Totalmente Nuoto. Il libro che illustra e racconta il sistema Italia
Claudio Rossetto, 55 anni torinese, tecnico federale, responsabile della velocità azzurra e del Centro Federale - Polo Natatorio Frecciarossa di Ostia, presenta il suo libro "Totalmente Nuoto", edito dalla Calzetti & Mariucci e disponibile online e presso le librerie e gli store digitali, dove in 616 pagine e con la tecnologia QR code illustra e racconta metodogie, tecniche ed esperienze del nuoto italiano.
Per farlo sceglie la sala conferenze del Centro Federale di Ostia, che dal 2021 è diventata la sua seconda casa, dove sono in corso i Campionati Italiani Assoluti Herbalife di nuoto, insieme a tutti coloro che hanno partecipato alla composizione dell'opera, perchè vuole condividere insieme alla sua gente, ai suoi amici, colleghi e altleti, la giornata tra le più importanti ed emozionanti della propria carriera.
L'autore scrive con semplicità e linguaggio diretto di tecnica, allenamento e programmazione. Grazie all'esperienza maturata nelle piscine di tutto il mondo, in oltre trent'anni di attività, riesce a spiegare in maniera efficace e coinvolgente come il nuoto italiano sia potuto passare dall'ottenere risultati sporadici e isolati a disciplina che produce risultati con continuità e in quantità impressionanti. Rossetto riconosce gran parte dei meriti di questo progresso alla Nazionale di nuoto ed a chi ha contribuito a renderla grande in questo periodo aureo, con tributi particolari a personaggi come il Maestro Alberto Castagnetti che ha reso consapevoli egli stesso e tutto il nuoto italiano che gli invincibili non esistono; il coordinatore dei settori agonistici Marco Bonifazi che ha stimolato e diffuso l'approccio scientifico all'allenamento; il direttore sportivo Gianfranco Saini che introducendo originali analisi matematiche nella valutazione delle prestazioni agonistiche ha permesso a molti diverse e proficue interpretazioni; il medico federale Lorenzo Marugo, "un nuotatore prestato alla medicina"; il consigliere federale, già guida storica del Settore Istruzione Tecnica della FIN, Roberto Del Bianco che ha letteralmente "inventato" la formazione del nuoto; il direttore tecnico della Nazionale di nuoto Cesare Butini che guida i ragazzi verso il successo con grande passione, pazienza e professionalità.
La volontà di Caludio Rossetto, che ha guidato moltissimi nuotatori italiani alle ultime cinque edizioni dei Giochi Olimpici dal 2004 al 2020 e con i suoi atleti ha vinto oltre 100 medaglie in manifestazioni internazionali, di coinvolgere numerosi atleti, tecnici e dirigenti, che a quest'opera hanno offerto i propri contributi, nasce proprio dalla consapevolezza di essere stato parte di un sitema complesso, variegato, soprattutto virtuoso, che ha saputo crescere nel tempo, evolversi ed infine vincere: il sitema del nuoto italiano.
Il tecnico federale Claudio Rossetto presenta il suo libro. “Sono molto emozionato e lusingato della presenza di tutti voi che ringrazio per essere intervenuti. Sono felice di condividere questa giornata con voi che rappresentate la mia seconda famiglia. Ho l’onore di essere qui con degli amici, eccellenze nelle rispettive aree professionali, che mi hanno aiutato nel fare questo libro e che negli anni hanno contribuito a far sì che il nuoto italiano diventasse quello che è oggi. Loro mi hanno aiutato a spiegare il modello italiano che è diventato sicuramente un modello vincente. Ai più giovani risultata difficile immaginare che questo passaggio ci sia stato, ma chi come lo ha attraversato sa benissimo che 30 anni fa non era affatto così. Ho usato un linguaggio semplice, diretto, con l’intento di raccontare prima ancora che spiegare. Il libro si divide in otto parti, differenti tra loro ma complementari, dove mi sono avvalso anche della collaborazione degli atleti e dell’utilizzo di video grazie alla tecnologia QR code”.
Gli argomenti del libro
Capitolo 1. Pensieri e libertà. Esperienza, aneddoti e interpretazioni sul nuoto moderno.
Capitolo 2. La tecnica del nuoto. Descrizione e analisi della tecnica delle nuotate.
Capitolo 3. L’allenamento. Indicazioni teoriche e pratiche sull’allenamento delle singole distanze del nuoto.
Capitolo 4. La programmazione. Analisi di come strutturare e organizzare l’attività.
Capitolo 5. L’analisi della gara. Evoluzione, interpretazione, strategia delle gare di nuoto.
Capitolo 6. Esperienze. Alcuni tra i migliori allenatori illustrano il loro allenamento.
Capitolo 7. Il nuoto master. Il nuoto da “grandi” e i benefici delle discipline acquatiche.
Capitolo 8. Il nuoto raccontato dai ragazzi. Testimonianze di chi il nuoto lo pratica, lo vive non deve essere dimenticato.
Dove trovare il libro
Edito da Calzetti & Mariucci Editori, è disponibile online sul sito www.calzetti-mariucci.it e presso le librerie e gli store digitali
Foto A. Staccioli deepbluemedia
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.



















Eurojrs a Otopeni. Gran finale e Italia nella storia

Sessantasette primati personali, 14 medaglie e il primo posto nella classifica per Nazioni. I sei giorni di nuoto degli Europei Juniores a Otopeni, circa 17 chilometri da Bucarest, che dal 18 al 24 luglio proseguiranno con le gare di categoria dei tuffi, promuovono a pieni voti la squadra nazionale giovanile guidata da Walter Bolognani che per la prima volta nella storia della manifestazione (49 edizioni) conquista i trofeo per Nazioni.
Nell'ultima giornata, dieci finali individuali e due staffette in due ore di gare, gli azzurri conquistano oro, argento e bronzo, fissano gli ultimi quattro primati personali e si regalano un'altra pagina di storia del nuoto italiano ed internazionale. Lorenzo Galossi prosegue la sua marcia trionfale. E' campione d'Europa anche dei 400 stile libero, dopo aver dominato gli 800 e stabilito tre record italiani di categoria tra 100 e 200 stile libero. Vince i 400 con 3'48"14, lontano dal proprio record europeo juniores che aveva statbilito il 9 aprile scorso a Riccione, ma più che sufficiente a lasciarsi alle spalle per la seconda volta in 24 ore il polacco Chmielewsky e il rumeno Stancu, secondi ex aequo con 3'50"61. Quarto con due centesimi di ritardo e con il primato personale l'altro azzurro Filippo Bertoni (3'50"63). Giulia Vetrano è seconda nei 400 stile libero col record personale di 4'11"77 e mette al collo la quarta medaglia personale nello stile libero, tra gare individuali e staffetta (argento nei 200 e con la 4x200 e bronzo negli 800). La precede la turca Merve Tuncel con 4'07"30. Le ragazze della 4x100 mista sono di bronzo con 4'05"70; Sara Curtis 1'01"92 (record personale), Irene Mati 1'09"15, Paola Borrelli 59"35 e Matilde Biagiotti 55"28 completano il medagliere azzurro. Quinto posto, invece, per la 4x100 maschile, dove però Nicolò Accadia festeggia il primato personale nella frazione a dorso con 55"27.
La classifica del trofeo
1. Italia 670
2. Gran Bretagna 652
3. Francia 555
Finali della sesta giornata - domenica 10 luglio
200 misti F
1. Leah Schlosshan (GBR) 2'13"49
2. Lilla M. Abraham (HUN) 2'14"28
3. Emma Carrasco Cadens (ESP) 2'14"39
100 dorso F
1. Dora Molnar (HUN) 1'00"88
2. Roos Vanotterijk (BEL) 1'00"90
3. Mary-Ambre Moluh (FRA) 1'01"36
6. Sara Curtis (ITA) 1'02"00
100 dorso M
1. Ksawery Masiuk (POL) 52"91
2. Oleksandr Zheltyakov (UKR) 54"26
3. Jonathon Marshall (GBR) 54"42
7. Niccolò Accadia (ITA) 55"40
100 rana F
1. Enili Jefimova (EST) 1'06"50
2. Justine Delmas (FRA) 1'08"80
3. Olivia Klint Ipsa (SWE) 1'09"29
5. Irene Mati (ITA) 1'09"74
8. Chiara Della Corte (ITA) 1'10"20
100 stile libero M
1. David Popovici (ROU) 47"69
2. Jacob Whittle (GBR) 48"65
3. Nikolas Antoniou (CYP) 49"67
100 rana M
1. Volodymyr Lispvets' (UKR) 1'00"96
2. Koen De Groot (NED) 1'01"21
3. Steijn Louter (NED) 1'01"32
50 farfalla F
1. Lana Pudar (BIH) 26"49
2. Roos Vanotterdijk (BEL) 26"63
3. Jana Pavalic (CRO) 26"76
50 farfalla M
1. Casper Puggaard (DEN) 23"67
2. Daniel Gracik (CZE) 23"94
3. Ethan Dumesnil (FRA) 24"17
4. Elia Codardini (ITA) 24"30
400 stile libero F
1. Merve Tuncel (TUR) 4'07"30
2. Giulia Vetrano (ITA) 4'11"77
3. Nikoletta Padar (HUN) 4'12"04
400 stile libero M
1. Lorenzo Galossi (ITA) 3'48"14
2. Krystszof Chmielewsky (POL) 3'50"61
2. Vlad-Stefan Stancu (ROU) 3'50"61
4. Filippo Bertoni (ITA) 3'50"63
4x100 mista F
1. Francia 4'05"33
2. Ungheria 4'05"48
3. Italia 4'05"70
Sara Curtis 1'01"92, Irene Mati 1'09"15, Paola Borrelli 59"35, Matilde Biagiotti 55"28
4x100 mista M
1. Gran Bretagna 3'37"44
2. Ucraina 3'38"02
3. Polonia 3'38"89
5. Italia 3'41"81
Nicolò Accadia 55"27, Alex Sabattani 1'02"10, Elia Codardini 54"31, Francesco Lazzari 50"13
Il medagliere azzurro a Otopeni
Oro - 4
staffetta 4x100 stile libero f 3'42''98
Veronica Quaggio, Marina Cacciapuoti, Sara Curtis, Matilde Biagiotti
Lorenzo Galossi 800 stile libero 7'52''04
staffetta 4x200 stile libero m 7'17''45
Alessandro Ragaini (1’50’’06), Filippo Bertoni, Massimo Chiarioni, Lorenzo Galossi
Lorenzo Galossi 400 stile libero 3'48"14
Argento - 5
Giulia Vetrano 200 stile libero 1'59''60
Lorenzo Galossi 200 stile libero 1'47''71 RIJ-RIR
Simone Spediacci 200 misti 2'02"65
staffetta 4x200 stile libero f 8'08"93
Giulia Vetrano (2'00"19), Matilde Biaggiotti, Helena Musetti, Aurora Zanin
Giulia Vetrano 400 stile libero 4'11"77
Bronzo - 5
staffetta 4x100 stile libero m 3'19''42
Lorenzo Galossi (50''08 RIR), Elia Codardini, Davide Passafaro, Francesco Lazzari
Sara Curtis 50 stile libero 25"39
Anna Porcari 200 farfalla 2'12''20
Giulia Veltrano 800 stile libero 8'40''72
staffetta 4x100 mista f 4'05"70
Sara Curtis (1'01"92), Irene Mati, Paola Borrelli, Matilde Biagiotti
I record degli azzurri a Otopeni
Lorenzo Galossi 100 stile libero 50''08 RIR (prima frazione della staffetta)
Lorenzo Galossi 200 stile libero 1'47''73 RIJ (in semifinale)
Lorenzo Galossi 200 stile libero 1'47''71 RIJ-RIR (in finale)
La squadra azzurra agli Eurojrs
Nicolò Accadia (CC Napoli), Giada Alzetta (Leosport), Alice Beltrame (Imolanuoto), Filippo Bertoni (CC Aniene), Matilde Biagiotti (RN Florentia), Paola Borrelli (In Sport Rane Rosse), Marina Cacciapuoti (Olimpic Napoli), Andrea Camozzi (Team Trezzo Sport), Massimo Chiarioni (Hydros Oderzo), Elia Codardini (Leosport), Sara Curtis (Team Dimensione Nuoto), Sofia Dandrea (Team Nuoto Trento), Chiara Della Corte (Campania Sport), Lorenzo Galossi (CC Aniene), Valentina Giannini (Aquatic Center), Tommaso Grandini (Nuotatori Milanesi), Tommaso Griffante (Leosport), Davide Maria Harabagiu (Circolo Tevere Remo), Francesco Lazzari (Sport Club 12 Ispra), Simone Locchi (In Sport Rane Rosse), Helena Musetti (Tirrenica), Davide Passafaro (Calabria Swim Race), Benedetta Pilato (CC Aniene), Anna Porcari (Team Veneto), Emanuele Potenza (Nuotatori Pugliesi), Lucia Principi (Nandi Ars Loreto), Veronica Quaggio (GP Nuoto Mira), Alessandro Ragaini (Sport Village), Federico Rizzardi (Team Veneto), Alex Sabattani (Imolanuoto), Giada Sanatore (Nuovo Nuoto BO), Benedetta Scalise (Stelle Marine), Simone Spediacci (In Sport Rane Rosse), Pietro Ruggero (DDS), Giulia Vetrano (CN Nichelino), Aurora Zanin (Nottoli Nuoto) e Francesca Zucca (Esperia Cagliari).
