Simone Ercoli nella Hall of Fame acque libere

Simone Ercoli entrerà nella Hall of fame del nuoto in acque libere: la International Marathon Swimming Hall of Fame ha infatti comunicato che il quarantacinquenne toscano di Castelfiorentino verrà insignito dell'ambito riconoscimento. L'eclettico campione azzurro verrà premiato il prossimo anno dalla IMSHOF, affiliata dal 1971 alla International Swimming all of Fame di Fort Lauderdale. Simone Ercoli ha gareggiato ai massimi livelli per più di 10 anni, per 6 anni capitano della nazionale italiana di nuoto di fondo. Ha vinto la sua prima medaglia internazionale ai campionati mondiali open water a Sharm el Sheikh 2002 nella 10km. Simone è salito sul podio in quasi il 50% delle competizioni Fina a cui ha partecipato, si è classificato 2 volte al terzo posto nel Grand Prix Fina open water nel 2007 e nel 2013. Le sue vittorie nel Grand Prix Fina Open Water: primo posto a Santos nel 2009, Rosario nel 2010 e 2013, Santa Fe-Coronda nel 2013 e 2014. Ha vinto anche 5 medaglie ai campionati europei nei 5 km nel 2006, 2010, 2010 (team event), 2011 e 2012. Ercoli è uno dei pochi nuotatori ad aver conquistato medaglie sia ai campionati mondiali in acque libere (secondo posto nel 2002 e terzo posto nel 2005 e nel 2006) sia in piscina (secondo posto nei 1500 metri stile libero a Indianapolis nel 2004, ai campionati mondiali in vasca corta ). Ha conquistato tredici titoli italiani di cui 5 in piscina nei 1500 stile libero. Ercoli raggiunge i campioni Viola Valli, Martina Grimaldi, Rachele Bruni, Arianna Bridi e Simone Ruffini, l'ex ct Massimo Giuliani e i pionieri Enrico Tiraboschi e Paolo Donaggio.
foto A. Masini / DBM
Mondiali jrs ad Alghero. Staffetta under 16 di bronzo. Italfondo seconda
Cielo nuvoloso, temperatura dell'acqua intorno ai 25° e mare piatto. Alghero regala un po' di tutto nell'ultima giornata dei Mondiali juniores in acque libere con la staffetta 4x1.5 km 14-16 anni che regala all'Italfondo un altro bronzo che porta il medagliere a quota cinque (0-2-3) e soprattutto certifica uno strepitoso secondo posto nella classifica per Nazioni. L'Italia del coordinatore tecnico Stefano Rubaudo e del tecnico responsabile delle squadre nazionali giovanili Roberto Marinelli chiude con 159 punti, appena quattro in meno degli Usa ed uno in più rispetto all'Ungheria una delle potenze del fondo iridato. Un risultato che conferma ancora una volta la vitalità di un movimento che non può che guardare con ottimismo alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.
Mixed 14-16 yrs. Ginevra Bagaglini , Mahila Spennato, uno strepitoso Gabriele Aloisi e Gaetano Tammaro in versione turbo portano la 4x1.5 mixed 14-16 anni sul gradino più basso del podio per un bronzo non così scontato alla vigilia. Gli azzurri, sesti dopo la seconda frazione femminile e distanti oltre un minuto dal terzo posto, rimonta fino al quarto grazie a un super Aloisi (18'04"5) e poi si prende il bronzo con Tammaro che scavalca gli Stati Uniti all'inizio del lato lungo. L'Italia chiude in 1h14'40"8. Vince l'Ungheria in 1h13'23"4; mentre la Germania è d'argento in 1h13'54"4.
Mixed open. Quarto posto ma lontani quaranta secondi dal podio per Chiara Sanzullo, Ludovica Terlizzi, Lorenzo Cinquepalmi e Vincenzo Caso nella 4x1.5 mixed open. Piazzamento prezioso, comunque, quello degli azzurri che chiudono in 1h12'25"5 davanti all'Ungheria quinta in 1h12'36"9 e quindi difendono il secondo posto nella classifica per Nazioni. Vince l'ultima gara dei Mondiali juniores d Alghero la Francia in 1h11'45"7, seguita da Usa in 1h11'45"9 e Spagna in 1h11'46"0.
Il commento di Roberto Marinelli. "Mondiale super positivo. Torniamo a casa con un importantissimo secondo posto di squadra avendo sfiorato la vittoria fino a poche bracciate dalla fine. Sarebbe stato bellissimo vincere qui in casa e sono sicuro che ogni ragazzo abbia dato del proprio meglio. Come sempre c’è stato qualche piccolo errore ma è giusto così: fare è il miglior modo per imparare e sono sicuro che i ragazzi abbiano portato a casa molta esperienza da queste competizioni. Il medagliere non è mai stato così ricco, e questo mi rende orgoglioso. Con il senno di poi un paio di argenti sarebbero potuti essere ori ma se alla vigilia di questo campionato mi avessero letto questi risultato ci avrei messo la firma. Sono molto contento perché portiamo avanti una squadra che impara, che fa esperienza e matura: questo è l’obiettivo della nazionale giovanile".
4x1.5 km mixed (14-16 anni)
1. Ungheria 1h13'23"4
2. Germania 1h13'54"3
3. Italia 1h14'40"8
Ginevra Bagaglini, Mahila Spennato, Gabriele Aloisi, Gaetano Tammaro
4x1.5 km mixed (17-18 anni)
1. Francia 1h11'45"7
2. Usa 1h11'45"9
3. Spagna 1h11'46"0
4. Italia 1h12'25"5
Chara Sanzullo, Ludovica Terlizzi, Lorenzo Cinquepalmi, Vincenzo Caso
Gli azzurri ad Alghero. Il responsabile delle squadre nazionali giovanili Roberto Marinelli per l'occasione ha convocato: Vincenzo Del Vecchio (Olimpic Nuoto Napoli), Davide Grossi (Gam Brescia), Vincenzo Caso (Fiamme Oro/CC Napoli), Lorenzo Cinqueplami e Guglielmo Lombardo (CC Napoli), Gaetano Tammaro (Olimpic Nuoto Napoli), Gabriele Aloisi (Buonconsiglio Nuoto); Chiara Sanzullo (CC Napoli), Viola Giraudo (Taurus Nuoto), Mahila Spennato (Icos Sporting Club), Ginevra Bagaglini (Primavera Campus), Emma Micheletti (Nuoto Venezia), Ludovica Terlizzi (Genova Nuoto). Nello staff, oltre a Roberto Marinelli, il coordinatore tecnico del settore Stefano Rubaudo, i tecnici Pietro Bonanno e Simone Menoni e il medico Sergio Crescenzi.
Foto Antonella Correale, Andrea Masini e Federica Muccichini / DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali.
Obbligatorio menzionare i credit.
59esima Capri-Napoli. Tripletta di Occhipinti. Ilario secondo al fotofinish

Pathos, spettacolo e lacrie, la 59esima edizione della Capri-Napoli trofeo Farmacosmo va ad Alessio Occhipinti che batte al fotofinish Giuseppe Ilario. Per Occhipinti, 28 anni di Roma e tesserato per le Fiamme Oro, è il terzo successo in quattro anni (in precedenza aveva trionfato nel 2021 e nel 2022). “Sono contento del successo e di come è maturato – ha raccontato il fondista romano – Con Ilario è stata una gara di testa, favorita anche dalle condizioni favorevoli del mare. Con questo successo, il terzo alla Capri-Napoli, entro di diritto nel novero dei plurivincitori”.
Decisivo il tocco, ma è stata necessario il ricorso al fotofinish, che solo un’ora dopo l’arrivo ha decretato il successo di Occhipinti ai danni del napoletano di 20 anni, che in un primo momento ha anche esultato. “Sono comunque felice di questo risultato, giunto nel mio circolo – le parole di Ilario – Ho sempre sognato di nuotare la Capri-Napoli e so che posso vincerla. Sarà per il prossimo anno”.
