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Swim England e Sheffield Hallam University. Nuotare fa risparmiare il sistema sanitario

Nuoto

Il nuoto fa bene alla salute e anche alle casse dello Stato. Nel Regno Unito consente al sistema sanitario nazionale di risparmiare più di 357 milioni di sterline all'anno (circa 415 milioni di euro). Secondo il rapporto diffuso da Swim England, contribuisce alla prevenzione e al trattamento di patologie fisiche e mentali tra cui demenza, ictus, diabete, cancro al colon e al seno, nonché depressione. Inoltre, se praticato regolarmente, concorre a ridurre il numero di visite dal medico di base e dallo psicoterapeuta. Il documento riporta dati raccolti su un campione di nuotatori abituali in oltre 1.000 piscine britanniche negli ultimi 12 mesi e sono stati applicati alla ricerca accademica condotta dalla Sheffield Hallam University utilizzando lo strumento DataHub, che consente di calcolare i risparmi su costi per il sistema sanitario e di assistenza sociale. "Questo rapporto - spiega Jane Nickerson, CEO di Swim England - dimostra ciò che le persone che praticano il nuoto abitualmente sanno da molto tempo: aiuta veramente le persone a vivere una vita migliore, più lunga e più felice". E i cittadini più sani fanno risparmiare alla sanità molte risorse. Tanto che per menzionare qualche dato, i nuotatori riferiscono di sentirsi in media il 6,4% più sani dei non nuotatori, il che è paragonabile a sentirsi più giovani di 12 anni. Gli adulti che nuotano, inoltre, si sentono più felice del 4,3% rispetto ai non nuotatori e nuotare all'aperto fa star bene, migliorando l'umore degli oltre 7,5 milioni di adulti che, nel Regno Unito, nuotano all'aperto ogni anno. Il rapporto evidenzia anche che il nuoto è particolarmente benefico per donne e ragazze: le fa sentire più sicure perché i nuotatori e le nuotatrici hanno maggiori probabilità di essere socialmente connessi.

 (tratto da Nuovo Club, la rivista di management per centri sportivi e fitness club)