Mondiali. Clamoroso: Paltrinieri e mista maschile d'oro! Argento Pilato

Un'Italia da record. Un'Italia mai vista. Gregorio Paltrinieri sciocca il mondo vincendo i 1500 col record europeo; la staffetta 4x100 mista di Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi batte gli americani con un altro primato continentale; Benedetta Pilato si prende l'argento nei 50 rana e Thomas Ceccon addirittura restituisce una medaglia dopo la cerimonia di premiazione. Una giornata da pazzi chiude il mondiale di Budapest per il nuoto italiano che aggiorna tutti i suoi numeri con 5 ori, 2 argenti e 2 bronzi; 24 finali, un record mondiale, due europei e 7 italiani per 16 primati personali. Una densità di risultati e qualità mai vista. Una grande Italia pronta per essere protagonista davanti al suo pubblico, allo Stadio del Nuoto di Roma che ospiterà i campionati europei dall'11 agosto.
STRAORDINARIO PALTRINIERI. Il re è tornato, vince in 14'32"80 col record europeo i 1500 ai campionati mondiali, dà all'Italia la quarta medaglia d'oro iridata mai raggiunta in un'edizione, ma soprattutto si riprende il proscenio nella gara di cui è stato campione olimpico e già due volte mondiale (2015 e 2017) oltre che di bronzo (2013 e 2019). "Questo è un sogno", dice a bordo vasca appena uscito dalla vasca ancora col fiatone Paltrinieri, che dopo il tocco sale sulla corsia e ruota la mano destra vicino all'orecchio, come a dire: capito come vanno le cose, ci siamo spiegati? "Prima della gara i miei amici mi dicevano che ero quotato a 26 e ho pensato: ma come si permettono! Allora è finita tutta la fiducia in me? Ma io sapevo di poter vincere i 1500. Che avrei potuto vincere anche gli 800. So di poter gareggiare così, sapevo di valere questi tempi - sottolinea il capitano dell'Italnuoto - Dopo gli 800 ero super deluso. Io ci sono, lo so. Non è mai facile arrivare ad una gara e fare bene anche se si è nelle condizioni perfette. Mi diverte ancora tanto allenarmi e gareggiare. Io investo sempre tutto me stesso per questi momenti di grande gioia", continua il 27enne fuoriclasse carpigiano, allenato da Fabrizio Antonelli per Fiamme Oro e Coopernuoto, cresciuto al centro federale di Ostia e portato ai successi internazionali da Stefano Morini fino al maggio 2020. "Sono anni che penso di valere meno; in questi giorni ho pensato anche che gli altri forse era diventati più forti di me, ma poi mi son detto: no, non ancora. Ero in corsia 1, vedevo il pubblico che mi incitava, il nostro tifo straordinario. Oggi sono salito sul blocco che volevo vincere. Questo oro mondiale è la medaglia più importante di tutte. E' molto più difficile, e stancante anche mentalmente, vincere oggi rispetto a 10 anni fa. Ma io non ho mai smesso di credere in me stesso", conclude l'azzurro che migliora il primato europeo di 14'33"10 che aveva nuotato al Sette Colli in notturna post prima ondata di Covid il 13 agosto 2020 allo Stadio del Nuoto di Roma che ospiterà dall'11 agosto i campionati europei.
Paltrinieri è stato in testa dall'inizio alla fine con passaggi di 3'51"04 ai 400, 7'44"19 agli 800, 11'37"95 ai 1200 e chiusura in 29"39 e 28"69, fino a 100 metri sotto al record mondiale del discusso cinese Sun Yang (squalificato per doping) di 14'31"02. Al secondo posto, ma senza mai riuscire a duellare, lo statunitense campione olimpico dei 1500 e mondiale degli 800 Bobby Finke in 14'36"70 col record americano; bronzo per il tedesco campione uscente e bronzo olimpico Florian Wellbrock (già argento negli 800) in 14'36"94; fuori dal podio il connazionale Lukas Martens, miglior performer dell'anno, in 14'40"89 e l'ucraino Mykhailo Romanchuk (campione d'Europa, argento uscente e bronzo negli 800), quinto in 14'40"98.
GLI AMERICANI SIAMO NOI. La staffetta 4x100 mista maschile vince un oro che vale un mondiale per dimensione di squadra e rilevanza. Mai d'oro una staffetta, mai sul podio iridato la mista. Ma l'occasione era ghiotta e la squadra, già di bronzo alle Olimpiadi, è nel pieno della crescita. I campioni del mondo Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi aprono dorso e rana in 51"93 e 57"47; Federico Burdisso nuota il delfino in 50"63 e dà il cambio ad Alessandro Miressi con 4 decimi di vantaggio su Ryan Held che ci prova, ma non ce n'è. Lo sprinter azzurro nuota in 47"48 e chiude col record europeo di 3'27"51 come la Gran Bretagna alle Olimpiadi di Tokyo. Gli azzurri precedono gli statunitensi di 28 centesimi e i britannici di 3"80. Una prestazione enorme!
"Ci credevamo, abbiamo nuotato frazioni ottime. Ci siamo esaltati", commenta Ceccon, 23enne di Schio che chiude la rassegna iridata con due ori (mista e 100 dorso), un primato del mondo (100 dorso) e uno d'Europa (mista), un bronzo (4x100 stile libero) e altri cinque record italiani. "Sapevamo che sarebbe stato determinante l'approccio mentale, andare oltre la fatica e dare fondo a tutte le energie. Ci siamo riusciti e ne siamo felici", conclude il 21enne di Schio allenato da Alberto Burlina al centro federale di Verona per Fiamme Oro e Leosport. "Siamo stati tutti bravi - prosegue Miressi, 24enne torinese di CN Torino e Fiamme Oro, allenato da Antonio Satta - Finalmente sono riuscito a mettere la prestazione giusta. Dopo il bronzo in apertura di mondiale con la 4x100 stile libero, che mi ha soddisfatto per la medaglia, ma non per la prestazione, è stato un lungo inseguimento alla condizione. Stasera non potevo sbagliare e siamo riusciti a compiere una grande impresa", sottolinea il campione europeo nel 2018 e vicecampione europeo lo scorso anno, che detiene il record italiano in 47"45. "Avevamo un'opportunità irripetibile con l'assenza di Caeleb Dressel. Non potevamo perdere. Eravamo carichi. Coscienti delle nostre potenzialità. Siamo stati perfetti e siamo contentissimi. Bello bello", evidenzia Burdisso, 21enne pavese che nuota e studia nel College di Chicago, seguito anche a distanza da Simone Palombi, bronzo olimpico nei 200 farfalla. "La medaglia più bella; la medaglia che ci fa cantare l'inno di Mameli tutti insieme - dice con gli occhi gonfi di gioia Martinenghi, 22enne di Varese allenato da Marco Pedoja per il CC Aniene, d'argento nei 50 dopo il titolo nei 100 - Sapevamo che le frazioni di dorso e rana non potevamo sbagliarle; poi i miei compagni sono stati perfetti e abbiamo battuto gli Stati Uniti".
LA PRIMA VOLTA DELLA STAFFETTA D'ORO. Mai d'oro, mai mista. L'Italia esorcizza un altro tabù con la staffetta mista maschile sul gradino più alto del podio mai raggiunto. Finora l'Italia era arrivata sette volte alla medaglia iridata con le staffette (3 argenti e 4 bronzi), a cominciare dal terzo posto conquistato a Cali 1975 dalla 4x100 stile libero maschile con Paolo Barelli, presidente federale, in seconda frazione per la prima medaglia iridata maschile del nuoto italiano. Seguono tutte le medaglie in staffetta del nuoto italiano prima del successo di oggi: argenti delle 4x200 maschili a Fukuoka 2001 (Emiliano Brembilla, Andrea Beccari, Matteo Pelliciari, Massimiliano Rosolino) e Melbourne 2007 (Rosolino, Alessandro Calvi, Christian Galenda, Filippo Magnini) e della femminile a Kazan 2015 (Alice Mizzau, Erica Musso, Chiara Masini Luccetti, Federica Pellegrini); bronzi della 4x100 a Calì 1975 (Roberto Pangaro, Paolo Barelli, Claudio Zei e Marcello Guarducci), Kazan 2015 (Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Magnini), Budapest 2022 (Miressi, Ceccon, Lorenzo Zazzeri, Manuel Frigo) e della 4x200 a Perth 1991 (Emanuele Idini, Roberto Gleria, Stefano Battistelli e Giorgio Lamberti).
LA RANA CHE NON TI ASPETTI. E' quella di Ruta Meylutite, vincitrice di tutto 10 anni fa e bronzo nei 100, che sorprende al tocco Benedetta Pilato. La 17enne di Taranto conquista l'argento in 29"80, a un decimo dalla lituana che vince per la prima volta i 50 di cui fu bronzo a Barcellona 2013 a 16 anni. "Di meno non potevo fare. Lo avevo capito in questi giorni. Ho sbagliato anche la partenza e ho sentito la tensione. Aver realizzato il record del mondo (29"30, ndr) nella primavera del 2021 ha aumentato la pressione. Avevo puntato tutto su questa gara. Il 100 è stato una sorpresa. Sono comunque contenta per la medaglia; ovvio che c'è un minimo di delusione, ma devo anche accettare il responso del cronometro che rappresenta il mio stato di forma attuale", racconta l'atleta di Fiamme Oro e CC Aniene, seguita da Vito D'Onghia, che si conferma vice campionessa del mondo della specialità. Il bronzo è della sudafricana Lara Van Niekerk in 29"90.
UN SOFFIO DI TROPPO, IL COLPO DI SCENA, POI LA REVIEW. Thomas Ceccon conquista il bronzo nei 50 dorso, anzi no. Grottesco se non fossimo a un mondiale; se fosse una scenetta di una sit-com farebbe anche ridere. Prima due centesimi di amarezza che lo tenevano ai piedi del podio, poi la squalifica dell'americano Justin Ress che aveva vinto in 24"12 e Thomas Ceccon quindi di bronzo in 24"51, a cinque centesimi dal record in semifinale che aveva migliorato quello nuotato in batteria in 24"62 per un incremento di mezzo secondo. L'azzurro festeggia la medaglia di bronzo sul podio. Ma all'improvviso il dietro front. Scusate abbiamo sbagliato. La FINA accoglie il ricorso degli Stati Uniti, ritenendo entro i 15 metri la subacquea di Ress. Così arriva la richiesta: signor Ceccon ci siamo sbagliati, ci restituisca la medaglia perché dobbiamo rifare la cerimonia di premiazione. La delegazione italiana chiede spiegazioni, ma non è formalizzabile un ricorso che abbia oggetto la gara di un atleta di una nazionale diversa dalla propria. Ufficiale: Ceccon torna quarto e gli americani con Carol Zalenski presidente della commissione tecnica, ed ex presidente di USA Swimming, se la cantano e se la suonano.
MISTA FEMMINILE CHE GUARDA AL FUTURO. In finale anche la staffetta mista femminile; progetto in costruzione che parte dal settimo posto in 3'58"86 con frazioni di Margherita Panziera (1'00"35), Benedetta Pilato (1'07"00), Elena Di Liddo (57"45) e Silvia Di Pietro (54"06). Il podio è di un altro livello ed è composto dagli Stati Uniti che vincono in 3'53"78, dall'Australia seconda in 3'54"25 e dal Canada terzo in 3'55"01. Le azzurre sono comunque le terze tra le europee precedute solo da Svezia e Olanda: see you in Rome.
Risultati degli azzurri nelle finali dell'ultima giornata
50 dorso uomini
RI 24"46 Thomas Ceccon in semifinale
prec. RI 24"62 Thomas Ceccon in batteria
1. Justin Ress (Usa) 24"12
2. Hunter Armstrong (Usa) 24"14
3. Ksawery Masiuk (Pol) 24"49
4. Thomas Ceccon 24"51
50 rana donne
RM 29"30 Benedetta Pilato il 22/05/2021 a Budapest
1. Ruta Meilutyte (Ltu) 29"70
2. Benedetta Pilato 29"80
3. Lara van Niekerk (Rsa) 29"90
1500 stile libero uomini
prec. RE 14'33"10 Gregorio Paltrinieri il 13/08/2020 a Roma
1. Gregorio Paltrinieri 14'32"80 RE CR
2. Bobby Finke (Usa) 14'36"70 AM
3. Florian Wellbrock (Ger) 14'36"94
50 stile libero donne
Nessun'azzurra qualificata
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 23"98
2. Katarzyna Wasick (Pol) 24"18
3. Meg Harris (Aus) ed Erika Brown (Usa) 24"38
400 misti donne
Nessun'azzurra iscritta
1. Summer McIntosh (Can) 4'32"04 WRJ
2. Katie Grimes (Usa) 4'32"67
3. Emma Weyant (Usa) 4'36"00
4x100 mista uomini
RE 3'27"51 Gran Bretagna l'1/8/2021 a Tokyo
prec. RI 3'29"17 Italia l'1/8/2021 a Tokyo (Ceccon, Martinenghi, Burdisso, Miressi)
1. Italia 3'27"51 =RE RI
con Thomas Ceccon 51"93, Nicolò Martinenghi 57"47, Federico Burdisso 50"63, Alessandro Miressi 47"48
2. Stati Uniti 3'27"79
con Ryan Murphy 52"51, Nic Fink 57"86, Michael Andrew 50"06, Ryan Held 47"36
3. Gran Bretagna 3'31"31
con Luke Greenbank 53"81, James Wilby 58"82, James Guy 51"23, Tom Dean 47"45
4x100 mista donne
RI 3'55"79 Italia il 30/07/2021 a Tokyo (Panziera, Castiglioni, Di Liddo, Pellegrini)
1. Stati Uniti 3'53"78
con Regan Smith 58"40, Lilly King 1'05"89, Torri Huske 56"67, Claire Curzan 52"82
2. Australia 3'54"25
con Kaylee McKeown 58"77, Jenna Strauch 1'05"99, Brianna Throssell 57"19, Mollie O'Callaghan 52"30
3. Canada 3'55"01
con Kylie Masse 58"39, Rachel Nicol 1'07"17, Margaret MacNeil 56"80, Penny Oleksiak 52"65
7. Italia 3'58"86
con Margherita Panziera 1'00"35, Benedetta Pilato 1'07"00, Elena Di Liddo 57"45, Silvia Di Pietro 54"06
Foto di Giorgio Scala / Andrea Staccioli DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.

































