Ciao Luca. Il nostro angelo Campione del Mondo
I funeral si terranno venerdì 22 gennaio alle ore 15:30 nella chiesa della Madonna dei Sette Dolori di Pescara.
Ciao Luca.










Consiglio federale. Pieri, Marotta e Frassinetti vice presidenti. Deleghe

Si è riunito in videoconferenza il primo consiglio federale del nuovo anno. Il presidente Paolo Barelli ha investito della carica di vice presidente Andrea Pieri, Giuseppe Marotta e Teresa Frassinetti.
Il consiglio di presidenza sarà costituito, oltre che dal presidente Paolo Barelli e dai vice presidenti Andrea Pieri, Giuseppe Marotta e Teresa Frassinetti e dal segretario generale Antonello Panza, dai membri Roberto Del Bianco e Antonio De Pascale.
Roberto Petronilli è stato confermato presidente del Gruppo Ufficiali Gara, mentre Giorgio Quintavalle assume la presidenza della sezione di nuoto per salvamento con Vincenzo Vittorioso che ne diventa presidente onorario.
I VICE PRESIDENTI
Andrea Pieri
Nato a Firenze il 18 giugno 1947. Laureato in Ingegneria Meccanica ed iscritto all'ordine degli Ingegneri di Firenze dal 1978. Docente con cattedra di tecnologia meccanica negli Istituti di II° e nei corsi di formazione del Comune di Firenze. Consulente nel settore impiantistico e di organizzazione aziendale, nonché socio ed amministratore di piccole e medie imprese operanti nei settori metalmeccanici e servizi, già vice presidente della Confartigianato Firenze e Toscana, è stato consigliere d'amministrazione di molteplici attività legate alla Regione Toscana, alla Provincia e al Comune di Firenze. Presidente della Rari Nantes Florentia dal 1988 al 1992 e dal 2007. Consigliere federale dal 2012 e vice presidente dal 2016.
Giuseppe Marotta
Nato a Siracusa il 9 novembre 1954. Laureato in Ingegneria nel 1979 presso il Politecnico di Milano. Imprenditore e amministratore d’azienda nel settore della gestione del SII - sistema idrico integrato - dal 1985. Legato in veste di dirigente al Circolo Canottieri Ortigia dal 1992; ne è stato presidente dal 1997 al 2012 e ne è presidente onorario dal 2013, anno in cui riceve il conferimento della Stella d'argento al merito sportivo. Consigliere federale dal 2005. Team leader del Settebello campione del mondo.
Teresa Frassinetti
Nata a Genova il 24 dicembre 1985. Sincronette sino al 2002, successivamente comincia a praticare l'attività di pallanuoto diventando uno dei centroboa più forti del mondo. Con il Setterosa esordisce nel 2005 e gioca 269 presenze fino a conquistare l'argento olimpico a Rio de Janeiro nel 2016 e molteplici medaglie internazionali tra cui l'oro europeo a Eindhoven nel 2012 e il bronzo mondiale a Kazan nel 2015. Lega la sua carriera a più club vincendo, tra l'altro, campionati, coppe Italia, coppe dei campioni e coppa LEN. Pronipote di Agostino Frassinetti, olimpico di nuoto alle Olimpiadi di Anversa. Eletta già nel consiglio federale del 2016 e da allora vice presidente.
LE DELEGHE DEI CONSIGLIERI FEDERALI
Teresa Frassinetti, vice presidente, settore pallanuoto femminile
Giuseppe Marotta, vice presidente, settore pallanuoto e squadre nazionali
Andrea Pieri, vice presidente, enti locali, protocollo e cerimoniale
Annarita Blosi, settore master
Roberto Del Bianco, ufficio di presidenza, settore nuoto, aree formazione e organizzazione
Antonio De Pascale, settore nuoto sincronizzato
Giuseppe Gervasio, settore pallauoto, campionati di pallanuoto
Andrea Malchiodi, settore pallanuoto, campionati di pallanuoto
Amelia Mascioli, settori istruzione tecnica e propaganda
Luca Piscopo, settore tuffi
foto DBM
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In foto il presidente Paolo Barelli, il segretario generale Antonello Panza e il consiglio federale completato dai vicepresidenti Teresa Frassinetti, Giuseppe Marotta, Andrea Pieri e dai componenti Annarita Blosi, Roberto Del Bianco, Antonio De Pascale, Giuseppe Gervasio, Andrea Malchiodi, Amelia Mascioli, Luca Piscopo e il presidente dei revisori dei conti Roberto Quadri.