Entrambi i nuotatori della Fiamme Oro sono giunti al traguardo con il tempo di 6h15"45, mentre terzo è arrivato l’altro italiano Niccolò Ricciardi. Tra le donne seconda vittoria consecutiva per l’argentina Mayte Puca, che ha ben presto staccato le avversarie ed è giunta al traguardo fermando il cronometro sotto le sette ore (6h57'05). Soddisfazione per l’organizzazione della Eventualmente Eventi & Comunicazione di Luciano Cotena: "Portiamo a termine un’altra importante edizione, in attesa di quella storica del prossimo anno, quando arriveremo a quota sessanta".
Domani, domenica 8 settembre, alle ore 11.30, è in programma la premiazione ufficiale sempre al Circolo Canottieri Napoli.
Mondiali jrs ad Alghero. Spennato quinta e Caso settimo nelle ko sprint

È l’ora della grande novità inserita nel programma dei Mondiali juniores. Ad Alghero debutta la spettacolare, e ben struttrata nella formula, 3 km ko sprint che prevede tre round sia per la prova maschile che per quella femminile.
KO SPRINT MAS. Eliminatorie. Si parte con il primo round che riduce il gruppo da sessanta a venti unità. Due batterie da trenta nuotatori ciascuna con i migliori dieci tempi delle due che qualificano al secondo turno. Accede alla semifinale Vincenzo Caso già bronzo nella 10 km. Il 19enne di Napoli - tesserato per Fiamme Oro e CC Napoli e allenato da Pietro Bonanno - in 16'35"2 sigla il quinto crono nella seconda batteria, vinta dall'ungherese Hunor Kovacs in 16'33"1. Eliminato Lorenzo Cinquepalmi (CC Napoli) che, sempre inserito nella seconda heat, non va oltre il dodicesimo tempo in 16'40"0. Miglior tempo nella prima batteria del francese e oro iridato nella 10 km Sacha Velly in 16'26"6.
Semifinale. Un minuto e mezzo di pausa e si riparte per la semifinale. La formula è vincente per spettacolarità e rapidita; per certi versi prende spunto da ciò che avviene nelle sprint dello sci di fondo. Vincenzo Caso non conosce fatica e si qualifica per la prima storica finale della nuova disciplina. Il 19enne di Napoli chiude il secondo round con l'ottavo tempo in 10'22"21. Guidano ancora il francese Velly in 10'10"0 e il magiaro Kovacs in 10'10"3.
FINALE. Cinquecento metri da vivere tutti d'un fiato. Dieci atleti che nuotano praticamente sulla stessa linea, ad eccezione del giro di boa. Il miglior sprinter è il giapponese Kaito Tsujimori che prende l'imbuto dal lato giusto e vince in 5'54"1, precedendo il greco Vasileios Kakoulakis in 5'54"5 e al francese Velly vero sconfitto in 5'54"6. Caso chiude settimo in 5'57"5.
KO SPRINT FEM. Eliminatorie. Preliminari che dimezzano il gruppo portandolo, come nel caso della sprint maschile, da cinquantasei a venti: sono due le batterie da ventotto con le migliori dieci per heats che accedono alla fase successiva. A loro agio nel nuovo format delle acque libere entrambe le azzurre che si qualificano alla semifinale senza eccessivi patemi. La ligure Ludovica Terlizzi in testa fin dallo start vince la sua batteria. La 17enne di Genova - tesserata per Genova Nuoto e seguita da Alessio De Luca - si impone in 17'49"7, precedendo la statunitense Brinkleigh Hansen, vincitrice della 5 km, in 17'51"4. Quinto posto nella first heat per Mahila Spennato bronzo nella 5 km. La 15enne pugliese - tesserata per Icos Sporting Club e allenata da Max Di Mito - tocca in 17'35"4, con la transalpina Clemence Coccordano che in 17'31"0 regola il gruppo.
Semifinale. Bravissima ancora Mahila Spennato che con il nono crono si prende il pass per una finale che si preannuncia difficile, di alto livello e da bagarre condensata in cinquecento metri. L'azzurra regola il chilometro in 11'16"9. La più veloce e grande favorita è la statunitense Claire Weinstein - oro nella 10 km, con la 4x200 olimpica - in 11'10"5. Si ferma Ludovica Terlizzi quindicesima in 11'23"3.
FINALE. E Claire Weinstein con facilità domina i cinquecento metri finale. La 17enne del Nevada - argento olimpico con la 4x200 sl - stacca il gruppo a metà gara e chiude solitaria in 5'50"8; completano il podio l'altra statunitense Brinkleigh Hansen in 6'00"0 e la francesce Clemence Coccordano in 6'02"0. Bravissima Mahila Spennato quinta in 6'13"8.
REGOLAMENTO. Novità assoluta nel programma del nuoto in acque libere è la 3 km ko sprint. La formula prevede un primo round da 1500 metri con due atleti per nazione sia maschi che femmine, al termine della quale la metà dei partecipanti - divisi in due batterie - vengono eliminati; dopo un minuto e mezzo di recupero vi sarà una semifinale da 1000 metri che dimezzerà ulteriormente i partecipanti; e quindi, dopo un'altra pausa di novanta secondi, la finale sui cinquecento metri.
3 km ko sprint mas
Eliminatorie - 1.5 km
First Heat
1. Sacha Velly (Fra) 16'26"6
Second Heat
1. Hunor Kovacs (Hun) 16'33"3
5. Vincenzo Caso 16'35"2 qual. in semifinale
12. Lorenzo Cinquepalmi 16'40"0 eliminato
Semifinale - un chilometro
1. Sacha Velly (Fra) 10'10"0
8. Vincenzo Caso 10'22"1 qual. in finale
Finale - 0.5 km
1. Kaito Tsujimori (Jpn) 5'54"1
2. Vasileios Kakoulakis (Gre) 5'54"5
3. Sacha Velly (Fra) 5'54"6
7. Vincenzo Caso 5'57"5
3 km ko sprint fem
Eliminatorie - 1.5 km
First Heat
1. Clemence Coccordano (Fra) 17'31"0
5. Mahila Spennato 17'35"44 qual. in semifinale
Second Heat
1. Ludovica Terlizzi 17'49"7 qual. in semifinale
Semifinale - un chilometro
1. Claire Weinstein (Usa) 11'10"5
9. Mahila Spennato 11'16"9 qual. in finale
15. Ludovica Terlizzi 11'23"3 eliminata
Finale - 0.5 km
1. Claire Weinstein (Usa) 5'50"8
2. Brinkleigh Hansen (Usa) 6'00"0
3. Clemence Coccordano (Fra) 6'02"0
5. Mahila Spennato 6'13"8
Gli azzurri per Alghero. Il responsabile delle squadre nazionali giovanili Roberto Marinelli per l'occasione ha convocato: Vincenzo Del Vecchio (Olimpic Nuoto Napoli), Davide Grossi (Gam Brescia), Vincenzo Caso (Fiamme Oro/CC Napoli), Lorenzo Cinqueplami e Guglielmo Lombardo (CC Napoli), Gaetano Tammaro (Olimpic Nuoto Napoli), Gabriele Aloisi (Buonconsiglio Nuoto); Chiara Sanzullo (CC Napoli), Viola Giraudo (Taurus Nuoto), Mahila Spennato (Icos Sporting Club), Ginevra Bagaglini (Primavera Campus), Emma Micheletti (Nuoto Venezia), Ludovica Terlizzi (Genova Nuoto). Nello staff, oltre a Roberto Marinelli, il coordinatore tecnico del settore Stefano Rubaudo, i tecnici Pietro Bonanno e Simone Menoni e il medico Sergio Crescenzi.
Foto Antonella Correale, Andrea Masini e Federica Muccichini / DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali.
Obbligatorio menzionare i credit.
