L'Europeo junior verso Roma 2022. Barelli: "Grazie a tutti" VIDEO

Abbiamo sciorinato numeri e statistiche, abbiamo raccontato storie, sogni, gioia e delusione, ma l'entusiasmo di tornare a nuotare e a emozionarsi insieme vanno ben oltre. Proviamo a condensarlo in un paio di video che testimoniano il successo organizzativo di sei giorni di competizione con oltre 25 ore di gare trasmesse in diretta streaming, 565 atleti (305 maschi e 260 femmine) in rappresentanza di 48 Nazioni fasciate dalle loro bandiere; 1647 presenze gara e 144 staffette per 42 finali disputate. La next generation si affaccia dalle tribune festose e colorate dello Stadio del Nuoto verso la 36esima edizione dei Campionati Europei assoluti delle discipline acquatiche in programma dall'11 al 22 agosto 2022. Un tuffo verso il futuro. Un tuffo verso il nuoto dei campioni.
"Siamo davvero felici per il successo della manifestazione - dichiara il presidente della LEN e della FIN, Paolo Barelli - Gli artefici sono molti: l'organizzazione che ne ha assicurato lo svolgimento in piena sicurezza, le delegazioni che hanno garantito un comportamento ineccepibile, gli atleti che hanno offerto eccezionali prestazioni tecniche e condiviso momenti di festa e aggregazione con responsabilità, i dirigenti e i tecnici delle società che hanno continuato a lavorare malgrado le enormi difficoltà economiche e progettuali provocate dalla pandemia negli ultimi 15 mesi. Da questo giovane europeo il nuoto esce ancora più forte ed unito. Grazie a tutti".
Foto DBM. L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
Olimpiadi. Deliberate le nazionali di nuoto, fondo, sincro, tuffi e pallanuoto

