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Sette Colli. Venerdì al via la 55^ edizione

Nuoto
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Le luci della ribalta dello Stadio del Nuoto del Foro Italico si riaccenderanno per la passerella dei campioni del 55° Sette Colli ad un mese dai campionati europei di Glasgow. Nella magica vasca olimpica del 1960 - poi mondiale nel 1994 e 2009 ed europea nel 1983 - si affronteranno più di 700 nuotatori di club italiani e stranieri, in rappresentanza di 28 Paesi. 
L’Italia sarà presente con molti degli atleti protagonisti ai mondiali in vasca lunga di Budapest e in vasca corta di Copenhagen. Insieme agli azzurri saliranno sui blocchi nuotatori di Belgio, Brasile, Canada, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Irlanda, Isole Faroe, Libia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Seychelles, Spagna, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Ucraina, Ungheria.
Gare da venerdì 29 giugno a domenica 1° luglio. Batterie alle 9:30, finali alle 19:00. Preswim dalle 18:00.
 
 
LA NAZIONALE PER IL SETTE COLLI
Gli atleti che formeranno la Nazionale sono Ilaria Bianchi (Fiamme Azzurre – Azzurra 91), Martina Carraro (Fiamme Azzurre – Azzurra 91), Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle – Team Insubrika),  Ilaria Cusinato (Fiamme Oro - Team Veneto), Martina De Memme (Esercito – Nuoto Livorno),  Elena Di Liddo (CC Aniene), Francesca Fangio (Team Lombardia Nuoto MGM Sport),  Erika Ferraioli (Esercito – CC Aniene), Sara Franceschi (Fiamme Gialle – Nuoto Livorno), Giada Galizi (Fiamme Oro – Aurelia Nuoto), Laura Letrari (Esercito – Bolzano Nuoto),  Margherita Panziera (Fiamme Oro – CC Aniene),  Federica Pellegrini (CC Aniene), Aglaia Pezzato (Esercito – Team Veneto), Stefania Pirozzi (Fiamme Oro – CC Napoli), Alessia Polieri (Fiamme Gialle – Imola Nuoto),  Simona Quadarella (Fiamme Rosse – CC Aniene), Lucrezia Raco (CC Aniene), Silvia Scalia (CC Aniene), Claudia Tarzia (Esercito – Genova Nuoto),  Carlotta Toni (Esercito – RN Florentia), Domenico Acerenza (CC Napoli), Federico Burdisso (Tiro a Volo Nuoto), Thomas Ceccon (Fiamme Oro – Leo Sport), Matteo Ciampi (Esercito – Nuoto Livorno), Piero Codia (Esercito – CC Aniene),  Stefano Di Cola (Fiamme Gialle), Luca Dotto (Carabinieri – Larus Nuoto), Lorenzo Glessi (Esercito – Gorizia Nuoto), Alessandro Miressi (Fiamme Oro – CN Torino), Filippo Megli (Carabinieri – Florentia Nuoto), Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro – Coopernuoto), Luca Pizzini (Carabinieri – IC Bentegodi), Matteo Restivo (Carabinieri – Florentia Nuoto), Matteo Rivolta (Fiamme Oro), Simone Sabbioni (Esercito – Swim Pro SS9), Fabio Scozzoli (Esercito – Imola Nuoto), Federico Turrini (Esercito – Nuoto Livorno), Ivano Vendrame (Esercito – Larus Nuoto), Andrea Vergani (Canottieri Vittorino da Feltre), Lorenzo Zazzeri (Esercito – Florentia Nuoto), Mattia Zuin (Fiamme Oro – Nottoli Nuoto 74), Carlotta Zofkova (Carabinieri – Imola Nuoto). Lo Staff tecnico sarà composto dal direttore tecnico Cesare Butini e dai tecnici federali Fabrizio Bastelli, Stefano Franceschi, Matteo Giunta, Gianni Leoni, Stefano Morini e Claudio Rossetto.
 
IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE PAOLO BARELLI
"Il countdown è terminato. Le iscrizioni sono chiuse. Gli appassionati hanno prenotato il posto in tribuna. Gli atleti si apprestano a salire sui blocchi. Dal 29 giugno al 1° luglio si rinnova l’appuntamento con il “classico” del nuoto internazionale nella Città Eterna. Allo Stadio del Nuoto di Roma, nella “piscina più bella del mondo”, per usare le parole di Michael Phelps e Federica Pellegrini, va in scena il 55° trofeo Sette Colli – Internazionali d’Italia, in onda, anche quest’anno, su Rai Sport + HD. Cinquantacinque anni sono tanti. Per me e per la Federazione che mi onoro di presiedere è motivo di grande orgoglio e soddisfazione averlo visto nascere e aver contribuito alla sua crescita. Si tratta di un traguardo importante per una manifestazione sportiva che, col passare del tempo, ha acquisito interesse e credibilità, fino a diventare un “test event” mondiale, cui nessuno vuole rinunciare. Il tasso tecnico e la visibilità mediatica lo rendono unico e prezioso, soprattutto alla vigilia degli appuntamenti principali della stagione, in questo caso dei campionati europei di Glasgow, in programma dal 3 al 9 agosto. Questa vasca, che ha conosciuto anche l’Olimpiade del 1960, due mondiali ed un europeo, si accende ogni edizione con qualche stella in più, che si aggiunge al panorama internazionale. Questa estate, ad accogliere i circa 150 atleti stranieri, provenienti da 28 nazioni, ci saranno i nostri campioni con Gregorio Paltrinieri, Luca Dotto, Fabio Scozzoli, Federica Pellegrini e Simona Quadarella, capitanati da Federico Turrini. Prima di tuffarci in piscina, giovedì 28 giugno, saremo ospiti in Vaticano, per il secondo anno consecutivo, di Papa Francesco. Un privilegio assoluto, che fa seguito all’udienza dello scorso anno ed all’incontro dell’estate 2009 con Papa Benedetto XVI a Castel Gandolfo. Per chi, come me, crede nei valori della famiglia e dello sport è un’occasione unica di cristianità, condivisione e aggregazione. A rendere ancora più gioiosi questi tre giorni di festa sono previsti momenti di intrattenimento con il campione olimpico Massimiliano Rosolino e collegamenti in diretta con Radio Roma Capitale-Radio Sei-Rete Sport, il pool radiofonico ufficiale del 55° trofeo Sette Colli – Internazionali d’Italia che trasmetterà dagli studi dello Stadio del Nuoto. Saluto e ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile l’organizzazione dell’evento, il Comune di Roma e la Regione Lazio, le Forze dell’Ordine, le aziende che ci hanno affiancato come Arena, UnipolSai, Herbalife, Kinder+Sport, Uliveto, Baume & Mercier e Telesia. Buon divertimento a tutti". 
   
LE DICHIARAZIONI DEL DT CESARE BUTINI
"Sono sicuro che il Sette Colli fornirà ulteriori spunti in vista dei campionati europei. Lo Stadio del Nuoto richiama sempre grandi atleti internazionali e, dopo i Giochi del Mediterraneo che abbiamo vissuto da protagonisti, ci attendono ulteriori confronti entusiasmanti. Gli Internazionali rappresentano una verifica fondamentale a poco più di un mese dall'evento culminante della stagione e auspico ci induca ad allargare la rosa dei convocati già ampia e completa".
     
SETTE COLLI SU RAI SPORT, IN STREAMING E IN RADIO SU RETE SPORT, RADIO SEI E ROMA RADIO CAPITALE
Le tre giornate di gara saranno seguite da Rai Sport con dirette delle batterie e delle finali dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 19:00 alle 21:00 su Rai Sport + HD. In streaming, sulla pagina facebook della Federazione Italiana Nuoto e su live stream I preshow dei tre giorni dalle 17:50. Radio ufficiali Rete Sport 104.2, Radio Sei 98.100, Roma Radio Capitale 93.00 che seguiranno l'evento direttamente dallo Stadio del Nuoto. 
 
GLI SPONSOR
L'importanza che riveste l’evento è testimoniata anche dalla presenza e dal supporto di aziende leader, come Arena, UnipolSai, Herbalife, Kinder+Sport, Uliveto, Baume & Mercier e Telesia.
 
BAUME & MERCIER
Baume & Mercier sarà l’orologio ufficiale del trofeo Sette Colli: quattro Clifton Club edizione limitata Luca Dotto verranno consegnati, l’ultimo giorno di gara, agli atleti che si distingueranno per le migliori performance sportive maschili e femminili.
consulta il comunicato stampa di Baume & Mercier
 
IL TROFEO SETTE COLLI
Il trofeo Sette Colli nasce nel 1963 dal dirigente federale Mario Saini, cui è dedicato il trofeo assegnato annualmente alla nazione prima classificata per somma di punteggi. Le gare individuali olimpiche allora erano sette, come sette sono i colli capitolini e ad essi furono abbinate le diverse specialità. Ai 100/400/1500 stile libero il Palatino, il Campidoglio e il Quirinale; ai 100 dorso il Celio; ai 200 rana il Viminale; ai 200 farfalla l'Esquilino ed ai 400 misti l'Aventino. Non esistevano ancora i Mondiali, dunque fu quello il primo, grande confronto a livello intercontinentale per i nuotatori italiani al di fuori delle Olimpiadi. Da allora tutti i più forti atleti internazionali hanno nuotato allo Stadio del Nuoto del Foro Italico - progettato dall'architetto Annibale Vitellozzi in occasione delle Olimpiadi di Roma alle pendici di Monte Mario - rendendo il Sette Colli il più prestigioso meeting di nuoto al mondo.
    
TROFEO MARIO SAINI
In base ai risultati di tutte le gare del Trofeo Sette Colli verrà stilata una classifica per nazioni, per l’assegnazione annuale e definitiva di un Trofeo intitolato a Mario Saini, con le seguenti modalità:
- in ogni gara saranno assegnati i seguenti punteggi ai primi sei atleti classificati: 7 punti al 1°, 5 punti al 2°, 4 punti al 3°, 3 punti al 4°, 2 punti al 5° ed 1 punto al 6° classificato; in caso di parità di piazzamento i punti saranno divisi tra i concorrenti;
- ad ogni atleta verranno accreditati tutti i punteggi conseguiti con i propri piazzamenti;
- per ogni nazione si terrà conto dei nuotatori con i maggiori punteggi complessivi fino ad un massimo di 5 atleti (indifferentemente uomini o donne).
Il Trofeo “Mario Saini” sarà assegnato alla nazione prima classificata per somma di punteggi; in caso di disparità il Trofeo sarà assegnato alla nazione con la migliore media di punti per atleta classificato. Nel caso la nazione vincitrice sia l’Italia, il Trofeo sarà assegnato alla Società che avrà concorso alla classifica finale con la maggior frazione di punteggio.
  
