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Paralimpiadi. Morlacchi tris, Morelli bronzo

Nuoto
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Nella notte degli ori (Zanardi, Vio e Legnante) il nuoto sfodera un nuovo argento con Federico Morlacchi. Il cannibale varesino, che si allena sotto gli occhi attenti di Max Tosin e porta i colori della Polha Varese, conquista la sua terza medaglia paralimpica dopo l'oro sui 200 misti e l'argento sui 400 stile libero. L'azzurro sale sulla piazza d'onore sui 100 rana, specialità sulla quale aveva fatto la differenza anche nella prova sui misti. Morlacchi ha fermato il crono sull'1'12"68, preceduto soltanto dal neo campione paralimpico, l'iberico Salguero (1'11"11). Terzo l'austriaco Onea (1'14"71). il Morlacchi di Rio continua a battere il Morlacchi di Londra dove, invece, aveva conquistato tre bronzi. “A me mi viene da ridere. Fino a quattro anni fa, ero impedito nella rana, non la sapevo proprio fare. C’è qui Valerio Taras, con me, che scuote la testa e ha ragione. Non mi riusciva? No, secondo me, non mi riesce ancora e invece sono vice-campione paralimpico. Mi spiace quasi di non essere arrivato per primo, a questo punto, perché era poco distante. E poi, ho eguagliato il record italiano, e anche lì, a questo punto, potevo fare un centesimo in meno. Ma mi accontento, dai. Domani c’è l’ultima gara, il delfino, che dovrebbe essere la prima preferita perché io sono un delfinista. Ma non lo so più nemmeno io cosa sono. Piacere, sono Federico, questo lo so”.
La decima medaglia della spedizione natatoria arriva da Efrem Morelli, classe 1979, sceso in vasca per i “suoi” 50 rana SB3. Un bellissimo bronzo al tocco con il tempo di 49"92, alle spalle dell’inarrivabile cinese Jin Zhipeng (47”54), che ha messo in tasca anche il record del mondo, e all’argento Miguel Luque che ha chiuso la gara con 49"47. Morelli fece un incidente durante un raduno di motocross quando aveva 20 anni e si avvicinò al nuoto come pratica riabilitativa. Salvo poi scoprire che sì, aveva le qualità per gareggiare. Tanto da qualificarsi per Pechino 2008 e per Londra 2012, dove fece solo piazzamenti che, comunque, gli hanno portato due tatuaggi in ricordo di queste due esperienze paralimpiche. A Rio de Janeiro, ci è arrivato con il 3° tempo nei 100 metri rana nel 2014 ad Eindhoven. E ha portato a casa un bronzo, la decima medaglia del nuoto paralimpico e la decima di oggi. Cifra tonda e soddisfazione infinita.


fonte gazzetta.it


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