Assoluti. Filadelli e Berton primo titolo nella dieci chilometri
Due outsider per la dieci chilometri. Nella prima gara in programma agli Assoluti di Piombino, vincono il titolo due new entry: Andrea Filadelli, ventitreenne di Lavagna recente argento in staffetta e settimo nella 5 km agli Europei di Belgrado, batte al tocco Pasquale Sanzullo nello sprint di gruppo e si aggiudica il suo primo titolo nella distanza olimpica in 1h45'33"2. Aveva preceduto il gruppo, il bronzo olimpico nonché plurimedagliato mondiale, Marc Antoine Olivier che chiude in 1h45'31"7. Per il ventottenne di Denian che vive e si allena ad Ostia con il gruppo di Fabrizio Antonelli, buone sensazioni in vista delle Olimpiadi e volumi di lavoro sempre più ampi considerando che disputerà anche la cinque chilometri di sabato. Exploit anche in campo femminile con la veneta classe 2001, Giulia Berton, che precede il gruppone al tocco in 1h57'24"0, vincendo il suo primo titolo e mettendo la mano avanti anche all'olimpionica in gara della distanza Ana Marcela Cunha (Bra) 1h57'25"5. Appena dietro e sull'ultimo gradino del podio Giulia Gabbrielleschi (1h57'26"0) che verosimilmente vince lo sprint in chiave qualificazione olimpica con Barbara Pozzon giunta quarta 1h57'31"1. "Sono molto contento di questo titolo, il mio primo nella distanza olimpica - afferma l'allievo di Fabrizio Antonelli ad Ostia che nuota per Marina Militare e Superba Nuoto. Il periodo per me è magico. Oro con la staffetta in coppa del mondo, la mia prima nazionale assoluta con medaglia nella staffetta e ora questo titolo. Ho avuto un po’ di difficoltà durante la gara a causa di un paio di meduse che mi hanno punto ed ho dovuto prendere un antistaminico al rifornimento. Nonostante tutto è andata bene. Ringrazio la Marina Militare". Contento anche Pasquale Sanzullo che sottolinea: "Il periodo di forma non è dei migliori, ma comunque sono contento e ho portato a casa una medaglia che mi mancava da due anni".
Sensazioni contrastanti per la dieci chilometri anche per la posta in palio. "Sono molto contenta, è il mio primo titolo italiano. Sono molto felice per come ho gestito la gara, provandoci con tutta me stessa. Ho lavorato tanto per una prestazione del genere e sono soddisfatta che sia finalmente arrivata. Ringrazio la Marina Militare per il supporto", commenta a caldo la vincitrice ventitreenne di Venezia che nuota per Marina Militare e CN Le Bandie allenata da Federico Gambarotto. Nello sprint finale per il podio invece la spunta Giulia Gabbrielleschi, plurimedagliata mondiale ed europea, recente bronzo europeo nella distanza a Belgrado: "Sono contenta del risultato. Io e Barbara (Pozzobon ndr) ci giocavamo il pass olimpico e quindi ho fatto la gara su di lei cercando di arrivarle davanti. Ora aspettiamo il verdetto del commissario tecnico".
LA GARA. Si parte con la gara olimpica che dovrà assegnare ancora un pass per i giochi al femminile. Partenza ore 9.30 gli uomini mentre alle 9.35 le ragazze. Iscritte 47 donne, tra cui fuori classifica la campionessa olimpica brasiliana Ana Marcela Cunha e 80 uomini. Assenti Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza in preparazione per i Giochi olimpici. La gara femminile parte su un ritmo più tranquillo. Primo giro condotto da Iris Menchini (Genova Nuoto), seguita da Giulia Berton (Marina Militare) e Veronica Santoni (CC Aniene). Segue il terzetto di testa la plurimedagliata internazionale Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi). Menchini conduce ancora ne secondo giro, seguita da Berton e Gabbrielleschi. Al terzo giro le più titolate iniziano a prendere in mano la situazione: in testa la campionessa olimpica Ana Marcela Cunha, alle spalle Gabbrielleschi e la vicecampionessa europea in carica Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros). Con loro anche Rachele Bruni (Fiamme Oro/Aurelia Nuoto), vicecampionessa olimpica a Rio 2016, e Giulia Berton (Marina Militare/CN Le Bandie).
Nel quarto giro la gara s’infiamma ed è super combattuta, la posta in gioco è alta: l’ultima carta olimpica in palio per la 10km di Parigi. Gabbrielleschi e Pozzobon si allargano e si nuotano affiancate mente Cunha, Berton e Bruni nuotano in linea e prendono un leggero vantaggio. Poco dopo il gruppo si ricompatta con la brasiliana sempre avanti, Gabbrielleschi e Pozzobon subito dietro. Le atlete continuano ad alternarsi nelle posizioni di testa. Giulia Berton prende la testa a pochi metri dalla fine del penultimo giro, resistendo agli attacchi di Cunha sul finale. Argento italiano per Gabbrielleschi, bronzo per Pozzobon.
La gara maschile parte su un buon ritmo ed il gruppo si allunga quasi subito. Il francese Oliver, bronzo olimpico a Rio 2016, si mette subito in testa e fa il passo seguito da Marchello (Esercito/Aurelia Nuoto) e Filadelli (Marina Militare/Superba Nuoto), recente argento continentale con la staffetta. Il secondo giro vede consolidarsi le posizioni del primo giro con il francese che sgrana il gruppo. A metà il gruppo rimane non troppo numeroso e bello allungato con in testa il transalpino che non molla e tiene il ritmo alto. Filadelli supera il compagno di allenamento Marchello e si piazza secondo. Alla fine del quarto giro, il francese non molla la posizione di testa e Filadelli rimane saldo sui suoi piedi. Dietro di lui Marchello e Sanzullo in un gruppo di circa 15 elementi. Si chiude il penultimo giro; Olivier sempre avanti e dietro a lui Dalu, Guidi, Filadelli e Marchello. Molti atleti saltano l’ultimo rifornimento e così Olivier, che si ferma a bere, perde momentaneamente la testa del gruppo per poi tornarci poco dopo. Olivier e Filadelli iniziano l’ultimo giro uno dietro l’altro. Olivier vince la gara, ma il titolo italiano è per Filadelli che arriva con un po’ di margine su Sanzullo e Giordano.
I PRIMI CINQUE DELLA 10 CHILOMETRI
Maschile
1. Marc Antoine Olivier (Fra) 1h45'31"7
2. Andrea Filadelli (Marina Militare/Superba Nuoto) 1h45'33"2
3. Pasquale Sanzullo (CS Carabinieri/CC Aniene) 1h45'37"3
4. Pasquale Angelo Giordano (Fiamme Oro/CC Napoli) 1h45'39"9
5. Alessio Occhipinti (Fiamme Oro/CC Aniene) 1h45'41"6
Femminile
1. Giulia Berton (Marina Militare/CN Le Bandie) 1h57'24"0
2. Ana Marcela Cunha (Bra) 1h57'25"5
3. Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi) 1h57'26"0
4. Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros) 1h57'31"1
5. Iris Menchini (Genova Nuoto My Sport) 1h57'46"8
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Europei 2024. Italia pigliatutto. Vince medagliere e classifica

Sul tetto d’Europa. L’Italia dell’open water chiude i campionati europei in maniera trionfale. Vince la classifica per Nazioni, vince il medagliere e nella gara conclusiva, la staffetta 4x1500 team event, conquista la medaglia d’argento. Prima tra le venti Nazioni presenti con 214 punti, di cui 119 sono arrivati dalle gare maschili, 78 da quelle femminili e 17 dal secondo posto del team event. Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Andrea Filadelli e Marcello Guidi chiudono in un’ora 06’28”6 a quasi 21 secondi dagli ungheresi Mira Szimcsak, Bettina Fabian, David Betlehem e Kristof Rasovszky che vincono un un’ora 06’07”7. Terza è la squadra francese con un’ora 06’51”7. Sesto il team di Israele che negli ultimi 1300 metri si fa superare da tutti e perde cinque posizioni (al km 3.7 era primo). Il medagliere è scintillante: 3 ori, 4 argenti e 2 bronzi. Si rientra in Italia in giornata, poi testa al 60° Trofeo Settecolli di Roma e ai campionati nazionali estivi a Piombino.