Mondiali jrs ad Alghero. Grossi argento e Spennato bronzo. Italfondo sempre super
Quattro gare, dodici medaglie a disposizione e tante emozioni condensate in una mattinata finalmente soleggiata e non ventilata. La seconda gioranta dei Mondiali juniores in acque libere di Alghero è ricca come non mai con le 5 e le 7.5 km. L'Italfondo non si ferma e, dopo il secondo posto di Chiara Sanzullo e il terzo di Vincenzo Caso nelle dieci chilometri, arrivano il bronzo di Mahila Spennato nei cinquemila metri e successivamente un argento, tanto pesante quanto sfortunato, di Davide Grossi nella 7.5.
Le 5 chilometri. Esce dall'acqua con la consapevolezza di aver dato tutto e con l'emozione di aver ottenuto un risutato superbo. Mahila Spennato si prende un magnifico bronzo nella 5 km e può anche aprire la porta dei rimpianti, per aver sprecato forse troppe energie nel secondo giro quando è passata addirittura in testa con un bel margine rispetto all'americana Brinkleigh Hansen e all'ungherese Anna Bartalos. La 15enne pugliese - tesserata per Icos Sporting Club e seguita da Max Di Mito - tocca in 1h03'14"8, superata a cinquecento metri dalla fine da Hansen che vince in 1h03'05"3 e dalla magiara Bartalos argento in 1h03'09"5. Discreto l'undicesimo posto di Ginevra Bagaglini (Primavera Campus) in 1h04'34"4
Nella prova maschile vittoria in solitaria del tedesco Jonas Lieschke in 59'42"1, che precede l'ungherese Balint Kreisz argento in 59'55"3 e il greco Konstantinos Chourdakis in 59'57"8. Miglior azzurro è Gaetano Tammaro (Olimpic Nuoto Napoli) sesto in 1h00'07"0.
Gara maschile. Ritmo non sostenuto in avvio e gruppo che viaggia sostanzialmente compatto con il turco Berki Avci che passa in testa al primo giro (19'14), seguito dagli ungheresi Marton Huszti e Balint Kreisz e dai tedeschi Jonas Lieschke e Mattheo Strassburger. Decimo è Gabriele Aloisi ma a sei secondi dal vertice. Diciassettesimo è Gaetano Tammaro che fatica in mezzo al traffico. Subito dopo il passaggio arriva la sgasata dell'ungherese Kreisz che allunga il gruppo. Il magiaro passa in testa ai 3.2 (39'35"7) con due decimi di vantaggio sul giapponese Taishin Nakagawa e tre rispetto al compagno di squadra Huszti. Quarto passa il tedesco Lieschke. Perdono terreno gli azzurri che scivolano oltre la decima posizione Tammaro è tredicesimo a cinque secondi da Kreisz, mentre Aloisi un po' in affanno è diciassettesimo a venti. Il gruppo si ricompatta fino ai 4.2 km poi arriva la veemente accelerazione di Lieschke che lascia sul posto la concorrenza e soprattutto Kreisz. Il tedesco vince in solitaria in 59'42"1; Kreisz in volata regola il greco Konstantinos Chourdakis che si prende un super bronzo. Tammaro è bravissimo e risale fino al sesto posto (1h00'07"0) ; Aloisi, invece, stremato finisce sedicesimo ad un minuto dal vincitore
Gara femminile. Neanche il tempo di studiarsi che all'imbocco del primo lato lungo partono l'ungherese Anna Bartalos, l'azzurra Mahila Spennato e la statunitense Brinkleigh Hansen. Le tre prendono subito quindici metri di margine dal resto del gruppo e al primo rilevamento passa prima Bartalos (20'01"6), con Spennato ad un secondo e mezzo e Hansen a meno di quattro. Quarta ma distante è l'altra magiara Kitti Kammerer (20'29"8) con Ginevra Bagaglini (20'30"1) e la tedesca Sydney Ferch (20'30"2) in scia: la gara però è già chiusa per la gloria del podio. Non cambia l'andamento nel secondo giro con Spennato, Bartalos ed Hansen che rimangono in fuga e si alternano in testa, dandosi cambi regolari. Spennato poi accelera ulteriormente e ai 3.2 transita in 41'17"4 con nove secondi di margine su Bartalos ed Hansen; ad oltre un minuto il gruppo che non ha mai saputo rispondere all'attacco delle tre fuggitive. Tattica coraggiosa quella dell'azzurra ma forse troppo avventata e a cinquecento metri dalla fine arrivano i sorpassi di Hansen che è d'oro in 1h03'05"3 e di Bartalos che si mette al collo l'argento in 1h03'09"5. Spennato è comunque di bronzo, e che bronzo, in 1h03'14"8 ed esce dall'acqua commossa per un risultato di livello assoluto.
Le parole di Mahila Spennato. "Parto subito con una dedica: questo bronzo è merito di Chiara (Sanzullo ndr) che mi è stata accanto in questi giorni e non solo. Il suo è stato un sostegno prezioso e fondamentale: è un'amica straordinaria. Sono contenta della mia gara, perché volevo impostarla in questa maniera, cercando di far selezione fin da subito. Sapevo che eravamo in tre ma non mi ero accorta della presentza della statunitense. Nell'ultimo giro ho accusato la stanchezza ma sono felicissima, perché ho ottenuto un grande risultato".
Le 7.5 km. L'argento è scintillante ma la sfortuna separa Davide Grossi da un oro che avrebbe meritato per sagacia tattica, al termine di una gara condotta sempre al coperto, e potenza quella mostrata nell'ultimo chilometro. Il 17enne lombardo - tesserato per GAM Team Brescia e allenato da Tanya Vannini e Giorgio Lamberti - si sgancia dal gruppo insieme al turco Emir Albayark a ottocento metri dalla conclusione, lo affianca all'inizio dell'imbuto ma arriva al tocco della piastra corto, anche a causa della perdita degli occhialini, e si fa bruciare da Albayark che è d'oro in 1h18'34"3 contro l'1h18'34"34 dell'azzurro che comunque esce dall'acqua soddisfatto e commosso.
Italiane a ridosso del podio nella 7.5 km vinta dalla fortissima statunitense Claire Weinstein - campionessa olimpica con la 4x200 stile libero - in 1h25'43"3. La ligure Ludovica Terlizzi (Genova Nuoto) perde il treno delle medaglie a cinquecento metri dalla conclusione ed è comunque eccellente sesta in 1h25'56"1; ottava, ma più staccata dal vertice, Viola Giraudo in 1h26'37"5.
La gara maschile. Partenza abbastanza controllata e al primo passaggio il gruppo è compatto con il turco Emir Albayrak a scandire il ritmo, seguito dal greco Vasileios Kakoulakis e dall'azzurro Davide Grossi. Finisce subito la gara di Guglielmo Lombardo squalificato per scorrettezze dalla giuria. Dal secondo chilometro si accende la battaglia: il gruppo si riduce a undici unità. Comanda sempre Albayrak (38'28"8), braccato dallo spagnolo Cristoba Vargas (38'30"3), da Kakoulakis (38'31"8), da un bravissimo Grossi (38'31"9) e dall'altro turco Atakan Ercan (38'33"3).
Terzo giro e Albayrak che accelera e si mantiene in testa a 1.8 km dalla conclusione, ma restano in scia al turco Vargas, Kakoulakis, Ercan, Steuter e Grossi che chiude il gruppo dei migliori ridotto a sei nuotatori. A ottocento metri dalla fine scappano in tre Albayrak, Grossi ed Ercan. L'azzurro affianca Albayrak proprio all'ingresso dell'imbuto ma arriva al tocco della piastra corto, anche a causa della perdita degli occhialini, e si fa bruciare dal turco che è d'oro in 1h18'34"3 contro l'1h18'34"34 di Grossi. Terzo è Ercan in 1h18'39"0.
La gara femminile. Primo giro di studio anche nella prova femminile. Un lieve margine di due secondi sul resto del gruppo lo guadagna la statunitense Claire Weinstein (20'33"2) ma sono in trenta sulla stessa linea praticamente con Ludovica Terlizzi ottava e Viola Giraudo subito dietro. Cambia qualcosa dal secondo giro con le americane Claire Weinstein (42'24"9) e Daisy Collins (42'26"9) che forzano l'andatura. Tengono in nove. Alle spalle delle statunitensi vi è la spagnola Noa Martin (42'29"3). Le azzurre tengono abbastanza bene: Terlizi passa quinta (42'31"2) e Giraudo dodicesima (42'34"9).