Barelli a Italpress: Anno drammatico. Serve l’aiuto del Governo o lo sport muore

"Usciamo da un anno complicato: il quadro è drammatico in particolare per noi, visto che le nostre discipline si fanno dentro le piscine. Il Governo deve rendersi conto che lo sport in Italia si fa solo attraverso le società e le associazioni sportive, che vanno sostenute con i fatti e non soltanto a chiacchiere". Questo l'appello lanciato da Paolo Barelli, presidente della Federnuoto e deputato di Forza Italia, in un momento davvero complesso per lo sport italiano, alle prese con le pesanti conseguenze economiche provocate dalle chiusure causa pandemia. "Le nostre società e i gestori affiliati sono veramente allo stremo - spiega il numero uno della Fin in un'intervista all'Italpress - i costi restano più o meno gli stessi ma con la chiusura degli impianti all'utenza non ce la fanno piu' e alcuni stanno fallendo. I ristori non sono assolutamente arrivati al settore dello sport, se non piccole mancette che non servono a nulla. Siamo più che preoccupati, anche perché in Italia lo sport non si fa nella scuola né all'università, i comuni non hanno la forza economica di sostenere l'attività motoria: tutto è basato su società e associazioni, entità non riconosciute dal punto di vista pratico. Lo Stato non fa nulla per sostenerle: se muoiono queste realtà, già allo stremo per il Covid, chiudono gli impianti e finisce l'attività motoria".
Nel corso dell'anno la Federnuoto è intervenuta in modo importante, per sostenere le proprie società, "ma non abbiamo la possibilità di sostituirci allo Stato", osserva Barelli. "I costi di gestione per una piccola piscina possono superare i 50-60 mila euro al mese - prosegue il presidente della Fin - Noi siamo intervenuti stanziando oltre 6 milioni per azzerare i costi di affiliazione e tesseramento e per coprire le spese per la partecipazione alle gare attraverso fondi trasferiti ai comitati regionali. Interverremo ancora, anche per mantenere aperti alcuni impianti che altrimenti non ce la farebbero, ma non possiamo sostituirci allo Stato, perché parliamo di cifre enormi che la federazione non può sostenere".
In questo contesto c'è da preparare anche l'Olimpiade di Tokyo, con tutte le difficoltà connesse all'emergenza sanitaria. "Le prospettive sono delicate e critiche - ammette Barelli - Il Covid colpisce indistintamente e rappresenta un grande punto interrogativo, perché pur facendo attenzione non è possibile vivere in una campana e gli ultimi dati pare non siano confortanti. Essere ottimisti è molto difficile anche perché c'è anche il punto interrogativo degli impianti, che sono molto costosi: vedremo se sarà necessario adottare un programma specifico per garantire gli allenamenti ai nostri atleti".
Per tutti questi motivi Barelli preferisce non sbilanciarsi in previsioni di medaglie: "Sulla carta ci saremmo presentati con grande entusiasmo - racconta il numero uno del nuoto italiano - Avevamo già qualificato la nazionale maschile di pallanuoto e venivamo dai numeri eccezionali dei Mondiali del 2019. Ma la pandemia ha stravolto ogni parametro e bisogna essere prudenti nelle previsioni, anche se i nostri atleti faranno il massimo". Sperando di non avere brutte sorprese dal Cio, molto attento alla situazione della mancata autonomia del Coni. "Io non credo assolutamente alle sanzioni - spiega Barelli - Penso sia tutto un gioco delle parti, fermo restando che non bisogna prestarci alle critiche. Ritengo corretto che il Coni sia dotato di una pianta organica, così da sgomberare il campo da equivoci e mettere fine a questo teatrino, perché penso che ci sia anche chi soffia sul fuoco del Cio. Tutto questo va evitato e va fatto rapidamente anche per porre fine agli altri problemi: bisogna togliere ogni possibile strumentalizzazione volta ad altri fini e credo che da qui a breve sarà trovata una forma normativa per risolvere la questione".
Ma l'autonomia del Coni non è l'unico fronte aperto nello sport italiano. "Viviamo una situazione surreale e il problema più grosso sono i decreti di riforma dello sport - dichiara Barelli - Gli stessi rappresentanti della maggioranza che si occupano di sport sono stati tra i più critici alle nuove norme durante le recenti audizioni. C'e' qualcosa che non funziona, un cortocircuito da risolvere. E lo stesso botta e risposta tra il ministro Spadafora e il presidente di Sport e Salute Cozzoli andava evitato: se hanno problemi devono risolverli tra loro, se il ministero ha un braccio che non funziona faccia fisioterapia senza esternare queste problematiche creando instabilità in un settore già drammaticamente colpito dal coronavirus. E questo vale anche per le questioni del Coni".
(di Daniele Palizzotto / ITALPRESS)
foto deepbluemedia.eu
LEN. Sette italiani tra comitati tecnici e commissioni

Il bureau della Ligue Europeenne de Natation si è riunito in video-conferenza ed ha approvato all'unanimità composizione dei comitati tecnici e bureau liaisons.
