World Cup in Egitto. Valanga azzurra a Soma Bay
Tris d'assi per la prima tappa di Coppa del Mondo. Gli azzurri faraonici a Soma Bay splendida località sul Mar Rosso tra Hurgada e Marsa al Alam, conquistano i primi tre gradini del podio nella dieci chilometri che apre il circuito mondiale. Ricomincia con un trionfo Domenico Acerenza, che aveva vinto l'ultima tappa dello scorso anno a Funchal che fu selezione per i mondiali di Doha. Il recente bronzo iridato della 5 km, campione europeo in carica della distanza, regola il gruppo allo sprint in solitario in 1h55'26" stavolta senza intralci come nell'intenso finale di Doha, trascinando il compagno Gregorio Paltrinieri che è secondo (1h55'28"90) dopo una gara tutta in rimonta condotta prima dalle retrovie e terminata da campione.
Al terzo posto l'altro azzurro che nuota col gruppo del tecnico Fabrizio Antonelli al Centro Federale di Ostia, Dario Verani che segue SuperGreg nella rimonta finale e tocca 1h55'29"50. Quarto dopo una gara tutta in testa il francese Marc Antoine Olivier, doppio argento iridato a Doha nella 5 e 10 km, distante due secondi dal compagno di allenamenti azzurro. Settimo l'altro azzurro Marcello Guidi (1h55'35"80) che lo scorso anno fu secondo in generale dietro il magiaro Kristof Rasowsky che tocca deluso in tredicesima posizione a 12" dal vincitore. Nella gara femminile domina Leonie Beck che si impione al fotofinish in 2h04'31"00, davanti all'ungherese Bettina Fabian seconda a 40 centesimi dalla tedesca di Auguista che vive e si allena ad Ostia con gli Antonelli's boys. Terza la spagnola Angela Marinez Guillen a +2"8. Quarta ai piedi del podio la prima delle azzurre Ginevra Taddeucci che chiude in 2h04'35"30. Per la fiorentina vicecampione europea una parziale soddisfazione dopo la delusione del 22esimo posto ai mondiali di Doha. Lontana a oltre otto secondi dalle prime Barbara Pozzobon che chiude tredicesima in 2h04'39"40. Acque piuttosto calde (temperatura 23-24 gradi); percorso di due chilometri da ripetere cinque volte per le gare individuali. Al via settantotto atleti, undici in più rispetto al 2023, (45 maschi e 33 femmine) in rappresentanza di quindici nazioni.
GLI AZZURRI IN EGITTO. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Marcello Guidi (Fiamme oro/RN Cagliari), Dario Verani Esercito/Livorno Aquatics). Nello staff tecnico, oltre al coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, i tecnici Fabrizio Antonelli, Fabio Venturini, Franco Fanella, Andrea Volpini.
IL CIRCUITO DI COPPA DEL MONDO. Cinque tappe con apertura a Soma Bay in Egitto il 23 e 24 marzo e chiusura a Eilat, in Israele (data ancorad stabilire). La seconda tappa del circuito si svolgerà in Italia, a Golfo Aranci, il 25 e 26 maggio. Nel 2023 la World Cup è stata vinta dal magiaro Kristof Rasovszky, con Marcello Guidi secondo ad appena duecentocinquanta punti, e tra le femmine dalla tedesca Leonie Beck. Nel 2022 la Coppa del Mondo è stata vinta da Gregorio Paltrinieri e dalla brasiliana Ana Marcela Cunha; l'ultima italiana ad aggiudicarsi il circuito è stata Rachele Bruni nel 2019. Nel 2021 si sono imposti il magiaro Kristof Razovszky e in condominio Ana Marcela Cunha e la francese Oceane Cassignol. Nel 2020 la Coppa del Mondo è stata annullata, dopo la prima tappa a Doha svoltasi nel mese di febbraio, a causa del Covid.
PRIZE MONEY. Previsto, come sempre, un prize money per la World Cup. I vincitori delle tappe riceveranno 3.500 dollari, il secondo 3.000, il terzo 2.500 e poi a scendere fino all'ottavo che sarà premiato con 650 dollari; 5.000 dollari invece per le nazionali che si impongono nelle staffette. 50.000 dollari è invece il prize money per i nuotatori che si imporanno nella classifica generale.
Mondiali. Staffetta 4x1500 d'argento. Vince l'Australia al fotofinish
Due decimi di troppo. L'Italia conquista l'argento con la staffetta 4x1500 che chiude il programma mondiale del nuoto di fondo a Doha. Giulia Gabbrielleschi (15'36"2), Arianna Bridi (16'46"3), Gregorio Paltrinieri (15'01"4) e Domenico Acerenza (16'04"3) si piazzano alle spalle dell'Australia, che vince in 1h03'28"00 grazie allo sprint di Kyle Lee. Bronzo all'Ungheria in 1h04'06"8. Fuori dal podio la Germania in 1h'04'11"6.
Resta un pizzico di rammarico, ma la prestazione individuale e di squadra è da applausi. Per l'Italia è il quinto podio iridato consecutivo della staffetta.
IL RACCONTO. Gara frazionata e ambizioni che crescono dopo la prima tranche con il quinto posto di Giulia Gabbrielleschi in 15'36"2 preceduta dall'australiana Moesha Johson di 3"9 e dagli uomini di Taipei, Turchia e Cina. Dietro la statunitense Mariah Denigan (15'42"00), la tedesca Leonie Beck (15'46"5) e l'ungherese Fabian Bettina (15'52"4).
Nel secondo giro Arianna Bridi - alla prima staffetta internazionale mondiale dopo le recenti tappe di Setubal e Funchal di coppa del mondo - chiude col 12esimo tempo complessivo, subendo il ritorno della statunitense Katie Grimes (- 4"7) e della tedesca Celine Rieder (- 3"), con l'australiana Chelsea Gubecka che incrementa il vantaggio a 19 secondi.
L'azzurra nuota un parziale da 16'46"3 e dà il cambio a Gregorio Paltrinieri che ha il compito di risalire il più possibile. Nessuno in gara ha il suo palmares, personale e cambio passo. Il campione di tutto ci mette meno di un chilometro per prendersi la testa della gara con un incedere maestoso. Un'azione favolosa. Nuota in 15'01"4 e mette in fila come motoscafo gli altri natanti: l'australiano Nicholas Sloman (+ 2"7), il tedesco Oliver Klemet (+ 20"9), l'americano Charlie Clark (+ 34"2) e l'ungherese David Betlehem (+ 55"2).
E' lotta a due per l'oro. Domenico Acerenza aumenta gradualmente il ritmo perché sa che l'australiano Kyle Lee è il più veloce atleta del circuito negli ultimi venti metri. Ci mette cuore, grinta, polmoni, sportella negli ultimi metri per evitare il sorpasso. E' un testa a testa che porta al fotofinish purtroppo d'argento con frazioni da 16'04"3 contro 16'01"4.