Weinstein si mantiene in testa anche al penultimo passaggio (1h04'01"1) dopo aver effettuato un ulteriore forcing nel terzo giro: tengono botta in sei e tra queste ci sta anche Ludovica Terlizzi (1h04'08"5) quinta ai 5.4 km; alle spalle di Weinstein minacciose ci sono anche la giapponese Sachika Kajimoto, le spagnole Pena Martinez e Noa Martin e la magiara Napsugar Nagy.
Weinstein che inserisce le marce pesanti dall'ultimo chilometro e guadagna terreno sulla concorrenza. La statunitense strappa ancora a trecento metri dalla conclusione e si impone in 1h25'43"3; con lei sul podio ci sono la spagnola Pena Martinez in 1h25'46"0 e l'ungherese Napsugar Nagy in 1h25'49"6. Terlizzi abbassa leggermente le frequenze e termina comunque sesta in 1h25'56"1. Ottava, ma più staccata dal vertice, Viola Giraudo in 1h26'37"5.
Le parole di Davide Grossi. "Sono a dir poco emozionato, perché sapevo di star bene e di poter andar forte ma non fino a questo punto. Conquistare un argento mondiale e per di più in Italia è qualcosa di indimenticabile. Voglio anche ringraziare tutto il pubblico intervenuto ad Alghero, perché il loro supporto mi ha dato un'ulteriore carica".
NUMERI E CONDIZIONI. Al via erano in 82 (42 femmine e 40 maschi) in rappresentanza di 37 nazioni per le 5 km e in 97 (49 maschi e 48 femmine) in rappresentanza di 39 nazione per le 7.5. Si è gareggiato ovviamente senza muta con temperatura dell'acqua intorno ai 25 gradi, quella dell'aria vicino ai 21 al momento della partenza della 5 km e sui 25 per il via delle 7.5 km. Vento completamente assente. Percorso di 1.67 km da ripetere tre volte per la cinque chilometri e di 1.8 da quattro giri per la 7.5.
NOVITA' KO SPRINT. Novità assoluta nel programma del nuoto in acque libere è la 3 km ko sprint. La formula prevede un primo round da 1500 metri con due atleti per nazione sia maschi che femmine, al termine della quale la metà dei partecipanti vengono eliminati; dopo un minuto e mezzo di recupero vi sarà una semifinale da 1000 metri che dimezzerà ulteriormente i partecipanti; e quindi, dopo un'altra pausa di novanta secondi, la finale sui cinquecento metri.
2^ giornata - venerdì 6 settembre
5 km maschile
1. Jonas Lieschke (Ger) 59'42"1
2. Balint Kreisz (Hun) 59'55"4
3. Konstantinos Chourdakis (Gre) 59'57"8
6. Gaetano Tammaro 1h00'07"0
16. Gabriele Aloisi 1h00'51"7
5 km femminile
1. Brinkleigh Hansen (Usa) 1h03'05"3
2. Anna Bartalos (Hun)1h03'09"5
3. Mahila Spennato 1h03'14"8
11. Ginevra Bagaglini 1h04'34"4
7.5 km maschile
1. Emir Albayark (Tur) 1h18'34"3
2. Davide Grossi 1h18'34"4
3. Atakan Ercan (Tur) 1h18'39"0
7.5 km femminile
1. Claire Weinstein (Usa) 1h25'43"3
2. Pena Martinez (Esp) 1h25'46"0
3. Napsugar Nagy (Hun) 1h25'49"6
6. Ludovica Terlizzi 1h25'56"1
Gli azzurri per Alghero. Il responsabile delle squadre nazionali giovanili Roberto Marinelli per l'occasione ha convocato: Vincenzo Del Vecchio (Olimpic Nuoto Napoli), Davide Grossi (Gam Brescia), Vincenzo Caso (Fiamme Oro/CC Napoli), Lorenzo Cinqueplami e Guglielmo Lombardo (CC Napoli), Gaetano Tammaro (Olimpic Nuoto Napoli), Gabriele Aloisi (Buonconsiglio Nuoto); Chiara Sanzullo (CC Napoli), Viola Giraudo (Taurus Nuoto), Mahila Spennato (Icos Sporting Club), Ginevra Bagaglini (Primavera Campus), Emma Micheletti (Nuoto Venezia), Ludovica Terlizzi (Genova Nuoto). Nello staff, oltre a Roberto Marinelli, il coordinatore tecnico del settore Stefano Rubaudo, i tecnici Pietro Bonanno e Simone Menoni e il medico Sergio Crescenzi.
Foto Antonella Correale, Andrea Masini e Federica Muccichini / DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali.
Obbligatorio menzionare i credit.
Mondiali jrs ad Alghero. Sanzullo argento e Caso bronzo. Italfondo show

Sole che si alterna a nuvole, dopo una nottata di pioggia e grandine, temperatura dell'acqua a 24.5° e vento intorno ai trenta nodi. Non sono le condizioni ideali ma tutto è reso più dolce dallo scenario unico dalla spiaggia di Mugoni abbracciata dall'area protetta di Porto Conte. I mondiali juniores di Alghero, in programma fino all'8 settembre, si aprono con questa cartolina e le dieci chilometri che regalano spettacolo, sussulti ed emozioni azzurre che si traducono nell'argento incredibile, per l'evoluzione finale della gara, della sorella d'arte Chiara Sanzullo e il bronzo tutto classe e grinta di Vincenzo Caso. Due medaglie che confermano il costante ed eccellente stato di salute del fondo azzurro; alle spalle dei "big" infatti vi è un gruppo di giovani che fanno presagire un quadriennio olimpico, che porterà a Los Angeles 2028, all'altezza di tradizione ed aspettative.
Rimonta, rimpianti, gioia e lacrime. C'è tutto nel pazzesco e rocambolesco di Chiara Sanzullo che si prende un argento scintillante nella 10 km femminile al termine di un pazzesco sprint con la statunitense Claire Stuhlmacher. La 18enne di Massa di Somma - tesserata per CC Napoli, allenata da Pietro Bonanno, bronzo agli Eurojs di Vienna e sorella di Mario e Pasquale altri fondisti d'autore- risale, dopo l'ultimo rifornimento, dal nono al secondo posto nel giro di ottocento metri e affianca Stuhlmacher all'inizio dell'imbuto: entrambe falliscono il primo tocco con la piastra ma la statunitense è più abile con il braccio di richiamo e conclude in 2h09'15"9 contro il 2h09'16"2 dell'azzurra premiata sul podio proprio dal fratello Mario. Terza è la greca Georgia Makri in 2h09'16"6.
Nella prova maschile, è splendido e strameritato bronzo Vincenzo Caso al termine di una gara tutta di testa e condotta con cuore, grinta e lungimiranza tattica. Il 19enne partenopeo - tesserato per Fiamme Oro e CC Napoli, altro allievo di Pietro Bonanno - chiude in 2h00'15"8 battuto nella volta per l'argento dal sornione polacco Piotr Wozniak, nascosto nelle retrovie fino all'ultimo rifornimento, secondo in 2h00'13"6. L'oro è del fenomenale francese Sacha Velly, in testa fin dall'avvio, che allunga ad un chilometro dall'arrivo e vince in 1h59'44"2. Quattordicesimo Vincenzo Del Vecchio (Olimpic Nuoto Napoli), non a suo agio con il mare increspato e il vento frontale, in 2h03'02"1.
