Barelli: Costi enormi per mettersi in regola e norme rispettate

"Sono perplesso su come è stata posta ieri in conferenza stampa dal presidente del consiglio Giuseppe Conte la questione delle piscine e delle palestre, perché non vanno accomunate". Non usa mezzi termini il presidente della Federnuoto Paolo Barelli, sentito dall'Adnkronos in merito al nuovo Dpcm, in vigore dal 19 ottobre, sulla probabile chiusura di palestre e piscine se non vengono rispettati i protocolli. "E' chiaro che si debba approfondire la questione, cercando di capire chi ha dato quelle determinate informazioni a chi di dovere", il riferimento, ancora una volta, è alla frase che il premier ha pronunciato ieri e secondo cui ci sono degli impianti che ancora non sono a norma. "Tutti i gestori di piscine - continua il numero uno della Fin - hanno speso centinaia di migliaia di euro per mettersi al passo con le regole, tramite sanificazioni, prenotazioni, ingressi contingentati, dietro c'è un costo enorme. C'è sempre stato il rispetto delle norme da parte di tutti, non si capisce come mai si è andati a individuare proprio queste categorie".
"Siamo in attesa di capire e abbiamo chiesto un nuovo incontro con il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, alla presenza anche del ministro della Sanità e dei membri del Cts, questo perché chiariscano se siano validi i protocolli per la fruizione degli impianti natatori. Non bisogna essere generici e colpire solo coloro i quali non si possono difendere, non si deve mettere un'intera categoria sul banco degli imputati", ribadisce Barelli. "C'è il dubbio, se non addirittura la certezza, che si dovesse chiudere qualcosa e si è deciso di farlo con chi ha meno potere", conclude il presidente della Federnuoto.
Barelli: "Società sportive garantiscono sicurezza e salute"
"Il governo pare abbia l'intenzione di tenere aperti teatri e cinema oltre a bar e ristoranti: una notizia positiva in quanto sono attività importanti per il Paese. Ma non si capisce perché tra i ministri e i membri del CTS c'è chi invece pretende di chiudere palestre, piscine e gli impianti sportivi in genere, dove, come noto, vengono garantiti con perizia i protocolli anti virus indicati dalle federazioni nazionali e concordati con il ministero competente". Il presidente della Federnuoto e parlamentare di Forza Italia, Paolo Barelli, protesta parlando con l'ANSA contro l'ipotesi che il nuovo Dpcm preveda, tra le misure per arginare la diffusione del covid, la chiusura di piscine e palestre. "Sembra che ci siano ministri più di peso rispetto ad altri che proteggono le categorie di attività di propria competenza a discapito di altre - aggiunge Barelli - se così fosse, e voglio credere non lo sia, sono sicuro che lo sport reagirebbe con forza". "Oltre alla beffa di aver speso ingenti somme per adeguare gli impianti sportivi alle esigenze anti Covid - sottolinea il n.1 del nuoto - se ne aggiungerebbe ora una seconda: farli chiudere impedendo agli atleti e ai cittadini in genere di praticare in sicurezza lo sport. Se il governo vuole imporre il lockdown al Paese lo faccia, ma non mettendo immeritatamente sul libro nero le attività sportive organizzate per lo più da società dilettantistiche nei propri impianti che garantiscono, in piena sicurezza, la salute a tutti i cittadini e non solo ai campioni".
Ieri sera, al TG1, il presidente Barelli aveva affermato ulteriormente l'importanza delle società e associazioni sportive che consentono e garantiscono la pratica sportiva: "Bloccare lo sport italiano è una decisione molto dura - aveva sottolineato - Le 70.000 società sportive permettono di praticare attività motoria e sportiva a milioni di italiani".