Bella gara. Bell'argento. L'Italia campione d'Europa si conferma sul podio mondiale dopo il bronzo e la medaglia d'oro iridate delle ultime edizioni. Resta un pizzico di rammarico, per qualche metro perso da Acerenza nella prima rotta della sua frazione, ma la prestazione individuale e d'insieme è comunque super. Al terzo posto si piazza l'Ungheria con Kristof Rasovszky che chiude in 1h04'06"8. Scivola dal podio la Germania con Arne Schubert per il complessivo tempo di 1h04'11"6.
LE DICHIARAZIONI. "Abbiamo deciso di invertire le frazioni tra me e Mimmo perché il mio compito sarebbe stato quello di recuperare e il suo di chiudere - racconta Paltrinieri, quinto nella 5 chilometri - La mia frazione è stata molto buona e la strategia ha pagato. E' stata una grande staffetta. Conquistare la medaglia non è mai facile e noi ci stiamo ripetendo anno dopo anno. Vorremmo che fosse sempre oro, ma non è sempre possibile. Sapevamo che negli ultimi metri Domenico avrebbe dovuto affrontare il più forte sprintista del circuito. Mimmo ha provato a staccarlo, con qualche accelerata, qualche strappo. Ha provato fino alla fine ad arginarne la progressione. E' arrivato un buon argento", conclude il 29enne carpigiano campione di tutto dando appuntamento ad 800 e 1500. "Ho deciso di concentrare più energie nervose per la vasca, di fare una sorta di riscaldamento con il fondo. Ho rinunciato alla dieci, la cinque non è venuta benissimo, ma mi ha dato importanti indicazioni per oggi ed infatti mi sentivo meglio. Adesso si testa la piscina e proverò a fare due buone gare".
"Ce l'ho messa tutta - continua Acerenza, bronzo nella 5 chilometri come a Fukuoka 2022 - Ho chiesto scusa ai ragazzi perché sono stati bravissimi. Ci siamo divertiti, ci proveremo alla prossima. In fondo lo spirito della staffetta è questo anche se ovviamente mi dispiace non essere riuscito a mantenere il primo posto. Sapevo che sarebbe stato difficile staccare l'australiano. Così come sapevo che sarebbe rimasto nella mia scia. Ho provato nell'imbuto a destabilizzarlo con qualche cambio di direzione, ma è più veloce sul breve e non sono riuscito ad arginarlo", spiega il 29enne potentino, tra l'altro campione d'Europa della dieci chilometri, che ha conquistato la carta olimpica per la gara nella Senna che nuoterà insieme a Paltrinieri.
"Più di così sarebbe stata dura. Sono contenta di essere tornata a nuotare la staffetta e di aver offerto una buona prestazione. In queste gare la strategia è molto importante. Anche perché schierando due coppie per genere è necessario gestire bene le frazioni. Per noi femmine è importante mantenere le posizioni. Il mio compito era placcare l'australiana. Ci sono riuscita e ho nuotato in buone posizioni", prosegue Gabbrielleschi, ventisettenne fiorentina allenata da Massimiliano Lombardi, bronzo europeo in carica nella breve distanza e bronzo mondiale a Budapest 2022 anche nella staffetta, settima a Doha nella 5 chilometri.
"Sono contenta per la mia frazione. E' la prima volta che vi partecipo e ho solo da imparare. Gabbrielleschi mi ha dato un cambio perfetto. Sapevo che non dovevo pensare agli altri, ma concentrarmi su me stessa per far partire da una buona posizione Paltrinieri e Acerenza, i nostri supereroi. Questa medaglia è di tutto il gruppo, che ha contribuito al risultato con competitività interna e livello sempre alto", conclude Arianna Bridi, 28enne trentina già doppio bronzo mondiale a Budapest 2017, prima dello stop per problemi cardiaci che ne hanno condizionato gli ultimi anni di una carriera in risalita fino alla conquista della carta olimpica.
PILLOLE STATISTICHE. L'Italia si conferma sul podio iridato per la quinta edizione consecutiva: argento a Doha 2024, oro a Fukuoka 2023, bronzo a Budapest 2022, argento Gwangju 2019, bronzo a Budapest 2017.
Il secondo posto odierno consente a Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro / Coopernuoto) di conquistare la 15esima medaglia nei Campionati mondiali consolidando la leadership nazionale nella classifica di ogni tempo.
Domenico Acerenza (Fiamme Oro / CC Napoli), invece, per la terza rassegna iridata consecutiva è salito due volte sul podio portando il suo palmares a quota 7.
In ambito femminile, Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro / Nuotatori Pistoiesi) conquista la quinto medaglia della carriera ai mondiali, mentre Arianna Bridi (Esercito / RN Trento) la terza, la prima nella prova a squadre.
PODI E RISULTATI DEGLI AZZURRI
3 febbraio 10 km femmine
1. Sharon Van Rouwendaal (Ned) 1h57'26"8
2. Maria De Valdes (Esp) 1h57'26"9
3. Angelica Andre (Por) 1h57'28"2
8. Arianna Bridi 1h57'33"2 carta olimpica
22. Ginevra Taddeucci 1h58'21"1
4 febbraio 10 km maschi
1. Kristof Rasovzky (Hun) 1h48'21"1
2. Marc Antoine Olivier (Fra) 1h48'23"6
3. Hector Pardoe (Gbr) 1h48'29"2
7. Domenica Acerenza 1h48'30"4
8. Dario Verani 1h48'30"8
7 febbraio 5 km femmine
1. Sharon Van Rowendaal (Ned) 57'33"9
2. Clesea Gubecka (Aus) 57'35"0
3. Ana Marcela Cunha (Bra) 57'36"8
7. Giulia Gabbrielleschi 57'47"6
15. Barbara Pozzobon 57'58"5
7 febbraio 5 km maschi
1. Logan Fontaine 51'29"3
2. Marc Antoine Olivier 51"29"3
3. Domenico Acerenza 51"30"0
4. Kristof Rasovsky 51'30"5
5. Gregorio Paltrinieri 51'31"7
8 febbraio 4x1500
1. Australia 1h03'28"0
2. Italia 1h03'28"2
Giulia Gabbrielleschi (15'36"2), Arianna Bridi (16'46"3), Gregorio Paltrinieri (15'01"4) e Domenico Acerenza (16'04"3)
3. Ungheria 1h04'06"8
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Foto di Andrea Staccioli / Insidefoto - DBM
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Mondiali. Acerenza bronzo nella 5 chilometri, Paltrinieri 5°
Dopo le tre carte olimpiche, l'obiettivo era la medaglia nella cinque chilometri. E il metallo arriva nella prova maschile, con Domenico Acerenza terzo in un finale convulso alle spalle della coppa francese Logan Fontaine, primo in 51'29"3, e Marc Antoine Olivier, secondo a +0"3. Il ventottenne potentino, uno dei leader del gruppo di Fabrizio Antonelli, già bronzo sei mesi fa a Fukuoka, completa i tre giri del campo gara in 51"30"0; dietro di lui l'ungherese, campione della distanza doppia, Kristof Rasovsky in 51'30"5 e Gregorio Paltrinieri, argento uscente, rimasto imbottigliato nella bagarre finale, che tocca quinto in 51'31"7. Nono il tedesco Florian Wellbrock, campione uscente, a sette secondi dalla coppa transalpina.
