#Meravigliosi. Festeggiate le medaglie di Tokyo. Barelli: "Il nuoto è un'unica famiglia" VIDEO

La Federazione Italiana Nuoto ringrazia gli atleti, i tecnici, i dirigenti, gli sponsor, gli amici e le amiche in veste istituzionale e no, gli operatori della comunicazione e tutti coloro che hanno partecipato alla sesta edizione del galà #Meravigliosi. E' stata la festa dell'inclusione, di una famiglia sempre più unita: quella del nuoto senza barriere, senza disparità, senza limiti. Da Gregorio Paltrinieri a Simona Quadarella, da Alessandro Miressi a Nicolò Martinenghi, da Giulia Terzi a Stefano Raimondi, Carlotta Gilli, Simone Barlaam, Thomas Ceccon, Federico Burdisso, Lorenzo Zazzeri, Manuel Frigo, Francesco Bocciardo, Antonio Fantin, Xenia Palazzo, Vittoria Bianco, Giulia Terzi, Alessia Scortechini. Ma c'erano tutti i medagliati azzurri, olimpici e paralimpici, che hanno brindato coi presidenti Paolo Barelli, Roberto Valori (FINP) e Vito Cozzoli (Sport e Salute) e con Valentina Vezzali, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport, ai prestigiosi risultati sportivi ottenuti a Tokyo nel corso di una festa pirotecnica tenutasi al Foro Italico nella lunga serata di mercoledì.
"Le medaglie di Tokyo dimostrano il lavoro straordinario delle nostre società e dei nostri ragazzi; la presenza di atleti olimpici e paralimpici per festeggiare insieme i risultati di Tokyo rappresenta i valori della famiglia del nuoto: unita senza distinzioni - ha sottolineato il presidente Barelli - Questi successi però non possono coprire le enormi difficoltà che attanagliano ancora le piscine, con drammatici problemi di gestione causati dai provvedimenti restrittivi per il Covid. La presenza di Valentina Vezzali ha testimoniato la vicinanza del Governo, ma finora abbiamo ottenuto poco. Le società sportive, cui ascrivere il gran merito dei risultati olimpici e paralimpici, sono allo stremo, meritano rispetto e adeguati sostegni. Stiamo perdendo una generazione di sportivi". Un allarme condiviso dalla sottosegretaria Vezzali, che ha sottolineato come sia importante "allargare la base di chi fa sport" con particolare riferimento "a società e scuola".
foto di Andrea Staccioli / Insidefoto - DBM. L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
















































































Europei Roma 2022. "FINalmente in piscina" VIDEO

"FINalmente in piscina" è lo slogan della campagna promozionale che lanciano oggi la Federazione Italiana Nuoto (la FIN, appunto) e il Comitato Organizzatore di Roma 2022, i Campionati Europei di nuoto, nuoto di fondo, tuffi, tuffi dalle grandi altezze, nuoto sincronizzato, in calendario nella Capitale dall'11 al 22 agosto prossimi.
Attraverso l'accordo raggiunto con Media One, un video degli sport acquatici sarà trasmesso dal circuito Go Tv, dotato di 1245 schermi in 62 stazioni FNM (Ferrovie Nord) e 63 RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per un totale di 125 stazioni ferroviarie distribuite su tutto il territorio italiano.
Il primo video, al quale ne seguiranno altri con diverse tempistiche, propone, in 15 secondi di immagini, la gioia e i benefici dei praticanti di tutte le età: dai bambini agli anziani, dai semplici amatori ai campioni.
Già pianificate anche attività statiche di affissioni, con la possibilità, attraverso un QR code, di accedere facilmente alle Scuole Nuoto ed agli impianti più vicini agli utenti interessati.
La campagna riguarderà tutte le discipline acquatiche e il settore salvamento e avvicinerà agli Europei di Roma 2022, il più grande evento sportivo in programma in Italia l'anno prossimo.
Il treno è partito. FINalmente si torna in piscina.
Green Pass. Chiarimenti del Dipartimento Sport ai quesiti di Barelli