IL BILANCIO DEL COORDINATORE TECNICO STEFANO RUBAUDO – “Bilancio molto positivo. I risultati sono arrivati in quasi tutte le gare. Abbiamo conquistato medaglie importanti, ricevuto conferme e risposte soddisfacenti. Siamo venuti qui con una Nazionale che ha mescolato giovani e grandi e che nasce, oltre che dal lavoro del centro federale, dalla collaborazione della Federazione con gli altri tecnici e le altre società. Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Marcello Guidi e Vincenzo Caso vengono da altre realtà e hanno fatto grandissime prestazioni. Ci sono stati momenti indicativi molto importanti: la 10 chilometri di Gregorio Paltrinieri è la conferma di un grande campione; le prove di Caso e Filadelli, 18 e 20 anni, che sono due neofiti in gare internazionali di quel livello, che sono riusciti a rimanere aggrappati e nuotare a quei ritmi con Betlehem e Rasovszky, i francesi, tutti atleti qualificati per le Olimpiadi, sono anche prove di coraggio perché si parte forte ma non sa mai cosa può succedere dopo tre chilometri. Sempre lucidi, sempre in gara, e ciò vuol dire che l’attitudine al fondo è ottima. Dario Verani ha dimostrato che tecnicamente oggi è difficile trovare un nuotatore al mondo che lo possa battere in una gara così lunga, per come l’ha costruita negli anni e per come la sa interpretare. Così come Matteo Furlan che ha oltre trent’anni e comunque è un altro grande interprete della 25 chilometri ed anche lui fa parte dei progetti della Federazione e della sinergia con le società che mettono i loro atleti nelle migliori condizioni per allenarsi. Poi c’è Barbara Pozzobon che è cresciuta molto, fino a diventare tra le più forti al mondo: all’inizio era in grandi di fare bene la 25 ma aveva qualche difficoltà a fare le altre gare e oggi prende una medaglia nella 10 davanti a molte nuotatrici qualificate per i Giochi Olimpici e vince la 25 restando attaccata ai maschi. Si tratta di un mega lavoro. Una Nazionale che ci lascia ben sperare per il futuro. Questo europeo è stato un banco di prova per tutta la squadra. Stiamo andando nella giusta direzione si per gli obiettivi a breve termine che per quelli a lungo termine”.
IL PODIO DELLA CLASSIFIA PER NAZIONI
1. Italia 214 punti (119 M, 78 F, 17 TE)
2. Germania 161 punti (58 M, 89 F, 14 TE)
3. Ungheria 159 punti (75 M, 64F, 20 TE)
IL MEDAGLIERE AZZURRO - 9 (3, 4, 2)
ORO
Gregorio Paltrinieri 10 km
Dario Varani 25 km
Barbara Pozzobon 25 km
ARGENTO
Barbara Pozzobon 10 km
Ginevra Taddeucci 5 km
Matteo Furlan 25 km
Team event 4x1500
BRONZO
Marcello Guidi 5 km
Giulia Gabbrielleschi 10 km
IL CAMPO GARA - ll percorso di gara è come a Golfo Aranci, un rettangolo con i lati lunghi da 1666 metri. La temperatura dell’acqua oscilla tra i 25 e i 27 gradi. La location è l'Ada Ciganlija, un'isola del fiume Sava, trasformata in penisola, che sorge all'interno della città (dal lato opposto scorre il Danubio). Come l’Isola Margherita a Budapest. Conosciuta anche come il “Mare di Balgrado”, è metà turistica, area termale e sportiva ed offre la possibilità di praticare diverse discipline.
Foto di Andrea Masini / DBM / Deepbluemedia.eu
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Europei 2024. Verani, Pozzobon e Furlan. Tre urrà nella 25
Doppietta d’oro e un argento per l’Italia dell’open water nell’euro 25 chilometri di Belgrado. Il campione del mondo di Budapest e vice campione europeo a Roma 2022 Dario Verani si incorona campione d’Europa. Vince la sua 25 chilometri in 5 ore 08’50”9 e Matteo Furlan è secondo e da applausi con 5.7 secondi di distacco in 5 ore 08’56”6. Terzo il francese Axel Reymond (5 ore 09’00”5). Barbara Pozzobon, che era stata argento a Roma 2022, vince e diventa la nuova regina della 25 con 5 ore 25’37”7 e un distacco monstre sulle avversarie. Il medagliere dell’Italia agli Europei 2024 sale a quota 8 (3 ori, 3 argenti e 2 bronzi).
PARLANO I PROTAGONISTI. Comincia Dario Verani. “E’ stata una bella 25 con condizioni ottime. L’acqua era calda e il bacino era più alto, quindi si poteva nuotare molto bene. Ho fatto la gara come mi avevo prestabilito: in controllo per forzare l’ultima parte. Sono molto contento perché finalmente ho raggiunto un obiettivo che mi ero prefissato”. Prosegue Matteo Furlan. “Contento di essere arrivato a podio per la quinta volta consecutiva agli Europei, così finalmente posso andare <in pensione> e smettere con un buon risultato finale. Ho finito bene la mia carriera”. Chiude Barbara Bozzobon. “Gara molto impegnativa, anche a livello di testa. Tenere gli uomini non è stato facile. Sono contenta di quello che ho fatto, di come ho nuotato e come mi sono sentita in acqua. Non posso che essere soddisfatta”.
LA GARA. All'Ada Ciganlija la temperatura esterna aumenta col passare dei minuti ma il vento è freddo e fastidioso; la temperatura dell’acqua è intorno ai 26.5 gradi. Si parte piano, “senza strappi”, con un passo da 26 minuti a giro. Il percorso ne prevede 15. Nei primi tre la ventunenne francese Ines Delacroix prova ad andare e guadagna 150 metri di vantaggio, poi Barbara Pozzobon ricuce il distacco; gli uomini, invece, restano sempre in gruppo e si arriva al quarto giro tutti spalla a spalla. Dopo circa 8.9 km, Matteo Furlan passa in testa (1 ora 50’41”1) superando il tedesco Bockes e l’altro francese, il trentenne Axel Reymond, che invece era in testa al quinto giro. Poco prima (dopo 8.3 chilometri nuotati in 1 ora 42’34”) Mario Sanzullo si ritira: era stato male durante la notte, aveva voluto provare a partire ugualmente ma ad un certo punto non ha resistito ai brividi di freddo. I gruppi si uniscono e si continua a nuotare tutti vicini, maschi e femmine. Superiamo il decimo chilometro e Furlan rimane in testa (10.6 km in 2 ore 11’36”6) e Dario Verani nuota nelle ultime posizioni; tra le ragazze Ines Delacroix è davanti (8.9 km in 2 ore 06’34”2), Barbara Pozzobon terza e l’altra azzurra Veronica Santoni è in fondo. Al tredicesimo chilometro si continua a nuotare tutti insieme e aritmi bassi: Mario Sanzullo guida il gruppo e dà il ritmo con le sue leve lunghe e Barbara Pozzobon è la prima tra le donne con Veronica Santoni che risale in terza posizione. Per gli uomini è l’ottavo giro e per le donne il settimo. Al chilometro 18.3 degli uomini ripassa davanti il caimano francese Axel Reymond che segna 3 ore 48’16”5, seguito dall’ungherese Galicz e dal tedesco Bockes e Matteo Furlan e Dario Varani quarto e quinto ma in scia; ai 16.7 femminili la giovane spagnola Candela Sanchez Lora (20 anni) supera la nostra Pozzobon che la segue a 2 decimi di distacco (i cronometri segnano rispettivamente 3 ore 44’13”2 e 3 ore 44’13”4). Dopo quasi ventidue chilometri e 4 ore 49’25”6 si ritira anche Veronica Sansoni (ha esaurito le forze) e prima di lei si era fermata la francese Delacroix. Con sorpassi e controsorpassi si arriva ai 500 metri conclusivi con quattro atleti a lottare per il podio maschile: Axel Reymond, Peter Galicz e i due azzurri. Le ragazze sono indietro di un giro e al comando c’è Barbara Pozzobon con un chilometro di vantaggio sulle altre. I ragazzi non sprintano, non ce la fanno più, e mantengono le posizioni. Anche Barbara chiude in solitaria tutta di braccia, perché non c’è bisogno di mettere le gambe. Dario Verani è primo e vince in 5 ore 08’50”9 e Matteo Furlan è secondo con 5.7 secondi di distacco in 5 ore 08’56”6. Terzo il francese Axel Reymond (5 ore 09’00”5) e quarto l’ungherese Peter Galicz (5 ore 09’13”4). Barbara Pozzobon vince e blocca il tempo con 5 ore 25’37”7.
Finale 25 KM M
1. Dario Verani (ITA) 5h 08’50”9
2. Matteo Furlan (ITA) in 5h 08’56”6
3. Axel Reymond (FRA) 5h 09’00”5
Finale 25 KM F
1. Barbara Pozzobon (ITA) 5h 25’37”7
2. Lea Boy (GER) 5h 28’39”6
3. Candela Sanchez Lora (ESP) 5h 29’15”2
Foto di Andrea Masini / DBM / Deepbluemedia.eu
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Europei 2024. Taddeucci d'argento e Guidi di bronzo nei 5
Altre due medaglie, argento e bronzo, nei cinquemila e il medagliere azzurro dell’open water agli Europei 2024 sale a 5 dopo l’oro di Gregorio Paltrinieri, l’argento e il bronzo di Barbara Pozzobon e Giulia Gabbrielleschi mercoledì nella 10. Sono due medaglie storiche: le prime europee per entrambi. Ginevra Taddeucci, ventisettenne di Firenze, allieva di Giovanni Pistelli e tesserata con Fiamme Oro e CC Napoli, campione d'Europa a Roma 2022 con la 4x1250 e d'argento ai mondiali di Doha con la 4x1500, conquista la medaglia d'argento nei 5 chilometri in 58'26"5 che rappresenta anche la prima in assoluto sui 5000 individuali, per lei che ultimamente si è concentrata sulla distanza olimpica. Ai Mondiali di Budapest 2022 e agli Europei di Lupa Lake 2021 si era classificata sesta. Marcello Guidi, 27 anni da poco compiuti, tesserato con Rari Nantes Cagliari e Fiamme Oro e allenato da Ivan Sacchi, ottavo a Roma 2022 nella gara dominata da Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza, soffre, fatica e sprinta e conquista la medaglia di bronzo in 53’30”8. La sua prima continentale in carriera.