Festival dello Sport. Lo show del nuoto

Poi tutti all'Università del nuoto con il Masterclass dove la vicecampionessa olimpica della 10 chilometri di Rio 2016 e vincitrice delle world series 2019 Rachele Bruni e la campionessa europea dei 200 dorso a Glasgow 2018 Margherita Panziera, si sono raccontate ed hanno spiegato i quattro stili, coordinate sapientemente dal direttore tecnico della Nazionale di nuoto Cesare Butini e dal presidente della Federazione Italia Nuoto Paolo Barelli. Il Presidente ha aperto spiegando come il sistema virtuoso del nuoto di alto livello abbia trascinato anche la base con la crescita di tesserati e dei tanti piccoli campioni, linfa vitale dell'intero movimento che vuole confermarsi ad ogni quadriennio olimpico nelle posizioni conquistate. Le campionesse azzurre hanno spiegato dettagliatamente l'approccio alle gare, tutti i segreti della preparazione, gli obiettivi per poi tuffarsi in acqua e illustrare i quattro stili guidati dalle nozioni e dagli esercizi utili a chi nuota da parte del direttore tecnico azzurro Butini.
Gran finale con il bronzo olimpico nei 400 e 1500 stile libero a Rio 2016, campione mondiale degli 800 a Budapest 2017 Gabriele Detti e la campionessa del mondo dei 1500 stile libero a Gwangju 2019 Simona Quadarella, tre medaglie d’oro agli Europei 2018, ospiti a Milano, presso la Sala Buzzati, intervistati dai giornalisti della Gazzetta dello Sport Stefano Arcobelli e Antonino Morici. Tanti gli argomenti trattati sempre con l'obiettivo finale di Tokyo per i due mezzofondisti azzurri, che avranno due chances di podio in più dopo l'introduzione degli 800 stile libero maschili e i 1500 stile libero femminili. Il racconto parte dalla parola fatica. “Ma io sono abituato a questi chilometri. Mi viene quasi naturale”, spiega Gabriele. Simona ora ha una “consapevolezza diversa” anche sugli 800, non solo sui 1500. Avrete capito che Tokyo è in cima a tutti i pensieri. Detti, un consiglio alla Quadarella che esordirà ? “Stiamo parlando di una campionessa del mondo, consigli zero. Comunque l’importante è stare tranquilli, in fondo è una gara che si chiama Olimpiade, ma noi sappiamo il lavoro che abbiamo fatto per arrivarci”. Simona racconta anche la delusione della mancata partecipazione di Rio. Voleva smettere, poi il suo tecnico Minotti la convinse. “Cristian è bravo a consolare ed a provocare gli atleti. Io ero giù mentalmente, ma poi ho ricominciato più forte di prima”. E gli inizi? Ecco Gabriele: “A otto mesi mi buttarono in acqua come succede sempre, io finii sotto come tutti ma risalii sorridendo. A quel punto era tutto già scritto: farai nuoto, sicuro”. Per Simona fondamentale è stata la sorella a spronarla “La imitavo in tutto, non solo nel nuoto. Feci un tema a scuola in cui dicevo che volevo nuotare come mia sorella. Poi a un certo punto l’ho superata”.
MasterClass – Margherita Panziera, Rachele Bruni, Cesare Butini (Paolo Barelli)
Gabriele Detti intervistato da Stefano Arcobelli
Simona Quadarella intervista
La resistenza dell’acqua – Filippo Magnini
Oro liquido – Massimiliano Rosolino intervista Mark Spitz
“A Tokyo vado anche a nuoto” –Simona Quadarella e Gabriele Detti
“Pronti a ripartire, obiettivo Tokyo” – Simona Quadarella e Gabriele Detti
Pedersoli sotto al minuto nei 100 sl 70 anni fa. Il ricordo di Salsomaggiore

Il 18 settembre di settanta anni fa, nella piscina Leoni di Salsomaggiore Terme, Carlo Pedersoli infrangeva la barriera del minuto nei 100 stile libero. Mai nessun italiano ci era riuscito. Colui che poi sarà noto come "Bud Spencer", attore amato da grandi e piccini in tutte le latitudini, nuotò in 59"7 senza giudici ufficiali. Tempo, dunque, privo dei criteri che consentissero la convalida e che non troverete nelle graduatorie. La notizia dell'impresa giunse immediatamente alla federazione che consentì la ripetizione della gara l'indomani con cronometristi e giudici ufficiali e Pedersoli coprì la distanza in 59"5 migliorando ufficialmente il precedente primato stabilito da Celio Brunelleschi il 30 aprile 1948 in un minuto netto. Pedersoli migliorerà quel primato alte due volte, buttando giù anche il muro del 59 secondi in 58"9 e 58"2 il 21 giugno 1952; concluse la carriera con il primato personale non ufficiale di 57"7.
