Aspettando Fede. La carriera di Pellegrini in 100 scatti





































































































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Assoluti Frecciarossa. Cerasuolo mondiale junior. Report 1^ sessione
Il rientro di Gabriele Detti, la doppietta di Elena Di Liddo, il record del mondo juniores di Simone Cerasuolo e il colpo a sorpresa di Simone Stefanì. Sono le fotografie principali della prima sessione degli assoluti invernali in vasca corta a Riccione, alla vigilia dei mondiali di Abu Dhabi.
Gabriele Detti, apre il programma, con una prestazione equilibrata in cui si aggiudica i 400 stile libero con 3'39"74, davanti a Matteo Lamberti e Marco De Tullio. "Bello essere tornato. Un risultato onesto e un buon punto di partenza. Ho ricominciato ad allenarmi all'inizio di novembre - commenta Gabriele - ad oggi sono al 70% delle mie possibilità. Sono contento per Matteo Lamberti, mio compagno di allenamenti, che è sceso sotto i 3'41" e ha fatto meglio del papà Giorgio". Lamberti è secondo in 3'40"86 e il padre Giorgio era stato primatista del mondo il 13 febbraio del 1988 a Bonn con 3′41"74″.
Esplosiva Elena Di Liddo che segna la doppietta 50 dorso e 100 farfalla. I 50 dorso se li aggiudica con 26"55. La 28enne di Bisceglie - tesserata per Carabinieri e CC Aniene, seguita da Raffaele Girardi, agli Europei di Kazan argento con la 4x50 mista mixed e bronzo con la 4x50 mista - è davanti a Martina Cenci (27"11) e alla primatista italiana Silvia Scalia (oggi 27"19, il 5 novembre 26"18 a Kazan). "Questa è da sempre la gara che mi diverte di più. Ci tengo tanto a farla. Questo assoluto è un passaggio verso i mondiali e volevo farla bene". Un'ora dopo vince i 100 farfalla con 56"28, non troppo lontana dal suo record italiano di tre anni fa (56"06) e davanti alla compagna di club Silvia Di Pietro, che è seconda con 56"99. "Sono soddisfatta di me stessa - aggiunge Elena - a quest'ora del mattino, dopo un 50 vinto e inframmezzato dall'antidoping va benissimo".
La rana veloce, i 50 metri, li griffa il 18enne Simone Cerasuolo, Fiamme Oro e Imolanuoto, che si allena insieme al capitano degli azzurri Fabio Scozzoli, seguiti dal tecnico Cesare Casella. Con 28"85 Simone stabilisce il record mondiale juniores migliorando il precedente che già gli apparteneva (26"26 del 25 aprile di quest'anno sempre qui a Riccione) e anticipa di 35 centesimi proprio Scozzoli e di 48 il primatista italiano assoluto Nicolò Martinenghi. "Dedico questo titolo a mio padre - dice Simone - che è il mio primo tifoso e credo sia orgoglioso di me. Mi alleno vicino a grandi campioni con Fabio Scozzoli e Martina Carraro dai quali ho molto da apprendere e questo rappresenta un grande stimolo. Il tempo è eccezionale ed era il mio obiettivo principale".
Sorpresa nei 50 farfalla. Simone Stefanì, classe 2000 del Time Limit, mette la mano davanti e ferma il cronometro dopo 22"78. Un miglioramento personale di mezzo secondo e il primo titolo assoluto in carriera, insieme alla soddisfazione di aver battuto Thomas Ceccon (22"89). "Non me l'aspettavo - dice con un gran sorriso - Stavo in forma, sapevo che potevo far bene, anche il record personale ma vincere il primo titolo è stato eccezionale. Speriamo bene per le prossime gare. Grazie a tutti dei complimenti".
I 100 rana sono di Arianna Castiglioni che si smarca tra le compagne-avversarie Martina Carraro e Ilaria Cusinato. Non c'è la primatista italiana Benedetta Pilato (1'03"55 del 15 novembre 2020 a Budapest) ma spettacolo e agonismo non mancano. Arianna, campionessa europea dei 50, allenata da Gianni Leoni per Fiamme Gialle e Team Insubrika, tocca per prima in 1'04"58 e mostra il suo gran sorriso nonostante la fatica accumulata in questo periodo. "La stanchezza inizia a farsi sentire veramente. Sono contenta di essere rimasta comunque sotto 1'05", cosa che durante la ISL non sono mai riuscita a fare. Non pensavo di andare così considerando che siamo rientrati da Eindhoven domenica notte".
I 400 misti, privi del vicecampione europeo Alberto Razzetti, sono vinti dall'altro specialista azzurro Pier Alberto Matteazzi (Esercito/In Sport Rane Rosse) con 4'07"99. Il 24enne di Vicenza, allenato da Federico Bella, nuota non troppo lontano dal personale di 4'07"44.
Dopo la seconda serie dei 200 stile libero il miglior tempo è di Costanza Cocconcelli (Fiamme Gialle/NC Azzuirra 91) con 1'57"25. In quella che verrà ricordata come la giornata di Federica Pellegrini, che questa sera saluterà il suo pubblico e i suoi amici nell'ultima gara agli Assoluti della sua splendida carriera, costellata da successi in vasca e fuori. Start della prima serie prevista alle 18.13.
I podi della 1^ sessione
400 stile libero mas
1. Gabriele Detti (Esercito/In Sport Rane Rosse) 3'39"74
2. Matteo Lamberti (Carabinieri/Team Brescia) 3'40"86
3. Marco De Tullio (CC Aniene) 3'43"63
50 dorso fem
1. Elena Di Liddo (Carabinieri/CC Aniene) 26"55
2. Martina Cenci (Fiamme Oro/Aurelia Nuoto) 27"11
3. Silvia Scalia (Fiamme Gialle/CC Aniene) 27"19
50 farfalla mas
1. Simone Stefanì (Time Limit) 22"78
2. Thomas Ceccon (Fiamme Oro/Leosport) 22"89
3. Gianluca Andofli (Spoleto Nuoto) 22"91
50 rana mas
1. Simone Cerasuolo (Fiamme Oro/Imolanuoto) 28"85 RMJ
2. Fabio Scozzoli (Esercito/Imolanuoto) 26"20
3. Nicolò Martinenghi (CC Aniene) 26"33
100 rana fem
1. Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle/Team Insubrika) 1'04''58
2. Martina Carraro (Fiamme Azzurre/NC Azzurra 91) 1'05"25
3. Ilaria Cusinato (Fiamme Oro/Team Veneto) 1'05"45
400 misti mas
1. Pier Andrea Matteazzi (Esercito/In Sport Rane Rosse) 4'07"99
2. Lorenzo Tarocchi (CC Aniene) 4'08"69
3. Lorenzo Glessi (Esercito/Gorizia Nuoto) 4'09"12
100 farfalla fem
1. Elena Di Liddo (Carabinieri/CC Aniene) 56''28
2. Silvia Di Pietro (Carabinieri/CC Aniene) 56"99
3. Ilaria Bianchi (Fiamme Azzurre/NC Azzurra 91) 57"59
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foto di Andrea Staccioli / DBM - Inside. L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
Isl a Eindhoven. Rivolta altro record nei 100 farfalla

Incontenibile Matteo Rivolta che vince i 100 farfalla, portando il suo record italiano sotto i 49''. Il 30enne milanese - tesserato per Fiamme Oro e CC Aniene, allenato da Marco Pedoja, argento europeo a Kazan - vola in 48''64 (22''53), toglie oltre quarantacentesimi al 49''05 siglato una settimana fa, quando cancellò il 49''54 che siglò sempre ad Eindhoven in World Cup nel 2017. Alle spalle del velocista meneghino, che fissa la seconda prestazione mondiale (migliore 48''53 di Caeleb Dressel) e vede distante appena sedici centesimi il record europeo (48''48 del Mikhail Vekovishchev), lo statunitense Jose Angel Martinez in 50''52 e il russo Mikhail Vekovishchev terzo in 50''57.
Va forte anche Lorenzo Mora che si impone nei 200 dorso. il 23enne di Carpi - tesserato per Fiamme Rosse e Amici Nuoto VVFF Modena, seguito dal tecnico federale Fabrizio Bastelli - tocca in 1'50''55 non troppo lontano dal suo record italiano di 1'49''73 siglato a Kazan per l'argento continentale.
Nei 200 misti successo di Alberto Razzetti. Il 22enne di Genova - tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, oro europeo nei 200 farfalla con record italiano (1'50''24) e argento nei 400 misti - vince in 1'52''38 a ventotto centesimi dal primato italiano (1'52''10) stampato sette giorni fa sempre in Olanda, quando abbassò l'1'52''49 con cui Thomas Ceccon ha conquistato l'argento a Kazan, proprio precedendo "Razzo" che si prese il bronzo con il personale in 1'52''75.
Vittoria ex aequo nei 50 rana per il primatista italiano e bronzo europeo Nicolò Martinenghi (CC Aniene) e Fabio Scozzoli (Esercito/Imolanuoto). I due azzurri sono i più veloci in 25''79. Tra le femmine vittoria della statunitense Lilly King in 29''58; subito alle sue spalle, però, c'è Castiglioni seconda. La 24enne di Busto Arsizio e campionessa europea in carica - tesserata per Fiamme Gialle e Team Insubrika, preparata dal tecnico federale Gianni Leoni, in Russia bronzo con la 4x50 mista e in vasca lunga argento nei 100 agli Europei di Budapest - chiude in 29''73. Quarta la ligure Martina Carraro (Fiamme Azzurre/NC Azzurra 91) in 30''13.
Bene Elena Di Liddo terza nei 100 farfalla vinti dalla statunitense Kelsi Dahlia in 55''61. La primatista italiana (56''06) - tesserata per Carabinieri e CC Aniene, allenata da Raffaele Girardi, agli Europei di Kazan argento con la 4x50 mista mixed e bronzo con la 4x50 mista - chiude in 56''54. Silvia Di Pietro (Carabinieri/CC Aniene) è sesta in 57''18. Di Liddo che in seguito chiude seconda i 50 dorso in 26''32, preceduta dalla canadese Kilye Masse in 26''11.
Matteo Ciampi è brillante secondo nei 400 stile libero. Il 25enne di Latina - tesserato per Esercito e Livorno Aquatics, allenato dal tecnico federale Stefano Franceschi e vice campione europeo - tocca in 3'42''44, preceduto solamente dal britannic Max Litchfield primo in 3'39''49.
1. Kelsi Dahlia (Cac) 55''61
2. Louise Hansson (Tor) 55''82
3. Elena Di Liddo (Aqc) 56''54
6. Silvia Di Pietro (Aqc) 57''18
1. Matteo Rivolta (Aqc) 48''64 RI (precedente 49''05 di Matteo Rivolta del 18/11/2021 ad Eindhoven)
2. Jose Angel Martinez (Cac) 50''52
3. Mikhail Vekovishchev (Iro) 50''57
1. Beata Nelson (Cac) 2'00''84
2. Kylie Masse (Tor) 2'02''32
3. Lisa Bratton (Tor) 2'02''71
5. Federica Pellegrini (Aqc) 2'05''57
1. Lorenzo Mora (Iro) 1'50''55
2. Robert Glinta (Iro) 1'52''38
3. Brodie Williams (Cac) 1'52''78
1. Emily Escobedo (Cac) 2'20''06
2. Lilly King (Cac) 2'20''39
3. Tessa Cieplucha (Tor) 2'21''49
5. Martina Carraro (Aqc) 2'22''34
6. Arianna Castiglioni (Aqc) 2'22''91
1. Arno Kamminga (Aqc) 2'02''67
2. Erik Persson (Iro) 2'03''39
3. Fabian Schwimngenschlogl (Tor) 2'04''06
7. Nicolò Martintenghi (Aqc) 2'07''96
1. Toronto Titans 3'28''78
2. Cali Condors 3'28''92
3. Iron 3'30''60
1. Thom de Boer (Iro) 20''97
2. Justin Ress (Cac) 21''01
3. Maxim Lobanovszkij (Iro) 21''02
5. Alessandro Miressi (Aqc) 21''39
1. Alberto Razzetti (Tor) 1'52''38
2. Chase Kalisz (Aqc) 1'53''33
3. Leonardo Santos (Iro) 1'53''76
1. Rika Omoto (Aqc) 2'06''45
2. Maria Ugolkova (Iro) 2'06''76
3. Beata Nelson (Cac) 2'07''47
7. Costanza Cocconcelli (Iro) 2'11''24
8. Alessia Polieri (Aqc) 2'16''89
1. Fabio Scozzoli (Aqc) 25''79
1. Nicolò Martinenghi (Aqc) 25''79
3. Nic Fink (Cac) 26''19
1. Lilly King (Cac) 29''58
2. Arianna Castiglioni (Aqc) 29''73
3. Ida Hulkko (Iro) 29''78
4. Martina Carraro (Aqc) 30''13
1. Aqua Centurions 3'06''64
Thomas Ceccon 47''21, Vladislav Grinev 46''59, Szebasztina Szabo 47''03, Alessandro Miressi 56''81
2. Iron 3'08''00
3. Cali Condors 3'08''25
1- Kylie Masse (Tor) 26''11
2. Elena Di Liddo (Aqc) 26''32
3. Maaike de Waard (Cac) 26''38
1. Guillherme Bassetto (Iro) 23''11
2. Robert Glinta (Iro) 23''16
3. Coleman Stewart (Cac) 23''20
4. Matteo Rivolta (Aqc) 23''36 pp (precedente 23''42 del 25/09/2021 a Napoli)
1. Hali Flickinger (Cac) 4'01''02
2. Barbora Seemanova (Iro) 4'03''76
3. Julia Hassler (Tor) 4'04''02
7. Costanza Cocconcelli (Iro) 4'10''62
1. Max Litchfield (Tor) 3'39''49
2. Matteo Ciampi (Aqc) 3'42''44
3. Luc Kroon (Tor) 3'42''70
1. Cali Condors 3'48''63
2. Toronto Titans 3'50''40
3. Aqua Centurions 3'50''84
Maria Kameneva, Arianna Castiglioni 1'04''20, Elena Di Liddo 56''49, Federica Pellegrini 52''57
1.Aqua Centurions 3'21''56
Thomas Ceccon 50''40, Arno Kamminga, Matteo Rivolta 49''17, Alessandro Miressi 46''54
2. Cali Condors 3'22''39
3. Iron 3'24''94
Allenatore dell'anno. Antonelli, Burlina e Pedoja finalisti

Fabrizio Antonelli, Alberto Burlina e Marco Giovanni Pedoja sono i finalisti della settima edizione del premio "Allenatore di Nuoto dell'anno" intitolato ad Alberto Castagnetti. Questo l'esito della prima votazione della giuria presieduta dal consigliere federale e team leader della nazionale di nuoto Roberto Del Bianco e composta da Camillo Cametti (responsabile della commissione media della Ligue Europeenne de Natation e già responsabile di quella della Federation Internationale de Natation), Piero Mei e Roberto Perrone (decani del nuoto e del giornalismo sportivo), Stefano Arcobelli (Gazzetta dello Sport), Paolo De Laurentiis (Corriere dello Sport), Giorgio Pasini (TuttoSport), Benny Lucchi Casadei (il Giornale), Arianna Ravelli (Corriere della Sera), Alessandra Retico (la Repubblica), Giulia Zonca (La Stampa), Tommaso Mecarozzi (Rai Sport), Carlo Verna (Radio Rai), Novella Calligaris (RaiNews24), Lia Capizzi (Sky Sport), Gabriele Cattaneo (Mediaset), Christian Zicche (Swimbiz), Cesare Butini (direttore tecnico squadra nazionale), Gianfranco Saini (direttore sportivo) e dai campioni Domenico Fioravanti, Massimiliano Rosolino, Giorgio Lamberti, Luca Sacchi e Manuela Dalla Valle.
Nella prima fase delle votazioni ciascun membro della giuria ha espresso tre preferenze. Oltre ai finalisti, hanno raccolto voti anche Vito D'Onghia, Stefano Franceschi, Matteo Giunta, Christian Minotti, Simone Palombi, Claudio Rossetto, Antonio Satta e Tanya Vannini (prima volta di un tecnico donna) a dimostrazione dell'altissimo livello raggiunto dagli allenatori italiani e delle ottime prestazioni degli azzurri nelle manifestazioni internazionali.
Nella seconda votazione - con scadenza il 26 novembre - ciascun membro della giuria esprimerà una preferenza tra i tre tecnici finalisti. In caso di parità sarà determinante il voto del presidente della giuria.
Il riconoscimento sarà consegnato in occasione dei Campionati Italiani Assoluti Invernali Frecciarossa, che si svolgeranno a Riccione il 30 novembre e 1° dicembre.
Scopriamo i tre finalisti.
Fabrizio Antonelli nasce a Roma il 27 aprile del 1981. E' atleta della nazionale di nuoto di fondo dal 2005 al 2008. Partecipa al circuito europeo della Coppa Len 2004 e 2005 ed ha come miglior risultato il terzo posto nella 10 km agli assoluti di Lerici nel 2005.
