Italtuffi a lavoro. Le parole di Bertone, i pensieri di Verzotto

La voglia è quella di tornare in gara al più presto, l'obiettivo è di farsi trovare pronti. L'Italtuffi, attenendosi alle vigenti disposizioni legislative che consentono allenamenti individuali degli atleti di interesse nazionale, prosegue la preparazione sempre divisa in due gruppi: al Centro di Preparazione olimpica dell’Acquacetosa, coordinati dal direttore tecnico Oscar Bertone, ci sono Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Andreas Larsen (CC Aniene), Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro), Giovanni Tocci (Esercito/Cosenza Nuoto), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Noemi Batki (Esercito/Triestina Nuoto), Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi) ed Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano); a Bolzano, seguiti da Giorgio Cagnotto, Julian Verzotto (Bolzano Nuoto) e Maicol Verzotto (Fiamme Oro/Bolzano Nuoto) e le mamme volanti Tania Cagnotto - quarantuno medaglie tra olimpiadi, mondiali ed europei, tesserata per Fiamme Gialle e Bolzano Nuoto - e Francesca Dallapé (Esercito/Buonconsiglio Nuoto).
Il punto del direttore tecnico Oscar Bertone. "Ci siamo trovati tutti davanti a una situazione difficile da gestire, speriamo che il peggio sia alle spalle. Adesso la speranza, anche per dare uno stimolo in più agli atleti, è che si possa programmare un campionato italiano nel mese d’agosto; stiamo aspettando il via libera da parte della Federazione e successivamente individueremo la sede più idonea. Tutti gli azzurri hanno ripreso la preparazione ma con l'obiettivo di essere al top della condizione a gennaio e febbraio quando ci saranno le qualificazioni per la World Cup che metterà in palio i pass olimpici. I ragazzi stanno tutti molto bene fisicamente e psicologicamente; anche Tocci, Di Maria, Batki e Bertocchi che sono rientrati a Roma dieci giorni dopo rispetto agli altri; addirittura alcuni hanno già ripreso confidenza con il programma gara. Gli atleti di interesse nazionale adesso sono ripartiti ma il mio pensiero, in questo momento, va anche alla base: molti giovani sono ancora fermi e il rischio è quello di ritrovarsi con un buco generazionale; mi auguro che tutte le piscine in Italia possano riaprire in tempi rapidi".
I pensieri del capitano della nazionale Maicol Verzotto. "Fortunatamente siamo stati fermi poco a Bolzano, un mese circa. Sono stati giorni strani, diversi rispetto alla normalità: non ero abituato a rimanere senza tuffi per così tanto tempo, ma lo stop mi è servito per ricaricarmi e per farmi amare ancor di più il mio sport. Il fuoco dentro credo sia rimasto intatto per tutti i miei compagni, perché abbiamo in testa un grande obiettivo: le Olimpiadi di Tokyo 2021, un grande sogno che non può che galvanizzare un atleta. Spero inoltre che possa essere messa in calendario una gara ufficiale prima della fine dell'estate: sarebbe importante non tanto per noi esperti, quanto per i giovani che hanno bisogno di sollecitazioni e traguardi da raggiungere".
Foto Giorgio Perottino/deepbluemedia.eu
Riparte anche l'Italtuffi. Azzurri tra Roma e Bolzano

Oltre sessanta giorni sono passati senza aver contatto con l’acqua; tanti, troppi per chi vive in simbiosi con questo elemento naturale. In conformità alle vigenti disposizioni legislative che hanno consentito la ripresa degli allenamenti individuali, l’Italtuffi ha ripreso la preparazione. Al Centro di Preparazione olimpica dell’Acquacetosa, coordinati dal direttore tecnico Oscar Bertone, ci sono Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Andreas Larsen (CC Aniene), Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro) e Maia Biginelli (Fiamme Oro); a Bolzano Julian Verzotto (Bolzano Nuoto) e Maicol Verzotto (Fiamme Oro/Bolzano Nuoto) e le mamme volanti Tania Cagnotto - quarantuno medaglie tra olimpiadi, mondiali ed europei, tesserata per Fiamme Gialle e Bolzano Nuoto - e Francesca Dallapé (Esercito/Buonconsiglio Nuoto). Ancora a casa e costretti ad allenamenti a secco via zoom Giovanni Tocci (Esercito/Cosenza Nuoto), Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano) e Noemi Batki (Esercito/Triestina Nuoto). “Si tratta di un passo verso il ritorno alla normalità, dopo mesi indubbiamente difficili per tutti - spiega Bertone - Per il rientro a Roma di Bertocchi, Batki e Tocci aspettiamo che riaprà la foresteria dell'Acquacetosa e ciò dovrebbe avvenire con il nuovo DCPM. Mi auguro che nei prossimi giorni riaprano anche gli impianti in tutte le regioni, in modo che tutte le società possano riprendere l’attività; poi bisognerà pensare a come salvare e risollevare la base. La mia speranza, inoltre, è che si possa programmare un campionato italiano nel mese d’agosto, magari in una piscina all’aperto, per dare agli atleti uno stimolo e un obiettivo a breve termine. È chiaro che gli azzurri stanno già focalizzando la preparazione alla World Cup Fina, che qualifica alle Olimpiadi di Tokyo 2021”
Italtuffi in common training via Zoom con la Spagna

Aspettando che tutto torni alla normalità, l'Italtuffi, nel pieno dell'emergenza COVID-19 e quindi tra tante difficoltà, non si è mai fermata, in attesa che la stagione agonistica riprenda. Gli azzurri, guidati dal direttore tecnico Oscar Bertone, hanno svolto nei giorni scorsi un common training via Zoom con la nazionale spagnola, un modo per allenarsi, distrarsi e soprattutto confrontarsi con altre realtà. "L'idea è nata dopo aver parlato con il direttore tecnico iberico Donald Miranda, perché la Spagna era priva del preparatore atletico risultato positivo al Coronavirus - spiega Oscar Bertone - Abbiamo quindi unito le forze ed effettuato un common training via Zoom che sarà replicato la prossima settimana: abbiamo svolto sedute di cardio, addominali, dorsali, corsa ability e anche yoga. Dobbiamo badare in questo momento soltanto al mantenimento della condizione fisica dei ragazzi che però iniziano ad accusare un po' di stanchezza psicologica: molti lavorano in spazi ridotti, pochi in giardino e tutti hanno voglia di tornare sui trampolini. Cerco di motivare sempre i ragazzi per gli obiettivi futuri. La nostra non è una disciplina di contatto e non crea particolari assembramenti - conclude Bertone - Sarebbe importante poter ricominciare il prima possibile".
