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Mondiali. Milli e Castiglioni, stop in semifinale

Nuoto
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Matteo Milli e Arianna Castiglioni non superano le semifinali dei 100 dorso e 100 rana alla Duna Arena. Le pacche sulle spalle non bastano per calmierare un pizzico di delusione per i piazzamenti malgrado il primato personale del romano in batteria e il miglior tempo stagionale della varesina. 
Il 28enne capitolino di Talenti, del Team Lombardia, al primo mondiale, chiude 16esimo in 54"44, 27 centesimi oltre il tempo delle eliminatorie e ben lontano dai 54" cui puntava. Sotto i 53 secondi in tre col cinese argento olimpico Xu Jiayu capofila in 52"44, avanti agli statunitensi Ryan Murphy, olimpionico di 100 e 200, in 52"95 e Matt Grevers, bronzo mondiale, in 52"97. Due centesimi oltre il muro c'è il giapponese Ryosuke Irie, scricciolo di 177 centimetri ma di bronzo iridato e olimpico tra il 2011 e il 2012. 
La 20enne Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle/Team Insubrika), condizionata da un pizzico di pubalgia, non va oltre l' 1'07"19 che vale il 12esimo posto. Buttano giù l' 1'05 la russa Yuliya Efimova, argento olimpico e campionessa in carica, a un centesimo dal record mondiale in 1'04"36, e  l'olimpionica statunitense Lilly King in 1'04"53 che si cambiano la posizione dopo le batterie. Si conferma col terzo tempo del lotto la 20enne lituana Ruta Meilutyte - primatista mondiale nonché olimpionica del 2012 e bronzo nel 2016, campionessa mondiale del 2013 e argento nel 2015 - ad 1'05"06 inseguita dall'altra americana, bronzo olimpico uscente, Katie Meili 1'05"48. Il resto del mondo va più piano.
Per Milli, che mostra il tattoo latino "Provehito in altum", che vuol dire "lanciati verso l'alto" e per Castiglioni, che afferma di voler pensare step by step, ci sono ancora i 50 dorso e 50 rana in programma sabato 29 (batterie e semifinali) e le eventuali finali domenica 30 luglio. 
Nelle altre gare c'è quasi chi pratica uno sport a parte. Il ranista britannico Adam Peaty, campione di tutto, vince i 100 in 57"47 col record dei campionati precedendo lo statunitense Kevin Cordes, mai sul podio della specialità bensì bronzo nei 50 e argento nei 200 a Kazan nel 2015. Al terzo posto l'inatteso russo Kirill Prigoda in 59"05, in evidenza ai mondiali in corta con tre ori in staffetta ma nulla più. Così aumenta il rammarico per non aver visto Nicolò Martinenghi tra i finalisti con il minorenne campione del mondo juniores che aveva puntato il muro dei 59 secondi, ma è stato frenato da uno stato influenzale (mal di gola) che ne ha condizionato la doppia prestazione. Successivamente l'olimpionica svedese Sarah Sjostrom vince i 100 farfalla in 55"53 sfiorando di 5 centesimi il suo record mondiale dopo averlo stabilito domenica nei 100 stile libero in staffetta.
Primo oro per l'olimpionica magiara Katinka Hosszu, che vince i 200 misti in 2'07 netti in attesa di 400 misti, 100 e 200 dorso, 200 stile libero e farfalla; a Benjamin Proud i 50 farfalla in 22"75 con il singaporiano Joseph Schooling, olimpionico dei 100 farfalla, quinto in attesa della doppia distanza.
Nei 200 stile libero, invece, l'olimpionico e vice campione mondiale cinese Sun Yang - domenica oro nei 400 con Gabriele Detti di bronzo - tira il fiato e si qualifica alla finale in 1'45"24 alle spalle dei britannici Duncan Scott e del campione in carica James Guy, autori di 1'45"16 e 1'45"18.
Si torna in vasca martedì con tante attese. Nei 50 rana con Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi, nei 200 stile libero con Alice Mizzau e Federica Pellegrini a caccia della settima medaglia iridata consecutiva in otto partecipazioni, nei 200 farfalla con Giacomo Carini e negli 800 con Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti che puntano il podio da protagonisti. Già in finale Simona Quadarella, 18 anni e mezzo, romana di Ottavia appena diplomata al liceo scientifico. La fondista di Fiamme Rosse e Aniene, allenata dall’ex stileliberista Christian Minotti (nel 2002 argento nei 1500 agli europei di Berlino e bronzo ai mondiali in vasca corta di Mosca), parte dal quarto tempo delle eliminatorie in 16'07"08. La strafavorita è statunitense Katie Ledecky (15'47"54 in batteria), primatista mondiale dei 400, 800 e 1500 in 15'25"48; imbattuta ai mondiali dall'esordio a Barcellona 2013 ad appena 15 anni con 9 medaglie d'oro individuali e 4 in staffetta; 5 ori olimpici un argento con la 4x100 stile libero che ne macchia il candore. Poi ci sono la spagnola Mireia Belmonte (vice campionessa europea e oro nelle precedendi due edizioni), seconda nelle eliminatorie in 16'05"37, la cinese Hou Yaewn (16'05"87) e l'ungherese Boglarka Kapas (16'09"60), bronzo mondiale e campionessa europea. Il resto del mondo dovrebbe stare a guardare.  


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Foto Deepbluemedia.eu