PREMI
Medaglie ai primi tre classificati di ogni gara. In ciascuna gara, incluse le due finali riservate agli atleti della F.I.N.P. (Federazione Italiana Nuoto Paralimpica), saranno assegnati i seguenti premi: 500 euro al primo classificato, 300 euro al secondo, 200 euro al terzo. Ogni record della manifestazione migliorato in finale sarà premiato con 500 euro. Per i 10 migliori atleti ci saranno i seguenti premi: 1° 7.500 euro, 2° 5.500, 3° 4.500, 4° 3.500, 5° 3.000, 6° 2.600, 7° 2.450, 8° 2.400, 9° 2.300, 10° 2.250. Il montepremi della manifestazione è di 90.000 Euro.
 
FINP SEMPRE CON NOI
Ormai un'unica famiglia, anche quest'anno il Sette Colli sarà arricchito dalle prestazioni di atleti paralimpici che daranno vita a due serie dei 100 stile libero maschile e femminile in apertura della sessione pomeridiana di sabato.
  
UNA CARRELLATA DI STELLE
  
PERNILLE BLUME
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La stella del nuoto danese nasce a Copenhagen il 14 maggio 1994. Giovanissima e dotata di uno straordinario talento, stupisce tutti alle Olimpiadi di Rio, dove vince l’oro nei 50 stile libero e conquista il bronzo con la 4x100 mista. Pernille Blume, però, si fa notare già nei mondiali in vasca corta di Doha del 2014 per aver stabilito il record mondiale nella 4x50 mista insieme alle sue compagne. Nella stessa manifestazione vince l’oro nella 4x100 mista ed un bronzo con la 4x50 stile libero. Si ripete agli Europei di Berlino dove sale sul gradino più alto del podio con la 4x100 mista mentre ai Mondiali di Budapest prende la medaglia di bronzo nei 100 stile libero. C’è chi giura di aver visto i Giochi Olimpici solo per ammirarla: è una bellezza fuori dal comune. Molto attiva sui social, condivide costantemente foto con i suoi amici e al mare, sua grande passione.
 
LUCA DOTTO
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Nasce a Camposanpiero, il 18 aprile 1990, ma cresce a Tombolo, nel padovano. Specializzato nelle distanze brevi dello stile libero, è Campione d’Europa in carica nei 100 stile libero sia in vasca lunga che in corta. Nell’aprile 2016, ai campionati assoluti di Riccione, nuota i 100 stile in 47”96, diventando il primo italiano a scendere sotto il muro dei 48’’ con la seconda prestazione mondiale dell’anno. Un’ascesa che non si ferma: ai campionati europei di Londra vince la medaglia d’oro in 48”25 e conquista due argenti nella 4x100 stile libero e nella 4x100 stile libero mista. Il nuotatore veneto - che si allena a Roma dal 2009 con il tecnico federale Claudio Rossetto - torna sul podio agli europei in vasca corta di Copenhagen dello scorso anno vincendo un oro nei 100 metri stile libero (nuotati in 46”11), un argento nella 4x50 stile e un bronzo nei 50 sl. Una carriera da predestinato quella di Dotto che nel 2009 migliora lo storico record di Giorgio Lamberti nei 100 stile libero categoria cadetti con il tempo di 49”22; due anni dopo stupisce il mondo conquistando la medaglia d’argento ai campionati mondiali di Shanghai nei 50 stile libero con il miglior tempo italiano mai nuotato in tessuto di 21”90. Il 2012 è un anno difficile: un infortunio lo tiene fermo un mese e mezzo e si presenta alle Olimpiadi di Londra fuori forma. Nella stagione invernale rialza subito la testa e centra la medaglia d’argento con la 4x100 stile libero ai mondiali in vasca corta di Istanbul. Nel 2015 è protagonista nella rassegna iridata di Kazan, conquistando il bronzo con la 4x100 sl. Alto, biondo, con gli occhi verdi e con un sorriso che buca il video, è tra i nuotatori più seguiti da pubblico e sponsor: dal 2012 ha legato il suo nome a molti brand internazionali. Figlio dell’istruttrice di nuoto Guglielmina e del ferroviere Fabrizio, Luca Dotto comincia a nuotare a 6 anni: lanciato in acqua, raggiunge il bordo della piscina da solo. Da lì tante bracciate fino ai successi odierni. Ormai considera l’acqua il suo elemento naturale tanto da tatuarselo sulla pelle con l’ideogramma giapponese. Buona forchetta, ascolta musica, ama andare al cinema e tifa per il tennista svizzero Roger Federer. Anche la sua vita sentimentale è legata allo sport: la sua compagna è la schermitrice Rossella Fiamingo.
 