Italtuffi al lavoro tra casa, Skype e speranza

Noemi Batki già qualificata alle Olimpiadi, altri con il sogno Tokyo 2020 ancora da conquistare. Sospesi i campionati italiani di categoria (Trieste 27 febbraio-3 marzo) e gli assoluti invernali di Torino (13-15 marzo), che avrebbero completato le selezioni per la World Cup di Tokyo, inizialmente in programma dal 21 al 26 aprile e rinviate dalla FINA a giugno in data da destinarsi. Lì si sarebbero dovuti assegnare gli ultimi pass a cinque cerchi.
L'Italtuffi, nel pieno dell'emergenza COVID-19 e quindi tra tante difficoltà, prova a riorganizzarsi in attesa che riprenda la stagione agonistica, sperando che questo punto interrogativo sia cancellato il prima possibile. Un periodo particolare per tutti, anche per gli azzurri, come spiega il direttore tecnico Oscar Bertone. "I ragazzi sono rientrati da dieci giorni nelle rispettive case. I preparatori atletici della Nazionale hanno dato delle schede con piani di lavoro da seguire durante la settimana. Nei prossimi giorni proveremo a riunire gli atleti via Skype per farli allenare insieme, anche per tirare un po' su il morale del gruppo che ovviamente non può essere dei migliori". "In questo momento lo sport viene in secondo piano - prosegue Bertone - La mia speranza, e quella di tutti noi, è che questa emergenza passi il prima possibile e che si possa tornare alla normalità. Il problema poi è che, una volta messo alle spalle questo difficile periodo, i ragazzi dovranno tornare ad allenarsi sui trampolini ed essere messi in condizione di gareggiare, ergo di presentare programmi di alto livello. Ci vorrà del tempo. Intanto è arrivata anche la notizia, che ci aspettavamo, del rinvio della Coppa del mondo. Se l'emergenza dovesse proseguire potrebbe anche essere necessario cambiare i termini di selezione".
Foto G. Perottino/deepbluemedia.eu
Beneficenza. Cagnotto cuoca per un giorno
Cuochi speciali, per un pranzo speciale. I campioni delle Fiamme Gialle, Tania Cagnotto insieme a Fabrizio Donato e Antonella Palmisano, hanno cucinato e servito il pranzo per i bambini, con i loro familiari, assistiti nel dispensario pediatrico vaticano Santa Marta. E non sono mancati doni per tutti e una simbolica torta per fare gli auguri al coach Papa Francesco, alla vigilia del suo compleanno. Si è trattato in realtà della restituzione di una vista: a Pasqua gli atleti delle Fiamme Gialle si erano personalmente recati in Vaticano a incontrare le famiglie nella sede del dispensario, portando materiale scolastico e sportivo per i bambini oltre alle tradizionali uova di cioccolato. Il Dispensario che si avvia a compiere 100 anni nel 2022 è da sempre un punto di riferimento per l'assistenza medica a chi ne ha bisogno: "Offriamo gratuitamente assistenza alle famiglie con bambini, senza tessera del servizio sanitario - ha spiegato suor Antonietta, aggiungendo - Sono soprattutto stranieri e certo non guardiamo alla provenienza o alla religione. Da noi trovano servizi di pediatria, ginecologia, ecografia, oculistica, allergologia, dermatologia, psicologia, cardiologia, ortopedia, gastroenterologia, chirurgia e logopedia. L’assistenza medica è garantita da medici specialisti che offrono gratuitamente la loro professionalità». Il dispensario «cerca di far arrivare alle famiglie bisognose anche le medicine e i prodotti di prima necessità per i bambini — latte in polvere, pannolini, omogeneizzati, pappe — e, se possibile, anche per i genitori: parliamo di 350 bambini con un’attenzione diretta per circa mille persone". Ma soprattutto, ha raccontato la religiosa agli atleti della Guardia di Finanza, "questo servizio è reso possibile dal lavoro dei volontari che, ogni giorno, si alternano per seguire con affetto e semplicità i nostri piccoli assistiti con l’idea che il dispensario è anzitutto una famiglia nella quale confidarsi e confrontarsi".
Trofeo di Natale. Cagnotto ritorna e vince dal metro

L'ultimo tuffo in una gara individuale fu a Torino il 13 maggio 2017 quello per la conquista del titolo italiano e l'annuncio del suo ritiro, quasi tre anni fa. Tania Cagnotto stupisce tutti, forse anche se stessa, e vince la finale dal metro del Trofeo di Natale, in svolgimento alla piscina Karl Dibiasi di Bolzano (13-15 dicembre), e che come consuetudine apre la stagione invernale dei tuffi.
La campionessa altoatesina - quarantuno medaglie tra olimpiadi, mondiali ed europei, tesserata per Fiamme Gialle e Bolzano Nuoto, allenata dal papà Giorgio - totalizza 259.15 punti, precedendo proprio l'altra mamma volante, Francesca Dallapè (Esercito/Buonconsiglio Nuoto), con cui Tania ha ripreso ad allenarsi da un anno per inseguire il sogno Tokyo 2020, seconda con 238.10 e l'italocanadese, specialista della piattaforma, Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi) con 235.50 punti.