Diventa allenatore di secondo livello nel 2010. Muove i primi passi da allenatore seguendo la squadra esordienti della Nuoto Livorno; nel gennaio del 2009 diventa responsabile tecnico della sezione nuoto del Centro Sportivo Esercito.
In qualità di responsabile della squadra italiana di nuoto partecipa ai campionati mondiali militari a Warendorf in Germania nel 2010, ai Giochi mondiali militari di Rio de Janeiro 2011 e di Mungyeong (Corea) nel 2015. Inizia la sua collaborazione con la Federazione Italiana Nuoto e il settore acque libere dagli europei di Piombino del 2012. Da ottobre di quell'anno assume il ruolo di allenatore di atleti top come Simone Ruffini e Rachele Bruni che porta all'argento olimpico a Rio de Janeiro nel 2016, cui seguono altri successi europei e la prima medaglia mondiale individuale col bronzo nella 10 chilometri a Yeosu per Gwangju 2019. Al gruppo si unisce anche Arianna Bridi, bronzo nella 10 e 25 chilometri al lago Balaton per i mondiali di Budapest nel 2017 e oro europeo nella 25 chilometri a Loch Lomond per gli europei di Glasgow 2018. Nel maggio del 2020 accoglie nel suo gruppo di lavoro Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza, già d'argento iridato nella 5 km a squadre, che hanno l'obiettivo di essere protagonisti sia in piscina sia in acque libere. I risultati sono subito positivi: il campione di tutto dei 1500 migliora il record europeo al Sette Colli post Covid del 2020 e agli europei di Budapest nel 2021 conquista cinque medaglie: ori nella 5 km, sul podio con Dario Verani di bronzo, nella 10 Km e nella 5 km a squadre e argento negli 800 e 1500 con Acerenza compagno di staffetta e bronzo nei 1500. Paltrinieri sembra lanciatissimo verso le Olimpiadi di Tokyo, ma a giugno incombe la mononucleosi che ne mette in discussione perfino la partecipazione. I risultati sono straordinari considerate le premesse: argento negli 800 stile libero, bronzo nella 10 km e quarto posto nei 1500. Di poche settimane fa, invece, l'oro e l'argento rispettivamente negli 800 e 1500 degli europei in vasca corta di Kazan che hanno aperto il triennio verso le Olimpiadi di Parigi 2024.
Alberto Burlina nasce a Vicenza l'11 febbraio 1969. Diplomato perito tecnico-meccanico, specializzato in lavori subacquei ed iperbarici. Nelle camere iperbariche lavora fino all'eta di 24 anni. Nel 1991 consegue il brevetto di assistente bagnanti FIN e da quel momento il suo legame con l'acqua è diventato indissolubile. Dal 1995 è tecnico di base; diventa allenatore di secondo livello nel 1999. E' capo allenatore presso la Leosport di Creazzo (VI) e dall'ottobre scorso è consigliere del Comitato Regionale Veneto della Federnuoto. Formatore di centinaia di giovani nuotatori, la sua carriera di allenatore di alto livello è legata a Thomas Ceccon, astro nascente del nuoto italiano che segue sin dai primi successi. Pluricampione olimpico, mondiale ed europeo a livello giovanile, Burlina rende Ceccon un nuotatore polivalente sino a raggiungere molteplici podi internazionali in staffetta fino all'argento olimpico con le 4x100 mista nella frazione a dorso e 4x100 stile libero e alle medaglia individuali con l'argento nei 200 misti e il bronzo nei 50 farfalla agli europei in vasca corta di Kazan. Per tre anni allena anche Stefano Raimondi, sia in piscina sia in palestra, contribuendo alla sua formazione esplosa con le sette medaglie conquistate alle Paralimpiadi di Tokyo.
Collabora con la nazionale dagli Eyof 2011 di Trebisonda (Turchia) quando venne convocato dal tecnico responsabile delle squadre nazionali giovanili Walter Bolognani per seguire Giorgia Biondani che conquistò i bronzi nei 50 stile libero e con la 4x100 mista. Biondani poi partecipa ai mondiali di Budapest 2017, disputando le batterie con la 4x100 stile libero.
Ama definirsi un umile costruttore di giovani per contribuirne alla crescita prima umana e poi sportiva. I suoi allenamenti coniugano l'aspetto tecnico-atletico a quello mentale. Dalla Leosport altri giovani sono in rampa di lancio come Sofia Santori e Nicole Santuliana, già protagoniste in nazionale giovanile agli Eurojrs di Roma 2021, ed Elia Codardini.
Marco Giovanni Pedoja nasce a Varese il 6 gennaio 1986. Dopo la maturità scientifica, si laurea in Scienze Motorie all'Università di Varese nel 2009. Tecnico di base dal 2014, diventa allenatore di secondo livello nel 2016.
E' stato presidente e capo allenatore della NC Brebbia di Varese dal 2011 al 2020, per poi passare al CC Aniene. Buon mistista, gli mancava la rana per aspirare all'alto livello ed è un paradosso considerato che Pedoja lega la sua carriera di allenatore a Nicolò Martinenghi, enfant prodige del nuoto internazionale che segue fin dalle prime bracciate. Due volte campione mondiale e sette europeo in ambito giovanile, Pedoja porta Martinenghi nell'elite del nuoto internazionale cogliendo i risultati più significativi nel 2021: agli europei di Budapest col bronzo nei 50 rana, con la 4x100 mista e con la 4x100 mista mixed; alle Olimpiadi di Tokyo col bronzo nei 100 rana e con la 4x100 mista; ai recenti europei in vasca corta di Kazan col titolo continentale nei 50 rana e con la 4x50 mista da record mondiale, con l'argento nella 4x50 mista mixed e il bronzo nei 50 rana.
Oltre a Martinenghi, Pedoja allena dal 2020 Alessandro Pinzuti - settimo a Budapest nei 100 rana - e da quest'anno Matteo Rivolta che, dopo un paio di stagioni difficili, a Kazan ha conquistato l'argento con la 4x50 mista mixed e nei 50 farfalla e ha stabilito i record italiani dei 50 e 100 farfalla. Pedoja pone al centro del rapporto con gli atleti riservatezza, dialogo e armonia di gruppo che ritiene siano fondamentali per la crescita individuale. La sua prima convocazione con la nazionale è stata nel 2015 per l'Energy Standard di Mosca. Tanti i sogni nel cassetto ce n'è uno in particolare che spera si realizzi ai Giochi di Parigi 2024: l'oro olimpico.
Albo d'oro e finalisti del premio Alberto Castagnetti
2014 Stefano Morini; finalisti Fabrizio Bastelli e Gianni Leoni
2015 Stefano Morini; finalisti Matteo Giunta ed Emanuele Sacchi
2016 Stefano Morini; finalisti Fabrizio Antonelli e Claudio Rossetto
2017 Stefano Morini; finalisti Matteo Giunta e Christian Minotti
2018 Christian Minotti; finalisti Stefano Morini e Antonio Satta
2019 Matteo Giunta; finalisti Christian Minotti e Stefano Morini
2021 finalisti Fabrizio Antonelli, Alberto Burlina, Marco Giovanni Pedoja
ALBERTO CASTAGNETTI. Nasce a Verona il 3 febbraio 1943. Da atleta partecipa ai Giochi Olimpici di Monaco 1972 e ai mondiali di Belgrado 1973, inoltre conquista numerosi titoli italiani con le staffette e si piazza secondo nei 100 stile libero ai campionati assoluti di Napoli, nel 1969. Commissario tecnico della nazionale italiana di nuoto ininterrottamente dal 1987 alla prematura scomparsa avvenuta il 12 ottobre 2009, ha allenato campioni del calibro di Giorgio Lamberti, Roberto Gleria, Marcello Guarducci, Giovanni Franceschi, Domenico Fioravanti, Massimiliano Rosolino, Emiliano Brembilla, Federica Pellegrini.
Grazie alla sua conduzione l'Italia del nuoto arricchisce il medagliere olimpico con 4 ori, 2 argenti e 7 bronzi, diventando così una delle più rilevanti potenze mondiali. Nel quadriennio che conduce alle Olimpiadi di Pechino 2008 cresce la striscia di risultati importanti sotto la sua direzione tecnica: dal primo storico oro olimpico al femminile di Federica Pellegrini nei 200 stile libero al doppio titolo mondiale di Filippo Magnini nei 100 stile libero, dai record mondiali della Pellegrini nei 200 e 400 stile libero, al primo oro europeo femminile conquistato a Budapest 2006 nei 400 misti di Alessia Filippi, alle 60 medaglie internazionali (4 alle Olimpiadi, 5 ai Mondiali, 10 ai Mondiali in vasca corta, 21 agli Europei e 20 agli Europei in vasca corta) di Massimiliano Rosolino, al prestigioso primato continentale della 4x200 stile libero femminile. Il post Giochi Olimpici 2008 riparte con ulteriori grandi soddisfazioni per Castagnetti e il nuoto italiano. Ai mondiali di Roma 2009 arrivano il doppio oro con record del mondo di Federica Pellegrini nei 200 e 400 stile libero, l'oro nei 1500 e il bronzo negli 800 stile libero di Alessia Filippi.
Alberto Castagnetti nel 2013 è stato inserito nella Hall of Fame del nuoto con sede a Fort Lauderdale in Florida.
Isl ad Eindhoven. Rivolta e Razzetti show e record
Raggi azzurri illuminano la quinta giornata delle semifinali ad otto squadre della ISL, in svolgimento alla Peter Van den Hoogenband di Eindhoven. Uno strepitoso Matteo Rivolta si impone nei 100 farfalla, sbriciolando il record italiano. Il 30enne milanese - tesserato per Fiamme Oro e CC Aniene, allenato da Marco Pedoja, argento europeo a Kazan - nuota in 49''05 (22''73 ai 50) e cancella il 49''54 che siglò sempre ad Eindhoven in World Cup nel 2017. Alle spalle del velocista meneghino, che fissa anche la quarta prestazione mondiale stagionale, gli statunitensi Camden Murphy e Zach Harting rispettivamente in 49''88 e 50''45. Più lontano Thomas Ceccon (Fiamme Oro/Leosport) settimo in 51''20.
Vittoria e record italiano anche per Alberto Razzetti nei 200 misti. Il 22enne di Genova - tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, oro europeo nei 200 farfalla con record italiano (1'50''24) e argento nei 400 misti - si impone in 1'52''10, unico a scendere sotto l'1'53 in gara, e abbassa l'1'52''49 con cui Thomas Ceccon ha conquistato l'argento a Kazan, proprio precedendo "Razzo" che si prese il bronzo con il personale in 1'52''75.
Azzurri strepitosi nei 50 rana. Li vince il primatista italiano (25''37) e bronzo europeo Nicolò Martinenghi - tesserato per CC Aniene, allenato da Pedoja, oro continentale nella doppia distanza ed altro alfiere della 4x50 mista da record mondiale - in 25''73, un centesimo in meno rispetto al bielorusso e campione a Kazan Ilya Shymanovich (25''74). Terzo è Fabio Scozzoli (Esercito/Imolanuoto) in 25''76. Tra le femmine vittoria di Arianna Castiglioni che mette alle spalle gli acciacchi della scorsa settimana. La 24enne di Busto Arsizio e campionessa europea in carica - tesserata per Fiamme Gialle e Team Insubrika, preparata dal tecnico federale Gianni Leoni, in Russia bronzo con la 4x50 mista e in vasca lunga argento nei 100 agli Europei di Budapest - è la più veloce in 29''78. Seconda è Martina Carraro (Fiamme Azzurre/NC Azzurra 91) in 30''05.
Lorenzo Zazzeri è ottimo secondo nei 50 stile libero. Il 27enne fiorentino e vice campione europeo - tesserato per Esercito e RN Florentia, seguito da Paolo Palchetti, agli Europei di Kazan anche oro con record mondiale con la 4x50 mista e argento con la 4x50 sl mixed - chiude in 20''87, a tre centesimi dal primato personale di 20''84. Davanti a lui c'è solo il britannico Benjamin Proud - argento europeo in vasca lunga a Budapest 2020 - in 20''87. Terzo è lo statunitense Ryan Hoffer in 21''26. Alessandro Miressi (Fiamme Oro/CN Torino) è quarto in 21''34. Vincono, i Centurions, anche nella staffetta veloce maschile un 3’06″67 con Miressi 46″08, Grinev 46″33, Ceccon 46″51, Ciampi 47″75. Nella mista finale, per l’inezia di 7 centesimi, il team italiano è secondo con un super Rivolta da 49″87 dopo Ceccon 50″54 e Kamminga 55″63.
Così gli azzurri nelle semifinali della 5^ giornata
100 farfalla fem
1. Louise Hansson (Tor) 55''91
2. Sarah Sjostrom (Ens) 55''99
3. Madeline Banic (Ens) 56''96
4. Elena Di Liddo (Aqc) 57''07
5. Silvia Di Pietro (Aqc) 57''19
100 farfalla mas
1. Matteo Rivolta (Aqc) 49''05 RI (precedente 49''54 di Matteo Rivolta del 12/08/2017 ad Eindhoven)
2. Camden Murphy (Dct) 49''88
3. Zach Harting (Dct) 50''45
7. Thomas Ceccon (Aqc) 51''20
200 dorso fem
1. Kylie Masse (Tor) 2'01''52
2. Anastasiya Shkurdai (Ens) 2'02''43
3. Lisa Bratton (Tor) 2'02''78
5. Federica Pellegrini (Aqc) 2'06''01
8. Alessia Polieri (Aqc) 2'12''86
200 dorso mas
1. Evgeny Rylov (Ens) 1'51''47
2. Leonardo de Deus (Aqc) 1'52''99
3. Jay Litherland (Dct) 1'53''50
6. Simone Sabbioni (Aqc) 1'54''35
200 rana fem
1. Maria Temnikova (Dct) 2'19''38
2. Tessa Cieplucha (Tor) 2'21''32
3. Jessica Vall (Ens) 2'21''50
5. Martina Carraro (Aqc) 2'21''75
200 rana mas
1. Ilya Shymanovich (Ens) 2'02''06
2. Arno Kamminga (Aqc) 2'02''32
3. Anton McKee (Tor) 2'04''55
7. Nicolò Martinenghi (Aqc) 2'05''58
4x100 stile libero fem
1. Energy Standard 3'28''55
2. Toronto Titans 3'28''85
3. Aqua Centurions 3'31''08
Maria Kameneva, Holly Barratt, Lidon Munoz del Campo, Federica Pellegrini 53''01
50 stile libero mas
1. Benjamin Proud (Ens) 20''64
2. Lorenzo Zazzeri (Tor) 20''87
3. Ryan Hoffer (Dct) 21''26
4. Alessandro Miressi (Aqc) 21''34
50 stile libero fem
1. Sarah Sjostrom (Ens) 23''08
2. Kasia Wasick (Tor) 23''38
3. Mariia Kameneva (Aqc) 23''85
8. Silvia Di Pietro (Aqc) 24''63
200 misti mas
1. Alberto Razzetti (Aqc) 1'52''10 RI (precedente 1'52''49 di Thomas Ceccon del 05/11/2021 a Kazan; prec. pp 1'52''75 del 05/11/2021 a Kazan)
2. Chase Kalisz (Aqc) 1'53''95
3. Max Litchfield (Tor) 1'54''76
200 misti fem
1. Mary-Sophie Harvey (Ens) 2'05''67
2. Bailey Andison (Dct) 2'06''43
3. Zsuzsanna Jakabos (Dct) 2'07''77
8. Alessia Polieri (Aqc) 2'17''42
50 rana mas
1. Nicolò Martinenghi (Aqc) 25''73
2. Ilya Shymanovich (Ens) 25''74
3. Fabio Scozzoli (Aqc) 25''76
50 rana fem
1. Arianna Castiglioni (Aqc) 29''78
2. Martina Carraro (Aqc) 30''05
3. Siobhan Haughey (Ens) 30''06
4x100 stile libero mas
1. Aqua Centurions 3'06''07
Alessandro Miressi 46''08, Vladislav Grinev, Thomas Ceccon 46''51, Matteo Ciampi 47''75
2. Energy Standard 3'07''56
3. DC Trident 3'08''83
50 dorso fem
1. Kylie Masse (Tor) 26''04
2. Louise Hansson (Tor) 26''31
3. Linnea Mack (Dct) 26''39
8. Elena Di Liddo (Aqc) 26''72
50 dorso mas
1. Mark Nikolaev (Dct) 22''67
2. Kliment Kolesnikov (Ens) 23''19
3. Evgeby Rylov (Ens) 23''31
7. Simone Sabbioni (Aqc) 24''12
400 stile libero fem
Nessuna italiana in gara
400 stile libero mas
1.Luc Kroon (Tor) 3’39″53
2. Michael Litchfield (Tor) 3’40″40
3. Kregor Zirk (Ens) 3’42″12
4. Matteo Ciampi (Cen) 3’43″22
4x100 mista fem
1. Toronto Titans 3’49″09
(Masse 56″16, Sztandera 1’06″03, Hansson 55″58, Wasick 51″32)
2. Energy Standard 3’50″06
3. DC Trident 3’50″94
4. Aqua Centurions 3’51″35
(Kameneva 57″08, Carraro 1’04″72, Di Liddo 56″65, Pellegrini 52″90),
6. Centurions-2 3’53″11 (2a f. Castiglioni 1’04″17, 3a f. Di Pietro 56″66).
4x100 mista mas
1. Energy Standard 3’22″25
(Rylov 50″22, Shymanovich 55″26, Barrett 50″82, Kolesnikov 45″95)
2. Aqua Centurions 3’22″32 (Ceccon 50″54, Kamminga 55″63, Rivolta 49″87, Grinev 46″28),
3. DC Trident 3’24″27,
4. Centurions-2 3’26″51 (De Deus 52″32, Martinenghi 56″72, Scozzoli 51″42, Miressi 46″05),
5. Toronto Titans 3’26″61 (4a f. Zazzeri 46″72),
8. Toronto-2 3’32″99 (3a f. Razzetti 50″75)
foto di Andrea Staccioli e Giorgio Scala / DBM - Inside. L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
Premio Allenatore dell'anno "Alberto Castagnetti". Aperte le votazioni della settima edizione

Torna il premio "Alberto Castagnetti" destinato all'allenatore dell'anno. Giunto alla settima edizione, dopo la pausa del 2020, il riconoscimento sarà attribuito al tecnico di almeno un atleta di interesse nazionale che riceverà il maggior numero di preferenze da una giuria composta da giornalisti, ex campioni di nuoto e dirigenti federali.