Una qualifica olimpica e un bronzo da protagonista confermano Acerenza tra i big della specialità, sempre più conscio della propria forza: "Ci ho provato; alla fine mi sono sentito tirare fuori. Ho dato tutto, il bronzo ripaga il podio mancato nella dieci chilometri. Rispetto alla prova olimpica siamo partiti troppo forte, ma me l'aspettavo. E' la mia prima medaglia individuale iridata di questo campionato però stavolta c'è mancato poco per vincere. Siamo competitivi e abbiamo margini di miglioramento. La staffetta, a prescindere da chi sarà schierato, sarà molto competitiva. Le squadre che ambiscono al podio sono molte e, alle tradizionali, si aggiungono Australia e Francia" sottolinea l'azzurro al suo sesto metallo iridato in carriera.
Deluso e un po' contrariato per il finale da fighters, Gregorio Paltrinieri racconta rammaricato: "Mi dispiace perché era una gara in cui stavo bene. L'arrivo è stato complicato. Nel finale mi sono trovato fermo, con contatti da verificare. Non riuscivo più a nuotare. Volevo stare lì davanti per poi chiudere da protagonista. Mi sono trovato improvvisamente in mezzo a tanto traffico e non ho potuto esprimermi al meglio". Per SuperGreg, che sarà protagonista anche la settimana prossima in piscina negli 800 e 1500 stile libero, un epilogo imprevedibile, condizionato dal martellamento continuo di Fontaine e dalla chiara infrazione commessa da Rasovzky nell'imbuito per cui la Federazione ha annunciato il ricorso poi respinto. La condizione comunque c'è. Wellbrock è dietro e la piscina si avvicina.
Nella gara femminile non raggiungono il podio Giulia Gabbrielleschi, che è settima in 57'47"6, e Barbara Pozzobon, quindicesima in 57'58"5 nella gara vinta dall'olandese, campionessa di tutto, Sharon Van Rowendaal, che bissa il successo della dieci chilometri e si prende il primo titolo mondiale nella breve distanza chiudendo dopo un finale furioso in 57'33"9. Seconda l'australiana Chelsea Gubecka (57'35"0) che, dopo l'assenza tattica nella distanza doppia dove era già qualificata alle Olimpiadi attraverso l'argento di Fukuoka, perde lo sprint a colpi di bracciate. Terza la brasiliana, altra olimpionica, Ana Marcela Cunha (57'36"8), che a trentadue anni difende il bronzo dello scorso anno e conquista la sedicesima medaglia iridata della carriera."Sapevo che sarebbe stata una gara diversa dalle altre perché hanno prevalso le nuotatrici di vasca spingendo fin dall'inizio; al secondo giro mi sono attaccata alla Grimes però non sono riuscita a risalire. Proverò a qualificarmi per la carta olimpica mancante attraverso i 1500 sl in vasca facendo 16'09, ovvero un secondo meno del mio personale" sottolinea Gabbrielleschi, ventisettenne fiorentina allenata da Massimiliano Lombardi bronzo europeo in carica e bronzo mondiale a Budapest 2022."Ripartivo da Fukuoka con ambizioni che oggi non sono riuscita a legittimare. Non penso di essere a questo livello; bisogna tornare a lavorare. Fino al secondo giro mi sentivo bene, poi si è spenta la luce", dichiara delusa Barbara Pozzobon, trentenne trevigiana, una delle punte del gruppo di Fabrizio Antonelli, quinta lo scorso anno ai mondiali dove è stata oro in staffetta.
LA 5 KM MASCHILE. L'olimpinico Wellbrock fa l'andatura e gli azzurri tallonano a meno di un'incollatura. Attacchi e controattacchi con il campione della dieci chilometri Kristof Rasovsky che si inserisce ai 2.5 km con la cuffia verde in testa. Paltrinieri si insinua al suo fianco. Ai 3.2 km rompe gli indugi il campionissimo di Carpi che gira in testa al secondo round spaccando il gruppo in due dove si individua anche l'altra cuffia nera di Acerenza. Wellbrock non ci sta, apre una nuova via nella volatona stile piscina e si affianca impostando un'altra rotta. Dietro di lui il francese Olivier. A un chilometro dalla fine si sflia l'olimpionico tedesco e Paltrinieri mena le danze con Olvier a fianco e Acerenza terzo. La tattica italiana sembra giusta. All'ultima boa la coppia francese prende spazio e scalza Paltrinieri dalla scia ideale. Fontaine, già argento a Gwangju, stringe verso il cono. Acerenza spala l'acqua con delle bracciate possenti, ma i francesi se ne accorgono e con Olivier provano a braccarlo e chiuderlo. Fontaine si sfila in solitaro e precede al tocco il compagno di nazionale; Acerenza è terzo. Nel frattempo Paltrinieri aveva provato a trovare il pertugio giusto per infilarsi, ma era stato stoppato da Rasovzky in maniera evidentemente irregolare. Finiscono entrambi fuori dal podio.
LA 5 KM FEMMINILE. Tre giri del quadrilatero con acqua a 19 gradi e sole splendete, poco vento. Intorno le navi da crociera che attraccano al porto qatarino e sullo sfondo lo Stadio di calcio 974 che prende il nome dal prefisso internazionale del Qatar, nonché dal numero di container utilizzati per costruire la sua struttura: vale a dire le scale, i chioschi, i bagni e parte del suo profilo esterno.
Pronti via e parte la campionessa Sharon Van Rouwendaal. Nuotata leggera a basse frequenze per l'olandese volante che traina il gruppo dall'alto della sua classe e potenza. L'australiana Chelsea Gubecka - che da qualificata olimpica come argento iridato aveva saltato la doppia distanza - tiene il passo e si mette ai piedi. Al primo giro passa avanti la baby statunitense Katie Grimes appena 18enne che si divide tra piscina e acque libere con già cinque medaglie iridate in bacheca ma senza quella più preziosa. Per le azzurre gara coperta in scia alle prime; Gabbrielleschi è quinta e Pozzobon tredicesima ma a soli sei secondi dalla prima.
A metà percorso un po' di problemi alla boa di virata crea selezione per la sua forma ad angolo: ne approfittano le azzurre con Gabbrielleschi che si attacca alla Grimes al secondo posto, mentre Pozzobon è dietro alla spagnola Valdes e all'australiana Gubecka. Van Rouwendaal scivola per un pochi metri al sesto posto, ma subito torna su con attaccate americana e australiana. Comincia la tiratona. Le azzurre si sfilacciano, ma resistono. A più di un chilometro all'arrivo il forcing micidiale della Gubecka sgrana il gruppo. Cunha prova a resistere appena dietro con Gabbrielleschi a fianco. Pozzobon perde il treno. L'ottima la spagnola De Valdes tenta di ricucire la lunghezza prodotta dall'australiana. La pluricampionessa verdeoro, bronzo lo scorso anno in Giappone, non demorde e vuole fortemente il gran finale. Si sgancia. Gabbrielleschi perde il contatto. Nella guerra tra bracciate pesanti, la spunta la Van Rouwendaal sulla Grimes e la Cunha. Azzurre fuori dal podio.