Il Comune di Salsomaggiore ne ricorda le gesta con un bassorilievo, realizzato dallo scultore tabianese Mauro Becchi sulla base di alcuni disegni prodotti dagli alunni delle scuole primarie e medie della cittadina nota, tra l'altro, per avere ospitato 39 edizioni delle finali di Miss Italia.
L'evento si svolgerà sabato, alle 17:00, nella piscina Leoni, nell'ambito della seconda edizione di "Acqua nell'acqua" organizzata dall'associazione filantropica Lions Club Salsomaggiore e dall'amministrazione comunale che consegneranno agli alunni, che hanno iniziato la scuola primaria, una borraccia per alimentare la riduzione dell'utilizzo della plastica, il rispetto dell'ambiente e una sana coscienza sociale.
La Federazione Italiana Nuoto sarà presente con il direttore tecnico della squadra nazionale Cesare Butini e con il capitano Fabio Scozzoli.
La scheda di Carlo Pedersoli (alias, Bud Spencer). Nasce a Napoli il 31 ottobre 1929. Celebre attore italiano, particolarmente noto per i suoi film in coppia con Mario Girotti (alias, Terence Hill) ed ex-nuotatore e pallanotista, più volte campione italiano a rana e stile libero. Già da piccolo si appassiona allo sport in genere dimostrando evoluta predisposizione. Nel 1937 diventa membro di un club locale di nuoto e vince alcuni premi. Successivamente si trasferisce con la famiglia prima a Roma, dove si distingue come ranista nelle categorie giovanili, e poi in Venezuela. Torna in Italia verso la fine degli anni '40 e, da atleta della S.S. Lazio Nuoto, diventa campione italiano di nuoto a rana nelle categorie giovanili (1945) senza disdegnare la pallanuoto. Successivamente si specializza nei 100 stile libero diventando il primo italiano a infrangere la barriera del minuto nel 1950, anno in cui partecipa ai campionati europei di Vienna arrivando quinto. Nel frattempo riprende gli studi iscrivendosi all'Università di Roma, alla facoltà di Giurisprudenza. Viene anche notato dall'ambiente cinematografico per la sua struttura fisica ed il suo esordio avviene con la grande produzione hollywoodiana “Quo Vadis?” del 1951 in cui interpreta un centurione dell'impero romano. Continua ad allenarsi e ad alternarsi tra nuoto e pallanuoto. Nella primavera del 1951 partecipa a una lunga tournée in Germania con la Lazio. Per la pallanuoto gioca solo le amichevoli poiché la federazione impedisce agli "atleti-nuotatori sotto controllo federale" di giocare in campionato, ma a causa di un infortunio di Geminio Ognio viene schierato contro lo Sturla, quindi squalificato con relativa multa alla società. Cambiati i regolamenti, comincia a praticare anche la pallanuoto con continuità. L'anno successivo gareggia alle Olimpiadi di Helsinki 1952 raggiungendo le semifinali nei 100 stile libero. Dopo i Giochi finlandesi, insieme ad altri promettenti atleti, viene invitato alla Yale University e trascorre alcuni mesi a New Haven, nel Connecticut, negli Stati Uniti dove porta il primato personale sul non ufficiale 57"7. Centravanti titolare della Lazio segna gol a raffica nel campionato del 1953 giungendo terzo nella classifica cannonieri (27 reti) e contribuendo al quarto posto in classifica. Le buone prestazioni lo portano a debuttare in Nazionale e in una partita contro la Spagna a Genova, il 30 settembre, segna tutte e cinque le reti del successo azzurro. L'anno successivo contrae una seria forma di periostite che non gli consente di difendere il titolo di campione italiano dei 100 stile libero che aveva già vinto 4 volte e di avere un rendimento altalenante nella pallanuoto. La stagione dopo conquista la medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo di Barcellona. Nel frattempo la sua presenza nel mondo del cinema diventa sempre più apprezzata sottraendo spazio allo sport seppur alle Olimpiadi di Melbourne del 1956 riesce a ottenere un buon undicesimo posto nei 100 stile libero.