"Siamo lieti di annunciare comitati e liaisons che rappresentano il motore delle attività delle LEN prima, durante e dopo gli eventi - sottolinea il presidente Paolo Barelli - È stato un onore riscontrare la caratura delle candidature. L'Europa è un continente ricco di professionisti con conoscenze e competenze elevatissime ed in grado di offrire il supporto necessario per eccellere. Tutto ciò rende l'Europa il continente numero uno nel mondo acquatico".
I liaisons sono Pia Holmen (DEN) e Marco Stacchiotti (LUX) per il nuoto, Alexandar Sostar (SRB) e Joe Caruana Curran (MLT) per la pallanuoto, Andrii Vlaskov (UKR) per i tuffi, Alexey Vlasenko (RUS) per il nuoto sincronizzato, Noam Zwi (ISR) per il nuoto in acque libere e Sami Wahlman (FIN) per i master, Tunde Szabo (HUN) per i media; Dimitris Diathesopoulos (GRE) sovranintenderà il coordinamento delle discipline, Marius van Zeijts (NED) dei progetti speciali; Christer Magnusson (SWE) terrà i contatti con il comitato medico, Camelia Potec (ROU) con gli atleti e Predrag Sloboda (CRO) con il marketing.
Cinque dei sei comitati tecnici saranno guidati da nuovi presidenti: Craig Hunter (GBR) del nuoto, Frans van der Konijnenburg (NED) dei tuffi, Angel Moliner (ESP) della pallanuoto, Sam Greetham (GBR) del nuoto in acque libere, Hordur Oddfridarson (ISL) dei masters, Ulla Lucenius (FIN) del nuoto sincronizzato. Per quanto riguarda gli altri presidenti, Maurice Watkins (GBR) continuerà a dirigere il comitato legale, Kyriakos Nanounis (GRE) la commissione medica e Camillo Cametti (ITA) i media.
Dopo molteplici mandati il cavalier Gianni Lonzi, icona della pallanuoto mondiale, lascia il posto nel comitato tecnico; metterà a disposizione la sua esperienza e le sue infinite conoscenze e capacità per promuovere lo sviluppo tecnico e la gestione degli eventi. Al suo posto subentra l'ex arbitro internazionale e presidente del GUG Roberto Petronilli; la leggenda Klaus Dibiasi ricoprirà il ruolo di segretario della commissione dei tuffi; il giudice internazionale Paolo Soro trova posto nella commissione del nuoto sincronizzato; il direttore tecnico della nazionale di nuoto di fondo Massimo Giuliani sarà segretario della commissione del nuoto in acque libere; il medico federale Lorenzo Marugo sarà membro della commissione medica e Francesco Vaccaro della commissione legale.
per ulteriori approfondimenti consulta il sito della LEN
BUREAU LIAISONS
Nuoto / Pia Holmen (DEN) e Marco Stacchiotti (LUX)
Pallanuoto / Aleksandar Sostar (SRB) e Joe Caruana Curran (MLT)
Tuffi / Andrii Vlaskov (UKR)
Nuoto Sincronizzato / Alexey Vlasenko (RUS)
Nuoto in acque libere / Noam Zwi (ISR)
Coordinamento delle discipline / Dimitris Diathesopoulos (GRE)
Masters / Sami Wahlman (FIN)
Medica / Christer Magnusson (SWE)
Atleti / Camelia Potec (ROU)
Progetti speciali / Marius van Zeijts (NED)
Stampa / Tunde Szabo (HUN)
Marketing / Predrag Sloboda (CRO)
Awards, education, legal, facilities / LEN Officers
Nuoto
Pia Holmen (DEN) Bureau liaison
Marco Stacchiotti (LUX) Bureau liaison
Craig Hunter (GBR) Presidente
Alfonso Wucherpfennig (ESP) Vice presidente
Jens-Christian Iversen (DEN) Segretario
Jakub Tesarek (CZE) Membro
Ville Riekkinen (FIN)
Denis Cadon (FRA)
Jurgen Bosch (GER)
Ferenc Kovácshegyi (HUN)
Gary Stoops (IRL)
Amir Tito (ISR)
Mireille Zimmer (LUX)
Karina van Holst Pellekaan (NED)
Rune Gran (NOR)
Jakub Krzywda (POL)
Vadim Akhamadiev (RUS)
Erkan Mutlu (TUR)
Sergiy Lyzak (UKR)
Pallanuoto
Aleksandar Sostar (SRB) Bureau liaison
