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Mondiali. Paltrinieri imbattibile, oro dal 2014

Nuoto
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Gregorio Paltrinieri centra l'appuntamento con la storia. Vince i 1500 stile libero con 14'35"85 e diventa il secondo italiano di sempre a bissare il titolo mondiale nel nuoto. Ci era riuscito il capitano azzurro Filippo Magnini nei 100 stile libero a Montreal 2005 e Melbouerne 2007, c'è riuscito lui a Kazan 2015 e adesso a Budapest 2017, imbattuto dai campionati europei del 2014 a Berlino con nel mezzo l'Olimpiade di Rio de Janeiro. Il campione olimpico, mondiale ed europeo - nonché primatista europeo con 14'34"04, allenato al Centro Federale di Ostia dal tecnico federale Stefano Morini - prende il comando ai 150 metri e non lo lascia più fino alla fine. L'australiano Mack Horton gli sta davanti soltanto i primi 100 metri poi scivola in terza posizione, l'ucraino Mykhailo Romanchuk, invece, gli resta incollato per tutto il tempo, perdendo qualche centimetro ma recuperandolo poi in virata. Ai 1200 Gregorio Paltrinieri aumenta la frequenza, guadagna bracciate e gli ultimi 200 metri sono una marcia trionfale. "Gara difficile – commenta l'invincibile – Molto più del previsto. Io ho vinto allo sprint e sembra una barzelletta. Ci sono tanti atleti che stanno crescendo e la competizione è sempre più elevata. Non ero contento di come avevo gestito gli 800. Non è mai bello parlare negativamente di una medaglia, sono soddisfatto di quel podio, ma non della prestazione. Invece questa gara l'ho vinta con intelligenza; ho cercato di strappare nel mezzo, l'ho consumato piano piano, mi sono adattato alla situazione. Adesso mi riposo e Gabri va in coppa del mondo. Lo vedrò in streaming e tiferò per lui". I passaggi del re dei 1500 ogni 100 metri sono i seguenti: 55"93, 1'53"75, 2'51"98, 3'50"62, 4'49"31, 5'47"84, 6'46"72, 7'45"57, 8'44"40, 9'43"28, 10'41"78, 11'40"74, 12'39"67, 13'37"75, 14'35"85. Secondo Romanchuk - per gran parte della scorsa stagione ospite ad Ostia - in 14'37"14; terzo l'amicone australiano Mack Horton - da cui andrà a svernare - in 14'47"70 dopo l'argento nei 400 che ha vinto alle Olimpiadi. Quarto l'amico e compagno di allenamenti al centro federale di Ostia Gabriele Detti in 14'52"07. Un tempo alto per gli standard del neocampione mondiale e primatista europeo degli 800 con 7'40"77, nonché vice campione europeo e bronzo olimpico dei 1500 in 14'40"86 ed in batteria autore di 14'50"10. "Sono arrivato alla frutta, avrei bisogno di due giorni di riposo. Ma non ne ho perché vado in coppa del mondo – continua il nipote del tecnico Morini – Greg è stato decisamente bravo. Mi è piaciuta anche la sua esultanza di rabbia e gioia: è il numero uno! Ora questa faina se ne va in vacanza mentre io a tribolare. Poi, però, sarà il mio turno a guardarlo in streaming dalla spiaggia mentre si fa dieci chilometri in mare. Sono contentissimo del mio mondiale, campione del mondo degli 800, bronzo nei 400, ho dato il 100% in tutte le gare che ho nuotato, forse troppe".
"Aprirò e chiuderò il programma pomeridiano. Sarà un pomeriggio impegnativo". Arianna Castiglioni, ventanni da compiere a ferragosto, nell'ultima giornata del mondiale ungherese è impegnata in due finali. Comincia dai 50 rana, dov'è settima con 30"74, nella gara stravinta dalla statunitense campionessa olimpica Lilly King con il record mondiale di 29"40 che sgretola il precedente di 29"48 che apparteneva alla fuoriclasse lituana Ruta Meilutyte dal 3 agosto 2013 a Barcellona. Anche Arianna è una neoprimatista; si è presentata sul blocco della finale col record italiano di 30"33 stabilito ieri in batteria.
La varesina di Fiamme Gialle e Team Insubrika, allenata fin dall'inizio della sua carrera agonistica dal tecnico federale Gianni Leoni, torna in vasca insieme a Federica Pellegrini, Margherita Panziera e Ilaria Bianchi nella staffetta 4x100 mista. Le nostre ragazze concludono all'ottavo posto la loro finale mondiale. Nel mirino c'è il record italiano di 3'59"09, che sembrava vicino dopo le batterie, ma si fermano a 3'59"98. Podio extraterrestre con le statuninetsi che vincono con il record del mondo di 3'51"55 (precedente già degli USA con 3'52"05 di Londra 2012), seconde le russe con il primato europeo di 3'53"38 (precedente della Danimarca con 3'55"01 a Rio 2016) e terze australiane con 3'54"29. Le frazioni delle azzurre: Margherita Panziera 1'01"12, Arianna Castiglioni 1'06"55, Ilaria Bianchi 57"64 e Federica Pellegrini 54"67.
Federica Pellegrini parla a nome dei tutte. “Abbiamo migliorato il tempo della batteria, malgrado avessimo forzato per centrare la finale che rappresentava l’obiettivo principale, perciò siamo soddisfatte. Abbiamo seguito la gara di Gregorio e Gabriele dalla camera di chiamata. Avevamo un po’ di timore perché Romanchuk era rimasti aggrappato. Greg è stato bravissimo a staccarlo negli ultimi 200 metri e non consentigli mai di passargli davanti. Abbiamo vinto tre ori con tre atleti diversi: Paltrinieri ha dimostrato ancora una volta di essere un gradissimo campione; Detti una mina nella vasca, ha nuotato tantissimo, oro negli 800 e bronzo nei 400, fantastico. Per quanto riguarda me ho chiuso il cerchio, sono in pace con me stessa e desidero portare questo sentimento con me a lungo”.
