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Mondiali di Istanbul Scozzoli nella storia

Nuoto

Un rana d'oro. Fabio Scozzoli vince i 100 in 57"10 ed infrange l'ultimo tabù della Nazionale Italiana di nuoto: conquistare la prima medaglia d'oro individuale nella storia dei campionati mondiali in vasca corta. Avviene alle 19.15 della seconda giornata dell'undicesima edizione, in svolgimento alla Sinan Erdem Arena di Istanbul.
Sempre sul podio in vasca lunga e corta di mondiali ed europei dalla primavera del 2010, il 24enne di Forlì continua il percorso stagionale a suon di successi, dopo quelli ottenuti nelle tre tappe di Coppa del mondo di Stoccolma, Mosca e Berlino e proseguiti col doppio oro agli euroindoor di Chartres nei 100 in 57"25 e nei 50 in 26"18.
Scozzoli - tesserato per Esercito ed Imolanuoto - si era qualificato alla finale dei 100 in 57"66, miglior tempo delle semifinali, ed era apparso pronto per sfruttare l'assenza dell'olimpionico sudafricano Cameron van der Burgh, campione nel 2010 a Dubai in 56"80 avanti all'azzurro d'argento col tempo di 57"13 (26"89), che diventa il suo secondo crono mai nuotato col costume in tessuto, a seguire solo il record italiano gommato di 57"01 (26"87) che aveva stabilito agli euroindoor di Istanbul del 2009 per il quarto posto.
Il ranista - seguito in sede da Cesare Casella e al centro federale di Verona dal tecnico federale e suo maestro di sempre Tamas Gyertyanffy - disputa una finale maestosa. Stacca come al solito con la migliore reatività dei finalisti in 0"60; vira primo ai 50 in 26"66 e chiude col primato personale in tessuto col tempo di 57"10, tenendo a distanza il ritorno in corsia laterale dello sloveno Damir Dugonjic, argento in 57"32 e autore dei secondi 50 metri più veloci della finale in 30"42, 2/100 meglio dell'azzurro. Bronzo per lo statunitense Kevin Cordes in 57"83.
Fabio Scozzoli scrive il suo nome nella storia del nuoto italiano ed ora mira ai 50 rana presentandosi con l'ennesimo trionfo e con l'oro europeo al collo conquistato con il crono di 26"18, terzo tempo mai nuotato da un italiano (al secondo posto Alessandro Terrin "gommato" in 26"14), a soli 7/100 dal primato europeo che ha stabilito agli assoluti di Ostia all'indomani del doppio argento mondiale in vasca lunga di Shanghai 2011.
"Sapevo che era un'occasione da non perdere  - dichiara l'azzurro, che canta l'inno di Mameli dopo essere stato premiato da Paolo Barelli, presidente della Federnuoto e della Ligue Europeenne de Natation e segretario della Federation Internationale de Natation - Senza Cameron van der Burgh, probabilmente il più forte, ero consapevole di avere maggiori possibilità. Ho vinto, ottenuto il personale col costume in tessuto e conquistato la prima medaglia d'oro della storia italiana ai mondiali di nuoto in vasca corta. Posso essere soddisfatto, soprattutto per questo inizio di stagione piuttosto difficile per la gestione del post Olimpiade. Ho dimostrato a me stesso che sono cresciuto ancora anche se nella terza vasca ho rallentato un po'. So che avrei potuto nuotare ancora meglio, ma è bastato così. La finale è iniziata alle 20.11 - conclude - lo stesso orario che ho tatuato sul petto e che si riferisce alla gara di Londra da cui sono ripartito con determinazione e consapevolezza. Ciò rende questo oro ancora più importante".
Nell'altra finale con l'Italia in gara, la staffetta 4x200 stile libero chiude al quinto posto in 6'59"22, a 83/100 dal record italiano che Brembilla, Rosolino, Cassio e Magnini stabilirono per il bronzo ai mondiali di Manchester 2008. Più di questo era impossibile considerato il podio composto dagli Stati Uniti d'oro in 6'51"40, dall'Australia d'argento in 6'52"29 e dalla Germania di bronzo in 6'53"22. Lontana anche la Russia, quarta in 6'56"97.
La 4x200 stile libero italiana dimostra di essere una squadra solida e competitiva e si rinforza con un atleta dalle grandi prospettive: il 17enne Andrea Mitchell D'Arrigo (Aurelia Nuoto Unicusano) che in prima frazione porta il personale sull'1'44"90, terzo miglioramento consecutivo dagli euroindoor di Chartres. Al di sopra delle tempo delle batterie la seconda frazione lanciata di Alex Di Giorgio (CC Aniene), che passa dall' 1'45"55 all' 1'45"78 e dà il cambio a Gianluca Maglia (Fiamme Gialle), che in 1'44"01 si relaziona al di sotto del personale in tessuto di 1'45"53; buona chiusura di Filippo Magnini (Team Lombardia), mercoledì d'argento con la 4x100 stile libero, in 1'44"53. 
Qualificati alla finale dei 50 stile libero Marco Orsi e Federico Bocchia con il settimo e ottavo tempo di 21"37 e 21"41. Una bella soddisfazione con interessanti prospettive in relazione alla finale di venerdì. Orsi (Fiamme Oro / Uisp Bologna) dà seguito al 45"94 nuotato in frazione lanciata con la staffetta 4x100 stile libero d'argento, lasciando intravedere margini di crescita notevoli. Del resto il 22enne sprinter bolognese di Budrio, seguito dal tecnico Fabio Cuzzani, ha già nuotato due volte intorno al personale di 21" netto col costume in tessuto, ai mondiali di Dubai 2010 per il quinto posto e agli europei di Stettino 2011 per il bronzo. Questa volta il muro deve cadere se vuole puntare al podio, magari avvicinando il record italiano "gommato" che ha stabilito proprio a Istanbul nel 2009 in 20"93. Per Bocchia, 26enne parmigiano allenato da Andrea Avanzini, invece si tratta di una conferma dopo il 21"27 delle semifinali agli euroindoor di Chartres, con il secondo tempo mai nuotato. I suoi limiti li scopriremo insieme. Gli azzurri affronteranno in finale due atleti che sembrano al di sopra di tutti: l'olimpionico e campione europeo francese Florent Manaudou, e il russo, già secondo a Chartres, Vladimir Morozov. Nella finale del 22 novembre scorso scesero entrambi sotto i 21" rispettivamente in 20"70 e 20"89. Bocchia finì quinto - in controprestazione rispetto alla semifinale - in 21"41. Un insegnamento da ricordare.
Eliminate Silvia Di Pietro ed Ilaria Bianchi. Un'occasione mancata per entrambe, che non sono riuscite a scendere sotto i 26" nei 50 farfalla e non hanno avvicinato il personale che gli avrebbe consentito comodamente l'accesso alla finale. Ilaria Bianchi (Fiamme Azzurre / Azzurra 91) si ferma sul 26"02 nella prima semifinale; Silvia Di Pietro (Forestale / CC Aniene) sul 26"01 nella seconda: rispettivamente 13esimo e 11esimo tempo a pochi centesimi dal 25"96 della estone Triin Aljand, ottava classificata. Tradite anche dall'andamento "lento" delle altre semifinaliste, è un piccolo passo indientro per entrambe che agli europei indoor di Chartres avevano migliorato due volte il primato personale. Di Pietro con i tempi di 26"51 in batteria e 25"78 per il record italiano in semifinale; Bianchi con il 25"92 in semifinale e il 25"79 in finale, sfiorando il podio per quattro centesimi.
Positiva l'analisi del direttore tecnico Cesare Butini: "Siamo molto contenti per la prestazione di Fabio Scozzoli, che ha dimostrato di essersi lasciato alle spalle la finale olimpica con un inizio di stagione esaltante. Complimenti a lui, al tecnico federale Tamas Gyertyanffy e al tecnico sociale Cesare Casella. Fabio ha aggredito i 100 rana, dominando dall'inizio alla fine con un ottimo passaggio e una chiusura da conoscitore consumato della distanza. Molto bene anche le prestazioni di Marco Orsi e Federico Bocchia nei 50 stile libero che hanno superato semifinali di alta qualità, dando seguito alle ultime prestazioni. Siamo contenti anche dell'atteggiamento della staffetta 4x200 che ha migliorato globalmente il trend stagionale e mostrato l'ulteriore crescita di Andrea Mitchell D'Arrigo. Peccato per Ilaria Bianchi e Silvia Di Pietro che se avessero nuotato vicino ai personali avrebbero superato le semifinali 50 farfalla. Ci aspettiamo di più nei 100. Il bilancio giornaliero non può che essere positivo".
Nelle altre gare, la 15enne lituana Ruta Meilutyte, campionessa olimpica dei 100, migliora il primato europeo stabilito in semifinale, vincendo i 50 rana in 29"44 (prec. 29"51).
     
