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54° Sette Colli. Le stelle internazionali (3)

Nuoto
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Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei campioni internazionali che illumineranno la 54esima edizione del Trofeo Sette Colli, in programma  dal 23 al 25 giugno. Insieme agli azzurri, saliranno sui blocchi nuotatori di Australia, Austria, Belgio, Brasile, Repubblica Ceca, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Ungheria, Irlanda, Italia, Giappone, Corea del Sud, Kuwait, Lussemburgo, Lituania, Malta, Olanda Nuova Zelanda, Panama, Filippine, Russia, Spagna, Svizzera, Slovacchia, Svezia, Sud Africa, Ucraina, Usa e Vietnam. Il sudafricano Chad Le Clos e il sudcoreano Tae Park.


Le Clos


Chad Le Clos nasce a Durban, in Sudafrica, il 12 aprile 1992. È lo sportivo più amato in Patria, dove ha ricevuto diversi riconoscimenti per aver dato lustro al suo Paese in tutto il mondo. Si consacra definitivamente nel 2012 ai Giochi olimpici di Londra vincendo l'oro nei 200 m farfalla con il tempo di 1'52"96, battendo Michael Phelps, e l'argento nei 100 farfalla. Ai Giochi di Rio dello scorso anno è argento nei 200 stile libero e nei 100 farfalla: la delusione per non aver vinto l’oro è tanto. E dall’inizio del 2017 si è affidato al tecnico italiano Andrea Di Nino con cui lavora a Cape Town.  L’Italia è la sua seconda nazione: spesso durante l’anno si allena a Caserta.  Ha conquistato quattro medaglie ai mondiali in vasca lunga (tre ori e un argento)  e undici in vasca corta   (9 ori – tre a Windsor nel 2016 nei 50, 100 e 200 farfalla – e due argenti). Fino a sette anni divideva la passione per il nuoto con quella per il calcio che ha abbandonato: resta un grande tifoso del Manchester United.


Park


Tae-Hwan Park nasce a Seul, capitale della Corea del Sud, il 27 settembre 1989. Una carriera fulminante per questo figlio d’artisti: suo padre suona il sassofono e sua madre è un ex ballerina classica, molto apprezzata in Corea. Sette medaglie internazionali tra il 2007 e il 2011: quattro olimpiche (oro nei 400 e argento nei 200 stile libero a Pechino 2008; argento a Londra 2012 nei 200 e nei 400sl); tre iridate (spiccano i due ori nei 400 stile libero a Melbourne 2007 e Shangai 2011). Poi un lungo periodo buio culminato con la squalifica di 18 mesi per doping nel marzo 2015 per essere risultato positivo al testosterone. Al termine di una battaglia legale piuttosto lunga coinvolgente anche il Tas (Tribunal Arbitral du Sport), Park, inizialmente escluso dai Giochi Olimpici di Rio 2016, ha potuto prendervi parte pur non essendo, però, al top della sua condizione. Non qualificato, infatti, nelle finali dell’Olympic Aquatics Stadium dei 200 e 400 stile libero, ha interpretato la rassegna olimpica in Brasile come una sorta di riscatto personale per ritrovare sensazioni sopite e avvicinarsi alla miglior forma che ha trovato in occasione degli ultimi Mondiali  in vasca corta di Windsor dove ha calato un tris d’oro vincendo i 200, 400 e 1500 stile libero, battendo in quest’ultima gara, Gregorio Paltrinieri.