La lotta al coronavirus, che tanto ha penalizzato e continua a penalizzare l'attività sportiva in Italia, ha prodotto, con l'ultima normativa, ulteriori dubbi e perplessità sull'utilizzo della Certificazione Verde negli impianti natatori. Utenti e gestori hanno rivolto alla Federazione Italiana Nuoto diversi quesiti in merito all'applicazione del D.L. 31 luglio 2021 n.105, integrante il D.L 22 aprile 2021 n.52, con oggetto l'accesso a “piscine, centri sportivi, palestre, sport di squadra, centri benessere, limitatamente alle attività al chiuso” che, dal 6 agosto 2021 in zona bianca, è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Certificazione Verde COVID 19.
QUESITI RICORRENTI
Le società affiliate e i gestori di impianti sportivi comprensivi di piscine e palestre hanno rivolto alla FIN numerosi quesiti in materia.
I più ricorrenti:
1) Per quanto riguarda gli impianti all'aperto:
I) Se la Certificazione Verde sia obbligatoria per il transito, attraverso aree comuni (reception, hall, corridoi), necessario per raggiungere gli spazi all’aperto nei quali svolgere l’attività.
II) Se la Certificazione Verde sia obbligatoria per l'utilizzo di spogliatoi e docce da parte dei praticanti l'attività.
2) Per quanto riguarda gli impianti al chiuso, ferma restando l'obbligatorietà della Certificazione Verde per i praticanti l'attività di età superiore ai 12 anni:
I) Se tale Certificazione sia necessaria anche per gli accompagnatori dei minori di 12 anni e dei disabili che, dopo averli assistiti e preparati, abbandonano l’impianto sportivo senza praticare alcuna attività od usufruire di alcun servizio.
II) Se tale Certificazione sia necessaria anche per il personale che assiste l'attività sportiva (segreteria al ricevimento, istruttori, assistenti bagnanti, personale di supporto negli spogliatoi e docce, addetti alle pulizie).
III) Se tale Certificazione sia necessaria per chi accede all’impianto sportivo esclusivamente per recarsi nell’area bar/ristoro con l’intento di effettuare consumazioni al banco.
IV) Se tale Certificazione sia necessaria per chi accede all’impianto sportivo esclusivamente per ottenere informazioni o effettuare iscrizioni presso la segreteria.
Al fine di chiarire ogni dubbio, la FIN si è rivolta, proponendo i citati quesiti, alla Sottosegretaria di Sato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport Valentina Vezzali. La FIN, inoltre, ha segnalato la necessità, in considerazione della previsione della Certificazione Verde per l’accesso in piscina per tutti gli utenti di età superiore ai 12 anni, del numero dei vaccinati e del quadro epidemiologico attuale, di poter equiparare l’indice massimo di affollamento delle piscine, a quanto previsto dalle “Linee Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere” per le attività a secco, in 5 metri quadri per partecipante, considerando anche la nota azione protettiva e di sanificazione esercitata dal cloro presente in piscina sul SARS-CoV2.
In data 2 settembre 2021 il Capo Dipartimento per lo Sport Dott. Michele Sciscioli ha rapidamente ed efficacemente risposto in maniera sintetica e chiara sulla non obbligatorietà della Certificazione Verde nelle circostanze richiamate dai quesiti, rinviando per quanto riguarda l’indice di affollamento delle piscine al necessario preventivo parere del CTS.
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARELLI
“I solleciti ed esaustivi chiarimenti comunicati dal Dipartimento Sport in merito ai quesiti sottoposti esplicitano obblighi e doveri in materia per le società affiliate, la nostra forza, e per i gestori di impianti. Le Linee Guida previste dalle Autorità competenti e dalla Federazione nuoto risultano così più comprensibili e meglio applicabili. I chiarimenti penso che risulteranno della massima utilità anche per tutti gli utenti e gestori di ogni impianto sportivo, non solo natatorio.
Per quanto riguarda il settore degli sport acquatici, tra i molti drammatici problemi che abbiamo dovuto fronteggiare con la pandemia in tutte le società sportive delle nostre discipline olimpiche e non solo, rimane urgente, come sottolineato al Dipartimento Sport, quello del cosiddetto affollamento in piscina, chiedendo l'equiparazione degli spazi con quelli riconosciuti protettivi per la salute negli sport a secco. Mi auguro che la questione, di competenza del CTS, possa, anche con l'aiuto del Dipartimento Sport, essere risolta quanto prima, insieme con tutte le altre, molte, troppe questioni che la pandemia ha proposto e che ancora non sono state affrontate con i provvedimenti indispensabili alla sopravvivenza del settore”.
Paralimpiadi. Barelli: “Nuoto esempio virtuoso, ma piscine in crisi’’