La giuria dell'edizione 2021 è presieduta dal consigliere federale e team leader della nazionale di nuoto Roberto Del Bianco ed è composta da Camillo Cametti (responsabile della commissione media della Ligue Europeenne de Natation e già responsabile di quella della Federation Internationale de Natation), Piero Mei e Roberto Perrone (decani del nuoto e del giornalismo sportivo), Paolo De Laurentiis (Corriere dello Sport), Stefano Arcobelli (Gazzetta dello Sport), Giorgio Pasini (TuttoSport), Arianna Ravelli (Corriere della Sera), Benny Lucchi Casadei (il Giornale), Alessandra Retico (la Repubblica), Giulia Zonca (La Stampa), Tommaso Mecarozzi (Rai Sport), Carlo Verna (Radio Rai), Novella Calligaris (RaiNews24), Lia Capizzi (Sky Sport), Gabriele Cattaneo (Mediaset), Christian Zicche (Swimbiz), Cesare Butini (direttore tecnico squadra nazionale), Gianfranco Saini (direttore sportivo) e dai campioni Domenico Fioravanti, Massimiliano Rosolino, Giorgio Lamberti, Luca Sacchi e Manuela Dalla Valle.
Nella prima fase - con scadenza il 19 novembre - ciascun membro della giuria designerà tre tecnici. Attraverso il conteggio dei voti pervenuti sarà definita la rosa dei tre allenatori con il maggior gradimento.
Nella seconda votazione - con scadenza il 26 novembre - ciascun membro della giuria esprimerà una preferenza tra i tre tecnici finalisti. In caso di parità sarà determinante il voto del presidente della giuria.
Il riconoscimento sarà consegnato in occasione dei Campionati Italiani Assoluti Invernali Frecciarossa, che si svolgeranno a Riccione il 30 novembre e 1° dicembre.
Albo d'oro e finalisti del premio Alberto Castagnetti
2014 Stefano Morini; finalisti Fabrizio Bastelli e Gianni Leoni
2015 Stefano Morini; finalisti Matteo Giunta ed Emanuele Sacchi
2016 Stefano Morini; finalisti Fabrizio Antonelli e Claudio Rossetto
2017 Stefano Morini; finalisti Matteo Giunta e Christian Minotti
2018 Christian Minotti; finalisti Stefano Morini e Antonio Satta
2019 Matteo Giunta; finalisti Christian Minotti e Stefano Morini
ALBERTO CASTAGNETTI. Nasce a Verona il 3 febbraio 1943. Da atleta partecipa ai Giochi Olimpici di Monaco 1972 e ai mondiali di Belgrado 1973, inoltre conquista numerosi titoli italiani con le staffette e si piazza secondo nei 100 stile libero ai campionati assoluti di Napoli, nel 1969. Commissario tecnico della nazionale italiana di nuoto ininterrottamente dal 1987 alla prematura scomparsa avvenuta il 12 ottobre 2009, ha allenato campioni del calibro di Giorgio Lamberti, Roberto Gleria, Marcello Guarducci, Giovanni Franceschi, Domenico Fioravanti, Massimiliano Rosolino, Emiliano Brembilla, Federica Pellegrini.
Grazie alla sua conduzione l'Italia del nuoto arricchisce il medagliere olimpico con 4 ori, 2 argenti e 7 bronzi, diventando così una delle più rilevanti potenze mondiali. Nel quadriennio che conduce alle Olimpiadi di Pechino 2008 cresce la striscia di risultati importanti sotto la sua direzione tecnica: dal primo storico oro olimpico al femminile di Federica Pellegrini nei 200 stile libero al doppio titolo mondiale di Filippo Magnini nei 100 stile libero, dai record mondiali della Pellegrini nei 200 e 400 stile libero, al primo oro europeo femminile conquistato a Budapest 2006 nei 400 misti di Alessia Filippi, alle 60 medaglie internazionali (4 alle Olimpiadi, 5 ai Mondiali, 10 ai Mondiali in vasca corta, 21 agli Europei e 20 agli Europei in vasca corta) di Massimiliano Rosolino, al prestigioso primato continentale della 4x200 stile libero femminile. Il post Giochi Olimpici 2008 riparte con ulteriori grandi soddisfazioni per Castagnetti e il nuoto italiano. Ai mondiali di Roma 2009 arrivano il doppio oro con record del mondo di Federica Pellegrini nei 200 e 400 stile libero, l'oro nei 1500 e il bronzo negli 800 stile libero di Alessia Filippi.
Alberto Castagnetti nel 2013 è stato inserito nella Hall of Fame del nuoto con sede a Fort Lauderdale in Florida.
Europei. Aggiornati tutti i record. Voci di Barelli e Butini. Medagliere, primati e statistiche
L'Italia chiude la 21esima edizione dei campionati europei di nuoto in vasca corta vincendo per la quarta edizione consecutiva la classifica per nazioni avanti ai padroni di casa della Russia, piazzandosi al terzo posto del medagliere col maggior numero di medaglie conquistate (35; 7-18-10) alle spalle di Russia (11 ori) e Olanda (8 ori) e aggiornando quasi tutti i record della rassegna: record per numero di medaglie e di medaglie d'oro di Netanya eguagliato (7) però con sei atleti diversi, 29 atleti nelle finali individuali (15 uomini e 14 donne, uno in meno di Glasgow dove furono 17 uomini e 13 donne), 22 atleti a medaglia individuale (10 donne e 12 uomini), 63 presenze gara in finale (19 in più di Glasgow!), 78 primati personali con un record mondiale, due record europei e 23 record italiani. Numeri straordinari che aprono il triennio verso le Olimpiadi di Parigi 2024 e la stagione che culminerà con i Campionati europei di Roma (11-21 agosto).
Il commento del presidente Paolo Barelli: "Siamo orgogliosi di questa squadra che rappresenta la professionalità di atleti e tecnici e premia la pianificazione federale. I prestigiosi risultati sono da attribuire prevalentemente alla capacità delle società sportive di sostenere l'intero movimento, formando e crescendo i nuotatori che poi arrivano in nazionale. Il ringraziamento va a loro, ai loro presidenti, ai dirigenti e ai collaboratori che - malgrado le enormi difficoltà provocate dalla pandemia, i lunghi mesi di chiusure obbligatorie, gli insufficienti sostegni economici ricevuti - sono riusciti ad assicurare continuità di spazi acqua e assistenza agli atleti di alto livello. L'Italia del nuoto è ormai una realtà consolidata a livello internazionale ed è sempre più difficile confermarsi e alzare la qualità delle prestazioni. Per riuscirci le società sportive hanno bisogno di sostegni economici e fiscali, che le aiutino a recuperare 18 mesi drammatici. Il rischio è la chiusura di molte piscine con danni al comparto sportivo, ma anche ai cittadini di tutte le età che svolgono attività motoria e di conseguenza allo sport di alto livello".
Il commento del direttore tecnico Cesare Butini: "E' stato un ottimo modo di aprire l'inedito triennio olimpico e non solo per le medaglie. A me preme sottolineare le prestazioni di tutta la squadra; alcune notevoli sono state realizzate da atleti alle prime esperienze internazionali che hanno avuto la capacità di rendersi subito protagonisti. La forza di questo gruppo è proprio la capacità di legare gli atleti giovani a quelli più esperti producendo stimoli ed emulazione che accresce l'intero ambiente. Gli esempi sono il podio dei 50 farfalla, con Matteo Rivolta e Thomas Ceccon insieme a medaglia malgrado appartengano a due generazioni completamente differenti, e l'impresa di Alberto Razzetti che è riuscito a battere il fenomeno Kristof Milak spinto anche dall'entusiasmo generato in squadra. A Kazan avevamo tre matricole: Federica Toma, Erika Gaetani e Michele Lamberti che ha conquistato tre medaglie, stabilendo un record italiano e un record del mondo in un pomeriggio. Le punte si sono confermate ad altissimi livelli, i giovani hanno compiuto enormi passi di crescita acquisendo esperienza internazionale. Parte dunque con entusiasmo una stagione densa di impegni: a metà dicembre avremo i mondiali in vasca corta; a seguire i mondiali in lunga a Fukuoka, i Giochi del Mediterraneo ad Orano e infine i Campionati europei di Roma. Bisognerà valutare, dopo la pausa invernale, quali saranno gli effetti sugli atleti di questo precoce inizio di stagione e regolarne l'attività successiva".
MEDAGLIERE ITALIA (7-18-10)
ORO 4x50 mista maschile in 1'30"14 RM - 3/11
con Michele Lamberti 22"62 RI, Nicolò Martinenghi 25"14, Marco Orsi 22"17, Lorenzo Zazzeri 20"21
ORO Martina Carraro nei 100 rana in 1'04"01 pp - 3/11
ORO Nicolò Martinenghi nei 100 rana in 55"63 RI - 4/11
ORO Alberto Razzetti nei 200 farfalla in 1'50"24 RI - 5/11
ORO Marco Orsi nei 100 misti in 50"95 RI - 7/11
ORO Arianna Castiglioni nei 50 rana in 29"66 - 7/11
ORO Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero in 7'27"94 RE - RI - 7/11
ARGENTO Sara Franceschi nei 400 misti in 4'30"47 pp - 2/11
ARGENTO Matteo Ciampi nei 400 stile libero in 3'38"58 pp - 2/11
ARGENTO 4x50 stile libero maschile in 1'22"92 - 2/11
con Alessandro Miressi 21"20, Thomas Ceccon 20"82, Lorenzo Zazzeri 20"24, Marco Orsi 20"66
ARGENTO Michele Lamberti nei 50 dorso in 22"65 RI - 3/11
ARGENTO Michele Lamberti nei 100 farfalla in 49"79 pp - 3/11
ARGENTO Simona Quadarella negli 800 stile libero in 8'10"54 - 3/11
ARGENTO Margheria Panziera nei 200 dorso in 2'02"05 - 4/11
ARGENTO Lorenzo Zazzeri nei 50 stile libero in 20"84 pp - 4/11
ARGENTO Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero in 14'13"07 - 4/11
ARGENTO Thomas Ceccon nei 200 misti in 1'52"49 RI - 5/11
ARGENTO Simona Quadarella nei 1500 stile libero in 15'34"16 - 5/11
ARGENTO Matteo Rivolta nei 50 farfalla in 22"14 RI - 6/11
ARGENTO 4x50 mixed stile libero in 1'29"40 - 6/11
con Alessandro Miressi 21"33, Lorenzo Zazzeri 20"59, Silvia Di Pietro 23"48 e Costanza Cocconcelli 24"00
ARGENTO Lorenzo Mora nei 200 dorso in 1'49"73 RI - 7/11
ARGENTO Alberto Razzetti nei 400 misti in 4'00"34 RI - 7/11
ARGENTO Benedetta Pilato nei 50 rana in 29"75 - 7/11
ARGENTO Alessandro Miressi nei 100 stile libero in 45"84 RI - 7/11
ARGENTO 4x50 mixed mista in 1'36"39 RI - 7/11
con Michele Lamberti 22"72, Nicolò Martinenghi 25"13, Elena Di Liddo 25"09, Silvia Di Pietro 23"45
BRONZO Marco De Tullio nei 400 stile libero in 3'38"80 pp - 2/11
BRONZO Ilaria Bianchi nei 200 farfalla in 2'05"43 - 4/11
BRONZO 4x50 mista femminile in 1'44"46 RI - 4/11
con Silvia Scalia 26"59, Arianna Castiglioni 29"36, Elena Di Liddo 24"97, Silvia Di Pietro 23"54
BRONZO Martina Rita Caramignoli nei 1500 stile libero in 15'37"33 - 5/11
BRONZO Alberto Razzetti nei 200 misti in 1'52"75 pp - 5/11
BRONZO Francesca Fangio nei 200 rana in 2'19"69 pp - 5/11
BRONZO Thomas Ceccon nei 50 farfalla in 22"24 - 6/11
BRONZO Nicolò Martinenghi nei 50 rana in 25"54 - 7/11
BRONZO Michele Lamberti nei 200 dorso in 1'50"26 pp - 7/11
BRONZO Silvia Di Pietro nei 50 farfalla in 25"09 - 7/11
ALTRE PRESENZE IN FINALE (totali 63; 57 individuali e 6 staffette);
4. Alessia Polieri nei 400 misti in 4'32"24 - 2/11
4. 4x50 stile libero femminile in 1'37"02 - 2/11
con Elena Di Liddo 24"61 pp, Silvia Di Pietro 23"66, Costanza Cocconcelli 24"96, Chiara Tarantino 23"79
8. Silvia Di Pietro nei 50 stile libero in 24"37 - 3/11
6. Lorenzo Mora nei 50 dorso in 23"19 - 3/11
5. Arianna Castiglioni nei 100 rana in 1'04"75 - 3/11
5. Martina Rita Caramignoli negli 800 stile libero in 8'14"36 - 3/11
8. Marco Orsi nei 50 stile libero in 21"32 - 4/11
6. Alessia Polieri nei 200 farfalla in 2'07"95 - 4/11
7. Costanza Cocconcelli nei 100 misti in 59"10 - 4/11
7. Domenico Acerenza nei 1500 stile libero in 14'38"85 - 4/11
5. Fabio Scozzoli nei 100 rana in 56"34 - 4/11
5. Silvia Di Pietro nei 100 stile libero in 52"71 pp - 5/11
5. Matteo Rivolta nei 100 dorso in 50"07 pp - 5/11
6. Lorenzo Mora nei 100 dorso in 50"19 - 5/11
5. Martina Carraro nei 200 rana in 2'19"91 - 5/11
4. Silvia Scalia nei 50 dorso in 26"18 RI - 5/11
7. Elena Di Liddo nei 50 dorso in 26"39 - 5/11
7. Margherita Panziera nei 100 dorso in 57"53 - 6/11
4. Matteo Ciampi nei 200 stile libero in 1'42"82 pp - 6/11
8. Marco De Tullio nei 200 stile libero in 1'44"04 - 6/11
4. Elena Di Liddo nei 100 farfalla in 56"61 - 6/11
8. Ilaria Bianchi nei 100 farfalla in 57"98 - 6/11
4. Costanza Cocconcelli nei 200 misti in 2'08"59 pp - 6/11
4. Fabio Scozzoli nei 50 rana 25"79 - 7/11
5. Simona Quadarella nei 400 stile libero in 4'02"10 - 7/11
5. Pier Andrea Matteazzi nei 400 misti in 4'07"44 pp - 7/11
4. Lorenzo Zazzeri nei 100 stile libero in 46"19 pp - 7/11
6. Elena Di Liddo nei 50 farfalla in 25"43 - 7/11
RECORD MONDIALE (1)
Staffetta 4x50 mista maschile in 1'30"14 - finale 3/11
con Michele Lamberti 22"62 RI, Nicolò Martinenghi 25"14, Marco Orsi 22"17, Lorenzo Zazzeri 20"21
RECORD EUROPEI (2)
Staffetta 4x50 mista maschile in 1'30"14 - finale 3/11
con Michele Lamberti 22"62 RI, Nicolò Martinenghi 25"14, Marco Orsi 22"17, Lorenzo Zazzeri 20"21
Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero in 7'27"94 - finale 7/11
RECORD ITALIANI (23)
Michele Lamberti nei 50 dorso in 22"91 - batteria 2/11
Michele Lamberti nei 50 dorso in 22"79 - semifinale 2/11
Michele Lamberti nei 50 dorso in 22"65 - finale 3/11
Michele Lamberti nei 50 dorso in 22"62 - prima frazione 4x50 mista da record del mondo, finale 3/11
Staffetta 4x50 mista maschile in 1'30"14 - finale 3/11
con Michele Lamberti 22"62 RI, Nicolò Martinenghi 25"14, Marco Orsi 22"17, Lorenzo Zazzeri 20"21
Nicolò Martinenghi nei 100 rana in 55"63 RI - finale 4/11
Staffetta 4x50 mista femminile in 1'44"46 - finale 4/11
con Silvia Scalia 26"59, Arianna Castiglioni 29"36, Elena Di Liddo 24"97, Silvia Di Pietro 23"54
Matteo Rivolta nei 50 farfalla in 22"47 RI - batteria 5/11
Thomas Ceccon nei 200 misti in 1'52"49 RI - finale 5/11
Alberto Razzetti nei 200 farfalla in 1'50"24 RI - finale 5/11
Silvia Scalia nei 50 dorso in 26"18 RI - finale 5/11
Thomas Ceccon nei 50 farfalla in 22"19 RI - semifinale 5/11