TADDEUCCI ARGENTO SCINTILLANTE. Vince la tedesca Leonie Antonia Beck in 58’25”3, che fa doppietta dopo in successo nella distanza olimpica, dopo che a Roma 2022 era stata quinta, ma Ginevra Taddeucci conquista una splendida e meritatissima medaglia d’argento in 58’26”5. Terza è l’ungherese Bettina Fabian con 58’28”7. Rachele Bruni, 33 anni di Firenze, argento olimpico a Rio 2016 e mondiale a Gwuangiu 2019 nella 10 chilometri, 10 titoli europei in carriera e venti nazionali, chiude undicesima con 58’55” netti.
Dopo i primi 600 metri Ginevra Taddeucci è in quarta posizione (7’30”0) e davanti a lei la montenegrina Lisa Pou (7’26”7), la neocampionessa dei diecimila Leonie Antonia Beck (7’28”4) e la vicecampionessa europea di Roma 2022 Maria De Valdes Alvarez (7’28”8). Rachele Bruni, un po’ staccata, in undicesima posizione. Al primo lap, dopo 1,7 km, la spagnola guadagna la prima posizione (19’43”2) e Ginevra passa quinta (19’46”6), superata dalla francese Caroline Juisse che la precede di sette decimi. Risale Rachele: nona in 19’48”2. Ai 2300, oltre metà gara, Taddeucci è seconda con 27’14”2 a tre secondi dalla Valdes Alvarz (27’10”9). La Pou e la Beck sembrano rallentare. Nel secondo lap (3.3 km) la ventisettenne azzurra è sempre seconda ma insieme alla Beck e sulla scia della spagnola di un anno più giovane di entrambe: 39’15”5 il passaggio della spagnola, 39’19”8 quello di Ginevra e della tedesca. Rachele Bruni è ancora nona (39’28”8). Ai 4000 Ginevra passa terza e Rachele punta la francese Caroline Jouisse. Si arriva all’ultima boa con Ginevra Taddeucci che mette il turbo e supera tutte; entra nell’imbuto finale davanti, fa a sportellate con la Leonie Beck che ne ha ancora tanta e non riesce ad arginarla. Vince la tedesca.
“Sto preparando il 60° Trofeo Settecolli per cercare di prendere il pass olimpico e per questo motivo deciso di fare la cinque chilometri e poi sabato la staffetta – dice Ginevra – Per tenermi un po’ più leggera. Un diecimila sulle spalle avrei potuto sentirlo molto di più. E’ stata una bella gara che mi ha messo anche alla prova in vista della prossima settima, più veloce del solito e dove potevo aspettare ancora un pochino per tirare. Nel finale ero un po’ stanca ma è andata bene. Il ritorno di Leonie me lo aspettavo, avevo detto che lei e Bettina erano le più pericolose e alla fine c’ho azzeccato sulle ragazze. Questa prima medaglia mi rende felice e voglio dedicarla a me stessa”.
GUIDI FELICE E DI BRONZO. “Una medaglia che ricercavo da tanto tempo.” Marcello Guidi è felice al termine della cinque chilometri di Ada Ciganlija a Belgrado. Chiude al terzo posto in 53’30”8 rimontando dalla quinta posizione del secondo giro (3300 meri). “In gara ho avuto varie difficoltà – spiega l’azzurro – Ho sofferto un po’ di dolore al fegato per tutto il tempo, perché ho avuto la mononucleosi qualche mese fa e ho fatto fatica a riprendermi. Sono riuscito a trovare il guizzo finale, a mettermi in una buona posizione verso la fine approfittando che Rasovszky ne avesse meno e alla fine ho sprintato per cercare di prendere un podio a cui puntavo da tanto tempo”.
Titolo europeo all’ungherese David Betlehem, settimo a Roma 2022, quinto ai mondiali di Fukuoka 2023 e sesto quest’anno a quelli di Doha, che batte allo sprint il francese Marc-Antoine Olivier, vice campione del mondo a Doha e bronzo europeo a Roma: l’ungherese ferma il cronometro a 53’28”3, il francese tocca quattro decimi dopo (53’28”7). Bene anche gli altri due azzurri in gara; settimo Andrea Filadelli, allenato da Fabrizio Antonelli per Marina Militare e Superba Nuoto, quinto nella 10 a Golfo Aranci, in 53’38”4 e nono l’esordiente Vincenzo Caso, allenato da Pietro Bonanno per CC Napoli e Fiamme Oro, argento nella 7,5 chilometri agli eurojunior di Setubal 2022, in 53’45”3. Assenti per scelta tecnica i campioni del mondo di Fukuoka 2023 il tedesco Florian Wellbrock e di Doha 2024 il francese Logan Fontaine che rivedremo ai Giochi Olimpici nei diecimila.
Intanto Guidi si gode la sua medaglia. “In questi ultimi due anni ho lavorato e cambiato tanto – racconta Marcello – Ho cambiato allenatore due volte, modo di lavorare e ho cambiato sicuramente anche tanto la testa, che è quella fondamentale in gara e che oggi mi ha dato quel qualcosa in più per arrivare al mio primo podio europeo”. E c’è subito un nuovo obiettivo. “Adesso testa alla staffetta 4x1500 mixed di sabato in cui puntiamo a vincere e daremo tutto per conquistare un altro podio. Poi la settimana prossima ci sarà il 60° Trofeo Settecolli e subito dopo i campionati italiani assoluti a Piombino”.
Finale 5 chilometri M
1. David Betlehem (HUN) 53’28”3
2. Marc-Antoine Olivier (FRA) 53’28”7
3. Marcello Guidi (ITA) 53'30"8
7. Andrea Filadelli (ITA) 53'38"4
9. Vincenzo Caso (ITA) 53'45"3
Finale 5 chilometri F
1. Leonie Antonia Beck (GER) 58’25”3
2. Ginevra Taddeucci (ITA) 58'26"5
3. Bettina Fabian (HUN) 58'28"7
11. Rachele Bruni (ITA) 58'55"0
Foto di Andrea Masini / DBM / Deepbluemedia.eu
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Europei 2024. Paltrinieri d'oro. Pozzobon d'argento e Gabbrielleschi di bronzo nella 10
Italy is back. Tre medaglie nella dieci chilometri europea, nella giornata inaugurale del nuoto in acque libere all'Ada Ciganlija, un'isola del fiume Sava, trasformata in penisola, che sorge all'interno della città (dal lato opposto scorre il Danubio). Oro nella 10 maschile con Gregorio Paltrinieri che comanda la gara e lascia alle spalle il vincitore di Golfo Aranci e argento iridato Marc-Antoine Olivier e il campione del mondo a Doha Kristof Rasovszky (terzo a Golfo Aranci) che finisce nono. Super Greg chiude distaccando il gruppo bracciata dopo bracciata e vince in un’ora 49’19”6. Domenico Acerenza è quarto in un'ora 49'19"2 ed una gara sempre sulla scia di Paltrinieri. Il francese è secondo con oltre 21 secondi di ritardo (1h 49'41"0) e al terzo posto si inserisce l'altro ungherese David Betlehem (1h 49'41"1) che tocca la piastra un decimo prima di Acerenza (1h 49'41"2). Quinto l'altro azzurro Dario Verani, campione del mondo a Budapest e vice campione europeo a Roma 2022 nella 25 chilometri, che chiude in un'ora 49'41"5.
Doppietta azzurra nella 10 chilometri femminile. D'argento e bronzo, però, perchè la medaglia d'oro sfugge allo sprint. Vince la tedesca di stanza al Centro Federale Polo Acquatico Frecciarossa di Ostia, terza al Golfo Aranci e prima a Soma Bay, Leonie Beck in 2h00'54"8; Barbara Pozzobon, terza in Coppa LEN a Piombino 2023 e vice campionessa d'Europa dei 25 chilometri a Roma 2022, è seconda con un decimo di ritardo (2 ore 00'54"9) e Giulia Gabbrielleschi, terza a Golfo Aranci 2023 e settima a Roma 2022, è terza in 2 ore 00'58"5. L'altra azzurra Veronica Santoni, è sedicesima con 2h01'58"8. Gara tattica e ritmi più bassi rispetto ai Mondiali, dove con australiane e statunitensi a fare selezione il ritmo si alza. La percezione della temperatura in acqua è di 27 gradi. Il tempo peggiora e l'arrivo, premiazioni comprese, è sotto la pioggia. Nuotano con la pioggia battente anche gli uomini, verso la fine le condizioni meteo migliorano.