JULIJA ANDREEVNA EFIMOVA
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Nasce a Groznyj, in Russia, il 3 aprile 1992. Esordisce nel circuito internazionale nel 2007 ai campionati europei in vasca corta di Debrecen, vincendo tre medaglie d’oro nei 50, 100 e 200 rana. Al debutto olimpico a Pechino 2008 è quarta nei 100 rana e quinta nei 200 rana e con la 4x100 mista. Il riscatto arriva nel 2009 ai Mondiali di Roma, quando si impone nei 50 rana e conquista un argento nei 100 rana. Alle Olimpiadi di Londra 2012 sale sul terzo gradino del podio nei 200 rana. Nell’ottobre 2013 durante un controllo dell’antidoping, risulta positiva allo steroide deidroepiandrosterone, quindi la Fina la sospende dall’attività agonistica per sedici mesi. Ritorna a gareggiare giusto in tempo per i Mondiali di Kazan 2015, in cui vince l’oro nei 100 rana e conquista il bronzo nei 50 dello stesso stile. Nel 2016 rischia la squalifica a vita dopo che risulta positiva al meldonium a seguito di un controllo antidoping. Grazie ad un ricorso al TAS, riesce a prendere parte in extremis ai Giochi Olimpici di Rio 2016 dove conquista l’argento nei 100 e 200 rana. I suoi idoli sono i nuotatori Michael Phelps e Alexander Popov. Nel 2012 le è stata conferita la medaglia dell’ordine al merito per la Patria. Per tre volte, nel 2008, nel 2015 e nel 2016, la federazione russa di nuoto l’ha nominata nuotatrice dell’anno.
 
ANDRIJ GOVOROV
GOVOROV UKR GP11060
Il suo sogno è cambiare l’Ucraina, renderla un paese migliore. Nato a Dnipro, il 10 aprile 1992, vive tra Russia, dove sta suo padre, e Kiev, dove si trovano la mamma e la moglie. Studia scienze politiche ed ha espresso il desiderio di intraprendere una carriera politica al termine di quella sportiva che non sarà troppo lunga. Dal giorno dello scoppio del conflitto tra l’Ucraina e le forze filorusse, ad ogni gara espone la bandiera ucraina con la scritta Peace. Nel suo cuore batte anche un po’ d’Italia, infatti dal 2011 si allena a Caserta con Andrea Di Nino. E’ un velocista puro e si alterna tra i 50 farfalla e i 50 stile, mostrando un’impressionante continuità di risultati: tra mondiali ed europei quindici medaglie; spicca l’oro ai campionati europei di Londra 2016, titolo che difenderà a Glasgow nel mese d’agosto.
 
JAMES GUY
GUY GBR DUC1549
Nato a Bury, in Gran Bretagna, il 26 novembre 1995. Durante l’adolescenza si mette in mostra aggiudicandosi agli Europei di Anversa 2012 il bronzo nei 400 stile libero. L’anno successivo migliora le prestazioni ottenendo due ori nei 200 stile libero e nella staffetta 4x200 stile libero agli Europei giovanili di Poznan. Sempre nello stesso anno ai mondiali giovanili di Dubai si piazza al secondo posto sia nei 200 che nei 400 stile libero, chiudendo con l’oro nella staffetta 4x200 stile libero. Conquista la sua prima medaglia importante ai Mondiali in vasca corta di Doha 2014 con l’argento nei 400 stile libero. La consacrazione arriva ai Mondiali di Kazan 2015. Trionfa nei 200 stile libero, diventando il primo britannico di sesso maschile a vincere un titolo mondiale in questa distanza. Inoltre ottiene un altro oro, con la staffetta 4x200 stile libero, e un argento nei 400 stile libero. Agli Europei di Londra 2016 sale sul gradino più alto del podio con la staffetta 4x100 mista e mette al collo il bronzo nei 200 stile libero. Alle Olimpiadi di Rio 2016 conquista due argenti con la staffetta 4x200 stile libero e con la 4x100 mista. Tre le medaglie che si aggiudica anche nell’ultima edizione dei Mondiali di Budapest 2017: oro nella 4x200 stile libero, argento nella 4x100 mista e bronzo nei 100 farfalla. Consuma pasti per seimila calorie al giorno e definisce i “sonnellini” pomeridiani i migliori amici dei nuotatori. D’estate si rilassa pescando. I suoi idoli sportivi sono i nuotatori Sun Yang, Ryan Lochte e Kosuke Hagino e il pugile Floyd Mayweather. Il suo motto è “Train hard and the fight is easy” (Allenati duramente e la battaglia sarà facile).
 