Joe Caruana Curran (MLT) Bureau liaison
Angel Moliner (ESP) Presidente
Tamas Molnar (HUN) Vice presidente
Dejan Perisic (SRB) Segretario
Mark Koganov (AZE) Membro
Milivoj Bebic (CRO)
Alexander Bitadze (GEO)
Nikolaos Stavropoulos (GRE)
Roberto Petronilli (ITA)
Gadi Schwartz (ISR)
Marijo Brguljan (MNE)
Andy IM Hoepelman (NED)
Paulo Ramos (POR)
Mihai Angelo Simion (ROU)
Naumov Sergey (RUS)
Matjaz Rakovec (SLO)
Jacques Racine (SUI)
Stefan Bottlik (SVK)
Tuffi
Andrii Vlaskov (UKR) Bureau liaison
Frans van de Konijnenburg (NED) Presidente
Anna Sorokina (UKR) Vice presidente
Klaus Dibiasi (ITA) Segretario
Georgi Chobanov (BUL) Membro
Sanda Donoval (CRO)
Dolores Saez De Ibarra (ESP)
Alexei Evangulov (GBR)
Holger Schlepps (GER)
Ildiko Kelemen (HUN)
Arne Tellefsen (NOR)
Bartlomiej Krynicki (POL)
Svetlana Moiseeva (RUS)
Snezana Zugic (SRB)
Hana Novotna (CZE)
Salih Basparmak (TUR)
Nuoto sincronizzato
Alexey Vlasenko (RUS) Bureau liaison
Ulla Lucenius (FIN) Presidente
Maria Thivaiou (GRE) Vice presidente
Marie Yildiz Kavaklioglu (FRA) Segretario
Christiane Brenner-Froemel (AUT) Membro
Aliona Svetlichnaya (BLR)
Darko Curuvija (CRO)
Ivona Kralikova (CZE)
Ana Montero (ESP)
Maria Ramos (GBR)
Judit Vizi (HUN)
Paolo Soro (ITA)
Yogev Rubichek Yael (ISR)
Andida Bouma (NED)
Olga Brusnikina (RUS)
Iva Popovic (SRB)
Anastasiya Petrenko (UKR)
Nuoto in acque libere
Noam Zwi (ISR) Bureau liaison
Sam Greetham (GBR) Presidente
Alexey Akatiev (RUS) Vice presidente
Massimo Giuliani (ITA) Segretario
José Eduardo Hernandez Fernandez (ESP) Membro
Tania Bogomilova (BUL)
Petros Arestis (CYP)
Milos Spanjol (CRO)
Danielle Keller (DEN)
Shila Sheth (GER)
Rita Lázár (HUN)
Yizhac Malul (ISR)
Aleksandar Malenko (MKD)
Dag Rinden (NOR)
Baret Avedikoglu (TUR)
Oleksiy Yesypenko (UKR)
Master
Sami Wahlman (FIN) Bureau liaison
Hordur Oddfrídarson (ISL) Presidente
Boris Drobac (SRB) Vice presidente
Margarete Kugler (AUT) Segretario
Goran Raca (BHI) Membro
Boris Golosoun (BLR)
Jan Novotny (CZE)
Nicola Latty (GBR)
Ulrike Urbaniak (GER)
Carlo Mifsud (MLT)
Mathilde Vink (NED)
Geir Andersen (NOR)
Lukasz Jarochowski (POL)
Carmen Bunaciu (ROU)
Alexandr Danilov (RUS)
Umut Salar (TUR)
Medica
Christer Magnusson (SWE) Bureau liaison
Kyriakos Nanousis (GRE) Presidente
Naama Constantini (ISR) Vice presidente
Milica Vukasinovic Vesic (SRB) Segretario
Josip Varvodic (CRO) Membro
Susanne Glasius Tischer (DEN)
Dominique Cupillard (FRA)
Alexander Beck (GER)
Jozsef Furstner (HUN)
Lorenzo Marugo (ITA)
Wes O. Zimmermann (NED)
Marian Anghelescu (ROU)
Vitaly Guro (RUS)
Legale
Maurice Watkins (GBR) Presidente
Simon Galea Testaferrata (MLT) Membro
Francesco Vaccaro (ITA)
Media
Tunde Szabo (HUN) Bureau liaison
Camillo Cametti (ITA) Presidente
Rókur I Jákupsstovu (FAR) Membro
Georges Kiehl (FRA)
Gergely Csurka (HUN) LEN Media Manager
Scuole Nuoto Federali. Scopri il nuovo Manuale

La Federazione Italiana Nuoto ha il piacere di condividere la versione aggiornata del Manuale delle Scuole Nuoto Federali.
Un progetto che supera i vent'anni e pone a disposizione di tutti i fruitori contenuti per alimentare ulteriormente la diffusione della cultura dell'acqua e i principi che costituiscono i successi del movimento natatorio italiano.
Il Manuale intende essere un valido supporto per società e tecnici che desiderano approfondire i concetti portanti della moderna scuola nuoto e destina un'ampia sezione multimediale alle principali e più efficaci esercitazioni per la didattica e per il fitness acquatico.