PARLA IL CAMPIONE D’EUROPA. Per Gregorio Paltrinieri, già campione del mondo a Budapest 2022 ed europeo a Lupa Lake 2021, questa è l’ottava vittoria in carriera nella dieci chilometri. Gli altri successi alle Universiadi a Taipei 2017, agli US Open a Miami 2019, in Coppa LEN a Piombino 2021 e Alghero 2022, nelle word series a Setubal 2022. “Quando faccio gare de genere mi sento bene. Mi sento in controllo. Una dieci calda, acqua 27 gradi, acqua piatta, caratteristiche che mi piacciono. Ho faticato comunque fino a metà, quando non avevo sensazioni ancora buonissime, dopo mi sono messo davanti e ho iniziato a nuotare meglio. Al terzo, quarto e quinto giro sono stato davanti, poi nell’ultimo giro mi hanno un po’ messo in mezzo, accerchiato, Marcolino Olivier da una parte e Mimmo dall’altra, e non riuscivo tanto a nuotare. Quindi l’ultimo tratto ho fatto una traiettoria impossibile: sono andato veramente molto interno cercando di distanziarli e ha funzionato. Avevo tanta velocità, me lo sentivo. Mi sentivo di poter mettere un passo che gli altri, in quel momento, non avevano. L’unica alternativa era staccarmi tanto e andare dalla parte opposta. Loro, invece, sono rimasti esterni. All’ultima boa mi sono accorto di essere solo e sono arrivato così bene”.
LE PAROLE DELLE PROTAGONISTE. Comincia Barbara Pozzobon. “Avevamo detto con Fabrizio Antonelli che questa doveva essere una gara ordinata. Quindi ho fatto primi due giri tranquilli, poi in progressione giro per giro e dopo mi sono messa davanti alla fine del quarto giro cercando di tenere un buon ritmo ma conservando energie per lo sprint finale. Alla fine, invece, mi è passata davanti Leonie Beck; ero un po' stanca e poi avevo l’acqua nell’occhialino e non l’ho proprio vista”. Continua Giulia Gabbrielleschi. “Cercavo di risparmiare più energie possibile. Sono arrivata non in formissima, sono stata in altura tre settimane per finalizzare il 60° Trofeo Settecolli, dove proverò ad ottenere il tempo limite per Parigi. In realtà mi sentivo abbastanza bene; complimenti a Barbara che è sfuggita. Non l’ho vista. Sapevamo che Leonie sarebbe passata: ha un finale sempre molto forte”.
LA GARA MASCHILE. Temperatura dell'acqua che rimane intatta ma scende una leggera pioggia su Belgrado. Rompe subito gli indugi l'ungherese David Betlehem che parte forte, ma non si fanno intimorire Domenico Acerenza, i francesi Sacha Velly e Marc-Antoine Olivier, Gregorio Paltrinieri, l'altro magiaro Kristof Raszovsky e il britannico Hector Pardoe. Al primo rifornimeto (1.7 km) in testa c'è Acerenza (17'38) che precede Betlehem, Velly, Olivier, Raszovsky, Paltrinieri, Pardoe e il sorprendente greco Athanasios Kynigakis; più indietro Dario Verani solito fare gara d'attesa.
Subito dopo il rifornimento torna davanti Betlehem che, come Acerenza, si toglie la cuffia per il caldo in acqua e non solo; il magiaro non crea un gap significativo con tutto il gruppo racchiuso in una decina di metri; il ritmo di Betlehem non preoccupa Acerenza, Paltrinieri, i francesi e Raszovsky e gli altri big, facilmente in scia con Verani che inizia a risalire dalla coda del gruppo. Secondo passaggio con Betlehem che comanda (35'40"8) tallonato da Acerenza, che poi ha un leggero problema con gli occhialini, Kynigakis, Oliver, Velly, Raszovsky, Pardoe e subito dopo ci sono Paltrinieri e Verani sempre coperto.
Cambia leggermente la gara dal quarto chilometro con Paltrinieri, Acerenza, Rasovszky e Olivier in testa, mentre Velly, Pardoe e Betlehem si mettono nella pancia del gruppo. SuperGreg è in testa al passaggio dei cinque chilometri (54'28"2); poi Acerenza e Rasovszky ma il passo è ancora tranquillo per tutti.
Secondo giro con Paltrinieri che non molla la testa del gruppo, con Olivier e Betlehem che scavalcano Acerenza, mentre Raszovsky affianca il fondista lucano; Verani viaggia intorno alla decima posizione. Nel frattempo aumenta d'intensità della pioggia sul campo di gara. Altro rifornimento e Olivier è sempre più minaccioso alle spalle di Paltrinieri; fa capolino al vertice anche il britannico Pardoe. Cambia qualcosa ai 2.5 km dalla fine con Acerenza che toglie per un attimo il comando a Paltrinieri, ma rimangono minacciosi Olivier, Raszovsky e Pardoe guardingo per tutta la gara; Verani è undicesimo ma ad appena sei secondi dalla testa.
E' il momento decisivo della dieci chilometri. Paltrinieri è sempre leader con Olivier in scia; Verani aumenta le marce e risale in quinta posizione alle spalle immediate di Acerenza, Olivier e Velly ma i più forti sono tutti sulla stessa linea. Ultimo rifornimento e, a differenza di quanto avvenuto nella prova femminile, nessuno lo salta: c'è bisogno di energie per il rush finale.
Accelerazione collettiva a milleduecento metri dalla conclusione. Olivier passa all'interno Paltrinieri ed è costretto ad allargare leggermente la linea giusta. Betlehem è il primo a mettersi in scia al transalpino, con Verani presente; traiettoria esterna per Raszovsky, Acerenza, Pardoe e Verani e larghissima per il solo Paltrinieri che prova a sorprendere tutti, giudici e telecamere compresi, con un'azione da fuoriclasse. E' l'azzardo che fa saltare il banco perchè Paltrinieri crea il margine e va a vincere; il gruppo allo sprint è regolato da Olivier che batte Betlehem; beffati Acerenza e Verani rispettivamente quarto e quinto.
LA GARA FEMMINILE. Ventisei al via e start puntualissimo alle 9.00; la temperatura dell'acqua è ufficialmente 24.5° ma la sensazione è che i gradi possano essere di più e oscillare tra i ventisei e i ventisette. Ritmi non eccessivi ma a tirare il gruppo si pone subito l'ungherese Bettina Fabian, seguita dalle spagnole Martinez Guillen e De Valdes Alvarez, dalle azzurre Gabbrielleschi e Santoni e dall'israeliana Eva Fabian, più arretrate la tedesca Leonie Beck e Barbara Pozzobon ma la gara deve ancora evolversi e le posizioni al termine del primo giro - chiuso dalle migliori in 20'04 - restano invariate ma soggette a rivoluzionarsi con il passare dei chilometri e l'aumentare della stanchezza.
Secondo giro con gruppo che all'inizio rimane compatto ma guadagnano posizioni la portoghese Rosa, la monegasca Pou e la finlandese Kasvio: davanti sempre la magiara Fabian, tallonata da Gabbrielleschi, come sempre brava a marcare le sue avversarie, Santoni e da De Valdes Alvarez. Passaggio ai 3.3 con Gabbrielleschi davanti a tutti in 40'39"7, seguita da Pou, Rosa, Santoni, De Valdes Alvarez; poi un piccolo buco con Martinez Guillen a trascinare le inseguitrici, tra cui Bettina Fabian, Pozzobon e Beck che come sempre gioca a carte copertissime.
Salgono i ritmi dal quinto chilometro e l'azione rabbiosa, forse eccessivamente, della Pou che allunga il gruppo ma in scia si mantengono De Valdes, Gabbrielleschi, l'israeliana Fabian, Santoni, mentre iniziano ad accelerare minacciosamente Beck, la francese Caroline Jouisse e anche Pozzobon. Passaggio a metà gara in 1h'01'00"8 per la monegasca ma sono in quattordici in dieci secondi, che rendono ancora tutto da definire.
Il gruppo, trainato sempre da Pou, perde pezzi dal sesto chilometro e si riduce a una quindicina di unità. Sale al secondo posto Pozzobon che prende una linea esterna rispetto alla monegasca, con lei Gabbrielleschi e Santoni; dietro Pou ci sono le due spagnole, Beck, Bettina Fabian ed Eva Fabian e l'altra tedesca Lea Boy. Ai 6.6 km in testa ci sono proprio le tre azzurre; poi Pou, De Valdes Alvarez, Martinez Guillen, Rosa, Beck e le due Fabian.
Strappo della Pozzobon dopo il rifornimento e segna la gara: il cambio di passo è netto ma la traiettoria non delle migliori; recuperano subito Pou, le spagnole, Gabbrielleschi, Santoni e soprattutto Beck, Jouisse e Bettina Fabian. Ai 2.5 chilometri dalla fine ulteriore accelerazione di Pozzobon ma le mordono le caviglie Pou, Gabbrielleschi, De Valdes, Martinez, Santoni - bravissima a fare sportellate - e Leonie Beck che risale il gruppo dall'interno e inizia, come consuetudine, la sua gara in rimonta, insieme alla connazionale Boy.