RANOMI KROMOWIDJOJO
KROMO
Di origini giavanesi (nonni materni) e surinamensi (il padre), come dimostrano i suoi tratti somatici caratteristici, la bella Ranomi nasce a Sauwerd, in Olanda, il 20 agosto 1990. Specializzata nello stile libero, ottiene i suoi primi successi a livello assoluto in staffetta, con l’oro nella 4x100 stile libero agli Europei di Eindhoven 2008, confermato ai Giochi Olimpici di Pechino dello stesso anno e successivamente ai Mondiali di Roma 2009 e a quelli di Shangai 2011, dove inizia a mettere in luce il proprio estro anche nelle gare individuali. La consacrazione avviene però ai Giochi Olimpici di Londra 2012, dove vince i 50 e 100 stile libero stabilendo in entrambe le specialità il record della manifestazione; due anni dopo a Barcellona si conferma nei 50 ed è bronzo nei 100 stile libero, nei 50 farfalla e con la staffetta veloce, già d’argento olimpico. Dopo un dominio pressoché incontrastato della super velocità ai Mondiali di Kazan viene beffata dall’australiana Bronte Campbell che la precede di un soffio nei, fino ad allora suoi, 50 stile libero. A livello mondiale la concorrenza si fa agguerrita, come dimostrano le zero medaglie ottenute ai Giochi Olimpici di Rio 2016, nonostante agli Europei di Londra dello stesso anno si fosse di nuovo imposta come protagonista, vincendo 3 ori nei 50 stile libero e nelle staffette veloci e un argento nei 100. Il suo riscatto arriva l’anno dopo al Mondiale magiaro con l’argento nei 50 stile libero, nei 50 farfalla e nella 4x100 stile mista e il bronzo nella 4x100 stile. Assidua frequentatrice dei social media, ha l’ideogramma cinese dell’acqua tatuato dietro al polso destro.
 
CHAD LE CLOS
LE CLOS
L’icona del nuoto sudafricano nasce a Durban, il 12 aprile 1992. È lo sportivo più amato in Patria, dove ha ricevuto diversi riconoscimenti per aver dato lustro al suo Paese in tutto il mondo. Si consacra definitivamente ai Giochi Olimpici di Londra del 2012 vincendo l’oro nei 200 farfalla con il tempo di 1’52”96, battendo Michael Phelps, e l’argento nei 100 farfalla. Alle Olimpiadi di Rio, nel 2016, è argento nei 200 stile libero e nei 100 farfalla: la delusione per non aver vinto l’oro è tanta ma si rifà un anno dopo classificandosi primo nei 200 farfalla ai Mondiali di Budapest. Dall’inizio del 2017 si è affidato al tecnico Andrea Di Nino cogliendo cosÏ l’occasione per visitare costantemente la sua seconda nazione, l’Italia: durante l’anno, infatti, si allena a Caserta. Ha conquistato cinque medaglie ai mondiali in vasca lunga (quattro ori e un argento) e undici in vasca corta (9 ori - tre a Windsor nel 2016 nei 50, 100 e 200 farfalla - e due argenti). Oltre al nuoto le sue grandi passioni sono il pugilato ed il calcio: è innamorato del Manchester United e quando può va a vederlo allo stadio.
  
GREGORIO PALTRINIERI
PALTRINIERI
Il golden boy del nuoto italiano nasce a Carpi il 5 settembre 1994 e già a quattro mesi incontra l’elemento acqua. E’ realtà la definitiva consacrazione di un campione senza limiti e sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Ai Mondiali di Budapest 2017, pur cedendo lo scettro degli 800 all’amico-rivale Gabriele Detti, si conferma sul tetto del mondo nei 1500 stile libero; nel mese di agosto alle Universiadi a Taipei, oltre all’oro nei 1500, trionfa nella 10 chilometri di nuoto in acque libere che potrebbe diventare la sua terza gara alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Ai Giochi di Rio del 2016 sale l’ultimo gradino che conduce nell’Olimpo del nuoto e vince i 1500 stile libero con 14’34’’57, in compagnia di Gabriele Detti che conquista il bronzo col personale di 14’40’’86 (il secondo dopo quello dei 400 stile libero). A Kazan nel 2015 Greg si prende il mondo, che ne applaude la conquista del titolo iridato dei 1500 stile libero senza il suo acerrimo nemico, il campione olimpico ed in carica dal 2011, il cinese Sun Yang, che decide sorprendentemente di non prendere parte alla finale. Già campione d’Europa dal 2012, Paltrinieri si conferma per la terza volta consecutiva a Londra, nel maggio 2016, portando il suo record europeo a 14’34”04: secondo tempo mai nuotato nella storia, avanti al 14’34”56 del fenomeno Grant Hackett e dietro solo al 14’31”02 di Sun Yang. In appena cinque mesi l’allievo di Stefano Morini scavalca i record dell’australiano - 3 ori olimpici e 10 mondiali in carriera - che resistevano dal 2001, dopo che ai campionati europei in vasca corta di Netanya stabilisce il primo record mondiale della carriera col tempo di 14’08”06, buttando giù il precedente di 14’10”10. Il suo 2018, dopo sei mesi d’allenamenti in Australia, si è aperto ad aprile con la vittoria nei 1500 ai campionati italiani in 14’50”35, terza prestazione europea stagionale. Al centro del progetto tecnico del mezzofondo, coordinato dal tecnico Stefano Morini al Polo Natatorio – Centro Federale di Ostia, Paltrinieri rappresenta il “gemello diverso” dell’amico Gabriele Detti. Entrambi condividono allenamenti, passioni e tempo libero. Tifoso della Juventus, Paltrinieri ha sempre coltivato la passione per il basket e per i New York Knicks. La sua famiglia fu pesantemente coinvolta nel terremoto dell’Emilia proprio mentre stava vincendo il titolo europeo nel maggio del 2012. La casa dei nonni a Mirandola è stata praticamente distrutta, mentre quella dei genitori a Carpi ha subito ingenti danni, costringendoli a dormire in tenda. Ora tutto è alle spalle, tranne un futuro da continuare a scrivere, raccontando di altre medaglie e altri record.
  
