Coppa del Mondo. Azzurri a Eilat per la finale
La squadra Nazionale di nuoto in acque libere parte per Eilat, in Israele, dove venerdì 11 e sabato 12 è impegnata nella tappa conclusiva della FINA Marathon World Series. Gli azzurri, che si ritovano direttamente in aeroporto a Roma-Fiumicino, rientreranno in Italia il 13 novembre.
La classifica provvisoria dopo le prime tre tappe vede in testa l'ungherese Kristof Rasovsky con 1850 punti tra gli uomini e la brasiliana Ana Marcela Cuna e l'olandese Sharon Van Rouwndaal ex aequo con 2200 tra le donne. In zona podio gli azzurri Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza sono secondo e quarto con 1600 e 1500 punti; le azzurre Ginevra Taddeucci e Barbara Pozzobon sono terza e quarta con 1850 e 1100.
IL PROGRAMMA. A Eilat venerdì 11 novembre alle 7.00 ora locale (le 6.00 in Italia) è prevista la staffetta mixed 4x1500 e sabato 12 alle 7.00 la 10 chilometri maschile e alle 9.30 la femminile.
IL CIRCUITO. Quattro tappe con apertura a Setubal (Portogallo) il 28 maggio e chiusura a Eilat, in Israele il 7 dicembre. Nel 2021 il circuito è stato vinto dal magiaro Kristof Razovszky tra i maschi; e dalla brasiliana Ana Marcela Cunha e dalla francese Oceane Cassignol tra le femmine. Nel 2020 la Coppa del Mondo è stata annullata, dopo la prima tappa a Doha svoltasi nel mese di febbraio. Nel 2019 vittoria tra i maschi del fuoriclasse magiaro Kristof Razovszky che ha preceduto nella classifica generale Matteo Furlan e Marcel Schouten. Circuito femminile vinto dall'argento olimpico Rachele Bruni, davanti alla brasiliana Ana Marcela Cunha e a Arianna Bridi.
GLI AZZURRI CONVOCATI. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Andrea Manzi (Fiamme Oro/CC Napoli), Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto), Dario Verani (Esercito/Livorno Acquatics), Rachele Bruni (Fiamme Oro/Aurelia Nuoto), Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros) e Martina De Memme (Esercito/Olimpic Nuoto Napoli). Nello staff, con il coordinatore tecnico del settore Stefano Rubaudo, il tecnico Fabrizio Antonelli.
I PODI DEGLI AZZURRI NELLA COPPA DEL MONDO 2022
1^ tappa Setubal (Portogallo)
10 km maschile
1. Gregorio Paltrinieri 1h53'45
2. Domenico Acerenza 1h53'47
2^ tappa Parigi (Francia)
10 km maschile
1. Gregorio Paltrinieri 1h51'37''85
10 km femminile
3. Ginevra Taddeucci 2h00'35''99
3^ Lac Megantic (Canada)
10 km maschile
1. Domenico Acerenza 1h50'50''83
10 km femminile
2. Ginevra Taddeucci 2h01'10''04
Foto DBM / Deepbluemedia
Mondiali junior. 4x1.5 km di bronzo. Il bilancio di Marinelli
L’Italia chiude con un bronzo i mondiali junior di nuoto in acque libere, disputati a Mahè, l'isola più grande dell'arcipelago delle Seychelles, nell'Oceano Indiano al largo dell'Africa orientale. Giuseppe Ilario, Pasquale Giordano, Alessia Ossoli ed Iris Menchini sono terzi nella 4x1.5 km junior in 1h13’27’’5. Vince l’Ungheria che domina in 1h11’20’’1; argento alla Germania in 1h12’53’’3.
Nella 4x1.5 ragazzi azzurri ai piedi del podio. Davide Grossi, Guglielmo Lombardo, Ludovica Terlizzi ed Eva Lenzi chiudono quarti in 1h13’47’’8. Oro agli Stati Uniti in 1h13’09’’8.
Le parole del responsabile delle squadre giovanili Roberto Marinelli. “Il bilancio complessivo è positivo. Siamo terzi nella classifica per nazioni dietro a Ungheria e Stati Uniti: un piazzamento notevole e si prestigio. La squadra è stata all’altezza sia per atteggiamento che per risultati. Forse è stato sbagliato solo l’approccio alle 7.5 km ma ci può stare: è mancata un po’ d’esperienza che in questo sport si fa solo gara dopo gara. Il nostro compito è proprio aiutare i giovani a crescere e a trovare sicurezze”.