Ultimo rifornimento bypassato da tutte le big, ad eccezione di Santoni. Pozzobon in testa ad un giro dalla fine (1h41'27"6), seguita da Gabbrielleschi ma avanzano a tutta Beck, Boy e Pou. La selezione di Pozzobon è stata durissima e carica di personalità, per un'atleta specialista soprattutto della 25 chilometri. Le energie spese dalla trevigiana sono notevoli, Beck, Gabbrielleschi, Pou e le altre big provano a giocare come il gatto con il topo. Ad un chilometro dalla fine inizia la veemente progressione di Beck che si allarga, rispetto alla rotta di Pozzobon. La traiettoria esterna della tedesca, ormai di casa in Italia, è battezzata da Gabbrielleschi e Pou ma è quella sbagliata, perchè la trevigiana, sola, mantiene cinque secondi di vantaggio su Beck e le altre al passaggio dell'ultima boa. Pozzobon prende l'imbuto davanti a tutte; lo sprint di Beck è fenomenale e serve per superare l'azzurra a dieci metri dalla fine, che si deve "accontentare" di un super e inaspettato argento. Terza è Gabbrielleschi che si conferma garista di grande livello.
Finale 10 km femminile
1. Leonie Beck (Ger) 2h00'54"8
2. Barbara Pozzobon 2h00'54"9
3. Giulia Gabbrielleschi 2h00'58"5
16. Veronica Santoni 2h01'58"8
Finale 10 km maschile
1. Gregorio Paltrinieri 1h49'19"6
2. Marc-Antoine Olivier (Fra) 1h49'41"0
3. David Betlehem (Hun) 1h49'41"1
4. Domenico Acerenza 1h49'41"2
5. Dario Verani 1h49'41"5
Foto di Andrea Masini / DBM / Deepbluemedia.eu
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.





























































Europei 2024. Vigilia di gare per le Acque libere
Gli azzurri dell’open water sono arrivati a Belgrado. Da mercoledì 12 a sabato 15 giugno impegnati nelle gare di lunga distanza dei campionati europei delle discipline acquatiche. Prima giornata di allenamenti: mattino nel campo gara e pomeriggio in piscina. Si gareggia nelle acque dell'Ada Ciganlija, un'isola del fiume Sava, trasformata in penisola, che sorge all'interno della città (dal lato opposto scorre il Danubio). E’ come l’Isola Margherita a Budapest. Conosciuto anche come il “Mare di Balgrado”. Il percorso di gara è come a Golfo Aranci, un rettangolo con i lati lunghi da 1666 metri. L’acqua è calda, intorno ai 26 gradi. Alla vigilia hanno nuotato circa due chilometri e mezzo ciascuno e provato arrivi e partenze. “L’acqua è calda, un po’ come piace a me – dice Paltrinieri – e il campo gara mi ricorda quello di Lupa Lake a Budapest, dove abbiamo disputato prima gli Europei nel 2021 e poi i Mondiali nel 2022”. Entrambe le volte ha vinto e ciò potrebbe essere di buon auspicio. “Dopo questa gara, torno a Roma per partecipare al 60° Trofeo Settecolli e mi fermo al Centro Federale di Ostia alcuni giorni. Il 3 luglio vado a Livigno in collegiale in altura e da lì proseguo per Parigi. Arriverò il giorno dopo l’inizio delle gare in vasca”. Presumibilmente il 28 luglio. Domenico Acerenza, vincitore della Coppa del mondo a Piombino e Soma Bay 2024, anche lui atteso a Roma per il 60° Trofeo Settecolli, salirà a Livigno il 10 luglio per poi raggiungere Parigi. Domani mattina, insieme al campione del mondo della 25 a Budapest e vice campione d’Europa a Roma nel 2022 Dario Verani, sono i più attesi nella 10 chilometri che partirà alle 12:00 (6 giri da 1666 metri) e prima di loro, alle 9:00, lo start della 10 femminile con Giulia Gabbrielleschi, Barbara Pozzobon e Veronica Santoni a difendere i colori dell’Italia.
In squadra ci sono anche due esordienti: Andrea Filadelli, allenato da Fabrizio Antonelli per Marina Militare e Hidros, quinto e primo degli italiani nella 10 chilometri in Coppa del mondo a Golfo Aranci e che qui è iscritto alla 5 chilometri e nella staffetta 4x1500 mixed e Vincenzo Caso, allenato da Pietro Bonanno per Fiamme Oro e CC Napoli, che in Sardegna si è classificato ventesimo e anche lui è iscritto nei cinquemila. Per loro non poteva mancare il taglio dei capelli.
LE GIORNATE DI GARA
Mercoledì 12 giugno
09:00 10 km F
Giulia Gabbrielleschi, Barbara Pozzobon e Veronica Santoni
Cerimonia di premiazione
12:00 10 km M
Domenico Acerenza, Gregorio Paltrinieri e Dario Verani
Cerimonia di premiazione
Giovedì 13 giugno
09:00 5 km M
Vincenzo Caso, Andrea Filadelli e Marcello Guidi
Cerimonia di premiazione
12:00 5 km F
Rachele Bruni e Ginevra Taddeucci
Cerimonia di premiazione
Venerdì 14 giugno
09:00 25 km M
Matteo Furlan, Mario Sanzullo e Dario Verani
09:05 25 km F
Barbara Pozzobon e Veronica Santoni
Cerimonia di premiazione
sabato 15 giugno
09:00 Staffetta Mista 4x1500 – Team Event
Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Andrea Filadelli e Marcello Guidi
Cerimonia di premiazione
Foto di Andrea Masini / DBM / Deepbluemedia.eu
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World Cup a Golfo Aranci. L'Italia con SuperGreg vince la staffetta
La pioggia non rovina la festa a Golfo Aranci. La seconda tappa della coppa del mondo di nuoto in acque libere si conclude in trionfo. La 4x1500 vince in rimonta sull’Ungheria, ferma il cronometro dopo un’ora 06’58”8 e va a godersi l’abbraccio della gente che in questi due giorni ha accolto, festeggiati e sostenuto gli atleti con grande affetto ed entusiasmo. Al secondo posto c’è la Germania con un’ora 06’59”8 e al terzo l’Ungheria con un’ora 07’00”1. Lo start slitta di mezz’ora, la temperatura dell’acqua supera i 19 gradi (19.4) e le nuvole lasciano lo spazio ai primi raggi di sole. La seconda squadra azzurra chiude al quinto posto in un’ora 08’28”4.
LE PAROLE DI GREGORIO PALTRINIERI. "Distanze più corte in mare le nuoto sempre meglio: ovviamente alle Olimpiadi dovrò e proverò ad andar forte nella 10 chilometri, perché alternative non ce ne sono. La staffetta e la cinque mi vengono sempre bene; ieri stavo bene ma ho accusato un po' troppo la temperatura fredda dell'acqua. Oggi invece è stato tutto perfetto. Non è stata una gara molto dura me ne sono accorto, perché appena provavo ad allungare su Raszovsky lui si riportava subito dietro. Ho quindi cambiato tattica e atteso lo sprint, tenendo tutte le energie per gli ultimi dieci metri ed ho avuto la meglio. In questo periodo con Fabrizio Antonelli ho allenato parecchio questo particolare, perché in passato mi è sempre mancata un po' di velocità. Sono contento di aver disputato la prova a squadre, ieri ero un po' indeciso, e alla fine, oltre alla vittoria, mi porto via delle ottime sensazioni e un buon allenamento".
IL COMMENTO DEL COORDINATORE TECNICO AZZURRO STEFANO RUBAUDO. “Il bilancio è positivo, soprattutto in considerazione del lavoro che stiamo affrontando, del periodo e dei tanti impegni ravvicinati. Chiudiamo in bellezza. Sono contento che Greg abbia messo la mano avanti perché per lui rappresenta una conferma. Da dentro noi abbiamo un’altra visione, quest’anno abbiamo molti obiettivi e non si può pensare di arrivarci sempre al top. All’arrivo ha anche rischiato con quella mezza bracciata che poteva lasciarlo a piedi. Mi sono divertito tantissimo e sono contento della prestazione generale. Ho visto la squadra giovanile in crescita, i nostri sono i giovani più forti”.
LA GARA. L’Italia partecipa con due team selezionati sulla base dei risultati ottenuti nella dieci chilometri. Italia 1 formata da Ginevra Taddeucci, Veronica Santoni, Andrea Filadelli e Gregorio Patrinieri; Italia 2 composta da Barbara Pozzobon, Sofie Callo (che sostituisce Silvia Ciccarella), Mario Sanzullo e Diego Verani.
Gli altri quatto team al via sono il Brasile forte della campionessa olimpica e vincitrice dei diecimila Ana Marcela Cunha e di Viviane Jungblut (seconda), la Germania capitanata da Leonie Beck che ha vinto l’edizione 2023 ed è stata terza ieri e l’Ungheria guidata dal il campione del mondo di Doha ed argento olimpico di Tokyo Kristof Rasovszky e la Cina.
Il percorso è lo stesso quadrilatero della dieci chilometri da nuotare una volta ciascuno con il cambio in zona rifornimento (il primo atleta tocca il gare in qualsiasi punto e il compagno di squadra riparte). Ai primi 1500 è davanti Ginevra Taddeucci, subito all’attacco come venerdì, che vince il testa a testa con la brasiliana Jungblut. “L’acqua è fredda, quindi sono partita a stecca anche per riscaldarmi un po’ – sorride Ginevra – Sono contenta della mia prova, sto mettendo in gara quello che stiamo preparando in allenamento in quest’ultimo periodo. I più pericolosi? Gli ungheresi”. Per l’altra squadra azzurra la prima frazione la nuota Barbara Pozzobon.
