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Dotto abbatte il muro dei 48" nei 100 sl

Nuoto
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Luca Dotto è sbalorditivo. Ai campionati assoluti UnipolSai di Riccione scrive una pagina di storia del nuoto italiano. Nella prima frazione della staffetta del gruppo sportivo Forestale stabilisce il record italiano assoluto dei 100 stile libero con 47”96. Battuto per la prima volta il muro dei 48 secondi e il precedente del bicampione del mondo e tricampione europeo Filippo Magnini, autore di 48”04 con il costume gommato il 27 luglio 2009 nelle sfortunate semifinali dei campionati mondiali di Roma. Il 26enne padovano di Camposampiero, ma romano d'adozione, passa in 22”72 e chiude in 25"24. “Sono cinque anni che cerco di buttare giù il muro dei 48 - racconta lo sprinter di Forestale e Larus Nuoto, allenato da Claudio Rossetto. Non c’ero mai riuscito, sempre per qualche problema. Una volta fisico, un’altra volta di testa. Quest’anno invece sta andando tutto per il verso giusto. Sto lavorando benissimo e ringrazio i tecnici Rossetto e Alessandro Mencarelli, il fisioterapista, il mental coach. Ho ricominciato a lavorare con serenità, energia. In acqua mi diverto ed è più facile sostenere i ritmi serrati degli allenamenti. Nuoto per me, non più con il peso di dover raggiungere per forza il risultato e sicuramente questo tempo mi aiuterà anche nel prosieguo della preparazione verso le Olimpiadi. Del resto sapevo di avere il tempo nelle braccia. Nella prova individuale avevo nuotato facilmente 48"3 in batteria, poi mi sono irrigidito in finale. Oggi sono salito sul blocco senza eccessive pretese. Ho lasciato andare le braccia. Tanto sanno cosa e come devono fare. Sono un atleta fortunato. Ho avuto grandi tecnici ed esempi. Tolgo il record ad un compagno di nazionale eccezionale. Quando ci allenavamo insieme ed eravamo nella stessa società Filippo Magnini mi ha sempre aiutato, spinto a dare il massimo. Lui già era un fenomeno e io solo un nuotatore di belle speranze eppure non mi ha mai messo in un angolo. Mi ha aiutato a crescere. A crederci".
Claudio Rossetto lo abbraccia; da tecnico è sempre più nella storia dello stile libero italiano. Prima  ha guidato Filippo Magnini ad abbattere il muro dei 49 secondi con la medaglia d'oro ai campionati europei di Madrid davanti all'olandese volante Pieter Van den Hoogenband; poi lo ha portato a conquistare due titoli mondiali e tre europei nella gara regina; adesso è caduto anche il muro dei 48 secondi. “Luca è stato bravissimo e non mi riferisco soltanto alla frazione di staffetta, ma a tutto il lavoro e il sacrificio svolto per arrivare fin qui – esordisce il tecnico federale - E’ cresciuto molto come atleta, in consapevolezza e professionalità. Un conto è sapere di avere i tempi nelle braccia e un conto è dimostrarlo. Quando ci riesci acquisti sicurezza, determinazione, spinta emotiva, stimoli e voglia di sacrificarti. Adesso abbiamo tre mesi per lavorare in chiave olimpica. Questo risultato deve essere un nuovo inizio”.
Anche Filippo Magnini lo applaude. L’ex primatista dei 100 stile libero sottolinea che “i record esistono per essere battuti", che questo "è sintomo di crescita e dobbiamo esserne tutti contenti", ricorda come "già Marco Orsi si era avvicinato al primato" e come questi risultati siano "fondamentali per la staffetta in chiave olimpica". 
La carriera di Luca Dotto sembra essere ad una svolta. L'argento iridato nei 50 stile libero a Shanghai 2011 e il bronzo con la staffetta veloce a Kazan dell' agosto scorso sono un palmares da arricchire. Si riparte dal 47"96, secondo tempo mondiale stagionale in ex aequo col cinese campione del mondo Zetao Ning e alle spalle dell'australiano Cameron McEvoy (47"04). Ma soprattutto con un macigno in meno da scrollarsi di dosso. 


foto di Andrea Staccioli / Inside - Deepbluemedia.eu