Italian Sportrait Awards. Premiati Greg e Pellacani

Si sono concluse la scorsa settimana le votazioni on line della giuria popolare e, in attesa di poter definire le modalità di premiazione per i vincitori della nona edizione degli Sportrait Awards, sono stati ufficializzati i nomi degli atleti che si sono aggiudicati la Nike stilizzata in questa edizione 2021 del premio. E’ stata grande lotta dal primo all’ultimo giorno, con alcune vittorie assegnate quasi sul filo di lana per designare il “volto dello sport italiano”, designazione basata su un mix di prestazioni ottenute ed emozioni espresse dentro e fuori dal campo gara, perché l’oro conquistato è solo una parte dell’emozione trasmessa e la passione sportiva passa sempre dal racconto delle storie che si celano dietro i grandi atleti. Quasi 400000 mila i voti ricevuti, un grande risultato per un premio organizzato anno dopo anno dalla Confsport Italia con il solo intento di continuare a creare una cultura sportiva soprattutto nei nostri ragazzi, e che per questa edizione ha ricevuto il patrocinio del parlamento europeo, oltre che di molteplici federazioni e gruppi sportivi civili e militari. A vincere l’ambita statuetta nella categoria Top uomini è stato, per il secondo anno consecutivo, Gregorio Paltrinieri. Malgrado lo spostamento delle Olimpiadi, il forte nuotatore è riuscito ad appassionare il grande pubblico, stabilendo un nuovo record europeo poche settimane dopo il termine del lockdown che aveva fermato gli allenamenti degli atleti di ogni livello. La categoria top donne è stata invece vinta da Sofia Goggia premiata dal pubblico per la sua caparbietà nel riuscire a rimettersi sugli sci dopo ogni incidente. La categoria delle rivelazioni è quella dei nomi “nuovi” o meglio nuovi al grande pubblico perché tutti gli atleti in nomination sono già ben noti agli addetti ai lavori, ma sono riusciti a distinguersi nella scorsa stagione con prestazioni sorprendenti. Sorprendente è stata la vittoria con record italiano nei 400 metri piani di Edoardo Scotti al Golden Gala, l’atleta cresciuto tra calcio e nuoto e arrivato all’atletica soltanto a 15 anni avrebbe potuto gareggiare anche nella categoria giovani vista la sua carta d’identità, come sorprendente è stata la continua crescita di Marta Bassino iniziata nel 2020, annata a cui fa riferimento il premio degli Sportrait Awards e consacrata definitivamente in questi primi mesi del 2021. Siamo certi che la ritroveremo tra le finaliste della categoria top il prossimo anno. Scovare i nuovi talenti è sempre stata una delle prerogative degli Sportrait Awards che nel passato ha visto assegnare il premio ad atlete come Simona Quadarella e Bebe Vio. Il voto della giuria popolare quest’anno è andato a Vito Dell’Aquila, uno dei grandi talenti del taekwondo e ad Alice Taglietti, giovanissima atleta della ginnastica ritmica alle prese con i primi passi della sua carriera internazionale. Le categorie team, inserite per la prima volta nella scorsa edizione, hanno dato vita a una delle battaglie più serrate di questi Sportrait 2021. Se nei team giovani la nuova coppia italiana dei tuffi Pellacani- Santoro è sempre stata in testa alla classifica sin dal primo giorno di votazioni, la lotta per la conquista del titolo è stata durissima per i cinque componenti del quattro con PR3 mix di canottaggio paralimpico. Scazzosi Cristina, Brancato Alessandro, Bernard Lorenzo, Muti Greta Elisabeth e Fuina Lorena, dopo aver conquistato lo scorso anno il primo titolo europeo nella storia del para rowing italiano, suggellano la loro stagione con la statuetta della Nike stilizzata nei team top. Capitolo a parte meritano come ogni anno il premio speciale e il Campione dei Ragazzi. I l premio speciale 2021 voleva definire i personaggi sportivi e non che hanno caratterizzato il durissimo periodo di lockdown che ha colpito il nostro paese nel 2020. La scelta del pubblico è stata la coppia Chiara Ferragni/Fedez i più seguiti in assoluto sul social e sempre impegnati nelle raccolte fondi per gli ospedali italiani. Rivoluzione invece nel metodo di votazione de il campione dei ragazzi la cui scelta è stata affidata a una giuria di 100 under 16 provenienti da tutta Italia e in rappresentanza di quasi tutte le discipline sportive. I giovani hanno eletto una giovanissima come loro. Larissa Iapichino, nuova stella dell’atletica leggera italiana è il loro modello di riferimento. Larissa, conosciuta fin da piccolissima come figlia di Fiona May, ha incantato tutti con i suoi fantastici salti che l’hanno portata lo scorso anno al vertice delle classifiche mondiali di specialità. “ Non sapendo quando e in che modalità sarà possibile fare la consegna dei nostri premi” ha dichiarato Paolo Borroni presidente della Confsport Italia “ abbiamo deciso di ufficializzare subito i vincitori, nella speranza di poterci trovare, seppur con numeri ridotti e con tutti i distanziamenti del caso, quanto prima di persona per poter dare loro il giusto merito e festeggiare questo riconoscimento”.