Mondiali. Quadarella bronzo d'orgoglio. Ceccon da record e Pilato in finale

Il bronzo tutto cuore di Simona Quadarella. Le conferme di Margherita Panziera nei 200 dorso e Lorenzo Zazzeri nei 50 stile libero che puntano gli europei di Roma. Tanta esperienza per una staffetta 4x100 stile libero mista in costruzione. Le ambizioni dei primatisti mondiali Benedetta Pilato nei 50 rana e Thomas Ceccon nei 50 dorso. C'è tanta Italia che nuota tra i leader ai campionati mondiali di Budapest che volgono al termine e promettono un'ultima giornata palpitante anche grazie a Gregorio Paltrinieri nei 1500 e alla staffetta mista maschile.
VELENO QUADARELLA. Si prende il bronzo negli 800 e resta sul podio mondiale per la terza edizione consecutiva. Orgoglio, determinazione, Simona Quadarella ci mette tutta se stessa nelle 16 vasche di cui era argento uscente ed è bronzo olimpico. La 23enne romana tocca in 8'19"00, alle spalle della statunitense e primatista mondiale Katie Ledecky, che vince in 8'08"04 il quinto oro iridato consecutivo sulla distanza nonché 18esimo della carriera e dietro all'australiana Kiah Melverton, che la supera con un rush da 28"91 (contro il 29"88 dell'azzurra) per l' 8'18"77 conclusivo. "Ho messo tutta me stessa in acqua. Sono contenta, mi spiace per i due/tre decimi che mi separano dal secondo posto. Pensavo di aver preso l'australiana e invece no", racconta la regina del mezzofondo europeo, autrice del triplete 400-800-1500 sia a Glasgow 2018 sia a Budapest nella primavera del 2021, che ha nuotato in seconda posizione dai 650 ai 750 metri dopo aver cambiato passo ai 400 metri passati in 4'09"10. "Torno a casa con una medaglia, con un buon tempo, con un europeo da vivere a tutta nella mia Roma - conclude l'atleta del CC Aniene - Ringrazio tutti quelli che mi hanno incoraggiata ed aiutata dopo i 1500 da cui sono uscita veramente male; sicuramente anche l'esperienza delle Olimpiadi mi ha aiutata a emergere di nuovo. Sono felice".
AI PIEDI DEL PODIO. Margherita Panziera si conferma quarta al mondo, ma prima delle europee, nei 200 dorso in 2'07"27 (passaggio ai 100 in 1'02"26) con un buon ritorno che però non basta a riprendere l'americana Rhyan White, bronzo in 2'06"96. Troppo tardiva la reazione della 27enne di Montebelluna, che si allena a Roma seguita da Gianluca Belfiore per Fiamme Oro e CC Aniene. Il successo va all'australiana Kaylee McKeown in 2'05"08 che precede di 4 centesimi l'altra statunitense Phoebe Bacon. "Sono contenta di come ho gestito la gara - racconta la campionessa europea in carica dal 2018, quarta ai mondiali di Gwangju - Non ho nuotato sulle altre; sapevo che hanno una velocità di base superiore alla mia, che sarebbero passate forte e che difficilmente sarei riuscita ad andare sotto i 2'07". Invece sono stata in grado di abbassare il tempo nei tre turni di gara ed è un percorso significativo per la preparazione verso i campionati europei di Roma che desidero disputare da protagonista", sottolinea l'azzurra che detiene il record italiano in 2'05"56, nona performer all time.
TRA I PIU' VELOCI DEL MONDO. Standard mondiale confermato nella finale dello sprint vinta dal favorito britannico Benjamin Proud con un 21"32 che non ammette repliche. Nella prima finale iridata della carriera Lorenzo Zazzeri continua ad esaltarsi, ma paga una partenza più lenta del turno precedente e quando accelera e comincia a prendere acqua finisce la vasca. Il 27enne fiorentino chiude al sesto posto in 21"81, a 11 centesimi dal primato personale nuotato in semifinale che aveva migliorato il settimo tempo delle Olimpiadi di Tokyo. Il podio di Proud (medagliato europeo da tre edizioni con la vittoria a Glasgow 2018, bronzo ai mondiali di Budapest 2017) è chiuso in 21"57 dal francese Maxime Grousset, che aveva eliminato allo spareggio lo specialista brasiliano Bruno Fratus. Argento per lo statunitense Michael Andrew, sul podio anche dei 50 rana e 50 farfalla. "Non sono riuscito a ripetere la partenza delle semifinali, è stata oggettivamente una gara molto veloce. Mi sono confermato tra i migliori al mondo e mi sono divertito", racconta l'azzurro allenato da Paolo Palchetti per Esercito e RN Florentia, vicecampione olimpico e già bronzo mondiale con la staffetta 4x100 stile libero, che aveva portato il personale sotto ai 48 secondi nei 100 stile libero.
STAFFETTA DA COSTRUIRE. Settima in 3'25"83 una staffetta stile libero mixed in costruzione, aperta da un Lorenzo Zazzeri (48"69) visibilmente provato e chiusa dalla debuttante Chiara Tarantino (55"45). Nel mezzo la frazione lanciata di Alessandro Miressi che dà segnali di ripresa (47"50) e la solidità di Silvia Di Pietro (54"19) precedentemente squalificata per essersi mossa sul blocco della semifinale dei 50 stile libero. La gara è vinta dall'Australia di Jack Cartwright (48"12), Kyle Chalmers (46"98), Madison Wilson (52"25) e Mollie O'Callaghan (52"03) col record del mondo di 3'19"38 che precede il Canada in 3'20"61 e gli Stati Uniti in 3'21"09. "E' stata una staffetta dura; siamo stati abbastanza bravi, personalmente mi sento meglio e non vedo l'ora di nuotare la mista", dice Alessandro Miressi (Fiamme Oro/CN Torino), bronzo con la 4x100 stile libero insieme a Lorenzo Zazzeri che non nasconde di essere "spremuto, stanco anche a livello mentale". Rammaricata soprattutto per la squalifica Di Pietro (Carabinieri / CC Aniene): "Non è stata una grandissima giornata tra la squalifica e questa prova condizionata dalle onde" anche per la rookie Chiara Tarantino (Fiamme Gialle): "Rispetto alla gara individuale e alla batteria ho avvertito molta più fatica; nuotare tra le onde peraltro non è semplice. L'importante è avercela messa tutta e non aver alcun rammarico per la mia prima finale mondiale".
RANA KILLER. La sua vasca, la sua gara. Benedetta Pilato nuota i 50 rana in 29"83 con apparente facilità nella Duna Arena dove nella primavera del 2021 ha portato il record mondiale sul 29"30 prima di vincere l'oro europeo. La vice campionessa mondiale, iridata dei 100 pochi giorni fa, appare sicura e divertita e firma il miglior tempo delle semifinali seppur nuotati tre centesimi oltre al crono della batteria. La diciassettenne tarantina punta chiaramente alla doppietta, ma ammette un pizzico di stanchezza negli ultimi 15 metri. "Si va in finale, a prescindere dal tempo l'importante è mettere sempre la mano davanti. Sono un po' stanca, anche stamattina negli ultimi 15 metri ho faticato un po'. Comunque le sensazioni sono buone. Non sono al top della forma, ma me la posso giocare e sono tranquilla", sottolinea l'atleta di Fiamme Oro e CC Aniene, seguita da Vito D'Onghia, che a Gwangju è stata battuta solo dall'americana Lilly King, ultima a qualificarsi in 30"35. L'azzurra è seguita dalla lituana Ruta Meilutyte, vincitrice di tutto 10 anni fa e bronzo nei 100, in 29"97, e dalla sudafricana Lara Van Niekerk in 29"99, che in batteria aveva stabilito in 29"77 il record continentale.
ANCORA RECORD CON VISTA SUL PODIO. Dopo il titolo col primato mondiale dei 100, Thomas Ceccon si prende la finale dei 50 dorso migliorando ancora il record italiano per il quarto crono complessivo delle semifinali in 24"46, 16 centesimi in meno del precedente primato in batteria che aveva già sottratto al personale 53 centesimi. Più veloci del 21enne di Schio, allenato da Alberto Burlina al centro federale di Verona per Fiamme Oro e Leosport, lo statunitense Justin Ress in 24"14, l'altro americano, primatista mondiale, Hunter Armstrong in 24"16 e il greco Apostolos Christou, terzo in 24"39 e bronzo europeo nei 100 nelle ultime tre edizioni. Dentro pure il rumeno Robert Glinta (campione europeo dei 100 e argento nei 50 due volte di fila), che segna 24"52. "I primi due forse sono irraggiungibili: Ress ha già nuotato sotto i 24 secondi e Armstrong detiene il record del mondo in 23"71. Il terzo posto è aperto, quindi c'è da lottare - sostiene l'azzurro che ha conquistato le prime medaglie individuali nell'autunno scorso, in vasca corta tra europei di Kazan (argento nei 200 misti e bronzo nei 50 farfalla) e mondiali di Abu Dhabi (bronzo nei 100 misti) dopo l'argento con la 4x100 stile libero e il bronzo con la mista alle Olimpiadi - Penso di aver qualcosa in meno e spero che basti per conquistare la medaglia. Non sono mai riuscito a nuotare bene i 50 perché non avevo la frequenza giusta, o era troppo alta o era troppo bassa. Ora ho trovato un equilibrio, prendo bene l'acqua e avverto buone sensazioni anche nel breve". Eliminato Michele Lamberti (Fiamme Gialle / GAM Brescia), undicesimo 24"86, a 11 centesimi dal personale.
Risultati delle semifinali e finali
50 farfalla donne – Finale
nessun'italiana qualificata
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 24"95
2. Melanie Henique (Fra) 25"31
3. Yufei Zhang (Chn) 25"32
50 stile libero uomini – Finale
RI 21"37 di Andrea Vergani l'8/8/2018 a Glasgow
1. Benjamin Proud (Gbr) 21"32
2. Michael Andrew (Usa) 21"41
3. Maxime Grousset (Fra) 21"57
6. Lorenzo Zazzeri 21"81
50 stile libero donne – semifinali
RI 24"84 di Silvia Di Pietro il 24/08/2014 a Berlino
1. Katarzina Wasick (Pol) 24"11
Silvia Di Pietro squalificata per partenza irregolare
50 rana fem – semifinali
RI 29"30 Benedetta Pilato il 22/05/2021 a Budapest
1. Benedetta Pilato 29"83 qualificata alla finale
100 farfalla uomini – Finale
nessun italiano qualificato
1. Kristof Milak (Hun) 50"14
2. Naoki Mizunuma (Jpn) 50"94
3. Joshua Liendo Edwards (Can) 50"97
200 dorso donne – Finale
RI 2'05"56 di Margherita Panziera il 31/3/2021 a Riccione
1. Kaylee McKeown (Aus) 2'05"08
2. Phoebe Bacon (Usa) 2'05"12
3. Rhyan White (Usa) 2'06"96
4. Margherita Panziera 2'07"27
50 dorso uomini – semifinali
prec. RI 24"62 Thomas Ceccon in batteria
prec. RI 24"65 Niccolò Bonacchi il 12/04/2014 Riccione
1. Justin Ress (Usa) 24"14
4. Thomas Ceccon 24"46 RI (pp pre mondiale 24"99 il 9/04/2022 a Riccione)
11. Michele Lamberti 24"86
800 stile libero donne - Finale
RI 8'14"99 di Simona Quadarella il 27/07/2019 a Gwangju
1. Katie Ledecky (Usa) 8'08"04
2. Kiah Melverton (Aus) 8'18"77
3. Simona Quadarella 8'19"00
4×100 stile libero mista - Finale
RI 3'22"64 della Nazionale il 22/05/2021
(Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Federica Pellegrini, Silvia Di Pietro)
1. Australia 3'19"38 WR CR OC
Jack Cartwright 48"12, Kyle Chalmers 46"98, Madison Wilson 52"25, Mollie O'Callaghan 52"03
2. Canada 3'20"61
Joshua Liendo Edwards 48"02, Javier Acevedo 47"96, Kayla Sanchez 52"52, Penny Oleksiak 52"11
3. Stati Uniti 3'21"09
Ryan Held 47"93, Brooks Curry 47"72, Torri Huske 52"60, Claire Curzan 52"84
7. Italia 3'25"83
Lorenzo Zazzeri 48"69, Alessandro Miressi 47"50, Silvia Di Pietro 54"19, Chiara Tarantino 55"45
Foto di Giorgio Scala e Andrea Staccioli / DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.

























Mondiali. Martinenghi d'argento nei 50 rana
L'Italia continua ad alimentare il medagliere dei sogni ai campionati mondiali di nuoto, in svolgimento alla Duna Arena di Budapest. Nei 50 rana Nicolò Martinenghi torna sul podio, che invece scivola via negli 800 stile libero a Gregorio Paltrinieri, quarto, e Gabriele Detti, sesto. Quinto Simone Cerasuolo nei 50 rana, settimo Alberto Razzetti nei 200 farfalla. Solo 13 centesimi negano la gioia alla staffetta mista mixed, quinta. Alessandro Miressi guadagna la finale dei 100 stile libero con il talentuoso David Popovic che partirà avanti a tutti.