PROGRAMMA E PRESENZE GARA (-2 ORE IN ITALIA)
3 febbraio 10 km femmine
1. Sharon Van Rouwendaal (Ned) 1h57'26"8
2. Maria De Valdes (Esp) 1h57'26"9
3. Angelica Andre (Por) 1h57'28"2
8. Arianna Bridi 1h57'33"2 carta olimpica
22. Ginevra Taddeucci 1h58'21"1
4 febbraio 10 km maschi
1. Kristof Rasovzky (Hun) 1h48'21"1
2. Marc Antoine Olivier (Fra) 1h48'23"6
3. Hector Pardoe (Gbr) 1h48'29"2
7. Domenica Acerenza 1h48'30"4
8. Dario Verani 1h48'30"8
7 febbraio 5 km femmine
1. Sharon Van Rowendaal (Ned) 57'33"9
2. Clesea Gubecka (Aus) 57'35"0
3. Ana Marcela Cunha (Bra) 57'36"8
7. Giulia Gabbrielleschi 57'47"6
15. Barbara Pozzobon 57'58"5
7 febbraio 5 km maschi
1. Logan Fontaine 51'29"3
2. Marc Antoine Olivier 51"29"3
3. Domenico Acerenza 51"30"0
4. Kristof Rasovsky 51'30"5
5. Gregorio Paltrinieri 51'31"7
8 febbraio Ore 10.30 Team Event 4x1500
la squadra sarà definita dopo la 5km del 7 febbraio
Foto Giorgio Perottino e Andrea Masini DBM
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Mondiali. Acerenza e Verani conquistano le carte olimpiche
Fuori dal podio con un doppio sorriso. Domenico Acerenza e Dario Verani chiudono tra i top ten la 10 chilometri dei mondiali di Doha e conquistano due carte olimpiche per i Giochi di Parigi. Vince per la prima e in solitario l'ungherese vicecampione in carica Kristof Rasovzky in 1h48'21"2 davanti al francese plumedagliato olimpico e mondiale Marc Antoine Olivier (+2"4) e al sorprendente britannico Hector Pardoe, che dopo una gara al coperto regola il gruppone nel finale (1h48'29"2). Domenico Acerenza, campione europeo e mondiale del 2022, fresco vincitore della tappa di Funchal di Coppa del mondo, dopo una gara di testa perde acqua nel finale e si piazza settimo in 1h48'30"4 proprio davanti a Dario Verani, ottavo, a mezzo secondo dal potentino compagno di allenamenti del gruppo seguito dal tecnico Fabrizio Antonelli. Dietro i favoriti della vigilia tra cui i tedeschi Florian Wellbrock, olimpionico campione in carica, che dopo una gara in testa al primo giro si sfila e chiude ventinovesimo (1h49'59"0), e Oliver Klemet, terzo lo scorso anno, che finisce undicesimo a 11 secondi.
Bottino pieno in chiave olimpica per lo staff azzurro che ha risparmiato Gregorio Paltrinieri in vista della 5 km e della staffetta avendo già ha acquisito il titolo per gareggiare nella Senna grazie alla qualificazione olimpica ottenuta nei 1500 agli assoluti di Riccione.
Soddisfatto Domenico Acerenza che racconta la fatica e le energie spese: "E' stata una gara difficile nei primi giri; quando è aumentato il ritmo ho perso colpi; bisognava prendere la carta olimpica e ce l'ho fatta. Volevo il podio, ma ho accusato un po' di tensione per l'obiettivo olimpico che poi è stato centrato. Ora continueremo a lavorare per crescere di condizione", conclude il ventinovenne potentino che proverà in staffetta a bissare il titolo dello scorso anno a Fukuoka dove fu quarto in questa prova.
Compito svolto egregiamente da Dario Verani che recupera nel finale: "Avevo un compito difficile, è stata una battaglia in condizioni difficili. Sono contento di aver preso la carta olimpica attraverso una prova tattica e sofferta. Cerco di nascondermi il più possibile per poi venire fuori alla fine. Bisognava star tranquilli e arrivare forte. Mi è mancato qualcosa nel finale. Per me sarà un onore lasciare il posto a Gregorio (Paltrinieri, ndr) perché è uno dei più forti nuotatori della storia", conclude il ventinovenne di Cecina, che nel 2022 vinse le 25 chilometri ai mondiali e agli europei.
LA GARA. Subito baldanzoso il favorito Florian Wellbrock prova a ripetere la gara dello scorso anno che lo vide protagonista in forcing sin dalle prime bracciate così come nella prova olimpica di Tokyo. Un giro davanti a fare l'andatura, poi il tedesco si sfila e lascia spazio ai vari competitor tra cui il viececampione Kristof Rasovzky, i francesi Logan Fontaine e Marc Antoine Olivier. Domenico Acerenza è li, con la sua caratteristica nuotata a basse frequenze (66 al minuto rispetto alle 74 dei suoi avversari) che sprigiona potenza e presa in acqua. Verani è sempre a ridosso dei primi con un distacco tra i dieci e i quindici secondi. Davanti non si fanno male, le condizioni meteomarine migliorano e tutto lascia presagire ad un finale scatenato. A un chilometro dalla fine il gruppo di testa si divide in due tronconi con i francesi sempre in testa e Acerenza che prova a lottare in terza posizione tallonato sorprendentemente dall'outsider australiano Nicholas Sloman. A cinquecento metri si muovono i big: scatta al comando l'ungherese Kristof Rasovzky che parte per una volatona mettendo un paio di lunghezze sugli avversari. Il campione del mondo di Gwangju nella 5 km, vuole il suo primo titolo nella distanza doppia e non permette all'esperto francese Olivier di rientrare, lasciando a un paio di secondi sul tocco alla piastra. Per l'ultimo posto del podio si scatena la tonnara e ne esce vittorioso il britannico Hector Pardoe che a ventidueanni conquista il primo podio pesante della carriera. Nella lotta per le carte olimpiche ci sono gli azzurri con il comodo settimo posto di Acerenza e Verani che compie uno sprint finale importante chiudendo ottavo e felice.
PROGRAMMA E PRESENZE GARA (-2 ORE IN ITALIA)
3 febbraio 10 km femmine
1. Sharon Van Rouwendaal (Ned) 1h57'26"8
2. Maria De Valdes (Esp) 1h57'26"9
3. Angelica Andre (Por) 1h57'28"2
8. Arianna Bridi 1h57'33"2 carta olimpica
22. Ginevra Taddeucci 1h58'21"1
4 febbraio 10 km maschi
1. Kristof Rasovzky (Hun) 1h48'21"1
2. Marc Antoine Olivier (Fra) 1h48'23"6
3. Hector Pardoe (Gbr) 1h48'29"2
7. Domenica Acerenza 1h48'30"4
8. Dario Verani 1h48'30"8
7 febbraio 5 km femmine
Ore 10.30 Barbara Pozzobon e Giulia Gabbrielleschi
7 febbraio 5 km maschi
Ore 13.00 Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza
8 febbraio Ore 10.30 Team Event 4x1500
la squadra sarà definita dopo la 5km del 7 febbraio
Foto Giorgio Perottino e Andrea Masini DBM
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Obbligatorio menzionare i credit.
