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Convegno. Giunta allenatore dell'anno

Nuoto
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Il convegno di formazione e aggiornamento curriculare per gli allenatori di nuoto di I e II livello, in svolgimento a Riccione, è stato sede della proclamazione del vincitore del premio "Alberto Castagnetti", giunto alla sesta edizione. 
I voti espressi dalla giuria - presieduta dal vice presidente federale Francesco Postiglione e composta dai membri Camillo Cametti (già responsabile della commissione stampa della Federation Internationale de Natation e responsabile di quella della Ligue Europeenne de Natation), Stefano Arcobelli (Gazzetta dello Sport), Paolo De Laurentiis (Corriere dello Sport), Giorgio Pasini (TuttoSport), Alessandro Bocci (Corriere della Sera), Roberto Perrone e Piero Mei (decani del nuoto e del giornalismo sportivo), Giulia Zonca (La Stampa), Alessandra Retico (la Repubblica), Benny Lucchi Casadei (il Giornale), Tommaso Mecarozzi (Rai Sport), Carlo Verna (Radio Rai), Novella Calligaris (RaiNews24), Lia Capizzi (Sky Sport), Gabriele Cattaneo (Mediaset), Christian Zicche (Swimbiz), Roberto Del Bianco (consigliere federale delegato al nuoto), Cesare Butini (direttore tecnico squadra nazionale), Gianfranco Saini (direttore sportivo squadra nazionale) e dai campioni Domenico Fioravanti, Massimiliano Rosolino, Giorgio Lamberti, Luca Sacchi e Manuela Dalla Valle - hanno determinato il successo di Matteo Giunta, che si aggiudica il prestigioso riconoscimento succedendo a Christian Minotti, finalista insieme a Stefano Morini, premiato dal 2014 al 2017. Oltre ai finalisti hanno raccolto voti anche Vito D'Onghia e Paolo Palchetti. Giunta vince con il 56% delle preferenze. Il premio sarà consegnato durante i Campionati Italiani Assoluti Invernali, che si svolgeranno allo Stadio del Nuoto di Riccione dal 12 al 14 dicembre prossimi.

La scheda del vincitore. Matteo Giunta nasce a Pesaro il 7 maggio 1982. Dopo il diploma scientifico nel 2001, si laurea in Scienze Motorie all'Università di Torino nel 2006. Comincia l'attività di istruttore di nuoto nelle società Olympic 2000 e Club Med e a 26 anni entra a far parte del progetto ADN Swim Project di Andrea Di Nino come assistant coach. Nel 2009, grazie alla collaborazione con Di Nino, partecipa ai campionati mondiali di Roma nello staff tecnico della nazionale tedesca e due anni dopo prende parte ai campionati mondiali di Shanghai come responsabile tecnico del Kenya. Con la nazionale africana collabora anche in occasione dei Giochi Olimpici di Londra. A fine 2012 partecipa ai campionati mondiali in vasca corta di Istanbul con la nazionale italiana in veste di preparatore atletico; ruolo che ricopre già dal 2009 con Filippo Magnini, peraltro suo cugino. Nel 2013 - dopo i successi del 2011 - Federica Pellegrini torna ad allenarsi con Philippe Lucas, che comincia a seguire anche Filippo Magnini e che si avvale delle prestazioni di Giunta in qualità di vice allenatore e preparatore atletico. Nelle due stagioni successive Pellegrini conquista l'argento nei 200 stile libero ai campionati mondiali di Barcellona 2013 e due ori e un bronzo ai campionati europei di Berlino 2014, dove Magnini si piazza terzo con la staffetta veloce. A settembre Pellegrini e Magnini interrompono il sodalizio con Lucas e si affidano a Giunta. Ai campionati mondiali di Doha, nel dicembre 2014, Pellegrini è terza con la 4x100 stile libero e Magnini è secondo con la 4x200 e terzo con la 4x50 stile libero. Nel 2015, ai campionati mondiali di Kazan, Pellegrini è argento nei 200 stile libero e con la staffetta 4x200 e Filippo Magnini, a 33 anni, ritorna protagonista trascinando la staffetta 4x100 stile libero al bronzo iridato. Nel 2016, agli europei di Londra, Federica Pellegrini vince i 200 stile libero (1'55"93), è seconda con la 4x100 stile libero, con la 4x100 mixed mista e con la 4x100 stile libero mixed con Magnini che è d'argento con la 4x100 e di bronzo con la 4x200 stile libero. A dicembre ai mondiali in vasca corta di Windsor, Pellegrini riscatta il quarto posto olimpico e vince i 200 stile libero - unico titolo internazionale che le mancava - in 1'51"73 (passaggi 26"64, 55"01, 1'23"61), miglior prestazione italiana in tessuto e suo miglior tempo mai nuotato dopo il record gommato del 2009 agli europei di Istanbul; poi trascina la staffetta 4x100 stile libero ad un argento mai conquistato prima e la 4x50 al bronzo. Ai campionati mondiali di Budapest, nel luglio 2017, Pellegrini trionfa in una storica finale dei 200 stile libero (1'54"73), tornando al titolo mondiale dopo sei anni battendo la statunitense Katie Ledecky, mai sconfitta in carriera in una gara individuale tra Olimpiadi (5-1-0) e Mondiali (14-1-1). Dopo una pausa rigenerante, la divina torna a nuotare i 200 stile libero nella stagione appena conclusa che culmina con l'ennesimo oro mondiale a Gwangju, in Corea, ed un tempo mai nuotato in precedenza col costume in tessuto: 1'54"22 che le permette di bissare la doppietta 2009-2011 e salire per l'ottava volta consecutiva sul podio iridato della specialità (4-3-1), impresa mai riuscita prima.
Dal 2014 Matteo Giunta collabora in qualità di tecnico con lo staff della nazionale italiana; successivamente acquisisce la responsabilità del centro federale di Verona ed allena, tra gli altri, Luca Pizzini e Carlotta Zofkova, che porta rispettivamente al bronzo europeo a Glasgow 2018 nei 200 rana e nei 100 dorso. Tra gli atleti stranieri, seguiti durante la sua attività con la ADN Swim Project, spiccano Milorad Cavic, oro nei 50 e argento nei 200 farfalla ai campionati mondiali di Roma 2009, Evgeny Korotyshkin, argento olimpico a Londra 2012 nei 100 farfalla, e Sergey Fesikov, bronzo nella 4x100 stile libero ai Giochi di Londra 2012.
Due le pubblicazioni principali: nel 2011 "Core EWork for swimmer. Arena Clinic"; nel 2014 "Il mio stile libero" di Federica Pellegrini cui collabora alla stesura.