L'Italia volta pagina con tre ori, un argento, un bronzo in 13 finali e siamo solo a metà dell'opera.
ANCORA MARTINENGHI. L'erede al trono di sir Adam Peaty si conferma da podio mondiale anche nei 50 rana per un argento che sa di consacrazione dopo il successo nei 100 ottenuto col record italiano di 58"26. Il 22enne di Varese tocca in 26"48, tre centesimi di troppo rispetto all'americano Nic Fink, già terzo nei 100. Chiude il podio l'altro statunitense Michael Andrew in 26"72. Per Tete, che nei 50 aveva già conquistato alla Duna Arena il bronzo europeo nella primavera del 2021, è l'ennesima dimostrazione del cambio di passo avvenuto dopo i bronzi olimpici nei 100 individuali e nella staffetta mista con i podi iridati che seguono quelli in vasca corta dell'autunno scorso: il bronzo europeo e l'argento mondiale nei 50, l'oro europeo e l'argento mondiale nei 100. "Questo argento ha due sapori: dolce per il podio, amaro perché ho sbagliato la partenza e ho lasciato i centesimi che probabilmente mi avrebbero consentito di vincere - racconta il 22enne di Varese allenato da Marco Pedoja per il CC Aniene - Sono comunque contento di essermi avvicinato al personale e della medaglia per cui avrei firmato cento volte alla vigilia del mondiale. Però adesso che ho assaporato l'oro non intendo più accontentarmi".
Ottimo quinto posto per lo sfrontato debuttante Simone Cerasuolo, peraltro in dubbio fino alla vigilia dei mondiale, che ha raggiunto successivamente il gruppo italiano perché invischiato col covid. Il diciannovenne imolese chiude in 26"98. "Sono contento, sono riuscito a migliorarmi ogni turno. Ho nuotato ancora sotto i 27 secondi - racconta l'atleta allenato da Cesare Casella per Fiamme Oro e Imolanuoto - E' un ottimo risultato. Martinenghi è in forte crescita, si merita tutti questi successi e per me è un esempio ed uno stimolo ad andare sempre più forte".
800 SENZA MEDAGLIA. L'Italia scende dal podio mondiale dopo aver vinto le ultime due edizioni. Il più dispiaciuto è il primatista europeo Gregorio Paltrinieri, campione mondiale uscente col record europeo di 7'39"27 nuotato a Gwangju 2019, argento a Kazan 2015 e bronzo a Budapest 2017, nonché argento olimpico ed europeo. Il ventottenne carpigiano si piazza quarto in 7'41"19, pagando il rush finale da 28"10. Il campione olimpico statunitense Bobby Finke vince col record americano di 7'39"36 e chiusura da 25"93 (!); al secondo posto s'inserisce il tedesco Florian Wellbrock - campione olimpico della 10 km e bronzo nei 1500 che sta esplorando gli 800 dopo il bronzo degli europei di Glasgow nel 2018 - in 7'39"63 (ultimi 50 in 26"82); al terzo posto si conferma l'ucraino Mykhailo Romanchuk, campione europeo dal 2018 e bronzo olimpico, col tempo di 7'40"05 e sprint in 27"73. Fuori dalla lotta per il podio Gabriele Detti (che s'impose in questa piscina nel 2017 col record europeo di 7'40"77), sesto in 7'47"75.
"E' stata una gara molto veloce; non potevo fare di più - racconta Paltrinieri, tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto ed allenato da Fabrizio Antonelli - Ho provato a cambiare ritmo, a strappare ai 600 metri, ma gli altri non hanno mollato e nell'ultimo 100 se ne sono andati. In questo momento loro sono i più forti. Ora resetto e rilancio per i 1500 anche se so che sarà dura. Io ci proverò come sempre dando il massimo".
Nessun rammarico neanche per Detti, fuori dal podio iridato dopo due edizioni (è stato anche bronzo nei 400 stile libero sia a Budapest sia a Gwangju). "Al di là del tempo che non è niente di particolare, resto contento - dichiara il ventottenne livornese di Esercito e In Sport Rane Rosse seguito da Stefano Morini - L'obiettivo era tornare a nuotare una finale prestigiosa e ci sono riuscito. Ho ritrovato continuità in allenamento da tre-quattro mesi e sono soddisfatto delle prestazioni".
Paltrinieri tornerà in vasca nei 1500 che chiude sul podio iridato da quattro edizioni (bronzo nei 1500 a Barcellona 2013, oro nei 1500 a Kazan 2015 e Budapest 2017, bronzo nei 1500 a Gwangju), poi si tufferà anche nel Lupa Lake per il fondo per 5, 10 km e staffetta 4x1,5 km. Intanto però c'è da affrontare di nuovo quei terribili tre, con lo statunitense Finke a caccia della doppietta come alle Olimpiadi e la coppia Wellbrok-Romanchuk che si allena pure insieme da quando l'ucraino ha scelto la Germania per allontanarsi dalla guerra.
MISTA MIXED QUINTA. Sono mancati 13 centesimi per centrare il podio alla mista mixed italiana che si piazza quinta in 3'41"67. Non sono bastate le frazioni di apertura dei campioni del mondo Thomas Ceccon (nei 100 dorso in 51"60 RM), che perde il primo confronto post alloro contro lo statunitense Hunter Armstrong (52"14 contro 52"26), e Nicolò Martinenghi (nei 100 rana in 58"26 RI), che in 57"93 offre il cambio in seconda posizione. Poi Elena Di Liddo in 57"72 e Silvia Di Pietro in 53"76 danno pure l'anima per restare in zona podio, ma scivolano fuori nella bagarre finale che premia Australia (3'41"34) e Olanda (3'41"54) staccate dagli Stati Uniti (3'38"79). "C'è rammarico perché quei due decimi avrei potuto tirarli giù io con una partenza migliore; sono entrato troppo profondo e ho perso tempo a risalire", Ceccon non cerca alibi seppur sottolinea la buona prestazione grazie "al comportamento della squadra". La staffetta perde una posizione rispetto alle Olimpiadi, dove fu quarta col record italiano di 3'39"28 con la divina Federica Pellegrini al posto della sprinter Silvia Di Pietro, ma registra il miglior piazzamento iridato dopo i sesti posti a Gwangju 2019 (in 3'43"27 con Simone Sabbioni, Fabio Scozzoli, Elena Di Liddo e Federica Pellegrini) e a Kazan 2015 (in 3'45"59 con Simone Sabbioni, Arianna Castiglioni, Piero Codia e Silvia Di Pietro).
I 200 FARFALLA HANNO SOLO UN PADRONE. Nel mondo di Kristof Milak c'è anche Alberto Razzetti, che ricorderà a lungo questa finale nuotata in un frastuono assordante, con tutta la Duna Arena a spingere verso il record del mondo l'eroe ungherese che vince in 1'50"34 con una prestazione mostruosa. Il ventitreenne di Lavagna, che vive e si allena a Livorno con Stefano Franceschi per Genova Nuoto My Sport e Fiamme Gialle, nuota in 1'55"52 per il settimo posto che conclude un percorso con due primati personali: 1'55"71 in batteria e 1'54"87 in semifinale. "La finale è stata tosta; nuotare in quel frastuono, col pubblico esaltato da Milak, mi ha emozionato. Il tempo non mi soddisfa pienamente, ma è frutto di tante combinazioni", ribadisce il campione del mondo e d'Europa in vasca corta che poi non riesce a superare le semifinali dei 200 misti concluse in 1'58"02 per il decimo posto complessivo. Dietro il campione di tutto Milak, ad oltre tre secondi in 1'53"37 c'è il 20enne francese Leon Marchand, oro nei 400 misti e a lungo sotto al record del mondo di Michael Phelps (4'03"84 contro 4'04"28), che poi si prende la finale dei 200 misti col miglior tempo in 1'55"75.
NEI 100 STILE LIBERO L'ITALIA CI SARA'. Alessandro Miressi parteciperà alla finale dei 100 stile libero, che perde lo statunitense campione olimpico e bimondiale della distanza Caeleb Dressel (influenzato) e trova nel 17enne rumeno David Popovici il nuovo astro nascente che per classe e stile ci riporta ai fenomeni Alexander Popov, Pieter van den Hoogenband, Ian Thorpe.
Miressi nuota il sesto tempo delle semifinali in 47"89. Una prova di carattere che offre una nuova chance al vicecampione olimpico e bronzo mondiale con la staffetta 4x100 stile libero, nonché campione europeo a Glasgow e vicecampione europeo lo scorso anno dietro l'assente russo Kliment Kolesnikov nella prova individuale. "Dovevo prendermi questa finale in ogni modo - racconta il 24enne torinese di CN Torino e Fiamme Oro, allenato da Antonio Satta - Ci sono riuscito e proverò a dare il massimo anche se non sono nella migliore condizione", sottolinea lo sprinter che detiene il record italiano in 47"45.
SPAREGGI SFORTUNATI. Eliminato allo spareggio l'altro alfiere della staffetta, Lorenzo Zazzeri che nuota per la prima volta sotto i 48 secondi in 47"96 dopo aver ritoccato il personale già in batteria in 48"29. Nella sfida con l'ungherese Nandor Nemeth poi perde 47"69 contro 48"04. "Sono contento di essere andato sotto i 48 secondi che è sono una barriera di eccellenza di questa specialità, ma purtroppo non è bastato", dice il ventisettenne fiorentino allenato da Paolo Palchetti per Esercito e RN Florentia, all'esordio iridato nei 100 stile libero, lui che è specialista dei 50 con un settimo posto olimpico a Tokyo e il sesto posto europeo a Budapest.
Eliminata anche Silvia Scalia. La ventisettenne di Lecco, allenata per Fiamme Gialle e CC Aniene al centro federale di Verona da Matteo Giunta, migliora il record italiano, abbassandolo di un centesimo sul 27"65 nello spareggio contro la britannica Medi Eira Harris, che però si prende in 27"56 l'ultimo posto utile per la finale dei 50 dorso. In semifinale avevano nuotato entrambe 27"72.
Seguono i risultati degli azzurri in semifinali e finali
800 stile libero uomini – Finale
RE RI 7'39"27 di Gregorio Paltrinieri il 24/07/2019 a Gwangju
1. Bobby Finke (Usa) 7'39"36 AM
2. Florian Wellbrock (Ger) 7'39"63
3. Mykhailo Romanchuk (Ukr) 7'40"05
4. Gregorio Paltrinieri 7'41"19
6. Gabriele Detti 7'47"75
200 stile libero donne – Finale
nessuna italiana iscritta
1. Junxuan Yang (Chn) 1'54"92
2. Mollie O'Callaghan (Aus) 1'55"22
3. Muhan Tang (Chn) 1'56"25
100 stile libero uomini – Semifinali
RI 47"45 di Alessandro Miressi il 19/05/2021 a Budapest
1. David Popovici (Rou) 47"13 WRJ
6. Alessandro Miressi 47"89 qualificato alla finale
8. Lorenzo Zazzeri 47"96 pp (prec. pp 48"29 in batteria; prec. pp 48"45 l'11/04/2022 a Riccione) in ex aequo con Nandor Nemeth (Hun); poi eliminato allo spareggio 47"69 contro 48"04
50 dorso donne – Semifinali
prec. RI 27"66 di Silvia Scalia il 10/4/2022 a Riccione
1. Kylie Masse (Can) 27"22
8. Silvia Scalia 27"72 in ex aequo con Medi Eira Harris (Gbr); poi eliminata allo spareggio malgrado il record italiano di 27"65 contro 27"56
200 farfalla uomini – Finale
RI 1'54"28 di Federico Burdisso il 19/5/2021 a Budapest
1. Kristof Milak (Hun) 1'50"34 RM RE
2. Leon Marchand (Fra) 1'53"37
3. Tomoru Honda (Jpn) 1'53"61
7. Alberto Razzetti 1'55"52
50 rana uomini – Finale
RI 26"39 di Nicolò Martinenghi il 2/4/2021 a Riccione
1. Nic Fink 26"45
2. Nicolò Martinenghi 26"48
3. Michael Andrew (Usa) 26"72
5. Simone Cerasuolo 26"98
200 farfalla donne – Semifinali
nessuna azzurra
1. Summer McIntosh (Can) 2'05"79 WRJ
200 misti uomini – Semifinali
RI 1'57"13 di Alberto Razzetti il 3/4/2021 a Riccione
1. Leon Marchand (Fra) 1'55"75
10. Alberto Razzetti 1'58"02 eliminato
4x100 mista mista – Finale
RI Italia 3'39"28 il 31/7/2021 a Tokyo
con Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Elena Di Liddo, Federica Pellegrini
1. Stati Uniti 3'38"79
con Hunter Armstrong 52"14, Nic Fink 57"86, Torri Huske 56"17, Claire Curzan 52"62
2. Australia 3'41"34
con Kaylee McKeown 58"66, Zac Stubblety-Cook 58"92, Matthhew Temple 50"84, Shayna Jack 52"92
3. Olanda 3'41"54
con Tira Toussaint 59"72, Arno Kamminga 58"28, Nyls Korstanje 50"99, Marrit Steenbergen 52"55
5. Italia 3'41"67
con Thomas Ceccon 52"26, Nicolò Martinenghi 57"93, Elena Di Liddo 57"72, Silvia Di Pietro 53"76
Foto di Giorgio Scala / DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.


