Risultati completi
Eurojrs a Otopeni. Italnuoto sale a quota undici

Due ori e due bronzi per un medagliere dell’Italnuoto che torna a correre agli Eurojrs di Otopeni, toccando quota undici.
Il primo oro in ordine cronologico lo vince negli 800 un super Lorenzo Galossi, già d’argento nei 200 sl con record italiano juniores e ragazzi. Il 16enne di Roma - tesserato per CC Aniene e allenato da Christian Minotti - nuota in 7’52’’04, precedendo il romeno Vlad Stancu in 7’54’’02 e il polacco Krzystof Chmielewski in 7’56’’81.
Il secondo oro arriva dalla 4x200 stile libero. Alessandro Ragaini (1’50’’06), Filippo Bertoni (1’48’’25), Massimo Chiarioni (1’50’’38) e Lorenzo Galossi (1’48’’76) si impongono in 7’17’45; alle loro spalle la Turchia in 7’20’’99 e la Polonia in 7’21’’33.
Poi sono di bronzo Anna Porcari e Giulia Vetrano, rispettivamente nei 200 farfalla e negli 800 stile libero. La 16enne veneta - tesserata per Team Veneto - tocca in 2’12’’20 nella gara vinta dalla bosniaca Lana Pudar in 2’08’’92; la 15enne piemontese - tesserata per CN Nichelino - chiude in 8’40’’71, con l’oro vinto dalla turca Merve Tuncel in 8’40’’71. Italia che ad un giorno dalla chiusura degli Eurojrs comanda la classifica per nazioni con 362 punti, seguita Gran Bretagna a 277 e Ungheria a 267 punti.
Finali quinta giornata - sabato 9 luglio
200 farfalla fem
1. Lara Pudar (Bih) 2'08''92
2. Tabatha Avetand (Fra) 2'12''06
3. Anna Porcari (Ita) 2'12''20
100 stile libero mas
1. Nikoletta Padar (Hun) 54''69
6. Matilde Biagiotti (Ita) 56''03
8. Marina Cacciapuoti (Ita) 56''41
800 stile libero mas
1. Lorenzo Galossi (Ita) 7'52''04
2. Vlad Stancu (Rou) 7'54''02
3. Krzystof Chmielewski (Pol) 7'56''81
800 stile libero fem
1. Merve Tuncel (Tur) 8'28''32
2. Alexa Reyna (Fra) 8'38''04
3. Giulia Vetrano (Ita) 8'40''71
4x200 stile libero mas
1. Italia 7'17''45
2. Turchia 7'20''99
3. Polonia 7'21'33
La squadra azzurra agli Eurojrs
Nicolò Accadia (CC Napoli), Giada Alzetta (Leosport), Alice Beltrame (Imolanuoto), Filippo Bertoni (CC Aniene), Matilde Biagiotti (RN Florentia), Paola Borrelli (In Sport Rane Rosse), Marina Cacciapuoti (Olimpic Napoli), Andrea Camozzi (Team Trezzo Sport), Massimo Chiarioni (Hydros Oderzo), Elia Codardini (Leosport), Sara Curtis (Team Dimensione Nuoto), Sofia Dandrea (Team Nuoto Trento), Chiara Della Corte (Campania Sport), Lorenzo Galossi (CC Aniene), Valentina Giannini (Aquatic Center), Tommaso Grandini (Nuotatori Milanesi), Tommaso Griffante (Leosport), Davide Maria Harabagiu (Circolo Tevere Remo), Francesco Lazzari (Sport Club 12 Ispra), Simone Locchi (In Sport Rane Rosse), Helena Musetti (Tirrenica), Davide Passafaro (Calabria Swim Race), Benedetta Pilato (CC Aniene), Anna Porcari (Team Veneto), Emanuele Potenza (Nuotatori Pugliesi), Lucia Principi (Nandi Ars Loreto), Veronica Quaggio (GP Nuoto Mira), Alessandro Ragaini (Sport Village), Federico Rizzardi (Team Veneto), Alex Sabattani (Imolanuoto), Giada Sanatore (Nuovo Nuoto BO), Benedetta Scalise (Stelle Marine), Simone Spediacci (In Sport Rane Rosse), Pietro Ruggero (DDS), Giulia Vetrano (CN Nichelino), Aurora Zanin (Nottoli Nuoto) e Francesca Zucca (Esperia Cagliari)
Mondiale dei record. Tutte le statistiche. Barelli: "Motivo d'orgoglio per lo sport italiano"

L'Italnuoto conclude la 19esima edizione dei campionati mondiali con un medagliere mai visto ed ulteriori certezze in vista dei campionati europei, in programma allo Stadio del Nuoto di Roma dall'11 agosto. Gli azzurri sono artefici di un mondiale da record con 5 ori, 2 argenti e 2 bronzi.
Superato per ori e numero di medaglie il precedente di riferimento che risaliva a Gwangju 2019 con 3 ori, 2 argenti e 3 bronzi (successi di Simona Quadarella nei 1500 stile libero, Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero e Federica Pellegrini nei 200 stile libero; argenti di Quadarella negli 800 stile libero e Benedetta Pilato nei 50 rana; bronzi di Gabriele Detti nei 400 stile libero, Martina Carraro nei 100 rana e Paltrinieri nei 1500 stile libero), che già a sua volta aveva migliorato i numeri dell'edizione di Budapest 2017 (3 ori e 3 bronzi) a dimostrazione di una crescita costante per densità e risultati.
"Le medaglie di nuoto e sincronizzato, l'impegno dei ragazzi e degli staff sono motivo d'orgoglio per lo sport italiano e per l'intero movimento acquatico, che vive attraverso i successi degli azzurri il riconoscimento agli sforzi profusi soprattutto negli ultimi due anni. Questi ragazzi sono l'immagine di una gioventù che non si arrende e vuole vincere nello sport come nella vita", dichiara Paolo Barelli da sempre in prima linea, sia in parlamento da capo gruppo alla Camera di Forza Italia sia nell'ambito delle istituzioni sportive da presidente della Federazione Italiana Nuoto, per promuovere bandi e forme di sostegno dirette e indirette che tamponino la situazione emergenziale che vivono le società. "Purtroppo le istituzioni sono state a lungo insensibili ai problemi che vivono le società e i gestori delle piscine che garantiscono, oltre alla formazione dei campioni, l'insegnamento del nuoto che salva la vita propria e degli altri, l'attività motoria di base, il benessere dei cittadini. Molte piscine hanno chiuso. Altri gestori sono in profonda perdita e ora si sono aggiunti i rincari energetici e i problemi legati alla siccità. E' un'emergenza senza fine che ha bisogno di ulteriori aiuti concreti". "I risultati finora ottenuti ai mondiali misurano la consapevolezza del movimento rappresentato al vertice da campioni che ormai hanno consolidato valenza e ruolo - continua Barelli - La ciclicità dei risultati è il nostro maggior vanto ed è il frutto del lavoro delle società, in termine di promozione, recruiting e formazione, e coordinato dalla federazione con progetti evidentemente funzionali alla crescita di tutte le componenti: atleti, tecnici e dirigenti. Complimenti a nuoto e nuoto sincronizzato per gli splendidi risultati ottenuti e in bocca al lupo a tutti gli altri azzurri ancora impegnati al mondiale. Li aspettiamo tutti a Roma per i campionati europei, in programma dal'11 al 21 agosto. Sarà la festa delle discipline acquatiche".
Seguono medagliere (5-2-2), finalisti (24), record e primati personali dell'Italia alla 19esima edizione dei campionati mondiali di nuoto, alla Duna Arena di Budapest.
