà agosto o settembre non lo so, l'importante è poter tornare tutti insieme a fare ciò che più ci piace: nuotare e veder nuotare. I ragazzi hanno bisogno di luce, che per loro è la piscina, e torneranno a vederla".