I CONVOCATI: Federica Senatore (Dream Team Salerno), Emma Micheletti (Nuoto Venezia), Iris Menchini (RN Spezia), Alessia Ossoli (Gam Brescia), Ludovica Terlizzi (Genova My Sport), Eva Lenzi (Hidrom Firenze), Pasquale Giordano (CC Napoli), Vincenzo Caso (Fiamme Oro), Vincenzo Del Vecchio (Olimpic Nuoto Napoli), Giuseppe Ilario (Fiamme Oro), Davide Grossi (Gam Brescia) e Guglielmo Lombardo (CC Napoli). Nello staff, insieme al responsabile delle squadre nazionali giovanili Roberto Marinelli, i tecnici Simone Menoni e Pietro Bonanno e il medico Sergio Crescenzi. Giudice italiano al seguito Cristina Bianchi.
Risultati e programma gare - ora locale
Venerdì 16 settembre
5 chilometri boys 14-15 anni
2. Davide Grossi 48'51'00
16. Guglielmo Lombardo 49'58"30
5 chilometri girls 14-15 anni
8. Eva Lenzi 52'58"30
13. Ludovica Terlizzi 53'03"90
7,5 chilometri boys 16-17 anni
7. Vincenzo Caso 1ora 16'27"90
8. Vincenzo Del Vecchio 1ora 16'33"10
7,5 chilometri girls 16-17 anni
9. Emma Micheletti 1ora 26'15"10
13. Federica Senatore 1ora 27'55"70
Sabato 17 settembre
10 chilometri boys 18-19 anni
2. Pasquale Giordano 1ora 57’42”80
3. Giuseppe Ilario 1ora 57’44”20
10 chilometri girls 18-19 anni
7. Alessia Ossoli 2ore 03’42”40
15. Iris Menchni 2ore 07’19”50
Domenica 18 settembre
Team Realys 4x1.5 km mixed 14-16 anni
4. Guglielmo Lombardo, Davide Grossi, Ludovica Terlizzi, Eva Lenzi 1h13’47’’8
Team Relays 4x1,5 km mixed open
3. Pasquale Giordano, Giuseppe Ilario, Alessia Ossoli e Iris Menchini 1h13’27’’5
Risultati completi
Capri-Napoli trofeo Farmacosmo. Bis per Occhipinti e la francese Jouisse
Come nel 2021, così anche nel 2022: l’azzurro Alessio Occhipinti e la francese Caroline Jouisse vincono l’edizione numero 57 della Capri-Napoli trofeo Farmacosmo, gara valida quale tappa del circuito mondiale Ultramarathon Swim Series 2022. Per loro è un bis, dopo i successi ottenuti appena dodici mesi prima.
Stavolta però entrambi hanno dovuto nuotare meno: le pessime condizioni meteo (pioggia a tratti anche forte, mare mosso e perfino fulmini) ha convinto la giuria a ordinare l’interruzione della gara quando i nuotatori avevano percorso 20 dei 36 chilometri complessivi, quelli che dividono Le Ondine Beach Club (dove gli atleti erano partiti alle 10:40) dalle acque antistanti il Circolo Canottieri Napoli.
Festa azzurra e soprattutto festa delle Fiamme Oro in campo maschile: alle spalle di Occhipinti (26 anni di Roma) sono infatti arrivati - stando a quanto appurato dai componenti della giuria posti a bordo delle barche al seguito – i compagni di squadra del gruppo della Polizia, Mario Sanzullo (29 anni della provincia di Napoli) e Simone Ruffini (34 anni di Tolentino).
Soddisfatto il vincitore: “Sono contento – dice Alessio Occhipinti – di avere bissato il successo dello scorso anno, anche se stavolta non ho potuto concludere la gara con il tradizionale tocco. Le condizioni del mare erano particolari e ritengo che alla fine sia stata presa la decisione più saggia nell’interesse della salvaguardia della salute nostra e delle tante persone al seguito”.
Scherza invece Mario Sanzullo, memore di quanto avvenuto quando era in testa alla 25 km dei campionati europei, ad Ostia: ovvero gara interrotta al 19esimo chilometro e successivamente cancellata. “Sarò io a portarmi dietro il maltempo – sorride – Certo, sono almeno contento che la gara stavolta sia stata resa valida”.
