Un campione pazzesco sempre alla ricerca di nuovi stimoli e ancora dai confini illimitati. Thomas Ceccon sale lì dove sono gli dei dell’Olimpo e si prende il titolo olimpico nei 100 dorso che riscrive la storia del nuoto italiano: oltre il possibile quasi a toccare l’impossibile. Strepitosa e in rimonta la cavalcata del campione europeo - tesserato per Fiamme Oro e Leosport, allenato da Alberto Burlina - che vince in 52"00, con un passaggio volutamente controllato in 25"10 e una progressione micidale nel ritorno in 26"90 a rimontare il cinese Xu Jiayu argento in 52"32 e lo statunitense Ryan Murphy che, avanti fino agli 80 metri, finisce terzo in 52"39. Il 23enne fenomeno di Schio nuota a quattro decimi dal suo record del mondo di 51"60 siglato venticinque mesi fa a Budapest per diventare il re del mondo, ma è un dettaglio di una serata leggendaria, l'ennesima per il nuoto azzurro.
Il gigante veneto si è imposto da detentore del primato mondiale, impresa realizzata in ambito nazionale dalla sola Federica Pellegrini, che, per la verità, nella finale di Pechino del 2008, si tolse anche la soddisfazione di ritoccare il record portandolo momentaneamente a 1'54"82; la Divina poi lo abbasso altre tre volte fino all'1'52"98 siglato per il titolo mondiale a Roma 2009.
E’ un Thomas inedito. Commosso, con la testa sulla luna. “L’ho preparata in ogni minimo dettaglio, sono molto emozionato. Quando ero ragazzino – racconta – avrò avuto 15 anni, stavo andando in macchina con il mio allenatore Alberto Burlina ad allenarmi e mi chiese quale fosse il mio sogno ed io risposi di vincere le Olimpiadi. Lui subito mi disse di stare calmo, tranquillo, di fare una cosa alla volta e che alla fine i risultati sarebbero arrivati. Fin da ragazzino il mio sogno era questo. Oggi è il giorno e non posso essere più felice di così. Sul podio ho provato qualcosa di molto forte, che ai Mondiali non mi era successo, però qui è un’altra cosa. E’ una gara che capita ogni quattro anni, dove ti giochi tutta in un minuto, dove se sbagli qualcosa hai perso praticamente tutto. Il nuoto è così: uno sport un po’ crudele, si gioca sui decimi e puoi buttare via tutto. Oggi mi è andata bene: ho fatto una gara che andava nuotata così. E’ un tempo buono ma in questo momento valgono di meno e nella staffetta mista proverò a gestirla in maniera differente. Una finale che l’anno scorso ho perso perché sono passato troppo piano per paura di essere troppo stanco alla fine, però una finale così va passata forte provando a tenere fino alla fine; oggi ho fatto così, infatti negli ultimi metri ero veramente al limite. La cosa brutta è che avendo anche i 200 tra due giorni la medaglia d’oro me la posso godere soltanto fino a stasera, perché da domani mi devo svegliare, resettare tutto e pensare soltanto ai 200 dorso. Quelli che come me hanno la fortuna di fare più gare, vedi Marchand che ha vinto i 400 misti ma ne ha ancora tre, non possono dire adesso mi riposo, devono andare a dormire sereni, pensando di fare le prossime gare. Stasera non è che si festeggia più di tanto: si giocherà a carte con gli altri e poi a dormire. Stasera me la godo”.
Il movimento italiano del nuoto ha portato il numero di medaglie olimpiche a quota 29, sette delle quali del metallo più pregiato. Ceccon diventa re dell'olimpo come fatto da Domenico Fioravanti nei 100 e 200 rana e Massimiliano Rosolino nei 200 misti a Sydney 2000, da Federica Pellegrini nei 200 stile libero a Pechino 2008 e da Gregorio Paltrinieri nei 1500 sl a Rio 2016 e ieri dall'amico Nicolò Martinenghi nei 100 rana. E' una medaglia storica per l'Italia: la prima assoluta nella specialità e la terza complessiva nel dorso dopo i bronzi nei 200 conquistati da Stefano Battistelli a Barcellona 1992 e da Emanuele Merisi ad Atlanta 1996. Per Ceccon è la quarta medaglia alle Olimpiadi, affianca in questo record Massimiliano Rosolino, che si aggiunge all'argento con la 4x100 sl e il bronzo con la 4x100 mista a Tokyo e il fresco bronzo, da assoluto protagonista, preso con la staffetta veloce nella giornata d'apertura dei 33esimi Giochi Olimpici.
I complimenti del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Thomas Ceccon trionfa nei 100 dorso e regala all'Italia la seconda medaglia d'oro nel nuoto. Grazie per le emozioni che state regalando a tutti gli italiani in questi Giochi Olimpici".
