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Mondiali. Pilato bronzo, 4x100 mista quarta. Italia a quota sette!

Nuoto
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Testa, forza, consapevolezza. Benedetta Pilato si prende la medaglia di bronzo nei 50 rana, confermandosi sul podio iridato per la quinta volta consecutiva, con Anita Bottazzo quarta e ormai entrata in una nuova dimensione; quarta per un decimo è anche la 4x100 mista maschile che guarda al futuro con rinnovate ambizioni.
La nazionale del direttore tecnico Cesare Butini - senza l'infortunato Gregorio Paltrinieri - chiude la 22esima edizione dei mondiali con sette medaglie (1-4-2), il record di 25 finali e soprattutto la consapevolezza di aver posto ancora una volta le basi per un futuro ricco di successi grazie ai suoi campioni, ai tanti giovani emergenti sostenuti dal lavoro costante delle società e dalla progettualità della Federazione Italiana Nuoto.

CINQUE MONDIALI A MEDAGLIA. Un filo che unisce idealmente Gwangju, Budapest, Fukuoka, Doha e Singapore per un percorso iniziato senza mai interrompersi. Benedetta Pilato va oltre una condizione fisica non ottimale e si prende il bronzo nei suoi 50 rana, confermandosi sul podio iridato da cui non è mai scesa da quando aveva 14 anni. Un atto conclusivo d'altissimo livello. Di cuore, testa e classe la finale della 20enne tarantina e primatista italiana (29"30) - tesserata per CC Aniene, allenata a Torino da Antonio Satta, ma prossima al trasferimento a Roma da Mirko Nozzolillo - che nuota in 30"14, dopo un'ottima reazione allo start (0.65) e un sensazionale recupero dai venticinque metri con frequenze che solo lei può sostenere. Il podio è la copia di quello di diciotto mesi fa a Doha. Si conferma dominatrice del mondo per la terza volta consecutiva la lituana Ruta Meilutyte che vince in 29"55, distante trentasette centesimi dal suo record del mondo (29"18) che strappò proprio alla pugliese che vinse gli europei di Budapest nel 2021 dopo il 29"30 nuotato in semifinale; seconda è la cinese Tang Qianting - vice campionessa olimpica nella doppia distanza - in 30"03. Quarta una bravissima Anita Bottazzo che archivia così il mondiale del rilancio dopo il sesto posto nei 100. La 22enne trevigiana di Oderzo - tesserata per Fiamme Gialle ed Imolanuoto, seguita negli Stati Uniti da Annie Lazor - tocca in 30"21.
"Sono contentissima, non posso direi altro. La condizione è quella che è ed il tempo non è eccezionale, ma in questi contesti conta mettere la mano davanti - spiega Pilato - Questa medaglia ci voleva tanto, ho sempre raccontato i miei problemi e quanto ci combatta e la stagione è stata difficile. E' una medaglia frutto dell'abnegazione e del lavoro. Non è facile salire sul podio mondiale per la quinta volta consecutiva. Questa è la gara che mi ha fatto conoscere e da cui è partita la mia carriera. Voglio anche fare i complimenti ad Anita (Bottazzo ndr) perché ha difeso alla grande i colori azzurri nei 100 che sono stati duri da vedere da spettatrice" Soddisfatta anche Bottazzo: "Io sono molto felice per la mia stagione e il mio mondiale. Ho cambiato tante cose nella mia vita e sto raccogliendo i frutti. Benedetta è un grande esempio per me: prima della gara mi ha tranquillizzate e consigliata. Il quarto posto brucia, ma non mi lamento e guardo avanti con grande fiducia".
Benedetta Pilato, dopo Federica Pellegrini (10) e Simona Quadarella ( 8 ), è diventata la terza italiana a collezionare almeno sei podi individuali nei Campionati mondiali in vasca lunga, il primo dei quali ottenuto da quattordicenne. Per trovare altri azzurri capaci di conquistare cinque medaglie iridate nel medesimo evento individuale, è necessario ricorrere a Gregorio Paltrinieri (cinque volte nei 1500), Pellegrini (8 volte sul podio nei 200 stile libero) e Quadarella (cinque volte sul podio nei 1500). Straordinario il percorso della campionessa tarantina nei 50 rana iniziato con l'argento a Gwangju 2019 e proseguito con il secondo posto a Budapest 2022, il terzo a Fukuoka 2023, a Doha 2024 e a Singapore 2025.
 