"Aprirò e chiuderò il programma pomeridiano. Sarà un pomeriggio impegnativo". Arianna Castiglioni, ventanni da compiere a ferragosto, nell'ultima giornata del mondiale ungherese è impegnata in due finali. Comincia dai 50 rana, dov'è settima con 30"74, nella gara stravinta dalla statunitense campionessa olimpica Lilly King con il record mondiale di 29"40 che sgretola il precedente di 29"48 che apparteneva alla fuoriclasse lituana Ruta Meilutyte dal 3 agosto 2013 ai mondiali di Barcellona. Anche Arianna è una neoprimatista; si è presentata sul blocco della finale col record italiano di 30"33 stabilito in batteria.
La varesina di Fiamme Gialle e Team Insubrika, allenata fin dall'inizio della sua carrera agonistica dal tecnico federale Gianni Leoni, torna in vasca insieme a Federica Pellegrini, Margherita Panziera e Ilaria Bianchi nella staffetta 4x100 mista. Le nostre ragazze concludono all'ottavo posto la loro finale mondiale. Nel mirino c'è il record italiano di 3'59"09, che sembrava vicino dopo le batterie, ma si fermano a 89 centesimi. Podio extraterrestre con le statuninetsi che vincono con il record del mondo di 3'51"55 (precedente già degli USA con 3'52"05 di Londra 2012), seconde le russe con il primato europeo di 3'53"38 (precedente della Danimarca con 3'55"01 a Rio 2016) e terze le australiane con 3'54"29. Le frazioni delle azzurre: Margherita Panziera 1'01"12, Arianna Castiglioni 1'06"55, Ilaria Bianchi 57"64 e Federica Pellegrini 54"67. "Abbiamo migliorato il tempo della batteria, malgrado avessimo forzato per centrare la finale che rappresentava l'obiettivo principale, perciò siamo soddisfatte - sottolinea la divina, autrice di una prestazione epocale nei 200 stile libero per vincere il terzo oro iridato della carriera dopo Roma 2009 e Shanghai 2011, in cui realizzò doppietta nei 400, salendo per la settima volta consecutiva sul podio iridato della specialità - Abbiamo seguito la gara di Gregorio e Gabriele dalla camera di chiamata. Avevamo un po' di timore perché Romanchuk era rimasto aggrappato. Greg è stato bravissimo a staccarlo negli ultimi 200 metri e non consentigli mai di passargli davanti. Abbiamo vinto tre ori con tre atleti diversi: Paltrinieri ha dimostrato ancora una volta di essere un gradissimo campione, imbattuto dal 2014; Detti un animale della vasca, ha nuotato tantissimo, oro negli 800 e bronzo nei 400, fantastico. Per quanto riguarda me ho chiuso il cerchio, sono in pace e desidero portare questo sentimento con me a lungo".
Mai così bene l'Italia a tutto cloro ai mondiali dalla prima edizione di Belgrado 1973. Sedici medaglie: 4 d'oro, 3 d'argento e 9 di bronzo. Mai cosi bene il nuoto con tre medaglie d'oro e altrettante di bronzo. Eguagliato il numero di medaglie di Perth 1991, Fukuoka 2001 e Melbourne 2007, ma questa volta, e per la prima volta, tre sono d'oro con atleti tutti diversi.
Federica Pellegrini nei 200 stile libero, Gabriele Detti negli 800 e Gregorio Paltrineiri nei 1500 stile libero. Il direttore tecnico Cesare Butini traccia il bilancio. "Abbiamo avuto un'Italia protagonista in un campionato che sfata il mito del post olimpico con una densità di risultati eccezionale, basta ricordare Fabio Scozzoli che entra in finale nei 50 rana con il record italiano e Piero Codia che stabilisce il primato italiano dei 100 farfalla in batteria. I ragazzi non hanno mai abbassato l'attenzione, sono rimasti concentrati per otto giorni e sono riusciti a ottenere dei risultati importanti: 5 record italiani, un record europeo, una migliore prestazione italiana in tessuto, 12 primati personali, tante presenze individuali in finale. Purtroppo non abbiamo colto l'en plein con la 4x100 mista uomini, dopo aver conquistato la finale con le altre due staffette maschili. Una squadra che ha girato ed è stata all'altezza di un campionato mondiale di altissimo livello. Abbiamo avuto la fortuna di vivere l'impresa di una campionessa come Federica Pellegrini che suggella la sua leggenda e dopo sei anni torna sul tetto del mondo ed abbiamo avuto modo di portare sul podio un'atleta come Simona Quadarella, classe 1998, che ci dà una spinta verso l’obiettivo olimpico in chiave Tokyo 2020. Torniamo in Italia più ricchi di esperienza e convinzione; ci apprestiamo a vivere un triennio per lavorare sulle nostre certezze e cercando di concentrarci su quegli atleti che saranno veramente utili sia a livello individuale sia di staffetta, in modo da essere sempre più protagonisti. Ciò non significa trascurare il resto del movimento, che non è nostra abitudine, ma dovremo finalizzare con un po' più di attenzione le nostre energie, le nostre risorse e la crescita degli atleti meritevoli di attenzione. Insieme a Quadarella, giovani come Martinenghi, Vedrame e Miressi hanno dimostrato di avere già la caratura internazionale. La squadra è veramente eccezionale; abbiamo visto ragazzi e ragazze che hanno mantenuto l'impegno assunto dai primaverili. Siamo riusciti anche ad invertire il trend che ci vedeva andare piano in batteria. Per assurdo c'è chi è andato più forte al mattino che nel pomeriggio. Ringrazio tutti gli atleti, i tecnici sociali, lo staff federale che è stato pienamente all'altezza delle responsabilità e tutti coloro che hanno lavorato in un'unica e comune direzione".