Prof. Landi ribadisce su La Verità: Piscine sicure e luoghi di cura

Il professor Francesco Landi, 57 anni, dal 1° gennaio scorso presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria, è responsabile della Medicina interna geriatrica al Policlinico Gemelli di Roma e da un anno («mio malgrado») è in prima linea nell'affrontare la pandemia: inizialmente ha gestito la fase acuta al Gemelli e successivamente, dal 21 aprile 2020, ha avuto la responsabilità del day hospital post Covid. È pure consigliere di Sport e salute spa, società interamente posseduta dal ministero dell'Economia per lo sviluppo dello sport in Italia. Quando si discute di riaperture, al massimo si parla di cinema e teatri. Palestre e piscine restano vietati.
«Non devo dire io di riaprire palestre e piscine. Non sono un politico. Come medico, però, le considero luoghi di cura. Per anni abbiamo studiato, dimostrato da un punto di vista scientifico e quindi divulgato che l'esercizio fisico e lo sport sono quei due stili di vita che ci garantiscono di stare bene». Dovremmo aggiungere la dieta. «Certamente, la dieta equilibrata e l'esercizio fisico sono il binomio perfetto. Di sicuro, è documentato che l'esercizio fisico non solo previene e contrasta l'insorgenza di malattie come quelle cardiovascolari e metaboliche, ma migliora anche il pattern immunitario. È la strategia per invecchiare bene: la longevità non è soltanto un dono genetico odi natura, ma si conquista con i corretti stili di vita». In particolare con l'esercizio fisico. «Gli americani l'hanno definita "nolioill", la pillola che contiene altre pillole benefiche in termini fisici e psicologici». Ma questa pillola miracolosa non possiamo prenderla perché palestre e piscine sono chiuse. «Abbiamo giustamente detto che andare al supermercato è un bene primario, non demandabile: con le dovute cautele di igienizzazione, distanza e protezioni è un luogo dove approvvigionarsi di materie prime per sostentarsi. Dovremmo immaginare che anche piscine e palestre siano considerate un bene primario dove fortificarsi. E lo sono soprattutto in questa fase della pandemia».