La gara femminile. Cala leggermente il vento rispetto alla prova maschile e la conseguenza è di un mare meno agitato e di condizioni generali quasi ideali. Undici atlete in nove secondi al primo rifornimento. Guida il gruppo l'ungherese Glenda Abonyi-Toh (20'25"1), seguita dall'ellenica Giorgia Makri (20'26"6), dalla francese Clemence Coccordano (20'28"6) e dall'altra magiara Vivien Nett (20'29"2). Chiara Sanzullo è ottava (20'32"9), mentre Emma Micheletti è diciottesima e leggermente più staccata dalla vetta (20'40"1). Ritmi blandi anche nel secondo giro ai 3.2 ci sono sempre in testa Abonyi Toth, Makri e Netto. Quarta è la giapponese Misa Okuzono, quinta la tedesca Hannah Gatjen e sesta la francese Clemence Coccordano. Sanzullo è ottava a sette secondi dalla vetta, Micheletti risale ed è undicesima ad undici secondi dalla Toth. Aumenta il ritmo dal quarto chilometro. Le redini le prende Nett che passa alla boa di metà gara in 1h03'46"4, tallonata da Makri (1h03'48"3) e dalle giapponesi Miku Kojima (1h03'48"5) e Misa Okuzono (1h03'50"5). Risale al quinto posto Coccordano (1h03'50"5), mentre scivola al sesto Toth (1h03'50"6). Le azzurre sono nel gruppo di testa perchè Sanzullo è nona (1h03'52"6), con Micheletti a quattro decimi ed undicesima.
Quarto giro con Toth che torna a trascinare il gruppo delle migliori (1h25'37"7); seconde appaiate sono la tedesca Gatjen e l'ellenica Makri (1h25'38"8); poi Kojima, Coccordano e Nett. Tengono botta le azzurre con Sanzullo e Micheletti ottava e nona ma ad appena cinque e sei secondi dal vertice.
Cambia qualcosa al quinto passaggio con la statunitense Clair Stuhlmacher che risale di gran carriera e guida con due decimi di vantaggio su Makri, tre su Okuzono e nove su Kojima. Toth riscende al sesto posto ma a poco più di un secondo dal vertice e sulla sua scia ci sono Coccordano, Micheletti, Sanzullo, Netto e Gatjen. Ad otto chilometri dalla conclusione tutto può succedere con dieci caimane in appena sette secondi. Il rifornimeto, ultimo e preziosissimo, non lo salta nessuna e parte la bagarre decisiva.
Tutti da vivere gli ultimi duemila metri. Sanzullo è strepitosa e risale alle spalle di Stuhlmacher e la scavalca all'imbocco dell'imbuto: lo sprint è incandescente. Stuhlmacher e Sanzullo mancano il primo tocco della piastra, ma l'americana è più lesta con il braccio di richiamo e vince in 2h09'15"9 contro il 2h09'16"2 della sorella d'arte. Terza, e per poco non approfitta del piccolo pasticcio delle due di testa, è la greca Makri in 2h09'16"6. Ottima sesta Emma Micheletti in 2h09'21"7.
La gara maschile. Il vento condiziona fin da subito la prova maschile con il gruppo aperto a ventaglio. Davanti al passaggio ai 1.6 km c'è il francese Sacha Velly (18'59"0), seguito da Vincenzo Caso (19'00"0), dall'ungherese Hunor Kovacs-Seres (19'01"0) e da Vincenzo Del Vecchio (19'02"0) ma in una manciata di secondi sono in quindici.
Cambia qualcosa nel secondo giro con Kovacs-Seres che alza leggermente il ritmo e prende il comando e passa avanti ai 3.2 km in 39'22"6, poi Velly distanziato di un paio di secondi, l'altro magiaro Daniel Poteczin (39'25"6) e il messicano Paulo Strehlke Delgado (39'26"1); Caso e Del Vecchio sono rispettivamente settimo (39'29"0) e decimo (39'30"6) ma in scia ai migliori: in diciassette secondi ci sono ventiquattro nuotatori. In testa dal quarto chilometro si alternano Kovacs, Velly, Delgado e Caso che risale di gran carriera. All'intermedio di metà gara passa in testa Delgado (59'41"1) ma è braccato da Velly (59'41"6), Caso (59'43"5), Kovacs (59'43"7), dal sorprendente ecuadoriano Juan Alcivar (59'45"3), dal polacco Piotr Wozniak (59'45"9), dal brasiliano Leonardo Brandt De Macedo (59'47"0), dall'altro transalpino Emile Vincent (59'47"3). Scivola in undicesima posizione, in difficoltà con il vento e il mare moss, Del Vecchio (59'52"3). Scappano in quattro dal quinto chilometro: Caso, Velly e Delgado e Kovacs. L'azzurro comanda al penultimo rifornimento (1h19'42"7), con il transalpino (1h19'44"2), il messicano (1h19'45"9) e l'ungherese (1h19'47"9) in scia; c'è il buco con il resto del gruppo guidato dal polacco Bartosz Kapala (1h20'04"9); Del Vecchio perde ancora un paio di posizioni ed è quattordicesimo.
Accelerazione di Velly a metà del penultimo giro: tengono Caso e a fatica Delgado; perde terreno Kovacs che fatica con il vento contro. Ultimo rifornimento co. Caso (1h40'12"2), Velly e Delgado sulla stessa linea; Kovacs è staccato di undici secondi e da dietro risalongo i polacchi Kapala e Vozniak. A un chilometro dall'arrivo Velly accelera veemente: Caso non tiene il ritmo, Delgado crolla e da dietro risale il polacco Piotr Wozniak sornione per tutta la gara. Il transalpino vince in 1h59'44"2. Vozniak allo sprint (2h00'13"6) batte Caso (2h00'15"8) che conquista un bronzo pesantissimo nella specialità olimpica.
Le parole di Chiara Sanzullo. "Non ho parole perché un anno fa non avrei mai pensato di poter essere qui e per giunta con un argento. I ritmi della gara non sono stati eccezionali ed io l'ho condotta come piace a me. Sono rimasta coperta, cercando di risparmiare energie e nell'ultimo giro ho dato tutto quello che avevo. Peccato per l'errore al tocco della piastra ma sono cose che capitano: mi servirà da lezione per il futuro".
Le parole di Vincenzo Caso. "La gara è stata molto tirata e le condizioni non erano ottimali. Io sono sempre rimasto nelle posizioni di vertice e alla fine ero un po' stanco. Sono felicissimo per il bronzo, perchè rappresenta una medaglia pesanti e che mi trasmette una carica incredibile per il futuro".
NUMERI E CONDIZIONI. Al via erano in 83 (36 femmine e 47 maschi) in rappresentanza di 39 nazioni. Si è gareggiato ovviamente senza muta, malgrado la pioggia copiosa caduta fino alle prime luci del mattina con temperatura dell'acqua intorno ai 24 gradi e vento da nord-est a trenta nodi. Percorso di 1.6 km da ripetere sei volte.
NOVITA' KO SPRINT. Novità assoluta nel programma del nuoto in acque libere è la 3 km ko sprint. La formula prevede un primo round da 1500 metri con due atleti per nazione sia maschi che femmine, al termine della quale la metà dei partecipanti vengono eliminati; dopo un minuto e mezzo di recupero vi sarà una semifinale da 1000 metri che dimezzerà ulteriormente i partecipanti; e quindi, dopo un'altra pausa di novanta secondi, la finale sui cinquecento metri.
1^ giornata - giovedì 5 settembre
10 km maschile
1. Sacha Velly (Fra) 1h59'44"2
2. Piotr Wozniak (Pol) 2h00'13"6
3. Vincenzo Caso 2h00'15"8
10 km femminile
1. Claire Stuhlmacher (Usa) 2h09'15"9
2. Chiara Sanzullo 2h09'16"2
3. Georgia Makri (Gre) 2h09'16"6
Gli azzurri per Alghero. Il responsabile delle squadre nazionali giovanili Roberto Marinelli per l'occasione ha convocato: Vincenzo Del Vecchio (Olimpic Nuoto Napoli), Davide Grossi (Gam Brescia), Vincenzo Caso (Fiamme Oro/CC Napoli), Lorenzo Cinqueplami e Guglielmo Lombardo (CC Napoli), Gaetano Tammaro (Olimpic Nuoto Napoli), Gabriele Aloisi (Buonconsiglio Nuoto); Chiara Sanzullo (CC Napoli), Viola Giraudo (Taurus Nuoto), Mahila Spennato (Icos Sporting Club), Ginevra Bagaglini (Primavera Campus), Emma Micheletti (Nuoto Venezia), Ludovica Terlizzi (Genova Nuoto). Nello staff, oltre a Roberto Marinelli, il coordinatore tecnico del settore Stefano Rubaudo, i tecnici Pietro Bonanno e Simone Menoni e il medico Sergio Crescenzi.