In campo femminile successo di Caroline Jouisse: la 28enne francese ha preceduto le argentine Romina Imwinkelried e Vanesa Rita Garcia, che completano il podio della 57esima Capri-Napoli trofeo Farmacosmo.
PODIO MASCHILE
1. Alessio Occhipinti (Ita) 3h57'10
2. Mario Sanzullo (Ita) 3h57'11
3. Simone Ruffini (Ita) 3h57'13
PODIO FEMMINILE
1. Caroline Jouisse (Fra) 4h10'00
2. Romina Imwinkelried (Arg) 4h11'30
3. Vanesa Garcia (Arg) 4h25'10
Europei di Roma. La staffetta mixed si conferma campione. Italia leader
Gli azzurri delle acque libere chiudono in trionfo. Con la terza medaglia d’oro in due giorni (sarebbero potute essere quattro con quella di Mario Sanzullo nella 25 chilometri prima interrotta e poi cancellata). Vince la 4x125 mixed con 59’43”1 e si conferma campione d’Europa. Vince anche il Len Trophy. L’Italia, che prima della gara cambia quartetto inserendo Rachele Bruni al posto di Giulia Gabbrielleschi, si presenta al via con la vice campionessa olimpica dei diecimila a Rio 2016, seguita da Ginevra Tadduecci (fresca di medaglia d’argento nei 10000) e i neo campioni d’Europa dei cinque Gregorio Paltrinieri e dieci chilometri Domenico Acerenza. Seconda l’Ungheria con 59’53”9 e terza la Francia in un’ora 00’08”3. Rachele, Gregorio e Domenico facevano parte anche del team event che vinse a Lupa Lake gli Europei 2021; Ginevra, Gregorio e Domenico, invece, erano nella staffetta di bronzo ai campionati del mondo di Budapest 2022.
“Felicissima per questa medaglia in staffetta e di averla vinta con loro, per me vuol dire anche ripartenza”, dice Rachele Bruni; “che emozione cantare due volte l’inno nazionale, quasi da non crederci. Merito di tutti: è spettacolare gareggiare in una squadra così forte, così bella e affiatata”, prosegue Domenico Acerenza; “giornata fortunata, ricorderò per sempre questo 21 agosto, sono contenta perché siamo un grande team”, aggiunge Ginevra Taddeucci; “siamo competitivi dappertutto, in mare come in piscina. Abbiamo squadre molto solide con tante punte. Il nostro movimento è cresciuto e oggi rappresentiamo il top. Merito nostro e merito dei nostri tecnici, delle nostre società e della Federazione”, conclude Gregorio Paltrinieri.
Il primo giro lo completa in testa la spagnola Maria De Valdes Alavarez e Rachele Bruni è seconda, seguita dalla francese Madelon Catteau; al cambio Ginevra Taddeucci passa al comando, la spagnola Angela Martinez Guillen è seconda e la francese Aurelie Muller terza. Dopo trentadue minuti entrano in gara gli uomini e Gregorio Paltrinieri difende la prima posizione duellando prima con il tedesco Linus Schwedler e poi con l’ungherese Davud Betlehem; Greg passa il testimone ad Ace, da campione d’Europa a campione d’Europa, e Domenico spinge alla sua maniera: c’è l’ungherese Kristof Rasovszky da tenere a distanza. A settecento metri dall’arrivo Rasovszky supera il nostro Acerenza e passa a condurre. Allora Domenico alza la testa, mette freccia a destra e lo ripassa di nuovo. Ultimi trecento metri con tutto al massimo, negli ultimi duecento incrementa il vantaggio e gli ultimi cinquanta sono da leggenda. Kristof Rasovszky deve accontentarsi del secondo posto.
Sono sei le medaglie dell’Italfondo agli Europei di Roma, sul litorale di Ostia: 3 d’oro, 2 d’argento e una di bronzo.
IL VILLAGGIO SULLA SPIAGGIA. Il villaggio SPQR degli Europei di Roma è uno spettacolo di architettura. A dirigerlo il competition manager, ex sindaco di Piombino e per molti anni direttore tecnico della Nazionale di fondo Massimo Giuliani, coadiuvato dai vari venue manager. Come stare in un club med, anche meglio. Sorge sul lungomare Vespucci a Ostia, a cento metri dalla rotonda nella zona Cristoforo Colombo. E’ una struttura di 1200 metri quadrati che dispone di tutti i confort con all’interno 21 locali tecnici, sei grandi stand, la zona ristoro per gli atleti, l’infermeria e il pronto soccorso, 15 toilette e 12 docce. Tutto ciò privo di barriere architettoniche e facilmente agibile ai diversamente abili.