MEDAGLIERE (5 - 2 - 2)
ORO (5)
100 rana mas
1. Nicolò Martinenghi 58"26 RI
100 dorso mas
1. Thomas Ceccon 51"60 RM RE RI
100 rana fem
1. Benedetta Pilato 1'05"93
1500 stile libero
1. Gregorio Paltrinieri 14'32"80 RE CR
4x100 mista mas
1. Italia 3'27"51 =RE RI
con Thomas Ceccon 51"93, Nicolò Martinenghi 57"47, Federico Burdisso 50"63, Alessandro Miressi 47"48
ARGENTI (2)
50 rana mas
2. Nicolò Martinenghi 26"48
50 rana fem
2. Benedetta Pilato 29"80
BRONZI (2)
4x100 stile libero mas
3. Italia in 3'10"95
con Alessandro Miressi 48"38, Thomas Ceccon 47"57, Lorenzo Zazzeri 47"35, Manuel Frigo 47"65
800 stile libero fem
2. Simona Quadarella 8'19"00
FINALI (24)
400 stile libero mas il 18/6
5. Marco De Tullio in 3'44"14 pp
4x100 stile libero mas il 18/6
3. Italia in 3'10"95
con Alessandro Miressi 48"38, Thomas Ceccon 47"57, Lorenzo Zazzeri 47"35, Manuel Frigo 47"65
100 rana mas il 19/6
1. Nicolò Martinenghi 58"26 RI
50 farfalla mas il 19/6
5. Thomas Ceccon 22"86
1500 stile libero fem il 20/6
5. Simona Quadarella 16'03"84
100 dorso mas il 20/6
1. Thomas Ceccon 51"60 RM RE RI
100 rana fem il 20/6
1. Benedetta Pilato 1'05"93
800 stile libero mas il 21/6
4. Gregorio Paltrinieri 7'41"19
6. Gabriele Detti 7'47"75
200 farfalla mas il 21/6
7. Alberto Razzetti 1'55"52
50 rana mas il 21/6
2. Nicolò Martinenghi 26"48
5. Simone Cerasuolo 26"98
4x100 mixed mista il 21/6
5. Italia 3'41"67
con Thomas Ceccon 52"26, Nicolò Martinenghi 57"93, Elena Di Liddo 57"72, Silvia Di Pietro 53"76
100 stile libero mas il 22/6
8. Alessandro Miressi 48"31
200 rana fem il 23/6
7. Francesca Fangio 2'25"08
50 stile libero mas il 24/6
6. Lorenzo Zazzeri 21"81
200 dorso fem il 24/6
4. Margherita Panziera 2'07"27
800 stile libero fem il 24/6
3. Simona Quadarella 8'19"00
4x100 stile libero mixed il 24/6
7. Italia 3'25"83
Lorenzo Zazzeri 48"69, Alessandro Miressi 47"50, Silvia Di Pietro 54"19, Chiara Tarantino 55"45
50 dorso mas il 25/6
4. Thomas Ceccon 24"51
50 rana fem il 25/6
2. Benedetta Pilato 29"80
1500 stile libero mas il 25/6
1. Gregorio Paltrinieri 14'32"80 RE CR
4x100 mista mas il 25/6
1. Italia 3'27"51 =RE RI
con Thomas Ceccon 51"93, Nicolò Martinenghi 57"47, Federico Burdisso 50"63, Alessandro Miressi 47"48
4x100 mista fem il 25/6
7. Italia 3'58"86
con Margherita Panziera 1'00"35, Benedetta Pilato 1'07"00, Elena Di Liddo 57"45, Silvia Di Pietro 54"06
PRIMATI PERSONALI (16 con 1 RM/RE/RI, 2 RE/RI e 9 RI)
Thomas Ceccon nei 50 farfalla in 22"88 RI in batteria il 18/6
Thomas Ceccon nei 50 farfalla in 22"79 RI in semifinale il 18/6
Thomas Ceccon nei 100 dorso in 52"12 RI in semifinale il 19/6
Thomas Ceccon nei 100 dorso in 51"60 RM RE RI in finale il 20/6
Thomas Ceccon nei 50 dorso in 24"62 RI in batteria il 24/6
Thomas Ceccon nei 50 dorso in 24"46 RI in semifinale il 24/6
Marco De Tullio nei 400 stile libero in 3'44"14 in finale il 18/6
Marco De Tullio nei 200 stile libero in 1'46"29 =pp in semifinale il 19/6
Lorenzo Zazzeri nei 100 stile libero in 48"29 in batteria il 21/6
Lorenzo Zazzeri nei 100 stile libero in 47"96 in semifinale il 21/6
Lorenzo Zazzeri nei 50 stile libero in 21"70 in semifinale il 23/6
Alberto Razzetti nei 200 farfalla in 1'55"71 in batteria il 20/6
Alberto Razzetti nei 200 farfalla in 1'54"87 in semifinale il 20/6
Nicolò Martinenghi nei 100 rana in 58"26 RI in finale il 19/6
Silvia Scalia nei 50 dorso in 27"65 RI nello spareggio post semifinali il 21/6
Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero in 14'32"80 RE RI in finale il 25/6
+ 1 RECORD EUROPEO STAFFETTA 4X100 MISTA MASCHILE in 3'27"51 in finale il 25/6
con Thomas Ceccon 51"93, Nicolò Martinenghi 57"47, Federico Burdisso 50"63, Alessandro Miressi 47"48
Foto di Giorgio Scala / Andrea Staccioli DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
Mondiali. Italia 3^ nel medagliere. Butini: "Voto 10"

Segue il bilancio di Cesare Butini, direttore tecnico della nazionale di nuoto, terza nel medagliere con 5 ori, due argenti e altrettanti bronzi alle spalle di Stati Uniti (17 - 12 - 16) e Australia (6 - 9 - 2).
"E' stato un mondiale eccezionale. Voto 10. Sopra ogni aspettativa. Abbiamo fatto più di quanto ci aspettassimo considerati i cicli di lavoro condizionati dall'inserimento in calendario nel periodo che generalmente destiniamo al Sette Colli. Va riconosciuto alla squadra un grande impegno: dagli atleti, ai tecnici, ai dirigenti che rappresentano l'intero movimento sostenuto dalle società capaci di garantire attività malgrado le enormi difficoltà dovute al Covid e ai rincari energetici. La federazione si è impegnata molto per assicurare all'alto livello gli spazi acqua per prepararsi e questi risultati sono un riconoscimento del lavoro svolto da tutti".
"E' stata un'edizione record per ori, numero di medaglie, numero di finali. Ci sono stati tanti primati personale tra cui il record mondiale di Ceccon, quello europeo di Paltrinieri e della staffetta mista. Peraltro molti risultati sono stati ottenuti da atleti giovani, che hanno un futuro radioso davanti, e tutte le medaglie d'oro sono arrivate in distanze olimpiche. Secondo me tra i segreti di questa nazionale vi sono l'affiatamento dello staff tecnico e l'apertura agli atleti più meritevoli a prescindere dall'età. Il nostro movimento produce, ma non bisogna mai abbassare l'attenzione perché più sali e più rischi di cadere.
Questa nazionale è molto forte, ricca di individualità che sanno fare gruppo e si sostengono reciprocamente. Oggi la volata eccezionale di Paltrinieri dalla corsia uno ci ha regalato emozioni fortissime e ha gasato tutta la squadra. Nei giorni scorsi ci siamo entusiasmati per gli altri successi che stimolano l'emulazione e alimentano le ambizioni personali e di gruppo".
"Al di là delle medaglie abbiamo ricevuto una risposta eccezionale che, però, non deve nascondere alcune controprestazioni che dobbiamo valutare per migliorare sempre e per promuovere progetti tecnici che completino la squadra nelle distanze più deboli.
Al termine dei mondiali abbiamo fatto una riunione di squadra: ho elogiato i ragazzi per risultati e comportamenti; gli ho ribadito la necessità di mantenere alte la concentrazione e l'impegno per rifinire ulteriormente la condizione in vista degli europei che disputeremo a Roma dove vogliamo essere protagonisti. Ovviamente c'è grande entusiasmo e siamo tutti molto soddisfatti di questa edizione mondiale. Abbiamo fatto la storia emulando il claim della manifestazione: Make History".
Medagliere del nuoto
18 nazionali a medaglia
1. Stati Uniti 17 ori - 12 argenti - 16 bronzi = 45
2. Australia 6 - 9 - 2 = 17
3. Italia 5 - 2 - 2 = 9
4. Canada 3 - 4 - 4 = 11
5. Francia 2 - 4 - 2 = 8
Mondiali. Clamoroso: Paltrinieri e mista maschile d'oro! Argento Pilato

Un'Italia da record. Un'Italia mai vista. Gregorio Paltrinieri sciocca il mondo vincendo i 1500 col record europeo; la staffetta 4x100 mista di Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi batte gli americani con un altro primato continentale; Benedetta Pilato si prende l'argento nei 50 rana e Thomas Ceccon addirittura restituisce una medaglia dopo la cerimonia di premiazione. Una giornata da pazzi chiude il mondiale di Budapest per il nuoto italiano che aggiorna tutti i suoi numeri con 5 ori, 2 argenti e 2 bronzi; 24 finali, un record mondiale, due europei e 7 italiani per 16 primati personali. Una densità di risultati e qualità mai vista. Una grande Italia pronta per essere protagonista davanti al suo pubblico, allo Stadio del Nuoto di Roma che ospiterà i campionati europei dall'11 agosto.
STRAORDINARIO PALTRINIERI. Il re è tornato, vince in 14'32"80 col record europeo i 1500 ai campionati mondiali, dà all'Italia la quarta medaglia d'oro iridata mai raggiunta in un'edizione, ma soprattutto si riprende il proscenio nella gara di cui è stato campione olimpico e già due volte mondiale (2015 e 2017) oltre che di bronzo (2013 e 2019). "Questo è un sogno", dice a bordo vasca appena uscito dalla vasca ancora col fiatone Paltrinieri, che dopo il tocco sale sulla corsia e ruota la mano destra vicino all'orecchio, come a dire: capito come vanno le cose, ci siamo spiegati? "Prima della gara i miei amici mi dicevano che ero quotato a 26 e ho pensato: ma come si permettono! Allora è finita tutta la fiducia in me? Ma io sapevo di poter vincere i 1500. Che avrei potuto vincere anche gli 800. So di poter gareggiare così, sapevo di valere questi tempi - sottolinea il capitano dell'Italnuoto - Dopo gli 800 ero super deluso. Io ci sono, lo so. Non è mai facile arrivare ad una gara e fare bene anche se si è nelle condizioni perfette. Mi diverte ancora tanto allenarmi e gareggiare. Io investo sempre tutto me stesso per questi momenti di grande gioia", continua il 27enne fuoriclasse carpigiano, allenato da Fabrizio Antonelli per Fiamme Oro e Coopernuoto, cresciuto al centro federale di Ostia e portato ai successi internazionali da Stefano Morini fino al maggio 2020. "Sono anni che penso di valere meno; in questi giorni ho pensato anche che gli altri forse era diventati più forti di me, ma poi mi son detto: no, non ancora. Ero in corsia 1, vedevo il pubblico che mi incitava, il nostro tifo straordinario. Oggi sono salito sul blocco che volevo vincere. Questo oro mondiale è la medaglia più importante di tutte. E' molto più difficile, e stancante anche mentalmente, vincere oggi rispetto a 10 anni fa. Ma io non ho mai smesso di credere in me stesso", conclude l'azzurro che migliora il primato europeo di 14'33"10 che aveva nuotato al Sette Colli in notturna post prima ondata di Covid il 13 agosto 2020 allo Stadio del Nuoto di Roma che ospiterà dall'11 agosto i campionati europei.
Paltrinieri è stato in testa dall'inizio alla fine con passaggi di 3'51"04 ai 400, 7'44"19 agli 800, 11'37"95 ai 1200 e chiusura in 29"39 e 28"69, fino a 100 metri sotto al record mondiale del discusso cinese Sun Yang (squalificato per doping) di 14'31"02. Al secondo posto, ma senza mai riuscire a duellare, lo statunitense campione olimpico dei 1500 e mondiale degli 800 Bobby Finke in 14'36"70 col record americano; bronzo per il tedesco campione uscente e bronzo olimpico Florian Wellbrock (già argento negli 800) in 14'36"94; fuori dal podio il connazionale Lukas Martens, miglior performer dell'anno, in 14'40"89 e l'ucraino Mykhailo Romanchuk (campione d'Europa, argento uscente e bronzo negli 800), quinto in 14'40"98.