Il premio è intitolato ad Alberto Castagnetti, maestro del nuoto italiano che ci ha lasciato improvvisamente dieci anni fa. Era il 12 ottobre, stava nella sua casa di Arbizzano, una frazione di Negrar (Verona), dove stava affrontando il post operatorio di un complicato intervento chirurgico al cuore. Tranquillizzava tutti, come a bordo vasca nei momenti di difficoltà; stigmatizzava ironicamente le insorte difficoltà che purtroppo non è riuscito a superare. Solo pochi mesi prima aveva portato il nuoto italiano ai trionfi dei mondiali di casa: Roma 2009. L'ultimo capolavoro di una carriera ricordata nell'eternità con l'inserimento postumo avvenuto nella Swimming Hall of Fame di Fort Lauderdale: il tempio mondiale del nuoto.
Nato a Verona il 3 febbraio 1943. Da atleta partecipa ai Giochi Olimpici di Monaco 1972 e ai campionati mondiali di Belgrado 1973, inoltre conquista numerosi titoli italiani con le staffette e si piazza secondo nei 100 stile libero ai campionati assoluti di Napoli nel 1969. Commissario tecnico della nazionale di nuoto ininterrottamente dal 1987 al 2009, Castagnetti ha allenato i più forti campioni italiani della sua era, formando, crescendo e vincendo con tanti, tra cui Giorgio Lamberti, Domenico Fioravanti, Massimiliano Rosolino, Emiliano Brembilla e Federica Pellegrini. Grazie alla sua conduzione, l'Italia del nuoto ha arricchito il medagliere olimpico con 4 ori, 2 argenti e 7 bronzi, diventando una delle più rilevanti potenze mondiali. Era una vera e propria icona del nuoto ed è stato maestro di vita per tante generazioni di atleti, diventati esempi e motivo di emulazione per i giovani e per il movimento alimentato nei numeri e nella sostanza. La sua figura è ricordata, tra l'altro, con la titolazione del centro federale di Verona, in via Colonnello Galliano.

Albo d'oro e finalisti del premio Alberto Castagnetti
2014 Stefano Morini; finalisti Fabrizio Bastelli e Gianni Leoni
2015 Stefano Morini; finalisti Matteo Giunta ed Emanuele Sacchi
2016 Stefano Morini; finalisti Fabrizio Antonelli e Claudio Rossetto
2017 Stefano Morini; finalisti Matteo Giunta e Christian Minotti
2018 Christian Minotti; finalisti Stefano Morini e Antonio Satta
2019 Matteo Giunta; finalisti Christian Minotti e Stefano Morini

foto deepbluemedia.eu