Foto di Andrea Masini / DBM
Europei di Roma. Acerenza è d'oro e Taddeucci d'argento nei 10 km
Dopo la tempesta splende sempre il sole. Ventiquattrore dopo il “pasticciaccio brutto” combinato dai giudici in occasione della 25 chilometri, gli azzurri si prendono la rivincita nella distanza olimpica. Domenico Acerenza si laurea campione d’Europa e Ginevra Taddeucci è vice campionessa europea dei dieci chilometri: 1ora 50’33”6 per il 27enne di Potenza allenato da Fabrizio Antonelli per Fiamme Oro e Canottieri Napoli, 2 ore 01’15”2 per la 25enne fiorentina allenata da Giovanni Pistelli per Fiamme Oro e Canottieri Napoli.
“E’ stata una gara super difficile – spiega Domenico – dove all’ultimo giro abbiamo anche saltato i rifornimenti perché non avevamo visto la barca. Nel secondo giro vedevo qualcuno davanti ma non riuscivo a capire chi fosse, al terzo ci hanno detto che aveva cinquanta secondi di vantaggio e allora ho cominciato a spingere. Il mare non ci permetteva di nuotare molto bene però è stata una faticaccia meravigliosa. Vorrei fare un ringraziamento alle mie due società, le Fiamme Oro e la Canottieri Napoli, alla Federazione e tutti coloro che mi hanno supportato prima e durante gli Europei di Roma. Sentire l’Inno di Mameli suonare per me è una grande emozione. Da fra tremare le gambe”.
“Con le onde non si vedeva niente – continua Ginevra – si è alzato il mare e nuotare diventava sempre più difficile. E’ stata una fatica allucinante. Sono contentissima, non ci volevo credere, stavo solo pensando mi mangia-non mi mangia; alla fine ce l’ho fatta a resistere. Ho cercato di mettere in atto l’esperienza delle gare passate che ho fatto, come i campionati italiani. Mi sono detta proviamo ad aumentare, magari riesco a tenere emettermi subito davanti. Sapevo che se rimanevo nelle retrovie poi non riuscivo a risalire. Direi che questa tattica è andata bene. Dedico questa medaglia a me stessa, al mio allenatore che mi sopporta tanto perché non sono facile da allenare, ai miei genitori che mi hanno sempre accompagnato agli allenamenti fin da piccola e che volevo ripagare in qualche maniera”.
Il campione europeo dei cinque chilometri Gregorio Paltrinieri è settimo in 1 ora 51’12”7 e l’altro azzurro in gara Andrea Manzi tredicesimo con 1 ora 56’31”7; al femminile Rachele Bruni è quinta in 2 ore 01’31”5 e Giulia Gabbrieleschi settima in 2 ore 02’09”3, dopo una gara generosissima e nuotata sempre all’attacco che la vedeva terza fino all’ultimo rifornimento con Ginevra Taddeucci al comando.
"C'era un mare molto mosso - racconta Gregorio - e stamattina ho fatto molta fatica. Sapevo che l'ungherese era davanti ed ho spinto tanto per riprenderlo. Questa cosa mi ha distrutto. Sono arrivato al quarto giro e ho capito che non ne avevo. Le condizioni erano davvero difficilissime e per la mia nuotata in modo particolare.
Foto di Andrea Masini / DBM
Europei di Roma. Le medaglie cancellate. Barelli: "Per noi avete vinto"
Sono cinque le medaglie evaporate nell’acqua del litorale romano, intorbidita dai frangenti. L’oro di Mario Sanzullo, alla sua seconda gara internazionale nella distanza, allenato da Emanuele Sacchi per Fiamme Oro e Circolo Canottieri Napoli; gli argenti di Dario Verani, allenato da Fabrizio Antonelli per l’Esercito e Barbara Pozzobon di Fiamme Oro e Hydros, allenata da Barbara Bertelli; i bronzi di Matteo Furlan, allenato da Moreno Daga per Team Veneto e Marina Militare e l’esordiente Veronica Santoni, allenata da Emanuele Sacchi per l’Aniene. La sesta azzurra in gara era la millennial Silvia Ciccarella, allenata da Sacchi per Carabinieri e Aniene, che occupava la quinta posizione. Sarebbe bastato che, come prevede il regolamento, al momento dello stop alla competizione fossero state congelate le posizioni. Che non è stato possibile per un errore di comunicazione tra giudici come ammesso dalla stessa commissione tecnica della LEN che si è pubblicamente scusata.
