NomeCesare Butini
Dir. Tecnico
Luogo di nascitaRoma
Data di nascita04/10/1957
SportNuoto
Direttore Tecnico della nazionale di nuoto
Laureato in giurisprudenza. Nuotatore di buon livello negli anni settanta, vanta molti titoli giovanili ed è stato più volte medagliato ai campionati nazionali assoluti. Ha fatto parte delle rappresentative nazionali giovanili e assolute. Ha iniziato l'attività di tecnico nel 1980 all’Aurelia Nuoto, dove ha rivestito il ruolo di direttore tecnico; dal 1987 collabora con la Federazione Italiana Nuoto seguendo le squadre nazionali assoluta e giovanile e ricoprendo un ruolo determinante nello sviluppo dei progetti legati al Settore Istruzione Tecnica. Da allenatore, dopo numerosi successi a livello giovanile, ha ottenuto il primo titolo assoluto nel 1985.
Tra società e Federazione ha curato l'allenamento di atleti di livello nazionale ed internazionale tra cui Cristina Chiuso, Alessia Filippi, Simona Ricciardi, Flavia Zoccari, Giusy Patanè, Alessandra Baldini, Paola Bartolini, Livia Copariu, Silvia Revelant, Cecilia Vallorini, Andrea Palloni, Luca Belfiore, Roberto Cassio, Simone Dini, Fabrizio Frascella, Ermanno Felice, Marco Sommaripa, Riccardo Bartoli, Fulvio Paolo Maciejak. Ha ottenuto i risultati più importanti della carriera nel biennio 2008-2009, guidando Alessia Filippi alla conquista della medaglia d'argento alle Olimpiadi di Pechino negli 800 stile libero e alle medaglie d'oro nei 1500 e di bronzo negli 800 stile libero ai Mondiali di Roma 2009. Nel 2005 aveva già portato Cristina Chiuso - 41 titoli assoluti e 29 primati italiani - alla conquista della medaglia d’argento nei 50 stile libero agli Europei indoor di Trieste. In qualità di tecnico federale ha partecipato a Giochi Olimpici (Sydney 2000 - Atene 2004 - Pechino 2008 - Londra 2012 - Rio 2016 - Tokyo 2021), Campionati Europei (Helsinki 2000 - Berlino 2002 - Madrid 2004 - Budapest 2006 - Eindhoven 2008 - Budapest 2010 - Debrecen 2012 - Berlino 2014 - Londra 2016 - Glasgow 2018 - Budapest 2021 - Roma 2022) e Campionati Mondiali (Fukuoka 2001 - Barcellona 2003 - Montreal 2005 - Roma 2009 - Shanghai 2011 - Barcellona 2013 - Kazan 2015 - Budapest 2017 - Gwangju 2019 - Budapest 2022 - Fukuoka 2023 - Doha 2024), oltre a numerose edizioni dei campionati mondiali ed europei indoor, dei Giochi del Mediterraneo, dei Giochi Mondiali Universitari e di altri eventi giovanili.
Dal 1999 al 2004 ha inoltre collaborato con la Federazione Italiana Pentathlon come tecnico federale con la responsabilità della squadra olimpica (disciplina nuoto).
Dal settembre 2012 è il direttore tecnico della nazionale di nuoto con esordio ai campionati mondiali di Barcellona 2013, con l’argento di Federica Pellegrini nei 200 sl e il bronzo di Gregorio Paltrinieri nei 1500. Nella successiva edizione di Kazan 2015 gli azzurri conquistano altre cinque medaglie. Gregorio Paltrinieri diventa campione del mondo dei 1500 e si prende l’argento negli 800; Federica Pellegrini conquista l’argento nei 200 sl e diventa la prima atleta della storia a salire sul podio della stessa specialità per sei edizioni iridate consecutive. Per la prima volta una staffetta femminile sale sul podio mondiale grazie all’argento della 4x200 mentre la 4x100 maschile conquista il bronzo. Nel frattempo l’Italia domina due edizioni dei campionati europei: a Berlino 2014 conquista 15 medaglie (5 ori, un argento e 9 bronzi) e a Londra 2016 17 medaglie (5 ori, 7 argenti e 5 bronzi).
Alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, nell’agosto del 2016, Gregorio Paltrinieri conquista la medaglia d’oro nei 1500 e Gabriele Detti quelle di bronzo nei 400 e 1500 sl. E’ la seconda doppietta nella storia del nuoto italiano ai Giochi dopo l’oro e il bronzo di Domenico Fioravanti e Davide Rummolo nei 200 rana a Sydney 2000. A Tkyo, si disputa un'Olimpiade che slitta di un anno per la pandemia da Covid, e gli azzurri aumentano il numero di medaglie di cinque anni prima (6) senza però vincere ori con Paltrinieri che miracolosamente rinasce dopo problemi fisici in un 800 sl d'argento tutto cuore e testa.
Ancora altri grandi successi del nuoto italiano ai Mondiali di Budapest 2017 con gli ori del trio magico Pellegrini (200 sl), Detti (800 sl) e Paltrinieri (1500 sl) e con i bronzi rispettivamente nei 400 sl e negli 800 sl degli ultimi due.
Poi due grandi edizioni dei mondiali di nuoto con le otto medaglie di Gwangju 2019 (tre ori di Simona Quadarella nei 1500 stile libero, Gregorio Paltrinieri negli 800 e Federica Pellegrni nei 200 sl) e quella clamorosa di Budapest 2022 che vide 9 medaglie di cui cinque d'oro come mai prima nella storia. Su tutte la prestazione del Thomas Ceccon, esploso definitivamente nell'olimpo mondiale, con il titolo e record mondiale nei 100 dorso. Tornati dai fasti ungheresi la nazionale illuminò lo Stadio del nuoto del Foro Italico tirato a lucido per la trentaseiesima edizione degli europei: azzurri primi nel medagliere con trentacinque metalli e tredici ori. Poi ancora due edizioni iridate: a Fukuoka 2023 gli azzurri si fermanano a sei medaglie con il timbro mondiale di Thomas Ceccon stavolta nei 50 farfalla ma sei mesi più tardi a Doha in Quatrar nel 2024 tornano ad esser protagonisti a livello mondiale conquistando 12 medaglie di cui due ori, ritoccando il precedente record di Budapest come numero di metalli vinti. Protagonista sempre Simona Quadarella che infiamma Aspire Dome con la doppietta 800 e 1500 stile libero.