Ai prestigiosi risultati ottenuti dall’Italia alle Olimpiadi di Tokyo hanno fatto seguito quelli “stratosferici”, come li ha definiti il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, degli amici del nuoto paralimpico, che con 39 medaglie hanno chiuso un medagliere da record classificandosi al quinto posto generale.
Seguono i complimenti del presidente Paolo Barelli al presidente della Finp Roberto Valori, al direttore tecnico Riccardo Vernole, allo staff tecnico-dirigenziale e a tutti gli atleti. ‘’Desidero esprimere i più sentiti complimenti alla Finp, ai suoi atleti, tecnici e dirigenti, per gli eccellenti risultati alle Paralimpiadi che tanto lustro e tanta attenzione hanno portato al mondo del nuoto e all’Italia. Noi pensiamo che inclusione, aggregazione ed emulazione siano fondamentali per la formazione e la crescita dei nuotatori, che siano giovani atleti o già affermati. Noi siamo per una vita senza barriere, sia in piscina sia fuori, ed il nuoto può esserne un esempio virtuoso. Le piscine sono uniche. Il mondo dei normodotati e quello dei paralimpici hanno affrontato le stesse limitazioni. Siamo riusciti a permettere di nuotare agli atleti di interesse nazionale con una certa continuità e pianificando attività comuni che avvicinassero ulteriormente i due movimenti, già sinergici grazie a protocolli d’intesa aggiornati nel tempo. Abbiamo messo a disposizione degli amici paralimpici i centri federali dove si allenano campioni come Federica Pellegrini, Gregorio Patrinieri e Gabriele Detti. I risultati olimpici e paralimpici sono una positiva conseguenza, ma non devono nascondere o diventare una risposta strumentale da parte di chi intende coprire i problemi reali. Le piscine e le società che le gestiscono stanno vivendo una crisi economica e gestionale senza fine, molte sono fallite ed altre non riusciranno ad evitarlo senza adeguate misure di sostegno. Temo una ricaduta ulteriore in autunno. La paura e l’incertezza generate dalle pavide e confuse norme anticovid emanate dal governo stanno inibendo gli utenti ad iscriversi ai corsi e a frequentare le piscine. Senza utenti le piscine chiuderanno e sarà la fine delle medaglie olimpiche e paralimpiche, di una generazione in salute grazie alla pratica motoria. E’ stato sottratto un anno e mezzo di sport a bambini e adolescenti in piena crescita e creato un buco economico e generazionale che sarà difficilissimo da colmare. Lo sport ha dimostrato di essere ancora una volta più pronto delle istituzioni ad affrontare i problemi grazie alla passione dei dirigenti delle società che a spese proprie riscono ancora ad assicurare l’attività sportiva sostituendosi a scuola, università ed enti locali. Tecnici e atleti hanno dimostrato di sapersi adattare alle situazioni con spirito di sacrificio e mutua assistenza. I risultati eccezionali dei nostri fratelli e sorelle paralimpici sono l’ennesima dimostrazione di forza del nuoto, frutto di eccellenze tecniche e pianificazione, ma non sono la risposta ai problemi del mondo sportivo, delle società e degli impianti”.
Statistica FINA. Italia quarta per controlli anti doping

Un altro quarto posto che rende orgogliosi come quello raggiunto dall'Italnuoto nella classifica per nazioni della Olimpiade di Tokyo. È quello comunicato ufficialmente dalla FINA relativo ai controlli anti-doping a dimostrazione che ormai l'Italia è considerata una nazione di vertice, peraltro ben controllata ed in prima linea nella lotta al doping.
La statistica si riferisce ai controlli effettuati ai partecipanti delle gare ai Giochi nel periodo preolimpico. I test fuori competizione sono discrezionali nel numero, ma riguardano solo atleti nei primi posti del ranking mondiale e ciò dimostra la densità di italiani nelle classifiche stagionali internazionali.
La FINA ha presentato i dati a partire dall'1 gennaio 2021: in tutto sono stati raccolti 2708 campioni da 839 atleti di 69 paesi. Inoltre, durante il periodo dei Giochi sono stati effettuati 763 test a 472 atleti. Nella statistica viene appunto riportata la classifica delle 15 nazioni ad aver effettuato più test preolimpici: davanti all'Italia ci sono Russia, Stati Uniti e Australia.
Crisi Afghanistan. Barelli all'ANSA: "La Federnuoto mette a disposizione i centri federali"