Che intende? «Con un mio gruppo di lavoro siamo stati i primi al mondo a descrivere la sindrome che oggi viene chiamata "del long Covid": a giugno abbiamo pubblicato su Jama, una delle principali riviste scientifiche mediche, un articolo che descrive i "persistent syntoms" nei pazienti guariti dal Covid». Che cosa avete scoperto? «Che tra queste conseguenze c'è una forma molto simile alla sindrome da affaticamento cronico. E l'esercizio fisico unito alla corretta nutrizione sono le strategie più indicate per uscire da questa prostrazione e recuperare prima una condizione psicofisica accettabile». L'esercizio fisico previene il Covid? «Questo no. Ma è innegabile che ci garantisce un migliore stato di salute e ci rende più prestanti». Quindi piscine e palestre vanno aperte. «È una cosa che secondo me va presa in considerazione. Per esempio, potremmo pensare alle persone che sono già state vaccinate: è una progettualità che mi piacerebbe portare avanti. Dobbiamo capire che le persone vanno riportate a fare attività fisica dopo questo lungo periodi di sedentarietà». Che cosa vede nel suo day hospital al Gemelli? «Moltissimi anziani sono a casa in poltrona ormai da un anno e non riescono più ad alzarsi da soli: hanno perso massa muscolare e ossea, sono stati troppo fermi e corrono rischi maggiori di cadere. Teniamo altissima l'attenzione sul contenimento del contagio, ma dobbiamo anche riportare l'attenzione sullo sport come cura e strategia di prevenzione. La medicina preventiva è una grande conquista degli ultimi decenni che non va perduta. Così come dobbiamo tornare a controllare il colesterolo e riprendere gli screening oncologici, altrettanto importante è ripartire anche con quella forma di prevenzione fatta attraverso l'esercizio fisico e lo sport. Che si fanno in palestre e piscine». Come garantire la sicurezza sanitaria? «Tutte le federazioni sportive hanno sottoposto una serie di protocolli anche molto articolati. Per esempio, è possibile evitare di utilizzare gli spogliatoi dove è più difficile rispettare il distanziamento. Si possono utilizzare gli spazi aperti vicino alle palestre, analogamente a quanto è stato legittimamente concesso dai Comuni a bar e ristoranti. Con l'arrivo della bella stagione si possono sfruttare anche le piscine all'aperto con protocolli di distanziamento e meno persone nelle corsie». La sicurezza è nell'applicazione dei protocolli elaborati dalle federazioni? «Quella del basket ha descritto esattamente la distribuzione dei bambini nella palestra rispetto alla grandezza del campo, quanti contemporaneamente possono essere presenti, quali esercizi i vari allenatori possono produrre: per esempio, niente "uno contro uno" con il contatto fisico ma soltanto palleggio, passaggi, tiro a canestro, allenamento di gruppo con distanziamento». E In piscina? «Lo stesso. È stato calcolato il numero massimo di bambini che possono nuotare in una corsia rispettando ampiamente il distanziamento». Insomma, bisognerebbe riaprire. «Quantomeno bisogna cominciare a pensarci. Dobbiamo capire che l'attività fisica è una medicina. Stiamo togliendo a bambini, ragazzi, adulti e anziani una pillola di benessere. Fare sport è come curarsi. La sedentarietà e l'assenza di movimento portano ad aumentare il peso e gli indici di massa corporea, e di conseguenza ad aumentare l'indice di rischio cardiovascolare». Come spiega che solo il cibo sia stato considerato un bisogno primario e non il mantenersi in salute attraverso l'esercizio fisico? «Quello che posso dire è che se un paziente soffre di ipertensione, nessuno si sognerebbe di togliergli la pastiglia che abbassa la pressione. E così dovrebbe essere per quel farmaco così benefico che si chiama esercizio fisico. Dobbiamo pensare a rendere di nuovo accessibile alla popolazione italiana la possibilità di fare attività fisica. In realtà, come le ripeto, è la scoperta dell'acqua calda». Non sia così modesto. «Forse pochi sanno che l'acronimo "spa", quello usato per indicare le terme e i centri benessere, significa "salus per aquam". Lo dicevano già gli antichi Romani: la salute attraverso l'acqua». Lei fa sport? «Io ero uno che andava tre volte alla settimana in piscina e altrettante volte in palestra e la domenica facevo qualche altra attività, tipo lo sci d'inverno e la bicicletta o la corsa d'estate». Sport tutti i giorni? «L'Organizzazione mondiale della sanità ha aggiornato le sue linee guida sull'attività fisica e