Matteo Rivolta nei 50 farfalla in 22"14 RI - finale 6/11
Nicolò Martinenghi nei 50 rana in 25"37 RI - semifinale 6/11
Alessandro Miressi nei 100 stile libero in 45"87 RI - semifinale 6/11
Alessandro Miressi nei 100 stile libero in 45"84 RI - finale 7/11
Silvia Di Pietro nei 50 farfalla in 25"03 RI - semifinale 6/11
Lorenzo Mora nei 200 dorso in 1'50"17 RI - semifinale 6/11
Lorenzo Mora nei 200 dorso 1'49"73 RI - finale 7/11
Marco Orsi nei 100 misti in 50"95 RI - finale 7/11
Alberto Razzetti nei 400 misti in 4'00"34 RI - finale 7/11
Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero in 7'27"94 RE - RI - finale 7/11
Staffetta 4x50 mixed mista in 1'36"39 - finale 7/11
con Michele Lamberti 22"72, Nicolò Martinenghi 25"13, Elena Di Liddo 25"09, Silvia Di Pietro 23"45
PRIMATI PERSONALI (78)
Marco De Tullio nei 400 stile libero in 3'40"77 - batteria 2/11
Marco De Tullio nei 400 stile libero in 3'38"80 - finale 2/11
Matteo Ciampi nei 400 stile libero in 3'38"58 - finale 2/11
Costanza Cocconcelli nei 50 stile libero in 24"66 - batteria 2/11
Costanza Cocconcelli nei 50 stile libero in 24"45 - semifinale 2/11
Elena Di Liddo nella prima frazione della 4x50 stile libero in 24"61 - finale 2/11
Federica Toma nei 50 stile libero in 25"62 - batteria 2/11
Michele Lamberti nei 50 dorso in 22"91 RI - batteria 2/11
Michele Lamberti nei 50 dorso in 22"79 RI - semifinale 2/11
Michele Lamberti nei 50 dorso in 22"65 - finale 3/11
Michele Lamberti nei 50 dorso in 22"62 - prima frazione 4x50 mista da record del mondo, finale 3/11
Lorenzo Mora nei 50 dorso in 23"01 - batteria 2/11
Francesca Fangio nei 100 rana in 1'04''86 - batteria 2/11
Michele Lamberti nei 100 farfalla in 50"17 - batteria 2/11
Michele Lamberti nei 100 farfalla in 50"11 - semifinale 2/11
Michele Lamberti nei 100 farfalla in 49"79 - finale 3/11
Alberto Razzetti nei 100 farfalla in 50"83 - batteria 2/11
Alberto Razzetti nei 100 farfalla in 50"29 - semifinale 2/11
Giacomo Carini nei 100 farfalla in 51"82 - batteria 2/11
Sara Franceschi nei 400 misti in 4'30"47 - finale 2/11
Federica Toma nei 200 dorso in 2'07"76 - batteria 3/11
Lorenzo Zazzeri nei 50 stile libero in 20"92 - batteria 3/11
Nicolò Martinenghi nei 100 rana in 56"39 - batteria 3/11
Nicolò Martinenghi nei 100 rana in 55"63 RI - finale 4/11
Leonardo Deplano nei 50 stile libero in =21"47 - batteria 3/11
Federico Poggio nei 100 rana in 58"38 - batteria 3/11
Domenico Acerenza nei 1500 in 14'32"56 - batteria 3/11
Martina Carraro nei 100 rana in 1'04"01 - finale 3/11
Costanza Cocconcelli nei 100 stile libero in 53"56 - batteria 4/11
Costanza Cocconcelli nei 100 stile libero in 53"26 - semifinale 4/11
Chiara Tarantino nei 100 stile libero in 53"60 - batteria 4/11
Michele Lamberti nei 100 dorso in 50"86 - batteria 4/11
Federica Toma nei 50 dorso in 27"59 - batteria 4/11
Lorenzo Zazzeri nei 50 stile libero in 20"84 - finale 4/11
Alberto Razzetti nei 200 misti in 1'53"39 - semifinale 4/11
Alberto Razzetti nei 200 misti in 1'52"75 - finale 5/11
Silvia Di Pietro nei 100 stile libero in 52"75 - semifinale 4/11
Silvia Di Pietro nei 100 stile libero in 52"71 - finale 5/11
Lorenzo Mora nei 100 dorso in 50"12 - semifinale 4/11
Elena Di Liddo nei 50 dorso in 26"25 - semifinale 4/11
Elena Di Liddo nei 50 dorso in =26"39 - finale 5/11
Silvia Scalia nei 100 dorso in 57"15 - batteria 5/11
Federica Toma nei 100 dorso in 58"90 - batteria 5/11
Erika Gaetani nei 100 dorso in 59"52 - batteria 5/11
Matteo Ciampi nei 200 stile libero in 1'43"14 - batteria 5/11
Matteo Ciampi nei 200 stile libero in 1'42"82 - finale 6/11
Marco De Tullio nei 200 stile libero in 1'43"81 - batteria 5/11
Marco De Tullio nei 200 stile libero in 1'43"62 - semifinale 5/11
Michele Lamberti nei 50 farfalla in 22"81 - batteria 5/11
Matteo Rivolta nei 50 farfalla in 22"47 RI - batteria 5/11
Matteo Rivolta nei 50 farfalla in 22"27 pp - semifinale 5/11
Matteo Rivolta nei 50 farfalla in 22"14 RI - finale 6/11
Thomas Ceccon nei 50 farfalla in 22"54 - batteria 5/11
Thomas Ceccon nei 50 farfalla in 22"19 RI - semifinale 5/11
Thomas Ceccon nei 200 misti in 1'52"49 RI - finale 5/11
Matteo Rivolta nei 100 dorso in 50"07 - finale 5/11
Francesca Fangio nei 200 rana in 2'19"69 - finale 5/11
Alberto Razzetti nei 200 farfalla in 1'50"24 RI - finale 5/11
Silvia Scalia nei 50 dorso in 26"18 RI - finale 5/11
Francesca Fangio nei 50 rana in 30"80 - batteria 6/11
Lorenzo Zazzeri nei 100 stile libero in 46"67 - batteria 6/11
Lorenzo Zazzeri nei 100 stile libero in 46"37 - semifinale 6/11
Lorenzo Zazzeri nei 100 stile libero in 46"19 pp - finale 7/11
Leonardo Deplano nei 100 stile libero in 46"98 - batteria 6/11
Elena Di Liddo nei 50 farfalla in 25"37 =pp - batteria 6/11
Silvia Di Pietro nei 50 farfalla in 25"03 RI - semifinale 6/11
Costanza Cocconcelli nei 200 misti in 2'08"59 - finale 6/11
Nicolò Martinenghi nei 50 rana in 25"37 RI - semifinale 6/11
Alessandro Miressi nei 100 stile libero in 45"87 RI - semifinale 6/11
Alessandro Miressi nei 100 stile libero in 45"84 RI - finale 7/11
Lorenzo Mora nei 200 dorso in 1'50"17 RI - semifinale 6/11
Lorenzo Mora nei 200 dorso 1'49"73 RI - finale 7/11
Michele Lamberti nei 200 dorso in 1'52"01 - semifinale 6/11
Michele Lamberti nei 200 dorso in 1'50"26 pp - finale 7/11
Marco Orsi nei 100 misti in 50"95 RI - finale 7/11
Alberto Razzetti nei 400 misti in 4'00"34 RI - finale 7/11
Pier Andrea Matteazzi nei 400 misti in 4'07"44 pp - finale 7/11
Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero in 7'27"94 RE - RI - finale 7/11
CLASSIFICA PER NAZIONI
38 delegazioni a punti
1. Italia 1073
2. Russia 1051
3. Olanda 580
4. Svezia 365
5. Polonia 328
MEDAGLIERE
20 nazioni a medaglia
1. Russia 11 - 5 - 8 = 24
2. Olanda 8 - 5 - 5 = 18
3. Italia 7 - 18 - 10 = 35
MEDAGLIERE STORICO DELL'ITALIA
1996 Rostock (Ger) 2 - 2 - 1 = 5
1998 Sheffield (Gbr) 1 - 2 - 1 = 4
1999 Lisbona (Por) 1 - 1 - 2 = 4
2000 Valencia (Esp) 7 - 1 - 1 = 9
2001 Anversa (Bel) 2 - 0 - 1 = 3
2002 Riesa (Ger) 5 - 2 - 2 = 9
2003 Dublino (Irl) 1 - 3 - 3 = 7
2004 Vienna (Aut) 3 - 3 - 2 = 8
2005 Trieste (Ita) 3 - 4 - 6 = 13
2006 Helsinki (Fin) 4 - 3 - 2 = 9
2007 Debrecen (Hun) 2 - 3 - 4 = 9
2008 Rijeka (Cro) 5 - 5 - 8 = 18
2009 Istanbul (Tur) 1 - 3 - 1 = 5
2010 Eindhoven (Ned) 4 - 7 - 7 = 18
2011 Stettino (Pol) 3 - 2 - 4 = 9
2012 Chartres (Fra) 4 - 2 - 3 = 9
2013 Herning (Den) 2 - 4 - 8 = 14
2015 Netanya (Isr) 7 - 5 - 5 = 17
2017 Copenhagen (Den) 5 - 7 - 5 = 17
2019 Glasgow (Gbr) 6 - 7 - 7 = 20
2021 Kazan (Rus) 7 - 18 - 10 = 35
TOT. 75 ori - 84 argenti - 83 bronzi = 242 medaglie
Europei. Altre 11 medaglie con Paltrinieri, Orsi e Castiglioni d'oro! L'Italia vince il trofeo per nazioni
Tre ori, cinque argenti e tre bronzi, con lo straordinario record europeo di Gregorio Paltrinieri, chiudono l'ultima giornata dei 21esimi campionati europei di nuoto in vasca corta, disputati all'Aquatics Palace di Kazan, che certificano il trionfo dell'Italia nella classifica per nazioni per la quarta volta consecutiva con 1073 punti (22 più dei padroni di casa della Russia) e il record storico di medaglie (35; 7-18-10).
STUPEFACENTE PALTRINIERI NEGLI 800. E' l'ultima finale individuale della rassegna. Gregorio Paltrinieri contro Florian Wellbrock, in vasca lunga campione del mondo dei 1500 e olimpico della 10 chilometri, che si era imposto nella gara più lunga. L'azzurro cambia tattica e prova a scappare sin dalle prime bracciate, ma il tedesco non si lascia sorprendere e resta attaccato. In nuotata il 27enne di Carpi sembra guadagnare qualcosa che però perde in uscita dalla virata. I due filano a braccetto; al passaggio dei 400 metri sono divisi da 5 centesimi con l'azzurro di Fiamme Oro e Coopernuoto un soffio avanti. Ai 500 metri il vincitore di tutto prova a spingere di più ma il 24enne di Brema recupera con un passivo di 4 centesimi ai 600. L'argento olimpico della distanza e campione mondiale in vasca lunga tiene botta e ai 700 metri raggiunge i 16 centesimi di vantaggio. Le ultime vasche sono pazzesche. A 50 metri dall'arrivo il vantaggio dell'azzurro allenato da Fabrizio Antonelli è di 9 centesimi. Wellbrock prova il tutto per tutto. A poche bracciate dal muro la suspance è pazzesca: Paltrinieri sbarra la strada e vince per 5 centesimi (!) col record europeo di 7'27"94 e passaggi da 1'49"39, 3'43"26, 5'37"06. Battuto il precedente limite continentale di 7'29"17 firmato da Yannick Agnel il 16 novembre 2012 ad Angers. Un successo di personalità e determinazione. Un successo strepitoso, da grande campione. Da protagonista assoluto. Dopo 1500 e 800 la sfida Wellbrock-Paltrinieri è sull'1-1. Prossima tappa i mondiali. “Mi sono fatto proprio un bel regalo e chi se l’aspettava di vincere l’oro con il record europeo, di tenere testa a Wellbrock in questo momento e per giunta di batterlo in volata. Il tedesco le ultime volte mi aveva bastonato: mi sono preso una piccola rivincita. In altri tempi non avrei vinto allo sprint: è merito del lavoro svolto con Fabrizio (Antonelli, ndr) che mi è servito a migliorare questo particolare - spiega il vincitore di tutto - È stata una gara bellissima, quelle che mi piacciono e motivano; vasca dopo vasca mi sono esaltato. Negli ultimi 100 metri mi sono ritrovato con un’energia pazzesca addosso e sono stato cattivo, freddo e lucido. Era la prima volta degli 800 agli europei in corta e sono orgoglioso che il primo a vincerli sia stato io" . Chiosa, da vero leader, di SuperGreg sull'Italnuoto: "Voglio anche soffermarmi sulla squadra; in questo momento credo che siamo la nazionale più forte d’Europa, sicuramente la più completa. Non abbiamo punti deboli e i giovani sono competitivi e danno del filo da torcere ai più esperti. Sono contento di far parte di un gruppo del genere: siamo molto uniti e credo si veda anche all'esterno".
DOPPIETTA ROSA NELLA RANA. Arianna Castiglioni vince i 50 rana in 29"66 sorprendendo la campionessa uscente e primatista europea (28"81) Benedetta Pilato, seconda in 29"75. Entrambe le azzurre nuotano lontane dai personali, ma contava mettere la mano davanti e riescono a lasciare solo la schiena alle avversarie con la russa Nika Godun, terza in 29"80. Per il nuoto italiano è la seconda doppietta consecutiva dopo Glasgow (baby Pilato-Martina Carraro) a dimostrazione della qualità e densità della rana sia maschile sia femminile. Per la 24enne di Busto Arsizio - seguita dal tecnico federale Gianni Leoni - è la prima vittoria internazionale della carriera, nonché seconda medaglia in rassegna dopo il bronzo con la 4x50 mista. “Ho ritrovato un po’ la velocità che mi è mancata in tutta la settimana. Onestamente il tempo non è granché. Avevo detto che in finale contano testa e coraggio più del crono: sono stata lucida - racconta la lombarda, tesserata per Fiamme Gialle e Team Insubrika - È un oro che mi gasa molto, perché in questi giorni ero un po’ giù di morale. Gianni (Leoni, ndr) mi ha aiutato molto, soprattutto psicologicamente e sono salita sul blocco più convinta”. Per la 16enne di Taranto - tesserata per CC Aniene - è un risultato di prestigio che apre la lunga stagione e dà nuove motivazioni dopo l'Olimpiade sotto tono. Questo argento segue il successo della precedente edizione e si aggiunge all'argento iridato di Gwangjiu e all'oro continentale di Budapest dove ha stabilito il record mondiale (29"30). “Tempo alto, ma è normale. Mi manca un po’ di brillantezza. Non avevo molto di più da dare. Va benissimo l’argento e la conferma su un podio internazionale - afferma la ranista pugliese, allenata da Vito D'Onghia - La mia condizione non può che crescere in queste settimane. Non ho preparato questo appuntamento, ma finalizzerò la preparazione per i prossimi".
ORSI D'ORO. Si prende l'oro a 31 anni suonati con classe e potenza. Marco Orsi sfrutta esplosività e subacqua e stravince in 50"95 (passaggio in 22"89) col record italiano i 100 misti. L'azzurro di Budrio migliora il precedente di 51"03 che aveva stabilito in occasione dell'argento mondiale ad Hangzhou il 14 dicembre 2018 e spiazza gli avversari. Primo dall'inizio alla fine, l'atleta tesserato per le Fiamme Oro ed allenato Roberto Odaldi torna sul gradino più alto del podio dopo il successo di Copenhagen nel 2017. Già oro con la 4x50 mista del record mondiale e argento con la 4x50 stile libero, lo sprinter si prende con prepotenza la medaglia individuale precedendo il greco Andreas Vazaios, vincitore dei 200 e bronzo uscente, secondo in 51"72 e ricacciato indietro dopo la prima virata. Al terzo posto l'austriaco Bernahard Zhilkin in 51"91. "Non pensavo di scendere sotto i 51”. Sono andato fortissimo subito; in acqua mi sentivo alla grande, sciolto e potente. Devo ringraziare la mia società e chi ha sempre creduto in me: in primis il mio allenatore Roberto (Odaldi, ndr). So che non sono più giovane, ma ho dimostrato di poter dire ancora la mia, in mezzo a tutti questi giovani emergenti. Per me è una medaglia che vale tantissimo che si somma alle altre conquistate con le staffette - spiega il Bomber che ha sento trattiene la commozione - Voglio anche fare i complimenti alla Federazione Italiana Nuoto, perché sono tanti anni che sono in questo ambiente, ma non ho mai visto tutti questi talenti come in questo periodo: il nuoto italiano è in buone mani e ha un futuro radioso”.