Agevolmente fruibile da dispositivi fissi e mobili, il Manuale delle Scuole Nuoto Federali e i video possono essere consultati al seguente link
Barelli: "Grazie alla Regione Lazio. Europei opportunità di rilancio"

"Apprezziamo l'impegno formalizzato dalla Regione Lazio a supporto dei campionati europei delle discipline acquatiche e del programma di avvicinamento che coinvolgerà le società sportive del territorio e tutti i cittadini fino all'estate del 2022".
Il presidente della Federnuoto e della Ligue Europeenne de Natation, Paolo Barelli, accoglie con soddisfazione lo stanziamento di 3,5 milioni di euro formalizzato dalla Regione Lazio "per la realizzazione di un programma di iniziative e di manifestazioni di avvicinamento di carattere sportivo, didattico e sociale che coinvolgeranno cittadini, studenti delle scuole primarie e secondarie, associazioni di volontariato e società sportive".
"Il presidente Nicola Zingaretti ha sostenuto fin dall'inizio la candidatura della Federnuoto volta a riportare a Roma un grande evento come i campionati europei di nuoto, nuoto di fondo, tuffi e tuffi dalle grandi altezze e nuoto sincronizzato, che mancano in città dal 1983 - continua Barelli - Questo passo dimostra l'interesse concreto e la volontà reciproca di rendere i campionati europei e tutti gli eventi di avvicinamento un percorso di rilancio per le attività natatorie e di ripresa per tutte le società sportive duramente colpite dalla pandemia. Il programma di avvicinamento al campionato europeo darà sicuramente un ulteriore impulso a un settore che auspica di ripartire il prima possibile dopo l'ennesima serrata avvenuta malgrado gli enormi sacrifici compiuti negli ultimi mesi dai gestori delle piscine per garantire il rispetto delle norme di sicurezza a tutela della salute".
La 36esima edizione dei campionati europei si svolgerà dall'11 al 21 agosto al parco del Foro Italico di Roma con lo Stadio del Nuoto, sul lungomare di Ostia e in una location storica che ospiterà i tuffi dalle grandi altezze. Previsti oltre 1500 atleti in rappresentanza di 52 Paesi, 1.000 volontari, un afflusso di spettatori in tribuna che si stimi possa superare le 100.000 presenze ed oltre 200 milioni di telespettatori nel mondo. "Sarà un evento che coinvolgerà la città di Roma e l'intero territorio regionale, producendo importanti benefici anche sui comparti turistico, artistico-culturale, dello spettacolo e del terziario - continua Barelli - Inoltre inciderà sulla diffusione delle discipline acquatiche, alimenterà la pratica sportiva di base, veicolerà un'enorme promozione alla città e a tutte le bellezze del Lazio che beneficeranno della copertura internazionale assicurata da old e new media. I campionati europei di Roma saranno la cartolina dell'Italia nel mondo nell'estate del 2022, il primo grande evento sportivo dopo il lockdown. Sfruttare pienamente questa opportunità di rilancio socio-sportiva sarà possibile solo grazie al supporto e al lavoro congiunto con il Comune di Roma, la Regione Lazio e il Governo, che ci ha assicurato sostegno e condivisione progettuale".
Barelli confermato presidente della LEN

Il congresso elettivo della Ligue Europeenne de Natation - svoltosi in videoconferenza a causa della pandemia da Covid 19 - ha confermato alla presidenza Paolo Barelli, che guiderà l'Europa delle discipline acquatiche per il terzo quadriennio consecutivo. Schiacciante il successo del presidente della Federnuoto, che ha prevalso per 86 voti contro i 13 raccolti dall'altro candidato, il presidente della federazione francese Gilles Sézionale, autore di una campagna denigratoria categoricamente smentita e rigettata dal consesso continentale che ha promosso il lavoro svolto dal presidente Barelli ribadendogli stima e rinnovandogli fiducia.
La Federazione Italiana Nuoto è stata rappresentata da Marco Bonifazi, presidente della commissione medico-scientifica e coordinatore dei settori agonistici.
La partecipazione al congresso ha raggiunto il 100% degli aventi diritto con tutte le 52 nazioni collegate alla videoconferenza e operative al processo di voto. "Anche se ci siamo riuniti solo sul web a causa della pandemia, questo congresso ha celebrato la nostra unità e ha consolidato apprezzamento e approvazione trasversali per quanto realizzato nel corso del nostro cammino", ha detto Paolo Barelli dopo la sua rielezione. "Negli ultimi anni gli sport acquatici hanno ottenuto grandi successi apportando benefici significativi al movimento. La crescita economica ci ha consentito di sostenere lo sviluppo delle nostre discipline sul territorio europeo e di accrescerne l'alto livello, rendendo l'Europa il continente-traino nel mondo sia per formazione di sportivi di successo sia per l'organizzazione di eventi sempre più ricchi e ritenuti interessanti per volume di investimenti".