Al secondo cambio, stanche ma sorridenti, Veronica Santoni e l’italo-svedese Sofie Callo Von Platen. “Ho risparmiato le energie all’inizio per tenerle nel finale. Mi sembra di aver fatto una buna frazione. Personalmente mi trovo bene a nuotare nell’acqua fredda”, commenta Veronica. “Ho avuto qualche difficoltà - spiega Sofie – sono molto stanca da ieri. Ho provato a dare tutto, il ritmo era molto alto e se non riesci ad essere reattiva nel momento in cui strappano diventa difficile recuperare, perché dovresti nuotare al doppio della velocità. Sono comunque soddisfatta di aver fatto questa esperienza”.
L’Italia risale e con il team one è seconda, grazie alla progressione di Andrea Filadelli che si mette alla ricorsa di David Betlehem e offre un buon cambio a Gregorio Paltrinieri. “Molto dura e molto veloce – dice all’arrivo in cui si ferisce anche la mano – Ho ricevuto il cambio nella posizione che volevo e mi sono messo sulla scia di David che era l’atleta più forte della frazione in questo momento ed ho anche provato a superarlo per sperare di dare la posizione migliore a Gregorio per l’ultima frazione”. Per Mario Sanzullo nel team 2 “al di là del risultato, la cosa principale è stata partecipare a questa staffetta”. Gran finale con la sfida tra il campione di tutto Gregorio Paltrinieri e il campione del mondo di Doha ed argento olimpico di Tokyo Kristof Rasovszky. La vince l’azzurro che allo sprint questa volta supera Rasosvsky (non è mai facile) chiudendo i suoi 1500 in 16’51”4 (contro i 16’53”3 dell’ungherese) e tiene dietro il tedesco Niklas Frach, a cui non basta la miglior frazione in assoluto (16’35”1). “Sono molto contento ieri ero andato non benissimo quindi aver vinto è soddisfacente – afferma SuperGreg all’uscita dall’acqua - La tappa è stata bellissima in un posto stupendo, ogni anno è pieno di gente e questo mi fa veramente piacere ringrazio tutti per la partecipazione. Stavo bene, mi sentivo bene e tutto è andato per il meglio. Ora testa a agli Europei e a Parigi”.
Nell’Italia 2, penultima, chiude la serie il campione del mondo della 25 chilometri a Budapest e vicecampione d’Europa sempre della 15 a Roma nel 2022, bronzo nei diecimila della tappa precedente a Soma Bay, Dario Verani. “Era una missione impossibile visto come si era messa la gara, ma è sempre bello scendere in acqua qui a Golfo Aranci. Faccio i complimenti ai miei compagni per il bel risultato”.
I podi della World Cup 2024
2^ tappa Golfo Aranci
10 km mashile
1. Marc-Antoine Olivier (FRA) 1h50'03"
2. Logan Fontaine (FRA) 1h50'04"4
3. Kristof Rasovszky (HUN) 1h50'04"5
10 km femminile
1. Ana Marcela Cunha (BRA) 2h02’00”7
2. Viviane Jungblut (BRA) 2h02’02”0
3. Leonie Beck (GER) 2h02’02”2
4x1.5 km mixed
1. Italia 1h06'58"8
Ginevra Taddeucci, Veronica Santoni, Andrea Filadelli, Gregorio Paltrinieri
2. Germania 1h06'59"8
3. Ungheria 1h07'00"1
1^ tappa Soma Bay (Egitto)
10 km maschile
1. Domenico Acerenza 1h55'26"4
2. Gregorio Paltrinieri 1h55'28"9
3. Dario Verani 1h55'29"5
10 km femminile
1. Leonie Beck (Ger) 2h04'31"0
2. Bettina Fabian (Hun) 2h04'31"4
3. Angela Guillen Martinez (Esp) 2h04'33"8
4x1.5 km mixed
1. Francia 1h11'10"1
2. Italia 1h11'10"2
Ginevra Taddeucci, Barbara Pozzobon, Domenico Acerenza, Gregorio Paltrinieri
3. Germania 1h11'17"
Foto Andrea Masini / DBM. L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
World Cup a Golfo Aranci. Vincono Olivier e l'oro olimpico Cunha
Sole, un leggero vento a stemperarlo, temperatura dell'acqua di poco superiore ai 18 gradi ed entusiasmo alle stelle in un contesto unico per bellezza. La seconda tappa della World Cup a Golfo Aranci si apre con la dieci chilometri maschile e il successo del francese Marc Antoine Olivier. Arrivo in solitario, dopo un poderoso allungo a mille metri dalla fine, per il transalpino e vice campione iridato di Doha 2024 che tocca in 1h50'03"0; alle sue spalle il connazionale Logan Fontain in 1h50'04"4 e il magiaro Kristof Rasovzky - oro mondiale e vice campione olimpico in carica - in 1h50'04"5. Bravissimo Andrea Filadelli - tesserato per Marina Militare e Superba Nuoto, seguito da Fabrizio Antonelli - quinto in 1h50'08"8; tre posizioni più indietro, rispetto al fondista ligure, c'è il compagno d'allenamenti Dario Verani ottavo in 1h50'13"9. Indietro il vincitore di tutto Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto) in 1h50'56"1 ma nulla di preoccupante, perchè il ventinovenne carpigiano è in piena preparazione olimpica e la temperatura dell'acqua non era confacente alle sue caratteristiche, diversa peraltro da quella che troverà a Parigi. Non è partito Domenico Acerenza per il riacutizzarsi di un piccolo problema alla spalla.
Nella gara femminile doppietta brasiliana con la campionessa olimpica di Tokyo Ana Marcela Cunha che vince dopo 2h02'00"7, seguita da Viviane Jungblut con 2h02'02"0. Al terzo posto la vincitrice dell'edizione 2023 della 10 chilometri di Golfo Aranci, la tedesca Leonie Beck con 2h02'02"2. Ottava Ginevra Taddeucci - tesserata per Fiamme Oro e CC Napoli, seguita da Giovanni Pistelli - che dopo cinque giri era al comando, conclude la gara in 2h02'05"0 e si aggiudica il titolo di sprint leader (totale di 119 punti calcolati sulla base dei piazzamenti ottenuti nel primo, terzo e quinto lap delle gare in Egitto 55 ed a Golfo Aranci 64). Quarta è l'olandese e campionessa del mondo Sharon Van Rouwendaal in 2h02'02"3.
GRAN FINALE CON LA STAFFETTA. Sabato l'evento si conclude con la steffetta 4x1500 mixed. Start alle ore 9:30 con sei squadre in gara: Italia 1, Italia 2, Ungheria, Francia, Germania e Cina. Le due squadre azzurre sono così composte: Ginevra Taddeucci, Veronica Santoni, Andrea Filadelli e Gregorio Paltrinieri - Barbara Pozzobon, Silvia Ciccarella, Dario Verani e Mario Sanzullo.
LA GARA MASCHILE. Il percorso è un rettangolo con 6 giri da 1600 metri, più i 400 metri dell'arrivo. Gli azzurri al via sono 27, di cui quattro della top ten: il campione del mondo della 25 chilometri a Budapest 2022 Dario Verani, il campione europeo della 25 chilometri a Roma 2022 Mario Sanzullo, il vicecampione della coppa del mondo 2023 Marcello Guidi e il bronzo olimpico dei diecimila di Tokyo Gregorio Paltrinieri. E' assente Domenico Acerenza che si è fermato precauzionalmente per il riacutizzarsi dell'affaticamento alla spalla e lo staff azzurro ha voluto salvaguardare. "Sto bene - ha tranquillizzato tutti il campione d'Europa di Roma 2022 - soltanto un affaticamento alla spalla destra. Questa mattina ho nuotato in piscina e fatto un po' di fisioterapia". La temperatura dell'acqua supera i 19° e sale di un grado rispetto alla giornata di giovedì. Dopo i primi dieci minuti le prime tre posizioni sono occupate dagli ungheresi David Betlehem e Kristof Rasovszky e dall'australiano Thomas Edward Raymond. Al rifornimento del primo giro, dopo 1666 metri, David Betlehem guida il gruppo di testa seguito dal francese Marc-Antoine Olivier e Thomas Edward Raymond. Il primo degli azzurri, in quinta posizione, è Marcello Guidi. Super Greg, che soffre il freddo, inizialmente è in trentacinquesima posizione ma risale in quindicesima già al secondo lap. Il primo, terzo e quinto giro assegnano anche i punti per la top ten: a metà gara, dopo cinquemila metri, è sempre davanti David Betlehem in 54'22" e alle sue spalle c'è l'azzurro Marcello Guidi con due secondi di ritardo; terzo l'australiano Nichoals Sloman, quarto il campione del mondo di Doha ed argento olimpico di Tokyo Kristof Rasovszky e quinto l'altro azzurro Andrea Filadelli. Gregorio Paltrinieri è undicesimo a sette secondi da Betlehem. Dopo circa un'ora e 12 minuti (quarto rifornimento) Betlehem e Guidi si staccano un po' dal gruppo, l'israeliano Matan Roditi si inserisce in terza posizione e Gregorio Paltrinieri è in decima posizione. All'ultimo rifornimento, e quinto giro che assegna il titolo di sprint leader, col numero 53 sulla spalla alla testa del gruppo c'è David Betlehem (1h 31'37"), seguito dai due francesi Logan Fontaine e Marc-Antoine Olivier; Marcello Guidi è quinto (1h 31'40"), Dario Verani settimo (1h 31'42") e Pasquale Sanzullo decimo (1h 31'43"). Greg si è staccato ed è diciottesimo. Nell'ultimo chilometro allungano i due francesi Marc-Antoine Olivier e Logan Fontaine e i due ungheresi Kristof Rasovszky e David Betlehem; il testa a testa finale vede protagonisti Olivier che tocca la piastra dell'arrivo dopo 1h 50'03", Fontaine secondo con 1"4 di ritardo (1h 50'04"4) e Rasovszky con +1"5 (1h 50'04"5). Betlehem finisce quarto dopo aver condotto gran parte della gara (1h 50'04"8) e il primo degli italiani è Filadelli, 23enne, allenato da Fabrizio Antonelli e tesserato con Marina Militare e Superba, quinto in 1 ora 50'08"4.