Mondiali. Bridi ottava con carta olimpica, Taddeucci 22esima
L'Araba Fenice rinasce all'Old Port di Doha. Arianna Bridi, già doppio bronzo mondiale a Budapest 2017, rientra in nazionale dopo 5 anni di assenza, ovvero dall'edizione coreana di Gwangju dove chiuse malinconicamente tredicesima, e si piazza ottava in 1h57'33"2 nella dieci chilometri mondiale che apre il programma iridato. Bastava entrare nelle prime tredici per conquistare la carta olimpica per i Giochi di Parigi.
Per la ventinovenne trentina di Esercito e RN Trento, che si allena col gruppo multinazionale di Fabrizio Antonelli, è una gara che sa di rinascita dopo la doppia operazione cardiaca e il ritorno ai livelli che le competono con la qualificazione ottenuta lo scorso dicembre nella prova di Coppa del Mondo di Funchal.
Vince l'olandese pluricampionessa olimpica e mondiale Sharon Van Rouwendaal (1h57'26"8) che batte allo sprint la sorprendente spagnola Maria De Valdes al primo metallo pesante della carriera. Terza la portoghese Angelica Andre, bronzo europeo della specialità a Roma, a oltre un secondo.
Coperta per tre quarti gara, l'azzurra torna sotto dopo il grande forcing dell'australiana Moesha Johnson, poi quarta, che spazzola il gruppo di testa e si mette a tirare con alte frequenze all'ultimo giro. Arianna non si fa sorprendere e prende la scia giusta dopo l'ultima boa dove in tante sgomitano per il sogno a cinque cerchi. Il cono finale premia anche l'olimpionica in carica Ana Marcela Cunha, trentaduenne brasiliana di Salvador, che è quinta in 1h57'31"1. Scivola dietro la tedesca campionessa uscente Leonie Beck, già qualificata ai Giochi, che finisce ventesima a quarantacinque secondi dalla prima. Due passi dietro, e fuori dal giro delle carte olimpiche, l'altra azzurra Ginevra Taddeucci, sesta a Fukuoka sei mesi fa e argento europeo di Roma, che dopo una gara di testa va dietro e chiude in 1h58'21"1.
"Questa dieci chilometri è durata cinque anni - dichiara ampiamente commossa Bridi - Sono arrivata tredicesima a Gwangju, ma adesso sto bene e ce l'ho fatta. Sono un po' amareggiata per il podio, perché ci speravo, però oggi ho coronato un sogno. Questo risultato è un opera d'arte ed è surreale. E' stato un percorso difficile come un'epopea sportiva e sono contenta perché non ho mollato e mi sono presa quello che volevo. Ho lavorato ogni singolo giorno per guadagnarmelo e lo dedico a me stessa. E' un tipo di gara che non amo, perché ci sono stati tanti contatti fisici. Mi piace un percorso più allungato, con boe più semplici. C'ho messo più cattiveria rispetto alle altre volte. Ora ho sei mesi per lavorare sperando di rappresentare l'Italia e voglio provare a giocarmi il podio a Parigi anche se sembra impossibile. Sono davvero molto felice. Mi spiace per Ginevra (Taddeucci, ndr) perché questa è una gara diversa dalle altre e capisco la sua tristezza. Lei vale di più di questo risultato e spero lo capisca per risollevarsi. Ringrazio l'Esercito, la Federazione, la mia famiglia e chiunque mi ha sostenuto in questi anni difficili".
LA GARA. Gara controllata, fisica, con condizioni meteomarine difficili. Mare agitato dalle raffiche di vento oltre 45 km e acqua intorno ai 19 gradi e mezzo. Tattiche differenti per le azzurre con Ginevra Taddeucci che resta sempre attaccata al gruppo di testa con l'americana Katie Grimes e Sharon Van Rouwendaal che si alternano in testa insieme alle sorprendenti giapponesi Airi Ebina e Maria De Valdes. Arianna Bridi resta coperta perdendo anche trenta secondi e si mette nella zona della campionessa uscente Leonie Beck, sempre sorniona in attesa dello spunto nel finale. All'ultimo giro arriva il forcing che spezza la gara: l'australiana Moesha Johnson spazzola il gruppo di testa e alza le frequenze anche per acchiappare l'ultima carta aussie, con Chelsea Gubecka argento in carica, già sicura del posto olimpico e non presente. Le resta attaccata soprendentemente De Valdes e va in crisi invece Cunha che fatica nella tonnara. Van Rouwendaal perde inizialmente acqua, ma poi recupera sull'australiana che pian piano scivola dalla testa. Taddeucci sbanda; invece Bridi resta nel calderone. Beck non forza più e lascia scatenare la bagarre nel finale che vede il testa a testa tra olandese e spagnola. Vince la trentenne Van Rouwendall che si prende il secondo oro mondiale in carriera. Beffata al tocco De Valdes, mentre l'altra outsider portoghese Angelica Andre è sul podio mondiale per la prima volta dopo quello europeo di Roma. Bridi è bravissima e tocca con l'ottavo tempo appena dietro alla francese Caroline Laure Jouisse che si prende l'unica carta transalpina a disposizione. Ginevra Taddeucci è 22esima, delusa e arrabbiata per l'obiettivo sfumato.
PROGRAMMA E PRESENZE GARA (-2 ORE IN ITALIA)
3 febbraio 10 km femmine
1. Sharon Van Rouwendaal (Ned) 1h57'26"8
2. Maria De Valdes (Esp) 1h57'26"9
3. Angelica Andre (Por) 1h57'28"2
8. Arianna Bridi 1h57'33"2 carta olimpica
22. Ginevra Taddeucci 1h58'21"1
4 febbraio 10 km maschi
Ore 10.30 Dario Verani e Domenica Acerenza
7 febbraio 5 km femmine
Ore 10.30 Barbara Pozzobon e Giulia Gabbrielleschi
7 febbraio 5 km maschi
Ore 13.00 Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza
8 febbraio Ore 10.30 Team Event 4x1500
la squadra sarà definita dopo la 5km del 7 febbraio
Foto Giorgio Scala e Andrea Staccioli DBM
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Obbligatorio menzionare i credit.
Mondiali. Azzurri del fondo a caccia dei pass olimpici
In centocinquantuno per agguantare un sogno. La truppa del nuoto di fondo si tuffa nelle prime due gare del programma mondiale a Doha con l'obiettivo primario della qualificazione olimpica. Difatti il 3 e 4 febbraio sono in programma all'Old Port della capitale del Qatar le 10 chilometri prima femminile con 72 partenti e poi maschile con 79 atleti. Le prime tre carte olimpiche sono state assegnate ai medagliati di Fukuoka: nei maschi doppio pass per la Germania (oro di Florian Wellbrock e bronzo di Oliver Klement) e uno all'Ungheria (argento di Kristof Rasovzky); la Francia avrà diritto di partecipare quale paese organizzatore con un atleta, il secondo dovrà qualificarlo. Tra le donne invece qualifiche per la campionessa iridata in carica, la tedesca Leonie Beck, l'australiana qui assente Chelsea Gubecka e l'americana Katie Grimes. Mancano i pass che saranno assegnati dalle gare di Doha (13 dalla classifica + uno per continente), oltre a posti in aggiunta che possono essere occupati dagli atleti che parteciperanno a 800 e 1500 stile libero ai Giochi di Parigi ove mai la propria federazione abbia uno slot libero.