AMICHE, MAMME, MOGLI PER IL SOGNO TOKYO 2020. L’ultima gara insieme, prima degli Assoluti estivi dello scorso 24 maggio e del Grand Prix di Bolzano dello scorso 14 giugno, fu la finale dei Giochi Olimpici a Rio de Janeiro il 7 agosto 2016, quando conquistarono la medaglia d’argento dietro alle cinesi Shi Tingmao e Wu Minxia (al quinto oro olimpico personale) e davanti alle australiane Maddison Keeney e Anabelle Smith. Quasi tre anni più tardi sono tornate ufficialmente in gara, dopo aver ripreso ad allenarsi proprio un anno fa a Bolzano. Nel frattempo Tania e Francesca sono diventate mamme di due bellissime bambine, Maya e Ludovica. Amiche e compagne di Nazionale, insieme hanno stabilito il record di vittorie agli Europei nei tre metri sincro: otto volte consecutive da Torino 2009 a Londra 2016, quando firmarono anche la centesima medaglia d’oro della storia della Federnuoto agli Europei. Elena Bertocchi e Chiara Pellacani hanno raccolto il testimone e proseguito la tradizione vincente con il successo ai campionati europei di Glasgow e Edimburgo nel 2018.
2^ giornata - sabato 14 dicembre
Trampolino un metro Seniores fem
1. Tania Cagnotto (Fiamme Gialle/Bolzano Nuoto) 259.15
2. Francesca Dallapè (Esercito/Buonconsiglio Nuoto) 238.10
3. Sarah Jodoin Di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi) 235.50
Progetto Tokyo e Club Italia. La Nazionale di tuffi al lavoro
La Nazionale di tuffi riparte da Roma, dal Centro Federale dell'Acquacetosa, all'interno del Centro di Preparazione Olimpica "Giulio Onesti". Il 2019 è stato avaro di medaglie per gli azzurri, d'oro con Noemi Batki e Chiara Pellacani nella piattaforma sincro e bronzo con Lorenzo Marsaglia nel trampolino da un metro agli Europei di specialità ad agosto a Kiev, dopo che la sola Noemi Batki era riuscita a strappare il pass Tokyo 2020 con il quinto posto e primo delle europee nella finale dei 10 metri ai Mondiali a Gwangju. Da ottobre gli atleti di interesse nazionale, big e giovani insieme, si allenano a Roma, suddivisi nel Progetto Tokyo e nel Club Italia. Quest'ultimo mirato a Parigi 2024.
"E' stata una stagione di alti e bassi - commenta il direttore tecnico Oscar Bertone - Prima un campionato del mondo dove non siamo riusciti con le nostre punte ad essere così bravi da centrare gli obiettivi prefissati, che erano quelli di entrare almeno nei primi 18 al mondo e poi nella finale per ottenere direttamente il pass olimpico. Successivamente un campionato europeo di specialità in cui abbiamo ottenuto si due medaglie ma anche tanti quarti e quinti posti che, come si dice a Roma, "ci hanno fatto rosicare parecchio". Però da li siamo ripartiti con determinazione, spirito di sacrificio e voglia di riscatto e stiamo cercando di convogliare la maggior parte degli atleti di interesse nazionale nel Centro Federale di Roma, nella piscina di preparazione olimpica Giulio Onesti, dove possiamo avvalerci di un ottimo impianto e soprattutto un'ottima palestra. Proprio la palestra è ciò che in assoluto manca di più a tutti i nostri atleti che qui, invece, possono prepararsi in modo corretto. Qui gli azzurri lavorano in maniera permanente e semipermanente. La progettualità sicuramente c'è. Bisognerà gestire gli atleti anche dal punto vista scolastico e da quello fisico mentale".
Nel 2020 gli appuntamenti da cerchiare in rosso sono tre: le qualificazioni olimpiche dal 21 al 26 aprile a Tokyo, i campionati europei dal 18 al 24 maggio a Budapest e i XXXII Giochi Olimpici dal 24 luglio al 9 agosto a Tokyo. Altrettanto importanti sono le tre gare nazionali di selezione per partecipare alle qualificazioni olimpiche, "I tre appuntamenti in Italia che abbiamo selezionato come indicativi per la formazione della squadra per la Coppa del mondo in Giappone sono la Coppa Tokyo a Bolzano dal 7 al 9 febbraio, i campionati italiani di categoria a Trieste dal 27 febbraio al 1 marzo e gli assoluti a Torino dal 13 al 15 marzo. Ci aspetta un altro anno molto impegnativo".
Tra gli azzurri in collegiale permanente c'è Elena Bertocchi che, così come aveva fatto Noemi Batki in precedenza, ha deciso di trasferirsi a Roma e tra quelli in collegiale semipermanente c'è Giovanni Tocci che ogni 15 giorni scende a Roma. "Alla ripresa dell'attività, insieme al direttore tecnico e al mio allenatore Dario Scola, abbiamo deciso di fare questo cambiamento - spiega Elena - Un cambiamento radicale che insieme agli allenamenti prevede il supporto del preparatore atletico, del mental coach, del fisioterapista e di una struttura completa. Qui lavoro molto di più rispetto a quanto facevo a Milano perché posso ottimizzare i tempi. Mi trovo benissimo, sto insieme ai miei compagni di Nazionale, con i quali ci sfidiamo anche nei tuffi, posso provare di più il sincro con Chiara Pellacani e con Maicol Verzotto quando scende a Roma". Per il 2020 nessuna novità tecnica ma tanto entusiasmo in più. "La mia serie di tuffi è completata e sarà quella sia nel trampolino singolo che nel sincro. Il fattore principale è lo stato fisico che si ripercuote sul mio stato emotivo. Adesso le cose sembrano andare meglio. Sono più tranquilla. Dopo Kiev sono stata in vacanza e il mal di schiena è passato da solo. Ora stiamo lavorando con la fisio e la preparatrice atletica e ho già iniziato fare i liberi da tre metri. A febbraio iniziano le gare di selezione; saranno tre e mi dovrò qualificare sia nella gara individuale che nel sincro".