DOPPIO PODIO NEL DORSO. Al russo Evgenij Rylov manca solo l'oro in vasca corta per vincere tutto nei 200 dorso, ma sul più bello dà forfait. Motivi ignoti e prospettive cambiate per una finale che si apre improvvisamente agli azzurri Lorenzo Mora e Michele Lamberti, che si infilano e salgono entrambi sul podio alle spalle del polacco Radoslaw Kawecki, che si conferma campione in 1'48"46. Lorenzo Mora, partito in corsia 4, si prende l'argento in 1'49"73 (54"05 al passaggio) portando il record italiano sotto l'1'50 e migliorando l'1'50"17 nuotato in semifinale; Michele Lamberti segna l'undicesimo primato personale in sei giorni e conquista il bronzo in 1'50"26 (54"04 ai 100). Il 23enne di Modena - Fiamme Rosse e Vigili del Fuoco Modena, allenato dal tecnico federale Fabrizio Bastelli - era già stato sesto nei 50 e settimo nei 100 e finalmente assapora il gusto della prima medaglia internazionale individuale. Il 21enne bresciano - tesserato per Fiamme Gialle e Gam Team, ed allenato dal papà e grande campione Giorgio - è alla quarta medaglia dopo l'oro con la 4x50 mista da record mondiale e gli argenti nei 100 farfalla e nei 50 dorso. Alla fine i due azzurri si abbracciano: il futuro è dalla loro parte. “Volevo questa medaglia con tutto me stesso. Ho dato tutto quello che avevo dentro: rabbia soprattutto, poiché la finale dei 100 non è andata come avrei voluto. Ho disputato una finale perfetta: stasera Kawecki era imprendibile. Sono felice anche per Michele. Ho poche persone che mi circondano e che mi hanno sostenuto: una di queste e mio padre Mirko cui dedico quest’argento - spiega Mora - Un pensiero infine al mio primo allenatore Luciano (Landi, ndr) che non c’è più e che mi ha insegnato tutto ciò che so fare in acqua”. Incredulo Lamberti: “Questa medaglia è quella più inaspettata: proprio non ci pensavo alla vigilia. Ormai sono entrato in un’altra dimensione, pur essendo un esordiente in Nazionale, e mi trovo benissimo in mezzo a tutti questi campioni. So che adesso viene il bello e il difficile: sono felicissimo”.
MIRESSI D'ARGENTO. Alessandro Miressi butta giù il record italiano per il secondo posto nei 100 stile libero che alimenta la tradizione italiana costituita da 15 podi (5-5-5) nella gara regina dal successo di Lorenzo Vismara a Riesa nel 2002. Il 23enne di Torino - tesserato per Fiamme Oro e CN Torino e allenato da Antonio Satta - lima altri tre centesimi al record italiano (come in semifinale) e conferma l'argento a Glasgow 2019 (allora alle spalle del russo Vladimir Morozov) in 45"84 (passaggio da 21"81). S'impone l'altro russo Kliment Kolesnikov - già vincitore di 50 e 100 dorso come a Glasgow, dove s'impose pure nei 100 misti - con 26 centesimi di vantaggio in 45"58 (21"76). “Ho un problemino alla caviglia, che mi ha un po’ condizionato - rivela Miressi - Ho sbagliato forse qualcosa in virata, ma voglio rivedere bene la mia gara. È stata una finale di ottimo livello e non era assolutamente facile prendere la medaglia. Mi accontento di quanto fatto qui a Kazan. Ai mondiali di Abu Dhabi la condizione sarà differente”. Pure Lorenzo Zazzeri migliora ancora il personale portandondolo sul 46"19, ma si deve accontentare del quarto posto alle spalle di un altro russo, Vladislav Grinev autore di 46"06. Il 27enne fiorentino - tesserato per Carabinieri e RN Florentia, allenato da Paolo Palchetti - chiude Kazan con un bilancio altamento positivo, la conferma di una dimensione ormai internazionale, l'argento nei 50 stile libero, l'oro con la mista da record del mondo, e gli argenti con la 4x50 stile libero e con la mixed stile libero insieme a Miressi.“Sono passato fortissimo ai 50 (21"80, ndr), ma poi mi sono piantato. Sono stanco morto e infatti ho fatto anche fatica ad uscire dall’acqua. La settimana è stata piuttosto intensa, ma ricca di soddisfazioni per me e per tutta la squadra” racconta Zazzart.
RAZZETTI D'ARGENTO. La grande rincorsa di Alberto Razzetti porta un'altra medaglia col record italiano. Il 22enne di Genova - tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport - è d'argento in 4'00"34, un crono che migliora di un secondo e 23 centesimi il precedente primato che aveva stabilito il 10 settembre scorso a Napoli. L'azzurro, allenato dal tecnico federale Stefano Franceschi, prova a recuperare su Ilya Borodin, ma il 18enne astro nascente russo, vira a stile libero e se ne va (passaggi di 55"49, 1'56"38, 3'03"73 contro 54"73, 1'57"03, 3'04"88) col record del mondo ed europeo juniores di 3'58"83. Per Borodin, che ha saltato le Olimpiadi per il Covid, è doppietta continentale dopo l'oro conquistato in lunga proprio davanti all'azzurro che si prende la terza medaglia dopo l'oro nei 200 farfalla con il record italiano avanti al fenomeno Krstof Milak e il bronzo nei 200 misti. “Un oro, un argento e un bronzo: una tripletta perfetta e che mi trasmette fiducia. Il bilancio di questi Europei è molto positivo: di più non potevo chiedere. Sono salito sul podio in tre gare su quattro e va benissimo così - sottolinea Razzetti, tifoso di Valentino Rossi e della Ducati - Non mi voglio fermare; devo lavorare molto con Stefano (Franceschi, ndr) per correggere i miei difetti ed è ciò che farò fin da subito”. Sul gradino più basso del podio sale il magiaro Hubert Kos in 4'03"16 lontano da Pier Andrea Matteazzi che finisce quinto in 4'07"44. Il 23enne di Vicenza - tesserato per Esercito e In Sport Rane Rosse - abbassa moltissimo il personale di 4'09"34 che risaliva all'aprile 2009. “La mia nuotata non paga in vasca corta. Devo sempre rilanciare la mia azione ed io sono abituato ad andare in progressione - dichiara il mistista veneto, allenato da Federico Benda - Un quinto posto europeo è sempre un grande traguardo e uno stimolo a fare meglio”.
4x50 MIXED MISTA D'ARGENTO. Mancava il secondo posto dopo il successo del 2015 e il bronzo del 2014 ed arriva grazie a Michele Lamberti (22"72), Nicolò Martinenghi (25"13), Elena Di Liddo (25"09) e Silvia Di Pietro (23"45) che nuotano il record italiano portandolo dall' 1'37"90, che valse il bronzo mondiale a Doha il 4 dicembre 2014, all' 1'36"39. L'oro dell'Olanda, che vale il record mondiale ed europeo, è a 21 centesimi; il vantaggio sul bronzo della Svezia è l'infinità di 1"58. "Per me termina qui un europeo favoloso. Non ho niente d'aggiungere - afferma Lamberti - Ci tengo a dedicare i risultati a mia nonna che è scomparsa da poco e che mi ha trascinato con la sua energia". Prosegue Martinenghi: "Peccato perchè l'Olanda non era tanto lontana. Abbiamo chiuso alla grandissima". Sorridente anche Di Liddo cui è mancata solo la medaglia individuale: "Ad un certo punto ho pensato di vincerla questa staffetta. Ho un po' l'amaro in bocca, ma poi riflettendoci è un argento pesante e bello". Chiusura, come in gara, affidata a Di Pietro: "Un'altra medaglia che certifica la nostra forza. Siamo stati tutti bravissimi". E' l'ultima medaglia della rassegna dei record!
MARTINENGHI DI BRONZO. Nicolò Martinenghi non riesce a ripetere la straordinaria semifinale da 25"37 e in 25"54 conquista il bronzo nei 50 rana. Per aspirare a di più avrebbe dovuto migliorare il personale e record italiano, come dimostra l'oro del bielorusso Ilya Shymanovich che bissa il successo dei 200 e in 25"25 ed eguaglia il record mondiale gommato che il sudafricano Cameron van der Burgh ha stabilito nel 2009; migliorato il primato europeo che deteneva in 25"29 il turco Emre Sakci, secondo in 25"39. Per il 22enne di Varese, tesserato per il CC Aniene e seguito da Marco Pedoja, è comunque una medaglia che consolida la dimensione da protagonista della rana e si aggiunge al successo nei 100 col record italiano di 55"63 e a quello con il record del mondo in mista. “Alla fine sono molto soddisfatto, perché è stata una finale di altissimo livello. Non ho veramente nulla da rimproverarmi. I 50 sono una gara difficilissima, perché tanti piccoli dettagli devono incastrarsi per renderla perfetta - racconta Tete, bronzo olimpico nei 100 e con la 4x200 mista - Esco da questo europeo con tre medaglie, un record del mondo e senzazioni ottime per la stagione”. Quarto Fabio Scozzoli che paga 25 centesimi al compagno di nazionale. Il 33enne capitano di Lugo - tesserato per Esercito ed Imolanuoto, allenato da Cesare Casella - tocca in 25"79. “Ci sono quarti posti e quarti posti. Per me questo vale tantissimo perché rappresenta una tappa di ripresa nella mia carriera che continuerà finché mi sentirò competitivo come in questi giorni. Sono molto motivato: ho perso quasi due anni per i problemi al gomito e credo di essere in debito con la sorte” conclude il capitano azzurro.
DI PIETRO DI BRONZO. Come a Netanya nel 2015, Silvia Di Pietro torna sul podio dei 50 farfalla conquistando il bronzo in 25"09, sei centesimi oltre il record italiano nuotato in semifinale, ma quanto basta per tenersi alle spalle le avversarie. Insieme alla 28enne romana, allenata da Mirko Nozzolillo, tocca la greca Anna Ntountounaki per una doppia medaglia che sa di festa. Avanti a loro la svedese Sarah Sjoestroem, che domina in 24"50 e dà seguito agli ori nei 50 e 100 stile libero e 100 farfalla e a seguire l'olandese Maaike De Waard in 24"97. “Dedico innanzitutto questa medaglia a mio nonno Bino che sarebbe stato fiero di me e che era il mio primo tifoso; poi al mio fidanzato Paolo, che mi ha ridato la giusta tranquillità di cui avevo bisogno - spiega la velocista romana - Ho rincorso questa nuova medaglia individuale per tanto tempo ed è finalmente arrivata. Ho passato stagioni non facili, nelle quali mi sono fermata più volte proprio nel momento in cui stavo rimettendo la testa fuori; mi sento ancora giovane e le motivazioni sono sempre le stesse. Amo questo sport e tutto ciò che mi ha sempre regalato”. Più lontana Elena Di Liddo. La 28enne di Bisceglie, allenata da Raffaele Girardi, in batteria aveva eguagliato il personale di 25"37, ma poi non è riuscita a riavvicinarci né in semifinale né nella finale che chiude in 25"43 per il sesto posto. Le atlete di Carabinieri e CC Aniene torneranno in vasca per la medaglia in mixed mista.
UN'AVVERSARIA IN PIU'. Simona Quadarella non riesce completare il tris di medaglie nel mezzofondo fermandosi al quinto posto dei 400 stile libero in 4'02"10. La 22enne romana, regina del mezzofondo europeo e tra le leader mondiali, chiude la rassegna di Kazan con gli argenti negli 800 e 1500, ma soprattutto scopre una nuova avversaria nel triennio che porterà alle Olimpiadi di Parigi: la russa Anastasia Kirpochnikova che vince in 3'59"18 e dà seguito ai successi negli 800 e nei 1500. Con lei sul podio la connazionale Anna Egorova in 4'00"52 e la tedesca Isabel Marie Gose in 4'01"37. Per il podio la punta del CC Aniene, allenata da Christian Minotti, avrebbe dovuto nuotare in linea col personale di 3'59"75 con cui aveva vinto a Glasgow nel 2019, ma l'inizio della lunga stagione che culminerà con gli europei di Roma 2022 è iniziata a passi più lenti. “Questo quinto posto mi perseguita - spiega con un sorriso sarcastico Simona - La verità è che mi sono mancati gli ultimi 50 metri e quindi un po’ di velocità. Non mi abbatto certamente; il periodo è quello che è: non posso essere al top della forma considerano che mi aspetta una stagione piuttosto impegnativa”.
Risultati delle finali
100 misti mas
prec. RI 51"03 di Marco Orsi del 14/12/2018 a Hangzhou
1. Marco Orsi 50"95 RI
2. Andreas Vazaios (Gre) 51"72
3. Bernahard Zhilkin (Aut) 51"91
50 rana mas
RM Cameron van der Burgh (Saf) 25"25 del 14/11/2009 a Berlino
prec. RE Emre Sakci (Tur) 25"29 5/11/2020 a Budapest
RI 25"37 di Nicolò Martinenghi in semifinale; prec. RI 25"62 di Fabio Scozzoli del 13/12/2017 a Copenhagen
1. Ilya Shymanovich (Blr) 25"25 =RM - RE - RC
2. Emre Sakci (Tur) 25"39
3. Nicolò Martinenghi 25"54
4. Fabio Scozzoli 25"79
200 stile libero fem
Nessuna italiana in gara
1. Marrit Steenbergen (Ned) 1'52"75
2. Barbora Seemanova (Cze) 1'53"58
3. Katja Fain (Slo) 1'53"88
200 dorso mas
prec. RI 1'50"17 di Lorenzo Mora in semifinale; prec. RI 1'50"45 di Lorenzo Mora del 08/11/2019 a Genova
1. Radoslaw Kawecki (Pol) 1'48"46
2. Lorenzo Mora 1'49"73 RI
3. Michele Lamberti 1'50"26 pp (prec. 1'52"01 in semifinale; prec. 1'53"99 del 14/2/2021 a Brescia)
400 stile libero fem
RI 3'57"59 di Federica Pellegrini del 06/03/2011 a Ostia
1. Anastasia Kirpochnikova (Rus) 3'59"18
2. Anna Egorova (Rus) 4'00"52
3. Isabel Marie Gose (Ger) 4'01"37
5. Simona Quadarella 4'02"10
400 misti mas
prec. RI 4'01"57 di Alberto Razzetti del 10/09/2021 a Napoli
1. Ilya Borodin (Rus) 3'58"83 RMJ - REJ
2. Alberto Razzetti 4'00"34 RI
3. Hubert Kos (Hun) 4'03"16
5. Pier Andrea Matteazzi 4'07"44 pp (prec. 4'09"34 del 07/04/2019 a Riccione)
50 rana fem
RE-RI 28"81 di Benedetta Pilato del 21/11/2020 a Budapest
1. Arianna Castiglioni 29"66
2. Benedetta Pilato 29"75
3. Nika Godun (Rus) 29"80
100 stile libero mas
prec. RI 45"87 di Alessandro Miressi in semifinale; prec. RI 45"90 di Alesssandro Miressi del 08/12/2019 a Glasgow
1. Kliment Kolesnikov (Rus) 45"58
2. Alessandro Miressi 45"84 RI
3. Vladislav Grinev (Rus) 46"06
4. Lorenzo Zazzeri 46"19 pp (prec. 46"37 in semifinale; prec. pp 46"67 in batteria; prec. 46"72 dell' 1/12/2017 a Riccione)
50 farfalla fem
RI 25"03 di Silvia Di Pietro in semifinale; prec. RI 25"18 di Silvia Di Pietro del 24/04/2021 a Roma
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 24"50 RC
2. Maaike De Waard (Ned) 24"97
3. Silvia Di Pietro 25"09
3. Anna Ntountounaki (Gre) 25"09
6. Elena Di Liddo 25"43
800 stile libero mas
prec. RI 7'30"31 di Gregorio Paltrinieri del 16/12/2018 ad Hangzhou
prec. RE 7'29"17 di Yannick Agnel del 16/11/2012 ad Angers
1. Gregorio Paltrinieri 7'27"94 RE - RI
2. Florian Wellbrock (Ger) 7'27"99
3. Sven Schwarz (Ger) 7'33"85
4x50 mixed mista
prec. RI 1'37''90 di Niccolò Bonacchi, Fabio Scozzoli, Silvia Di Pietro ed Erika Ferraioli del 04/12/2014 a Doha
prec. RM - RE - RC 1'36"22 della Russia il 5/12/2019 a Glasgow
1. Olanda 1'36"18 RM - RE - RC
2. Italia 1'36"39 RI
con Michele Lamberti 22"72, Nicolò Martinenghi 25"13, Elena Di Liddo 25"09, Silvia Di Pietro 23"45
3. Svezia 1'37"97
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foto di Andrea Staccioli e Giorgio Scala / DBM - Inside. L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.






