La Federazione Italiana Nuoto risponde con entusiasmo all'invito espresso via social dal sottosegretario di Stato con delega allo Sport Valentina Vezzali. "Siamo pronti a ospitare, con il coordinamento del Governo, gli atleti delle discipline acquatiche dell'Afghanistan presso i nostri centri federali", sottolinea il presidente della federnuoto Paolo Barelli e deputato di Forza Italia - "Lo sport è inclusione, e deve rappresentare un'opportunità di integrazione, giammai di divisione, soprattutto in momenti storici di forte preoccupazione".
Verso Roma 2022. Tra un anno Europei da record

Comincia il countdown verso Roma 2022. Manca un anno esatto all’inizio della 36esima edizione dei Campionati Europei di nuoto, tuffi, nuoto sincronizzato, nuoto in acque libere, che si svolgeranno dall’11 al 21 agosto allo Stadio del Nuoto, al Foro Italico, nel mare di Ostia e in una suggestiva location per l'esordio dei tuffi dalle grandi altezze nel cuore di Roma.
Al campionato continentale vi prenderanno parte 52 nazioni con il coinvolgimento previsto di 1500 atleti per 74 finali e 222 medaglie. Stimati - pandemia permettendo - 800 operatori della comunicazione, 100.000 spettatori in tribuna e oltre 200.000.000 di telespettatori. L'Italnuoto è pronta e quest'anno ha messo le basi per una nuova stagione da protagonista. Gli azzurri brillano nell'edizione record degli europei di Budapest dove hanno aggiornato tutti i riferimenti storici: con 5 ori, 9 argenti e 13 bronzi per un totale di 27 medaglie, cinque in più dell'edizione di Glasgow 2018 (22; 6-5-11) e di Debrecen 2012 (18; 6-8-4) che resta quella con più ori; poi hanno aggiornato il record nella 32esima edizione dei Giochi Olimpici di Tokyo con due argenti (Gregorio Paltrinieri negli 800 e la 4x100 stile libero maschile) e 5 bronzi (Nicolò Martinenghi nei 100 rana, Federico Burdisso nei 200 farfalla, Simona Quadarella negli 800, Gregorio Paltrinieri nella 10 km e la 4x100 mista maschile), per un totale di sette medaglie; raddoppiato il numero rispetto a Rio 2016 (1-0-2), quattro in più di Pechino 2008 (1-1-0); eguagliando nel nuoto lo storico medagliere di Sydney 2000 (3-1-2) che rimane l'edizione dei Giochi con più ori. Il conto alla rovescia è iniziato: 365 giorni al via del più grande evento della prossima estate!
Olimpiadi. Due argenti e cinque bronzi. Barelli: Merito delle società dimenticate