i comportamenti sedentari nel settembre scorso, in piena pandemia: a tutte le categorie d'età è raccomandata l'attività fisica, considerando il tipo, la frequenza e la durata, così come si fa per la prescrizione di un farmaco». Parla di dosi come il «bugiardino» di un medicinale? «Certamente. L'attività fisica ha una sua prescrizione, con l'indicazione di che cos'è una dose, quante ne vanno prese e quante volte a settimana». Qual è la posologia consigliata dall'Oms? «Dai 40 ai 300 minuti a settimana di attività aerobica moderata o intensa. Significa un minimo di mezz'ora in 5 giorni su 7. E se oltre all'aerobica si fa anche potenziamento muscolare, si ottiene un beneficio aggiuntivo. Il risultato è meno mortalità per tutte le cause, meno ipertensione, meno cancro, meno diabete, miglioramento della performance cognitiva, riduzione dell'ansia, della depressione e della demenza, migliore qualità del sonno, calo dell'adiposità e dell'obesità: lo scrive l'Oms. Se l'esercizio fa tutto questo, pensiamoci bene prima di lasciare ancora i centri sportivi chiusi». Come ha fatto quest'anno senza sci, palestra e piscina? «Corsa, bicicletta e alcune attività all'aperto come il padel». È fortunato. «Ma ieri ho dovuto saltare la "Roma riparte - Riparti Roma", una corsa di 5 chilometri per i podisti amatoriali e 10 per i top runner. La Fidal Lazio e il Comune di Roma mi avevano chiesto anche un endorsement perché il modello al quale si sono ispirati è la Longevity Run che avevo lanciato nel 2019». Che cos'è? «Una competizione promossa dal Policlinico Gemelli per promuovere l'idea che la longevità si conquista con la corsa. Cioè devi correre, te la devi conquistare, devi muoverti. La longevità non sta seduta sulla sedia, non ti puoi beare del fatto che il nonno è arrivato a cent'anni e quindi ci arriverai anche tu. No, ti devi muovere». La Riparti Roma si è corsa in sicurezza? «Ovviamente tutti distanziati, ogni mezz'ora sono partite 100 persone per non accalcarsi sul circuito attorno alle Terme di Caracalla. E tutti schierati con la mascherina». Come si corre con la mascherina? «Solo i primi 500 metri. Poi la si doveva buttare nel secchio. Chi la gettava a terra veniva squalificato. Regole ferree anti Covid. Ma con le dovute cautele si pub fare anche questo tipo di manifestazione». Perché ha dovuto dare forfait? «Non sono allenato per fare una corsa decorosa. Ma ho ripreso ad allenarmi per il 23 maggio, quando mi auguro riusciremo a disputare la prossima edizione della Longevity Run».
(articolo di Stefano Filippi)
pdf Prof. Francesco Landi - La Verità - 8 marzo 2021
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Barelli all'Ansa: "Draghi faccia vaccinare gli atleti azzurri"

"Gli atleti azzurri che rappresentano l'Italia vanno tutelati in vista delle Olimpiadi di Tokyo: allenarsi duramente e incorrere nel contagio da covid negli ultimi mesi di preparazione sarebbe uno smacco". Il presidente della Federnuoto e parlamentare di Forza Italia, Paolo Barelli, con una dichiarazione all'ANSA esce allo scoperto sul fronte della vaccinazione degli sportivi in vista dei Giochi di Tokyo. "Il presidente Draghi, responsabile del Governo per lo sport - afferma tra l'altro Barelli - dovrebbe ritenere un interesse nazionale consentire agli atleti 'ambasciatori' azzurri di rappresentare il Paese nel pieno delle forze". "Le Olimpiadi sono in calendario il prossimo luglio e gli atleti italiani che rappresentano il nostro paese vanno tutelati. Allenarsi duramente e incorrere nel contagio da COVID-19 negli ultimi mesi di preparazione, dopo gli ostacoli di un anno di pandemia - afferma Barelli - sarebbe uno smacco ingiusto che comprometterebbe ai nostri campioni di rappresentare l'Italia vanificando anni di sacrifici". "Sono poche centinaia gli atleti che possono ambire a competere a Tokyo - prosegue il n.1 della Fin - e vaccinarli subito darebbe loro pari opportunita' con quelli di altri paesi che gia' stanno vaccinando i propri campioni per salvaguardarli dal rischio di contagio". "Le liste di chi ha diritto al vaccino vanno certamente rispettate per proteggere appieno i piu' bisognosi - conclude Barelli - ma il Presidente Draghi, responsabile del Governo per lo Sport, dovrebbe ritenere un interesse nazionale consentire agli atleti 'ambasciatori' azzurri di rappresentare il Paese nel pieno delle forze, per conquistare magari l'ambita medaglia e ancor di piu' far sentire al mondo l'Inno di Mameli".