Foto Antonella Correale, Andrea Masini e Federica Muccichini / DBM
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59^ Capri-Napoli. Sabato lo spettacolo sul Golfo

Sabato partenza alle ore 10 da Le Ondine Beach Club di Gemma Rocchi, con il supporto dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Falco; arrivo a partire dalle 16.30 nelle acque antistanti il Molosiglio, grazie alla disponibilità del Circolo Canottieri Napoli guidato dal presidente Giancarlo Bracale, che ha già ospitato le tre prove Open svoltesi tra giugno e luglio. Nel mezzo i 36 chilometri che segnano la storia della rassegna.
Mondiali jrs ad Alghero. La presentazione ufficiale. Italfondo d'assalto

Circa 280 atleti in rappresentanza di 39 nazioni. Sono i numeri straordinari e da record dei Mondiali juniores di nuoto in acque libere che avranno il loro palcoscenico in Alghero dal 5 all'8 settembre. L’evento trova il suo tocco magico, nonché il suo campo gara nella suggestiva ambientazione dell’area protetta di Porto Conte che annovera anche la spiaggia di Mugoni, famosa sia per il colore della sabbia e del fondale, sia per una pineta retrostante che affascina i milioni di villeggianti che anno dopo anno la affollano. La kermesse iridata giovanile, organizzata nel migliore dei modi in ogni dettaglio dalla Federazione Italiana Nuoto, con il supporto ovviamente della World Aquatics, della Regione Sardegna e del Comune di Alghero, è stata presentata mercoledì 4 settembre, alle 11.00, nella sala conferenze della fondazione Alghero alla presenza del sindaco del Raimondo Cacciotto, del membro del Bureau della World Aquatics Zouheir El Moufti, del presidente della FIN Sardegna Danilo Russu, dal coordinatore tecnico delle nazionali in acque libere Stefano Rubaudo e dal presidente di Alguer Sport Lorenzo Zicconi.
Le parole del sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto. "Io sono orgoglioso di ospitare nella mia città un evento del genere e per questo ringrazio la Federazione Italiana Nuoto e la World Aquatics. Saranno in gara tanti giovani e spero possano esaltare il pubblico ed essere anche d'esempio per gli adulti. Si nuoterà in un contesto magnifico e questo sport lo onorerà, essendo da sempre vicino alla tutela dell'ambiente".
Le parole del membro del Bureau della World Acquatics Zouheir El Moufti. "Siamo orgogliosi di poter affermare che si tratta dei Campionati Mondiali Juniores con la migliore partecipazione di sempre, con quasi 280 atleti in gara provenienti da 39 federazioni nazionali (tutti i continenti sono rappresentati). Voglio esprimere un enorme ringraziamento alla Federazione Italiana Nuoto, alla Regione Sardegna e alla Città di Alghero per l'impegno profuso nell'ospitarci.
Siamo entusiasti di lanciare il nostro nuovo formato, la 3 km knockout, a questi Mondiali Juniores sabato, e speriamo diventi un punto fermo del programma di nuoto in acque libere".
Le parole del coordinatore delle squadre nazionali in acque libere Stefano Rubaudo. "Questi mondiali rappresentano il punto uno del prossimo quadriennio olimpico: da qua usciranno i gli atleti di punta per l'Italia e per il resto delle nazionali in vista delle Olimpiadi di Los Angeles 2028. E' stata inserita per la prima volta in assoluto una nuova gara e vedremo che risposte ci saranno. La nostra nazionale è fortissima e mi aspetto già risposte dai giovani convocati, pur sapendo che il livello è altissimo. La Sardegna ha risposto come sempre alla grande; si gareggia in un palcoscenico che tutti ci invidiano e quindi ci sono le premesse per assistere a un grande spettacolo".
Le parole del presidente della FIN Sardegna Danilo Russu. "Voglio ringraziare la World Aquatics per la fiducia che c'ha dato, assegnandoci la manifestazione, e la Federazione Italiana Nuoto, che qui rappresento, per il sostegno costante. Da due anni la Sardegna ospita la Coppa Len in Acque Libere e adesso arrivano i Mondiali juniores: vuol dire che il lavoro ben fatto ripaga. Mi aspetto quattro giorni emozioanti e ricchi di pathos: i numeri sono eccezionali e potevano essere maggiori, se non vi fossero state delle rinunce alla vigilia. Ci tengo a sottolineare che questo sarà un evento a zero impatto ambientale: per i rifornimenti degli atleti sarà usato materiale biodegradabile e poi saranno attuati tutti gli accorgimenti per rispettare l'ambiente. I nuotatori gareggiano in una piscina 'naturale" ed è fondamentale tutelarla".
Nel pomeriggio nella piazza Lo Quarter della Fondazione Alghero si è svolta la cerimonia d’apertura dei Mondiali juniores di nuoto in acque libere. Cerimonia che è stata aperta dalla parata delle Nazionali che ha attraversato le vie del centro storico d’Alghero per poi fermarsi: ultima nazionale a sfilare ovviamente l’Italia. Successivamente momento tra spettacolo e tradizioni con l'esibizione del gruppo folkloristico di Olmedo; e in seguito la presentazione della mascotte "Ajo!".
ITALIA ARREMBANTE. Al via, ambiziosa e motivata come sempre, l'italfondo del responsabile delle squadre nazionali giovanili Roberto Marinelli che per l'occasione ha convocato: Vincenzo Del Vecchio (Olimpic Nuoto Napoli), Davide Grossi (Gam Brescia), Vincenzo Caso (Fiamme Oro/CC Napoli), Lorenzo Cinqueplami e Guglielmo Lombardo (CC Napoli), Gaetano Tammaro (Olimpic Nuoto Napoli), Gabriele Aloisi (Buonconsiglio Nuoto); Chiara Sanzullo (CC Napoli), Viola Giraudo (Taurus Nuoto), Mahila Spennato (Icos Sporting Club), Ginevra Bagaglini (Primavera Campus), Emma Micheletti (Nuoto Venezia), Ludovica Terlizzi (Genova Nuoto). Nello staff, oltre a Roberto Marinelli, il coordinatore tecnico del settore Stefano Rubaudo, i tecnici Pietro Bonanno e Simone Menoni e il medico Sergio Crescenzi.
Giovedì la prima giornata con le 10 km: alle 13.00 quella maschile e alle 16.00 quella femminile; poi venerdì le 5 km e le 7.5 km; sabato la grande novità con le 3 km knockout sprint; e domenica mattina le due 4x1.5 km mixed.
Le parole e gli obiettivi di Roberto Marinelli. “I ragazzi sono stati in collegiale al Centro Federale di Ostia dal 12 agosto, subito dopo la conclusione dei campionati italiani di categoria. Non è stato semplice ricataputtarli in un raduno ma hanno tutti risposto alla grande, dimostrando maturità e voglia di allenarsi in vista dell’appuntamento più importante della stagione. Io penso che, sulla scia di quanto dimostrato agli Europei, non deluderemo le solite aspettative perché le motivazioni sono alle stelle e la condizione di tutti è ottimale. Il campo gara è perfetto e la temperatura dell’acqua ideale: non servirà ovviamente la muta. Sperimenteremo anche la 3 km che è una via di mezzo tra un’australiana e ciò che avviene nelle sprint dello sci di fondo: è una gara che sicuramente garantirà spettacolo”.