Mondiali. Ceccon da record! I primati mondiali del nuoto italiano

Thomas Ceccon vince il titolo diventando primatista mondiale dei 100 dorso in 51"60. Seguono tutti i record mondiali del nuoto italiano.
I RECORD MONDIALI DEL NUOTO ITALIANO (24)
Vasca olimpica (13)
20 giugno 2022 a Budapest
Thomas Ceccon nei 100 dorso in 51"60
22 maggio 2021 a Budapest
Benedetta Pilato nei 50 rana in 29"30
29 luglio 2009 a Roma
Federica Pellegrini nei 200 sl in 1'52"98
28 luglio 2009 a Roma
Federica Pellegrini nei 200 sl in 1'53"67
26 luglio 2009 a Roma
Federica Pellegrini nei 400 sl in 3'59"15
27 giugno 2009 a Pescara
Federica Pellegrini nei 400 sl in 4'00"41
8 marzo 2009 a Riccione
Federica Pellegrini nei 200 sl in 1'54"47
13 agosto 2008 a Pechino
Federica Pellegrini nei 200 sl in 1'54"82
11 agosto 2008 a Pechino
Federica Pellegrini nei 200 sl 1'55"45
24 marzo 2008 a Eindhoven
Federica Pellegrini nei 400 sl in 4'01"53
27 marzo 2007 a Melbourne
Federica Pellegrini nei 200 sl 1'56"47
15 agosto 1989 a Bonn
Giorgio Lamberti nei 200 sl in 1'46"69
9 settembre 1973 a Belgrado
Novella Calligaris negli 800 sl in 8'52"97
Vasca corta (11)
3 novembre 2021 a Kazan
Staffetta 4x50 mista maschile in 1'30"14
Michele Lamberti 22"62, Nicolò Martinenghi 25"14, Marco Orsi 22"17, Lorenzo Zazzeri 20"21
4 dicembre 2015 a Netanya
Gregorio Paltrinieri nei 1500 in 14'08"06
13 dicembre 2009 a Istanbul
Federica Pellegrini nei 200 sl in 1'51"17
14 dicembre 2008 a Rijeka
Federica Pellegrini nei 200 sl in 1'51"85
12 dicembre 2008 a Rijeka
Alessia Filippi negli 800 sl in 8'04"53
11 dicembre 2008* a Rijeka
Staffetta 4x50 mista maschile in 1'32"91
Mirco Di Tora 23"95, Alessandro Terrin 25"71, Marco Belotti 22"53, Filippo Magnini 20"72
11 dicembre 2008* a Rijeka
Staffetta 4x50 mista maschile in 1'34"01
Mirco Di Tora 24"30, Alessandro Terrin 25"95, Marco Belotti 22"61, Filippo Magnini 21"15
28 febbraio 1992 a Palma de Maiorca
Luca Sacchi nei 400 misti in 4'08"77
11 febbraio 1990 a Bonn*
Giorgio Lamberti nei 200 sl in 1'43"64 (record europeo diventato tempo limite mondiale FINA il 3 marzo 1991)
14 febbraio 1988 a Bonn*
Giorgio Lamberti nei 200 sl in 1'43"95
13 febbraio 1988 a Bonn*
Giorgio Lamberti nei 400 sl in 3'41"74
* migliore prestazione mondiale
Foto di Andrea Staccioli/DBM
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Mondiali. Ceccon col record mondiale nei 100 dorso e Pilato nei 100 rana campioni del mondo

Thomas Ceccon campione nei 100 dorso col record del mondo. Benedetta Pilato campionessa del mondo dei 100 rana. Dopo appena tre giorni di finali alla 19esima edizione dei campionati mondiali, in svolgimento alla Duna Arena di Budapest, l'Italia ha già tre ori nel medagliere con tre atleti diversi (Nicolò Martinenghi nei 100 rana), peraltro in tre distanze olimpiche. Uguagliati i record di Budapest 2017 (Gabriele Detti negli 800, Gregorio Paltrinieri nei 1500 e Federica Pellegrini nei 200 stile libero) e Gwangju 2019 (Simona Quadarella nei 1500, Gregorio Paltrinieri negli 800 e Federica Pellegrini nei 200), ma restano ancora 5 giorni da vivere tutti d'un fiato e una lunga estate che terminerà a Roma con i campionati europei.
UN ORO FUTURISTICO. Finalmente medaglia, ma non con un tempo normale, ma con il record mondiale! Thomas Ceccon è leader dei 100 dorso in 51"60 (25"14 e 26"46). Crono che spazza via il record di 51"85 detronizzando lo statunitense Ryan Murphy, che ha conquistato l'oro alle olimpiadi di Rio nel 2016 e il bronzo a Tokyo ma non ha mai vinto la gara iridata. Lo statunitense è secondo in 51"97 precedendo di un centesimo il connazionale Hunter Armstrong. Una gara superveloce. "Magari devo ancora realizzare perché il tempo è davvero molto basso - racconta il 21enne di Schio allenato da Alberto Burlina al centro federale di Verona dove Federica Pellegrini ha costruito tutti i suoi successi - Il record del mondo è la ciliegina sulla torta, tanta roba. Murphy ha provato a mettermi in difficoltà, ma sapevo di sentirmi bene, avevo grande consapevolezza. Forse oggi ero imbattibile anche se avessero partecipato i due russi". Ceccon ovviamente migliora il record italiano che aveva stabilito in semifinale in 52"12 (frazioni 25"31 e 26"81), tempo con cui che aveva già abbassato di 18 centesimi il precedente record assoluto nuotato per il quarto posto alle Olimpiadi di Tokyo e anche il record europeo che deteneva Evgeny Rylov, bicampione olimpico, in 51"98. Sfiorato il podio nei 50 farfalla col quinto posto a sette centesimi dalla medaglia che avrebbe preso col tempo delle semifinali, il 21enne di Schio mette la sua firma sul mondiale di Budapest che aveva aperto col bronzo nella 4x100 stile libero con una prestazione storica. "Forse già in semifinale potevo nuotare sotto i 52 secondi - continua l'azzurro che ha conquistato le prime medaglie individuali nell'autunno scorso, in vasca corta tra europei di Kazan (argento nei 200 misti e bronzo nei 50 farfalla) e mondiali di Abu Dhabi (bronzo nei 100 misti) - Mi sono riposato bene. Sapevo che avrei dovuto ripetere la gara di ieri accelerando negli ultimi 15 metri. La prestazione è stata perfino migliore del previsto. Sono veramente contento per la medaglia d'oro, ma averla conquistata col mondiale è davvero motivo di orgoglio perché in Italia solo in pochi ci sono riusciti": Giorgio Lamberti tra gli uomini il 15 agosto 1989 a Bonn nei 200 stile libero in 1'46"69, poi Novella Calligaris, Federica Pellegrini e la giovane Benedetta Pilato. Considerato a ragione il prospetto più poliedrico del nuoto italiano, dotato di talentuosa acquaticità, Ceccon continua a esplorare i suoi limiti spostando sempre l'asticella più avanti ed alternando grandi prestazioni passando dallo stile libero (con la 4x100 stile libero argento olimpico, bronzo europeo e mondiale) al dorso (bronzo con la mista e quarto con la mista mixed alle Olimpiadi, bronzo con la mista e mixed stile libero agli europei), al delfino. Il futuro appare con orizzonti sconfinati.
LA VOCE DEL TECNICO ALBERTO BURLINA: "Le aspettative su Thomas sono sempre state molto alte, quindi grazie alla Federazione Italiana Nuoto e alla sua società abbiamo sempre cercato di difenderlo, proteggerlo e farlo crescere gradualmente. Il lavoro al centro federale di Verona è perfetto. Il ragazzo ha a disposizione tutto ciò che occorre per allenarsi nelle migliori condizioni possibili. La soddisfazione per le medaglie in staffette alle Olimpiadi, ma anche un misto di delusione e rabbia per il quarto posto individuale nei 100 dorso l'hanno spinto ad impegnarsi sempre di più. Questo risultato dev'essere considerato un inizio e può essere sicuramente trasformato in ottime prestazioni nello stile libero".
UN'ALTRA PRIMA VOLTA. Domenica Nicolò Martinenghi ha vinto il primo oro italiano nei 100 rana; Ceccon cancella il tabù nel dorso che finora aveva visto solo Stefano Battistelli sul podio con l'argento nei 200 dorso a Perth 1991, emulato tre anni dopo ai mondiali di Roma 1994 da Lorenza Vigarani: unica nuotatrice italiana a medaglia nella specialità che si nuota all'insù.
BABY BOOM. Benedetta Pilato conquista il mondo! Dimostra di essere diventata un'atleta completa, ipercompetitiva anche nella distanza olimpica che finora le aveva riservato più delusioni che gioie come la squalifica in batteria ai Giochi di Tokyo. La 17enne tarantina vince in 1'05"93 (in semifinale 1'05"88) precedendo di cinque centesimi la tedesca Anna Elendt, autrice del miglior tempo delle semifinali in 1'05"62. Ma si sa, la finale è un'altra gara. Ci vuole coraggio, temperamento e sfrontatezza, quella che non manca alla vicecampionessa mondiale dei 50 a Gwangju, allenata da Vito D'Onghia per il CC Aniene, e dal 16 giugno entrata nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro, che ha vinto qui anche il titolo europeo nella primavera del 2021 stabilendo il record mondiale.
Fuori dal podio in 1'06"07 Lilly King (la campionessa mondiale dal 2017 di 50 e 100, campionessa olimpica del 2016 e bronzo a Tokyo, nonché primatista mondiale), che resta a cinque centesimi dell'ex enfant prodige Ruta Meilutyte, la lituana che 10 anni fa, a 15 anni, vinceva olimpiadi, mondiali ed europei a suon di record per poi sparire. "Era la mia prima finale mondiale nei 100 rana e già ero contenta di averla raggiunta - racconta Pilato - Aver vinto è davvero sorprendente. Prima della gara piangevo di gioia per Ceccon che mi ha fatto rivivere le sensazioni provate quando ho stabilito il record mondiale e adesso eccomi qua con l'oro al collo. Sono stracontenta e soddisfatta del mio lavoro e del mio percorso. Dall'argento di Gwangju sono cambiate moltissime cose. Sono tre anni che sembrano molti di più perché le aspettative sono sempre più impegnative. Ho avuto anche un po' di problemi fisici che mi hanno condizionato, ho imparato a reagire positivamente ai risultati negativi. Sto crescendo anche se resto sempre la più piccola della squadra, quindi me la godo. Siamo una nazionale fortissima. Dopo la finale di Ceccon ho pianto per lui ma mi sono anche caricata. Siamo uniti, vinciamo, sembra venire tutto facile".
CAMPIONESSA MINORENNE. L'Italia non aveva mai avuto una campione del mondo minorenne. La più giovane iridata del nuoto era Novella Calligaris che il 9 settembre 1973 vinceva gli 800 col record del mondo di 8'52"97 a 19 anni ancora da compiere. Benedetta Pilato era già diventata l'atleta italiana più giovane a conquistare una medaglia iridata con l'argento nei 50 rana a Gwangju 2019 a 14 anni: nell'occasione aveva anche superato il record di precocità sul podio della distanza che deteneva la lituana Ruta Meilutyte nel 2013 quando aveva 16 anni. Il 22 maggio 2021 la baby boom della rana italiana è anche diventata a 16 anni la più giovane primatista mondiale della storia italiana col tempo di 29"30.
21 ORI E 13 ITALIANI CAMPIONI DEL MONDO. Con Thomas Ceccon nei 100 dorso e Benedetta Pilato nei 100 rana, l'Italia porta altri due atleti sul gradino più alto del podio iridato (8 uomini e 5 donne) raggiungendo il 21esimo oro mondiale della storia dopo quelli vinti da Novella Calligaris (negli 800 a Belgrado 1973), Giorgio Lamberti (nei 200 stile libero a Perth 1991), Massimiliano Rosolino (nei 200 misti a Fukuoka 2001), Alessio Boggiatto (nei 400 misti a Fukuoka 2001), Filippo Magnini (nei 100 stile libero a Montreal 2005 e Melbourne 2007), Federica Pellegrini (nei 200 stile libero a Roma 2009, Shanghai 2011, Budapest 2017 e Gwangju 2019 e nei 400 stile libero a Roma 2009 e Shanghai 2011), Alessia Filippi (nei 1500 a Roma 2009), Gregorio Paltrinieri (nei 1500 a Kazan 2015 e a Budapest 2017 e negli 800 a Gwangju 2019), Gabriele Detti (negli 800 a Budapest 2017), Simona Quadarella (nei 1500 a Gwangju 2019) e Nicolò Martinenghi (nei 100 rana domenica scorsa).
1500 STREGATI. Simona Quadarella scivola fuori dal podio mondiale dopo il bronzo alla Duna Arena del 2017 e il successo a Gwangju 2019. La 23enne romana non va oltre il quinto posto in 16'03"84 (2'03"65 ai 200, 4'10"61 ai 400, 8'28"28 agli 800, 12'51"17 ai 1200) come alle Olimpiadi di Tokyo e restituisce la corona alla primatista mondiale Katie Ledecki, campionessa olimpica ed imbattuta ai mondiali dal 2013 che in Corea del Sud dovette rinunciare alla finale per un'improvvisa dissenteria.
La 25enne di Washington vince il diciassettesimo oro iridato della carriera dominando in 15'30"15 (2'00"04, 4'04"25, 8'13"06, 12'24"20 ai 1200) e bissa il successo nei 400 di sabato.
