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Sette Colli. Blume super, Bianchi e Pizzini ok

Nuoto
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Il finale è da vivere tutto d'un fiato. Cala il sipario sul Trofeo Sette Colli: il pubblico di Roma riempie il Foro Italico per salutare gli azzurri e i tanti campioni internazionali, dando già appuntamento al prossimo anno per la 55esima edizione. Le emozioni sono un fil rouge che non si rompe neanche nella giornata conclusiva: in palio 33 medaglie.
Sono i 100 stile libero maschile paralimpici ad aprire la sessione. Otto ragazzi al via. I primi tre a toccare sono Riccardo Menciotti (CC Aniene S10) in 56''55, Fabrizio Sottile (Polha Varese S12) staccato di un centesimo e Simone Barlaam (Polha Varese S9) in 57''63.
Poi le finali dei 200 dorso. L'ungherese Peter Bernek, argento europeo a Debrecen 2012, si impone in 1'57''45, bruciando negli ultimi dieci metri il tedesco Christian Diener (1'57''50); completa il podio il britannico Luke Greenbank in 1'58''87; Jacopo Bietti (CC Aniene) è quinto in 1'59''05, quarta prestazione personale di sempre. Successo magiaro anche nella prova femminile. Vince in 2'09''89 Kata Burian che precede l'aussie Sian Whittaker, seconda in 2'10''65, e Margherita Panziera. La 21enne di Montebelluna - tesserata per il Circolo Canottieri Aniene e allenata da Gianluca Belfiore - nuota in 2'10''87 dopo essere passata seconda in 1'04''22 ai 100.
L'undicesimo record della manifestazione è firmato dall'ucraino Andriy Govorov, che vince i 50 farfalla in 23''01, abbassando di sei centesimi il limite già migliorato in batteria. Alle spalle del campione continentale di Londra 2016, si piazza il brasiliano Nicholas Santos in 23''08 e, a seguire, l'inglese Ben Proud in 23''32.
Vibranti i 200 farfalla femminili. Davanti a tutti, in 2'07''50, l'ungherese e argento europeo Liliana Sziliagy, che batte l'inglese Charlotte Atkinson seconda in 2'08''31 e la connazionale Zsuzanna Jakabos, terza in 2'08''91. Quarta un' Ilaria Bianchi (Fiamme Azzurre/NC Azzurra 91) in costante crescita. La 27enne emiliana, dopo aver abbassato di quattro secondi il personale in batteria, scende per la prima volta in carriera sotto i 2'10'' e tocca in 2'09''60, diventando la settima performer italiana.
In seguito i 200 rana con primi sorrisi azzurri. S'impone il campione mondiale tedesco Marco Koch in 2'09''63, ma è l'Italnuoto a completare il podio: Luca Pizzini (Carabinieri/Fondazione Bentegodi) è secondo in 2'10''73 per la quarta prestazione personale e Moises Daniel Loschi - tesserato per Veneto Banca Montebelluna e seguito da Andrea Giavi - è terzo con il personale 2'11''85 (precedente 2''12''45 nuotato l'8 aprile agli assoluti di Riccione) che lo porta nella top ten italiana. Tra le femmine la più veloce in 2'25''38 è la britannica Molly Renshaw, che stacca di due centesimi la danese Rikke Moeller Pedersen; sul gradino più basso del podio la ceca Martina Moravcikova in 2'27''42.
Sul filo di lana i 100 stile libero vinti dall'ungherese Dominik Kozma in 48''68, avanti al brasiliano Bruno Fratus (48''75) e all'australiano James Magnussen (48''77).
Accendono ulteriormente l'entusiasmo del pubblico dello Stadio del Nuoto i 50 stile libero femminili. La campionessa olimpica danese Pernille Blume si prende vittoria e record della manifestazione in il 24''13, otto centesimi in meno del tempo nuotato dalla pluriolimpionica olandese Ranomi Kromowidjojo nel 2012, questa volta seconda in 24''39; terza l'altra "orange"Tamara Van Vliet in 25''04.
Si va verso la chiusura del 54esimo Sette Colli con le finali dei 200 misti. Lo show non si spegne perchè il giapponese Daiya Seto domina in 1'57''54, tredicesimo record della manifestazione (precedente 1'57''94 del brasiliano Thiago Pereira del 2012), staccando l'ungherese David Verraszto (1'59''25) e il brasiliano Thiago Simon (1'59''99). Non da meno, rispetto al 23enne nipponico, è la britannica Sioban-Marie O'Connor, argento olimpico a Rio 2016, che vince in 2'10''01 e toglie il primato degli Internazionali di nuoto all'australiana Stephanie Rice, che nel 2008 nuotò in 2'11''34.
Le luci si spengono con gli 800 stile libero maschili. Il ceco Jan Micka vince in 7'54''24, seguito dall'ungherese Gergely Gyurta in 7'56''21 e dal danese Anton Ipsen in 7'58''64.
L'appuntamento al 55esimo Sette Colli lo dà la premiazione del "Trofeo Saini" vinto dall'Ungheria con 66 punti, seconda Gran Bretagna a quota 61, terze a pari merito Australia e Italia con 52 punti.
Primo nella classfica dei best performer Adam Peaty con 978 punti, secondo l'ungherese David Verraszto con 956, terza la danese Pernille Blume con 951.
 
IL PUNTO DEL CT CESARE BUTINI. "Innanzitutto mi piace sottolineare la perfetta organizzazione, come consuetudine, del Sette Colli. Dal punto di vista tecnico ho avuto conferme positive dagli atleti già qualificati per i Mondiali di Budapest, soprattutto sul percorso d'avvicinamento al grande evento che stiamo portando avanti. Mi aspettavo sicuramente prestazioni migliori dagli altri: non ci sono stati risultati rilevanti che inducono ad un allargamento. Nei prossimi giorni completeremo le staffette e poi ci concentreremo del tutto sulla rassegna iridata".


Top 10 Trofeo Saini e Best Performer


Le dichiarazioni dei medagliati


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Foto Andrea Staccioli/deepblumedia.eu