Tra le ragazze scalpitano Arianna Bridi, già doppio bronzo mondiale a Budapest 2017, che rientra in nazionale dopo 5 anni di assenza ovvero dall'edizione coreana di Gwangju dove chiuse malinconicamente tredicesima, preludio ai problemi fisici che la colpirono successivamente. Per la ventinovenne trentina, che si allena col gruppo multinazionale di Fabrizio Antonelli, una gara che sa di rinascita dopo la doppia operazione cardiaca e il ritorno ai livelli che le competono con la qualificazione ottenuta lo scorso dicembre nella prova di Coppa del Mondo di Funchal. Insieme a lei la fiorentina Ginevra Taddeucci, allenata da Giovanni Pistelli, sesta sei mesi fa in Giappone al termine di una gara da protagonista fino allo sprint devastante della Beck che spazzolò il campo gara. Tra le competitor su tutte le pluricampionesse olimpiche e mondiali l'olandese Sharon Van Rouwendaal e la brasiliana Ana Marcela Cunha, al servizio del gruppo di lavoro di Antonelli, che cercano entrambre il colpo a cinque cerchi.
Per i maschi c'è il campione europeo Domenico Acerenza, fresco vincitore della tappa di Funchal di Coppa del mondo, che lo scorso anno si piazzò quarto dietro al tedesco Oliver Klemet. Insieme a lui ci sarà Dario Verani, che prende il posto di Gregorio Patrinieri, che aveva già acciuffato il pass con la qualifica nei 1500 stile libero agli Assoluti di Riccione. Per il ventinovenne toscano, che si allena con Acerenza nel gruppo di Antonelli, il compito di sostenere l'altro azzurro e lottare per la carta olimpica dall'alto della sua esperienza che lo portò nel 2022 a salire sul podio più alto della 25 km al Lupa Lake di Budapest.
In gara tutti i big con la coppia tedesca Florian Wellbrock, campione in carica, e Oliver Klemet e quella ungherese con il già qualificato Kristof Rasovzky che proverà a trascinarsi il compagno David Betlehem. Occhio per le medaglie ai sempre ai pericolosi francesi, tra cui il plurimedagliato Marc Antoine Olivier, escluso per motivi disciplinari a Fukuoka, e Logan Fontaine. Il via di entrambe le gare alle 10.30 locale (8.30 italiane in diretta su Raisport HD) con condizioni del campo gara che sono cambiate rispetto ai giorni scorsi, con vento rafficato a 60 km che ha abbassato la temperatura dell'acqua intorno ai 20 gradi e onda di un metro che farà selezione nel quadrilatero di 1.666 km che verrà percorso quattro volte.
A Doha è sbarcato anche Gregorio Patrinieri che ha assaggiato l'acqua qatarina della piscina della Doha University. Il plurocampione azzurro, che ha deciso con lo staff di preservarsi in considerazione della qualificazione olimpica già ottenuta, nuoterà la 5 km il 7 febbraio e 4x1500 l'8 febbraio; tutto in vista di un crescendo verso la piscina dove Paltrinieri è atteso da 800 (finale il 14 febbraio) e 1500 (finale il 18 febbraio).
CONVOCATI. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Dario Verani (Esercito), Barbara Pozzobon (Fiame Oro/Hydros), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi), Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli), Arianna Bridi (Esercito / RN Trento), Dario verani (CS Esercito/Livorno Aquatics). Fanno parte dello staff insieme al Responsabile tecnico Stefano Rubaudo, i tecnici Massimiliano Lombardi, Fabrizio Antonelli, Giovanni Pistelli, Roberto Baldassarre, medico Sergio Crescenzi e la fisioterapista Federica Borgino.
PROGRAMMA E PRESENZE GARA (-2 ORE IN ITALIA)
3 febbraio 10 km femmine
Ore 10.30 Ginevra Taddeucci e Arianna Bridi
4 febbraio 10 km maschi
Ore 10.30 Dario Verani e Domenica Acerenza
7 febbraio 5 km femmine
Ore 10.30 Barbara Pozzobon e Giulia Gabbrielleschi
7 febbraio 5 km maschi
Ore 13.00 Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza
8 febbraio Ore 10.30 Team Event 4x1500
la squadra sarà definita dopo la 5km del 7 febbraio
Foto DBM
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Mondiali. L'Italfondo per Doha, le dichiarazioni di Rubaudo
Dal 3 all'8 febbraio sono in programma le gare di fondo agli XXI campionati mondiali di Doha. Scenario l'Old Port della capitale del Qatar che vedrà in gara i protagonisti della 5 e 10 chilometri maschile e femminile e la staffetta 4x1500 km mista. Percorso formato da un quadrilatero diviso in giri da 1.666 metri, con acqua intorno ai 20 gradi e temperatura esterna intorno ai 25 gradi. Il responsabile tecnico Stefano Rubaudo analizzza a 360 gradi il momento degli azzurri e gli scenari futuri: "A sei mesi dopo Fukuoka è ovviamente un campionato anomalo, atipico. Ci danno un range di sei gradi di differenziale dell'acqua che potrebbe anche prevedere l'utilizzo della muta (ovvero sotto i 18 gradi ndr). Abbiamo in palio la qualificazione olimpica, per i primi 13 più i primi 3 di Fukuoka che si qualificano per le Olimpiadi, ovvero qualificano i posti per la nazione. Penso che ci presenteremo con una squadra più forte rispetto a quella di Fukuoka. È stato un anno che ha seguito una stagione importante, come con gli Europei in casa, perciò è stato un anno che per decisioni tecniche è stato preso con un po' più di tranquillità e leggerezza. Abbiamo visto Acerenza a Funchal, nella Coppa del Mondo, dove c'erano praticamente tutti e che ha vinto una gara in modo importante. Anche Paltrinieri è in forma e non ci dimentichiamo che a novembre hanno nuotato un tempo di 14'41 nei 1500 sl a Riccione, che non credo non tanti nuotatori al mondo abbiano mai nuotato in quella condizione. Gregorio Paltrinieri e Mimmo Acerenza fanno ovviamente tutte e tre le gare, salvo infortuni dell'ultimo momento. Questo mi fa molto ben sperare. I ragazzi sono a Livigno, hanno fatto un periodo di rifinitura e dovrebbero scendere e gareggiare, perciò mi aspetto una squadra maschile in grandissime condizioni, sia per la 10 che per la 5 km. Per quanto riguarda le femmine, abbiamo chiuso la selezione a Funchal in Coppa del Mondo, dove si sono qualificate per la 10 km Arianna Bridi, che rientra in campo internazionale ad altissimo livello con questo campionato del mondo dopo due anni lontana dalle gare. L'ultima gara infatti il mondiale di Gwanju. Rientra da titolare, essendosi guadagnata il posto sul campo. Si sta allenando bene, sta facendo una grande preparazione insieme al tecnico Antonelli e perciò può sicuramente conquistare il suo posto olimpico. Ginevra Tadeucci, sesta ai campionati del mondo di Fukuoka, ovviamente è l'italiana che ha il miglior risultato di questi due anni sui 10 km, è medagliata agli europei avendo ottenuto un argento. Mi aspetto da entrambe una grande prestazione e soprattutto il pass olimpico. Poi abbiamo la 5 km con Barbara Pozzobon, quinta l'anno scorso, dove ha fatto una grande gara.