Europei. 1000 medaglie della FIN! Argento Rivolta, bronzo Ceccon nei 50 farfalla. Argento 4x100 mixed sl

Aggiornato a seguito della squalifica della staffetta 4x50 mixed stile libero della Russia comunicata domenica 7 novembre.
Matteo Rivolta e Thomas Ceccon argento e bronzo nei 50 farfalla per un podio mai visto; la 4x50 stile libero mista vice campionessa continentale per la millesima medaglia europea della Federazione Italiana Nuoto; cinque record italiani e nove primati personali. Semifinali con gli azzurri protagonisti. Al termine della quinta giornata dei 21esimi campionati europei di nuoto in vasca corta, che termineranno domenica a Kazan, l'Italia si conferma in testa alla classifica per nazioni con 799 punti (+21 rispetto alla Russia), per un medagliere che sale a quota 24 (4-13-7).
1000 MEDAGLIE EUROPEE DELLA FIN ALL TIME. Emblematico e suggestivo che la millesima medaglia europea conquistata nella storia dalla Federazione Italiana Nuoto arrivi con la staffetta mixed stile libero. Un simbolo d'insieme, di tutte le atlete e gli atleti che si sono susseguiti dai primi titoli che risalgono agli europei di Bologna 1927 con l'argento di Giuseppe Perentin nei 1500 (vinti dallo svedese Arne Borg che nuotò per la prima volta sotto i 20 minuti in 19'07"2) e i bronzi di Luciano Cozzi nel trampolino ed Ezio Selva dalla piattaforma.
La medaglia europea numero 1000 (333 ori, 306 argenti e 361 bronzi) della FIN (tra nuoto, nuoto in acque libere, pallanuoto, tuffi, tuffi dalle grandi altezze, nuoto sincronizzato e nuoto per salvamento) porta la firma di Alessandro Miressi (21"33), Lorenzo Zazzeri (20"59), Silvia Di Pietro (23"48) e Costanza Cocconcelli (24"00) che in 1'29"40 sono d'argento. Oro all'Olanda in 1'28"93. Bronzo alla Polonia in 1'29"46. Domenica 7 novembre squalificata la Russia, che sarebbe stata argento ex aequo con gli azzurri, per l'ordine irregolare degli staffettisti rispetto a quanto comunicato in start list.
L'Italia torna sul podio della specialità dopo la pausa dell'ultima rassegna e l'argento nel 2013, l'oro nel 2015 e il bronzo nel 2017. "Non era una medaglia semplice da prendere, perché tutti e quattro abbiamo disputato gare individuali - sottolinea Miressi, tesserato per Fiamme Oro e CN Torino - Siamo andati oltre la stanchezza". Orgogliosa Di Pietro (Carabinieri/CC Aniene), virtualmente la capitana del quartetto: "Abbiamo messo il cuore oltre l'ostacolo, come si dice. Le staffette veloci sono sempre difficili e pericolose: noi non abbiamo sbagliato nulla". Gioia pura per Cocconcelli (Fiamme Gialle/NC Azzurra): "Dopo tante gare è finalmente arrivata questa soddisfazione. Gli utlimi metri sono stati durissimi. Sono contenta di aver tenuto la squadra sul podio". Chiosa, ovviamente d'autore, per Zazzeri (Esercito/RN Florentia): "Complimenti innazitutto a Costanza che è riuscita a tenere il passo della Russia. Non era assolutamente facile. Come ha detto anche Alessandro, dopo aver gareggiato così tanto e a distanza anche ravvicinata, può mancare la lucidità. Noi siamo stati perfetti".
BOOM BOOM NEI 50 FARFALLA. L'Italia non aveva mai conquistato una medaglia nei 50 farfalla; se ne prende due tutte insieme. Matteo Rivolta conquista l'argento col record italiano di 22"14; Thomas Ceccon il bronzo in 22"24, restituendo al 30enne milanese il primato che gli aveva sottratto in semifinale (22"19) dopo il turno delle batterie (22"47). Un superarsi continuo che ha prodotto una prova di insieme di altissimo livello con l'esperto delfinista di Fiamme Oro e CC Aniene, allenato da Marco Pedoja, più bravo all'arrivo rispetto al 20enne di Schio, tesserato per Fiamme Oro e Leosport, allenato da Alberto Burlina. Rivolta torna sul podio europeo dopo l'oro nei 100 farfalla a Copenhagen 2017 che seguiva l'argento del 2015. Per Ceccon è la terza medaglia dopo l'argento nei 200 misti e con la 4x50 stile libero. Gli italiani sono preceduti solo dall'ungherese Szebasztian Szabo (campione d'Europa in lunga e argento in corta), oro nei 50 stile libero e nel 100 farfalla, che in 21"75 stabilisce il record del mondo nonché europeo. Strafelice Rivolta per una medaglia che sa di rinascita: "Non è stata una gara impeccabile: la virata non è stata perfetta e all’arrivo sono stato lungo. Pensare che da giovane i 50 proprio non riuscivo a farli, ero fermo. Invece adesso mi ritrovo vice campione europeo e primatista italiano: com’è strana la vita. Dedico con tutto il cuore questa medaglia alla mia famiglia, perché sono fortunato ad avere a mio fianco persone che mi sostengono, soprattutto quando ci sono dei cambiamenti - spiega il meneghino, prossimo alla laurea magistrale in Economia Aziendale - io quest’anno ho modificato molte cose nella mia vita e i risultati mi stanno ripagando in pieno. Alla mia età mi inorgoglisce molto competere con questi ragazzi e dare battaglia sempre”. Sorriso pieno anche per Ceccon: "Sono felicissimo di dividere il podio con Matteo. Ho sbagliato qualche cosa anche io, ma i 50 sono una gara pazza e i dettagli fanno la differenza - racconta il gigante veneto - E' la mia seconda medaglia individuale e adesso devo guardare avanti per crescere, maturare e vincere ulteriormente".
TRE VOLTE AI PIEDI DEL PODIO. Podio ancora rimandato nei 200 stile libero dopo 14 medaglie conquistate dal 1998 al 2011. Matteo Ciampi ci va vicino, portando il personale sull' 1'42"82 pp (precedenti 1'43"14 in batteria e 1'43"28 del 26/09/2021 a Napoli) e pagando 31 centesimi all'olandese Stan Pijnenburg che conquista il bronzo. Il 25enne di Latina - tesserato per Esercito e Livorno Aquatics, e preparato dal tecnico federale Stefano Franceschi - era arrivato ai piedi del podio anche agli europei di Glasgow nel 2019, ma nel frattempo è cresciuto in consapevolezza e personalità come dimostra l'argento nei 400. “Il mio obiettivo era migliorarmi e ci sono riuscito; peccato che non sia servito per il podio, ma davanti sono andati più forti di quello che pensassi. Mi è mancato come sempre un briciolo di velocità, è un fattore su cui dovrò lavorare con Stefano (Franceschi, ndr) - spiega Matteo - Sono comunque soddisfatto del mio europeo dal quale torno con una medaglia individuale”. In controprestazione Marco De Tullio, con Ciampi frazionista della 4x200 di bronzo agli europei in vasca lunga di Budapest e sul podio dei 400 col bronzo. Il 21enne di Bari - tesserato per Fiamme Oro e Sport Project e seguito da Christian Minotti - aveva nuotato i personali in batteria (1'43"81) e in semifinale (1'43"62) scendendo sotto all'1"44; in finale si pianta sull'1'44"04 per l'ottavo posto. “Pago lo scotto dell’assenza di preparazione. Non ho ancora il fondo per tre serie da 200: lo immaginavo - racconta De Tullio - Adesso mi concentrerò sul lavoro con Christian (Minotti, ndr) e sono convinto che i risultati arriveranno ritrovando la giusta tranquillità”. S'impone l'astro nascente rumeno David Popovici che anticipa di otto centesimi l'altro olandese Luc Kroon che aveva vinto i 400: 1'42"12 contro 1'42"20.
Quarta anche Elena Di Liddo (Carabinieri / CC Aniene) che chiude i 100 farfalla in 56"61. Ci voleva un incremento maggiore di 10 centesimi rispetto al tempo delle semifinali per agganciare il podio con la bielorussa Anastasiya Shkurdai e la greca Anna Ntountounaki, seconde in ex aequo in 56"35 alle spalle della dominatrice svedese Sarah Sjoestroem, che vince in 55"84 dando seguito ai successi nei 50 e 100 stile libero. La 28enne di Bisceglie, vice campionessa europea in carica, avrebbe potuto cogliere l'occasione, ma avrebbe dovuto avvicinare il personale e record italiano di 56"06. Molti rimpianti a fine gara per la pugliese allenata da Raffaele Girardi: “I tempi che servivano per il podio li nuotavo fino a un mese fa. Sono molto dispiaciuta, perché ho perso una grande occasione. Evidentemente il lavoro che ho svolto in queste settimane mi ha fatto perdere un po’ di brillantezza”. In controprestazione anche Ilaria Bianchi (Fiamme Azzurre / NC Azzurra), bronzo nei 200. La 30enne di Castel San Pietro Terme, campionessa nel 2012 a Chartres e bronzo a Stettino nel 2011, è ottava in 57"98. “Questa mattina mi sono svegliata con un’infiammazione alla spalla e non sto per niente in forma - spiega l'emiliana, seguita da Bastelli - Infatti sono salita sul blocco non proprio concentrata. Ho voluto comunque disputare la finale ed è andata come mi aspettavo. Sono molto stanca”.
Quarta pure Costanza Cocconcelli nei 200 misti in 2'08"59, ma lontana dal bronzo della turca Viktoria Zeynep Gunes in 2'07"67. La 19enne di Bologna, tesserata per Fiamme Gialle ed NC Azzurra 91 ed allenata da Bastelli, parte bene (27"64), poi perde una posizione a delfino (31"98) e altre due a rana (38"20); si ritrova quinta e riesce a risalire sino al quarto posto con lo sprint da 30"77 per il personale che lima di 35 centesimi. Per l'azzurra, settima nei 100 misti, è il quinto primato personale a Kazan. La vittoria va all'israeliana Anastasia Gorbenko, che precede in 2'05"17 la svizzera Maria Ugolkova, 2'06"41. Rimpianti zero per la polivalente bolognese: "Ho provato ad impostare la gara con un passaggio forte ai 100 metri, perché farfalla e dorso sono i miei stili; la rana è invece ancora lacunosa e ci devo lavorare molto. Peccato perché un quarto posto brucia sempre, ma ho dato tutto; sono alla quindicesima gara in questi europei e sono stremata”.
DORSO SENZA SORPRESE. Non riesce l'impresa a Margherita Panzera. La 26enne primatista italiana (56"57) di Montebelluna si piazza settima nei 100 dorso in 57"53, molto lontana dal podio che ripropone Kira Toussaint d'oro in 55"76 per il percorso netto della specialità dopo i successi nei 50 e nei 200 (nel 2019 fu autore della doppietta 50-100). Cambiano posto sul podio, rispetto ai 100, l'altra olandese Maaike De Waards, argento in 56"40, e la francese Analia Pigree, bronzo in 56"40. L'atleta di Fiamme Oro e CC Aniene, argento nei 200, non è mai stata nelle prime posizioni, compromettendo la gara con le prime due vasche troppo lente (ottava in 27"83). “Sono contenta di aver nuotato il tempo della semifinale. Per i 100 in vasca corta mi manca un po’ di velocità rispetto alle altre. Io sono una abituata a nuotare in progressione e le continue virate mi limitano un po' - spiega la dorsista allenata da Gianluca Belfiore - Va comunque bene; ho ripreso ad allenarmi da poco e di più non potevo ottenere in questi europei che rappresentano una tappa di passaggio”.
SEMIFINALI DA URLO. A 12 centesimi dal record del mondo del sudafricano Cameron van der Burgh, l'eccellenza della rana in vasca corta. A 8 centesimi dal record europeo del turco Emre Sakci che si mette alle spalle in semifinale. Nicolò Martinenghi si esalta e si prende la finale dei 50 rana col miglior tempo e record italiano di 25"37, nonché record dei campionati sottratto a Sakci (25"38) nella seconda semifinale. Il 22enne di Varese brucia il bielorusso vice campione mondiale Ilya Shymanovich (25"43) nella sua batteria, abbassa il personale di 37 centesimi (prec. 25"74 del 04/9/2021 a Napoli) e toglie il primato assoluto (25"62 del 13/12/2017 agli europei di Copenhagen) al capitano Fabio Scozzoli, autore del quarto tempo in 25"87 e qualificato alla finale. Per l'atleta del CC Aniene, seguito da Marco Pedoja, è l'anno della consacrazione stappato dai bronzi olimpici nei 100 rana e con la staffetta mista e a Kazan punta alla terza medaglia dopo l'oro col record del mondo in mista e il successo nei 100 rana col record italiano di 55"63. “Se penso al record del mondo? Dico solo che mi sto divertendo tantissimo e che i 50 rana sono una gara folle, imprevedibile. Sono gasato e motivato dopo l’oro nei 100 e con la staffetta. Domani prenderò la finale come una grossa occasione per confrontarmi ancora con grandissimi avversari. Non sono stanco e si vede anche dalla mia nuotata - afferma Tete - Le Olimpiadi hanno ampliato le mie certezze ed evidentemente anche le mie forze”. Strada in salita per il 33enne di Lugo - tesserato per Esercito ed Imolanuoto, allenato da Cesare Casella, trentuno medaglie tra Europei e Mondiali - che ha vinto tre volte la medaglia d'oro nella distanza breve: a Stettino 2011, Chartres 2012 e Copenhagen 2017; di bronzo la prima e ultima volta sul podio: a Eindhoven 2010 e a Glasgow nel 2019: "Il tempo è molto buono, considerando che non sono al 100% e che vengo da un lungo periodo di stop. Non so domani quanto basterà per salire sul podio. Sono però contento di aver raggiunto la finale anche nella seconda gara in cui ero iscritto: vuol dire tanto” conclude Scozzoli.
Grandi ambizioni anche nella finale femminile dove la campionessa uscente e primatista europea (28"81) Benedetta Pilato partirà dalla corsia 5 grazie al secondo tempo delle semifinali in 29"67. Avanti a lei solo la russa Nika Godun in 29"57. Quinta Arianna Castiglioni in 29"76 a dimostrazione della densità qualitativa del gruppo. Tra la 16enne di Taranto - tesserata per CC Aniene, allenata da Vito D'Onghia - e la 24enne di Busto Arsizio - di Fiamme Gialle e Team Insubrika, seguita dal tecnico federale Gianni Leoni, bronzo con la 4x50 mista e quinta nei 100 rana - ci sono la finlandese Ida Hulko (29"68) e la belga Florine Gaspard (29"70). Azzurre soddisfatte, ma con riserva: “Onestamente niente di che questo tempo, ma è il 6 novembre ed è normale non essere fluidi - spiega la pugliese, in lunga argento iridato a Gwangjiu 2018, primatista mondiale (29''30) e oro continentale a Budapest - Non mi aspettavo molto di più. In finale sarà molto difficile, perché mi sembra che stiamo tutte vicine”. Le fa eco Castiglioni: "Come ho più volte detto la condizione è quella che è; sto raschiando il barile e non so quante energie ho ancora. Domani sarà importante toccare davanti a tutte, non penso che ci saranno grandi tempi".
Dal centro della vasca partirà pure Marco Orsi nella finale dei 100 misti. Il 31enne di Budrio e primatista italiano (51''03) - tesserato per Fiamme Oro, allenato Roberto Odaldi, già oro con la 4x50 mista del record mondiale e argento con la 4x50 stile libero - chiude le semifinali in 51"61, a 7 centesimi dal miglior tempo segnato dal greco Andreas Vazaios, autore di 51"54 e vincitore dei 200. Dopo il bronzo nei 50 farfalla si rituffa subito in vasca Thomas Ceccon, ma stanco chiude al decimo posto in 53"05. Orsi ha vinto la gara a Copenhagen nel 2017 e non nasconde di pensare in grande: "Domani mi voglio giocare la vittoria e dare tutto. I 100 misti mi piacciono molto. In semifinale non sono neanche andato a tutta e credo di averne ancora un po’. Sono in un ottimo periodo di forma e in acqua mi sento sciolto come poche altre volte. Voglio concludere alla grande il mio europeo”. Stremato Ceccon: “Ho accusato la fatica accumulata nella finale dei 50 farfalla. Ero cotto”.
