E' un dolore grande. Che ci spezza il cuore. Il "Maestro" non insegna più. Giorgio Lo Giudice, giornalista romano classe 1936 e inviato della Gazzetta dello Sport dal 1962 al 2003, ci ha lasciato alll'età di 88 anni. Smagliante e lucido fino alla fine, ha raccontato ben cinque Olimpiadi con quelle di Roma '60 come fiore all'occhiello di cui andava fiero esaltandone bellezza e semplicità per quello che diedero alla città che tanto amava. In pensione dal 2003 non aveva mai smesso di seguire gli altri sport tra cui il nuoto di cui aveva raccontato le gesta alla pari della sua amata atletica leggera, o rugby piuttosto che calcio. La sua ultima opera fu insieme a Valerio Piccioni la vita di Abebe Bikila il maratoneta a piedi scalzi che come Giorgio era uno stakanovista che affrontava lo sport e la vita con umiltà e sapienza.
Ai familiari ed amici giungano le condoglianze del presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli, del presidente onorario Lorenzo Ravina, dei vice presidenti Andrea Pieri, Giuseppe Marotta e Tania Cagnotto, del segretario generale Antonello Panza, del presidente della Sezione Salvamento Giorgio Quintavalle e del presidente del Gruppo Ufficiali Gara Roberto Petronilli, dei commissari tecnici del Settebello Alessandro Campagna e Setterosa Carlo Silipo, dei direttori tecnici delle Nazionali di nuoto Cesare Butini, tuffi Oscar Bertone, nuoto artistico Patrizia Giallombardo e nuoto per salvamento Massimiliano Tramontana, del coordinatore tecnico del nuoto in acque libere Stefano Rubaudo, del consiglio, degli uffici federali e dell'intero mondo natatorio.