GLI AMERICANI SIAMO NOI. La staffetta 4x100 mista maschile vince un oro che vale un mondiale per dimensione di squadra e rilevanza. Mai d'oro una staffetta, mai sul podio iridato la mista. Ma l'occasione era ghiotta e la squadra, già di bronzo alle Olimpiadi, è nel pieno della crescita. I campioni del mondo Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi aprono dorso e rana in 51"93 e 57"47; Federico Burdisso nuota il delfino in 50"63 e dà il cambio ad Alessandro Miressi con 4 decimi di vantaggio su Ryan Held che ci prova, ma non ce n'è. Lo sprinter azzurro nuota in 47"48 e chiude col record europeo di 3'27"51 come la Gran Bretagna alle Olimpiadi di Tokyo. Gli azzurri precedono gli statunitensi di 28 centesimi e i britannici di 3"80. Una prestazione enorme!
"Ci credevamo, abbiamo nuotato frazioni ottime. Ci siamo esaltati", commenta Ceccon, 23enne di Schio che chiude la rassegna iridata con due ori (mista e 100 dorso), un primato del mondo (100 dorso) e uno d'Europa (mista), un bronzo (4x100 stile libero) e altri cinque record italiani. "Sapevamo che sarebbe stato determinante l'approccio mentale, andare oltre la fatica e dare fondo a tutte le energie. Ci siamo riusciti e ne siamo felici", conclude il 21enne di Schio allenato da Alberto Burlina al centro federale di Verona per Fiamme Oro e Leosport. "Siamo stati tutti bravi - prosegue Miressi, 24enne torinese di CN Torino e Fiamme Oro, allenato da Antonio Satta - Finalmente sono riuscito a mettere la prestazione giusta. Dopo il bronzo in apertura di mondiale con la 4x100 stile libero, che mi ha soddisfatto per la medaglia, ma non per la prestazione, è stato un lungo inseguimento alla condizione. Stasera non potevo sbagliare e siamo riusciti a compiere una grande impresa", sottolinea il campione europeo nel 2018 e vicecampione europeo lo scorso anno, che detiene il record italiano in 47"45. "Avevamo un'opportunità irripetibile con l'assenza di Caeleb Dressel. Non potevamo perdere. Eravamo carichi. Coscienti delle nostre potenzialità. Siamo stati perfetti e siamo contentissimi. Bello bello", evidenzia Burdisso, 21enne pavese che nuota e studia nel College di Chicago, seguito anche a distanza da Simone Palombi, bronzo olimpico nei 200 farfalla. "La medaglia più bella; la medaglia che ci fa cantare l'inno di Mameli tutti insieme - dice con gli occhi gonfi di gioia Martinenghi, 22enne di Varese allenato da Marco Pedoja per il CC Aniene, d'argento nei 50 dopo il titolo nei 100 - Sapevamo che le frazioni di dorso e rana non potevamo sbagliarle; poi i miei compagni sono stati perfetti e abbiamo battuto gli Stati Uniti".
LA PRIMA VOLTA DELLA STAFFETTA D'ORO. Mai d'oro, mai mista. L'Italia esorcizza un altro tabù con la staffetta mista maschile sul gradino più alto del podio mai raggiunto. Finora l'Italia era arrivata sette volte alla medaglia iridata con le staffette (3 argenti e 4 bronzi), a cominciare dal terzo posto conquistato a Cali 1975 dalla 4x100 stile libero maschile con Paolo Barelli, presidente federale, in seconda frazione per la prima medaglia iridata maschile del nuoto italiano. Seguono tutte le medaglie in staffetta del nuoto italiano prima del successo di oggi: argenti delle 4x200 maschili a Fukuoka 2001 (Emiliano Brembilla, Andrea Beccari, Matteo Pelliciari, Massimiliano Rosolino) e Melbourne 2007 (Rosolino, Alessandro Calvi, Christian Galenda, Filippo Magnini) e della femminile a Kazan 2015 (Alice Mizzau, Erica Musso, Chiara Masini Luccetti, Federica Pellegrini); bronzi della 4x100 a Calì 1975 (Roberto Pangaro, Paolo Barelli, Claudio Zei e Marcello Guarducci), Kazan 2015 (Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Magnini), Budapest 2022 (Miressi, Ceccon, Lorenzo Zazzeri, Manuel Frigo) e della 4x200 a Perth 1991 (Emanuele Idini, Roberto Gleria, Stefano Battistelli e Giorgio Lamberti).
LA RANA CHE NON TI ASPETTI. E' quella di Ruta Meylutite, vincitrice di tutto 10 anni fa e bronzo nei 100, che sorprende al tocco Benedetta Pilato. La 17enne di Taranto conquista l'argento in 29"80, a un decimo dalla lituana che vince per la prima volta i 50 di cui fu bronzo a Barcellona 2013 a 16 anni. "Di meno non potevo fare. Lo avevo capito in questi giorni. Ho sbagliato anche la partenza e ho sentito la tensione. Aver realizzato il record del mondo (29"30, ndr) nella primavera del 2021 ha aumentato la pressione. Avevo puntato tutto su questa gara. Il 100 è stato una sorpresa. Sono comunque contenta per la medaglia; ovvio che c'è un minimo di delusione, ma devo anche accettare il responso del cronometro che rappresenta il mio stato di forma attuale", racconta l'atleta di Fiamme Oro e CC Aniene, seguita da Vito D'Onghia, che si conferma vice campionessa del mondo della specialità. Il bronzo è della sudafricana Lara Van Niekerk in 29"90.
UN SOFFIO DI TROPPO, IL COLPO DI SCENA, POI LA REVIEW. Thomas Ceccon conquista il bronzo nei 50 dorso, anzi no. Grottesco se non fossimo a un mondiale; se fosse una scenetta di una sit-com farebbe anche ridere. Prima due centesimi di amarezza che lo tenevano ai piedi del podio, poi la squalifica dell'americano Justin Ress che aveva vinto in 24"12 e Thomas Ceccon quindi di bronzo in 24"51, a cinque centesimi dal record in semifinale che aveva migliorato quello nuotato in batteria in 24"62 per un incremento di mezzo secondo. L'azzurro festeggia la medaglia di bronzo sul podio. Ma all'improvviso il dietro front. Scusate abbiamo sbagliato. La FINA accoglie il ricorso degli Stati Uniti, ritenendo entro i 15 metri la subacquea di Ress. Così arriva la richiesta: signor Ceccon ci siamo sbagliati, ci restituisca la medaglia perché dobbiamo rifare la cerimonia di premiazione. La delegazione italiana chiede spiegazioni, ma non è formalizzabile un ricorso che abbia oggetto la gara di un atleta di una nazionale diversa dalla propria. Ufficiale: Ceccon torna quarto e gli americani con Carol Zalenski presidente della commissione tecnica, ed ex presidente di USA Swimming, se la cantano e se la suonano.
MISTA FEMMINILE CHE GUARDA AL FUTURO. In finale anche la staffetta mista femminile; progetto in costruzione che parte dal settimo posto in 3'58"86 con frazioni di Margherita Panziera (1'00"35), Benedetta Pilato (1'07"00), Elena Di Liddo (57"45) e Silvia Di Pietro (54"06). Il podio è di un altro livello ed è composto dagli Stati Uniti che vincono in 3'53"78, dall'Australia seconda in 3'54"25 e dal Canada terzo in 3'55"01. Le azzurre sono comunque le terze tra le europee precedute solo da Svezia e Olanda: see you in Rome.
Risultati degli azzurri nelle finali dell'ultima giornata
50 dorso uomini
RI 24"46 Thomas Ceccon in semifinale
prec. RI 24"62 Thomas Ceccon in batteria
1. Justin Ress (Usa) 24"12
2. Hunter Armstrong (Usa) 24"14
3. Ksawery Masiuk (Pol) 24"49
4. Thomas Ceccon 24"51
50 rana donne
RM 29"30 Benedetta Pilato il 22/05/2021 a Budapest
1. Ruta Meilutyte (Ltu) 29"70
2. Benedetta Pilato 29"80
3. Lara van Niekerk (Rsa) 29"90
1500 stile libero uomini
prec. RE 14'33"10 Gregorio Paltrinieri il 13/08/2020 a Roma
1. Gregorio Paltrinieri 14'32"80 RE CR
2. Bobby Finke (Usa) 14'36"70 AM
3. Florian Wellbrock (Ger) 14'36"94
50 stile libero donne
Nessun'azzurra qualificata
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 23"98
2. Katarzyna Wasick (Pol) 24"18
3. Meg Harris (Aus) ed Erika Brown (Usa) 24"38
400 misti donne
Nessun'azzurra iscritta
1. Summer McIntosh (Can) 4'32"04 WRJ
2. Katie Grimes (Usa) 4'32"67
3. Emma Weyant (Usa) 4'36"00
4x100 mista uomini
RE 3'27"51 Gran Bretagna l'1/8/2021 a Tokyo
prec. RI 3'29"17 Italia l'1/8/2021 a Tokyo (Ceccon, Martinenghi, Burdisso, Miressi)
1. Italia 3'27"51 =RE RI
con Thomas Ceccon 51"93, Nicolò Martinenghi 57"47, Federico Burdisso 50"63, Alessandro Miressi 47"48
2. Stati Uniti 3'27"79
con Ryan Murphy 52"51, Nic Fink 57"86, Michael Andrew 50"06, Ryan Held 47"36
3. Gran Bretagna 3'31"31
con Luke Greenbank 53"81, James Wilby 58"82, James Guy 51"23, Tom Dean 47"45
4x100 mista donne
RI 3'55"79 Italia il 30/07/2021 a Tokyo (Panziera, Castiglioni, Di Liddo, Pellegrini)
1. Stati Uniti 3'53"78
con Regan Smith 58"40, Lilly King 1'05"89, Torri Huske 56"67, Claire Curzan 52"82
2. Australia 3'54"25
con Kaylee McKeown 58"77, Jenna Strauch 1'05"99, Brianna Throssell 57"19, Mollie O'Callaghan 52"30
3. Canada 3'55"01
con Kylie Masse 58"39, Rachel Nicol 1'07"17, Margaret MacNeil 56"80, Penny Oleksiak 52"65
7. Italia 3'58"86
con Margherita Panziera 1'00"35, Benedetta Pilato 1'07"00, Elena Di Liddo 57"45, Silvia Di Pietro 54"06
Foto di Giorgio Scala / Andrea Staccioli DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.

































Mondiali. Quadarella bronzo d'orgoglio. Ceccon da record e Pilato in finale

Il bronzo tutto cuore di Simona Quadarella. Le conferme di Margherita Panziera nei 200 dorso e Lorenzo Zazzeri nei 50 stile libero che puntano gli europei di Roma. Tanta esperienza per una staffetta 4x100 stile libero mista in costruzione. Le ambizioni dei primatisti mondiali Benedetta Pilato nei 50 rana e Thomas Ceccon nei 50 dorso. C'è tanta Italia che nuota tra i leader ai campionati mondiali di Budapest che volgono al termine e promettono un'ultima giornata palpitante anche grazie a Gregorio Paltrinieri nei 1500 e alla staffetta mista maschile.