La Federnuoto alimenta il medagliare con il bronzo di Gregorio Paltrinieri nella 10 chilometri. A meno di clamorose sorprese, si chiuderanno le Olimpiadi di Tokyo con 2 argenti e 5 bronzi. "Un grazie commosso all'impegno di atleti, tecnici, dirigenti e società - sottolinea il presidente Paolo Barelli - Malgrado la drammatica situazione ambientale, gestionale ed economica causata dalla pandemia, e le mancate risposte dello Stato all'evidente stato di crisi degli impianti dove si praticano le discipline natatorie, le società hanno proseguito con passione, professionalità ed enormi sforzi manageriali a garantire le migliori condizioni di allenamento possibili agli atleti di interesse nazionale consentendogli di continuare regolarmente la stagione, sino all'avvicinamento olimpico. Medaglie e risultati degli azzurri sono stati possibili solo grazie al lavoro delle società che svolgono la primaria funzione di promuovere e assicurare la pratica motoria ai cittadini. Senza di loro lo sport scompare. Meritano rispetto e risorse di sostegno adeguate alle necessità e alla loro rilevanza sociale che coinvolge persone di tutte le età, dai bambini agli anziani, alimentando benessere e salute".
MEDAGLIERE FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (0 - 2 - 5)
BRONZO Nicolò Martinenghi nei 100 rana in 58"33 il 26/6
ARGENTO 4x100 stile libero maschile in 3'10"11 RI il 26/7
con Alessandro Miressi (47"72), Thomas Ceccon (47"45), Lorenzo Zazzeri (47"31), Manuel Frigo (47"63)
BRONZO Federico Burdisso nei 200 farfalla in 1'54"45 il 28/7
ARGENTO Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero in 7'42"11 il 29/7
BRONZO Simona Quadarella negli 800 stile libero in 8'18"35 il 31/7
BRONZO Staffetta 4x100 mista maschile in 3'29"17 RI l'1/8
con Thomas Ceccon (52"52), Nicolò Martinenghi (58"11), Federico Burdisso (51"07) e Alessandro Miressi (47"47)
BRONZO Gregorio Paltrinieri nella 10 chilometri in 1h49'01"1 il 5/8
foto di Giorgio Scala - DBM / L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
Barelli alla Italpress. "Piscine al collasso. A Tokyo con il cuore a pezzi"

Diviso a meta'. Da un lato il pensiero e anche l'emozione per la corposa delegazione delle discipline acquatiche pronta a cimentarsi ai Giochi di Tokyo, dall'altro l'ansia e l'angoscia perche' "lo sport delle piscine in Italia e' soggiogato dalla pandemia". Umori contrastanti e un grido d'allarme sull'asse Italia-Giappone a pochissimo dall'inizio dell'Olimpiade per Paolo Barelli, Presidente della Fin e della Len. "Non e' che siccome adesso abbiamo i Giochi si puo' dimenticare la situazione del nostro sport nel Paese" ci tiene subito a precisare Barelli all'Italpress, fotografando lo stato della crisi. "Siamo con il cuore a pezzi perche' tutto quello che e' stato fatto per noi e' completamente irrisorio. I contributi pubblici erogati dal Governo in grande quantita' non hanno toccato il comparto degli impianti sportivi e in particolare delle piscine: in questo momento stanno al collasso gestori e presidenti di societa' che non solo fanno fare attivita' motoria ai cittadini, ma allenano anche campioni e futuri campioni. Stiamo andando a Tokyo con un nodo alla gola sapendo che molte realta' sono fallite e altre falliranno nell'indifferenza di chi ha deciso, nonostante vari appelli, di lasciare scoperto un settore fondamentale per la societa'".
Il Covid ha portato un buco di inattivita' di quasi due anni "i cui risultati negativi si vedranno tra qualche stagione" perche' tra i piu' penalizzati ci sono proprio le giovani leve di tutta Italia. Non tanto gli atleti olimpici per la cui preparazione Barelli garantisce: "I nostri azzurri sono la punta della piramide - afferma il Presidente Fin -. Hanno fatto salti mortali con le loro societa' e con i tecnici federali e qui non vogliamo assolutamente scuse. Adesso desideriamo che vadano in Giappone per migliorare e per gareggiare al massimo delle possibilita'". Un discorso che vale per tutte le discipline acquatiche ma ancora di piu' per il nuoto sul quale c'e' grande attesa ma anche un pizzico di preoccupazione a causa dei problemi che hanno destabilizzato il percorso di avvicinamento a Tokyo di Gregorio Paltrinieri e Simona Quadarella, forse le due piu' accreditate carte da medaglia (assieme alla "Divina" Federica Pellegrini) all'interno di una squadra ampia e completa. "Greg e' in ripresa - racconta ancora Barelli all'Italpress -. E' chiaro che gli mancano 2-3 settimane di allenamento e non perche' e' andato a ossigenarsi al mare ma perche' e' stato succube di questa fastidiosissima malattia che e' la mononucleosi. Quest'anno sara' impegnato anche nel nuoto di fondo e la gara (la 10km) e' ad agosto inoltrato quindi almeno per quella avra' piu' tempo per riprendersi. Simona invece sta uscendo dall'influenza che ha ritardato di una settimana la sua partenza ma la competizione nel nuoto e' ormai diventata globale, ci sono decine di paesi che hanno il campione che vuole andare in finale e poi sul podio. Noi in generale vantiamo meno punte rispetto a nazioni come Stati Uniti, Cina, Australia, Giappone e Russia anche se forse siamo piu' bravi a gestire i singoli".
Sulla base di queste considerazioni, pronostici e' meglio non farne: "Abbiamo atleti e atlete che proveranno a migliorare i propri tempi, ad andare in finale e poi sul podio ma io sono molto prudente nell'ambito della previsione e non guardo le statistiche che ci mettono medaglie a destra e a manca. I risultati vanno fatti in acqua" afferma il numero uno della Federazione prima di fare il punto anche sulle altre discipline olimpiche. "Nei tuffi abbiamo una squadra molto giovane nella quale e' entrato anche chi non immaginavamo potesse qualificarsi". Da raccogliere un'eredita' pesante, quella del dopo Tania Cagnotto-Francesca Dallape': "Due atlete che hanno portato all'Italia medaglie eccezionali - ricorda Barelli -. Noi non ci aspettiamo miracoli pero' e' importante confermare i progressi su questo palcoscenico internazionale". Stesse osservazioni per il nuoto artistico dove "si sta con grande serieta' crescendo nella classifica internazionale" e non importa se "vincere e' pressoche' impossibile", quello che conta e' "ottenere un nuovo salto in avanti". Infine la pallanuoto: brucia ancora la mancata qualificazione ai Giochi del Setterosa che non ha saputo conquistare il pass nel torneo preolimpico disputato in casa.
Riflettori dunque tutti puntati sul Settebello di Sandro Campagna, bronzo a Rio 2016 e campione ai Mondiali di Gwangju del 2019. "La nostra e' una squadra di superatleti, molti dei quali o hanno conquistato la Champions (con il Recco) o sono arrivati terzi (con il Brescia che ha vinto pure lo Scudetto) e noi siamo sereni e contenti della preparazione". La strada pero' e' ricca di insidie:
"Sappiamo di essere una delle formazioni da battere ma poi c'e' la solita Serbia, la Croazia, l'Ungheria e aggiungiamoci pure Spagna, Grecia e gli Stati Uniti che ogni tanto il colpo di reni lo fanno.
Provare a guadagnare la vittoria sara' un terno a lotto ma noi - promette Barelli - ce la giocheremo fino in fondo".
Gianluca Verna ITALPRESS
L'Europeo junior verso Roma 2022. Barelli: "Grazie a tutti" VIDEO