Le manifestazioni organizzate sotto l'egida LEN come i campionati europei e le finali della champions league di pallanuoto hanno coinvolto città importanti come Londra, Glasgow, Belgrado, Barcellona, Budapest e Copenhagen. "Abbiamo reso più itineranti possibili i nostri eventi, compiendo notevoli sforzi per alimentare la diffusione delle discipline acquatiche e abbiamo raggiunto standard elevatissimi, ma dobbiamo continuare a crescere malgrado la pandemia. Per sostenere le federazioni in questo periodo di gravi difficoltà stiamo distribuendo oltre un milione di euro di contributi. Tuttavia, sono convinto che presto la nostra vita tornerà alla normalità, tutte le piscine verranno riaperte e potremo nuovamente goderci appieno le emozioni dei nostri sport", conclude Barelli.
Il britannico David Sparkes continuerà a ricoprire il ruolo di segretario; nominato tesoriere lo spagnolo Fernando Carpena Perez. Per la prima volta nella storia, la LEN avrà due vicepresidenti donna, la danese Pia Holmen e l'ungherese Tunde Szabo, ministro dello sport magiaro e nuotatrice vice campionessa olimpica; che si aggiungono al greco Dimitris Diathesopoulos (nel bureau della LEN dal 1990), all'ucraino Andriy Vlaskov e all'olandese Marius van Zeijtz. Confermati nel bureau il maltese Joe Caruana, l'olimpionica nuotatrice rumena Camelia Potec, l'olimpionico pallanotista serbo Alexandar Sostar, il lussemburghese Marco Stacchiotti, il russo Alexei Vlasenko e l'israeliano Noam Zwi, neo eletti lo svedese Christer Magnusson, il croato Predrag Sloboda e il finlandese Sami Wahlmann.
Diathesopoulos rappresenterà l'Europa nel bureau della FINA dal 2021 (e altri due membri europei saranno eletti al congresso mondiale del prossimo giugno). L'ex tesoriere, l'ungherese Tamas Gyarfas, e l'ex vicepresidente, la tedesca Christa Thiel, sono stati eletti membri onorari della LEN.
Il congresso ha anche approvato le relazioni del 2019 e i bilanci. I rispettivi comitati tecnici, i panel e le commissioni saranno composti nelle prossime settimane.
LA BIOGRAFIA DI PAOLO BARELLI. Paolo Barelli nasce a Roma, ove tuttora risiede, il 7 giugno 1954; è sposato con la signora Rita e ha due figli: Gianpaolo e Alessandro. Venti volte campione italiano e ventidue volte primatista italiano di nuoto, Barelli partecipa ai Giochi Olimpici di Monaco 1972 e a due finali olimpiche a Montreal 1976: settimo con la staffetta 4x100 mista e ottavo con la staffetta 4x200 stile libero. Conquista la prima storica medaglia mondiale del nuoto italiano maschile: il bronzo con la staffetta 4x100 stile libero a Cali nel 1975. Nel corso della propria attività agonistica di alto livello, studia economia (business amministration) presso Università statunitensi. Presidente della Federazione Italiana Nuoto dal 15 ottobre del 2000, Barelli in precedenza ne era stato consigliere dal 1984, vice presidente dal 1987 ed è stato capo delegazione ai Giochi Olimpici di Seul 1988, Barcellona 1992, Atlanta 1996 e Atene 2004.Vice presidente della commissione tecnica di nuoto della Ligue Europeenne de Natation dal 1990 al 2000, il 28 settembre 2008 viene eletto membro del bureau per il quadriennio 2008-2012 e nel settembre 2012 viene eletto presidente confermato sino al 2024. Nel luglio 2009 viene eletto segretario della Federation Internationale de Natation; confermato nel luglio 2013 fino al 2017, ne è tuttora vicepresidente. Stella d’oro al merito sportivo nel 2001, Paolo Barelli è stato Senatore della Repubblica Italiana dal 13 maggio 2001 al 15 marzo 2013; dal 12 marzo 2018 è Deputato della Repubblica Italiana.
