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Europei di Trieste Castagnetti dà il via

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Il Ct della Nazionale annuncia gli obiettivi: "La conferma dei nostri numeri uno e l'ingresso tra le prime cinque Nazioni". Ultimi giorni di allenamento per gli azzurri. Mercoledì la cerimonia inaugurale

Trieste
Dal 1987 è il Commissario Tecnico della Nazionale italiana di nuoto. Sotto la sua guida l’Italia ha espresso due campioni olimpici, Domenico Fioravanti e Massimiliano Rosolino, quattro campioni del mondo, Giorgio Lamberti, Massimiliano Rosolino, Alessio Boggiatto e Filippo Magnini, un recordman mondiale, Lamberti nell’89 a Bonn, e ha conquistato una lunga serie di medaglie internazionali.
Alberto Castagnetti, 63 anni compiuti il 3 febbraio scorso, è al suo 18esimo anno di mandato e si avvicina al record di 24 che appartiene a Bubi Dennerlein, allenatore degli azzurri dal 1963 al 1987 e dal quale ha ricevuto il testimone.
Castagnetti, l’Italia si presenta agli Europei con una rosa di atleti molto ampia. Cosa significa? "Avere 54 atleti in squadra significa che il nostro movimento è cresciuto. Il numero è più ampio del previsto, merito degli allenatori sociali che lavorano in sintonia con noi. Abbiamo i leader ma anche atleti di livello medio alto".
Quindi soddisfatto del lavoro svolto fin qui e dei primi risultati della stagione? "Certo. Alcuni hanno finalizzato la preparazione per i Campionati italiani ed Europei, ma tutto il nuoto medio italiano è cresciuto molto grazie alla politica portata avanti dalla Federazione che ha coinvolto i tecnici delle Società e uniformato il lavoro. Crescono gli atleti e crescono anche le capacità di gestire la stagione da parte dei loro allenatori".
I risultati degli Assoluti lasciano ben sperare. "I campionati italiani di fine novembre hanno dato indicazioni confortanti, basti pensare ai 15 primati caduti. Continuando ad insistere riusciremo a migliorare ancora e diventare altamente competitivi anche in vasca corta. Sono anni che lavoriamo in questa direzione, curando partenze e virate, e gli ultimi riscontri sono dovuti al miglioramento tecnico generale".
Con quali obiettivi l’Italia si presenta agli Europei? "In primis cerchiamo la conferma dei nostri numeri uno e poi speriamo di ottenere risultati che fino ad oggi non abbiamo mai ottenuto a livello quantitativo in una manifestazione come questa. Mi riferisco a un maggior numero di medaglie e prestazioni tecniche di alto livello. Ci auguriamo di rientrare tra le prime cinque Nazioni. In vasca da 25 metri ci sono squadre che hanno una tradizione migliore della nostra. Mi riferisco a Russia, Inghilterra, Germania e Svezia, ma noi ci presentiamo alle gare al termine di una prima fase di lavoro soddisfacente e con la volontà e la possibilità di fare bene".
Proviamo a fare tre nomi. Tra coloro che hanno meritato la convocazione chi le è piaciuto di più? "Mi ha fatto piacere il ritorno di Klaus Lanzarini dopo due anni di transizione. Era già stato tra i punti di forza delle nostre staffette. La gara che mi è piaciuta di più è stata quella dei 200 misti. Alessio Boggiatto l’ha interpretata con la dovuta grinta e determinazione ottenendo un risultato cronometrico di rilievo. Tra i giovani dico Silvia Rossi e in particolare i suoi 200 rana". 
 
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