La regina del mezzofondo europeo, autrice del triplete 400-800-1500 sia a Glasgow 2018 sia a Budapest nella primavera del 2021, non entra mai in zona podio, con l'altra statunitense Katie Grimes (15'44"89) e l'australiana Lani Pallister (15'48"96) che si sfidano fino ai 1000 metri prima di definire le posizioni. "Purtroppo ero irriconoscibile fin dall'inizio - ammette l'atleta seguita dal tecnico Christian Minotti per il CC Aniene - Mi sembra di vivere un incubo. In batteria avevo nuotato bene e anche in allenamento avvertivo buone sensazioni. Il podio era sicuramente alla mia portata. Adesso devo resettare e pensare agli 800 sperando in un esito diverso", conclude la vice campionessa degli 800 stile libero, nonché bronzo olimpico.
SI PUNTA ALLA DOPPIETTA. Nicolò Martinenghi per emulare sir Adam Peaty, campione di 50 e 100 rana dal 2015 per tre edizioni consecutive; Simone Cerasuolo per la sorpresa del rookie che non ti aspetti. Sembra che non sia precluso nulla agli azzurri nella finale dei 50 in programma martedì. Il "principe" ci arriva col primo tempo di 26"56, a 17 centesimi dal primato personale nonché record italiano; l'esordiente col quinto tempo di 27"01, a 16 centesimi dal personale e con un arrivo lungo. Il 22enne di Varese ripartirà dalla corsia 4 come in occasione dell'oro nei 100 di cui è bronzo olimpico: "Ho disputato una gara che mi rende contento - rimarca il vicecampione mondiale in corta e bronzo europeo in carica - Sono felice anche di condividere la finale con Simone che sta nuotando senza paura e con grande personalità per essere un debuttante. Ho ricevuto i complimenti di Peaty. Mi ha detto di godermela e lo sto facendo pienamente", conclude l'azzurro allenato da Marco Pedoja per il CC Aniene. Senza paura, quasi con sfrontatezza anche Cerasuolo, che entra nel grande circus mondiale dalla porta principale e può coltivare grandi ambizioni. Il diciannovenne imolese allenato da Cesare Casella per Fiamme Oro e Imolanuoto appare sereno e convinto dei propri mezzi. "Sono molto contento, più tranquillo dopo la batteria - rivela - Sono arrivato anche un pelino lungo, quindi so che posso fare ancora meglio in finale. L'obiettivo è nuotare in linea col personale", conclude l'azzurro preceduto dagli statunitensi Michael Andrew (26"73) e Nic Fink (26"74), terzo nei 100, e dal tedesco Lucas Joachim Matzerath (26"99) che vanno sotto i 27 secondi.
RAZZO IN FINALE. Alberto Razzetti si qualifica alla finale dei 200 farfalla col settimo tempo delle semifinali, ma soprattutto migliorando ancora il personale e buttando giù il muro dell' 1'55. Il ventitreenne di Lavagna, che vive e si allena a Livorno con Stefano Franceschi per Genova Nuoto My Sport e Fiamme Gialle, nuota in 1'54"87 abbassando il precedente personale già portato in batteria sull' 1'55"71. "Sono felicissimo, avevo l'obiettivo di scendere sotto l'1'55 - racconta il campione del mondo e d'Europa in vasca corta - Ho raggiunto una finale importante con una media tempi molto bassa. Il livello è altissimo, proverò a dare il massimo e vedremo. Il titoli conquistati l'autunno scorso in vasca corta mi hanno trasmesso consapevolezza e ulteriori stimoli per migliorare; affronterò la finale senza niente da perdere, con l'unico intento di migliorare ancora e vedremo cosa succederà". Eliminato Giacomo Carini (Fiamme Gialle / Canottieri Vittorino Da Feltre), 12esimo in 1'55"74. Il miglior tempo è dell'ungherese campione di tutto Kristof Milak in 1'52"39.
Risultati delle semifinali e finali
200 stile libero uomini – Finale
nessun italiano qualificato
1. David Popovici (Rou) 1'43"21 WRJ
2. Sunwoo Hwang (Kor) 1'44"47
3. Tom Dean (Gbr) 1'44"98
1500 stile libero donne – Finale
RI 15'40"89 di Simona Quadarella il 23/7/2019 a Gwangju
1. Katie Ledecky (Usa) 15'30"15
2. Katie Grimes (Usa) 15'44"89
3. Lani Pallister (Aus) 15'48"96
5. Simona Quadarella 16'03"84
50 rana uomini – semifinali
RI 26"39 di Nicolò Martinenghi il 2/4/2021 a Riccione
1. Nicolò Martinenghi 26"56
5. Simone Cerasuolo 27"01 qualificato alla finale
(pp 26"85 - 13/04/2022 a Riccione)
100 dorso donne – Finale
nessun'italiana qualificata
1. Regan Smith (Usa) 58"22
2. Kylie Masse (Can) 58"40
3. Claire Curzan (Usa) 58"67
100 dorso uomini – Finale
prec. RM 51"85 di Ryan Murphy (Usa) il 13/8/2016 a Rio de Janeiro
prec. RE 51"98 di Evgeny Rylov (Rus) il 27/7/2021 a Tokyo
prec. RI 52"12 di Thomas Ceccon in semifinale
prec. RI 52"30 di Thomas Ceccon il 27/07/2021 a Tokyo
1. Thomas Ceccon 51"60 RM RE RI
2. Ryan Murphy (Usa) 51"97
3. Hunter Armstrong (Usa) 51"98
200 stile libero donne – semifinali
nessun'italiana iscritta
1. Freya Anderson (Gbr) 1'56"05
200 farfalla uomini – semifinali
RI 1'54"28 di Federico Burdisso il 19/5/2021 a Budapest
1. Kristof Milak (Hun) 1'52"39
7. Alberto Razzetti 1'54"87 pp qualificato in finale
(prec pp 1'55"71 in batteria; prec. 1'55"79 il 9/4/2022 a Riccione)
12. Giacomo Carini 1'55"74 eliminato
100 rana donne – Finale
RI 1'05"67 di Arianna Castiglioni il 25/06/2021 a Roma
1. Benedetta Pilato 1'05"93
2. Anna Elendt (Ger) 1'05"98
3. Ruta Meilutyte (Ltu) 1'06"02
Foto di Andrea Staccioli/DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.































Mondiali. Paltrinieri e Detti in finale degli 800, all in degli azzurri

Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri in finale negli 800 stile libero; Nicolò Martinenghi, tornato in vasca dopo il titolo mondiale nei 100, e Simone Cerasuolo nei 50 rana, Alberto Razzetti col personale e Giacomo Carini nei 200 farfalla passano il turno e approdano alle semifinali della terza giornata di gare alla Duna Arena di Budapest per i 13esimi mondiali di nuoto. Finali alle 18.00 in diretta su Raidue. Attesa per Thomas Ceccon nei 100 dorso, Benedetta Pilato nei 100 rana e Simona Quadarella nei 1500 stile libero che proveranno ad illuminare il pomeriggio ungherese sulle rive del Danubio.
IL RITORNO DI DETTI, DAVANTI A SUPERGREG. Finale degli 800 con velleità di podio per gli ex compagni di stanza nella fucina di medaglie del Centro Federale di Ostia. Comincia il lungo mondiale di Gregorio Paltrinieri che dopo le fatiche della vasca si tufferà nelle acque libere del Lupa Lake per 5, 10 km e staffetta 4x1.5 km. Il vicecampione olimpico della distanza è quarto in 7'46"24 nonostante vinca la quinta batteria, due secondi più lenta della precedente, battezzando però al fotofinish l'olimpionico Bobby Finke (7'46"36) che lo precedette a Tokyo. "Ho fatto mia gara; volevo subito prendere un ritmo da mondiale. La finale sarà agguerrita, siamo in tanti per tre posizioni sul podio. Sono contento per Gabriele (Detti ndr) che partirà davanti in griglia. In finale sarà una bella sfida; ci sono tutti i migliori. Per me sarà un mondiale impegnativo. Avrò tante gare. Finirò tra dieci giorni e sarà molto importante gestire anche le energie - dice Supergreg, primatista europeo della distanza che parte alla conquista della nona medaglia mondiale (tre ori) - Mi fa piacere essere stato nominato capitano di una nazionale che sta macinando grandi risultati. E' un ruolo emozionante e sono contento che sia stato scelto dopo 10 anni di carriera. Siamo un bel gruppo, molto unito e solidale". Solito spirito positivo per il ventottenne carpigiano di Fiamme Oro e Coopernuoto che esorcizza a parole lo spauracchio rappresentato dalla nuova coppia di allenamenti Mychajlo Romančuk e Florian Welbrock. Il bronzo olimpico della distanza ucraino, fuggito alla corte del tedesco per ripararsi dagli effetti dell'invasione russa, chiude in testa con 7'44"75, proprio davanti a Wellbrock (7'44"80). L'olimpionico della 10 km proverà a salire sul podio degli 800 stile libero mai raggiunto a livello iridato dopo il titolo mondiale nei 1500 stile libero di Gwangju.
Forza mentale, serenità, esperienza e consapevolezza riportano Detti nel gotha mondiale. Il ventottenne livornese chiude la sua batteria al terzo posto in 7'46"08 e nuota a braccetto con i migliori. "La parola d'ordine era divertirmi e, finché ce l'ho fatta, mi sono piaciuto - dichiara il campione del mondo della specialità in questa piscina nel 2017; a Gwangju quinto dietro al successo di Paltrinieri - L'ultimo 200 ho faticato, ma l'obiettivo della finale è centrato. L'assenza dell'australiano campione mondiale Winnington lascia uno spiraglio in più. Io ci proverò; l'importante è non andare sotto ritmo; cercavo un passo forse un po' più allegro, ma ho già ricevuto buone sensazioni. Dopo il covid e il citomegalovirus che hanno condizionato la stagione olimpica, sono molto più tranquillo e libero mentalmente anche grazie all'aiuto di una psicologa che mi sta seguendo un paio di volte la settima; sto lavorando bene e sono fiducioso" conclude il bronzo europeo in carica. Fuori un po' a sorpresa il miglior performer dell'anno, ovvero il tedesco Lukas Martens addirittura 15esimo in 7'55"21. Finale martedì pomeriggio con chances da medaglia per tanti compreso il sorprendente brasiliano Guillerme Costa, già bronzo nei 400 stile libero che entra con il penultimo crono (7'46"90).
TORNA IN VASCA IL PRINCIPE DELLA RANA. Dopo l'abbagliante successo dei 100 rana, torna in vasca Nicolò Martinenghi. Il Leone varesino che si è preso il trono lasciato vacante da sir Adam Peaty, ma continua a definirsi "principe", parte alla caccia del secondo titolo mondiale consecutivo così come il suo mito e mentore britannico (oro nelle due distante dal 2015 al 2019 per tre edizioni iridate). Il golden boy azzurro si tuffa nei suoi 50 rana dove è vicecampione mondiale in corta e bronzo europeo in carica. Batterie passate in scioltezza col primo crono di 26"68, con l'obiettivo provare in semifinale ad avvicinare il record italiano (26"39) realizzato lo scorso 2 aprile a Riccione. "L'importante era mettere la mano davanti faticando il meno possbile dopo la stanchezza accumulata ieri - afferma il ventitreenne che alla Duna Arena esordì da rookie nel 2017 e fu nono, primo degli esclusi in finale - Ho avuto poco tempo per metabolizzare la vittoria. Sapevo di avere un 50 che mi piace e pian piano devo ritrovare la concentrazione per spingere come nei 100. Non ho avuto modo di pensare troppo a ciò che ho realizzato; ora mi riposerò un po'. Stamattina alla fine è venuta una bella gara nonostante non mi sentissi al 100%" chiosa l'atleta seguito da Marco Pedoja, tesserato per l'Aniene.
Si spalancano per la prima volta le porte del grande circus mondiale anche per Simone Cerasuolo. Il diciannovenne imolese allenato da Cesare Casella nuota nella corsia accanto al campione mondiale in corta, e terzo nei 100 rana, l'americano Nik Fink, che lo precede al tocco (26"85). L'atleta di Fiamme Oro e Imolanuoto rompe il ghiacchio alla grande nuotando con l'ottavo crono di 27"17, nonostante i problemi della vigilia: "Mi spiace per quello che è successo nella preparazione di questo evento - dichiara Simone, fermato dal covid alla partenza e arrivato solo domenica all'Isola Margherita, dove ha sede la base azzurra - Stamattina è andata abbastanza bene, vediamo nel pomeriggio, non voglio distrarmi ora. Superato l'esordio, il mio obiettivo è migliorarmi".
FARFALLA IN SEMIFINALE. Combattono e passano il turno entrambi i delfinisti. Un misto di rabbia e determinazione guidano il mantra di Alberto Razzetti, che è quinto nella generale con il personale limato di otto centesimi: 1'55"71 per il campione mondiale in corta che cerca di ritrovarsi nella sua specialità dopo aver fallito i 400 misti. "Sono contento, avevo buone sensazione. Cercavo il riscatto rispetto ai misti. Magari ho esagerato un po' nei passaggi e pensavo di pagarlo più alla fine. Invece non mi sentivo stanchissimo. Vedremo nel pomeriggio a che livello sarò" chiosa il ventitreenne di Lavagna che vive e si allena a Livorno alla corte di Stefano Franceschi per Genova Nuoto My Sport e Fiamme Gialle.