Nonostante i numerosi impegni, sportivi e non, Carlo consegue la Laurea in Legge. Nel 1958 lascia l’Italia e per un anno lavora a un progetto della Panamericana, la strada che attualmente collega Panama a Buenos Aires. Nel 1959 torna in Patria e si dedica alla composizione di colonne sonore, ottenendo un contratto con la RCA. Nel 1960 sposa Maria Amato, figlia di un grande produttore cinematografico. Riluttante al cinema, continua ad occuparsi di musica fino al 1967, quando prende il via la sua carriera. In quell'anno Giuseppe Colizzi, suo vecchio amico, gli offre una parte in un film e, dopo qualche esitazione, Pedersoli accetta. Sul set conosce il suo partner di lavoro, un giovane attore con all'attivo varie pellicole, ma in ruoli secondari e sconosciuto al grande pubblico: è Mario Girotti, suo futuro inseparabile compagno, meglio noto come Terence Hill. Il film "Dio perdona... io no!" è la prima pellicola della coppia, diventata poi nel tempo inossidabile per questo genere di produzioni. Le due star nelle presentazioni in locandina decidono di cambiare i propri nomi, considerati troppo italiani per fare colpo a livello internazionale, per rendere più credibili le opere e i personaggi interpretati. Gli pseudonimi che li renderanno celebri sono, rispettivamente, quelli di “Bud Spencer” e di “Terence Hill”. Negli anni seguenti la coppia gira numerosi film assieme, soprattutto del genere spaghetti-western. Parallelamente al cinema, Pedersoli porta avanti le sue passioni fra le quali anche quella del volo: nel 1975 infatti consegue la licenza di pilota di elicottero per l'Italia, la Svizzera e gli Stati Uniti. Da ricordare è anche il suo amore per la musica: nel 1977 scrive alcune canzoni per "Lo chiamavano Bulldozer", delle quali una viene da lui stesso interpretata durante il film. Negli ultimi anni, Pedersoli dimostra ampiamente le sue qualità di attore drammatico, dedicandosi anche a film impegnati come "Cantando dietro i paraventi" (2003) di Ermanno Olmi e "Uccidere è il mio mestiere", una produzione tedesca dove interpreta il maestro di un assassino completamente cieco. Nel 1979 riceve il premio Jupiter come star più popolare in Germania. Nel 2004 diventa testimonial della Federazione Italiana Nuoto. Nel 2005 il Comune di Civitavecchia gli attribuisce il Caimano d'Oro "per la sua carriera di nuotatore, e per essere rimasto sempre vicino a questo sport anche quando è diventato un attore affermato e conosciuto in tutto il mondo". Carlo Pedersoli sceglie il suo soprannome "Bud Spencer" in onore del suo idolo, Spencer Tracy, e per la sua birra preferita, la Budweiser. Ci lascia il 27 giugno 2016, a 86 anni.
Tutti a Scuola. Quadarella e Pilato con Mattarella

Simona Quadarella e Benedetta Pilato protagoniste, insieme al Presidente della Repubblica Mattarella, della cerimonia che sancisce la riapertura delle scuole a sei mesi dallo stop forzato per Covid.
In occasione della riapertura dell'anno scolastico, torna per il ventesimo anno in diretta su Raiuno “Tutti a Scuola” live dalla Scuola Primaria Guido Negri di Vo’ dell’istituto Comprensivo di Lozzo Atestino, simbolo della lotta al Covid, della sofferenza, della quarantena e della rinascita dopo mesi difficili legati alla pandemia. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina hanno inaugurato l’anno scolastico alla presenza degli studenti, dei professori e di tutto il personale didattico al rientro in aula dopo sei mesi dalla chiusura per gli effetti dell'emergenza sanitaria.
