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Nuoto: Europei di Debrecen. Le dichiarazioni di Pellegrini, Rossetto e Marugo

Nuoto

Seguono le dichiarazioni rilasciate da Federica Pellegrini, dal tecnico federale Claudio Rossetto e dal medico federale Lorenzo Marugo in relazione al 4'14"27 nuotato per il decimo posto nelle batterie dei 400 stile libero, alla 31esima edizione dei campionati europei di nuoto in svolgimento a Debrecen, in Ungheria.
  
Federica Pellegrini: "Sono totalmente distrutta. Non ho forza nelle gambe e presa in acqua. E' una prestazione quasi illogica. Escludo qualsiasi coinvolgimento di ansie. Non vorrei avere qualche problema. Al ritorno in Italia mi sottoporrò ad alcuni accertamenti per escludere patologie. E' raro che sia così stanca. Ho cercato di reagire in gara, di cambiare ritmo, ma non ne avevo più di così. Non sono mai stata un'atleta che si tira indietro. Nuoto 16 chilometri al giorno e ho imparato a resettare le situazioni negative prima di ogni gara. Alle Olimpiadi di Pechino sono arrivata quinta nella finale dei 400 al mattino e ho stabilito il record del mondo nei 200 al pomeriggio. Questa prestazione non può essere interpretata riferendosi all' 1'55"33 lanciato in staffetta o all' 1'56"76 per l'oro nella gara individuale. Ogni giorno che passa sentivo le gambe più dure e mi sentivo più fiacca. Non so neanche se mi sento in questo stato per un possibile sovraccarico di lavoro. Mi è capitato con Alberto Castagnetti proprio qui, agli euroindoor di Debrecen del 2007, ma era una situazione completamente diversa. Ripero: non capisco. Posso anche nuotare in 4'14 ma non faticando così. Ho nuotato 4'08 nel campionato a squadre, in pieno carico e gareggiando di più in un solo giorno. C'è qualcosa che non va. Dobbiamo capire cosa".
   
Claudio Rossetto: "Per quanto si possano cercare spiegazioni tecniche è impossibile con un tempo tanto inverosimile. Dopo la staffetta con la frazione da 1'55"33 Federica era tranquilla, allegra. In due giorni di è trasformata. Non siamo rimasti soddisfatti dall' 1'56"76 nella prova individuale, ci aspettavamo meno, ma non c'è nessuna correlazione con un 4'14"27 nuotato in un campionato europeo dove bastava il 4'12 per entrare in finale. E' una prestazione troppo negativa per esprimere una valutazione tecnica. Al rientro sottoporremo Federica Pellegrini ad una serie di analisi per renderla più serena, ma sono sicuro che non c'è nulla, altrimenti non avrebbe potuto nuotare i 200 con quei tempi, a meno che non sia intervenuto qualche virus fulmineo. Mi spiace che si sia verificato questo episodio. Ma sono certo che lo supereremo insieme. Federica Pellegrini è una campionessa. Una persona complessa e a volte troppo chiusa, ma il nostro rapporto si sta consolidando e c'è fiducia reciproca. Non dobbiamo preoccuparci. Questa gara non può essere soggetta a interpretazioni tecniche. Questo era e resta un campionato europeo di passaggio. L'obiettivo è l'Olimpiade".
  
Lorenzo Marugo: "Capita che in un momento di duro lavoro gli atleti possano vivere una giornata negativa; se poi questa giornata coincide con una gara lunga, autonomia residua e poca tolleranza al sacrificio ecco che si raffigura la giornata nera. Non credo che Federica abbia qualche problema di salute; avremmo avuto qualche indicazioni e suppongo me ne avrebbe parlato. Al ritorno a Roma la sottoporremo ad esami del sangue per scongiurare subdole patologie virali che potrebbero incidere sulle capacità reattive e sulla forza muscolare. Le ultime analisi risalgono a due mesi fa e non avevano evidenziato anomalie".