Forum Piscine. Dal 10 marzo la prima web conference

C'è sempre una prima volta. Nello sport come nel lavoro. Anche e soprattutto in questo momento di particolare difficoltà, in cui versa l'intero Paese, c'è bisogno di confrontarsi con nuove idee, consigli pratici e tematiche di stretta attualità. È ciò che si ripromette di fare ForumPiscine che, in collaborazione con la Federazione Italiana Nuoto, promuove ed organizza anche quest’anno, ma in versione "web conference", l’evento congressuale più atteso del “mondo piscina”, a un anno dall’inizio della pandemia che ha stravolto sistemi sociali ed economici a livello globale, con fortissime ripercussioni nel settore delle piscine e delle discipline acquatiche, su tutto il territorio nazionale.
Questo appuntamento, un grande congresso online, dal 10 al 12 marzo, è rivolto innanzi tutto alle Società e Associazioni Sportive che sono impegnate nel mondo dell'acqua, a tutti gli operatori e tesserati federali, ai gestori di impianti acquatici e a tutti coloro i quali, non ultime le famiglie, frequentano nel loro quotidiano le piscine. Tutti vi possono partecipare: l'iscrizione è gratuita e la si può fare direttamente dal portale di Forum Piscine.
Tra i relatori principali, insieme al Segretario Generale della Federazione Italiana Nuoto, Antonello Panza, il cui intervento è previsto giovedì 11 marzo nella sessione mattutina inerente la "Riforma dello sport: come cambia la gestione di piscine e impianti sportivi", tecnici specialisti del settore e dirigenti federali che negli anni hanno contribuito alla crescita tanto sportiva, quanto legale e fiscale, del mondo del nuoto azzurro.
Il coordinatore e moderatore degli incontri, Marco Sublimi, ex presidente del Comitato Regionale Piemonte della FIN, in qualità di esperto di settore e impiantisca sportiva, illustra gli obiettivi di questa iniziativa e delle successive in programma. "Il focus principale è rivolto alla riforma dello sport - spiega - e a come cambierà il mondo delle piscine. Ci soffermeremo ad analizzare la crisi delle nostre società a seguito della pandemia e le soluzioni per il rilancio. Approfondiremo il tema delle concessioni degli impianti natatori, della gestione degli stessi e dell'opportunità di ridiscutere con gli enti locali i canoni e le modalità di affidamento. Altro tema centrale sarà la FIN intesa nella sua totalità, dagli organi territoriali a quello nazionale, e argomento di discussione sarà quello di come impostare l'attività in piscina alla ripartenza post-covid".
Tutto questo e molto altro i nostri tesserati potranno seguirlo online attraverso i siti di Forum Piscine, Federnuoto.it e Nuoto.com e canali social Facebook e Youtube.
Prof. Landi su Corsera: Piscine luoghi di cura, pratica sportiva senza rischi

"Riapriamo subito palestre e piscine, è possibile farlo in sicurezza". Parole del professor Francesco Landi, primario di riabilitazione geriatrica al Policlino Gemelli di Roma, fra i massimi esperti di Covid, fin dal 9 marzo 2020 impegnato nel reparto contagiati, e poi anche nei day hospital per la riabilitazione e lo studio dei guariti.