Abbiamo sciorinato numeri e statistiche, abbiamo raccontato storie, sogni, gioia e delusione, ma l'entusiasmo di tornare a nuotare e a emozionarsi insieme vanno ben oltre. Proviamo a condensarlo in un paio di video che testimoniano il successo organizzativo di sei giorni di competizione con oltre 25 ore di gare trasmesse in diretta streaming, 565 atleti (305 maschi e 260 femmine) in rappresentanza di 48 Nazioni fasciate dalle loro bandiere; 1647 presenze gara e 144 staffette per 42 finali disputate. La next generation si affaccia dalle tribune festose e colorate dello Stadio del Nuoto verso la 36esima edizione dei Campionati Europei assoluti delle discipline acquatiche in programma dall'11 al 22 agosto 2022. Un tuffo verso il futuro. Un tuffo verso il nuoto dei campioni.
"Siamo davvero felici per il successo della manifestazione - dichiara il presidente della LEN e della FIN, Paolo Barelli - Gli artefici sono molti: l'organizzazione che ne ha assicurato lo svolgimento in piena sicurezza, le delegazioni che hanno garantito un comportamento ineccepibile, gli atleti che hanno offerto eccezionali prestazioni tecniche e condiviso momenti di festa e aggregazione con responsabilità, i dirigenti e i tecnici delle società che hanno continuato a lavorare malgrado le enormi difficoltà economiche e progettuali provocate dalla pandemia negli ultimi 15 mesi. Da questo giovane europeo il nuoto esce ancora più forte ed unito. Grazie a tutti".
Foto DBM. L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.