Protagonisti proprio gli studenti di nuovo sul palcoscenico con le loro esibizioni e i lavori creativi che sono riusciti a realizzare assieme agli insegnanti, nonostante il periodo di isolamento e di chiusura delle scuole. Presente un’orchestra composta dai migliori allievi dei Conservatori di Musica d’Italia diretta dai Maestro Leonardo De Amicis. Ospiti artisti del mondo della musica, della cultura, dello sport e dello spettacolo, come l’attore Alessio Boni, il commissario tecnico della Nazionale di calcio Roberto Mancini, le campionesse di nuoto Simona Quadarella e Benedetta Pilato. Testimoniano la loro esperienza sul binomio sport e scuola entrambe le azzurre protagoniste lo scorso anno ai mondiali di Gwangju (medaglie rievocate da un breve e intenso filmato di introduzione). Simona Quadarella ha sfruttato il periodo di quarantena per approfondire gli studi universitari: "Da un anno sono iscritta a Scienze della Comunicazione e grazie al lockdown ho portato avanti gli esami online, ora sono in linea con i tempi e non mi pesa allenarmi e studiare, anzi mi aiuta a distrarmi. Ci vuole organizzazione e metodo, i due mondi si possono conciliare" chiosa l'iridata dei 1500 stile libero. Le fa eco Benedetta Pilato, classe 2005 che frequenta il liceo di Scienze applicate “Principessa Maria Pia” a Taranto: "Io inzierò il 24 settembre e quindi ho potuto partecipare a questo eccezionale evento. Ringrazio la mia preside e i docenti per avermi permesso di presenziare. Io mi alleno una volta al giorno, la mattina vado a scuola e il pomeriggio sono in acqua. Quindi per me è più semplice". La serata prosegue con le esibizioni di Katia Ricciarelli, Levante, Leo Gassman e la partecipazione straordinaria de Il Volo. La manifestazione è stata condotta da Flavio Insinna e Andrea Delogu.
Attacco del ministro dello sport. Replica del presidente Barelli

La nota d'attacco del ministro dello sport contro la "casta dei baroni", come definisce i dirigenti dello sport che - insieme con gli atleti, le società e associazioni sportive, i lavoratori del settore, gli uffici tutti - hanno contribuito nel tempo ai successi che hanno reso lo sport una delle eccellenze italiane nel mondo, è da respingere come il Testo Unico della riforma.
Ed è respinto in particolare da me, come un attacco politico e personale. Ho più d'una volta detto che le questioni di numero dei mandati e delle incompatibilità sono cose ben diverse rispetto alle norme che debbono guidare il governo dello sport, norme che dovrebbero porre al centro le società e associazioni e la loro tutela, e che invece, nella versione del ministro, così non avviene.
Con questa nota il ministro cerca di dividere il fronte compatto e unitario dello sport che ha respinto nel merito la sua proposta.
Quanto alla mia rielezione da candidato unico (le elezioni la Federnuoto anche precedentemente le indiceva a settembre), evidentemente non c’era uno stuolo di insoddisfatti della gestione che il Consiglio Federale ed io abbiamo condotto negli anni.
Quanto all'incompatibilità fra cariche politiche e sportive, tra le quali il ministro mi invita a scegliere, non mi pare che questa sia attualmente una norma di legge. Deciderò quando lo sarà: la democrazia è questa, rispetto delle regole e non conquista di poltrone.
Quanto alla difesa della base e la tutela dei lavoratori: chi non le vuole? Ma non possono essere solo parole: è il contenuto delle norme che difende l'una e tutela gli altri. La bozza della riforma non promette nessuna delle due cose.
Oggi, unitariamente, senza distinguo, lo sport ha respinto le norme come sono state congegnate e scritte. Non è una nota del ministro che modifica tale realtà.
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Covid-19. Misure da adottare per le competizioni sportive

Il documento integra le Linee Guida emanate dalla Federazione recanti le "Misure di sicurezza da adottare negli impianti sportivi dotati di piscina e palestra per la fase 2" aggiornate il 19 maggio scorso.