ADAM PEATY
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La sua rana è di un altro pianeta, tanto da sembrare irraggiungibile. Nato a Uttoxeter, il 28 dicembre 1994, si racconta che da bambino avesse paura dell’acqua, ma da allora le cose sono decisamente cambiate. Si allena a Derby, dove è seguito dall’ex nuotatrice inglese Melanie Marshall. Il debutto internazionale risale al 2012, quando prende parte ai Campionati europei giovanili ad Anversa, raggiungendo la finale nei 200 rana, mentre nel 2013 ai Campionati europei in vasca corta a Herning conquista la semifinale nei 50. Dal 2014 inizia a collezionare medaglie prima ai Campionati nazionali britannici e poi ai Giochi del Commonwealth di Glasgow (un argento e due ori). Agli Europei di Berlino stravince nei 50 (stabilendo il record del mondo in semifinale 26’’62) e nei 100 rana, cogliendo il successo anche nelle staffette miste. Diventa il primo uomo a scendere sotto il limite dei 58” nei 100 rana, ad aprile 2015 ai Campionati Nazionali Britannici, dove si impone in 57’’92. Tre mesi più tardi ai Campionati del mondo di Kazan conquista tre ori: nei 50 rana (record del mondo in semifinale 26’’42), nei 100 rana e nella 4x100 mista mista. Ai Giochi di Rio 2016 la consacrazione tra gli dei del nuoto mondiale: vince i 100 rana migliorando due volte il record mondiale, in batteria con 57”55 e in finale con 57”13. Ha una passione per le auto sportive (la sua è targata con il suo cognome); ha un enorme leone tatuato sulla spalla sinistra e la tifosa più agguerrita è sua nonna.
 
RIKKE MOLLER PEDERSEN
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Nata ad Odense, in Danimarca, il 9 gennaio 1989. Specializzata principalmente nella rana, debutta a livello internazionale nel 2009, all’età di 20 anni, trionfando e stabilendo il record europeo in 2’16”66 nei 200, ai campionati continentali in vasca corta di Istanbul. Nel 2010, prende parte ai Mondiali in vasca corta di Dubai, dove conquista la medaglia di bronzo nei 200 rana. All’esordio olimpico a Londra 2012 non va oltre il quarto posto nei 200 rana. L’anno successivo non delude le aspettative conquistando l’argento nei 200 rana, dietro alla russa Julija Efimova, ai Mondiali di Barcellona e registrando il record del mondo durante la semifinale. Mantiene un alto rendimento anche ai Mondiali in vasca corta di Doha 2014, in cui si impone nelle staffette 4x50 mista e 4x100 mista, mentre si piazza al terzo posto nei 200 rana. Alle Olimpiadi di Rio 2016 è di bronzo con la 4x100 mista. Nel 2017 conferma ancora una volta l’oro nei 200 rana ai Mondiali di Budapest. Ha iniziato a nuotare all’età di sei anni. Nel 2009 le è stato conferito il premio Arets Prize, il più antico riconoscimento sportivo della Danimarca.
 
FEDERICA PELLEGRINI
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Iconica. Leggendaria. Federica Pellegrini nasce a Mirano il 5 agosto 1988 da papà Roberto e mamma Cinzia, che vivono a Spinea insieme al fratello minore, Alessandro. Tra lei ed il nuoto è amore a prima vista: una storia che dura una vita e che la vede trionfare sin da giovanissima. Conquista l’oro olimpico a Pechino 2008, nelle insolite finali nuotate al mattino, col record mondiale di 1’54”82; ma già a 16 anni e dodici giorni era diventata la più giovane atleta italiana di sempre a salire su un podio olimpico individuale con l’argento nei 200 stile libero ad Atene 2004, riportando una nuotatrice italiana a medaglia 32 anni dopo Novella Calligaris (argento nei 400 sl; bronzo negli 800 sl e 400 misti a Monaco 1972). Nella sua carriera - in auge dal primo titolo italiano vinto a Ravenna nell’aprile 2003 ai campionati assoluti primaverili nei 100 stile libero in 55”95 - conquista 48 medaglie internazionali tra cui 2 olimpiche (un oro e un argento), 10 mondiali (5 ori, 4 argenti e un bronzo) e 15 europee (7 ori, 4 argenti, 4 bronzi) in vasca lunga; 7 mondiali (un oro, due argenti e 4 bronzi) e 14 europee (7 ori, 2 argenti e 5 bronzi) in vasca corta, stabilendo 11 primati mondiali; diventa la prima e unica atleta a firmare due doppiette nei 200 e 400 stile libero in due edizioni consecutive dei campionati mondiali, peraltro tornando dai tessuti “gommati” (Roma 2009) a quelli in tessuto (Shanghai 2011), e, con la storica medaglia d’oro vinta in rimonta agli ultimi Mondiali di Budapest nei 200 sl è l’unica nuotatrice a salire sul podio iridato della stessa specialità per sette edizioni consecutive nonchè l’unica ad aver mai battuto la statunitense plurimedagliata e primatista Katie Ledecky. Il 21 maggio 2016 a Londra resta regina dei 200 stile libero vincendo il quarto titolo europeo consecutivo da Budapest 2010, passando per Debrecen 2012 e Berlino 2014. La portabandiera italiana eguaglia le imprese di grandi campioni come il russo Alexander Popov, l’ucraina Jana Klochkova, la polacca Otylia Jedrzejczak e l’ungherese Katinka Hosszu. Passano gli anni, passano le avversarie, ma Fede, che ha nel mirino le Olimpiadi di Tokyo 2020, c’è sempre. Ama immergersi non solo in acqua ma anche nella natura, le piace passare il tempo con la mamma (magari mangiando la sua famosa parmigiana) e va pazza per Vasco Rossi, non perdendosi mai un concerto.È allenata da Matteo Giunta al Centro federale di Verona dopo aver legato gran parte della sua carriera al maestro Alberto Castagnetti.
 