Landi, peraltro membro del consiglio di amministrazione di Sport e Salute, spiega sul Corriere della Sera: "Non sono negazionista, conosco bene il Covid e la sua gravità, ma dico che la pratica sportiva è essenziale per la salute e si può svolgerla senza rischi e con le dovute accortezze. Piscine e palestre non sono un luogo di divertimenti, ma di cura, e come tali vanno trattate. La gente deve poter andare a curarsi".
pdf Prof. Landi su Corriere della Sera - 26 febbraio 2021
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E' mancato Ciaramella. Ciao caro Franco, già ci manchi

"Caro Franco, caro amico di vita, hai sempre accompagnato con discrezione la nostra federazione aiutandola a crescere e migliorare fin da quando eri il mio fisioterapista, e dei tuoi atleti preferiti, e poi giudice arbitro a vigilare sui successi che l'hanno resa leader nel mondo. Ci manchi!". Le parole commosse del presidente Paolo Barelli salutano simbolicamente Franco Ciaramella, che ci ha lasciato all'improvviso, dopo aver compiuto 85 anni il 9 febbraio scorso.
Animo nobile, gentile, appassionato di ogni forma d'arte e degli sport acquatici, ha vissuto nel nuoto e per il nuoto.
Napoletano, con molteplici trascorsi a Roma, è stato uno dei più grandi giudici internazionali, poi consigliere del Gruppo Ufficiali Gara e segretario generale del Settore Istruzione Tecnica, ma cominciò da massaggiatore sportivo dopo aver intrapreso la carriera di attore.
Una vita tra cinema, teatro e corsie; un sorriso per tutti con la leggerezza della consapevolezza.
Nel 1972 l'esordio come giudice, nel 1989 il primo evento internazionale con i campionati europei di Bonn; il buon Franco raggiunse l'apice della sua carriera con l'Olimpiade di Barcellona nel 1992. Dal 1995 lascia il fischietto per sopravvenuti limiti di età e offre la sua conoscenza attraverso il SIT. Già stella d'argento al merito sportivo, nel 1997 viene premiato con quella d'oro.
Giungano alla famiglia le condoglianze del presidente Paolo Barelli, del presidente onorario Lorenzo Ravina, dei vice presidenti Andrea Pieri, Giuseppe Marotta e Teresa Frassinetti, del segretario generale Antonello Panza, del presidente del GUG Roberto Petronilli, del consiglio e degli uffici federali e di tutto il movimento acquatico che ha sempre nutrito profonda stima e affetto per un grande uomo, esempio di professionalità, rigore, amicizia ed entusiasmo.
Ci manchi caro Franco.
I funerali si svolgeranno venerdì alle ore 17:00 nella Chiesa di San Ferdinando, in piazza Trieste e Trento, a Napoli.
Europei 2021 a Budapest. Barelli: "Si svolgeranno regolarmente, grande test preolimpico"

In un lettera inviata mercoledì sera a tutte le federazioni il presidente della della Ligue Europeenne de Natation Paolo Barelli ha confermato che gli Europei di nuoto, posticipati di un anno a causa della pandemia da Covid 19, si svolgeranno regolarmente a Budapest dal 10 al 23 maggio 2021. "La LEN sta lavorando duramente con gli organizzatori ungheresi per assicurare che tutte le misure sanitarie richieste siano messe in atto, rispettate e pienamente applicate per garantire il regolare svolgimento dei Campionati e la sicurezza di atleti, allenatori, tecnici, dirigenti e personale. Questa è la vera priorità della LEN" ha sottolineato Barelli.
Il presidente Barelli ha inoltre aggiunto che gli eventi sportivi di altissimo livello organizzati in Europa e nel mondo hanno trasmesso esperienza e competenza e ciò rende possibile andare avanti con l'organizzazione della manifestazione più importante della LEN. "I Campionati Europei a Budapest saranno il primo evento internazionale di rilievo per nuoto, tuffi, nuoto sincronizzato e nuoto in acque libere dal 2019 - prosegue Paolo Barelli - Offriranno una grande opportunità di verifica per tutti i nostri atleti prima dei Giochi Olimpici di Tokyo".