Undicesimo e obiettivo centrato anche per Giacomo Carini. L'esperto delfinista piacentino, che vive a Verona e si allena con Matteo Giunta al centro federale per Canottieri Vittorino Da Feltre e Fiamme Gialle, tocca in 1'56"38. Sempre positivo e ottimista il Jack nazionale prova a dare un senso al suo secondo mondiale: "Le sensazioni erano positive e sapevo che sarebbe stata una gara veloce. L'obiettivo era di provare un passaggio buono e cercare di gestire - dice Carini, ottavo lo scorso anno in Europa e alla ricerca della sua pima finale iridata dopo il tredicesimo posto del 2017 - Forse sono andato sotto ritmo nel terzo 50 però sono fiducioso per il pomeriggio. Mi trovo bene con il gruppo di Verona e spero di raccogliere i frutti del lavoro svolto". Standing ovation del pubblico magiaro per Kristof Milak: il Phelps ungherese, olimpionico, iridato e primatista mondiale della specialità, nuota un comodo 1'54"10. Primo tempo che mette subito in chiaro le velleità dell'eroe nato proprio sulle sponde del Danubio all'alba del nuovo millennio che mira ad un alloro che gli spalancherebbe le porte della leggenda.
Batterie
50 rana uomini R.I. Nicolò Martinenghi 26"39 il 2/04/2021 a Riccione
1. Nicolò Martinenghi 26"68 qualficato in semifinale
8. Simone Cerasuolo 27"17 qualificato in semifinale
(pb 26"85 - 13/04/2022 a Riccione)
200 farfalla uomini R.I. Federico Burdisso 1'54"28 il 19/05/2021 a Budapest
1. Kristof Milak (Hun) 1'54"10
5. Alberto Razzetti 1'55"71 pp qualificato in semifinale
(prc 1'55"79 - il 9/04/2022 a Riccione)
11. Giacomo Carini 1'56"38 qualificato in semifinale
(pb 1'55"33 - 26/07/2021 a Tokyo)
800 stile libero uomini R.I. Gregorio Paltrinieri 7'39"27 il 24/07/2019 a Gwangju
1. Mychajlo Romančuk (Ukr) 7'44"75
2. Florian Welbrock (Ger) 7'44"80
3. Gabriele Detti 7'46"08 qualificato in finale
(pb 7'40"77 - il 26/07/20217 a Budapest)
4. Gregorio Paltrinieri 7'46"24 qualficato in finale
Semifinali e finali (18.00-20.05)
200 stile libero uomini – Finale
nessun azzurro
1500 stile libero donne – Finale
Simona Quadarella
50 rana uomini – semifinali
Martinenghi, Cerasuolo
100 dorso donne – Finale
nessuna azzurra
100 dorso uomini – Finale
Thomas Ceccon
200 stile libero donne – semifinali
nessuna azzurra
200 farfalla uomini – semifinali
Carini, Razzetti
100 rana donne – Finale
Benedetta Pilato
Foto di Andrea Staccioli/DBM
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Mondiali. Martinenghi campione del mondo!

Nicolò Martinenghi è campione del mondo dei 100 rana. Si prende la corona lasciata vacante per infortunio dal baronetto britannico Adam Peaty spingendosi fin dove non era riuscito neanche Domenico Fioravanti, primo olimpionico del nuoto italiano (argento a Fukuoka 2001), preceduto sul podio iridato della specialità da Gianni Minervini (argento a Madrid 1986 e bronzo a Perth 1991) e seguito dall'ex capitano della nazionale Fabio Scozzoli (argento a Shanghai 2011).
Il 22enne varesino, bronzo olimpico individuale e nella staffetta mista, parte in corsia 4 grazie al 58"46 (frazioni 27"69 e 30"77) delle semifinali e chiude col record italiano di 58"26 (frazioni 27"39 e 30"87). L'azzurro migliora di due centesimi il record italiano di 58"28 che gli è valso il bronzo olimpico e si piazza davanti, di gran lunga, all'olandese Arno Kamminga, vicecampione olimpico ed europeo, autore di 58"62 (27"45 e 31"17) - secondo atleta al mondo sotto i 58 secondi col personale di 57"80 che vale la 18esima prestazione all time alle spalle delle prime 17 detenute tutte da sir Adam Peaty, primatista mondiale in 56"88 - e allo statunitense Nic Fink che tocca in 58"65 (27"14 e 31"51).
"Sono molto contento anche se mi aspettavo qualcosa in meno a livello cronometrico - commenta il perfezionista Martinenghi - E' un'emozione allucinante. E' una gara calcolata esattamente. Sapevo che eravamo in tre allo stesso livello e la testa, la concentrazione, la determinazione sono state risolutive per il successo. Era la mia prima finale individuale mondiale, sono riuscito a mettere la mano davanti ed è esaltante. Sono molto contento di aver messo in pratica tutto quello che ho imparato in questi anni".
Anche Sir Adam Peaty ne sarà contento. Ha sempre speso parole di elogio per questo ragazzone empatico e guascone che in vasca si trasforma in atleta esemplare per comportamento ed impegno.
Cresciuto nel Nuoto Club Brebbia seguito dal tecnico Marco Pedoja, prima di passare al Circolo Canottieri Aniene, Martinenghi sta effettuando un percorso caratterizzato da una crescita graduale e costante: iniziata dai successi internazionali in tutte le piscine giovanili per l'esordio ai mondiali del 2017 proprio alla Duna Arena con un nono posto propiziatorio seppur sfortunato non ancora maggiorenne; poi la squalifica in semifinale a Gwangju nel 2019, con un tempo che comunque non l'avrebbe qualificato alla finale ed al di sotto delle aspettative quando mostrava già le qualità per competere coi grandi. Due esperienze formative, che ne hanno alimentato sia la consapevolezza sia la voglia di emergere esplosa alle Olimpiadi di Tokyo.
Ormai Nicolò Martinenghi è una certezza ed aggiunge al suo palmares individuale questa perla da porre vicino al bronzo europeo nei 50 rana conquistato sempre a Budapest nella primavera 2021 e alle medaglie in vasca corta: l'oro nei 100 rana e il bronzo nei 50 agli europei di Kazan del novembre scorso e agli argenti nei 50 e 100 rana ai mondiali di Abu Dhabi di dicembre.
Per l'Italia del nuoto si tratta dell'undicesimo azzurro sul gradino più alto del podio iridato (7 uomini e 4 donne), nonché del 19esimo oro mondiale della storia dopo quelli vinti da Novella Calligaris (negli 800 a Belgrado 1973), Giorgio Lamberti (nei 200 stile libero a Perth 1991), Massimiliano Rosolino (nei 200 misti a Fukuoka 2001), Alessio Boggiatto (nei 400 misti a Fukuoka 2001), Filippo Magnini (nei 100 stile libero a Montreal 2005 e Melbourne 2007), Federica Pellegrini (nei 200 stile libero a Roma 2009, Shanghai 2011, Budapest 2017 e Gwangju 2019 e nei 400 stile libero a Roma 2009 e Shanghai 2011), Alessia Filippi (nei 1500 a Roma 2009), Gregorio Paltrinieri (nei 1500 a Kazan 2015 e a Budapest 2017 e negli 800 a Gwangju 2019), Gabriele Detti (negli 800 a Budapest 2017) e Simona Quadarella (nei 1500 a Gwangju 2019).
Martinenghi è premiato da una leggenda ungherese: il mistista Tamas Darnyi, imbattuto per due cicli olimpici con 4 ori tra Seoul 1988 e Barcellona 1992, altrettanti mondiali e 8 europei; la Duna Arena scandisce col battimani l'inno di Mameli i maxischermi sono bucati dal volto sorridente dell'azzurro che si gode ogni emozione. "Sul podio mi sto rendendo conto di quanto valga quest'oro mondiale - racconta il campione del mondo - Lo sognavo da tanto. Riuscire a gestire la finale, malgrado non sia nelle migliori condizioni, è una soddisfazione immensa. I risultati alle Olimpiadi, alle rassegne internazionali in corta mi trasmettono sempre maggiore convinzione ed è bello essere considerato tra i protagonisti più attesi".
PARLA COACH MARCO PEDOJA. "Nicolò è stato perfetto in tutti e tre i turni di gara. Siamo arrivati qui senza che fosse in condizione perché ha avuto un'influenza intestinale che gli ha portato perfino vomito e gli ha fatto perdere 2,5 chili. Non ha avuto la voce per 4/5 giorni. La settimana scorsa abbiamo provato e faceva fatica. Ha recuperato gradualmente nei giorni seguenti, ma siamo arrivati a Budapest senza nessuna aspettativa sui 100. Dopo ogni turno di gara però è aumentata la consapevolezza e alla vigilia della finale gli ho detto: lasciamo perdere il cronometro, giochiamocela tatticamente, lascia andare Fink, Kamminga ti recupererà, verso i 60 metri allunga e prova ad andartene, vedrai che salteranno. Se l'è giocata esattamente così ed è stato bravissimo. Le esperienze pregresse gli sono servite molto, soprattutto dal punto di vista mentale. Questo percorso è iniziato agli europei di Budapest quando ha provato a battere Peaty sul passaggio e si è schiantato tre volte su tre: allora è passato 26"9, stasera 27"39, c'è un abisso. Lì ci ha sbattuto la testa, è arrivato quinto ed ha imparato. Negli anni Nicolò è cresciuto tanto, è diventato un professionista serio, lo dimostra in allenamento arrivando mezzora prima per fare stretching ed essere pronto a dare subito il massimo. Lo dimostra in gara. Lo dimostra ogni giorno e ha imparato che solo così si può competere ad altissimo livello. Sono molto felice per lui".
NIENTE MEDAGLIA NEI 50 DELFINO, MA LUNEDI' C'E' IL 100 DORSO. Thomas Ceccon la sfiora, l'accarezza, ma sette centesimi di troppo ne strappano il sogno. Sembrava perfetta la gara del 21enne di Schio che forse perde qualcosa all'arrivo e si piazza al quinto posto nei 50 farfalla alla prima finale mondiale individuale della carriera col tempo di 22"86, tra il record italiano che aveva timbrato in batteria in 22"88 e quello in semifinale in 22"79, che ripetuto gli sarebbe valso il bronzo ex aequo con lo statunitense Michael Andrew. Vince in 22"57 lo statunitense Caeleb Dressel (che era arrivato in finale con gli stessi tempi nuotati nei due turni precedenti da Ceccon) che difende il titolo del 2019 e si affianca al sudafricano Roland Schoeman (2005 e 2007) e al brasiliano Cesar Cielo (2011 e 2013), i soli ad aver compiuto pari impresa. Il sette volte campione olimpico, che conquista il 15esimo oro iridato, precede il brasiliano Nicholas Araujo Dias dos Santos sul 22"78. Ceccon lo aveva detto che "sarebbe stata una lotteria". "I 50 delfino non dovevo neanche nuotarli - continua - quindi arrivare quinto è un buon risultato. Scoccia un po' non aver preso la medaglia perché col tempo della semifinale sarei salito sul podio. Nel finale mi è mancata un po' di energia anche perché la semifinale dei 100 dorso è stata impegnativa seppur negli ultimi metri ho provato a risparmiare qualcosa".
Considerato a ragione il prospetto più poliedrico del nuoto italiano, Ceccon continua a esplorare i suoi limiti spostando sempre l'asticella più avanti ed alternando grandi prestazioni passando dallo stile libero (con la 4x100 stile libero argento olimpico, bronzo europeo e mondiale) al dorso (bronzo con la mista e quarto alle Olimpiadi nella gara individuale e in finale lunedì), al delfino.
Venti minuti prima, infatti, si era preso con una prestazione impressionante la finale dei 100 dorso, portando il record italiano sul 52"12 (frazioni 25"31 e 26"81), 18 centesimi al di sotto di quanto nuotato per il precedente limite che gli valse il quarto posto alle Olimpiadi di Tokyo e riscontro cronometrico secondo solo al record dei campionati firmato dal greco Christou Apostolos, bronzo europeo dal 2016 per tre edizioni consecutive. Qualificato alla finale anche il primatista mondiale (51"85), lo statunitense Ryan Murphy che ha conquistato l'oro alle olimpiadi di Rio nel 2016 e il bronzo a Tokyo ma non ha mai vinto la gara iridata. "Ho grandi aspettative per la finale dei 100 dorso - dichiara l'azzurro tesserato per Fiamme Oro e Leosport allenato da Alberto Burlina al centro federale di Verona - Spero di dare continuità ai buoni risultati ottenuti finora e di non essere condizionato dalle tante gare".
TUTTO E' POSSIBILE. Benedetta Pilato si qualifica alla finale dei 100 rana col secondo tempo di 1'05"88, a 18 centesimi dal personale e dietro solo alla tedesca Anna Elendt, autrice del miglior tempo in 1'05"62. I risultati della vasca suggeriscono che è tutto aperto con perfino Lilly King (la campionessa mondiale dal 2017 di 50 e 100, campionessa olimpica del 2016 e bronzo a Tokyo, nonché primatista mondiale) che viene ripescata solo per la squalifica della connazionale Annie Lazor. Nessuno sembra poter dettare legge. "Questa piscina mi emoziona e galvanizza - racconta la vicecampionessa mondiale dei 50 a Gwangju, allenata da Vito D'Onghia per il CC Aniene che ha vinto qui il titolo europeo nella primavera del 2021 stabilendo il record mondiale - Sapevo di stare avanti e credo di aver meritato la finale. Complimenti a Martinenghi, è il top. Quasi soffro di più per le sue gare che per le mie. La sua vittoria mi ha caricato" e speriamo sia di buon auspicio per la 17enne tarantina che nei 100 ha finora collezionato più delusioni che gioie come la squalifica in batteria alle Olimpiadi. Purtroppo non sarà della finale la primatista italiana Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle e Team Insubrika), eliminata con l'11esimo tempo di 1'06"59.