"Cambiamenti importanti, significativi - continua Giovanni Tocci - due settimane a Roma e due a casa. Lo si fa soprattutto per gare importanti come i Giochi Olimpici e le prove di qualificazione in Italia e all'estero e lo si fa per migliorare. E' un piacere lavorare in questa struttura perché ci offre tantissimo, dalla palestra attrezzatissima alla piscina con gli spazi a disposizione per noi. Qui si è più tranquilli, ci si può allenare meglio e tutto viene di conseguenza, fino ai risultati. In vista delle Olimpiadi il mio programma è chiuso. Inserire un tuffo nuovo in questo momento sarebbe troppo rischioso, quindi cerchiamo di migliorare quelli che già ho e che porto in gara. Quest'anno ci sono stati molti alti bassi; mi sono trovato in forma nel periodo delle gare di qualificazione mentre poi negli appuntamenti più importanti ero un po’ sottotono. Devo dire però che non sono contentissimo, ma aver raggiunto la finale da un metro ai mondiali, pur non essendo in completa forma, mi ha dato una spinta in più. Capisco che le aspettative erano maggiori, dopo il bronzo iridato a Budapest 2017, ma sappiamo anche che la concorrenza è fortissima, il livello si sta alzando sempre di più e disputare una finale mondiale regala ogni volta forti emozioni. Il nostro è uno sport particolare, in cui molto dipende dalla componente psicologia. Quando il tuo fisico non è al massimo devi cercare di focalizzare tutto in quei minimi dettagli che riescano a farti eseguire al meglio delle tue possibilità il tuffo". Nel 2020 si volta pagina. Si riparte con entusiasmo e consapevolezza. "Il percorso lo stiamo iniziando qui a Roma. Da febbraio ci saranno le prove di selezione. Per arrivare in forma alla coppa del mondo e poi, se dovesse andare bene, al top ai Giochi, bisognerà valutare di volta in volta quanto carico e su cosa lavorare maggiormente in occasione delle gare nazionali. La concorrenza è ampia. Stiamo crescendo tutti quanti. Anche l'anno scorso c'è stata una bella lotta con Marsaglia, Chiarabini, Cristofori, Rinaldi, Porco. Si sta creando una bella competitività, quindi è importante lavorare e concentrarsi proprio sui particolari".
Tra i più giovani che fanno il loro ingresso al Centro Federale dei tuffi c'è la coppia esordiente della piattaforma sincro Andreas Larsen (20 anni italo-danese) e Eduard Timbretti (17 anni, nato a Cuneo da genitori rumeni) che insieme a Maicol e Julian Verzotto si contenderanno il posto in coppa del mondo per le qualificazioni olimpiche.
Foto Deepbluemedia.eu
Europei. Giovannini decimo dalla piattaforma

La finale dalla piattaforma maschile chiude il programma degli Europei di Kiev, che si sono svolti nella piscina del Liko Sport Centre. Talento cristallino, coraggio da vedere e un futuro da grande. Riccardo Giovannini, alla prima finale europea della carriera, è splendido decimo con 385.60 punti.Oro al beniamino di casa, osannato come un re, Oleksii Sereda - già qualificato per le Olimpiadi di Tokyo 2020 - con 488.85 punti, diventando il campione europeo più giovane della storia a 13 anni e 226 giorni; alle sue spalle il francese Benjamin Auffret - primo agli Europei di Kiev 2017 e bronzo a Edimburgo 2018 - con 474.90 punti e il russo Ruslan Ternovoi con 445.25.
Nella gara del 16enne di Roma - tesserato per Fiamme Oro, allenato da Francesco De Angelis e bronzo dalla piattaforma e nel sincro misto con Maia Biginelli al Grand Prix di Bolzano nel mese di giugno - macchiata solo da i 44.80 punti del triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato (scarso in entrata), spiccano un ottimo doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato (71.40) e un suntuoso triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato (79.20) premiato da tre otto, un otto e mezzo e un nove.
Il commento di Giovannini. "Essere arrivato in finale è già tanto. Sono soddisfatto perchè tutti i tuffi sono venuti abbastanza bene. Sono contentissimo per questo decimo posto e voglio ringraziare il mio allenatore Francesco De Angelis e Benedetta Molaioli che mi ha seguito qui in Ucraina. Sono ancora giovane e penso di avere margini di miglioramento importanti".
Il bilancio del direttore tecnico Oscar Bertone. "Da questi europei volevo che emergessero le qualità dei nostri giovani: e così è stato. Abbiamo dimostrato che l'Italia dei tuffi, del dopo Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, è più viva che mai, sicuramente in fase di evoluzione ma le basi sono buone, anzi ottime. Dai giovani ho ricevuto le risposte che mi attendevo; alcuni, come Sarah Jodoin Di Maria e Riccardo Giovannini si sono addirittura qualificati per la finale, e non era assolutamente scontato dalla vigilia. Conferme sono arrivate da Chiara Pellacani, Noemi Batki e Lorenzo Marsaglia; anche Giovanni Tocci l'ho visto in ripresa. Dispiace solo per Elena Bertocchi e di non aver potuto difendere il titolo europei dai 3 metri sincro. Adesso qualche settimana di relax poi si riprenderà a metà settembre. L'obiettivo è quello di far fare esperienza internazionale a Verzotto junior, Larsen, Di Maria, Giovannini e Biginelli che prenderanno parte a qualche tappa del Gran Prix poi vedremo cosa accadrà".
Nella finale del sincro da 3 metri femminile, assenti le campionesse uscenti Elena Bertocchi e Chiara Pellacani, successo delle russe Uliana Kulieva e Vitaliia Koroleva con 290.70 punti, poco mendo di due punti in più delle tedesche Lena Hentschel e Tina Punzel seconde con 288.87.