LA GARA FEMMINILE. Al primo rifornimento Ginevra Taddeucci è seconda, davanti a lei c’è l’ungherese Bettina Fabian, bronzo con la 4x1500 mixed e dodicesima nella 10 chilometri mondiale a Doha. Ginevra, 27 anni compiuti il 3 maggio, allenata da Giovanni Pistelli per Fiamme Oro e CC Napoli, seconda nei 10 chilometri di Coppa Len il 18 maggio a Piombino, passa al comando della gara dopo il secondo giro mentre l’ungherese scivola al quarto posto. Si inseriscono l’australiana Bianca Crisp e la statunitense Mariah Denigan (sesta in Qatar nella prova individuale e quinta con la staffetta) che tallonano l’azzurra. Tutto rivoluzionato a metà gara: Taddeucci è quinta (un’ora e trenta secondi) mentre la brasiliana Viviane Jungblut, 27enne di Porto Alegre, sale al comando (1h 00’26”1), seguita dall’australiana Bianca Crisp e dalla giapponese Airi Ebina, undicesima a Doha; Bettina Fabian è quarta e Mariah Denigan precipita al tredicesimo posto. Ma lo spettacolo è appena cominciato. Al quarto lap, dopo 6666 metri, la portoghese Angelica Andre, bronzo iridato, è la leader del gruppo di testa e l’azzurra risale al quarto posto; un altro giro e all’ultimo rifornimento Ginevra Taddeucci si porta al comando (1h 41’44”3) e dietro di lei, con 1”6 di ritardo, nuota la campionessa del mondo in carica, l’olandese Sharon Van Rouwendaal che il 3 febbraio a Doha vinceva in 1h 47’26”8. Tutto di nuovo stravolto nel rush finale: la tedesca Leonie Beck, che finora era rimasta nel gruppo, mette la freccia e ingaggia un duello con Sharon Van Rouwendaal. La nostra Ginevra invece si stacca e rallenta un po’. Intanto le brasiliane Ana Marcela Cunha, 32enne campionessa olimpica, 17 medaglie tra mondiali e Giochi Olimpici, e Viviane Jungblut sono in agguato e nell’imbuto dell’arrivo affondano le bracciate decisive che le proiettano sui primi due gradini del podio. Cunha vince in 2h 02’00”7, Jungblut è seconda con 1”3 di ritardo e Leonie Beck, che lo scorso anno vinse con la muta, è terza a un secondo e mezzo dall’oro. Ginevra Taddeucci conclude la sua gara generosa e aggressiva all’ottavo posto con 2h 02’05”.
NUMERI E CONDIZIONI GARA.G In gara 114 atleti di 24 Nazioni (61 uomini e 53 donne) e iscritte sei squadre di staffetta. Le Nazioni presenti sono Australia, Belgio, Brasile, Bulgaria, Cina, Repubblica Ceca, Ecuador, Estonia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria, Israele, Italia, Giappone, Messico, Olanda, Norvegia, Perù, Portogallo, Svizzera, Svezia, Stati Uniti e Venezuela. Tempo soleggiato e temperatura intorno ai 24° e mare calmo. Temperatura dell'acqua intorno ai 19.5 e quindi tutti in gara senza muta.
I podi della World Cup 2024
2^ tappa Golfo Aranci
10 km mashile
1. Marc-Antoine Olivier (FRA) 1h50'03"
2. Logan Fontaine (FRA) 1h50'04"4
3. Kristof Rasovszky (HUN) 1h50'04"5
10 km femminile
1. Ana Marcela Cunha (BRA) 2h02’00”7
2. Viviane Jungblut (BRA) 2h02’02”0
3. Leonie Beck (GER) 2h02’02”2
1^ tappa Soma Bay (Egitto)
10 km maschile
1. Domenico Acerenza 1h55'26"4
2. Gregorio Paltrinieri 1h55'28"9
3. Dario Verani 1h55'29"5
10 km femminile
1. Leonie Beck (Ger) 2h04'31"0
2. Bettina Fabian (Hun) 2h04'31"4
3. Angela Guillen Martinez (Esp) 2h04'33"8
4x1.5 km mixed
1. Francia 1h11'10"1
2. Italia 1h11'10"2
Ginevra Taddeucci, Barbara Pozzobon, Domenico Acerenza, Gregorio Paltrinieri
3. Germania 1h11'17"
IL CIRCUITO DI COPPA DEL MONDO. Cinque tappe con apertura a Soma Bay in Egitto il 23 e 24 marzo e chiusura a Eilat, in Israele (data ancora da stabilire). La seconda tappa del circuito si svolge in Italia, a Golfo Aranci; la terza è in programma a Setubal, in Portogallo, il 12 e 13 ottobre e la quarta ad Hong Kongil 26 e 27 ottobre. Nel 2023 la World Cup è stata vinta dal magiaro Kristof Rasovszky, con Marcello Guidi secondo ad appena duecentocinquanta punti, e tra le femmine dalla tedesca Leonie Beck. Nel 2022 la Coppa del Mondo è stata vinta da Gregorio Paltrinieri e dalla brasiliana Ana Marcela Cunha; l'ultima italiana ad aggiudicarsi il circuito è stata Rachele Bruni nel 2019. Nel 2021 si sono imposti il magiaro Kristof Razovszky e in condominio Ana Marcela Cunha e la francese Oceane Cassignol. Nel 2020 la Coppa del Mondo è stata annullata, dopo la prima tappa a Doha svoltasi nel mese di febbraio, a causa del Covid.
PRIZE MONEY. Previsto, come sempre, un prize money per la World Cup. I vincitori delle tappe riceveranno 3.500 dollari, il secondo 3.000, il terzo 2.500 e poi a scendere fino all'ottavo che sarà premiato con 650 dollari; 5.000 dollari invece per le nazionali che si impongono nelle staffette. 50.000 dollari è invece il prize money per i nuotatori che si imporanno nella classifica generale.
Foto Andrea Masini / DBM. L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
World Cup a Golfo Aranci. La presentazione ufficiale. Out Acerenza
“Benvenuti a Golfo Aranci”. Il sindaco Mario Mulas fa gli onori di casa e apre ufficialmente la seconda tappa della coppa dl mondo di nuoto in acque libere, in programma venerdì e sabato nella suggestiva cornice del porticciolo, davanti alla Lega Lavale. “Sono orgoglioso di essere qui. Dopo il successo dell’anno scorso ci ritroviamo per vivere altri due giorni straordinari. Questa volta anche il tempo ci sarà d’aiuto: le previsioni meteo sono incoraggianti. Ringrazio gli organizzatori e la Federazione Italiana Nuoto per aver scelto il nostro bellissimo territorio. Rivolgo a tutti gli auguri di buona permanenza, buone gare e buon lavoro”.
Venerdì si comincia con le 10 chilometri maschile alle 9:15 e femminile alle 11:45 e sabato si prosegue con la staffetta 4x1500 mixed alle 9:30. Tutto trasmesso in diretta da RaiSport +HD, con la telecronaca di Enrico Cattaneo, il commento tecnico di Luca Sacchi e la mixed zone curata da Elisabetta Caporale. Nel TG sport di Rai2 delle 18.30 sarà trasmesso un servizio di vigilia firmato da Elisabetta Caporale. Andrà in onda anche nel TG notte di Raisport.
Ultimora: Domenico Acerenza è costretto a rinunciare alla gara dei 10 chilometri a causa del riacutizzarsi di un dolore alla spalla.