La commozione del tecnico Alberto Burlina. "Questi mesi d'avvicinamento sono stati difficili, perché c'erano molte pressioni. Due anni fa, dopo il record del mondo, avevamo promesso l'oro olimpico, mettendoci la faccia sia io sia Thomas. Siamo onorati di aver mantenuto questa promessa. Non è stato facile, poiché le Olimpiadi sono un evento a parte: si deve stare attenti fin dal primo turno. Non è stato un anno facile, come detto. Abbiamo dovuto gestire i mondiali di Fukuoka, la doppia squalifica agli Europei di Otopeni che per Thomas sono stati schiaffoni. In mezzo c'è stato anche l'infortunio al dito, che sembrava nulla di grave ma poi si è rivelato più complicato del previsto. Adesso focalizzeremo altri obiettivi: sicuramente ci concentreremo anche sui 200 misti, che sono nelle corde di Thomas. Lui è sempre ambizioso e ha una costante voglia di esplorare nuovi orizzonti. Thomas in questi anni è maturato molto. E' diventato uomo ed ha cambiato alcuni aspetti del suo carattere".
PILATO QUARTA MA FELICE. Un centesimo tra la gloria di un podio che avrebbe meritato e un quarto posto che è un passo in avanti di consapevolezza per una carriera ancora lunga e già da campionessa. Benedetta Pilato, non troppo a suo agio in una piscina lenta e poco adatta alle sue alte frequenze, è quarta in ex aequo con l'olimpionica statunitense Lilly King nei 100 rana, vinti dalla sudafricana Tatjana Smith - la Schoenmaker che usa il cognome del marito, primatista mondiale (1'04"82), argento a Tokyo dove ha vinto i 200 - in 1'05"28. Coraggiosa e tutto cuore la gara della 19enne tarantina, campionessa europea e primatista italiana (1'05"44) - tesserata per Fiamme Oro e CC Aniene, preparata a Torino da Antonio Satta - che passa veloce a metà gara in 30"62, poi si contrae un po' negli ultimi 15 metri di una vasca di ritorno (34"98) che chiude in 1'05"60, superata all'arrivo dall'irlandese Mona McSharry che si prende il bronzo in 1'05"59; seconda è la cinese Tang Qianting in 1'05"54. Alla fine, però, la campionessa pugliese sorride; si emoziona perché ripensa a quando fu squalificata in batteria a Tokyo tre anni fa e pensa già al prossimo step: d'altronde la strada che porta ai Giochi di Los Angeles 2028 è lunga, ma neanche troppo.Benedetta piange ancora, come dopo la semifinale; sono lacrime di gioia. “C’ho provato fino alla fine, mi dispiace, però sono lacrime di gioia, ve lo giuro! Rinnovo tutto quello che ho detto ieri. Sono felice: un anno fa non ero neanche in grado di fare questa gara ed oggi ho nuotato la finale olimpica provandoci fin dal primo metro. Il cambiamento mi serviva e mi è servito, questo è soltanto il punto di partenza. Tutti si aspettavano di vedermi sul podio, tranne me. Io mi vedevo soltanto in corsia laterale, dove non sono abituata, però è andata bene così. Peccato perché un centesimo è proprio brutto. Sono contentissima anche per Thomas, che in camera di chiamata mi ha detto e per Tete che con la sua vittoria di ieri mi ha dato una spinta infinita. Siamo una grande squadra".
Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 3^ giornata
Lunedì 29 luglio
400 misti fem
RI 4'34''34 di Alessia Filippi del 10/08/2008 a Pechino
Migliore prestazione in tessuto 4'34''65 di Ilaria Cusinato del 30/06/2018 a Roma
1. Summer McIntosh (Can) 4'27"71
2. Katie Grimes (Usa) 4'33"40
3. Emma Weyant (Usa) 4'34"93
200 stile libero mas
1. David Popovici (Rou) 1'44"72
2. Matthew Richards (Gbr) 1'44"74
3. Luke Hobson (Usa) 1'44"79
100 dorso fem semi
Nessuna italiana iscritta
100 dorso mas
RM-RE-RI 51"60 di Thomas Ceccon del 20/06/2022 a Budapest
1. Thomas Ceccon 52"00
2. Xu Jiyau (Chn) 52"32
3. Ryan Murphy (Usa) 52"39
100 rana fem
RI 1'05"44 di Benedetta Pilato del 21/06/2024 a Roma
1. Tatjana Smith (Rsa) 1'05"28
2. Tang Qianting (Chn) 1'05"54
3. Mona McSharry (Irl) 1'05"59
4. Benedetta Pilato e Lilly King (USA) 1'05"60
200 stile libero fem
Nessuna italiana iscritta
Foto Giorgio Scala, Andrea Masini e Andrea Staccioli / DBM
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