Il presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli fa i complimenti ai suoi ragazzi. “Nella 25 chilometri è stato commesso un grave errore di gestione dell’emergenza, riconosciuto peraltro dalla commissione tecnica della LEN e dai due giudici arbitri. A farne le spese sono stati tutti gli atleti partecipanti, non soltanto i nostri splendidi ragazzi che stavano concludendo una gara bellissima e generosa e che molto probabilmente li avrebbe visti occupare le primissime posizioni. A tutti noi dispiace moltissimo, soprattutto per Mario, Dario, Matteo, Barbara, Veronica e Silvia che si sono allenati duramente tutta la stagione aspettando questo momento. Voglio congratularmi pubblicamente con loro, con i loro tecnici e le loro società sia per l’impegno che per la prestazione che comunque rimane, come rimangono i tempi di ciascuno rilevati dal cronometro dei nostri tecnici. Voglio complimentarmi con loro anche per la pacatezza e l’educazione con la quale hanno reagito alla notizia che, dopo quasi due ore di attesa e diciannove chilometri di fatica, non era facile da gestire in maniera così matura. I nostri ragazzi li conosciamo bene e sappiamo che sono campioni dentro e fuori dall’acqua”.
Foto di Giorgio Scala / DBM
Europei di Roma. Cancellata la 25 chilometri. Sfumano 5 medaglie
Gara cancellata. La venticinque si ferma dopo 19 chilometri senza assegnare medaglie. Lo decide la commissione tecnica della LEN dopo una lunga riunione. I giudici in acqua avevano interrotto ritenendo che non ci fossero più le condizioni di sicurezza per proseguire, che noi da terra non avevamo avvertito. Per i tecnici e gli atleti si sarebbe potuto continuare. Di fatto sono cancellate cinque medaglie all’Italia: l’oro potenziale di Mario Sanzullo, gli argenti di Dario Verani e Barbara Pozzobon, i bronzi di Matteo Furlan e Veronica Santoni.
Non c’è stata una comunicazione sufficientemente chiara da parte dei giudici, è trascorso troppo tempo prima che gli stessi atleti riuscissero a capire cosa fare e a quel punto i giudici arbitri non sono più stati in grado di rilevare tutte le posizioni provvisorie. Nel corso della riunione della commissione tecnica della LEN è emerso anche che terra non ha comunicato con mare, per cui la barca ha deciso qualcosa che da terra non era stato capito e deciso. In ogni caso è stata una mancanza di rispetto nei confronti degli atleti. “Ci hanno riunito per dirci che la gara è annullata e non ci sarà una classifica – dice il coordinatore tecnico della Nazionale Stefano Rubaudo – senza darci troppe spiegazioni. C’è stato un difetto di comunicazione tra giudici di mare e di terra”.
Nel comunicato ufficiale si legge che "a causa di un'emergenza per le condizioni del tempo ambedue i giudici arbitri e il delegato alla sicurezza hanno deciso di fermare le gare per la sicurezza degli atleti e dei giudici in mare. Poichè i giudici arbitri non avevano una classifica finale stilata di ambedue le gare, hanno deciso di cancellare le classifiche. La LEN si scusa con tutti gli atleti partecipanti che si sono allenati duramente per essere pronti per questo evento per non essere stata in grado di determinare la classifica finale. Anche se la gara è stata disputata in condizioni estreme. Secondo i principi della LEN la sicurezza degli atleti e dei giudici deve essere prevalente in qualsiasi circostanza. Le altre gare al momento si disputeranno regolarmente. In caso di cattivo tempo le competizioni possono essere rimandate o cancellate".
La 25 è la gara più lunga, la più massacrante, ma ha un fascino particolare. Misurarsi con se stessi e con gli altri per 15 lunghi round da 1666 metri. Col passare delle ore il mare si fa sempre più difficile da affrontare. Già al settimo giro comincia a ridursi l’intervallo tra le onde, c’è una fastidiosa corrente da nord a sud e i frangenti si fanno più alti e in progressivo aumento. “Almeno fino alle otto di questa sera”, dicono gli assistenti bagnanti che insieme al personale della guardia costiera vigilano il campo gara.