Uno strepitoso Alessandro Miressi e un irrefrenabile Lorenzo Zazzeri si qualificano alla finale della gara regina. I due alfieri della 4x100 stile libero olimpica d'argento e della 4x50 stile libero d'argento a Kazan sono protagonisti anche nei 100 con tempi di altissimo profilo. Il 23enne di Torino - tesserato per Fiamme Oro e CN Torino e allenato da Antonio Satta - lima tre centesimi al record italiano di 45"90 con cui conquistò l'argento a Glasgow 2019 alle spalle del russo Vladimir Morozov e firma il secondo tempo dietro all'altro russo Kliment Kolesnikov, autore di 45"85 e già vincitore di 50 e 100 dorso come a Glasgow, dove s'impose pure nei 100 misti. Il 27enne fiorentino - tesserato per Carabinieri e RN Florentia, allenato da Paolo Palchetti, già d'argento nei 50 stile libero - ritocca ancora il personale migliorato in batteria (46"67) scendendo fino al 46"37 per il quarto tempo. Serena e lucida l'analisi di Miressi: “Non ho proprio preparato questi europei come si è potuto vedere dai 50. Diciamo che la condizione è cresciuta con il passare delle sessioni e oggi stavo molto bene: si può limare ancora qualcosa al record italiano. Sono felice per Lorenzo, ancora una volta insieme in una finale europea”. Zazzart gioisce per il pass malgrado una gara non perfetta: “Ho sbagliato il tuffo: sono entrato con le gambe storte in acqua. Un errore che mi è costato qualcosa più che altro in termini di concentrazione. Credo di valere tre decimi in meno e quindi di potermi giocare qualcosa di grosso in finale”. Tra gli azzurri si piazza l'altro russo Vladislav Grinev in 45"95. L'impressione è che il podio se lo giocheranno questi quattro atleti, anche considerata l'eliminazione di Popovici, decimo in 47"21 dopo aver vinto i 200.
Silvia Di Pietro si tuffa senza paura nella semifinale dei 50 farfalla e piazza la prestazione che voleva: record italiano e secondo tempo di 25"03, 15 centesimi in meno del precedente nuotato il 24 aprile scorso a Roma. Una bella soddisfazione per la 28enne romana - seguita da Mirko Nozzolillo - che è l'unica italiana sul podio della specialità col bronzo a Netanya nel 2015. "Inseguo una medaglia individuale con tutta me stessa. Domani ho un'altra possibilità per metterla al collo e voglio dare tutto quello che ho - spiega la velocista romana, tesserata per Carabinieri e CC Aniene - Sono comunque felice del mio europeo. Ho gareggiato tanto e sempre piuttosto bene". Passa il turno anche Elena Di Liddo, ma con una marcia inferiore. La 28enne di Bisceglie - allenata da Raffaele Girardi - è settima in 25"51, 14 centesimi oltre il tempo delle batteria con cui aveva eguagliato il personale che risale agli assoluti del dicembre 2019. "La stanchezza per un programma gare molto fitto sta giocando un brutto scherzo. Sono al limite con le energie. In finale sarà veramente durissima" racconta la pugliese tesserata per Carabinieri e CC Aniene. Manco a dirlo, il miglior tempo è di Sarah Sjoestroem, unica sotto i 25 secondi in 24"92, e già d'oro nei 50 e 100 stile libero e 100 farfalla. Le azzurre sono entrambe tesserate per Carabinieri e CC Aniene e frazioniste della 4x50 mista di bronzo.
Sulla scia dell'impresa di Alberto Razzetti contro Kristof Milak, Lorenzo Mora, che partirà in corsia 4, e Michele Lamberti sfideranno il campione di tutto Evgeny Rylov nei 200 dorso. Il 23enne di Modena - allenato dal tecnico federale Fabrizio Bastelli, sesto nei 50 e settimo nei 100 - ritocca il record italiano col tempo di 1'50"17, 28 centesimi meno di quanto aveva nuotato l'8 novembre 2019 al Nico Sapio di Genova. E' il miglior tempo delle semifinali dei 200 dorso con il russo Rylov (olimpionico dei 100 e 200 dorso; campione del mondo dal 2017 e d'Europa e campione del mondo in vasca corta) soltanto quarto in 1'51"73 e appena avanti a Michele Lamberti. Il 21enne bresciano - tesserato per Fiamme Gialle e Gam Team, oro con la 4x50 mista da record mondiale, argento nei 100 farfalla e nei 50 dorso - sbriciola il decimo primato personale in pochi giorni arrivando a 1'52"01 (prec. 1'53"99). Tra di loro l'altro russo Aleksei Tkachev in 1'50"96 e il polacco, oro uscente, Radoslaw Kawecki in 1'51"40. Al 25enne Rylov, cui manca solo l'oro agli europei indoor per vincere tutto il possibile nei 200 dorso, piace giocare a nascondino. Lo ha fatto perfino alle Olimpiadi, ma gli azzurri ci proveranno. “Sogno da tanto tempo la medaglia individuale. Sono convinto che mi darebbe la giusta serenità per crescere nel mio percorso e per farlo con ancora più fiducia. So quello che valgo - dichiara Mora, tesserato per Fiamme Rosse e Vigili del Fuoco Modena - Mi dispiace di aver nuotato un 100 sotto i miei standard in finale”. In fiducia Lamberti: “Tenevo tantissimo a questa finale e l’ho raggiunta con la testa. I passaggi sono tutti molto buoni e sono convinto di poter abbassare ancora il mio limite. La medaglia è difficile, ma le motivazioni possono portare a tutto”.
Risultati delle semifinali e finali
100 dorso fem FINALE
RI 56"57 di Margherita Panziera del 04/12/2019 a Glasgow
1. Kira Toussaint (Ned) 55"76
2. Maaike De Waards (Ned) 55"86
3. Analia Pigree (Fra) 56"40
7. Margherita Panziera 57"53
200 stile libero mas FINALE
RI 1'41''65 di Filippo Magnini del 13/12/2009 a Istanbul
Migliore prestazione in tessuto 1'42''06 di Stefano Ballo del 22/12/2019 a Portici
1. David Popovici (Rou) 1'42"12
2. Luc Kroon (Ned) 1'42"20
3. Stan Pijnenburg (Ned) 1'42"51
4. Matteo Ciampi 1'42"82 pp (prec. 1'43''14 in batteria; prec. 1'43''28 del 26/09/2021 a Napoli)
8. Marco De Tullio 1'44"04
100 farfalla fem FINALE
RI 56"06 di Elena Di Liddo del 15/12/2018 a Hangzhou
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 55"84
2. Anna Ntountounaki (Gre) 56"35
2. Anastasiya Shkurdai (Blr) 56"35
4. Elena Di Liddo 56"61
8. Ilaria Bianchi 57"98
200 rana mas FINALE
Nessun italiano in gara
1. Ilya Shymanovich (Blr) 2'01"73
2. Arno Kamminga (Ned) 2'01"74
3. Mikhail Dorinov (Rus) 2'02"07
200 stile libero fem
Nessuna italiana in gara
1. Isabel Marie Gose (Ger) 1'54"91
200 misti fem FINALE
RI 2'06"17 di Ilaria Cusinato del 15/12/2018 a Hangzhou
1. Anastasia Gorbenko (Isr) 2'05"17
2. Maria Ugolkova (Sui) 2'06"41
3. Viktoria Zeynep Gunes (Tur) 2'07"67
4. Costanza Cocconcelli 2'08"59 pp (prec. 2'08"94 del 25/9/2021 a Napoli)
Sara Franceschi dns
50 farfalla mas FINALE
prec. RI 22"19 di Thomas Ceccon in semifinale; prec. RI 22"47 di Matteo Rivolta in batteria; prec. RI 22"50 di Marco Orsi del 03/09/2021 a Napoli
1. Szebasztian Szabo (Hun) 21"75 RM-RE
2. Matteo Rivolta 22"14 RI (prec. pp 22"27 in semifinale; prec. pp 22"47 in batteria)
3. Thomas Ceccon 22"24
100 misti mas
RI 51"03 di Marco Orsi del 14/12/2018 a Hangzhou
1. Andreas Vazaios (Gre) 51"54
2. Marco Orsi 51"61 qualificato alla finale
10 Thomas Ceccon 53"05 eliminato
50 rana fem
RE-RI 28"81 di Benedetta Pilato del 21/11/2020 a Budapest
1. Nika Godun (Rus) 29"57
2. Benedetta Pilato 29"67 qualificata alla finale
5. Arianna Castiglioni 29"76 qualificata alla finale
50 rana mas
prec. RI 25"62 di Fabio Scozzoli del 13/12/2017 a Copenhagen
1. Nicolò Martinenghi 25"37 RI - RC (prec. pp 25"74 del 04/09/2021 a Napoli) qualificato alla finale
4. Fabio Scozzoli 25"87 qualificato alla finale
100 stile libero mas
prec. RI 45"90 di Alesssandro Miressi del 08/12/2019 a Glasgow
1. Kliment Kolesnikov (Rus) 45"85
2. Alessandro Miressi 45"87 RI qualificato alla finale
4. Lorenzo Zazzeri 46"37 pp (prec. 46"67 in batteria; prec. 46"72 dell' 1/12/2017 a Riccione) qualificato alla finale
50 farfalla fem
prec. RI 25"18 di Silvia Di Pietro del 24/04/2021 a Roma
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 24"92
2. Silvia Di Pietro 25"03 RI qualificata alla finale
7. Elena Di Liddo 25"51 qualificata alla finale
200 dorso mas
prec. RI 1'50''45 di Lorenzo Mora del 08/11/2019 a Genova
1. Lorenzo Mora 1'50"17 RI qualificato alla finale
5. Michele Lamberti 1'52"01 pp (prec. 1'53"99 del 14/2/2021 a Brescia) qualificato alla finale
4x50 mixed stile libero FINALE
RI 1'29''22 di Luca Dotto, Marco Orsi, Erika Ferraioili e Silvia Di Pietro del 06/12/2014 a Doha
1. Olanda 1'28"93
2. Italia 1'29"40
con Alessandro Miressi (21"33), Lorenzo Zazzeri (20"59), Silvia Di Pietro (23"48) e Costanza Cocconcelli (24"00)
3. Polonia 1'29"46
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foto di Andrea Staccioli e Giorgio Scala / DBM - Inside. L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.


































Europei. Razzetti d'oro nei 200 farfalla dopo il bronzo nei 200 misti con Ceccon d'argento. Quadarella d'argento e Caramignoli di bronzo nei 1500. Fangio di bronzo nei 200 rana

Un oro, due argenti, tre bronzi, quattro record italiani e ben undici primati personali nelle semifinali e finali della quarta giornata dei 21esimi campionati europei in vasca corta di Kazan. L'Italnuoto rimane sola in testa alla classifica per nazioni con 647 punti (+ 21 rispetto alla Russia seconda) e si conferma al secondo posto nel medagliere che impenna a quota 21 (4-11-6), superando già il record di Glasgow 2019 (20; 6-7-7).
200 FARFALLA STORICI. In un minuto, 50" e 24/100 Alberto Razzetti stravolge la storia dei 200 farfalla: batte l'ungherese campione di tutto Kristof Milak, sbriciola il record assoluto e conquista la prima medaglia d'oro della specialità per il nuoto italiano. Il 21enne di Genova - tesserato per Fiamme Oro e Genova Nuoto My Sport ed allenato da Stefano Franceschi - riesce nell'impresa impossibile, trasforma il sogno in realtà e ci riesce con uno strapotere fisico e tecnico impressionante. Anche Milak ne sembra incredulo, quando ai 175 metri rivolge lo sguardo verso sinistra vedendo la cuffia nera di Razzetti che lo sta bruciando. Il 21enne campione olimpico, mondiale e due volte europeo, nonché primatista mondiale in lunga era venuto a Kazan per estendere la propria egemonia anche nella vasca corta; invece si è scontrato con l'esplosiva crescita di Razzetti che vince in 1'50"24 (passaggi di 24"58, 52"62, 1'21"38 - frazioni da 24"58, 28"04, 28"76, 28"86) con quasi un secondo di vantaggio (87 centesimi sull' 1'51"11 di Milak) e demolisce il personale, nonché record italiano, che deteneva in 1'51"15. Medaglia storica dell'azzurro, che peraltro nuotava dopo lo sforzo per la conquista del bronzo dei 200 misti. "Sono entrato in acqua con la voglia di spaccare il mondo, perché non ero soddisfatto di come avevo nuotato i 200 misti in precedenza. Il tempo è eccezionale. Non pensavo di poter scendere sotto l'1'51: sono andato veramente fortissimo. Non pensavo di vincere, perché gli avversari erano fortissimi: Milak è un fenomeno. E' difficile esprimere le emozioni che ho dentro. Dedico questo oro ai miei genitori, alle società e al mio allenatore (Franceschi ndr). Gli Europei e Le Olimpiadi mi hanno sbloccato e aperto ad una dimensione completamente nuova - sottolinea Razzo, tifoso di Valentino Rossi e della Ducati - So di avere anche dei margini di miglioramento e lavoro ogni giorno per crescere e colmare le mie lacune. Le gare di questo tipo mi aiutano ad imparare dagli altri".
PRIMA DOPPIETTA. Infatti in apertura Thomas Ceccon e Alberto Razzetti avevano riportato l'Italia sul podio del 200 misti dopo 16 anni, nuotando entrambi sotto al precedente record italiano e piazzandosi alle spalle del greco Andreas Vazaios che dà seguito al titolo di Glasgow 2019 in 1'51"70. Il polivalente Ceccon non nuotava la distanza da un paio d'anni, ma si ricordava benissimo come farlo: segna il secondo tempo in 1'52"49 e abbassa il precedente primato assoluto che aveva stabilito in 1'53"26 l'1 dicembre 2018 agli assoluti di Riccione. Il 20enne di Schio - tesserato per Fiamme Oro e Leosport, preparato da Alberto Burlina e d'argento con la 4x50 stile libero - soffre a rana, ma è impetuoso con frazioni da 24"28, 27"96, 33"38 e 26"87 e conquista la prima medaglia internazionale individuale in carriera. Alberto Razzetti, già d'argento nei 400 misti e bronzo nei 200 agli europei in lunga di Budapest, si prende il bronzo portando il personale sull' 1'52"75 dall' 1'53"39 delle semifinali che aveva già migliorato l' 1'53"86 del settembre scorso. L'azzurro contiene il ritorno degli avversari a rana e chiude in crescendo con frazioni da 24"40, 28"89, 32"24 e 27"22. Al quarto posto l'ungherese Hubert Kos, che stabilisce il record europeo juniores in 1'52"87. La medaglia mancava all'Italia dal filotto di 5 podi consecutivi con l'oro a Valencia 2000 di Massimiliano Rosolino, anche di bronzo (1999) e d'argento (2003), e i due bronzi di Alessio Boggiatto (2001 e 2005). “Non sono al massimo fisicamente, ma ovviamente sono felicissimo per la prima medaglia individuale della mia carriera e per giunta con il record italiano: il tempo è notevolissimo - spiega Ceccon - Non nuotavo i 200 misti da un paio d’anni a questi livelli. So benissimo che erano assenti un po’ di avversari che nel futuro mi daranno filo da torcere. In questi ultimi giorni ho un calendario molto fitto e spero di poter ottenere altre soddisfazioni. Sono abbastanza cotto, perché praticamente non mi sono mai fermato e sto accusando un po’ il colpo”. Contento, ma con riserva, Razzetti: “Sono soddisfatto per la medaglia, ma non per come è venuta. Ho commesso tanti piccoli sbagli, soprattutto nella frazione a rana che mi hanno fatto perdere qualche centesimo; devo migliorare in questi dettagli per competere sempre con i migliori. Sono comunque orgoglioso, perché rimango sul podio continentale dopo Budapest; la stanchezza si inizia a far sentire”.
SECONDA DOPPIETTA. La prima volta dei 1500 femminili porta la firma delle azzurre Simona Quadarella e Martina Caramignoli, rispettivamente argento e bronzo alle spalle della padrona di casa Anastasia Kirpichnikova, che in 15'18"30 stabilisce il record dei campionati e sfiora l'europeo della tedesca Sarah Koehler (15'18"01) che varrebbe il mondiale. Le azzurre, lontane dalla russa, spezzano comunque il gruppo delle inseguitrici con riscontri cronometrici condizionati dal consolidamento progressivo delle posizioni in vasca. La 22enne romana regina del mezzofondo iridato e continentale - tesserata per CC Aniene, allenata da Minotti, campionessa mondiale e bicampionessa europea in vasca lunga - nuota in in 15'34"16; la 30enne reatina di Fiamme Oro e Aurelia Nuoto, allenata da Germano Proietti, chiude in 15'37"33. Per la Quadarella è il secondo argento dietro alla Kirpichnikova come negli 800. "Onestamente ero più soddisfatta dopo gli 800 - ammette Simona - Speravo di avere più margine di miglioramento nei 1500; volevo avvicinarmi di più al personale. Queste, come dice Christian (Minotti, ndr), sono gare di allenamento e tappe di passaggio. Adesso i 400 e vediamo cosa viene". Brillano gli occhi a Caramignoli, che rimane sul podio europeo dopo il bronzo in vasca lunga a Budapest che segue quello in corta negli 800 del 2019: "Sono abbonata ai bronzi, ma va benissimo così. A trent'anni non è semplice battere tutte queste giovani: bisogna essere sempre al 100 per cento per farlo".