"In sede di preparazione abbiamo cercato di dare tranquillità agli atleti che erano stati selezionati, lavorando in sinergia con i tecnici sociali e valutando le varie situazioni che si presentavano nella massima serenità – continua Butini – Dei 27 presenti a Budapest, 22 era già stati selezionati ad aprile. La Federazione è stata vicina a ciascuno di loro e lo staff della Nazionale si è messo a completa disposizione, seguendoli nei collegiali e presenziando a tutte le gare stagionali. La differenza l'hanno fatta anche l'organizzazione e la giusta armonia tra tecnici e atleti che hanno consentito a questi ultimi di restare sempre attenti e mantenere il giusto livello emotivo. Perché le energie spese non sono fisiche, sono emotive e di concentrazione. I nostri atleti devono abituarsi a questo modi di pensare. E questa volta in parte ci sono riusciti. E' stata una grossa prova di maturità per tutti".
"Questa sinergia tra giovani e, passatemi il termine, meno giovani – conclude Butini – è vincente. E' importante avere atleti giovani in squadra, così com'è importante avere colleghi giovani nello staff, purchè siano disponibili ed apprendere da quelli che hanno un po' di capelli bianchi e che gli posso trasferire tanta esperienza così come ricevere ulteriori stimoli. Ma soprattutto è importante aver trovato dei giovani atleti già grandi; e non sono gli unici che abbiamo, perché, credetemi, abbiamo una squadra di giovanissimi che vedremo presto aggregati alla nazionale assoluta".


Finali dalle 17:30


50 rana fem.
RI 30"33 di Arianna Castiglioni il 29 luglio 2017 ai Mondiali di Budapest
1. Lilly King (USA) 29"40 RM
7. Arianna Castiglioni 30"74
400 misti mas.
1. Chase Kalisz (USA)  4'05"90 RC
50 sl fem.
1. Sarah Sjostrom (SWE) 23"69 
50 dorso mas. 
1. Camille Lacourte (FRA) 24"35
400 misti fem.
1. Katinka Hosszu (HUN) 4'29"33 RC 
1500 sl mas.
RE 14'34"04 di Gregorio Paltrinieri il 18 maggio 2016 agli Europei di Londra
1. Gregorio Paltrinieri 14'35"85
4. Gabriele Detti 14'52"07
(pp 14'40"86 il 13 agosto 2016 alle Olimpiadi di Rio de Janeiro)
4x100 mista fem.
RI 3'59"09 con Zofkova, Castiglioni, Bianchi e Pellegrini il 12 agosto 2016 alle Olimpiadi di Rio de Janeiro
1. USA 3'51"55 RM
8. ltalia 3'59"98
4x100 mista mas.
1. USA 3'27"91


Foto Andrea Staccioli/Deepbluemedia.eu