VELENO QUADARELLA. Si prende il bronzo negli 800 e resta sul podio mondiale per la terza edizione consecutiva. Orgoglio, determinazione, Simona Quadarella ci mette tutta se stessa nelle 16 vasche di cui era argento uscente ed è bronzo olimpico. La 23enne romana tocca in 8'19"00, alle spalle della statunitense e primatista mondiale Katie Ledecky, che vince in 8'08"04 il quinto oro iridato consecutivo sulla distanza nonché 18esimo della carriera e dietro all'australiana Kiah Melverton, che la supera con un rush da 28"91 (contro il 29"88 dell'azzurra) per l' 8'18"77 conclusivo. "Ho messo tutta me stessa in acqua. Sono contenta, mi spiace per i due/tre decimi che mi separano dal secondo posto. Pensavo di aver preso l'australiana e invece no", racconta la regina del mezzofondo europeo, autrice del triplete 400-800-1500 sia a Glasgow 2018 sia a Budapest nella primavera del 2021, che ha nuotato in seconda posizione dai 650 ai 750 metri dopo aver cambiato passo ai 400 metri passati in 4'09"10. "Torno a casa con una medaglia, con un buon tempo, con un europeo da vivere a tutta nella mia Roma - conclude l'atleta del CC Aniene - Ringrazio tutti quelli che mi hanno incoraggiata ed aiutata dopo i 1500 da cui sono uscita veramente male; sicuramente anche l'esperienza delle Olimpiadi mi ha aiutata a emergere di nuovo. Sono felice".
AI PIEDI DEL PODIO. Margherita Panziera si conferma quarta al mondo, ma prima delle europee, nei 200 dorso in 2'07"27 (passaggio ai 100 in 1'02"26) con un buon ritorno che però non basta a riprendere l'americana Rhyan White, bronzo in 2'06"96. Troppo tardiva la reazione della 27enne di Montebelluna, che si allena a Roma seguita da Gianluca Belfiore per Fiamme Oro e CC Aniene. Il successo va all'australiana Kaylee McKeown in 2'05"08 che precede di 4 centesimi l'altra statunitense Phoebe Bacon. "Sono contenta di come ho gestito la gara - racconta la campionessa europea in carica dal 2018, quarta ai mondiali di Gwangju - Non ho nuotato sulle altre; sapevo che hanno una velocità di base superiore alla mia, che sarebbero passate forte e che difficilmente sarei riuscita ad andare sotto i 2'07". Invece sono stata in grado di abbassare il tempo nei tre turni di gara ed è un percorso significativo per la preparazione verso i campionati europei di Roma che desidero disputare da protagonista", sottolinea l'azzurra che detiene il record italiano in 2'05"56, nona performer all time.
TRA I PIU' VELOCI DEL MONDO. Standard mondiale confermato nella finale dello sprint vinta dal favorito britannico Benjamin Proud con un 21"32 che non ammette repliche. Nella prima finale iridata della carriera Lorenzo Zazzeri continua ad esaltarsi, ma paga una partenza più lenta del turno precedente e quando accelera e comincia a prendere acqua finisce la vasca. Il 27enne fiorentino chiude al sesto posto in 21"81, a 11 centesimi dal primato personale nuotato in semifinale che aveva migliorato il settimo tempo delle Olimpiadi di Tokyo. Il podio di Proud (medagliato europeo da tre edizioni con la vittoria a Glasgow 2018, bronzo ai mondiali di Budapest 2017) è chiuso in 21"57 dal francese Maxime Grousset, che aveva eliminato allo spareggio lo specialista brasiliano Bruno Fratus. Argento per lo statunitense Michael Andrew, sul podio anche dei 50 rana e 50 farfalla. "Non sono riuscito a ripetere la partenza delle semifinali, è stata oggettivamente una gara molto veloce. Mi sono confermato tra i migliori al mondo e mi sono divertito", racconta l'azzurro allenato da Paolo Palchetti per Esercito e RN Florentia, vicecampione olimpico e già bronzo mondiale con la staffetta 4x100 stile libero, che aveva portato il personale sotto ai 48 secondi nei 100 stile libero.
STAFFETTA DA COSTRUIRE. Settima in 3'25"83 una staffetta stile libero mixed in costruzione, aperta da un Lorenzo Zazzeri (48"69) visibilmente provato e chiusa dalla debuttante Chiara Tarantino (55"45). Nel mezzo la frazione lanciata di Alessandro Miressi che dà segnali di ripresa (47"50) e la solidità di Silvia Di Pietro (54"19) precedentemente squalificata per essersi mossa sul blocco della semifinale dei 50 stile libero. La gara è vinta dall'Australia di Jack Cartwright (48"12), Kyle Chalmers (46"98), Madison Wilson (52"25) e Mollie O'Callaghan (52"03) col record del mondo di 3'19"38 che precede il Canada in 3'20"61 e gli Stati Uniti in 3'21"09. "E' stata una staffetta dura; siamo stati abbastanza bravi, personalmente mi sento meglio e non vedo l'ora di nuotare la mista", dice Alessandro Miressi (Fiamme Oro/CN Torino), bronzo con la 4x100 stile libero insieme a Lorenzo Zazzeri che non nasconde di essere "spremuto, stanco anche a livello mentale". Rammaricata soprattutto per la squalifica Di Pietro (Carabinieri / CC Aniene): "Non è stata una grandissima giornata tra la squalifica e questa prova condizionata dalle onde" anche per la rookie Chiara Tarantino (Fiamme Gialle): "Rispetto alla gara individuale e alla batteria ho avvertito molta più fatica; nuotare tra le onde peraltro non è semplice. L'importante è avercela messa tutta e non aver alcun rammarico per la mia prima finale mondiale".
RANA KILLER. La sua vasca, la sua gara. Benedetta Pilato nuota i 50 rana in 29"83 con apparente facilità nella Duna Arena dove nella primavera del 2021 ha portato il record mondiale sul 29"30 prima di vincere l'oro europeo. La vice campionessa mondiale, iridata dei 100 pochi giorni fa, appare sicura e divertita e firma il miglior tempo delle semifinali seppur nuotati tre centesimi oltre al crono della batteria. La diciassettenne tarantina punta chiaramente alla doppietta, ma ammette un pizzico di stanchezza negli ultimi 15 metri. "Si va in finale, a prescindere dal tempo l'importante è mettere sempre la mano davanti. Sono un po' stanca, anche stamattina negli ultimi 15 metri ho faticato un po'. Comunque le sensazioni sono buone. Non sono al top della forma, ma me la posso giocare e sono tranquilla", sottolinea l'atleta di Fiamme Oro e CC Aniene, seguita da Vito D'Onghia, che a Gwangju è stata battuta solo dall'americana Lilly King, ultima a qualificarsi in 30"35. L'azzurra è seguita dalla lituana Ruta Meilutyte, vincitrice di tutto 10 anni fa e bronzo nei 100, in 29"97, e dalla sudafricana Lara Van Niekerk in 29"99, che in batteria aveva stabilito in 29"77 il record continentale.
ANCORA RECORD CON VISTA SUL PODIO. Dopo il titolo col primato mondiale dei 100, Thomas Ceccon si prende la finale dei 50 dorso migliorando ancora il record italiano per il quarto crono complessivo delle semifinali in 24"46, 16 centesimi in meno del precedente primato in batteria che aveva già sottratto al personale 53 centesimi. Più veloci del 21enne di Schio, allenato da Alberto Burlina al centro federale di Verona per Fiamme Oro e Leosport, lo statunitense Justin Ress in 24"14, l'altro americano, primatista mondiale, Hunter Armstrong in 24"16 e il greco Apostolos Christou, terzo in 24"39 e bronzo europeo nei 100 nelle ultime tre edizioni. Dentro pure il rumeno Robert Glinta (campione europeo dei 100 e argento nei 50 due volte di fila), che segna 24"52. "I primi due forse sono irraggiungibili: Ress ha già nuotato sotto i 24 secondi e Armstrong detiene il record del mondo in 23"71. Il terzo posto è aperto, quindi c'è da lottare - sostiene l'azzurro che ha conquistato le prime medaglie individuali nell'autunno scorso, in vasca corta tra europei di Kazan (argento nei 200 misti e bronzo nei 50 farfalla) e mondiali di Abu Dhabi (bronzo nei 100 misti) dopo l'argento con la 4x100 stile libero e il bronzo con la mista alle Olimpiadi - Penso di aver qualcosa in meno e spero che basti per conquistare la medaglia. Non sono mai riuscito a nuotare bene i 50 perché non avevo la frequenza giusta, o era troppo alta o era troppo bassa. Ora ho trovato un equilibrio, prendo bene l'acqua e avverto buone sensazioni anche nel breve". Eliminato Michele Lamberti (Fiamme Gialle / GAM Brescia), undicesimo 24"86, a 11 centesimi dal personale.
Risultati delle semifinali e finali
50 farfalla donne – Finale
nessun'italiana qualificata
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 24"95
2. Melanie Henique (Fra) 25"31
3. Yufei Zhang (Chn) 25"32
50 stile libero uomini – Finale
RI 21"37 di Andrea Vergani l'8/8/2018 a Glasgow
1. Benjamin Proud (Gbr) 21"32
2. Michael Andrew (Usa) 21"41
3. Maxime Grousset (Fra) 21"57
6. Lorenzo Zazzeri 21"81
50 stile libero donne – semifinali
RI 24"84 di Silvia Di Pietro il 24/08/2014 a Berlino
1. Katarzina Wasick (Pol) 24"11
Silvia Di Pietro squalificata per partenza irregolare
50 rana fem – semifinali
RI 29"30 Benedetta Pilato il 22/05/2021 a Budapest
1. Benedetta Pilato 29"83 qualificata alla finale
100 farfalla uomini – Finale
nessun italiano qualificato
1. Kristof Milak (Hun) 50"14
2. Naoki Mizunuma (Jpn) 50"94
3. Joshua Liendo Edwards (Can) 50"97
200 dorso donne – Finale
RI 2'05"56 di Margherita Panziera il 31/3/2021 a Riccione
1. Kaylee McKeown (Aus) 2'05"08
2. Phoebe Bacon (Usa) 2'05"12
3. Rhyan White (Usa) 2'06"96
4. Margherita Panziera 2'07"27
50 dorso uomini – semifinali
prec. RI 24"62 Thomas Ceccon in batteria
prec. RI 24"65 Niccolò Bonacchi il 12/04/2014 Riccione
1. Justin Ress (Usa) 24"14
4. Thomas Ceccon 24"46 RI (pp pre mondiale 24"99 il 9/04/2022 a Riccione)
11. Michele Lamberti 24"86
800 stile libero donne - Finale
RI 8'14"99 di Simona Quadarella il 27/07/2019 a Gwangju
1. Katie Ledecky (Usa) 8'08"04
2. Kiah Melverton (Aus) 8'18"77
3. Simona Quadarella 8'19"00
4×100 stile libero mista - Finale
RI 3'22"64 della Nazionale il 22/05/2021
(Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Federica Pellegrini, Silvia Di Pietro)
1. Australia 3'19"38 WR CR OC
Jack Cartwright 48"12, Kyle Chalmers 46"98, Madison Wilson 52"25, Mollie O'Callaghan 52"03
2. Canada 3'20"61
Joshua Liendo Edwards 48"02, Javier Acevedo 47"96, Kayla Sanchez 52"52, Penny Oleksiak 52"11
3. Stati Uniti 3'21"09
Ryan Held 47"93, Brooks Curry 47"72, Torri Huske 52"60, Claire Curzan 52"84
7. Italia 3'25"83
Lorenzo Zazzeri 48"69, Alessandro Miressi 47"50, Silvia Di Pietro 54"19, Chiara Tarantino 55"45
Foto di Giorgio Scala e Andrea Staccioli / DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.

