UNA RANA SORPRENDENTE. L'Italia non scende dal podio dei 200 rana dove sale con Francesca Fangio, che migliora il personale di 8 centesimi ed in 2'19"69 conquista la medaglia di bronzo. La 26enne di Livorno - tesserata per In Sport Rane Rosse ed allenata da Renzo Bonora - nuota una gara di grande equilibrio, dividendo equamente sforzi e frazioni (32"06, 35"07, 35"93, 36"14) ed arrivando anche ad un centesimo dal record italiano di Martina Carraro, che finisce quinta in 2'19"91. Le azzurre danno quasi l'idea di un cambio: la 27enne genovese di Fiamme Azzurre e Azzurra 91 che si prende l'oro nei 100 e dà il suo podio del 2019 alla compagna di nazionale alla prima medaglia internazionale della carriera. Fuori dalla portata delle avversarie le prime due: la russa Evgeniia Chikunova vince in 2'16"88 col record mondiale ed europeo juniores davanti alla connazionale Maria Temnikova, autrice di 2'18"45. Lacrime trattenute a stento per Francesca Fangio a fine gara per una medaglia da tempo rincorsa: “Ho coronato il sogno della mia vita. Salire su un podio di questo livello, mi ripaga di tante delusioni e rappresenta per me una grande rivincita. Fino a qualche mese fa non sapevo se continuare a nuotare o smettere: non ho mollato e adesso sono senza parole. Dedico questo bronzo a mio padre Maurizio, a mia madre Monica e a mia sorella Sara: la mia famiglia mi ha sempre sostenuta nei momenti più difficili. Spero che questo risultato serva per la convocazione ai mondiali”. Esausta, ma senza nulla da rimproverarsi, Martina Carraro: “Sono stremata. Non ho tante energie ancora in corpo. Il quinto posto e questo tempo sono comunque ottimi. Sono contenta per Francesca: si merita questa soddisfazione”.
PROTAGONISTI SENZA PODI. Migliorano il personale, ma non basta per la medaglia. Il podio della gara regina al femminile resta ancora un tabù per il nuoto italiano. A Silvia Di Pietro non è sufficiente neanche il personale di 52"71 per sfiorare il terzo posto lontano otto decimi. La 28enne di Roma - tesserata per Carabinieri e CC Aniene, allenata da Mirko Nozzolillo - chiude al quinto posto progredendo sia in semifinale (52"75) sia nella quarta finale che disputa dopo il bronzo con la 4x50 mista, il quarto posto con la 4x50 stile libero e l'ottavo posto nei 50 stile libero. “Sono contenta di essermi ulteriormente migliorata. Non era facile, perché vengo da un tour de force. La finale era tostissima e le altre al momento sono più forti. Quest’europeo mi sta riportando in una dimensione che mi soddisfa e mi ripaga di tutti gli sforzi compiuti in quest’ultimo periodo. Spero di essermi messa alle spalle anche un po' di sfortuna" conclude la velocista romana. Vince la fuoriclasse svedese Sarah Sjoestroem in 51"26.
Discorso simile nei 100 dorso dominati dal russo Kliment Kolesnikov, già vincitore dei 50, col tempo di 49"13 e dall'ungherese Robert-Andrei Glinta, già bronzo nei 50, in 49"31. Per il bronzo è bagarre, ma la spunta l'altro greco Apostolos Christou in 49"87, avanti a Matteo Rivolta che è quinto col personale di 50"07 (precedente 50"29) e a Lorenzo Mora, sesto in 50"19. Per Rivolta, 30enne meneghino di Fiamme Oro e CC Aniene ed allenato da Marco Pedoja, è l'ennesima espressione di un ottimo stato di forma che l'ha portato a realizzare il record italiano nelle batterie dei 50 farfalla. Per il 23enne carpigiano - tesserato per Fiamme Rosse ed Amici Nuoto VVFF Modena, preparato da Fabrizio Bastelli e già sesto nei 50 dorso, si tratta di un risultato che ne consolida una fase di crescita. Animi contrapposti per i due azzurri a fine gara. “Meglio di così non poteva andare, considerando che ho iniziato a nuotare il dorso solo a settembre in occasione della Isl. È venuto il personale e un ottimo piazzamento in una gara che non è proprio la mia - racconta Rivolta, prossimo alla laurea magistrale in Economia - Sono in fiducia e mi sento sciolto in acqua”. Decisamente deluso Mora: “Semplice. Volevo fare la gara, ma niente è andato per il verso giusto. Non so spiegarmi il motivo, perché non sto tanto male. Sono molto dispiaciuto. La mia rivincita passa dai 200”.
Sette centesimi di troppo tra Silvia Scalia e il podio. Nel mezzo l'olandese Maaike De Waard che si prende il bronzo dei 50 dorso lasciando alla 26enne di Lecco un pizzico di rammarico. L'atleta di Fiamme Gialle e CC Aniene, seguita da Matteo Giunta, fa tutto bene e migliora anche di quattro centesimi il record italiano che detiene dalla scorsa edizione degli europei. Ma non basta per tornare sul podio che ha conquistato solo Elena Gemo, di bronzo nel 2008 e d'argento nel 2010. Anche Elena Di Liddo puntava al record italiano; invece la 28enne di Bisceglie - tesserata per Carabinieri e CC Aniene e preparata da Raffaele Girardi - eguaglia il suo personale di 26"39 per il settimo posto. Le azzurre, di bronzo con 4x50 mista da record italiano, restano fuori dal podio completato dall'olandese Kira Toussaint, che vince in 25"79 bissando il titolo dei 200, e dalla francese Analia Pigree in 26"08. Mastica amaro Scalia, ancora fuori dal podio in una gara individuale. “Sono abbonata ai quarti posti. Il podio non vuole arrivare. Sono andata molto forte, nonostante non sia brillantissima, e ho anche ritoccato il record italiano. Da qui parte la mia stagione che spero sia ricca di appuntamenti” conclude la lombarda. Perplessa Di Liddo: “I 100 faccio fatica ad affrontarli, più mentalmente che fisicamente: non so perché. Sono un po' alla frutta. Non mi sono mai fermata”.
SEMIFINALI. Marco De Tullio e Matteo Ciampi si qualificano a braccetto alla finale dei 200 stile libero. Entrambi col quinto crono di 1'43"62: primato personale per il 21enne di Bari - tesserato per Fiamme Oro e Sport Project e seguito da Christian Minotti - che in batteria aveva nuotato per la prima volta sotto all'1"44 in 1'"43"81; non per il 25enne di Latina - tesserato per Esercito e Livorno Aquatics e preparato da Stefano Franceschi, ai piedi del podio agli europei di Glasgow nel 2019 - che arrivava dal personale portato sull' 1'43"14 nel turno precedente. Ciampi e Di Tullio, staffettisti della 4x200 di bronzo agli europei in vasca lunga di Budapest, sono già stati protagonisti nei 400 stile libero conclusi rispettivamente al secondo e terzo posto. Il podio non è precluso in una finale che ha come favorito l'astrro nascente rumeno David Popovici, primo della classe in 1'43"08. “Ho abbassato di altri due decimi il personale grazie ad un ottimo ultimo 50. Ho lavorato poco sulla velocità in questo periodo e qualcosa ancora pago rispetto ai miei avversari - dichiara De Tullio - Domani sarà una bella finale ed è importante esserci”. Moderatamente soddisfatto anche Ciampi: “In vasca corta i 400 sono più la mia gara rispetto ai 200: mi vengono sicuramente meglio. La bracciata era un po’ contratta e anche le gambe non giravano come in batteria. Durante il riscaldamento le sensazioni erano invece buone. È venuta comunque la qualificazione; per il podio bisogna andar forti”
Proverà l'impresa anche Elena Di Liddo che nuota il terzo tempo delle semifinali dei 100 farfalla in 56"71. La 28enne di Bisceglie è preceduta dalla greca Anna Ntountounaki (56"49) e dalla svedese Sarah Sjoestroem (56"54). La vice campionessa europea in carica, giovedì bronzo con la 4x50 mista, sa che può cogliere l'occasione. Partirà dalla corsia esterna Ilaria Bianchi, bronzo nei 200. La 30enne di Castel San Pietro Terme aggancia l'ultimo tempo utile per superare il turno nuotando in 57"55, ma conosce molto bene la distanza. L'esperta delfinista di Fiamme Azzurre ed NC Azzurra, seguita dal tecnico federale Fabrizio Bastelli, ne è stata campionessa nel 2012 a Chartres e bronzo a Stettino nel 2011. Lucida l'analisi di Di Liddo a fine gara: “Avere accanto la Sjoestroem mi ha un po’ destabilizzata e forse deconcentrata. Però alla fine non è andata malissimo, anzi. La finale sarà di ottimo livello e nulla è precluso. Io mi sento anche abbastanza bene, considerando il periodo dell’anno”. Realistica anche Bianchi: “Qualificazione acciuffata per un soffio. Ho accusato la fatica dei 200 farfalla. Sfrutterò le ore che mi separano dalla finale per recuperare un po’ di energie fisiche e mentali”.
Sarà della finale dei 100 dorso Margherita Panziera, che nuota il sesto tempo in 57"51. La 26enne primatista italiana (56"57) di Montebelluna sfiderà nuovamente la specialista della vasca corta Kira Toussaint, che intanto firma il miglior tempo in 56"04. L'olandese ha già vinto i 50 e i 200 precedendo l'atleta di Fiamme Oro e CC Aniene ed è la campionessa in carica di 50 e 100 della precedente edizione. “Devo dire che ho avuto un secondo 50 molto buono. Uno spunto veloce che mi sorprende - spiega la veneta, sesta a Glasgow 2019 - La finale sarà molto difficile perché la Toussaint in questo momento va fortissima. Mi piacerebbe migliorare il tempo di oggi di qualche decimo”. Eliminata Silvia Scalia (Fiamme Gialle / CC Aniene), nona in 57"72 con otto centesimi di ritardo dall'ultimo posto utile.
Spettacolari le semifinali dei 50 farfalla con entrambi gli azzurri che scendono sotto al record italiano, ma questa volta è Thomas Ceccon (Fiamme Oro e Leosport) in 22"19 a sottrarlo al 30enne milanese detentore Matteo Rivolta (Fiamme Oro e CC Aniene), che pure aveva abbassato in 22"27 il precedente limite nuotato in batteria in 22"47. Il 20enne di Schio toglie 35 centesimi al personale e realizza il secondo record del pomeriggio dopo l' 1'52"49 per l'argento nei 200 misti. Gli italiani sono preceduti solo dall'unghese Szebasztian Szabo che in 22 netto segna il record dei campionati. "Già questa mattina mi sentivo molto bene: 22''1 inizia ad essere un tempo decisamente importante. E' una stagione strana, perché è un tutt'uno con quella passata - dichiara il gigante veneto - Bisognerà spingere al massimo fino agli europei di Roma". Gasato anche Rivolta: "E' durato poco il record, ma è stato bellissimo. A parte gli scherzi: siamo andati a tutta io e Thomas ed è venuta una semifinale clamorosa. In finale ce la giochiamo. Abbiamo una grande occasione".
Gara controllata, perfino troppo per Costanza Cocconcelli e Sara Franceschi che centrano il passaggio del turno nei 200 misti con gli ultimi due posti utili. La 19enne di Bologna, tesserata per Fiamme Gialle ed NC Azzurra 91 ed allenata da Bastelli, è settima in 2'10"19; la 21enne di Livorno - tesserata per Fiamme Gialle e Livorno Aquatics, seguita dal papà e tecnico federale Franceschi e d'argento nei 400 - è ottava in 2'10"37. Comanda l'israeliana Anastasya Gorbenko in 2'06"75, ma la finale appare aperta con tutte le atlete che hanno giocato a nascondino. "Un'altra finale e un'altra possibilità di accumulare esperienza - spiega la giovane emiliana - Mi manca un po' di brillantezza, ma è inevitabile". Le fa eco la livornese: "Faccio fatica nel passaggio dal dorso alla rana: mi manca velocità. Strano perché alla vigilia le sensazioni non erano queste. Spero che domani le cose possano cambiare".
LE PAROLE DEL PRESIDENTE PAOLO BARELLI. "Il nuoto italiano già quest'estate aveva mostrato cose importanti, egregie. Spuntano campioni da tutto il mondo, ma i nostri ci sono sempre e stanno venendo fuori tantissimi giovani, che stanno affiancando i campioni affermati. La mia preoccupazione, però, è sempre la stessa: il futuro delle piscine e degli impianti in Italia. Le società sono allo stremo e gestire oggi un impianto è molto complicato. Mi auguro arrivino presto i contributi, perché le società sportive, che pur continuano a lavorare e a regalare all'Italia campioni e giovani d'interesse assoluto, non ce la fanno veramente più".
Risultati delle semifinali e finali
200 misti mas FINALE
prec. RI 1'53"26 di Thomas Ceccon del 01/12/2018 a Riccione
1. Andreas Vazaios (Gre) 1'51"70
2. Thomas Ceccon 1'52"49 RI
3. Alberto Razzetti 1'52"75 pp (prec. 1'53"39 in semifinale; prec. 1'53"86 del 23/09/2021 a Napoli)
100 stile libero fem FINALE
RI 52"10 di Federica Pellegrini del 7/04/2019 a Riccione
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 51"26
2. Katarzyna Wasick (Pol) 51"58
3. Marrit Steenbergen (Ned) 51"92
5. Silvia Di Pietro 52"71 pp (prec. 52"75 in semifinale; prec. 52"86 del 25/04/2021 a Roma)
100 dorso mas FINALE
RI 49"68 di Simone Sabbioni del 15/12/2017 a Copenhagen
1. Kliment Kolesnikov (Rus) 49"13
2. Robert-Andrei Glinta (Rou) 49"31
3. Apostolos Christou (Gre) 49"87
5. Matteo Rivolta 50"07 pp (prec. 50"29 del 26/09/2021 a Napoli)
6. Lorenzo Mora 50"19
100 dorso fem
RI 56"57 di Margherita Panziera del 04/12/2019 a Glasgow
1. Kira Toussaint (Ned) 56"04
6. Margherita Panziera 57"51 qualificata alla finale
9. Silvia Scalia 57"72 eliminata
200 stile libero mas
RI 1'41''65 di Filippo Magnini del 13/12/2009 a Istanbul
Migliore prestazione in tessuto 1'42''06 di Stefano Ballo del 22/12/2019 a Portici
1. David Popovici (Rou) 1'43"08
5. Matteo Ciampi 1'43"62 qualificato alla finale
5. Marco De Tullio 1'43"62 pp (prec. 1'43"81 in batteria; prec. 1'45"59 del 11/11/2018 a Genova) qualificato alla finale
100 farfalla fem
RI 56"06 di Elena Di Liddo del 15/12/2018 a Hangzhou
1. Anna Ntountounaki (Gre) 56"49
3. Elena Di Liddo 56"71 qualificata alla finale
8. Ilaria Bianchi 57"55 qualificata alla finale
200 rana fem FINALE
RI 2'19''68 di Martina Carraro del 08/12/2019 a Glasgow
1. Evgeniia Chikunova (Rus) 2'16"88 RMJ - REJ
2. Maria Temnikova (Rus) 2'18"45
3. Francesca Fangio 2'19"69 pp (prec. 2'19"97 del 08/12/2019 a Glasgow)
5. Martina Carraro 2'19"91
200 farfalla mas FINALE
prec. RI 1'51"15 di Alberto Razzetti del 10/09/2021 a Napoli
1. Alberto Razzetti 1'50"24 RI
2. Kristof Milak (Hun) 1'51"11
3. Egor Pavlov (Rus) 1'51"81
50 dorso fem FINALE
prec. RI 26"22 di Silvia Scalia del 7/12/2019 a Glasgow
1. Kira Toussaint (Ned) 25"79
2. Analia Pigree (Fra) 26"08
3. Maaike De Waard (Ned) 26"11
4. Silvia Scalia 26"18 RI
7. Elena Di Liddo 26"39 (=pp 26"39 del 25/9/2021 a Napoli)
200 rana mas
1. Arno Kamminga (Ned) 2'02"54
Nessun italiano in gara
200 misti fem
RI 2'06"17 di Ilaria Cusinato del 15/12/2018 a Hangzhou
1. Anastasya Gorbenko (Isr) 2'06"75
7. Costanza Cocconcelli 2'10"19 qualificata alla finale
8. Sara Franceschi 2'10"37 qualificata alla finale
50 farfalla mas
prec. RI 22''47 di Matteo Rivolta in batteria; prec. RI 22''50 di Marco Orsi del 03/09/2021 a Napoli
1. Szebasztian Szabo (Hun) 22"00 CR
2. Thomas Ceccon 22"19 RI (prec. pp 22"54 in batteria; prec. pp 22"63 del 24/01/2021 a Verona) qualificato alla finale
3. Matteo Rivolta 22"27 pp (prec. pp 22"47 in batteria) qualificato alla finale
1500 stile libero fem FINALE
RI 15'29''74 di Simona Quadarella del 05/03/2021 a Roma
1. Anastasia Kirpichnikova (Rus) 15'18"30 CR
2. Simona Quadarella 15'34"16
3. Martina Rita Caramignoli 15'37"33
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foto di Andrea Staccioli e Giorgio Scala / DBM - Inside. L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.







