Esattamente a metà gara Matteo Furlan, allenato da Moreno Daga per Team Veneto e Marina Militare, è davanti al gruppo. Lo seguono l’ungherese Zalan Sarkany e il napoletano Mario Sanzullo, allenato da Emanuele Sacchi per Fiamme Oro e Circolo Canottieri Napoli.
Tra gli uomini la situazione è ancora fluida, mentre le donne, all’inizio del settimo giro, sono tutte in fila col la francese Caroline Jouisse che tira il gruppo e Veronica Santoni, allenata da Emanuele Sacchi per l’Aniene, che le sta attaccata ai piedi. All’ottavo giro anche la trevigiana di Fiamme Oro e Hydros, allenata da Barbara Bertelli, Barbara Pozzobon si porta in scia a sale al terzo posto. Al nono giro di gara la situazione di testa rimane invariata in entrambi i gruppi.
All’undicesimo giro, dopo circa 19 chilometri e quasi quattro ore di gara, i giudici decidono di interrompere la gara. In quel momento nelle prime tre posizioni c’erano Mario Sanzullo, al suo esordio internazionale nella distanza, Dario Verani e Matteo Furlan; più incerte quelle femminili con la francese Caroline Jouisse, seguita da Barbara Pozzobon e Veronica Santoni (nona a Budapest 2021), che era attaccata dall’altra francese Jouisse. Poi la decisione ufficiale dei giudici che dopo un lungo confronto cancellano cinque medaglie all’Italia: l’oro potenziale di Sanzullo, gli argenti di Verani e Pozzobon, i bronzi di Furlan e Santoni.
Foto di Andrea Masini / DBM
Europei di Roma. Oro, argento e bronzo. Tripletta azzurra nella 5km
Come a Budapest due anni fa, Gregorio Paltrinieri è ancora campione d’Europa dei cinquemila metri nelle acque libere. Dietro di lui il compagno di squadra e di allenamenti Domenico Acerenza, che gli ha coperto le spalle per tutta la gara ma che alla fine c’ha provato; allo sprint nell’imbuto dell’arrivo Domenico ha messo la freccia a sinistra tentando il sorpasso ma super Greg non ha mollato un centimetro. Il primo bacio è per la fidanzata Rossella Fiamingo, la campionessa della scherma, medaglia d'argento ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, prima medaglia olimpica individuale nella storia della spada femminile, poi l’abbraccio con il tecnico Fabrizio Antonelli e via, via ha “battuto il cinque” a tutto lo staff, a tecnici e dirigenti, compagni e avversari. Gregorio Paltrinieri, tesserato con Fiamme Oro e Coopernuoto, vince in 52’13”5 con sette decimi di vantaggio su Domenco Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli) che ferma il cronometro dopo 52’14”2. I francesi Logane Fontaine e Marc Antoine Olivier sgomitano per andarsi a prendere la terza medaglia: in un primo momento sembra spuntarla Fontaine, il più giovane dei due, che arriva da dietro, ma da un controllo successivo risulta chiaro che a toccare prima sia stato Olivier in 52’20”8. Fontaine recrimina ed è quarto (52’21”3). Il terzo azzurro in gara Marcello Guidi chiude ottavo con 52’44, dietro al tedesco Klemet e agli ungheresi Rasovszky e Betlehem.
“E’ stata una bellissima gara – dice Gregorio – i primi due giri molto bene, al terzo si è alzato un po’ il mare e si sentiva. Vedere la spiaggia piena di gente è spettacolare. Dopo due giorni di maltempo sono arrivate le gare, finalmente, e le facciamo tutte in due giorni. È bellissimo”.
“Volevo provare a superarlo e ci ho provato fino alla fine – sorride Domenico – Al terzo giro c’è stata un po’ di bagarre. Domenica abbiamo due gare, sarà un’altra bella giornata, ci aspettano nuove sfide e siamo contenti. Ci allenati tanto per questo appuntamento ed esserci è meraviglioso”. Sul podio lo è ancora di più.
Al femminile Giulia Gabbrielleschi è terza, per un decimo dietro la spagnola Maria De Valdes Alvarez, dopo essere stata anche al comando alla fine del secondo giro (3332 metri). Al foto finish Alvarez l’ha anticipata al tocco ed ha afferrato l’argento con 57’00”2. Vince la fuoriclasse olandese Sharon Van Rouwendaal con 56'58"7. L’azzurra, allenata da Massimiliano Lombardi per Fiamme Oro e Nuotatori Pistoiesi, è di bronzo con 57’00”3. Una medaglia molto importante, che ha un significato particolare, perché è la numero 60 dell’Italia in tutte le discipline agli Europei di Roma. “Sono abbastanza soddisfatta – commenta – ad un certo punto in acqua strappavo un po’, ci accontentiamo. Noi tutti ci teniamo a fare bene a questi Europei di Roma, nella nostra città, davanti al nostro pubblico che anche oggi è stato meraviglioso. Ci siamo preparati per questo”. Martina De Memme è decina con 57’36”9 e Sofie Callo undicesima con 57’54”3.