Mondiali. Martinenghi d'argento nei 50 rana
L'Italia continua ad alimentare il medagliere dei sogni ai campionati mondiali di nuoto, in svolgimento alla Duna Arena di Budapest. Nei 50 rana Nicolò Martinenghi torna sul podio, che invece scivola via negli 800 stile libero a Gregorio Paltrinieri, quarto, e Gabriele Detti, sesto. Quinto Simone Cerasuolo nei 50 rana, settimo Alberto Razzetti nei 200 farfalla. Solo 13 centesimi negano la gioia alla staffetta mista mixed, quinta. Alessandro Miressi guadagna la finale dei 100 stile libero con il talentuoso David Popovic che partirà avanti a tutti.
L'Italia volta pagina con tre ori, un argento, un bronzo in 13 finali e siamo solo a metà dell'opera.
ANCORA MARTINENGHI. L'erede al trono di sir Adam Peaty si conferma da podio mondiale anche nei 50 rana per un argento che sa di consacrazione dopo il successo nei 100 ottenuto col record italiano di 58"26. Il 22enne di Varese tocca in 26"48, tre centesimi di troppo rispetto all'americano Nic Fink, già terzo nei 100. Chiude il podio l'altro statunitense Michael Andrew in 26"72. Per Tete, che nei 50 aveva già conquistato alla Duna Arena il bronzo europeo nella primavera del 2021, è l'ennesima dimostrazione del cambio di passo avvenuto dopo i bronzi olimpici nei 100 individuali e nella staffetta mista con i podi iridati che seguono quelli in vasca corta dell'autunno scorso: il bronzo europeo e l'argento mondiale nei 50, l'oro europeo e l'argento mondiale nei 100. "Questo argento ha due sapori: dolce per il podio, amaro perché ho sbagliato la partenza e ho lasciato i centesimi che probabilmente mi avrebbero consentito di vincere - racconta il 22enne di Varese allenato da Marco Pedoja per il CC Aniene - Sono comunque contento di essermi avvicinato al personale e della medaglia per cui avrei firmato cento volte alla vigilia del mondiale. Però adesso che ho assaporato l'oro non intendo più accontentarmi".
Ottimo quinto posto per lo sfrontato debuttante Simone Cerasuolo, peraltro in dubbio fino alla vigilia dei mondiale, che ha raggiunto successivamente il gruppo italiano perché invischiato col covid. Il diciannovenne imolese chiude in 26"98. "Sono contento, sono riuscito a migliorarmi ogni turno. Ho nuotato ancora sotto i 27 secondi - racconta l'atleta allenato da Cesare Casella per Fiamme Oro e Imolanuoto - E' un ottimo risultato. Martinenghi è in forte crescita, si merita tutti questi successi e per me è un esempio ed uno stimolo ad andare sempre più forte".
800 SENZA MEDAGLIA. L'Italia scende dal podio mondiale dopo aver vinto le ultime due edizioni. Il più dispiaciuto è il primatista europeo Gregorio Paltrinieri, campione mondiale uscente col record europeo di 7'39"27 nuotato a Gwangju 2019, argento a Kazan 2015 e bronzo a Budapest 2017, nonché argento olimpico ed europeo. Il ventottenne carpigiano si piazza quarto in 7'41"19, pagando il rush finale da 28"10. Il campione olimpico statunitense Bobby Finke vince col record americano di 7'39"36 e chiusura da 25"93 (!); al secondo posto s'inserisce il tedesco Florian Wellbrock - campione olimpico della 10 km e bronzo nei 1500 che sta esplorando gli 800 dopo il bronzo degli europei di Glasgow nel 2018 - in 7'39"63 (ultimi 50 in 26"82); al terzo posto si conferma l'ucraino Mykhailo Romanchuk, campione europeo dal 2018 e bronzo olimpico, col tempo di 7'40"05 e sprint in 27"73. Fuori dalla lotta per il podio Gabriele Detti (che s'impose in questa piscina nel 2017 col record europeo di 7'40"77), sesto in 7'47"75.
"E' stata una gara molto veloce; non potevo fare di più - racconta Paltrinieri, tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto ed allenato da Fabrizio Antonelli - Ho provato a cambiare ritmo, a strappare ai 600 metri, ma gli altri non hanno mollato e nell'ultimo 100 se ne sono andati. In questo momento loro sono i più forti. Ora resetto e rilancio per i 1500 anche se so che sarà dura. Io ci proverò come sempre dando il massimo".
Nessun rammarico neanche per Detti, fuori dal podio iridato dopo due edizioni (è stato anche bronzo nei 400 stile libero sia a Budapest sia a Gwangju). "Al di là del tempo che non è niente di particolare, resto contento - dichiara il ventottenne livornese di Esercito e In Sport Rane Rosse seguito da Stefano Morini - L'obiettivo era tornare a nuotare una finale prestigiosa e ci sono riuscito. Ho ritrovato continuità in allenamento da tre-quattro mesi e sono soddisfatto delle prestazioni".
Paltrinieri tornerà in vasca nei 1500 che chiude sul podio iridato da quattro edizioni (bronzo nei 1500 a Barcellona 2013, oro nei 1500 a Kazan 2015 e Budapest 2017, bronzo nei 1500 a Gwangju), poi si tufferà anche nel Lupa Lake per il fondo per 5, 10 km e staffetta 4x1,5 km. Intanto però c'è da affrontare di nuovo quei terribili tre, con lo statunitense Finke a caccia della doppietta come alle Olimpiadi e la coppia Wellbrok-Romanchuk che si allena pure insieme da quando l'ucraino ha scelto la Germania per allontanarsi dalla guerra.
MISTA MIXED QUINTA. Sono mancati 13 centesimi per centrare il podio alla mista mixed italiana che si piazza quinta in 3'41"67. Non sono bastate le frazioni di apertura dei campioni del mondo Thomas Ceccon (nei 100 dorso in 51"60 RM), che perde il primo confronto post alloro contro lo statunitense Hunter Armstrong (52"14 contro 52"26), e Nicolò Martinenghi (nei 100 rana in 58"26 RI), che in 57"93 offre il cambio in seconda posizione. Poi Elena Di Liddo in 57"72 e Silvia Di Pietro in 53"76 danno pure l'anima per restare in zona podio, ma scivolano fuori nella bagarre finale che premia Australia (3'41"34) e Olanda (3'41"54) staccate dagli Stati Uniti (3'38"79). "C'è rammarico perché quei due decimi avrei potuto tirarli giù io con una partenza migliore; sono entrato troppo profondo e ho perso tempo a risalire", Ceccon non cerca alibi seppur sottolinea la buona prestazione grazie "al comportamento della squadra". La staffetta perde una posizione rispetto alle Olimpiadi, dove fu quarta col record italiano di 3'39"28 con la divina Federica Pellegrini al posto della sprinter Silvia Di Pietro, ma registra il miglior piazzamento iridato dopo i sesti posti a Gwangju 2019 (in 3'43"27 con Simone Sabbioni, Fabio Scozzoli, Elena Di Liddo e Federica Pellegrini) e a Kazan 2015 (in 3'45"59 con Simone Sabbioni, Arianna Castiglioni, Piero Codia e Silvia Di Pietro).
I 200 FARFALLA HANNO SOLO UN PADRONE. Nel mondo di Kristof Milak c'è anche Alberto Razzetti, che ricorderà a lungo questa finale nuotata in un frastuono assordante, con tutta la Duna Arena a spingere verso il record del mondo l'eroe ungherese che vince in 1'50"34 con una prestazione mostruosa. Il ventitreenne di Lavagna, che vive e si allena a Livorno con Stefano Franceschi per Genova Nuoto My Sport e Fiamme Gialle, nuota in 1'55"52 per il settimo posto che conclude un percorso con due primati personali: 1'55"71 in batteria e 1'54"87 in semifinale. "La finale è stata tosta; nuotare in quel frastuono, col pubblico esaltato da Milak, mi ha emozionato. Il tempo non mi soddisfa pienamente, ma è frutto di tante combinazioni", ribadisce il campione del mondo e d'Europa in vasca corta che poi non riesce a superare le semifinali dei 200 misti concluse in 1'58"02 per il decimo posto complessivo. Dietro il campione di tutto Milak, ad oltre tre secondi in 1'53"37 c'è il 20enne francese Leon Marchand, oro nei 400 misti e a lungo sotto al record del mondo di Michael Phelps (4'03"84 contro 4'04"28), che poi si prende la finale dei 200 misti col miglior tempo in 1'55"75.
NEI 100 STILE LIBERO L'ITALIA CI SARA'. Alessandro Miressi parteciperà alla finale dei 100 stile libero, che perde lo statunitense campione olimpico e bimondiale della distanza Caeleb Dressel (influenzato) e trova nel 17enne rumeno David Popovici il nuovo astro nascente che per classe e stile ci riporta ai fenomeni Alexander Popov, Pieter van den Hoogenband, Ian Thorpe.
Miressi nuota il sesto tempo delle semifinali in 47"89. Una prova di carattere che offre una nuova chance al vicecampione olimpico e bronzo mondiale con la staffetta 4x100 stile libero, nonché campione europeo a Glasgow e vicecampione europeo lo scorso anno dietro l'assente russo Kliment Kolesnikov nella prova individuale. "Dovevo prendermi questa finale in ogni modo - racconta il 24enne torinese di CN Torino e Fiamme Oro, allenato da Antonio Satta - Ci sono riuscito e proverò a dare il massimo anche se non sono nella migliore condizione", sottolinea lo sprinter che detiene il record italiano in 47"45.
SPAREGGI SFORTUNATI. Eliminato allo spareggio l'altro alfiere della staffetta, Lorenzo Zazzeri che nuota per la prima volta sotto i 48 secondi in 47"96 dopo aver ritoccato il personale già in batteria in 48"29. Nella sfida con l'ungherese Nandor Nemeth poi perde 47"69 contro 48"04. "Sono contento di essere andato sotto i 48 secondi che è sono una barriera di eccellenza di questa specialità, ma purtroppo non è bastato", dice il ventisettenne fiorentino allenato da Paolo Palchetti per Esercito e RN Florentia, all'esordio iridato nei 100 stile libero, lui che è specialista dei 50 con un settimo posto olimpico a Tokyo e il sesto posto europeo a Budapest.
Eliminata anche Silvia Scalia. La ventisettenne di Lecco, allenata per Fiamme Gialle e CC Aniene al centro federale di Verona da Matteo Giunta, migliora il record italiano, abbassandolo di un centesimo sul 27"65 nello spareggio contro la britannica Medi Eira Harris, che però si prende in 27"56 l'ultimo posto utile per la finale dei 50 dorso. In semifinale avevano nuotato entrambe 27"72.