"Godiamo del pieno sostegno del governo - ha affermato il presidente della Federazione nuoto ungherese Sandor Wladar - Il ministro dello Sport Tunde Szabo, il Segretario di Stato Balazs Furjes e il sindaco di Budapest Gergely Karacsony sono tutti d'accordo che gli Europei si debbano e possano svolgere con le adeguate cautele perché la pandemia è lungi dall'essere finita". Un aspetto potrebbe, invece, mancare: la magica atmosfera nella Duna Arena creata dai tifosi. "Sappiamo che la famiglia degli sport acquatici ama venire a Budapest, perché l'atmosfera nella Duna Arena non è seconda a nessuno quando abbiamo il tutto esaurito, ma questa volta dovremmo considerare la sicurezza prima di tutto, perciò molto probabilmente dovremo organizzare questi Europei a porte chiuse" ha aggiunto Sandor Wladar.
Il calendario degli Europei prevede nella prima settimana, dal 10 al 16 maggio, i tuffi e il nuoto sincronizzato alla Duna Arena e le gare di nuoto in acque libere nel vicino Lupa Lake, mentre il nuoto è in programma dal 17 al 23.
Recepite le indicazioni di Barelli. Piscine verso la riapertura

La possibile riapertura delle piscine è un passo avanti frutto delle riunioni con il Cts, ma al comitato scientifico la federnuoto chiede di portare a 7 metri quadri per utente il limite di frequenza. Lo dice Paolo Barelli, presidente della Fin, in una dichiarazione all'ANSA. "Le notizie riportate oggi sui mezzi di informazione indicano che a breve potrebbero riaprire a tutti gli utenti le piscine e le palestre - sottolinea Barelli -. L'orientamento nasce dalla riunione fortemente voluta dalla Federnuoto con il CTS e il Dipartimento Sport tenutasi circa un mese fa presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri alla presenza mia e del prof. Marco Bonifazi, presidente della commissione medico-scientifica federale".
Paolo Barelli in una dichiarazione all'ANSA, rivendica quello che definisce il nuovo "orientamento" del Cts sull'ipotesi di riapertura delle piscine. "Nel corso dell'approfondimento - le parole di Barelli - è stato riscontrato che il protocollo già redatto e pubblicato dalla FIN in accordo con il Dipartimento dello Sport risponde ai requisiti necessari per il contenimento della diffusione del COVID-19".
Il n.1 della Fin ha sottolineato che "a seguito della riunione il CTS ha redatto un verbale indicando alcune prescrizioni (ad esempio 10 mq di acqua in piscina per utente a fronte dei 7 mq indicati dalla FIN) che sono diventati i riferimenti per valutare la possibilità di consentire nuovamente l'accesso alle piscine, non solo agli atleti di interesse nazionale, ma anche agli altri praticanti, nel pieno rispetto del protocollo della FIN".
"La riunione tra FIN, CTS e Dipartimento dello Sport si è svolta in un clima di piena collaborazione ed in un periodo in cui la pandemia registrava dati molto più critici di quelli attuali. Pertanto la FIN, in coordinamento con il Dipartimento dello Sport presso la Presidenza del Consiglio - ha concluso Barelli - chiederà al CTS di contenere a 5/7 mq il limite di frequenza per utente, ritenuto sufficiente ai fine di prevenire il contagio e garantire la salute di tutti i fruitori". (ANSA)
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Decreto Coni. Barelli: I problemi dello sport sono altri. Le società muoiono

"La bolla di sapone si e' rotta anche se un po' in ritardo, ma nessuno mai ha creduto davvero che ci sarebbero state penalità per l'Italia. La questione e' stata un po' gonfiata, fermo restando che tutto questo poteva essere evitato facendo prima quello che e' stato fatto oggi da parte del Governo: da una parte c'è stata l'esagerazione di chi ha reso esasperata la questione sul piano mediatico, dall'altra poteva essere tutto evitato con un provvedimento legislativo di chiarimento". Il presidente della Federnuoto Paolo Barelli commenta cosi' all'ITALPRESS il decreto legge approvato dal Governo per ristabilire l'autonomia del CONI e allontanare il rischio di sanzioni da parte del Cio. "In tutto questo panorama i problemi dello sport italiano sono altri - ha sottolineato il numero uno della Fin - Bisogna lanciare un grande grido d'allarme perché gli impianti sportivi stanno chiudendo, le società stanno morendo e gli atleti, in particolare i nuotatori, non sapranno più dove fare attività. E anche i cittadini non stanno facendo più sport: questi sono i veri problemi, il resto è completamente secondario nel senso che una sanzione del Cio non era credibile".