UN DECIMO DI TROPPO. Sono mancati dieci centesimi alla 4x100 mista per confermarsi sul podio iridato dopo il bronzo di Doha 2024. I campioni olimpici Thomas Ceccon (51"80) e Nicolò Martinenghi (58"42) offrono il cambio in prima posizione. Poi Federico Burdisso (51"17) e Carlos D'Ambrosio (47"33) danno l'anima per restare aggrappati alla zona medaglia, ma la bagarre finale premia la Russia, sotto bandiera neutrale, oro con il record europeo in 3'26"93, la Francia, trascinata da una sensazionale frazione a farfalla di Maxime Grousset (49"27), in 3'27"96, e gli Stati Uniti in 3'28"62 con la chiusura folle del vice campione iridato Jack Alexy in 45"95. Gli azzurri chiudono in 3'28"72 e perdono pure il primato continentale di 3'27''51 con cui la sfattetta con Miressi al posto di D'Ambrosio aveva conquistato l'oro mondiale a Budapest nel 2022  "Stavo bene in acqua e mi sono sentito bene - racconta Ceccon, tesserato per Fiamme Oro e Leosport - Sono arrabbiato perché volevo prendere un'altra medaglia e sarebbe stata la quarta. Vederla sfuggire per un decimo è un peccato. Ho dimostrato anche questa sera di essere in grande forma". Prosegue Martinenghi (CC Aniene): "C'è grande rammarico perché era una medaglia possibile. Le staffette sono così d'altronde. Alla fine ero morto ed ho dato tutto. Chiudo qui il mondiale in cui siamo stati tutti grandi, come sempre". Continua Burdisso (Esercito): "Mi sento un po' responsabile. Però ho dato tutto quello che avevo. Sono convinto che questa staffetta abbia un bel futuro davanti a sé. Riparto da qui e da un mondiale che mi ha ridato le sensazioni che mi mancavano da un po' di tempo". "Mi aspettavo che Alexy partisse forte e ho provato a contenerlo - conclude D'Ambrosio, tesserato per Fiamme Gialle e Fondazione Bentegodi - Negli ultimi cinquanta però ho sofferto tantissimo; ho anche provato a reagire ma non ce l'ho fatta a recuperare".

Così gli azzurri nelle finali dell'ultima giornata
Domenica 3 agosto

50 dorso mas
1. Kliment Kolesnikov (Nab) 23"68
2. Pieter Coetze (Rsa) 24"17 AF
2. Pavel Samusenko (Nab) 24"17

50 rana fem
RI 29''30 di Benedetta Pilato del 22/05/2021 a Budapest
1. Ruta Meilutyte (Ltu) 29"55
2. Tang Qianting (Chn) 30"03
3. Benedetta Pilato 30"14
4. Anita Bottazzo 30"21

50 stile libero fem
1. Meg Harris (Aus) 24"02
2. Wu Qinfeng (Chn) 24"26
3. Cheng Yujie (Chn) 24"28

1500 stile libero mas
1. Ahmed Jouadi (Tun) 14'34"41
2. Sven Schwarz (Ger) 14'35"69
3. Bobby Finke (Usa) 14'36"60

400 misti mas
1. Leon Marchand (Fra) 4'04"73
2. Tomoyuki Matsushita (Jpn) 4'08"23
3. Ilia Borodin (Nab) 4'09"16

400 misti fem
1. Summer McIntosh (Can) 4'25"78
2. Jenna Forrester (Aus) 4'33"26
2. Mio Narita (Jpn) 4'33"6

4x100 mista mas
1. Neutral Athletes B 3'26"93 RE (precedente 3'27''51 di Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso, Alessandro Miressi del 25/06/2022 a Budapest)
2. Francia 3'27"96
3. Usa 3'28"62
4. Italia 3'28"72
Thomas Ceccon 51"80, Nicolò Martinenghi 58"42, Federico Burdisso 51"17, Carlos D'Ambrosio 47"33

4x100 mista fem
Italia non qualificata
1. Stati Uniti 3'49"34 RM
2. Australia 3'52"67
3. Cina 3'54"77

Foto Andrea Masini e Giorgio Scala / DeepBlueMedia.eu
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