Seguono i risultati degli azzurri in semifinali e finali
800 stile libero uomini – Finale
RE RI 7'39"27 di Gregorio Paltrinieri il 24/07/2019 a Gwangju
1. Bobby Finke (Usa) 7'39"36 AM
2. Florian Wellbrock (Ger) 7'39"63
3. Mykhailo Romanchuk (Ukr) 7'40"05
4. Gregorio Paltrinieri 7'41"19
6. Gabriele Detti 7'47"75
200 stile libero donne – Finale
nessuna italiana iscritta
1. Junxuan Yang (Chn) 1'54"92
2. Mollie O'Callaghan (Aus) 1'55"22
3. Muhan Tang (Chn) 1'56"25
100 stile libero uomini – Semifinali
RI 47"45 di Alessandro Miressi il 19/05/2021 a Budapest
1. David Popovici (Rou) 47"13 WRJ
6. Alessandro Miressi 47"89 qualificato alla finale
8. Lorenzo Zazzeri 47"96 pp (prec. pp 48"29 in batteria; prec. pp 48"45 l'11/04/2022 a Riccione) in ex aequo con Nandor Nemeth (Hun); poi eliminato allo spareggio 47"69 contro 48"04
50 dorso donne – Semifinali
prec. RI 27"66 di Silvia Scalia il 10/4/2022 a Riccione
1. Kylie Masse (Can) 27"22
8. Silvia Scalia 27"72 in ex aequo con Medi Eira Harris (Gbr); poi eliminata allo spareggio malgrado il record italiano di 27"65 contro 27"56
200 farfalla uomini – Finale
RI 1'54"28 di Federico Burdisso il 19/5/2021 a Budapest
1. Kristof Milak (Hun) 1'50"34 RM RE
2. Leon Marchand (Fra) 1'53"37
3. Tomoru Honda (Jpn) 1'53"61
7. Alberto Razzetti 1'55"52
50 rana uomini – Finale
RI 26"39 di Nicolò Martinenghi il 2/4/2021 a Riccione
1. Nic Fink 26"45
2. Nicolò Martinenghi 26"48
3. Michael Andrew (Usa) 26"72
5. Simone Cerasuolo 26"98
200 farfalla donne – Semifinali
nessuna azzurra
1. Summer McIntosh (Can) 2'05"79 WRJ
200 misti uomini – Semifinali
RI 1'57"13 di Alberto Razzetti il 3/4/2021 a Riccione
1. Leon Marchand (Fra) 1'55"75
10. Alberto Razzetti 1'58"02 eliminato
4x100 mista mista – Finale
RI Italia 3'39"28 il 31/7/2021 a Tokyo
con Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Elena Di Liddo, Federica Pellegrini
1. Stati Uniti 3'38"79
con Hunter Armstrong 52"14, Nic Fink 57"86, Torri Huske 56"17, Claire Curzan 52"62
2. Australia 3'41"34
con Kaylee McKeown 58"66, Zac Stubblety-Cook 58"92, Matthhew Temple 50"84, Shayna Jack 52"92
3. Olanda 3'41"54
con Tira Toussaint 59"72, Arno Kamminga 58"28, Nyls Korstanje 50"99, Marrit Steenbergen 52"55
5. Italia 3'41"67
con Thomas Ceccon 52"26, Nicolò Martinenghi 57"93, Elena Di Liddo 57"72, Silvia Di Pietro 53"76
Foto di Giorgio Scala / DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.


























Mondiali. Ceccon da record! I primati mondiali del nuoto italiano

Thomas Ceccon vince il titolo diventando primatista mondiale dei 100 dorso in 51"60. Seguono tutti i record mondiali del nuoto italiano.
I RECORD MONDIALI DEL NUOTO ITALIANO (24)
Vasca olimpica (13)
20 giugno 2022 a Budapest
Thomas Ceccon nei 100 dorso in 51"60
22 maggio 2021 a Budapest
Benedetta Pilato nei 50 rana in 29"30
29 luglio 2009 a Roma
Federica Pellegrini nei 200 sl in 1'52"98
28 luglio 2009 a Roma
Federica Pellegrini nei 200 sl in 1'53"67
26 luglio 2009 a Roma
Federica Pellegrini nei 400 sl in 3'59"15
27 giugno 2009 a Pescara
Federica Pellegrini nei 400 sl in 4'00"41
8 marzo 2009 a Riccione
Federica Pellegrini nei 200 sl in 1'54"47
13 agosto 2008 a Pechino
Federica Pellegrini nei 200 sl in 1'54"82
11 agosto 2008 a Pechino
Federica Pellegrini nei 200 sl 1'55"45
24 marzo 2008 a Eindhoven
Federica Pellegrini nei 400 sl in 4'01"53
27 marzo 2007 a Melbourne
Federica Pellegrini nei 200 sl 1'56"47
15 agosto 1989 a Bonn
Giorgio Lamberti nei 200 sl in 1'46"69
9 settembre 1973 a Belgrado
Novella Calligaris negli 800 sl in 8'52"97
Vasca corta (11)
3 novembre 2021 a Kazan
Staffetta 4x50 mista maschile in 1'30"14
Michele Lamberti 22"62, Nicolò Martinenghi 25"14, Marco Orsi 22"17, Lorenzo Zazzeri 20"21
4 dicembre 2015 a Netanya
Gregorio Paltrinieri nei 1500 in 14'08"06
13 dicembre 2009 a Istanbul
Federica Pellegrini nei 200 sl in 1'51"17
14 dicembre 2008 a Rijeka
Federica Pellegrini nei 200 sl in 1'51"85
12 dicembre 2008 a Rijeka
Alessia Filippi negli 800 sl in 8'04"53
11 dicembre 2008* a Rijeka
Staffetta 4x50 mista maschile in 1'32"91
Mirco Di Tora 23"95, Alessandro Terrin 25"71, Marco Belotti 22"53, Filippo Magnini 20"72
11 dicembre 2008* a Rijeka
Staffetta 4x50 mista maschile in 1'34"01
Mirco Di Tora 24"30, Alessandro Terrin 25"95, Marco Belotti 22"61, Filippo Magnini 21"15
28 febbraio 1992 a Palma de Maiorca
Luca Sacchi nei 400 misti in 4'08"77
11 febbraio 1990 a Bonn*
Giorgio Lamberti nei 200 sl in 1'43"64 (record europeo diventato tempo limite mondiale FINA il 3 marzo 1991)
14 febbraio 1988 a Bonn*
Giorgio Lamberti nei 200 sl in 1'43"95
13 febbraio 1988 a Bonn*
Giorgio Lamberti nei 400 sl in 3'41"74
* migliore prestazione mondiale
Foto di Andrea Staccioli/DBM
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Mondiali. Ceccon col record mondiale nei 100 dorso e Pilato nei 100 rana campioni del mondo

Thomas Ceccon campione nei 100 dorso col record del mondo. Benedetta Pilato campionessa del mondo dei 100 rana. Dopo appena tre giorni di finali alla 19esima edizione dei campionati mondiali, in svolgimento alla Duna Arena di Budapest, l'Italia ha già tre ori nel medagliere con tre atleti diversi (Nicolò Martinenghi nei 100 rana), peraltro in tre distanze olimpiche. Uguagliati i record di Budapest 2017 (Gabriele Detti negli 800, Gregorio Paltrinieri nei 1500 e Federica Pellegrini nei 200 stile libero) e Gwangju 2019 (Simona Quadarella nei 1500, Gregorio Paltrinieri negli 800 e Federica Pellegrini nei 200), ma restano ancora 5 giorni da vivere tutti d'un fiato e una lunga estate che terminerà a Roma con i campionati europei.
UN ORO FUTURISTICO. Finalmente medaglia, ma non con un tempo normale, ma con il record mondiale! Thomas Ceccon è leader dei 100 dorso in 51"60 (25"14 e 26"46). Crono che spazza via il record di 51"85 detronizzando lo statunitense Ryan Murphy, che ha conquistato l'oro alle olimpiadi di Rio nel 2016 e il bronzo a Tokyo ma non ha mai vinto la gara iridata. Lo statunitense è secondo in 51"97 precedendo di un centesimo il connazionale Hunter Armstrong. Una gara superveloce. "Magari devo ancora realizzare perché il tempo è davvero molto basso - racconta il 21enne di Schio allenato da Alberto Burlina al centro federale di Verona dove Federica Pellegrini ha costruito tutti i suoi successi - Il record del mondo è la ciliegina sulla torta, tanta roba. Murphy ha provato a mettermi in difficoltà, ma sapevo di sentirmi bene, avevo grande consapevolezza. Forse oggi ero imbattibile anche se avessero partecipato i due russi". Ceccon ovviamente migliora il record italiano che aveva stabilito in semifinale in 52"12 (frazioni 25"31 e 26"81), tempo con cui che aveva già abbassato di 18 centesimi il precedente record assoluto nuotato per il quarto posto alle Olimpiadi di Tokyo e anche il record europeo che deteneva Evgeny Rylov, bicampione olimpico, in 51"98. Sfiorato il podio nei 50 farfalla col quinto posto a sette centesimi dalla medaglia che avrebbe preso col tempo delle semifinali, il 21enne di Schio mette la sua firma sul mondiale di Budapest che aveva aperto col bronzo nella 4x100 stile libero con una prestazione storica. "Forse già in semifinale potevo nuotare sotto i 52 secondi - continua l'azzurro che ha conquistato le prime medaglie individuali nell'autunno scorso, in vasca corta tra europei di Kazan (argento nei 200 misti e bronzo nei 50 farfalla) e mondiali di Abu Dhabi (bronzo nei 100 misti) - Mi sono riposato bene. Sapevo che avrei dovuto ripetere la gara di ieri accelerando negli ultimi 15 metri. La prestazione è stata perfino migliore del previsto. Sono veramente contento per la medaglia d'oro, ma averla conquistata col mondiale è davvero motivo di orgoglio perché in Italia solo in pochi ci sono riusciti": Giorgio Lamberti tra gli uomini il 15 agosto 1989 a Bonn nei 200 stile libero in 1'46"69, poi Novella Calligaris, Federica Pellegrini e la giovane Benedetta Pilato. Considerato a ragione il prospetto più poliedrico del nuoto italiano, dotato di talentuosa acquaticità, Ceccon continua a esplorare i suoi limiti spostando sempre l'asticella più avanti ed alternando grandi prestazioni passando dallo stile libero (con la 4x100 stile libero argento olimpico, bronzo europeo e mondiale) al dorso (bronzo con la mista e quarto con la mista mixed alle Olimpiadi, bronzo con la mista e mixed stile libero agli europei), al delfino. Il futuro appare con orizzonti sconfinati.
LA VOCE DEL TECNICO ALBERTO BURLINA: "Le aspettative su Thomas sono sempre state molto alte, quindi grazie alla Federazione Italiana Nuoto e alla sua società abbiamo sempre cercato di difenderlo, proteggerlo e farlo crescere gradualmente. Il lavoro al centro federale di Verona è perfetto. Il ragazzo ha a disposizione tutto ciò che occorre per allenarsi nelle migliori condizioni possibili. La soddisfazione per le medaglie in staffette alle Olimpiadi, ma anche un misto di delusione e rabbia per il quarto posto individuale nei 100 dorso l'hanno spinto ad impegnarsi sempre di più. Questo risultato dev'essere considerato un inizio e può essere sicuramente trasformato in ottime prestazioni nello stile libero".
UN'ALTRA PRIMA VOLTA. Domenica Nicolò Martinenghi ha vinto il primo oro italiano nei 100 rana; Ceccon cancella il tabù nel dorso che finora aveva visto solo Stefano Battistelli sul podio con l'argento nei 200 dorso a Perth 1991, emulato tre anni dopo ai mondiali di Roma 1994 da Lorenza Vigarani: unica nuotatrice italiana a medaglia nella specialità che si nuota all'insù.