BENJAMIN PROUD
proud
La freccia britannica Benjamin “Ben” Proud nasce a Londra il 21 settembre 1994. Cresce a Kuala Lumpur, in Malesia, dove la famiglia si era trasferita quando Ben aveva appena 5 mesi, e dove inizia a nuotare. Al suo ritorno in Inghilterra, nel 2011, il sedicenne inizia una rapidissima ascesa: ai Campionati Europei Junior 2012 conquista l’argento nei 50 farfalla e l’anno successivo, nella stessa distanza, infrange il record nazionale ai Trials britannici, guadagnandosi un posto nella squadra diretta al Mondiale di Barcellona 2013. Nel 2014 ai Giochi del Commonwealth Proud conquista i primi due ori a livello assoluto: domina sia i 50 farfalla che i 50 stile libero. Pochi mesi dopo agli Europei di Berlino, conquista il bronzo individuale e un oro in staffetta. Al Mondiale di Kazan 2015 è 8° nelle finali dei 50 farfalla e stile libero, dando però idea degli incredibili progressi che poi lo porteranno ai vertici della supervelocità. All’evento clou, le Olimpiadi di Rio 2016, termina quarto nei 50 stile libero, per una delle sette medaglie di legno della Gran Bretagna ai Giochi: tocca in 21”68, a diciannove centesimi dal bronzo di Nathan Adrian. Nel 2017 si trasferisce presso lo Swim Club International Standard Energy in Turchia. Ai Mondiali di Budapest 2017 vince l’oro nei 50 farfalla con il tempo (record nazionale) di 22”75 e il bronzo nei 50 stile libero in 21”43. Ai Giochi del Commonwealth del 2018 lima il proprio record nazionale nei 50 stile libero, portandolo a 21”30. Lavora per rimanere calmo e rilassato prima di una gara. Tattica che acquisisce da alcuni dei migliori atleti internazionali ai Campionati del Mondo del 2013. 
 
SIMONA QUADARELLA
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Nasce a Roma il 18 dicembre 1998. Si innamora della piscina già in tenera età e ad otto anni pratica nuoto agonistico. Tra il 2012 e il 2015 fa incetta di vittorie ai Campionati Italiani Giovanili mentre a partire dal 2014 mette in mostra il proprio talento anche agli Assoluti. L’anno della definitiva consacrazione è decisamente il 2017: medaglia di bronzo nei 1500 stile libero ai Mondiali di Budapest, primo posto negli 800 e 1500 stile libero alle Universiadi e gradino più basso del podio a Copenhagen, agli Europei in vasca corta. Il 28 gennaio 2018 scrive una pagina importante della storia del nuoto italiano: con il tempo di 15’47”33 si prende il record nazionale in vasca corta nei 1500 stile libero polverizzando il precedente e registrando il decimo cronometro mondiale di tutti i tempi. Ha a cuore molte tematiche sociali non facendo mai mancare il suo appoggio anche dal suo profilo Instagram, quando può ‘scappa’ al mare dove ama trascorrere il tempo libero.
 
