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Paralimpiadi. Morlacchi primo oro azzurro

Nuoto
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Al terzo giorno arrivò il primo oro azzurro a Rio de Janeiro che porta la firma di Federico Morlacchi sui 200 msiti SM6. Il campione lombardo, che si allena sotto gli occhi attenti di Max Tosin e porta i colori della Polha Varese, ha conquistato il primo titolo paralimpico della sua carriera con una prova stratosferica dominando la gara chiusa in 2’16”72 (battuti l'ungherese Sors e l'australiano Disken). Già vincitore di una medaglia d’argento nei 400 stile libero S6 qui in Brasile, il ventiduenne fuoriclasse ha conquistato la sua quinta medaglia paralimpica in carriera dopo le tre di Londra, la numero 500 della storia azzurra. “Più di così non potevo fare, davvero” ci scherza sopra il 22enne di Luino. "La concorrenza era davvero dura, nonostante fossi dato come favorito, non è stato per nulla facile. Negli ultimi 50 metri ho pensato di non farcela, non capivo più niente. La mia testa dura mi ha fatto andare oltre quello che pensavo. Non mi sono neanche accorto che stavo per vincere, l’ho capito solo quando ho visto accendersi la lucina rossa sopra la mia mano. Dedico questa medaglia a me e solo a me, perché io solo so quanta fatica mi è costata. Piangere? No, non lo faccio mai per le mie vittorie. Il mio mestiere è far emozionare gli altri" come quattro anni che fu una rivelazione delle Paralimpiadi di Londra, con tre medaglie di bronzo che sapevano di novità e stupore. Commosso il presidente del Cip, Luca Pancalli: "Si tratta di un risultato straordinario, ancora più emozionante perché colto da un ragazzo straordinario. Un pizzico di emozione in più per me viene proprio dai miei trascorsi nel nuoto e questo risultato premia la grande passione e determinazione di Federico. Sono molto contento per lui".
In finale altri cinque azzurri ma Marco Dolfin sfiora solo il podio (quarto nei 100 rana SB5) mentre Emanuela Romano è settima (100 rana SB5). Più tardi toccherà a Xenia Palazzo (23.37) nei 200 stile S14, Andrea Massussi nei 100 rana SB4 (00.56) e per finire Giulia Ghiretti nei 100 rana SB4 (1.04). Ma non c'è solo il nuoto a regalare sorrisi.


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foto Getty