Insieme al sindaco Mario Mulas, sono intervenuti il consigliere regionale Giuseppe Fasolino che ha rivolto “un saluto particolare ai bambini che sono gli spettatori migliori di un evento di questo tipo”, il delegato provinciale del CONI Sardegna Giuseppe Manca che ha portato i saluti del presidente Bruno Perra, il coordinatore delle squadre Nazionali di nuoto in acque libere della Federazione Italiana Nuoto Stefano Rubaudo che ha rimarcato quanto “queste gare fatte in Italia stiano contribuendo alla crescita esponenziale del movimento dell’open water nazionale, tanto come numero di partecipanti che di appassionati”, lo sport event management di Word Aquatics Ignasi Venderell, il presidente dell’Aquatic Team Freedom di Porto Torres Silvia Fioravanti che ringraziato tutte le istituzioni politiche e sportive, civili e militari che “si sono adoperate nell’organizzazione dell’evento” e il presidente della FIN Sardegna Danilo Russu che si è soffermato anche sull’aspetto ambientale. “Da quest’anno si ridurrà l’utilizzo dei mezzi a motore e avremo più kayak a disposizione per la sicurezza e per il rifornimento degli atleti verrà usato materiale biodegradabile. I messaggi che vogliamo trasmettere ai nostri ragazzi, oggi rappresentati dagli alunni della Scuola Primaria Enzo Canini, sono due: il rispetto dell’ambiente e l’importanza del nuoto. Saper nuotare salva la vita”.
Sono previsti in gara 114 atleti di 24 Nazioni (61 uomini e 53 donne) e sono iscritte sei squadre di staffetta. Le Nazioni presenti sono Australia, Belgio, Brasile, Bulgaria, Cina, Repubblica Ceca, Ecuador, Estonia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria, Israele, Italia, Giappone, Messico, Olanda, Norvegia, Perù, Portogallo, Svizzera, Svezia, Stati Uniti e Venezuela.
In rappresentanza degli atleti il capitano della Nazionale Gregorio Paltrinieri, che ai prossimi Giochi di Parigi sarà in gara nei 1500 e 800 stile libero e nei 10 chilometri, undici medaglie in acque libere tra mondiali ed europei, vicecampione del mondo a Doha con la 4x1500 mista e secondo nella dieci chilometri della prima tappa di coppa del mondo a Soma Bay. “Quando si gareggia in luoghi cosi belli bisogna fare attenzione, perché sembra di stare in vacanza ed è facile perdere la concentrazione. Invece dobbiamo mantenerla. Location spettacolare. L’acqua in realtà è fredda, circa 18 gradi, ed è quella condizione di mezzo in cui non possiamo usare la muta. Siano qui per testarci. La stagione è molto lunga ed a Parigi manca ancora del tempo. E’ una tappa di passaggio molto utile per provare la condizione e alcune cose che stiamo provando in allenamento
Il campione europeo di Roma 2022 Domenico Acerenza (oro nei 10 e con la 4x1250 mixed e argento nei 5 km), primo a Soma Bay e vincitore della Coppa Len a Piombino. “E’ sempre un piacere essere qui. Siamo fortunati a praticare uno sport all’aria aperta e quando abbiamo l’opportunità di nuotare in location del genere è ancora più bello. Sarà una bella gara e invitiamo tutti a venirci a vedere”.
La fuoriclasse tedesca Leonie Beck, di casa al Centro Federale Polo Natatorio Frecciarossa di Ostia, dove si allena insieme a Gregorio Paltrinieri e gli altri azzurri, campionessa del mondo a Fukuoka 2023 nella 5 e 10 chilometri. “Sono felice di tornare qui a Golfo Aranci dove ho vinto l’anno scorso e per me è un onore. L’anno scorso le condizioni erano diverse: si gareggiava con la muta. Domani nuoteremo con i costumoni e per me che soffro particolarmente l’acqua fredda potrebbe essere un problema. Stamattina ho fatto due giri e c’ho messo un po’ ad ambientarmi”.
Convocati azzurri, circuito e prize money
Foto di Andrea Masini / DBM
















World Cup a Golfo Aranci. Venerdì la 10 chilometri

Attesa altissima e dettagli ultimati a Golfo Aranci che, per il secondo anno consecutivo, ospita venerdì 24 e sabato 25 maggio la seconda tappa della World Cup Open Water. Spettacolo garantino per l'evento organizzato dall'Aquatic Team Freedom di Porto Torres con il supporto fondamentale della Federazione Italiana Nuoto. Le gare si snoderanno nel percorso studiato di fronte alla suggestiva cornice del porticciolo di Golfo Aranci e saranno trasmesse in diretta su RaiSport +HD, con la telecronaca di Enrico Cattaneo, il commento tecnico di Luca Sacchi e la mixed zone curata da Elisabetta Caporale.
In programma venerdì le 10 km, alle 9.15 quella maschile e alle 11.45 quella femminile, sabato la staffetta 4x1500 dalle 9.30.
LA NAZIONALE ASSOLUTA AL VIA. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Fabio Dalu (Esercito/Esperia Cagliari), Dario Verani (Esercito/Livorno Acquatics), Mario Sanzullo (Fiamme Oro/CC Napoli), Pasquale Sanzullo (Carabinieri/CC Aniene), Marcello Guidi (Fiamme Oro/RN Cagliari), Ivan Giovannoni (Esercito/Aurelia Nuoto), Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto), Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hidross), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi), Rachele Bruni (Fiamme Oro/Aurelia Nuoto), Silvia Ciccarella (Carabinieri/CC Aniene), Veronica Santoni (CC Aniene), Andrea Filadelli (Marina Militare/Superba) e Sofie Callo (Fiamme Oro/Superba). Nello staff, con il coordinatore tecnico del settore Stefano Rubaudo, i tecnici Fabrizio Antonelli, Giovanni Pistelli, Massimiliano Lombardi, Andrea Volpini e Fabio Venturini.
LA NAZIONALE GIOVANILE PER GOLFO ARANCI. Pasquale Giordano (Fiamme Oro/CC Napoli), Vincenzo Caso (Fiamme Oro/CC Napoli), Lorenzo Cinquepalmi (CC Napoli), Ilario Giuseppe (Fiamme Oro/CC Napoli), Elena Tortora (CC Aniene), Elena Micheletti (Nuoto Venezia), Iris Menchini (Genova Nuoto) e Ludovica Terlizzi (Genova Nuoto). Nello staff, con il coordinatore tecnico del settore Stefano Rubaudo, il tecnico responsabile della giovanile Roberto Marinelli e il tecnico Pietro Bonanno.
NUMERI E NAZIONI DELLA SECONDA TAPPA. Sono previsti in gara 114 atleti di 24 Nazioni (61 uomini e 53 donne) e iscritte sei squadre di staffetta. Le Nazioni presenti sono Australia, Belgio, Brasile, Bulgaria, Cina, Repubblica Ceca, Ecuador, Estonia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria, Israele, Italia, Giappone, Messico, Olanda, Norvegia, Perù, Portogallo, Svizzera, Svezia, Stati Uniti e Venezuela.
World Cup a Golfo Aranci
1^ giornata - venerdì 24 maggio
9.15 10 km maschile
11.45 10 km femminile
2^ giornata - sabato 25 maggio
9.30 4x1.5 mixed
I podi della World Cup 2024
1^ tappa Soma Bay (Egitto)
10 km maschile
1. Domenico Acerenza 1h55'26"4
2. Gregorio Paltrinieri 1h55'28"9
3. Dario Verani 1h55'29"5
10 km femminile
1. Leonie Beck (Ger) 2h04'31"0
2. Bettina Fabian (Hun) 2h04'31"4
3. Angela Guillen Martinez (Esp) 2h04'33"8
4x1.5 km mixed
1. Francia 1h11'10"1
2. Italia 1h11'10"2
Ginevra Taddeucci, Barbara Pozzobon, Domenico Acerenza, Gregorio Paltrinieri
3. Germania 1h11'17"
IL CIRCUITO DI COPPA DEL MONDO. Cinque tappe con apertura a Soma Bay in Egitto il 23 e 24 marzo e chiusura a Eilat, in Israele (data ancora da stabilire). La seconda tappa del circuito si svolge in Italia, a Golfo Aranci; la terza è in programma a Setubal, in Portogallo, il 12 e 13 ottobre e la quarta ad Hong Kongil 26 e 27 ottobre. Nel 2023 la World Cup è stata vinta dal magiaro Kristof Rasovszky, con Marcello Guidi secondo ad appena duecentocinquanta punti, e tra le femmine dalla tedesca Leonie Beck. Nel 2022 la Coppa del Mondo è stata vinta da Gregorio Paltrinieri e dalla brasiliana Ana Marcela Cunha; l'ultima italiana ad aggiudicarsi il circuito è stata Rachele Bruni nel 2019. Nel 2021 si sono imposti il magiaro Kristof Razovszky e in condominio Ana Marcela Cunha e la francese Oceane Cassignol. Nel 2020 la Coppa del Mondo è stata annullata, dopo la prima tappa a Doha svoltasi nel mese di febbraio, a causa del Covid.
PRIZE MONEY. Previsto, come sempre, un prize money per la World Cup. I vincitori delle tappe riceveranno 3.500 dollari, il secondo 3.000, il terzo 2.500 e poi a scendere fino all'ottavo che sarà premiato con 650 dollari; 5.000 dollari invece per le nazionali che si impongono nelle staffette. 50.000 dollari è invece il prize money per i nuotatori che si imporanno nella classifica generale.
Foto A. Masini / DBM