IN FEDERNUOTO. Nel ventennio di presidenza Barelli, la Federazione Italiana Nuoto ha conquistato quindici medaglie olimpiche (ad Atene 2004 con il Setterosa d'oro, Federica Pellegrini d'argento nei 200 stile libero e la 4x200 stile libero di bronzo con Brembilla, Rosolino, Cercato e Magnini; a Pechino 2008 con Federica Pellegrini d'oro nei 200 stile libero e Alessia Filippi d'argento negli 800 stile libero; a Londra 2012 con l'argento del Settebello e il bronzo di Martina Grimaldi nella 10 chilometri di nuoto in acque libere; a Rio 2016 con Gregorio Paltrinieri oro nei 1500 stile libero e Gabriele Detti bronzo nei 400 e 1500 stile libero, Rachele Bruni argento nella 10 chilometri di nuoto di fondo, Tania Cagnotto e Francesca Dallapè argento nei 3 metri sincro e Tania Cagnotto bronzo nei 3 metri, il Setterosa argento e il Settebello bronzo nella pallanuoto) e 102 mondiali in dieci edizioni con 29 ori, 29 argenti e 44 bronzi (Fukuoka 2001 6 ori, 2 argenti e 4 bronzi - Barcellona 2003 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo - Montreal 2005 1 oro, 3 argenti e 3 bronzi - Melbourne 2007 1 oro, 2 argenti e 6 bronzi - Roma 2009 4 ori, 1 argento, 5 bronzi - Shanghai 2011 3 ori, 4 argenti e 2 bronzi - Barcellona 2013 1 oro, 3 argenti, 1 bronzo – Kazan 2015 3 ori, 3 argenti e 8 bronzi – Budapest 2017 4 ori, 3 argenti e 9 bronzi – Gwangju 2019 4 ori, 6 argenti e 5 bronzi), raggiungendo un livello tecnico-organizzativo di altissima qualità e crescendo in maniera esponenziale anche sotto l'aspetto sociale, attraverso lo sviluppo della sezione nuoto per salvamento.
DPCM 3/11. Eventi e competizioni di interesse nazionale

Il CONI, in base all'articolo 1, punto 9, lettera E del DPCM emanato dal Governo il 3 novembre per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, ha comunicato "gli eventi e le competizioni riconosciuti di interesse nazionale, riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali".
Consulta il dettaglio relativo alle attività della Federazione Italiana Nuoto
Nuoto in piazza. Barelli: Fateci riaprire, no elemosine

Il mondo delle piscine, delle palestre e degli impianti sportivi si è riunito stamane davanti a Palazzo Montecitorio, a Roma, per chiedere al governo la riapertura immediata delle attività oppure "veri ristori". "Lo sport merita rispetto", questo lo slogan della manifestazione "Un tuffo senz'acqua" organizzata dalla società SIS Roma in collaborazione con il comitato FIN Lazio e sostenuta dalla Federazione Italiana Nuoto, per protestare contro lo stop agli impianti decretato dal Dpcm dello scorso 24 ottobre al fine di far fronte all'emergenza Covid-19. La manifestazione ha visto la presenza di diverse figure sportive e istituzionali, a partire dal numero uno della Federnuoto Paolo Barelli: "Sono tutti preoccupati e addolorati - le sue parole - perché hanno speso centinaia di migliaia di euro per mettere i loro impianti in sicurezza e adesso se si chiude non si riparte. Se falliscono le società, non ci sarà lavoro e non ci sarà neanche più lo sport. Cosa chiediamo? Di farci riaprire o di darci contributi veri, non ristori come questa elemosina. Parliamo di attività sociale ed economica e quindi lavorativa, che deve essere trattata adeguatamente. I numeri dimostrano l'importanza del nostro mondo sia dal punto di vista sociale che economico. Mi riferisco soprattutto a società che hanno in gestione impianti e che hanno speso centinaia di migliaia di euro in questi in questi mesi, da marzo ad oggi, per tenerli in funzione e metterli a disposizione della comunità. Non smetterò mai di dire che lo sport in Italia si fa solo ed esclusivamente perché esistono le associazioni sportive. Lo sport non lo si pratica nella scuola o razie ai fondi inesistenti delle amministrazioni comunali. Lo sport è garantito solo ed esclusivamente dalle oltre 100 mila associazioni e da presidenti, dirigenti, tecnici, allenatori ed istruttori che sono diventati professionisti di questo mondo. Quindi mi lusingano i colleghi politici che parlano di paracaduti sociali per sostenerlo. Ci vorranno più di cento anni per vedere piscine e o palestre nelle scuole pubbliche, quindi l'unico modo è sostenere le società sportive e chi ci lavora. Non possiamo esser soddisfatti per i due o tre mila euro arrivati alle associazioni dopo il primo lockdown. Se non ci sono soldi veri come promesso, lo sport muore in Italia. Il problema non è solo ostacolare l'attività dei i campioni come Massimiliano Rosolino o Federica Pellegrini o Tania Cagnotto o il Settebello, ma far morire l'intero sistema sportivo nazionale".