MEDAGLIERE ITALIA (1 - 1 - 0)
       
ORO (1)
 
100 rana M
Fabio Scozzoli 57"10
 
ARGENTO (1)
     
4x100 sl M
Italia 3'07"07
con Dotto 46"84, Orsi 45"94, Santucci 47"46, Magnini 46"83
     
RECORD ITALIANI (1)
    
4x200 sl F
Nazionale 7'46"01 RI
con Mizzau 1'57"23 pp (prec. 1'58"30), Nesti 1'56"76, Carli 1'57"71, Pellegrini 1'54"31
     
PRIMATI PERSONALI (10)
    
200 sl M
Andrea Mitchell D'Arrigo 1'45"15 in batteria
Andrea Mitchell D'Arrigo 1'44"90  nella prima frazione della 4x200, finale
 
100 rana M
Mattia Pesce 58"86 in batteria
Mattia Pesce 58"69 in semifinale
    
100 dorso F
Arianna Barbieri 58"02 in batteria
   
100 farfalla M
Matteo Rivolta 51"19 in batteria
Matteo Rivolta 51"10 in semifinale
    
100 dorso M
Mirco Di Tora 51"47 pp in tessuto, in semifinale
     
200 sl F
Alice Mizzau 1'57"23 nella prima frazione della staffetta in finale
 
100 rana M
Fabio Scozzoli 57"10 pp in tessuto, oro in finale
  
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