FONTE ITALPRESS
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Federnuoto. Comunicato su attività giovanili

In relazione alle ultime disposizioni governative, all’evoluzione e all’impatto dell’emergenza pandemica sulle attività federali, la Federnuoto ha adottato una serie di decisioni per garantire la prosecuzione degli eventi di preminente interesse nazionale nel pieno rispetto della tutela della salute e della prevenzione dal virus Covid-19.
Definiti rigidi modelli di gestione e controllo in termini di organizzazione degli eventi, la necessità di limitare ove possibile viaggi e spostamenti, ma non la partecipazione degli atleti e l’accesso alle competizioni, che sarà alimentata anche grazie a ulteriori risorse che la Federnuoto destinerà alle società cui va sostegno concreto, profonda solidarietà e sentiti ringraziamenti per l'impegno profuso con passione, determinazione e caparbietà nonostante la drammatica emergenza in atto.
Pertanto è stato deciso che le seguenti manifestazioni nazionali si svolgeranno su base regionale:
- Campionati italiani di categoria indoor di tuffi, rinviati in data da destinare;
- Campionati italiani juniores invernale di nuoto sincronizzato, programmati a Viterbo il 20 e 21 febbraio;
- 1ª prova del Trofeo giovanissimi esordienti C2 e del Campionato Italiano indoor esordienti C1 di tuffi, annullata;
- Campionati italiani di categoria Lifesaving, programmati a Riccione dal 16 al 21 febbraio;
- Campionati italiani invernali ragazze ed esordienti A di nuoto sincronizzato, programmati a Ostia dal 9 all’11 aprile;
- Criteria nazionali giovanili di nuoto, programmati a Riccione dal 9 al 14 aprile.
Con l’obiettivo di accrescere la partecipazione degli atleti e tutelarne la preparazione è stato quindi deciso di posticipare la scadenza per finalizzare l’organizzazione dei relativi campionato italiano su base regionale alla data del 25 aprile 2021 per tutte le categorie federali.
Annullata, invece la Finale del Campionato a Squadre di nuoto – Coppa Caduti di Brema delle Serie A1 e A2 maschili e femminili.
I relativi titoli onorifici sono assegnati attraverso il risultato conseguito sul campo nella fase eliminatoria della manifestazione, riconoscendo alle quattro squadre prime classificate i premi previsti nel Regolamento di attività del Settore Nuoto 2020-21.
Il provvedimento è stato esteso retroattivamente anche alla stagione 2019-20, durante la quale per analoghe ragioni non è stata disputata la fase finale della manifestazione né sono stati assegnati i titoli di Società Campione di Italia. Seguono i titoli onorifici per le stagione 2019/2020 e 2020/2021.
Edizione 2019/2020
A1 maschile CC Aniene
A1 femminile CC Aniene
A2 maschile Nuotatori Milanesi
A2 femminile Aurelia Nuoto
Edizione 2020/2021
A1 maschile CC Aniene
A1 femminile CC Aniene
A2 maschile Team Insubrika
A2 femminile RN Torino
Analoghi approfondimenti saranno tenuti nei prossimi giorni per garantire lo svolgimento in sicurezza dei campionati giovanili di pallanuoto ritenuti centrali nell'ambito della pianificazione delle attività stagionali e in termini di programmazione a medio/lungo termine per alimentare la promozione della disciplina e l'ulteriore crescita degli atleti di ogni fascia d'età.