L'Italia chiude al quinto posto la classifica per nazioni (17 a punti) con 155 punti. Comanda la Russia con 258, seguita dalla Germania a 215 e dalla Gran Bretagna a 189. Italia quinta anche nel medagliere con un oro, quello di Batki e Pellacani nella piattaforma sincro, e un bronzo di Marsaglia dal metro; davanti a tutte la Russia con 12 medaglie (6-2-4), seguita dall'Ucraina con 7 (3-3-1) e dalla Germania con 8 (2-4-2):
LIKO SPORT CENTRE. La piscina - unico centro olimpico per i tuffi di tutto il paese, che si trova all'interno dello Sport Center LIKO - è stata inaugurata nel 2013 ed ha una capienza di circa 600 posti; tre trampolini da un metro ed altrettanti da tre metri, una piattaforma da un metro, una da tre, una da cinque, una da sette e una da dieci metri. Ventitre nazioni al via come agli Europei di Edimburgo 2018 e a quelli di Kiev 2017, una in più rispetto a Londra 2016 e quattro a Rostock 2015. Il programma sarà aperto lunedì 5 alle 17.00 dal Team Event, la prova a squadre: il regolamento prevede che si eseguano 3 salti dalla piattaforma e 3 dal trampolino dei tre metri (la suddivisione dei salti è libera) e che nel programma siano presenti tutti i gruppi.
Il podio della piattaforma mas
1. Oleksii Sereda (Ukr) 485.85
2. Benjamin Auffret (Fra) 474.90
3. Ruslan Ternovoi (Rus) 455.25
10. Riccardo Giovannini (Ita) 385.60
I tuffi di Riccardo Giovannini - 385.60 decimo
305C doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 71.40
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 58.50
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 44.80
626C verticale con triplo salto mortale indietro raggruppato 69.30
207C triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato 79.20
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 62.40
GLI AZZURRI IN UCRAINA. Questi i convocati: Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Noemi Batki (Esercito/Triestina Nuoto), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro), Sarah Jodoin Di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi), Giovanni Tocci (Esercito/Cosenza Nuoto), Julian Verzotto (Bolzano Nuoto) e Maicol Verzotto (Fiamme Oro/Bolzano Nuoto). Nello staff il tecnico federale responsabile della squadra assoluta Oscar Bertone, il tecnico federale responsabile delle squadre giovanili Domenico Rinaldi, il tecnico federale Dario Vittorio Scola, i tecnici Benedetta Molaioli e Lybuov Barsukova, i fisioterapisti Valentina Tisci e Ciro Orabona, i preparatori atletici Silvia Scatola e Fabrizio Mezzetti e il medico Gianluca Camilleri.
GLASGOW 2018. Ai campionati europei disputati lo scorso anno - che riunivano anche nuoto e sincro - l'Italia si classificò al quarto posto nella classifica per nazioni (19 a punti) con 163 punti e nel medagliere con un oro, 2 argenti, e un bronzo. Prima nella graduatoria chiuse la Gran Bretagna con 252 punti, seguita dalla Russia a quota 236 e dalla Germania a 200. Avanti a tutte nel medagliere la Russia con 5 ori, 4 argenti e 3 bronzi, seconda la Gran Bretagna con 4 ori, 5 argenti e un bronzo e terza la Germiania con un oro, 2 argenti e 5 bronzi. Le medaglie dell'Italtuffi: oro di Elena Bertocchi, che poi fu di bronzo dal metro, e Chiara Pellacani dal sincro 3 metri; argenti di Noemi Batki dalla piattaforma e di Giovanni Tocci dal metro. Nel 2017 a Kiev l'Italia chiuse al quinto posto la classifica per nazioni (18 a punti) con 143 punti e quarta nel medagliere con due ori e un bronzo: sul gradino più alto del podio salì due volte Elena Bertocchi, dai tre metri e nel sincro da trampolino con Maicol Verzotto, con quest'ultimo che fu di bronzo dalla piattaforma sincro insieme a Noemi Batki.
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Foto Giorgio Scala/deepbluemedia.eu
Europei. Marsaglia-Tocci e Pellacani quinti

La finale dal trampolino 3 metri sincro maschile apre il programma pomeridiano della penultima giornata degli Europei di Kiev, in svolgimento fino a domenica 11 agosto nella piscina del Liko Sport Centre. Fuori dal podio ma al termine di una prova di assoluto livello Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci - quinti agli Europei di Kiev 2017 - sono quinti con 371.97 punti; oro ai russi Evgenii Kuznetsov - oro nella gara individuale, venticinque volte sul podio tra olimpiadi, mondiali ed europei - e Nikita Shleikher con 435.69 punti, che precedono i tedeschi Patrick Hausding - trentatré medaglie continentali - e Lars Ruediger con 398.64 e i britannici Anthony Harding e Jordan Houlden con 387.60.
Gli azzurri, terzi dopo gli obbligatori (93.60) e un ottimo triplo e mezzo avanti carpiato (69.75), risalgono fino al quarto posto, a tre punti dal bronzo, con un eccellente doppio e mezzo avanti con due avvitamenti carpiato (74.46) ma poi vedono svanire le velleità di podio con il triplo e mezzo rovesciato raggruppato (54.60) insufficiente per l'entrata abbondante di Tocci.
I due moschettieri. Lorenzo Marsaglia, 23enne romano, è tesserato per Marina Militare e CC Aniene ed è allenato da Benedetta Molaioli. Ha gli Europei di Kiev è stato bronzo dal metro e ottavo dal trampolino 3 metri.
Il 25enne calabrese Giovanni Tocci - tesserato per Esercito e Cosenza Nuoto, seguito da Lyubov Barsukova e dal metro bronzo iridato a Budapest 2017 e argento continentale a Londra 2016 ed Edimburgo 2018 - a Kiev è stato decimo sia dal metro che dai 3 metri.