Tre giri da 1666 metri, mare abbastanza calmo dopo le ultime giornate di bufera che hanno costretto gli organizzatori a posticipare l'inizio delle gare. Temperatura dell'acqua a 27 gardi. Paltrinieri e Acerenza prendono la testa dall'inizio; dopo 36 minuti risale Olivier e nella parte finale si fa sotto anche Fontaine. Il quartetto duella fino all'arrivo. Gabbrielleschi è in seconda posizione dopo 32 minuti e passa al comando del gruppo femminile al passaggio del secondo giro. Nel finale perde un po' di ritmo ma difende il podio con le unghie.
Foto di Andrea Masini / DBM
Europei. L'Italfondo per Ostia. Parla il coordinatore Rubaudo
Il precursore fu Valerio Cleri. Il fondista di Palestrina domò onde e raffiche di vento per imporsi davanti al litorale romano nella 25 km iridata che chiuse i mondiali di Roma 2009. Dopo tredici anni il grande fondo si rituffa tra le onde difronte la spiaggia SPQR di Ostia. Il 18 agosto si parte con la dieci chilometri femminile e la cinque chilometri maschile. Gli azzurri si presentano come nazione leader internazionale: prima nel medagliere di specialità ai mondiali di Budapest un mese fa (2 ori, 2 argenti, 2 bronzi) e prima agli europei sempre sul Lupa Lake lo scorso anno quando furono otto medaglie (3 ori, 2 argenti e tre bronzi). "C'è particolare attenzione per questa competizione, è una gara in casa e veniamo dagli ottimi risultati dei campionati del mondo e dello scorso europeo. E' sempre difficile riconfermarsi, ma la squadra è in fiducia ed è il team più forte che io potessi schierare. Abbiamo qualche giovane esordiente con delle buone qualità come Sofie Callo, che gareggerà nella 5 km ed ha fatto bene i campionati italiani e si merita di essere messa alla prova. Giulia Gabrielleschi è l'unica donna che nuoterà in due gare. Ginevra Taddeucci si deve confermare nella 10 km, Rachele Bruni viene dal periodo di allenamento in Brasile, e dopo la delusione mondiale in mare aperto come quello di Ostia, con pochi punti di riferimento, potrebbe riscattarsi. Abbiamo anche Barbara Pozzobon che è arrivata quarta ai mondiali nella 25 km ed è in crescita.
Nella parte maschile Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza non hanno bisogno di biglietti da visita, ma c'è anche Andrea Manzi che ha vinto i campionati italiani, guadagnandosi la qualificazione sulla 10 km e Marcello Guidi la stessa cosa sulla 5 km. Mario Sanzullo che ha partecipato alle Olimpiadi l'anno scorso e nuoterà la 25 km. Abbiamo una squadra fortissima, sono consapevole che non è facile fare i risultati fatti negli ultimi due anni, però vedo che i ragazzi rispondono; hanno lavorato tutti bene. Credo che posso pensare di chiudere questi europei spostando l'asticina ancora un po' più in alto. Sono carichi tutti, tra 15 giorni vediamo cosa ci riservano i campi gara. Il percorso è leggero, ma da fondista vero. Non c'è terra, c'è il mare, quindi non ci sono punti di riferimento, non c'è niente davanti. Sarà un quadrilatero con un pontone di 50 metri che garantirà la vista da tutti i punti di osservazione. Ci aspettano gare spettacolari contro i soliti competitor tra cui i tedeschi, ungheresi e francesi tra i favoriti".
