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Sette Colli. Paltrinieri e Bianchi da urlo

Nuoto
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Show da standing ovation allo Stadio del Nuoto. La seconda giornata di gare del 54esimo Trofeo Sette Colli regala spettacolo ed emozioni per gli oltre quattromila spettatori che, sfidando Caronte, prendono d'assalto le tribune del Foro Italico. In acqua il meglio del nuoto italiano e mondiale. L'inizio è qualcosa in più di una bella premessa con Gregorio Paltrinieri che domina i 1500 stile libero privi di Gabriele Detti (costretto al forfait da un leggerro attacco febbrile con mal di gola) in 14'49''06, record della manifestazione che cancella il 14'50''59 di Federico Cobertaldo che resisteva dal 2008. Il campione olimpico, mondiale ed europeo - allenato dal Stefano Morini al Centro Federale e tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto - passa in 56''02, 1'55''41, 2'54''83, 3'54''44, 4'54''31, 5'53''96, 6'53''42, 7'53''13, 8'52''92, 9'52''65, 10'52''25, 11'51''95, 12'51''56, 13'51''04; per la concorrenza impossibile reggere questo ritmo con il ceco Jan Micka secondo in 15'01''42 e il britannico Tom Derbyshire che chiude sul podio in 15'02''12.
"Vincere al Sette Colli è sempre emozionante: a Roma sono ormai di casa. Il pubblico mi ha caricato tantissimo - spiega il 22enne carpigiano, che detiene la miglior prestazione mondiale stagionale con il14'37''08 nuotato agli assoluti di Riccione. Speravo di andare ancora più veloce ma resto comunque soddisfatto. Mi dispiace molto per l'assenza di Detti, ma in questa fase è preferibile non rischiare di allungare i tempi di recupero. Quella di oggi rimarrà una giornata indimenticabile: la vittoria nel pomeriggio e la visita dal Santo Papa in mattinata con tantissimi campioni entusiasti, emozionati ed orgogliosi. Qualcosa di memorabile che chissà quando e se ricapiterà"
I sorrisi per l'Italnuoto non finiscono qui. Ilaria Bianchi tira fuori classe e grinta e vince i 100 farfalla in 57"89. La primatista italiana - bronzo europeo a Berlino 2014 e a Londra 2016 - è l'unica a scendere sotto i cinquantotto secondi e precede Elena Di Liddo (CC Aniene), che tocca in 58''05, tempo che vale la quinta prestazione personale di sempre; terza l'ungherese Liliana Sziliagy in 58''48. "Gareggiare contro Elena è sempre motivante - afferma la 27enne emiliana, seguita da Fabrizio Bastelli - Sono salita sul blocco molto carica. All'arrivo ho perso qualche decimo, ma per i Mondiali ho margini di miglioramento".
In chiusura applausi, flash e attenzioni tutti per la finale dei 50 rana maschili. Adam Peaty, campione mondiale ed europeo, si conferma fenomeno assoluto e vince in 26"61 con il record della manifestazione (precedente 26''83 in batteria); alle spalle del 23enne di Uttoxeter (cittadina della contea Staffordshire) si piazza il brasiliano Joao Gomes in 26''95 e Nicolò Martineghi in 27''03. Il recordman tricolore, venerdì secondo nei 100 con il primato italiano (59''31), nuota la seconda prestazione personale a sei centesimi dal 26''97 che stabilì lo scorso 4 aprile ai campionati assoluti primaverili. "Essere qui è meraviglioso e sfidare Peaty è sempre un grande stimolo. Sono contento dei miei progressi - dichiara il 17enne di Varese, pupillo di Marco Pedoja - I margini di miglioramento sono ampi. Posso solamente crescere".
Le altre finali riservano crono d'eccellenza. L'ottavo record della manifestazione è griffato dal magiaro Tamas Kenderesi che si impone nei 200 farfalla in 1'54''33, che vale la terza prestazione mondiale stagionale e migliora l'1'54''68 del connazionale Laszlo Cesh del Sette Colli edizione 2016; dietro al bronzo olimpico ed europeo il sudafricano Chad Le Clos in 1'54''87 e il giapponese Daiya Seto in 1'56''05.
Nei 100 dorso femminili vittoria della ceca Simona Baumrtova in 1'00''21 che precede l'australiana Madison Wilson in 1'00''34 e l'ungherese Kira Touissant in 1'00''57. Tra i maschi il tedesco Christian Diener si impone in 54''54, beffando l'ungherese Gabor Balog secondo in 54''59 e Matteo Milli (SMGM Team Lombardia), già terzo nei 50, in 54''60.
A seguire le finali dei 400 misti. Vincono l'inglese Hannah Milley, bronzo iridato a Shangai 2011 e continentale a Londra 2016, in 4'36''28 e il campione europeo David Verraszto con il miglior crono mondiale stagionale e record della manifestazione di 4'07''47, polverizzando il 4'12''04 di Luca Marin del 2012.
Due gare e altrettanti successi per Ranomi Kromowidjojo che, dopo i 50 farfalla, vince i 100 stile libero in 53''03. La 27enne di origini surinamesi, argento olimpico a Londra 2012, nuota a tre centesimi dal record della manifestazione (53''00 della svedese Sarah Sjoestroem del 2015), mettedosi alle spalle la danese Pernille Blume in 53''59 e la svedese Michelle Coleman in 53''64; sesta Federica Pellegrini in 54''48 (26''53 ai 50), nonostante un buon ritorno negli ultimi venticinque metri. Si prosegue con i 200 stile libero maschili e il primo posto di Tae-Hwan Park (argento olimpico a Pechino 2008 e Londra 2012 e bronzo iridato a Melbourne 2007 ma successivamente macchiati da una squalifca per doping) che tocca in 1'46''89; alle spalle del 28enne di Seul gli inglesi Nicholas Grainger in 1'48''30 e Duncan Scott in 1'48''47.
Doppietta british nei 50 rana femminili. Successo di Sarah Vasey che in 30''73 brucia Imogen Clark, seconda in 30''78; terza Ilaria Scarcella (CC Aniene) in 31''31, tempo mai nuotato negli ultimi due anni dall'allieva di Massimo Meloni. 
Sulla vittoria dell'ungherese Boglarka Kapas negli 800 stile libero in 8'23''71 cala il sipario sulla seconda giornata degli Internazionali di Nuoto; dietro alla campionessa europea e bronzo olimpico si piazzano Simona Quadarella (CC Aniene) in 8'29''53 (quarta prestazione personale di sempre) e l'australiana Jessica Ashwood in 8'31''40.


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Foto Andrea Staccioli/deepblumedia.eu