Il cuore di Chiara. Questa gara non l'aveva proprio preparata ma quando sale sul trampolino si trasforma e diventa una superwoman. Chiara Pellacani, dimostra ancora una volta di essere un talento cristallino, ed è meravigliosa quinta dal metro. La 17enne romana - tesserata per MR Sport F.lli Marconi, allenata dal tecnico federale Domenico Rinaldi, già d'oro dalla piattaforma sincro con Noemi Batki e sesta dai 3 metri - chiude con 256.90; l'ultimo gradino del podio, occupato dalla russa Kristina Ilinyk, è distante meno di sette punti (263.05). Vince l'altra russa Vitaliia Koroleva, ripescata dopo il forfait di Elena Bertocchi, con 266.70 che precede l'ucraina Olena Fedorova - bronzo agli europei di Rostock 2015 - con 263.45.
La gara. L'azzurra, dopo salto mortale e mezzo indietro carpiato (48.30), è addirittura undicesima. Poi un eccellente doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato (58.50) le consente di risalire di sette posizioni. La romana rimane in quarta posizione (205.30) dopo il salto mortale e mezzo rovesciato carpiato (50.40) e un discreto salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo (48.10), premiato non quanto meritasse dai giudici: dopo quattro turni comanda Ilinyk con 222.55 , davanti alle Fedorova (218.60) e alla connazionale Koroleva (210.80). Succede molto nell'ultimo giro. Il salto mortale e mezzo ritornato carpiato (51.60) di Chiara è buono, ma il salto mortale e mezzo rovesciato carpiato della tedesca Lena Hentschel migliore (58.50) e l'azzurra chiude quinta. Ilinyk sbaglia il doppio salto molrtale e mezzo rovesciato raggruppato (40.50), il salto mortale e mezzo indietro carpiato di Fedorova non è impeccabile (44.85); ne approfitta la lucky loser Koroleva che con un salto mortale e mezzo rovesciato avanti con due avvitamenti privo di sbavature (55.90) fa saltare il banco.
Il commento di Pellacani. "Mi dispiace perché il podio era possibile. Ho fatto la gara migliore dell'anno dal metro, forse mi è mancato qualche punteo nel salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo. Sono però contenta perché dal metro non mi sono preparata molto. Spero che Elena si riprenda per il sincro; mi dispiace tanto per lei".
Il commento di Bertocchi. "Difficilmente mollo. Sono una tenace e da aprile ho gareggiato con il dolore lanciante alla schiena che diventa fortissimo negli avvitamenti. Ho rinunciato agli Assoluti e al Grand Prix di Bolzano, per preservarmi in vista dei mondiali. Durante le eliminatorie ho stretto i denti ma poi alla fine facevo anche fatica a camminare. Voglio comunque ringraziare il medico Gianluca Camilleri e i fisioterapisti Valentina Tisci e Ciro Orabona, perchè ce l'hanno messa tutta per farmi passare il dolore e permettermi di essere al via della finale. Domani mattina, in base alle mie condizioni, deciderò cosa è meglio fare".
Bertocchi rinuncia al sincro 3 metri. Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi - oro europeo a Glasgow 2018 - non saranno in gara nella finale del trampolino sincro 3 metri per il persistere del problema alla schiena avuto dalla 25enne milanese dopo le eliminatorie dal metro, impedendone di partecipare alla finale. La decisione è stata presa dal direttore tecnico Oscar Bertone, dopo aver consultato Bertocchi, il suo allenatore Dario Scola e il medico federale Gianluca Camilleri.
LIKO SPORT CENTRE. La piscina - unico centro olimpico per i tuffi di tutto il paese, che si trova all'interno dello Sport Center LIKO - è stata inaugurata nel 2013 ed ha una capienza di circa 600 posti; tre trampolini da un metro ed altrettanti da tre metri, una piattaforma da un metro, una da tre, una da cinque, una da sette e una da dieci metri. Ventitre nazioni al via come agli Europei di Edimburgo 2018 e a quelli di Kiev 2017, una in più rispetto a Londra 2016 e quattro a Rostock 2015. Il programma sarà aperto lunedì 5 alle 17.00 dal Team Event, la prova a squadre: il regolamento prevede che si eseguano 3 salti dalla piattaforma e 3 dal trampolino dei tre metri (la suddivisione dei salti è libera) e che nel programma siano presenti tutti i gruppi.
EUROTUFFI SU RAI SPORT. Tutte le finale dei campionati europei di tuffi, in programma fino all'11 agosto a Kiev, saranno trasmesse in diretta sul Rai Sport + HD.
Il podio del trampolino 3 metri sincro
1. Evgenii Kuznetsov-Nikita Shleikher (Rus) 435.69
2. Patrick Hausding-Lars Ruediger (Ger) 398.64
3. Anthony Harding-Jordan Houlden (Gbr) 387.60
5. Lorenzo Marsaglia-Giovanni Tocci (Ita) 371.97
I tuffi di Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci - 371.97 quinti
201B ordinario indietro carpiato 46.80
403B uno e mezzo ritornato carpiato 46.80
107B triplo e mezzo avanti carpiato 69.75
5154B doppio e mezzo avanti con due avvitamenti carpiato 74.46
307C triplo e mezzo rovesciato raggruppato 54.60
407C triplo e mezzo ritornato raggruppato 79.56
Il podio del trampolino un metro fem
1. Vitaliia Koroleva (Rus) 266.70
2. Olena Fedorova (Ucr) 263.45
3. Kristina Ilinyk (Rus) 263.05
5. Chiara Pellacani (Ita) 256.90
I tuffi di Chiara Pellacani - 256.90 quinta
203B salto mortale e mezzo indietro carpiato 48.30
105B doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato 58.50
303B salto mortale e mezzo rovesciato carpiato 50.40
5333D salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo 48.10
403B salto mortale e mezzo ritornato carpiato 51.60
GLI AZZURRI IN UCRAINA. Questi i convocati: Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Noemi Batki (Esercito/Triestina Nuoto), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro), Sarah Jodoin Di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi), Giovanni Tocci (Esercito/Cosenza Nuoto), Julian Verzotto (Bolzano Nuoto) e Maicol Verzotto (Fiamme Oro/Bolzano Nuoto). Nello staff il tecnico federale responsabile della squadra assoluta Oscar Bertone, il tecnico federale responsabile delle squadre giovanili Domenico Rinaldi, il tecnico federale Dario Vittorio Scola, i tecnici Benedetta Molaioli e Lybuov Barsukova, i fisioterapisti Valentina Tisci e Ciro Orabona, i preparatori atletici Silvia Scatola e Fabrizio Mezzetti e il medico Gianluca Camilleri.