I CONVOCATI:
Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuto) 5-10 km
Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli) 5-10 km
Andrea Manzi (Fiamme Oro/CC Napoli) 10 km
Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli) 10 km
Dario Verani (Esercito/Livorno Acquatics) 25 km
Mario Sanzullo (Carabinieri/CC Aniene) 25 km
Marcello Guidi (Fiamme Oro/RN Cagliari) 5 km
Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto) 25 km
Rachele Bruni (Fiamme Oro/Aurelia Nuoto) 10 km
Martina De Memme (Esercito/Olimpic Nuoto Napoli)
Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi) 5-10 km
Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros) 25 km
Sofie Callo (Fiamme Oro/RN Spezia) 5 km
Silvia Ciccarella (Carabinieri/Aniene) 25 km
Veronica Santoni (CC Aniene) 25 km
STAFF
coordinatore del settore Stefano Rubaudo
i tecnici Fabrizio Antonelli e Emanuele Sacchi
il tecnico Massimiliano Lombardi
il tecnico Alessandro Varani
il biomeccanico Roberto Baldassarre
la fisioterapista Federica Borghino
il fisioterapista Maurizio Zaia
il preparatore atletico Francesco Speranza
il medico Sergio Crescenzi
il giudice Marco Rebora
il giudice Daniela Maddaloni
il giudice Annalisa Bolteri
Foto deepbluemedia
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World Series a Parigi. Italia d'oro e d'argento nella 4x1500
Immenso Greg. In 24 ore vince i suoi diecimila e spinge alla vittoria i compagni del team Italy2 nella staffetta 4x1500 mixed nella giornata conclusiva della seconda tappa della world series a Parigi. Sabato aveva ottenuto il successo personale nella 10 chilometri, il secondo consecutivo dopo quello a Setubal.
Domenica da derby. Giulia Gabbrielleschi, Martina De Memme, Dario Verani e Gregorio Paltrinieri si impongono in 1ora 07’51”74 nel “Canal del Ourcq” e anticipano i compagni del team Italy1 Ginevra Taddeucci, Barbara Pozzobon, Andrea Manzi e Pasquale Sanzullo che sono secondi in 1ora 08’03”37 battendo allo sprint gli australiani Kareena e Kyle Lee, Moesha Johnson e Nicholas Sloman che chiudono terzi in 1ora, 08’04”30. Quarta la Spagna1 (1ora 09’30”97) e quinta la Francia1 (1ora 09’31”55).
Per il Re della lunga distanza, in piscina, mare, lago o canale che sia, Gregorio Paltrinieri, 27enne di Carpi, tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto e allenato dal tecnico federale Fabrizio Antonelli, sono stati sedici giorni nuotati al massimo. Dal 25 giugno alla Duna Arena di Budapest, quando ha dominato i 1500 stile libero mondiali col record europeo di 14’32”80, non si è più fermato. Ha continuato a vincere. Al Lupa Lake ancora d’oro nei diecimila iridati, d’argento nei cinquemila e di bronzo con la staffetta 4x1500 (di cui faceva parte anche Giulia Gabbrielleschi). Adesso la doppietta d’oro nella seconda tappa della world series di open water a Parigi, nelle acque calme e non eccessivamente fredde del “Canal del Ourcq” all'interno del Parc de la Villette, definito il nuovo modello di parco del XXI secolo.
GLI AZZURRI IN FRANCIA. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuto), Domenico Acerenza, Andrea Manzi e Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli), Dario Verani (Esercito/Livorno Acquatics), Pasquale Sanzullo (Carabinieri/CC Aniene), Marcello Guidi (Fiamme Oro/RN Cagliari), Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto), Martina De Memme (Esercito/Olimpic Nuoto Napoli), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi) e Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros).
Nello staff, insieme al coordinatore del settore Stefano Rubaudo, i tecnici federali Fabrizio Antonelli e Emanuele Sacchi e il tecnico Massimiliano Lombardi.
IL CIRCUITO. La prossima tappa è prevista a Lac Megantic in Canada dal 26 al 28 agosto. Poi a Fajardo in Porto Rico nel mar dei Caraibi dal 7 al 9 ottobre e infine a Eilat in Israele l'11 e 12 novembre. Nel 2021 il circuito è stato vinto dal magiaro Kristof Razovszky tra i maschi e dalla brasiliana Ana Marcela Cunha e dalla francese Oceane Cassignol tra le femmine. Nel 2020 la coppa del mondo è stata annullata, dopo la prima tappa a Doha svoltasi nel mese di febbraio. Nel 2019 vittoria tra i maschi del fuoriclasse magiaro Kristof Razovszky che ha preceduto nella classifica generale Matteo Furlan e Marcel Schouten. Circuito femminile vinto dall'argento olimpico Rachele Bruni, davanti alla brasiliana Ana Marcela Cunha e a Arianna Bridi.