FABIO SCOZZOLI
scozzoli
Nasce a Lugo, in provincia di Ravenna, il 3 agosto del 1988. Inizia a nuotare all’età di sette anni, influenzato dalla sorella maggiore, anch’essa nuotatrice. Specialista nei 50 e 100 rana conquista le prime medaglie internazionali nel 2010: in agosto, al debutto, ai campionati europei di Budapest vince l’oro nei 50 rana e il bronzo nei 100 rana. L’anno successivo sale due volte sul secondo gradino del podio ai campionati del mondo di Shangai. Anche il 2012 comincia molto bene: ai campionati europei conquista la medaglia d’oro nei 100 rana nuotando in 1’00”55, l’argento nei 50 rana ed infine, regala all’Italia, insieme a Mirco Di Tora, Matteo Rivolta e Filippo Magnini la prima medaglia d’oro nella staffetta 4x100 mista nella storia della manifestazione. Dopo la delusione olimpica si riprende in fretta e si laurea campione del mondo per la prima volta nella sua carriera, conquistando la medaglia d’oro nei 100 rana ai campionati in vasca corta di Istanbul: con questa vittoria entra nella storia del nuoto italiano, diventando il primo nuotatore a ottenere una medaglia d’oro individuale in una rassegna iridata in vasca corta. Nel settembre 2013 si rompe il legamento crociato anteriore del ginocchio destro dopo essere atterrato mentre saltava durante un allenamento. Subisce un intervento chirurgico e, dopo un periodo di riabilitazione, torna alle competizioni alla fine del 2014. Rivede il podio in una manifestazione mondiale ai campionati in vasca corta di Windsor del 2016: è bronzo nei 100 rana. I Campionati del mondo di nuoto dello scorso anno rappresentano la rinascita del ranista forlivese: nella semifinale dei 50 rana stabilisce il primato italiano in 26”96; in finale si migliora ancora in 26”91 chiudendo al sesto posto. Sempre nel 2017 partecipa ai campionati europei di nuoto in vasca corta di Copenhagen, sui 100 rana è secondo dietro il primatista mondiale Adam Peaty (56”15, record italiano). Sui 50 batte l’inglese stabilendo con 25”62 il primato europeo. Agli Assoluti di Riccione del 2018, vince due gare, 50 e 100 rana, abbassando in entrambe il proprio primato personale. Sulla distanza breve il tempo di 26”73 è primato italiano. Adora andare al cinema e uscire con gli amici. Tifoso del Milan, il suo idolo è Pippo Inzaghi.
 
SARAH FREDRIKA SJÖSTRÖM
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Nata a Salem, in Svezia, il 17 agosto 1993. Nel 2007, appena tredicenne, al Festival Olimpico della Gioventù Europea di Belgrado porta a casa tre medaglie: oro nei 100 stile libero, argento nei 100 farfalla e bronzo nella staffetta 4x100 stile libero. Due anni dopo gareggia ai Mondiali di Roma 2009 vincendo l’oro nei 100 farfalla e migliorando per due volte il record del mondo. Dopo un periodo sottotono, nel 2013 ai campionati del mondo di Barcellona si riscatta con l’oro nei 100 farfalla e l’argento nei 100 stile libero. L’anno successivo incrementa il bottino di medaglie agli Europei di Berlino ottenendo tre ori (4x100 stile libero, 50 farfalla e 100 stile libero) e quattro argenti (100 farfalla, 50 stile libero, 4x200 stile libero e 4x100 mista). Il 2015 è un’ottima annata, in quanto l’atleta svedese al Foro Italico durante il 52º Trofeo Sette Colli firma il primato europeo (56”04). Poche settimane più tardi ai Mondiali di Kazan trionfa nei 100 farfalla registrando per ben due volte il record del mondo (55”64). Dalla Russia torna anche con un altro oro (50 farfalla), due argenti (100 stile libero e 4x100 mista), e un bronzo (50 stile libero). Ai Giochi Olimpici di Rio 2016, oltre a conquistare un argento nei 200 stile libero e un bronzo nei 100 stile libero, domina ancora una volta i 100 farfalla, diventando la prima donna svedese a vincere un oro alle Olimpiadi. Lo scorso anno, ai Mondiali di Budapest si conferma regina dei 50 e 100 farfalla ed anche dei 50 stile libero e chiude la competizione con un argento nei 100 stile libero. Nel 2015 le viene conferito il premio, prettamente svedese, “Victoria Scholarship” per gli eccellenti risultati sportivi ottenuti. Ama uscire con gli amici ed è un’appassionata di arrampicata. Il suo idolo è il calciatore, nonché connazionale, Zlatan Ibrahimovic. È ambasciatrice di Project Playground, un’organizzazione senza scopo di lucro che aiuta i bambini a praticare sport e attività sociali.
 
DAVID VERRASZTO
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Nato a Budapest il 22 agosto 1988, figlio di Zolt Verraszto - oro ai mondiali del ‘77 nei 200 dorso - e fratello di Evelyn, nuotatrice, entra in acqua all’età di otto anni dopo aver provato altri sport. Specialista nei 200 e 400 metri misti si fa notare per la prima volta ai campionati europei di Budapest del 2010, dove conquista la medaglia d’argento nei 400 misti. Torna sul podio due anni più tardi nella competizione continentale di Debrecen: nuota i 400 misti in 4’14”23 arrivando secondo, dietro al connazionale Laszlo Cech. Partecipa ai Giochi Olimpici di Londra senza però ottenere alcuna medaglia. Sale due volte sul gradino più alto del podio agli Europei di Berlino ‘14 (4’11”89) e di Londra ‘16 (4’13”15). Argento ai Mondiali di Kazan dietro al giapponese Seto nei 400 misti, conquista la stessa medaglia due anni piu tardi, a Budapest. Sei volte medagliato agli europei in vasca corta: tre ori a Eindhoven, Herning e Netanya e tre argenti a Istanbul, Stettino e Chartres. Ama bere caffé, guardare gli incontri del suo idolo Conor McGregor, e guidare auto, infatti segue sempre le gare del pilota di rally britannico Colin McRae.