GLASGOW 2018. Ai campionati europei disputati lo scorso anno - che riunivano anche nuoto e sincro - l'Italia si classificò al quarto posto nella classifica per nazioni (19 a punti) con 163 punti e nel medagliere con un oro, 2 argenti, e un bronzo. Prima nella graduatoria chiuse la Gran Bretagna con 252 punti, seguita dalla Russia a quota 236 e dalla Germania a 200. Avanti a tutte nel medagliere la Russia con 5 ori, 4 argenti e 3 bronzi, seconda la Gran Bretagna con 4 ori, 5 argenti e un bronzo e terza la Germiania con un oro, 2 argenti e 5 bronzi. Le medaglie dell'Italtuffi: oro di Elena Bertocchi, che poi fu di bronzo dal metro, e Chiara Pellacani dal sincro 3 metri; argenti di Noemi Batki dalla piattaforma e di Giovanni Tocci dal metro. Nel 2017 a Kiev l'Italia chiuse al quinto posto la classifica per nazioni (18 a punti) con 143 punti e quarta nel medagliere con due ori e un bronzo: sul gradino più alto del podio salì due volte Elena Bertocchi, dai tre metri e nel sincro da trampolino con Maicol Verzotto, con quest'ultimo che fu di bronzo dalla piattaforma sincro insieme a Noemi Batki.
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Foto Giorgio Scala/deepbluemedia.eu
Europei. Batki-Verzotto quarti, Marsaglia ottavo da 3m

La finale dalla piattaforma sincro mixed apre il programma pomeridiano della quinta giornata alla piscina del Liko Center di Kiev, che ospita fino a domenica 11 agosto gli europei di specialità. I due capitani coraggiosi e orgogliosi Noemi Batki e Maicol Verzotto, esempio di costanza per i più giovani e non solo del gruppo, sono quarti con 286.44 punti, distanti poco più di un punto i tedeschi Florian Fandler e Christina Wassen terzi con 287.76; vincono i russi Ekaterina Balieva e Viktor Minibaev con 320.70 punti, davanti ai britannici Eden Cheng e Noah Williams d'argento con 303.60.
Gli azzurri - sesti ai mondiali di Gwangju e bronzo continentale proprio a Kiev nel 2017 - non hanno molto da rimproverarsi, se non una leggera sbavatura nel triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato (62.40).
La gara. Gli azzurri dopo gli obbligatori sono quarti con 94.80, con la Russia già lanciata verso l'oro con 102.60, la Gran Bretagna seconda con 96.00 e la Germania terza con 97.20. Con il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (63.00), Noemi e Maicol si avvicinano ai tedeschi (158.64-157.80) che sporcano il triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato; tuffo che nel quarto round costa il bronzo a Batki e Verzotto, con l'altoatesino che entra male, mentre Fandler e Wassen scappano con un ottimo triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (64.60). L'ultimo doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo degli italiani è migliore rispetto a quello dei tedeschi (66.24-64.32), ma non basta per il sorpasso e per salire sul gradino più basso del podio.
Il commento di Batki. "Non è mai bello perdere una medaglia per così poco, però non abbiamo nulla da rimproverarci. Chiudo qui il mio europeo e la mia stagione: adesso stacco la spina per un po' e poi penserò alla stagione olimpica".
Capitani azzurri. Noemi Batki, italoungherese, solare e dagli occhi di ghiaccio, 32 anni che compirà il 12 ottobre, da due anni si è trasferita a Roma dove si allena con il tecnico federale Domenico Rinaldi, dopo una vita trascorsa ad allenarsi con la mamma Ibolya Nagy con la quale ha condiviso moltissimi successi e medaglie. Ad agosto dello scorso anno l'argento agli europei a Edimburgo 2018 - nove medaglie continentali nel palmares e da poco laureatasi in Scienze della comunicazione a Trieste - l'hanno rilanciata in questa seconda giovinezza, fino all'ottavo posto dalla piattaforma ai mondiali di Gwangju che le ha aperto le porte delle olimpiadi di Tokyo 2020. Agli europei di Kiev 2019 ha vinto l'oro nella piattaforma sincro, in coppia con Chiara Pellacani, mettendo al collo la nona medaglia europea della carriera.
Maicol Verzotto, trentino di Bressanone, 31 anni da poco compiuti, tesserato per Fiamme Oro e Bolzano Nuoto, è allenato da Max Brick, dopo essere cresciuto sotto la guida tecnica di Giorgio Cagnotto. E' tra i pluristellati della Nazionale di tuffi, in azzurro da quasi quindici anni, ha preso parte a sette mondiali: sei assoluti e uno juniores. Argento agli europei di Londra 2016 nel trampolino olimpico individuale.