Tra gli striscioni esposti, uno della Fin che elenca le istanze di diverse categorie degli sport acquatici: "Nuotatori, pallanuotisti, tuffatori, sincronette, salvamento. Noi siamo le piscine". Al loro fianco è sceso anche l'olimpionico del nuoto Massimiliano Rosolino, che chiede parità di trattamento con altri settori come la ristorazione: "Tutti siamo colpiti, ma se il ristoratore conosce molti dei suoi clienti, ma non tutti - dice Rosolino - nel mondo delle piscine il gestore conosce dove abitano i loro iscritti, le loro debolezze e le loro virtù. Non significa che siamo meglio di altre categorie, ma la nostra sicurezza abbiamo interesse a salvaguardarla per noi e per loro. Noi formatori dello sport siamo più bravi dei genitori. I nostri ragazzi in piscina sono dritti e allineati. Siamo qui per dimostrare che lo sport può lamentarsi, ma con educazione, quella che lo sport ti insegna". Presenti anche il numero uno dell'Asi, il senatore Claudio Barbaro, oltre a diversi esponenti del mondo degli sport: "Le società sportive sono l'architrave dello sport - ha spiegato l'esponente della Lega - In Italia la cultura sportiva è inesistente. Oggi lo sport è esasperato, lo sport deve diventare centrale, lo sport vuole rispetto". In rappresentanza delle palestre, tra gli altri anche il pugile Vincenzo Cantatore, e l'ex campione di kickboxing Massimo Liberati: "Sono contento che inizino ad aderire tutti gli sport - ha spiegato Cantatore - lo sport è salute e vita, è benessere di tutti gli italiani, oltre ad essere un'economia fondamentale è un forte strumento contro la depressione. Lo stato si metta una mano sulla coscienza".
(contributo ANSA)
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Barelli: Il settore dello sport è tra i meno considerati

Il presidente Paolo Barelli è intervenuto a "Il caffè di Radio Uno Sport", programma condotto da Giacomo Prioreschi, soffermandosi sui provvedimenti contenuti nell'ultimo Dpcm con particolare attenzione a piscine e palestre. "Purtroppo la situazione di emergenza è sotto gli occhi di tutti, ovunque - sottolinea - Ciononostante l'Italia è di fatto aperta; il traffico c'è, le scuole sono operative, i mezzi pubblici funzionano e probabilmente sono la panacea per la diffusione del virus, bar e ristorante sono operativi fino alle 18. Le piscine invece sono aperte solo a pochi atleti e chiusi alla stragrande maggioranza dei praticanti tra il disappunto degli italiani. La questione è semplicemente drammatica: l'attività motoria e sportiva di base non si pratica a scuola, nelle università e gli enti locali non hanno le necessarie risorse da destinare alle politiche sportive. L'attività poggia sulle spalle e sulla responsabilità delle associazioni sportive: entità basate sul volontariato, il più delle volte senza fine di lucro, ovvero deboli. Se chiudono loro, chiudono anche gli impianti che gestiscono e non ci sarà più sport, non ci sarà più attività motoria in Italia. Questo problema è sottovalutato dalla politica".
Lo Stato dovrebbe intervenire in maniera adeguata. "Quante piscine ci sono nei plessi scolastici? Quante palestre sono a norma nelle scuole? Pochissime - continua Barelli - Lo Stato dovrebbe intervenire con contributi diretti e non con elemosina da quatto soldi. Solo così scongiurerebbe il fallimento di tante società che gestiscono impianti comunali o privati che siano e, in pratica, dello sport italiano. In questo momento tante categorie socio-economiche stanno soffrendo e nessuno pensa che lo sport debba essere in testa alla classifica dei sussidi. Ma i 5 milioni di praticanti delle discipline acquatiche e gli oltre 20 milioni di italiani che praticano attività sportiva meritano rispetto. Parliamo di numeri enormi e di salute pubblica. Se alle società arrivano 4/5.000 euro non serve a nulla. I conti stimano una necessità attuale pari almeno ad un miliardo di euro; se poi la chiusura dovesse protrarsi fino a dicembre/gennaio sarebbe un dramma. Il settore dello sport è debole ed è tra i meno considerati. Non è giusto".
Società in piena regola. "Malgrado il precedente lockdown abbia drammaticamente colpito le società, i gestori di piscine e palestre hanno ulteriormente investito per garantire a tutti i fruitori la tutela della salute nel rispetto delle misure anti-covid - assicura Barelli - Dopo che il premier Conte ha messo in guardia piscine e palestre, vi sono state oltre 250 visite dei NAS in una settimana e non mi è noto verbale che abbia censurato alcuna attività, anzi i tutori dell'ordine hanno formulato i complimenti ai gestori per il rigore procedurale. Se il Governo fermasse tutti, lo accetteremmo. Ma costringere solo il popolo delle piscine e delle palestre a casa non è ammissibile".
Tra nove mesi si celebreranno i Giochi Olimpici. "La federazione ha destinato ogni risorsa possibile per aiutare le società, ma il movimento è in forte difficoltà perché tenere le piscine aperte per pochi atleti è estremamente dispendioso, difficile - conclude Barelli - Le nostre società stanno compiendo sforzi enormi e non finiremo mai di ringraziarle, ma non può bastare e non è giusto ricordarsene solo in occasione dei successi internazionali. Peraltro siamo entrati nella stagione olimpica e questi provvedimenti rischiano di compromettere la preparazione di molti atleti di interesse nazionale di vertice, quelli delle discipline acquatiche in particolar modo".
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