NOVITA' KO SPRINT. Novità assoluta nel programma del nuoto in acque libere è la 3 km ko sprint. La formula prevede un primo round da 1500 metri con due atleti per nazione sia maschi che femmine, al termine della quale la metà dei partecipanti vengono eliminati; dopo un minuto e mezzo di recupero vi sarà una semifinale da 1000 metri che dimezzerà ulteriormente i partecipanti; e quindi, dopo un'altra pausa di novanta secondi, la finale sui cinquecento metri.
Calendario e orari
1^ giornata - giovedì 5 settembre
13.00 10 km maschile
16.00 10 km femminile
2^ giornata - venerdì 6 settembre
9.00 5 km femminile e 5 km maschile
11.30 7.5 km femminile e 7.5 km maschile
3^ giornata - sabato 7 settembre
9.00 3 km knockout sprint maschile
11.30 3 km knockout sprint femminile
4^ giornata - domenica 8 settembre
9.30 4x1.5 km mixed (14-16 anni)
11.30 4x1.5 km mixed (17-18 anni)
Olimpiadi. Taddeucci da sogno nella 10 km. E' bronzo!
Testa, cuore e lucidità tattica dal primo all'ultimo metro. Ginevra Taddeucci fa saltare il banco e conquista un favoloso bronzo nella 10 km in acque libere nella suggestiva, ma tanto discussa, cornice della Senna tra Pont Alexandre III e Pont de l'Alma.
Tenace, combattiva e anche ironica, insomma una toscanaccia doc. Ginevra Taddeucci conquista una medaglia tutto carattere, che vale la definitiva consacrazione sul palcoscenico internazionale. Una medaglia strameritata e figlia di una tattica perfetta: l'azzurra infatti si è mantenuta fin dalla partenza nelle prime posizioni, in un campo gara strettissimo e in cui, come avviene nel Gp di Monaco, superare è difficilissimo, praticamente impossibile controcorrente.
La 26enne di Firenze - tesserata per Fiamme Oro e CC Napoli, allenata da Giovanni Pistelli e oro iridato a Fukuoka 2023 con la 4x1.5 km - nuota in 2h03'42"8, preceduta solamente dall'olandese Sharon Van Rouwendaal che, otto anni dopo l'oro a Rio 2016 e l'argento a Tokyo 2020, trionfa in 2h03'34"42; il secondo posto è dell'australiana Moesha Johnson, come l'azzurra e l'olandese in testa dall'inizio alla fine, in 2h03'39"7.
Quarta e fuori dal podio la brasiliana e campionessa olimpica uscente Ana Marcela Cunha in 2h04'15"7; sesta la bravissima Giulia Gabbrielleschi - tesserata per Fiamme Oro e Nuotatori Pistoiesi, allieva di Massimiliano Lombardi - in 2h04'17"9.
Esulta Ginevra che ha ottenuto la qualificazione olimpica al 60esimo Settecolli IP: "E' stato difficile ed è un'emozione incredibile. Come dice sempre Stefano (Rubaudo, ndr) bisogna crederci e non mollare mai. Non pensavo di poter prendere la medaglia". Poi analizza la gara. "Non è stato facile perché in alcuni lati la corrente risucchiava e quindi era fondamentale mettere un po' di forza nella nuotata. Sono stata brava a rimanere incollata a Johnson e Van Rouwendaal e a non mollare". Poi le dediche. "Alla mia famiglia, al mio allenatore Giovanni (Pistelli, ndr) che mi allena da sempre e con cui ho condiviso momenti di gioia e superato quelli di difficoltà, al mio fidanzato Matteo Furlan che mi ha salvato dopo la delusione dei mondiali di Doha. Un pensiero, però, vorrei rivolgerlo ad Arianna Bridi che si era qualificata, ma che per motivi di salute è stata fermata: so quanti sacrifici ha compiuto in questi anni; ho nuotato pensando anche a lei che avrebbe meritato di essere qui. Non ho pensato minimamente a prendere il suo pass. Me lo volevo guadagnare, volevo guadagnarmi tutto, come ho sempre fatto e come continuerò a fare senza scorciatoie. Questa medaglia è anche per lei".
Con la medaglia al collo, un'emozionata Ginevra Taddeucci ha aggiunto: "È stata una gara durissima, un'incognita. Non sapevamo esattamente come fosse. Campo gara mai preparato. Stefano Rubaudo ieri è andato in avanscoperta e ci ha detto che l'acqua era insapore, inodore; di stare tranquilli. Ma io non mi tufferei di nuovo nella Senna. Due ore sono più che sufficienti. Abbiamo seguito un protocollo vaccinale, speriamo di non stare male. Ho letto molto bene la gara, cercavo sempre di stare insieme alle altre, sempre davanti per non evitare scherzi. Sapevo che il lato controcorrente era imprendibile perché se ti allargavi anche di 20 cm dal muro la corrente era molto più forte". Sul percorso che l'ha condotta sul podio olimpico: "È il sogno di ogni nuotatore di fondo ritrovarsi tra i primi tre. Ho nuotato due anni controcorrente, per cercare di migliorare sempre perché non bastava mai. Mi chiedevano sempre di dimostrare qualcosa in più. La mia vita è stata controcorrente nel nuoto e questa gara è la chiusura perfetta di come sono arrivata qua". Ribadisce poi: "La medaglia è dedicata al mio fidanzato Matteo Furlan (plurimedagliato internazionale che ha annunciato il ritiro dopo gli europei di Belgrado, ndr). Dopo la delusione dei campionati mondiali mi sono stati molto vicino i miei genitori, ma Matteo mi ha salvata; quindi la dedico totalmente a lui questa medaglia".
L'Italia del nuoto in acque libere festeggia così la quarta medaglia a cinque cerchi della storia dopo i bronzi di Martina Grimaldi nel 2012 al Serpentine di Hyde Park, a Londra, e di Gregorio Paltrinieri nel 2021 a Tokyo e l'argento di Rachele Bruni a Rio 2016 a Forte Copacabana.
Orgogliosa anche Gabbrielleschi. "Un sesto posto olimpico vuol dire tantissimo per me - racconta la 27enne pistoiese - Non sono stati giorni facili, perché lunedì scorso, quand'ero già in Francia, è venuta a mancare mia nonna e a lei dedico questa gara e questo magnifico piazzamento. Sono stati anni per tutta la squadra di duri allenamenti e sacrifici: questi risultati ripagano tutto il gruppo".
Le parole del coordinatore tecnico Stefano Rubaudo. "Le ragazze hanno interpretato la gara alla perfezione, in un contesto tosto. Hanno seguito le indicazioni che ho dato dopo la perlustrazione di ieri; durante la riunione tecnica c'era sintonia su tutto. Sapevano che nel lato controcorrente era impossibile passare e che era fondamentale non rimanere troppo nel lato scoperto, perché altrimenti si perdevano metri preziosi. Questo è un campo gara difficilissimo. Sono andate in crisi atlete navigate come Cunha, Beck e Cassignol; le azzurre sono state perfette. Ginevra è stata intraprendente, coraggiosa e brava. Gabbrielleschi è stata inappuntabile. Ho visto in loro ciò che chiedevo da tempo, perché so quanto valgono e i sacrifici che hanno fatto per arrivare fin qui".