Giulia Gabbrielleschi, che anche lei ha sempre interpretato in maniera eccezionale la 5 km, perciò mi aspetto anche da loro due gare buone. Ho scelto di portare quattro femmine per dare la possibilità alle due delle 5 km di essere fresche rispetto magari a qualche competitor che gareggia nella 10 km di altri paesi per poter portare a casa un risultato un po' più importante. Poi abbiamo la staffetta che è campione del mondo, campione europea, è una staffetta da brividi che io tengo molto e che si gioca ormai sempre più sulla tattica.
La qualificazione olimpica prevede i primi tre classificati di Fukuoka hanno qualificato tre posti. A Doha passano i primi 13 esclusi i primi tre di Fukuoka. Però non è nominale come era prima, ma qualificano la nazione, ovvero se io adesso arrivo con due maschi nei primi 13, praticamente l'Italia ha qualificato due posti. Quindi a Parigi posso anche cambiarli. Ovviamente uno cerca di non farlo perché quest'anno a differenza dagli altri anni la qualifica olimpica è molto vicina alla qualifica alle Olimpiadi. L'altra possibilità è se io non qualifico due persone, ne qualifico solo uno o non gareggio neanche con tutte e due nella 10 km, se ho due nuotatori maschi o femmine che hanno gareggiato negli 800 stile o nei 1500 alle Olimpiadi li posso iscrivere nella 10 km.
Per esempio Paltrinieri se non gareggia a Doha nella 10 km, ma gareggia solo Acerenza poi Gregorio avendo lui fatto il tempo per le Olimpiadi in piscina e gareggiando sui 1500 può fare la 10 km, Questo perché il CIO ha dato un limite al numero di atleti presenti all'interno del villaggio per la parte acquatica, ma se uno già è presente non va a variare questo numero e hanno dato questa possibilità. Questo permette anche di aumentare un po' il livello dei partecipanti e di far avvicinare qualche nuotatore di piscina alle acque libere, visto anche che il programma è rovesciato rispetto al programma mondiale, ovvero prima c'è la piscina poi c'è il fondo".
CONVOCATI. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Dario Verani (Esercito), Barbara Pozzobon (Fiame Oro/Hydros), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi), Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli), Arianna Bridi (Esercito / RN Trento). Fanno parte dello staff insieme al Responsabile tecnico Stefano Rubaudo, i tecnici Massimiliano Lombardi, Fabrizio Antonelli, Giovanni Pistelli, Roberto Baldassarre, medico Sergio Crescenzi e la fisioterapista Federica Borgino.
PROGRAMMA E PRESENZE GARA (-2 ORE IN iTALIA)
3 febbraio 10 km femmine
Ore 10.30 Ginevra Taddeucci e Arianna Bridi
4 febbraio 10 km maschi
Ore 10.30 Gregorio Paltrinieri e Domenica Acerenza
7 febbraio 5 km femmine
Ore 10.30 Barbara Pozzobon e Giulia Gabbrielleschi
7 febbraio 5 km maschi
Ore 13.00 Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza
8 febbraio Ore 10.30 Team Event 4x1500
la squadra sarà definita dopo la 5km del 7 febbraio
PH Bryn Lennon/Getty Images)
World Cup. Staffetta d'argento. Azzurri a un secondo dall'oro
Podio bis per gli azzurri a Funchal. Dopo il successo di Domenico Acerenza sabato nei diecimila, la squadra conquista la medaglia d'argento con la staffetta 4x1500 mixed. L'ultima tappa dalla World Cup di nuoto in acque libere in Portogallo appalude di nuovo l'Italia. Ginevra Taddeucci, Arianna Bridi, Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza chiudono in un'ora 06'06"4, secondi soltanto agli australiani Johnson, Gubecka, Armstrong e Lee che li precedeno di una bracciata e vincono in 1h06'05"4 e di gran lunga davanti ai francesi, terzi dopo 1h06'49"5. Squalificati gli ungheresi Fabian, Szimcsak, Betlehem e Rasovszky, che dopo 50 minuti erano al comando. Dodici squadre in gara, di cui due squalificate (anche la Repubblica Ceca).
Nelle classifiche generali dei 10000 Domenico Acerenza è quinto e Gregorio Paltrinieri decimo con il francese Saha Velley (bronzo nella staffetta) primo; Ginevra Taddeucci è quarta, Giulia Gabbrielleschi ottava e Arianna Bridi decima con la statunitense Claire Weinstein prima.
World Cup - 5^ tappa Funchal (Portogallo)
4x1500 mixed
1. Australia 1h06'05"4
2. Italia 1h06'06"4
Taddeucci 17'28"6, Bridi 17'43"0, Paltrinieri 15'41"9, Acerenza 15'12"8
3. Francia 1h06'49"5
10 km maschile
1. Domenico Acerenza 1h45'06"2
2. Nicholas Sloman (Aus) 1h45'11"7
3. Kristof Rasovszky (Hun) 1h45'15"5
9. Dario Verani 1h45'16"9
10. Marcello Guidi 1h45'17"0
11. Gregorio Paltrinieri 1h45'17"2
10 km femminile
1. Claire Weinstein (USA) 1h56'54"3
2. Bettina Fabian (HUN) 1h58'07"5
3. Oceane Cassignol (FRA) 1h58'09"5
12. Arianna Bridi 1h58'15"6
15. Ginevra Taddeucci 1h58'25"0
IL CIRCUITO DI COPPA DEL MONDO. Cinque tappe con apertura a Soma Bay in Egitto l'8 maggio e chiusura a Eilat, in Israele il 1° dicembre. Nel 2022 la Coppa del Mondo è stata vinta da Gregorio Paltrinieri e dalla brasiliana Ana Marcela Cunha; l'ultima italiana ad aggiudicarsi il circuito è stata Rachele Bruni nel 2019. Nel 2021 si sono imposti il magiaro Kristof Razovszky e in condominio Ana Marcela Cunha e la francese Oceane Cassignol. Nel 2020 la Coppa del Mondo è stata annullata, dopo la prima tappa a Doha svoltasi nel mese di febbraio, a causa del Covid.