Si fermano in semifinale anche Margherita Panziera (Fiamme Oro / CC Aniene) e Silvia Scalia (Fiamme Gialle / CC Aniene), rispettivamente al decimo e undicesimo posto nei 100 dorso in 1'00"26 e 1'00"58 e Marco De Tullio (CC Aniene), decimo nei 200 stile libero malgrado abbia eguagliato il primato personale di 1'46"29.
Seguoni i risultati di semifinali e finali
100 rana uomini – Finale
prec. RI 58"28 di Nicolò Martinenghi il 25/07/2021 Tokyo
1. Nicolò Martinenghi 58"26 RI
2. Arno Kamminga (Ned) 58"62
3. Nic Fink (Usa) 58"65
100 farfalla donne - Finale
nessuna italiana qualificata
1. Torri Huske (Usa) 55"64
2. Marie Wattel (Fra) 56"14
3. Yufei Zhang (Chn) 56"41
100 dorso uomini – semifinali
prec. RI 52"30 di Thomas Ceccon il 27/07/2021 a Tokyo
1. Apostolos Christou (Gre) 52"09 CR
2. Thomas Ceccon 52"12 RI qualificato alla finale
100 rana donne – semifinali
RI 1'05"67 di Arianna Castiglioni il 25/06/2021 a Roma
1. Anna Elendt (Ger) 1'05"62
2. Benedetta Pilato 1'05"88 qualificata alla finale
11. Arianna Castiglioni 1'06"59 eliminata
50 farfalla uomini – Finale
RI 22"79 di Thomas Ceccon in semifinale
prec. RI 22"88 di Thomas Ceccon in batteria
1. Caeleb Dressel (Usa) 22"57
2. Nicholas Araujo Dias dos Santos (Bra) 22"78
3. Michael Andrew (Usa) 22"79
5. Thomas Ceccon 22"86
100 dorso donne – semifinali
RI 58"92 di Margherita Panziera il 4/04/2019 a Riccione
1. Regan Smith (Usa) 57"65
10. Margherita Panziera 1'00"26 eliminata
11. Silvia Scalia 1'00"58 eliminata
200 stile libero uomini – semifinali
RI 1'45"67 di Filippo Megli il 23/07/2019 a Gwangju
1. David Popovici (Rou) 1'44"40 WRJ
10. Marco De Tullio 1'46"29 =pp eliminato
200 misti donne – Finale
Nessuna italiana iscritta
1. Alex Walsh (Usa) 2'07"13
2. Kaylee McKeown (Aus) 2'08"57
3. Leah Hayes (Usa) 2'08"91 WRJ
Foto di Andrea Staccioli/DBM
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Mondiali. Il nuoto verso Budapest. Iscrizioni gare

La Duna Arena accende i riflettori sui mondiali di nuoto, in programma dal 18 al 25 giugno nel fantascientifico palazzetto ai bordi del Danubio non più di 500 metri a nord dell'Isola Margherita. Al secondo mondiale dopo quello del 2017, l'astronave ungherese si prepara ad accogliere la spedizione azzurra (29 atlei più i tecnici) forte dell'ottimo bottino realizzato nell'ultima prova iridata di Gwangju nel 2019 quando si vinsero 8 medaglie: 3 d’oro, 2 d’argento, 3 di bronzo. Tutte le gare saranno visibili in diretta tv in chiaro sui canali Rai (e in streaming su Rai Play). Come al solito nultigenerazionale la squadra ha come veterano del gruppo Luca Dotto, trentaduenne di Camposiampiero (PD) che nuota con Alessandro Mencarelli. Luca è tornato ai vecchi fasti (vicecampione del mondo nel 2011 a Shanghai nei 50 stile libero, peraltro unica medaglia mondiale della storia nella disciplina), imponendosi ai primaverili di quest'anno in 21"86, a due centesimi dal personale del 2016 e a sette dal tempo limite iridato. Da tenere sott'occhio la campionessa in carica di 1500 stile libero Simona Quadarella che primeggia come titoli nel gruppo del CC Aniene allenato da Christian Minotti cui fa parte anche l'ottimo stileliberista Marco De Tullio che nei 400 sl battaglierà col compagno Lorenzo Galossi, classe 2006 e più piccolo atleta tra gli azzurri. Un anno più piccolo della recordman mondiale di 50 rana Benedetta Pilato, che proprio in questa piscina realizzò il primato mondiale di 50 rana lo scorso maggio. La diciassettenne tarantina punta a salire di un gradino del podio mondiale, scavalcando l'olimpionica americana Lilly King che nel 2019 la predette ai mondiali coreani appena quindicenne. Persa la Divina Federica Pellegrini, il testimonial del più vincente ricadrà sul ventisettenne carpigiano Gregorio Palrinieri, olimpionico tricampione del mondo e tricampione europeo, che promette battaglia in vasca nei "suoi" 1500 dove ha mancato il podio olimpico a Tokyo, negli 800 sl dove è argento olimpico e nella 10 km sul Lupa Lake dove segnò il tris europeo lo scorso anno. Di seguito il programma completo della manifestazione per quanto riguarda il nuoto in vasca, con date e orari italiani.
La squadra per i Mondiali - Budapest (Ungheria), 18-25 giugno (28 atleti)
Stefano Ballo (Esercito/Time Limit), Federico Burdisso (Esercito/Aurelia Nuoto), Giacomo Carini (Fiamme Gialle/Can Vittorino Da Feltre), Thomas Ceccon (Fiamme Oro/Leosport), Simone Cerasuolo (Fiamme Oro/Imolanuoto), Matteo Ciampi (Esercito/Livorno Aquatics), Piero Codia (Esercito/CC Aniene), Marco De Tullio (CC Aniene), Gabriele Detti (Esercito/In Sport Rane Rosse), Stefano Di Cola (Marina Militare/CC Aniene), Luca Dotto (Carabineiri/Larus), Manuel Frigo (Fiamme Oro/Team Veneto), Lorenzo Galossi (CC Aniene), Michele Lamberti (Fiamme Gialle/GAM Brescia), Nicolò Martinenghi (CC Aniene), Alessandro Miressi (Fiamme Oro/CN Torino), Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Alberto Razzetti (Fiamme Gialle/Genova Nuoto My Sport), Lorenzo Zazzeri (Esercito/RN Florentia);
Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle/Team Insubrica), Elena Di Liddo (Carabinieri/CC Aniene), Silvia Di Pietro (Carabinieri/CC Aniene), Francesca Fangio (In Sport Rane Rosse), Margherita Panziera (Fiamme Oro/CC Aniene), Benedetta Pilato (CC Aniene), Simona Quadarella (CC Aniene), Silvia Scalia (Fiamme Gialle/CC Aniene), Chiara Tarantino (Fiamme Gialle).
Leonardo Deplano (CC Aniene) costretto a rinunciare perché positivo al Covid.
Staff. Cesare Butini Direttore Tecnico, Stefano Morini, Claudio Rossetto, Stefano Franceschi, Matteo Giunta, Fabrizio Antonelli, Marco Pedoja, Christian Minotti, Alberto Burlina, Antonio Satta Tecnici Federali, Lorenzo Marugo medico federale, Stefano Amirante, Alessandro Del Piero, Maurizio Zaia fisioterapista.
CALENDARIO NUOTO
Sabato 18 Giugno
Batterie (9.00-12.15)
200 misti donne R.I. Ilaria Cusinato 2'10"25 l' 8/08/2018 Glasgow
400 stile libero uomini R.I. Gabriele Detti 3'43"23 il 21/07/2019 Gwangju
Marco De Tullio (pb 3'44"47 - il 09/04/2022 a Riccione)
Lorenzo Galossi (pb 3'45"93 - il 09/04/2022 a Riccione)
100 farfalla donne R.I. Elena Di Liddo 57"04 il 21/07/2019 Gwangju
Elena Di Liddo
50 farfalla uomini R.I. Piero Codia 23"21 il 28/07/2013 Barcellona
Piero Codia, Thomas Ceccon (pb 23"22 il 19/12/2020 a Riccione)
400 stile libero donne R.I. Federica Pellegrini 3'59"15 il 26/07/2009 Roma
100 rana uomini R.I. Nicolò Martinenghi 58"28 il 25/07/2021 Tokyo
Nicolò Martinenghi
400 misti uomini R.I. Luca Marin 4'09"88 l'1/04/2007 Melbourne
Alberto Razzetti (pb 4'09"91 il 24/07/2021 a Tokyo)
4x100 stile libero donne R.I. Italia (Ferraioli, Di Pietro, Pezzato, Pellegrini) 3'35"90 il 6/08/2016 Rio de Janeiro
Non iscritta
4x100 stile libero uomini R.I. Italia (Miressi, Ceccon, Zazzeri, Frigo) il 3'10"11 il 26/07/2021 Tokyo
Italia
17.00 Cerimonia d'apertura
semifinali e Finali (18.00-20.20)
400m stile libero uomini – Finale
100m farfalla donne – semifinali
50m farfalla uomini – semifinali
400m stile libero donne – Finale
100m rana uomini – semifinali
200m misti donne – semifinali
400m misti uomini – Finale
4x100m stile libero uomini – Finale
4x100m stile libero donne – Finale
Domenica 19 Giugno
Batterie (9.00-11.45)
100 dorso donne R.I. Margherita Panziera 58"92 il 4/04/2019 Riccione
Margherita Panziera, Silvia Scalia (pb 1'00"13 - 6/07/2019 a Napoli)
100 dorso uomini R.I. Thomas Ceccon 52"30 il 27/07/2021 Tokyo
Thomas Ceccon
100 rana donne
R.I. Arianna Castiglioni 1'05"67 il 25/06/2021 Roma
Arianna Castiglioni, Benedetta Pilato (pb 1'05"70 - 9/04/2022 a Riccione)
200 stile libero uomini R.I. Filippo Megli 1'45"67 il 23/07/2019 Gwangju
Stefano Di Cola (pb 1'46"67 - il 25/07/2021 a Tokyo)
1500 stile libero donne R.I. Simona Quadarella 15'40"89 il 23/07/2019 Gwangju
Simona Quadarella
Semifinali e finali (18.00-19.50)
100 rana uomini – Finale
100 farfalla donne – Finale
100 dorso uomini – semifinali
100m rana donne – semifinali
50m farfalla uomini – Finale
100m dorso donne – semifinali
200m stile libero uomini – semifinali
200m misti donne – Finale
Lunedì 20 Giugno
Batterie (9.00-11.45)
50 rana uomini R.I. Nicolò Martinenghi 26"39 il 2/04/2021 a Riccione
Nicolò Martinenghi, Simone Cerasuolo (pb 26"35 - 13/04/2022 a Riccione)
200 stile libero donne R.I. Federica Pelllegrini 1'52"98 il 29/07/2009 a Roma
Nessuna italiana
200 farfalla uomini R.I. Federico Burdisso 1'54"28 il 19/05/2021 a Budapest
Giacomo Carini (pb 1'55"33 - 26/07/2021 a Tokyo)
Alberto Razzetti (pb 1'55"79 - il 9/04/2022 a Riccione)
800 stile libero uomini R.I. Gregorio Paltrinieri 7'39"27 il 24/07/2019 a Gwangju
Gregorio Paltrinieri, Gabriele Detti (pb 7'46"19 - il 22/05/2021 a Budapest)
Semifinali e finali (18.00-20.05)
200 stile libero uomini – Finale
1500 stile libero donne – Finale
50 rana uomini – semifinali
100 dorso donne – Finale
100 dorso uomini – Finale
200 stile libero donne – semifinali
200 farfalla uomini – semifinali
100 rana donne – Finale
Martedì 21 Giugno
Batterie (9.00-12.00)
50 dorso donne R.I. Silvia Scalia 27"66 il 10/04/2022 a Riccione
Silvia Scalia
100 stile libero uomini R.I. Alessandro Miressi 47"45 il 19/05/2021 a Budapest
Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri (pb 48"45 l'11/04/2022 a Riccione)
200 misti uomini R.I. Alberto Razzetti 1'57"13 il 03/04/2021 a Riccione
Alberto Razzetti
4x100 mista mista R.I. Italia (Ceccon, Martinenghi, Di Liddo, Pellegrini) 3'39"28 il 31/07/2021 a Tokyo
Italia
semifinali e finali (18.00-20.15)
800 stile libero uomini – Finale
200 stile libero donne – Finale
100 stile libero uomini – Semifinali
50 dorso donne – Semifinali
200 farfalla uomini – Finale
50 rana uomini – Finale
200 farfalla donne – Semifinali
200 misti uomini – Semifinali
4x100 mista mista – Finale
Mercoledì 22 giugno
Batterie (9.00-11.45)
100 stile libero donne R.I. Federica Pellegrini 53"18 il 25/06/2016 a Roma
Chiara Tarantino (pb 54"90 - 1/04/2021 a Riccione
200 dorso uomini R.I. Matteo Restivo 1'56"29 l'8/08/2018 a Glasgow
Michele Lamberti (pb 1'58"40 - il 17/06/2021 a a Roma)
200 rana donne R.I. Francesca Fangio 2'23"06 il 27/06/2021 a Roma
Francesca Fangio
200 rana uomini R.I. Loris Facci 2'08"50 il 30/07/2009 a Roma
Nessuno azzurro
4x200 stile libero donne R.I. Italia (Spagnolo, Filippi, Carpanese, Pellegrini) 7'46"57 il 30/07/2009 a Roma
Non iscritta
semifinali e Finali (18.00-20.15)
200 farfalla donne – Finale
100 stile libero donne – semifinale
100 stile libero uomini – Finale
50 dorso donne – semifinali
200 rana uomini – semifinali
200 misti uomini – Finale
200 rana donne – semifinali
200 dorso uomini – semifinali
4×200 stile libero donne – Finale
Giovedì 23 giugno
Batterie (9.00-11.45)