Tre metri amari. Pizzico di delusione dalla finale dal trampolino 3 metri. Lorenzo Marsaglia, secondo dopo le eliminatorie, e Giovanni Tocci chiudono rispettivamente ottavo con 386.20 e decimo con 366.80. Oro al fuoriclasse russo Evgenii Kuznetsov - venticinque volte sul podio tra olimpiadi, mondiali ed europei e già certo della qualificazione olimpica dopo il decimo posto iridato a Gwangju - con 499.45 punti; alle sue spalle il tedesco Patrick Hausding - trentadue medaglie continentali - con 456.85 e terzo il britannico James Heatly con 439.90. Qualche rimpianto per gli azzurri, che sabato saranno in gara insieme nel sincro. Il 23enne romano - tesserato per Marina Militare e CC Aniene, allenato da Benedetta Molaioli e già bronzo dal metro - secondo dopo il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato e il doppio salto mortale e mezzo avanti con due avvitamenti (145.80), e quinto dopo quattro round con 277.10 punti a diciotto dal podio, paga l'entrate abbondanti con il triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato (57.80) e il quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (51.30) in chiusura di programma. Il 25enne calabrese - tesserato per Esercito e Cosenza Nuoto, seguito da Lyubov Barsukova, dal metro bronzo iridato a Budapest 2017 e argento continentale ad Edimburgo 2018 - dopo un buon inizio e un eccellente doppio salto mortale e mezzo avanti con due avvitamenti (74.80) che ha metà prova lo fa risalire al sesto posto, compromette tutto con il triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato: errore nel presalto e in ingresso per 31.50 punti che spengono qualsiasi velleità di podio.
LIKO SPORT CENTRE. La piscina - unico centro olimpico per i tuffi di tuttoil paese, che si trova all'interno dello Sport Center LIKO - è stata inaugurata nel 2013 ed ha una capienza di circa 600 posti; tre trampolini da un metro ed altrettanti da tre metri, una piattaforma da un metro, una da tre, una da cinque, una da sette e una da dieci metri. Ventitre nazioni al via come agli Europei di Edimburgo 2018 e a quelli di Kiev 2017, una in più rispetto a Londra 2016 e quattro a Rostock 2015. Il programma sarà aperto lunedì 5 alle 17.00 dal Team Event, la prova a squadre: il regolamento prevede che si eseguano 3 salti dalla piattaforma e 3 dal trampolino dei tre metri (la suddivisione dei salti è libera) e che nel programma siano presenti tutti i gruppi.
EUROTUFFI SU RAI SPORT. Tutte le finale dei campionati europei di tuffi, in programma fino all'11 agosto a Kiev, saranno trasmesse in diretta sul Rai Sport + HD.
Il podio della piattaforma sincro mixed
1. Ekaterina Balieva-Viktor Minibaev (Rus) 320.70
2. Eden Cheng-Noah Williams (Gbr) 303.60
3. Florian Fandler-Christina Wassen (Ger) 287.76
I tuffi di Noemi Batki e Maicol Verzotto - 286.44 quarti
201B ordinario indietro carpiato 47.40
301B tuffo rovesciato carpiato 47.40
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 63.00
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 62.40
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 66.24
Il podio del trampolino 3 metri mas
1. Evgenii Kuznetsov (Rus) 499.45
2. Patrick Hausding (Ger) 456.85
3. James Heatly (Gbr) 439.90
8. Lorenzo Marsaglia (Ita) 386.20
10. Giovanni Tocci (Ita) 366.80
I tuffi di Lorenzo Marsaglia - 386.20 ottavo
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 74.40
5154B doppio salto mortale e mezzo avanti con due avvitamenti 71.40
207C triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato 64.80
307C triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 66.50
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 57.80
109C quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 51.30
I tuffi di Giovanni Tocci - 366.80 decimo
405B doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato 67.50
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 62.00
5154B doppio salto mortale e mezzo avanti con due avvitamenti 74.80
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 63.00
307C triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 31.50
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 68.00
GLI AZZURRI IN UCRAINA. Questi i convocati: Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Noemi Batki (Esercito/Triestina Nuoto), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro), Sarah Jodoin Di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi), Giovanni Tocci (Esercito/Cosenza Nuoto), Julian Verzotto (Bolzano Nuoto) e Maicol Verzotto (Fiamme Oro/Bolzano Nuoto). Nello staff il tecnico federale responsabile della squadra assoluta Oscar Bertone, il tecnico federale responsabile delle squadre giovanili Domenico Rinaldi, il tecnico federale Dario Vittorio Scola, i tecnici Benedetta Molaioli e Lybuov Barsukova, i fisioterapisti Valentina Tisci e Ciro Orabona, i preparatori atletici Silvia Scatola e Fabrizio Mezzetti e il medico Gianluca Camilleri.
GLASGOW 2018. Ai campionati europei disputati lo scorso anno - che riunivano anche nuoto e sincro - l'Italia si classificò al quarto posto nella classifica per nazioni (19 a punti) con 163 punti e nel medagliere con un oro, 2 argenti, e un bronzo. Prima nella graduatoria chiuse la Gran Bretagna con 252 punti, seguita dalla Russia a quota 236 e dalla Germania a 200. Avanti a tutte nel medagliere la Russia con 5 ori, 4 argenti e 3 bronzi, seconda la Gran Bretagna con 4 ori, 5 argenti e un bronzo e terza la Germiania con un oro, 2 argenti e 5 bronzi. Le medaglie dell'Italtuffi: oro di Elena Bertocchi, che poi fu di bronzo dal metro, e Chiara Pellacani dal sincro 3 metri; argenti di Noemi Batki dalla piattaforma e di Giovanni Tocci dal metro. Nel 2017 a Kiev l'Italia chiuse al quinto posto la classifica per nazioni (18 a punti) con 143 punti e quarta nel medagliere con due ori e un bronzo: sul gradino più alto del podio salì due volte Elena Bertocchi, dai tre metri e nel sincro da trampolino con Maicol Verzotto, con quest'ultimo che fu di bronzo dalla piattaforma sincro insieme a Noemi Batki.






Foto Giorgio Scala/deepbluemedia.eu