GLI AZZURRI IN PORTOGALLO. I convocati sono Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi), Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli) e Arianna Bridi (Esercito/RN Trento). Nello staff, con il coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, i tecnici Fabrizio Antonelli, Massimiliano Lombardi, Giovanni Pistelli, Roberto Baldassarre e Ivan Sacchi, il fisioterapista Giuseppe Iuvaro e il medico Sergio Crescenzi
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World Cup. Vince Acerenza, indietro Paltrinieri
Italfondo sugli scudi anche nell'ultima tappa dalla World Cup, in svolgimento fino a domenica 3 dicembre a Funchal in Portogallo. Nella 10 km maschile vittoria di un clamoroso Domenico Acerenza, che si conferma, ancora una volta, tatticamente e tecnicamente perfetto. Il 28enne lucano - tesserato per Fiamme Oro e CC Napoli, allenato dal Centro Federale di Ostia da Fabrizio Antonelli, campione europeo in carica - stacca il gruppo, fino a quel momento trainato dal francese Logain Fontaine poi settimo (1h45'16"), all'inizio dell'ultimo giro, mette la gambata delle giornate belle, con una frequenza altissima anche dalla bracciata, e vince con marginet in 1h45'06"2; alle sue spalle l'australiano Nicholas Sloman in 1h45'11"7 e il vice campione olimpico ed iridato Kristof Rasovszky in 1h45'15"5; proprio il magiaro si aggiudica la Coppa del Mondo con 2500 punti, cinquecento in più rispetto ad uno spento Marcello Guidi (Fiamme Oro/RN Cagliari) solo decimo in 1h45'17"0 non a proprio agio nel mare (temperatura 22°) leggermente increspato nella seconda parte di gara; alle spalle del 26enne sardo c'è Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), reduce dagli Assoluti in cui ha ottenuto il pass olimpico nei 1500 stile libero, che vira male al sesto passaggio, rimane imbrigliato nel traffico ed è undicesimo in 1h45'17'2.
Tra le donne si impone la statunitense Claire Weinstein che chiude in un'ora 56'54"3 con 73 secondi di vantaggio sulla ungherese Bettina Fabian (1h58'07"5). Terza la francese Oceane Cassignol dopo un'ora 58'09"5 e due secondi di ritardo da Fabian. Dodicesima e prima delle azzurre Arinna Bridi che nuota i 10000 in un'ora 58'15"6.
World Cup - 5^ tappa Funchal (Portogallo)
10 km maschile
1. Domenico Acerenza 1h45'06"2
2. Nicholas Sloman (Aus) 1h45'11"7
3. Kristof Rasovszky (Hun) 1h45'15"5
9. Dario Verani 1h45'16"9
10. Marcello Guidi 1h45'17"0
11. Gregorio Paltrinieri 1h45'17"2
10 km femminile
1. Claire Weinstein (USA) 1h56'54"3
2. Bettina Fabian (HUN) 1h58'07"5
3. Oceane Cassignol (FRA) 1h58'09"5
12. Arianna Bridi 1h58'15"6
15. Ginevra Taddeucci 1h58'25"0
IL CIRCUITO DI COPPA DEL MONDO. Cinque tappe con apertura a Soma Bay in Egitto l'8 maggio e chiusura a Eilat, in Israele il 1° dicembre. Nel 2022 la Coppa del Mondo è stata vinta da Gregorio Paltrinieri e dalla brasiliana Ana Marcela Cunha; l'ultima italiana ad aggiudicarsi il circuito è stata Rachele Bruni nel 2019. Nel 2021 si sono imposti il magiaro Kristof Razovszky e in condominio Ana Marcela Cunha e la francese Oceane Cassignol. Nel 2020 la Coppa del Mondo è stata annullata, dopo la prima tappa a Doha svoltasi nel mese di febbraio, a causa del Covid.
GLI AZZURRI IN PORTOGALLO. I convocati sono Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi), Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli) e Arianna Bridi (Esercito/RN Trento). Nello staff, con il coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, i tecnici Fabrizio Antonelli, Massimiliano Lombardi, Giovanni Pistelli, Roberto Baldassarre e Ivan Sacchi, il fisioterapista Giuseppe Iuvaro e il medico Sergio Crescenzi.
Giuliani riceverà l'Irving Diving Roger Wheeler Memorial Arward
L'International Swimming Hall of Fame (ISHOF) premierà l'ex direttore tecnico della nazionale di nuoto in acque libere Massimo Giuliani per i suoi ampi contributi alla gestione del nuoto in acque libere con l'Irving Davids/Captain Roger W. Wheeler Memorial Award 2024. Il premio sarà consegnato a Massimo durante la cerimonia di premiazione e di induzione nell'International Marathon Swimming Hall of Fame (IMSHOF) che si terrà a Cancun, in Messico, sabato 18 maggio 2024. Il premio Irving Davids/Captain Roger W. Wheeler Memorial Award viene assegnato annualmente dalla International Swimming Hall of Fame alla persona che ha contribuito maggiormente alla diffusione e alla gestione del nuoto in acque libere.
LA SCHEDA. Massimo Giuliani nasce a Manciano, in provincia di Grosseto, il 2 ottobre 1959. Comincia l'attività come istruttore di nuoto nel 1979 a Piombino, dove contribuisce alla formazione della locale società di nuoto di cui dal 1985, quando diviene allenatore, ricopre l'incarico di direttore tecnico e sportivo. Nel 1993 viene nominato tecnico federale della nazionale di nuoto di gran fondo (25 km) e guida la selezione ai campionati mondiali di Roma 1994. Dal 1995 assume la carica di commissario tecnico della Nazionale di tutte le squadre di nuoto di fondo e gran fondo.
Sotto la sua direzione il settore vince oltre 50 medaglie iridate, tra cui spiccano gli 8 ori conquistati nelle edizioni dei mondiali di tutte le discipline acquatiche: quelli di Viola Valli (5 e 25 km a Fukuoka 2001 e 5 e 10 km a Barcellona 2003), di Luca Baldini (5 km a Fukuoka 2001), di Valerio Cleri (25 km a Roma 2009), di Martina Grimaldi (25 Km a Barcellona 2013) e di Simone Ruffini (25 Km a Kazan 2015), e soprattutto due medaglie olimpiche con Martina Grimaldi, di bronzo a Londra 2012, e con Rachele Bruni, d’argento a Rio de Janeiro 2016, dopo il quarto posto di Valerio Cleri e il decimo di Martina Grimaldi nella prima edizione a cinque cerchi, a Pechino 2008. L'Italia di Giuliani inoltre recita un ruolo da protagonista nelle sei edizioni dei mondiali di specialità disputate, da Honolulu 2000 a Roberval 2010, con 7 medaglie d'oro. Leader del movimento, la nazionale vince più volte la classifica per nazioni a livello europeo e nelle 17 edizioni continentali porta la squadra alla conquista di 67 medaglie (26 ori, 17 argenti e 24 bronzi) consolidandosi riferimento per qualità, densità e tipologie di allenamento.
Nel maggio 2014 Massimo Giuliani è stato eletto Sindaco del Comune di Piombino, carica che ha ricoperto sino al giugno 2019. Nello stesso comune è anche coordinatore della sezione nuoto per salvamento. Dal 2019 al 2022 a ricoperto il ruolo di segretario della commissione tecnica della Ligue Europeenne de Natation.