"Siamo sempre più convinti che la cura dei particolari rappresenti il valore aggiunto per migliorare le prestazioni". Queste le parole con cui il direttore tecnico Cesare Butini ha presentato agli atleti e ai tecnici la sessione di test effettuata venerdì pomeriggio prima dell'inizio della giornata d'apertura del meeting "Città di Livorno".
È necessario evidenziare che la Federazione Italiana Nuoto, spesso anticipando i tempi e le altre federazioni, ha da sempre tenuto in considerazione l’importanza della tecnica in relazione al miglioramento della prestazione. Proprio in quest'ottica la FIN ha instaurato una collaborazione con il professor Matteo Cortesi e il dottorando Vittorio Coloretti, ricercatori dell'Università degli Studi di Bologna, per implementare gli strumenti da fornire ai tecnici per migliorare la tecnica dei loro atleti.
Il progetto sarà articolato con fasi di raccolta di dati, i cui elaborati saranno divulgati ai tecnici. Uno degli obiettivi sarà anche quello di fornire informazioni “in tempo reale”, tramite le riprese video e le analisi delle stesse, che potranno essere utilizzate dai tecnici nelle varie fasi delle competizioni internazionali.
Nel caso specifico, a Livorno sono state stimate la capacità di alcuni sprinter del gruppo nazionale di resistere alle forze di opposizione generate dall’acqua. Questo è stato possibile tramite una metodologia che confronta la velocità in uno sprint trattenuto (con un freno noto) con quella di uno sprint libero, permettendo così di stimare il drag attivo.
I test saranno ripetuti in occasione dei Campionati Assoluti di Riccione del prossimo aprile: successivamente sarà fatta una comparazione dei risultati delle due sessioni tenendo conto del diverso stato di preparazione.
Nel prossimo futuro, l’attività di valutazione si arricchirà con analisi della tecnica tramite sistemi tridimensionali di motion capture e sensoristica indossabile. Saranno inoltre studiati l’impatto della tecnica sull’economia del gesto e sull’attivazione muscolare, grazie all’impiego di metabolimetri portatili e sensori elettromiografici, con il fine costante di fornire nell’immediato indicazioni utilizzabili per l’allenamento.
"Si auspica che questa nuova iniziativa sia apprezzata dai tecnici e soprattutto sia foriera di ulteriori successi" conclude Butini.
Il curriculum del professor Matteo Cortesi. Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell’Università di Bologna, dove ricopre il ruolo di Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche dell’Attività Sportiva. All’interno dello stesso Dipartimento, è responsabile del laboratorio e del gruppo di ricerca dedicato alla prestazione e all’esercizio in ambiente acquatico, attività che ha portato alla pubblicazione di circa 50 articoli scientifici, con particolare focus sul nuoto.
Svolge attività di revisore per numerose riviste internazionali in ambito di scienze dello sport ed è supervisore di dottorandi e assegnisti di ricerca impegnati in progetti inerenti alla performance in acqua. È stato inoltre responsabile scientifico di diversi progetti finanziati, grazie ai quali è stato possibile sviluppare un laboratorio altamente specializzato nell’analisi del movimento e dell’energetica in ambiente acquatico con sede a Bologna.
In ambito sportivo, è stato campione italiano assoluto nei 50 metri rana nel 2001. Dopo la carriera agonistica, ha ricoperto per una decina di anni il ruolo di responsabile tecnico di una società di nuoto nella quale militavano atleti olimpici e di alto livello nazionale. E' attualmente vice presidente del comitato regionale FIN Emilia Romagna.
Il curriculum del dottorando Vittorio Coloretti. Laureato in ingegneria biomedica triennale all'Università di Bologna con un progetto di tesi sull’analisi elettromiografica e di ossigenazione locale nel nuoto simulato. Laureato in ingegneria biomedica magistrale all'Università di Bologna con un progetto di tesi sull’analisi della coordinazione intra-ciclica dello stile libero per mezzo di sensori inerziali. Ad oggi dottorando per il Dipartimento di Scienze della Qualità della Vita dell’Università di Bologna sotto la supervisione del prof. Cortesi, con un progetto finalizzato all’analisi della performance natatoria attraverso l’utilizzo di tecnologie indossabili. Vincitore del premio “Archimede young investigator awards” al congresso internazionale “Biomechanics and Medicine in swimming” di Liepzig 2023, con un progetto su sensori di pressione per la stima della forza espressa in acqua dal nuotatore. Ex nuotatore medagliato ai campionati italiani giovanili e finalista ai campionati italiani assoluti.