BABY BOOM. Benedetta Pilato conquista il mondo! Dimostra di essere diventata un'atleta completa, ipercompetitiva anche nella distanza olimpica che finora le aveva riservato più delusioni che gioie come la squalifica in batteria ai Giochi di Tokyo. La 17enne tarantina vince in 1'05"93 (in semifinale 1'05"88) precedendo di cinque centesimi la tedesca Anna Elendt, autrice del miglior tempo delle semifinali in 1'05"62. Ma si sa, la finale è un'altra gara. Ci vuole coraggio, temperamento e sfrontatezza, quella che non manca alla vicecampionessa mondiale dei 50 a Gwangju, allenata da Vito D'Onghia per il CC Aniene, e dal 16 giugno entrata nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro, che ha vinto qui anche il titolo europeo nella primavera del 2021 stabilendo il record mondiale.
Fuori dal podio in 1'06"07 Lilly King (la campionessa mondiale dal 2017 di 50 e 100, campionessa olimpica del 2016 e bronzo a Tokyo, nonché primatista mondiale), che resta a cinque centesimi dell'ex enfant prodige Ruta Meilutyte, la lituana che 10 anni fa, a 15 anni, vinceva olimpiadi, mondiali ed europei a suon di record per poi sparire. "Era la mia prima finale mondiale nei 100 rana e già ero contenta di averla raggiunta - racconta Pilato - Aver vinto è davvero sorprendente. Prima della gara piangevo di gioia per Ceccon che mi ha fatto rivivere le sensazioni provate quando ho stabilito il record mondiale e adesso eccomi qua con l'oro al collo. Sono stracontenta e soddisfatta del mio lavoro e del mio percorso. Dall'argento di Gwangju sono cambiate moltissime cose. Sono tre anni che sembrano molti di più perché le aspettative sono sempre più impegnative. Ho avuto anche un po' di problemi fisici che mi hanno condizionato, ho imparato a reagire positivamente ai risultati negativi. Sto crescendo anche se resto sempre la più piccola della squadra, quindi me la godo. Siamo una nazionale fortissima. Dopo la finale di Ceccon ho pianto per lui ma mi sono anche caricata. Siamo uniti, vinciamo, sembra venire tutto facile".
CAMPIONESSA MINORENNE. L'Italia non aveva mai avuto una campione del mondo minorenne. La più giovane iridata del nuoto era Novella Calligaris che il 9 settembre 1973 vinceva gli 800 col record del mondo di 8'52"97 a 19 anni ancora da compiere. Benedetta Pilato era già diventata l'atleta italiana più giovane a conquistare una medaglia iridata con l'argento nei 50 rana a Gwangju 2019 a 14 anni: nell'occasione aveva anche superato il record di precocità sul podio della distanza che deteneva la lituana Ruta Meilutyte nel 2013 quando aveva 16 anni. Il 22 maggio 2021 la baby boom della rana italiana è anche diventata a 16 anni la più giovane primatista mondiale della storia italiana col tempo di 29"30.
21 ORI E 13 ITALIANI CAMPIONI DEL MONDO. Con Thomas Ceccon nei 100 dorso e Benedetta Pilato nei 100 rana, l'Italia porta altri due atleti sul gradino più alto del podio iridato (8 uomini e 5 donne) raggiungendo il 21esimo oro mondiale della storia dopo quelli vinti da Novella Calligaris (negli 800 a Belgrado 1973), Giorgio Lamberti (nei 200 stile libero a Perth 1991), Massimiliano Rosolino (nei 200 misti a Fukuoka 2001), Alessio Boggiatto (nei 400 misti a Fukuoka 2001), Filippo Magnini (nei 100 stile libero a Montreal 2005 e Melbourne 2007), Federica Pellegrini (nei 200 stile libero a Roma 2009, Shanghai 2011, Budapest 2017 e Gwangju 2019 e nei 400 stile libero a Roma 2009 e Shanghai 2011), Alessia Filippi (nei 1500 a Roma 2009), Gregorio Paltrinieri (nei 1500 a Kazan 2015 e a Budapest 2017 e negli 800 a Gwangju 2019), Gabriele Detti (negli 800 a Budapest 2017), Simona Quadarella (nei 1500 a Gwangju 2019) e Nicolò Martinenghi (nei 100 rana domenica scorsa).
1500 STREGATI. Simona Quadarella scivola fuori dal podio mondiale dopo il bronzo alla Duna Arena del 2017 e il successo a Gwangju 2019. La 23enne romana non va oltre il quinto posto in 16'03"84 (2'03"65 ai 200, 4'10"61 ai 400, 8'28"28 agli 800, 12'51"17 ai 1200) come alle Olimpiadi di Tokyo e restituisce la corona alla primatista mondiale Katie Ledecki, campionessa olimpica ed imbattuta ai mondiali dal 2013 che in Corea del Sud dovette rinunciare alla finale per un'improvvisa dissenteria.
La 25enne di Washington vince il diciassettesimo oro iridato della carriera dominando in 15'30"15 (2'00"04, 4'04"25, 8'13"06, 12'24"20 ai 1200) e bissa il successo nei 400 di sabato.
La regina del mezzofondo europeo, autrice del triplete 400-800-1500 sia a Glasgow 2018 sia a Budapest nella primavera del 2021, non entra mai in zona podio, con l'altra statunitense Katie Grimes (15'44"89) e l'australiana Lani Pallister (15'48"96) che si sfidano fino ai 1000 metri prima di definire le posizioni. "Purtroppo ero irriconoscibile fin dall'inizio - ammette l'atleta seguita dal tecnico Christian Minotti per il CC Aniene - Mi sembra di vivere un incubo. In batteria avevo nuotato bene e anche in allenamento avvertivo buone sensazioni. Il podio era sicuramente alla mia portata. Adesso devo resettare e pensare agli 800 sperando in un esito diverso", conclude la vice campionessa degli 800 stile libero, nonché bronzo olimpico.
SI PUNTA ALLA DOPPIETTA. Nicolò Martinenghi per emulare sir Adam Peaty, campione di 50 e 100 rana dal 2015 per tre edizioni consecutive; Simone Cerasuolo per la sorpresa del rookie che non ti aspetti. Sembra che non sia precluso nulla agli azzurri nella finale dei 50 in programma martedì. Il "principe" ci arriva col primo tempo di 26"56, a 17 centesimi dal primato personale nonché record italiano; l'esordiente col quinto tempo di 27"01, a 16 centesimi dal personale e con un arrivo lungo. Il 22enne di Varese ripartirà dalla corsia 4 come in occasione dell'oro nei 100 di cui è bronzo olimpico: "Ho disputato una gara che mi rende contento - rimarca il vicecampione mondiale in corta e bronzo europeo in carica - Sono felice anche di condividere la finale con Simone che sta nuotando senza paura e con grande personalità per essere un debuttante. Ho ricevuto i complimenti di Peaty. Mi ha detto di godermela e lo sto facendo pienamente", conclude l'azzurro allenato da Marco Pedoja per il CC Aniene. Senza paura, quasi con sfrontatezza anche Cerasuolo, che entra nel grande circus mondiale dalla porta principale e può coltivare grandi ambizioni. Il diciannovenne imolese allenato da Cesare Casella per Fiamme Oro e Imolanuoto appare sereno e convinto dei propri mezzi. "Sono molto contento, più tranquillo dopo la batteria - rivela - Sono arrivato anche un pelino lungo, quindi so che posso fare ancora meglio in finale. L'obiettivo è nuotare in linea col personale", conclude l'azzurro preceduto dagli statunitensi Michael Andrew (26"73) e Nic Fink (26"74), terzo nei 100, e dal tedesco Lucas Joachim Matzerath (26"99) che vanno sotto i 27 secondi.
RAZZO IN FINALE. Alberto Razzetti si qualifica alla finale dei 200 farfalla col settimo tempo delle semifinali, ma soprattutto migliorando ancora il personale e buttando giù il muro dell' 1'55. Il ventitreenne di Lavagna, che vive e si allena a Livorno con Stefano Franceschi per Genova Nuoto My Sport e Fiamme Gialle, nuota in 1'54"87 abbassando il precedente personale già portato in batteria sull' 1'55"71. "Sono felicissimo, avevo l'obiettivo di scendere sotto l'1'55 - racconta il campione del mondo e d'Europa in vasca corta - Ho raggiunto una finale importante con una media tempi molto bassa. Il livello è altissimo, proverò a dare il massimo e vedremo. Il titoli conquistati l'autunno scorso in vasca corta mi hanno trasmesso consapevolezza e ulteriori stimoli per migliorare; affronterò la finale senza niente da perdere, con l'unico intento di migliorare ancora e vedremo cosa succederà". Eliminato Giacomo Carini (Fiamme Gialle / Canottieri Vittorino Da Feltre), 12esimo in 1'55"74. Il miglior tempo è dell'ungherese campione di tutto Kristof Milak in 1'52"39.
Risultati delle semifinali e finali
200 stile libero uomini – Finale
nessun italiano qualificato
1. David Popovici (Rou) 1'43"21 WRJ
2. Sunwoo Hwang (Kor) 1'44"47
3. Tom Dean (Gbr) 1'44"98
1500 stile libero donne – Finale
RI 15'40"89 di Simona Quadarella il 23/7/2019 a Gwangju
1. Katie Ledecky (Usa) 15'30"15
2. Katie Grimes (Usa) 15'44"89
3. Lani Pallister (Aus) 15'48"96
5. Simona Quadarella 16'03"84
50 rana uomini – semifinali
RI 26"39 di Nicolò Martinenghi il 2/4/2021 a Riccione
1. Nicolò Martinenghi 26"56
5. Simone Cerasuolo 27"01 qualificato alla finale
(pp 26"85 - 13/04/2022 a Riccione)
100 dorso donne – Finale
nessun'italiana qualificata
1. Regan Smith (Usa) 58"22
2. Kylie Masse (Can) 58"40
3. Claire Curzan (Usa) 58"67
100 dorso uomini – Finale
prec. RM 51"85 di Ryan Murphy (Usa) il 13/8/2016 a Rio de Janeiro
prec. RE 51"98 di Evgeny Rylov (Rus) il 27/7/2021 a Tokyo
prec. RI 52"12 di Thomas Ceccon in semifinale
prec. RI 52"30 di Thomas Ceccon il 27/07/2021 a Tokyo
1. Thomas Ceccon 51"60 RM RE RI
2. Ryan Murphy (Usa) 51"97
3. Hunter Armstrong (Usa) 51"98
200 stile libero donne – semifinali
nessun'italiana iscritta
1. Freya Anderson (Gbr) 1'56"05
200 farfalla uomini – semifinali
RI 1'54"28 di Federico Burdisso il 19/5/2021 a Budapest
1. Kristof Milak (Hun) 1'52"39
7. Alberto Razzetti 1'54"87 pp qualificato in finale
(prec pp 1'55"71 in batteria; prec. 1'55"79 il 9/4/2022 a Riccione)
12. Giacomo Carini 1'55"74 eliminato
100 rana donne – Finale
RI 1'05"67 di Arianna Castiglioni il 25/06/2021 a Roma
1. Benedetta Pilato 1'05"93
2. Anna Elendt (Ger) 1'05"98
3. Ruta Meilutyte (Ltu) 1'06"02
Foto di Andrea Staccioli/DBM
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