pdf Emergenza Covid-19. Misure di sicurezza da adottare nelle piscine per le competizioni sportive
Barelli all'Adnkronos: Sostegno dal governo o si chiude

"Non ci sono più, se mai ci fossero stati, i presidenti di mano destra, quelli che mettono mano al portafoglio per far andare avanti le società sportive. Noi siamo un servizio per il paese" e con il Covid "si è visto quanto sia importante l'attività motoria di base: ora ci servono subito 3-400 milioni a fondo perduto altrimenti le società sportive chiudono". Paolo Barelli, rieletto sabato scorso per un altro mandato - il sesto - alla guida della Federnuoto, parte alla carica e mette da subito in mora il governo: "Nella riforma dello sport - dice conversando con l'Adnkronos - è stato completamente omessa la parte sulle società sportive, si è ragionato solo in termini di mandati. Magari serviva uno slogan da spendere politicamente, e questo lo lasciamo volentieri alla politica. Il tema invece è valorizzare assolutamente il ruolo delle società sportive, è il punto centrale, altrimenti sono tutte chiacchiere. L'ossatura dello sport nel nostro paese sono le società sportive, soprattutto quelle dilettantistiche". "I nostri impianti vanno ad acqua calda e cloro, se non ci sono i soldi per pagare le bollette le piscine chiudono, questo deve essere chiaro. Già con il 30-40% in meno di iscritti le bollette non si possono pagare più. E dei circa 2 miliardi che servono allo sport nel suo complesso, a noi servono tra i 300 e i 400 milioni, abbiamo fatto i conti. Poi ai grandi campioni come Pellegrini, Paltrinieri, Setterosa e Settebello ci pensiamo noi: è al resto che il governo deve pensare". "Le società sono il presidio per l'attività motoria e sportiva, e la riforma del governo - ribadisce Barelli - non tocca questo argomento, invito il governo a riflettere. Che poi vengano dal recovery fund o altro non importa, bisogna mettere mano al portafoglio: le società sono alla canna del gas. Noi forniamo un servizio al Paese, e il Paese ora deve ricordarsene: è arrivato il momento".
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XLII Assemblea Ordinaria. Barelli confermato a pieni voti

Rinnovato del 30% il consiglio federale con l'ingresso di Annarita Blosi, già vicepresidente del Comitato Regionale Lombardia della FIN, con un passato da nuotatrice; Amelia Mascioli, già coordinatrice del Settore Istruzione Tecnica FIN Molise; Luca Piscopo, ex nuotatore, responsabile del Centro Nazionale Fiamme presso la Questura di Napoli per i settori nuoto in acque libere, judo, surfing e ginnastica e consigliere regionale del Comitato FIN Campania.
XLII ASSEMBLEA ORDINARIA
L'ELENCO DEGLI ELETTI
PRESIDENTE
PAOLO BARELLI voti 9811
Rappresentanza delle Società (7)
ANNARITA BLOSI 9037
AMELIA MASCIOLI 8659
ANDREA MALCHIODI 8029
GIUSEPPE GERVASIO 7980
GIUSEPPE MAROTTA 7903
ANTONIO DE PASCALE 7749
ANDREA PIERI 7728
NON ELETTI
LUCIANO RIGHATTI
MARCO CANOVA
DONATO MONACO
Rappresentanza dei Tecnici (1)
ROBERTO DEL BIANCO 654
Rappresentanza degli Atleti (2)
Donne
TERESA FRASSINETTI 942
Uomini
LUCA PISCOPO 774
NON ELETTI
FEDERICO COLBERTALDO
PRESIDENTE DEI REVISORI DEI CONTI
ROBERTO QUADRI 9671
NON ELETTI
GIANLUCA BATTAGLIA
RENATO POSSANZINI
GIUSEPPE BATTAGLIA
LUIGI D’ALTERIO
FABIO MATTIONI
DANILO TURANO
pdf Le Società Campioni d'Italia - Quadriennio 2017-2020
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La Len comunica il calendario provvisorio del 2021

Il bureau della LEN ha reso noto il calendario provvisorio della stagione 2021. Confermata la data dal 10 al 23 maggio per i campionati europei di Budapest - previsti inzialmente nella capitale ungherese nel 2020 dall'11 al 24 maggio - con la seguente suddivisione per disciplina: 10-14 maggio nuoto sincronizzato, 10-16 maggio tuffi; 12-16 maggio nuoto in acque libere; 17-23 maggio nuoto.
Calendarizzati anche i campionati europei juniores: 28 giugno-4 luglio tuffi (sede da stabilire), 6-11 luglio nuoto (sede da stabilire); 22-25 luglio nuoto in acque libere (a Parigi); saranno rese in seguito data e sede per il nuoto sincronizzato.
Annunciate inoltre dalla Ligue Europeenne de Natation le date delle finali delle coppe europee di pallanuoto: la Champions League sarà assegnata con la final eight che si disputerà ad Hannover dal 3 al 5 giugno; l'Eurolega con la final four in programma dal 30 aprile all'1 maggio (sede da stabilire); finale d'andata il 10 e di ritorno il 24 d'aprile per l'Euro Cup; e final four anche per il Len Trophy dal 16 al 17 aprile (sede da stabilire).