100 farfalla uomini R.I. Piero Codia 50"64 il 09/08/2018 a Glasgow
Piero Codia, Federico Burdisso (pb 51"34 - 23/05/2021 a Budapest)
200 dorso donne R.I. Margherita Panziera 2'05"56 il 31/03/2021 a Riccione
Margerita Panziera
50 stile libero uomini R.I. Andrea Vergani 21"37 l'8/08/2018 a Glasgow
Lorenzo Zazzeri (pb 21"75 - il 31/07/2021 a Tokyo)
Luca Dotto (pb 21"84 - 11/08/2016 a Rio de Janeiro)
50 farfalla donne R.I. Silvia Di Pietro 25"78 il 19/08/2014 a Berlino
Silvia Di Pietro
Elena Di Liddo (pb 26"03 - 26/07/2019 a Gwangju)
4x200 stile libero uomini R.I. Italia (Megli, Detti, Ballo, Di Cola) 7'02"01 il 26/07/2019 a Gwangju
Italia
800 stile libero donne R.I. Simona Quadarella 15'40"89 il 23/07/2019 a Gwangju
Simona Quadarella
semifinali e Finali (18.00-20.10)
100 stile libero donne – Finale
100 farfalla uomini – semifinali
200 dorso donne – semifinali
50 stile libero uomini – semifinali
200 rana donne – Finale
200 dorso uomini – Finale
50m farfalla donne – semifinali
200m rana uomini – Finale
4×200 stile libero uomini – Finale
Venerdì 24 giugno
Batterie (9.00-12.00)
50 stile libero donne R.I. Silvia Di Pietro 24"84 il 24/08/2014 a Berlino
Silvia Di Pietro
50 dorso uomini R.I. Niccolò Bonacchi 24"65 il 12/04/2014 Riccione
Thomas Ceccon (pb 24"99 - 9/04/2022 a Riccione)
Michele Lamberti (pb 24"75 - il 6/08/2021 a Roma)
50 rana donne
R.I. Benedetta Pilato 29"30 il 22/05/2021 a Budapest
Benedetta Pilato
Arianna Castiglioni (pb 30"06 - 26/06/21 a Roma)
4x100 stile libero mista R.I. Italia (Miressi, Ceccon, Pellegrini, Di Pietro) 3'22"64 il 22/05/2021 a Budapest
Italia
1500 stile libero uomini R.I. Gregorio Paltrinieri 14'33"10 il 13/08/2020 a Roma
Gregorio Paltrinieri
semifinali e Finali (18.00-19.45)
50 farfalla donne – Finale
50 stile libero uomini – Finale
50 stile libero donne – semifinali
100 farfalla uomini – Finale
200 dorso donne – Finale
50 dorso uomini – semifinali
800 stile libero donne - Finale
4×100 stile libero mista
Sabato 25 giugno
Batterie (9.00-11.00)
400 misti donne R.I. Alessia Filippi 4'34"34 il 10/08/2008 a Pechino
Nessuna azzurra
4x100 mista uomini R.I. Italia (Ceccon, Martinenghi, Burdisso, Miressi) 3'29"17 l'1/08/2021 a Tokyo
Italia
4x100 mista donne R.I. Italia (Panziera, Castiglioni, Di Liddo, Pellegrini), 3'55"79 il 30/07/2021 a Tokyo
Italia
Finali (18.00-20.00)
50 dorso uomini – Finale
50 rana donne – Finale
1500 stile libero uomini – Finale
50 stile libero donne – Finale
400 misti donne – Finale
4x100 mista uomini – Finale
4x100 mista donne – Finale
Memorial Castagnetti. Record di partecipanti nel ricordo di Alberto

Finalmente la classica manifestazione che si svolge ogni anno al Centro Federale di Verona è tornata, sabato 4 e domenica 5 giugno, alla formula pre covid, con la presenza del pubblico che ha incitato i 1.400 atleti,fra Esordienti B e A, Ragazzi e Juniores (una partecipazione record). E non poteva mancare il ricordo di Alberto Castagnetti, cui è intitolato il Centro Federale, scomparso il 12 ottobre 2009. Alla commemorazione sono intervenuti l’assessore dello Sport Filippo Rando, Roberto Cognonato, direttore del Centro Federale e presidente del Comitato Veneto della Fin, il tecnico Matteo Giunta accompagnato dal delfinista Giacomo Carini, Thomas Ceccon, Emiliano Brembilla, Marcello Rigamonti e la dottoressa Tiziana Balducci. E’ stata ricordata anche Isabella Sollazzi Castagnetti, moglie di Alberto, mancata il 18 maggio 2017. Particolarmente toccanti le parole delle due figlie di Alberto e Isabella, Veronica e Virginia, rivolte ai genitori.
ALBERTO CASTAGNETTI. Nasce a Verona il 3 febbraio 1943. Da atleta partecipa ai Giochi Olimpici di Monaco 1972 e ai mondiali di Belgrado 1973, inoltre conquista numerosi titoli italiani con le staffette e si piazza secondo nei 100 stile libero ai campionati assoluti di Napoli, nel 1969. Commissario tecnico della nazionale italiana di nuoto ininterrottamente dal 1987 alla prematura scomparsa avvenuta il 12 ottobre 2009, ha allenato campioni del calibro di Giorgio Lamberti, Roberto Gleria, Marcello Guarducci, Giovanni Franceschi, Domenico Fioravanti, Massimiliano Rosolino, Emiliano Brembilla, Federica Pellegrini.
Grazie alla sua conduzione l’Italia del nuoto arricchisce il medagliere olimpico con 4 ori, 2 argenti e 7 bronzi, diventando così una delle più rilevanti potenze mondiali. Nel quadriennio che ha condotto alle Olimpiadi di Pechino 2008 cresce la striscia di risultati importanti sotto la sua direzione tecnica: dal primo storico oro olimpico al femminile di Federica Pellegrini nei 200 stile libero al doppio titolo mondiale di Filippo Magnini nei 100 stile libero, dai record mondiali della Pellegrini nei 200 e 400 stile libero, al primo oro europeo femminile conquistato a Budapest 2006 nei 400 misti di Alessia Filippi, alle 60 medaglie internazionali (4 alle Olimpiadi, 5 ai Mondiali, 10 ai Mondiali in vasca corta, 21 agli Europei e 20 agli Europei in vasca corta) di Massimiliano Rosolino, al prestigioso primato continentale della 4x200 stile libero femminile. Il post Giochi Olimpici 2008 riparte con ulteriori grandi soddisfazioni per Castagnetti, il cittì più vincente del nuoto italiano. Ai mondiali di Roma 2009 arrivano il doppio oro con record del mondo di Federica Pellegrini nei 200 e 400 stile libero, l'oro nei 1500 e il bronzo negli 800 stile libero di Alessia Filippi.
Alberto Castagnetti nel 2013 è stato inserito nella Hall of Fame del nuoto con sede a Fort Lauderdale in Florida.
Coppa Comen 2022. L'Italia chiude con 52 medaglie

Ultima giornata della Mediterranean Cup, in programma a Limassol (Cypro), e Italia di Walter Bolognani che continua a dominare la scena. Nella sessione mattutina arrivano altre otto medaglie (5 ori e 3 argenti) con tre doppiette.
Le doppiette. Inizio di progamma con il botto. Nei 200 farfalla si impone Martina Benis (Aquaclub) in 2'22''86, un centesimo meglio di Alice Guarnieri (DD) seconda in 2'22''87; con loro sul podio, distante quasi tre secondi, c'è la belga Rachel Rincon terza in 2'25''37.
L'Italnuoto sbanca i 200 stile libero. Tra le femmine l'oro al collo lo mette Caterina Santambrogio (NC Seregno) in 2'04''61, contro il 2'05''24 di Lucrezia Domina (Azzurra Nuoto Prato); alle loro spalle c'è la francese Maeline Bessant in 2'08''09. Tra i maschi i più veloci sono Lorenzo Ballarati (CC Aniene) in 1'53''75 e Gabriele Valente (Nuotatori Pugliesi) d'argento in 1'53''83, con il transalpino Alexandre Chalendar bronzo in 1'54''01.
Le altre medaglie. Nei 200 farfalla maschili vittoria di Matteo Palmisani (CC Lecco) in 2'04''31; l'azzurro precede il francese Noah Juge in 2'04''46 e l'israeliano Itay Rozenfeld in 2'04''62.
In chiusura di mattinata arriva l'oro della 4x50 stile libero mista Ilaria Mazzanti (CUS Ferrara), Lorenzo Ballarati, Cristiano Boggia (CC Aniene) e Fiamma Pontello (Montebelluna Nuoto) vincono in 1'38''51; seguono la Francia argento in 1'39''44 e la Serbia bronzo in 1'42''02. Si torna in acqua alle 18 locali (17 in Italia) per
Ultima sessione. L'Italia è padronda anche dell'ultima sessione conquistando 6 medaglie per un totale di 52 medaglie.
Domenico De Gregorio (Olimpia Sport Village) vince i 1500 stile libero in 16'07''81, precedendo i francesi Emilie Mesmaque inn 16'10''87 e Nathan Cabut in 16'11''12.
Poi arrivano due doppiette nei 200 misti. Tra le femmine si impone Caterina Santambrogio (NC Seregno) in 2'21''07 su Giulia Fabris (GAM Team) seconda in 2'24'''99; tra i maschi vince Jacopo Barbotti (AMGA Legnano) in 2'04''54 seguito da Samuele Ostanello (Hydros Oderzo) argento in 2'08''20
In chiusura trionfa la 4x100 stile libero mixed. Lorenzo Ballarati, Mirko Chiaversoli (Team Centro Italia), Fiamma Pontello e Caterina Santambrogio sono d'oro in 3'37''84, seconda la Grecia in 3'44''29 e terza Israele in 3'50''00.
Classifica per nazioni. Domina l'Italia che vince con 1081 punti.; la Grecia è seconda con 841 ed Israele terza con 698.5.
Il commento di Walter Bolognani. "I ragazzi hanno dimostrato una grandissima maturità e solidità. Hanno ottenuto risultati enormi a cospetto di nazioni che, sulla carta, potevano esserci superiori: come la Francia. Sono risultati che fanno ben sperare per il futuro e che ha me trasmettono un orgoglio smisurato"-
Gli atleti convocati
Lorenzo Ballarti (CC Aniene), Jacopo Barbotti (Amga Legnano), Matteo Bianco (CS Peterpan), Cristiano Boggia (CC Aniene), Davide Cancelliere (CC Aniene), Mirko Chiaversoli (Team Centro Italia), Domenico De Gregorio (Olimpia Sport Village), Simone Ficarelli (Reggiana Nuoto), Lorenzo Fuschini (CN cepagatti), Davide Lazzari (CS12 Ispra), Filippo Mazzieri (Nardi Ars Loreto), Andrea Miron (Montebelluna), Davide Momoni (Aurelia Nuoto), Samuele Ostanello (Hydros Oderzo), Matteo Cristopher Palmisani (Can Lecco) e Gabriele Valente (Nuotatori Pugliesi); Ludovica Amato (Primavera Campus), Martina Benis (Aquaclub), Maria Bolometti (Aquatic Center), Benedetta Boscaro (Team Veneto), Lucrezia Domina (Azzurra Nuoto Prato), Giulia Fanris (Gam Team), Alice Guarnieri (DDS), Lucrezia Mancini (Spoleto Nuoto), Ilaria Mazzanti (Cus Ferrara), Sofia Mosca (Gam Team), Rebecca Ongaro (CC Aniene), Giulia Pasi (Valdinievole), Fiamma Pontello (Montebelluna), Sara Rummolo (Ecumano Space), Caterina Santrambrogio (NC Seregno) e Clarissa Savoldi (Gam Team).
Programma gare.podi e azzurri in gara
ora locale (+1 rispetto all'Italia)
Domenica 5 giugno - 5^ sessione, ore 10.00
200 farfalla G
1. Martina Benis (Ita) 2'22''86
2. Alice Guarnieri (Ita) 2'22''87
3. Rachl Rinchon (Bel) 2'25''37
200 farfalla B
1. Matteo Palmisani (Ita) 2'04''31
2. Noah Juge (Fra) 2'04''46
3. Itay Rozenfeld (Isr) 2'04''62
200 stile libero G
1. Caterina Santambrogio (Ita) 2'04''61
2. Lucrezia Domina (Ita) 2'05''24
3. Maeline Bessard (Fra) 2'08''09
200 stile libero B
1. Lorenzo Ballarati (Ita) 1'53''75
2. Gabriele Valente (Ita) 1'53''83
3. Alexandre Chalendar (Fra) 1'54''01
4x50 stile libero mixed
1. Italia 1'38''51
Ilaria Mazzanti, Lorenzo Ballarati, Cristiano Boggia, Fiamma Pontello
2. Francia 1'39''44
3. Serbia 1'42''02
Domenica 5 giugno - 6^ sessione, ore 18.00
1500 stile libero B
1. Domenico De Gregorio (Ita) 16'07''81
2. Emilie Mesmaque (Fra) 16'10''87
3. Nathan Cabut (Fra) 16'11''12
200 misti G
1. Caterina Santambrogio (Ita) 2'21''07
2. Giulia Fabris (Ita) 2'24''99
3. Maria Besiou (Gre) 2'30''31
200 misti B
1. Giacomo Barbotti 2'04''54
2. Samuele Ostanello (Ita) 2'24''99
3. Raphael Blamart 2'09''69
4x100 stile libero mixed
1. Italia 3'37''84
2. Grecia 3'444''29
3. Israele 3'50''00
NB. La composizione delle staffette verrà comunicata all'inzio delle singole sessioni di gare
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