La gara. Ventiquattro atlete al via per i 6 giri del quadrilatero formato da quattro boe da 1670 metri nella Senna tra pont Alexandre III e pont de l’Alma. Temperatura dell'acqua intorno ai 20° e quindi scongiurato l'utilizzo della muta. La partenza è subito a tutta e la prima azione degna di nota è quella dell'australiana Moesha Johnson con Ginevra Taddeucci e Giulia Gabbrielleschi sulla coda a trascinare il resto del gruppo. Migliori ancora nascoste. La 27enne aussie passa in testa al primo giro in 19'02"2, davanti alle azzurre distanti cinque secondi. Risalgono, però, in un percorso stretto e in cui è difficile superare, una sorta di Gran Premio di Montecarlo delle acque libere, l'olandese campionessa del mondo e argento olimpico Sharon Van Rouwendaal, la brasiliana e campionessa olimpica Ana Marcela Cunha, la francese Caroline Jouisse a una decina di secondi. Ai 2.5 prende il comando Van Rouwendaal, braccata da Cunha, dalle due azzurre e da Johnson. Nascosta nel gruppo la tedesca e bicampionessa europea Leonie Beck che passa intorno alla quindicesima posizione. L'olandese si porta in testa al rilevamento dei 3.2 km in 40'18"6 ma in una manciata di secondi ci sono Johnson, Taddeucci, Gabbrielleschi, Cunha e la sorprendente giapponese Airi Ebina. Ancora indietro Beck che passa a +21"4, leggermente più avanti Jouisse e l'altra transaplina Oceane Cassignol. Il gruppo è allungato con tutte le atlete che praticamente nuotano sulla sponda del fiume, utilizzato come un cordolo. Ritmo che aumenta al passaggio di metà gara con Johnson e Van Rouwendaal che passano in 1h01'47, seguite in meno di dieci secondi dalla brasiliana Cunha e dall'altra australiana Chelsea Gubecka; leggermente staccata l'altra parte del gruppo trascinata da Taddeucci, Gabbrielleschi con Beck che risale all'ottavo posto.
Ai 6.6 km, con due giri da completare, si staccano in tre. In testa passa Johnson in 1h22'02"1, poi Van Rouwendaal a +3"0 e una strepitosa e tenace Taddeucci a +8"3. con venti secondi di ritardo il resto del gruppo con Gubecka, Cunha e Gabbrielleschi sulla stessa linea; torna a perdere terreno Beck che passa ad oltre un minuto dalla testa. Posizioni e distacchi non mutano al passaggio ai 7.6 km. E' il momento decisivo della dieci chilometri olimpica: quello in cui si smette di bluffare. Agli 8.3 km Johnson, Van Rouwendaal e Taddeucci aumentano il vantaggio ad oltre trenta secondi su Cunha, Gabbrielleschi e Gubecka. Crolla ad oltre due minuti Beck. Le azzurre saltano il rifornimento che invece fanno Van Rouwendaal e Cunha, ma dal punto di vista cronometrico non cambia nulla. Parte da qui una lunga volata, con Cunha che deve forzare - adesso o mai più - per ricucire lo strappo con le tre davanti. Johnson accelera ad 800 metri dall'arrivo ma Van Rouwendaal e una clamorosa Taddeucci rimangono incollate. Da dietro Cunha guadagna appena una manciata di secondi, con Gabbrielleschi che non molla la coda della brasiliana. Aumenta ulteriormente le marce Johnson a cinquecento metri dalla fine: Van Rouwendaal e Taddeucci resistono. Cunha e Gabbrielleschi riducono il margine a venticinque secondi, ma per le medaglie è troppo tardi. Strappa Van Rouwendaal che cambia la linea, allontanandosi leggermente dal bordo e dalla linea ideale: il sorpasso su Johnson è servito; Taddeucci rimane sulla scia dell'americana. Le tre prendono l'imbuto nel seguente ordine e al tocco della piastra non mutano le posizioni. Van Rouwendaal vince otto anni dopo il trionfo a Rio 2016; Johnson è argento e Taddeucci conquista uno strameritato bronzo.
Podio 10km - Donne
1. Sharon Van Rouwendaal (NED) 2h03'34"2
2. Moesha Johnson (AUS) 2h03'39"7
3. Ginevra Taddeucci 2h03'42"8
6. Giulia Gabbrielleschi 2h04'17"9
Foto Giorgio Scala, Andrea Masini e Andrea Staccioli / DBM
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Olimpiadi di Parigi. Ecco la nazionale di fondo del ct Rubaudo

Su proposta del coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, in ottemperanza al regolamento, la Federazione Italiana Nuoto ha il piacere di comunicare la selezione nazionale di nuoto di fondo che parteciperà alle Olimpiadi di Parigi, in programma nella Senna con partenza e arrivo a Pont Pont Alexandre III e percorso che si estende sino a Pont de l'Alma, nel cuore di Parigi, nei pressi dell'Esplanade des Invalides.
Inaugurato in occasione dell'Esposizione Universale del 1900, il Pont Alexandre III è largo 45 metri di larghezza per 107 metri di lunghezza ed è delimitato da quattro imponenti colonne che sorreggono statue di bronzo dorato.
L'Italia sarà rappresentata per la prima volta da 4 atleti: Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi), Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto) e Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli) che competeranno nelle 10 chilometri in programma la femminile l'8 agosto e la maschile il 9 agosto. Entrambe le prove inizieranno alle 7:30. L'Italia sale sul podio da tre edizioni consecutive: bronzo di Martina Grimaldi a Londra 2012, argento di Rachele Bruni a Rio de Janeiro 2016, bronzo di Gregorio Paltrinieri a Tokyo 2020 (disputata nel 2021 a causa del covid) dove conquistò anche l'argento negli 800 stile libero.
Staff tecnico: coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, tecnico Fabrizio Antonelli; fisioterapista Stefano Amirante.
Staff federale: presidente Paolo Barelli, segretario generale Antonello Panza, capo delegazione Marco Bonifazi, dirigenti ai settori agonistici Fabio Conti, alle relazioni esterne Laura Del Sette, alla comunicazione Francesco Passariello.
Iscrizioni ufficiose.
Gara femminile (24): Chelsea Gubecka (argento mondiale a Fukuoka 2023) e Moesha Johnson (Aus), Ana Marcela Cunha (oro olimpico a Tokyo 2020, bronzo mondiale a Budapest 2022) e Viviane Jungblut (Bra), Emma Finlin (Can), Xin Xin (Cina), Maria De Valdes Alvarez (argento mondiale a Doha 2024), Angela Martinez Guillen (Esp), Oceane Cassignol e Caroline Jouisse (Fra), Leah Crisp (Gbr), Leonie Beck (oro mondiale a Fukuoka 2023, argento mondiale a Budapest 2022) e Leonie Martens (Ger), Bettina Fabian (Hun), Giulia Gabbrielleschi e Ginevra Taddeucci (Ita), Airi Ebina (Jap), Martha Sandoval Ayala (Mes), Lisa Pou (Mon), Sharon Van Rouwendaal (Ned / oro olimpico a Rio de Janeiro 2016, argento olimpico a Tokyo 2020, oro mondiale a Doha 2024, oro mondiale a Budapest 2022), Maria Bramont-Arias (Per), Angelica Andrè (Por / bronzo mondiale a Doha 2024), Mariah Denigan e Katie Grimes (Usa / bronzo mondiale a Fukuoka 2023).
Gara maschile (33): Kyle Lee e Nick Sloman (Aus), Felix Auboeck e Jan Hercog (Aut), Guilherme Costa (Bra), Martin Straka (Cze), David Andres Farinango (Ecu), Carlos Garach (Esp), Logan Fontaine e Marc-Antoine Olivier (Fra / bronzo olimpico a Rio de Janeiro 2016, argento mondiale a Doha 2024), Hector Pardoe (bronzo mondiale a Doha 2024), Tobias Robinson (Gbr), Oliver Klemet (bronzo mondiale a Fukuoka 2023) e Florian Wellbrock (Ger / oro olimpico a Tokyo 2020, oro mondiale a Fukuoka 2023, bronzo mondiale a Budapest 2022), Athanasios Charalampos Kynigakis (Gre), David Betlehem e Kristof Rasovszky (Hun / argento olimpico a Tokyo 2020, oro mondiale a Doha 2024, argento mondiale a Fukuoka 2023), Daniel Wiffen (Irl), Matan Roditi (Isr), Domenico Acerenza (argento mondiale a Budapest 2022) e Gregorio Paltrinieri (Ita / bronzo olimpico a Tokyo 2020, oro mondiale a Budapest 2022), Taishin Minamide (Jap), Woomin Kim (Kor), Paulo Strehlke Delgado (Mes), Phillip Seidler (Nam), Henrik Christiansen (Nor), Piotr Wozniak (Pol), Victor Johansson (Swe), Ahmed Jaouadi (Tun), Emir Batur Albayrak e Kuzey Tuncelli (Tur), David Johnston e Ivan Puskovitch (Usa).
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