Il Consiglio Federale ha deliberato la composizione delle squadre nazionali della Federnuoto che parteciperanno alla 32esima edizione dei Giochi Olimpici, in programma a Tokyo dal 24 luglio all'8 agosto. Convocati 66 atleti (36 nuotatori, 3 fondisti, 9 sincronette, 6 tuffatori e 13 pallanotisti; con Gregorio Paltrinieri impegnato sia in piscina sia nel fondo). La più giovane della selezione è Giulia Vetrano, 15 anni compiuti il 5 dicembre, nuotatrice della 4x200 stile libero; il più maturo è il capitano del Settebello Pietro Figlioli, 37 anni, campione del mondo nel 2011 e 2019, argento olimpico nel 2012 e bronzo nel 2016, argento europeo nel 2010 e bronzo nel 2014, alla quinta Olimpiade (nel 2004 e 2008 con l'Australia) così come Federica Pellegrini, 33 anni il 5 agosto, capitano della nazionale di nuoto e unico atleta italiano a partecipare a cinque rassegne dei Giochi in corsia. In carriera ha vinto, tra l'altro, l'oro nei 200 stile libero nel 2008 e l'argento nel 2004 - quando divenne la più giovane italiana di sempre a conquistare una medaglia olimpica individuale a 16 anni e 12 giorni - 11 medaglie mondiali (8 nei 200 stile libero in altrettante edizioni iridate consecutive coi successi nel 2009, 2011, 2017 e 2019) e 20 europee in vasca olimpica, nonché ha stabilito 11 record del mondo e tantissimi altri primati.
Nuoto (36 atleti)
Atleti (21)
Domenico Acerenza (Fiamme Oro / CC Napoli)
Stefano Ballo (Esercito / Time Limit)
Federico Burdisso (Esercito / Aurelia Nuoto)
Giacomo Carini (Fiamme Gialle / Can. Vittorino da Feltre)
Thomas Ceccon (Fiamme Oro / Leosport)
Matteo Ciampi (Esercito / Livorno Aquatics)
Santo Yukio Condorelli (Aurelia Nuoto)
Gabriele Detti (Esercito / In Sport Rane Rosse)
Marco De Tullio (Fiamme Oro / Sport Project)
Stefano Di Cola (Marina Militare / CC Aniene)
Manuel Frigo (Fiamme Oro / Team Veneto)
Nicolò Martinenghi (CC Aniene)
Pier Andrea Matteazzi (Esercito / In Sport Rane Rosse)
Filippo Megli (Carabinieri / RN Florentia)
Alessandro Miressi (Fiamme Oro / CN Torino)
Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro / Coopernuoto)
Alberto Razzetti (Fiamme Gialle / Genova Nuoto My Sport)
Matteo Restivo (Carabinieri / RN Florentia)
Simone Sabbioni (Esercito / Vis Sauro)
Federico Poggio (Fiamme Azzurre / Imolanuoto)
Lorenzo Zazzeri (Esercito / RN Florentia)
Atlete (15)
Ilaria Bianchi (Fiamme Azzurre / NC Azzurra 91)
Martina Rita Caramignoli (Fiamme Oro / Aurelia Nuoto)
Martina Carraro (Fiamme Azzurre / NC Azzurra 91)
Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle / Team Insubrika)
Ilaria Cusinato (Fiamme Oro / Team Veneto)
Elena Di Liddo (Carabinieri / CC Aniene)
Francesca Fangio (In Sport Rane Rosse)
Sara Franceschi (Fiamme Gialle / Livorno Aquatics)
Anna Chiara Mascolo (Hidron Sport Firenze)
Margherita Panziera (Fiamme Oro / CC Aniene)
Federica Pellegrini (CC Aniene)
Benedetta Pilato (CC Aniene)
Stefania Pirozzi (Fiamme Oro / CC Napoli)
Simona Quadarella (CC Aniene)
Giulia Vetrano (CN Nichelino)
Staff: direttore tecnico Cesare Butini, tecnici Fabrizio Antonelli, Cesare Casella, Stefano Franceschi, Matteo Giunta, Christian Minotti, Stefano Morini, Claudio Rossetto, Antonio Satta; medico Lorenzo Marugo; fisioterapisti Stefano Amirante, Massimo Morelli e Alessandro Del Piero; giudice aggregato Silvia Atzori.
La squadra sarà assistita anche dai tecnici Gianluca Belfiore, Alberto Burlina, Simone Palombi e Marco Pedoja e dal preparatore atletico Marco Lancissi dal 12 al 21 luglio presso l'Università di Waseda, nel distretto di Tokorozawa, sede di allenamento preolimpico dal 12 al 21 luglio.
Nuoto in acque libere (3 atleti)
Rachele Bruni (Fiamme Oro / Aurelia Nuoto)
Paltrinieri Gregorio (Fiamme Oro / Coopernuoto)
Mario Sanzullo (Fiamme Oro / CC Napoli)
Staff: coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, tecnici Fabrizio Antonelli ed Emanuele Sacchi.
Nuoto sincronizzato (9 atlete)
Beatrice Callegari (Marina Militare / Montebelluna Nuoto)
Domiziana Cavanna (Fiamme Oro / RN Savona)
Linda Cerruti (RN Savona / Marina Militare)
Francesca Deidda (Fiamme Oro / Promogest)
Costanza Di Camillo (Marina Militare / RN Savona)
Costanza Ferro (RN Savona / Marina Militare)
Gemma Galli (Marina Militare / Busto Nuoto)
Enrica Piccoli (Fiamme Oro / Montebelluna Nuoto)
Federica Sala (RN Savona)
Staff: direttore tecnico Patrizia Giallombardo, tecnici Roberta Farinelli e Rossella Pibiri; giudice aggregato Pierangela Lupi.
Tuffi (6 atleti)
Noemi Batki (Esercito / Triestina Nuoto)
Elena Bertocchi (Esercito / Canottieri Milano)
Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare / MR Sport F.lli Marconi)
Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi)
Lorenzo Marsaglia (Marina Militare /CC Aniene)
Giovanni Tocci (Esercito /Cosenza Nuoto)
Staff: direttore tecnico Oscar Bertone, tecnici Domenico Rinaldi e Benedetta Molaioli; giudice aggregato Marco Zampieri.
Pallanuoto (13)
Matteo Aicardi (Esercito / Pro Recco)
Michael Bodegas (Club Natació Atlètic Barceloneta)
Marco Del Lungo (Esercito /AN Brescia)
Francesco Di Fulvio (Esercito / Pro Recco)
Vincenzo Dolce (AN Brescia)
Gonzalo Oscar Echenique (Pro Recco)
Niccolò Figari (Pro Recco)
Pietro Figlioli (Pro Recco)
Stefano Luongo (Pro Recco)
Gianmarco Nicosia (Telimar Palermo)
Nicholas Presciutti (Esercito/Pro Recco)
Vincenzo Renzuto Iodice (AN Brescia)
Alessandro Velotto (Esercito/Pro Recco)
Staff: commissario tecnico Alessandro Campagna, assistenti tecnici Amedeo Pomilio e Goran Volarevic, team manager Alessandro Duspiva, preparatore atletico Alessandro Amato, medico Giovanni Melchiorri, fisioterapista Riccardo Cipolat, psicologa Bruna Rossi, video-analista Francesco Scannicchio; arbitro aggregato Alessandro Severo.
"Dante in piscina" al centro federale di Trieste "Bruno Bianchi"

"Dante in piscina". Un nuova iniziativa conferma il centro federale "Bruno Bianchi" di Trieste "piscina letteraria", davvero speciale ed unica nel suo genere attraverso l'esposizione di 4 pannelli con testi ed immagini in ricordo di Dante Alighieri, nel 700° anniversario della sua morte.
L'impianto natatorio, tra i più grandi d'Europa e frequentato - pandemia permettendo - da oltre 200.000 persone all'anno, tra pubblico, atleti, bambini, adulti ed anziani, non è solo sede di attività motoria e agonistica delle discipline acquatiche, ma intende proseguire anche nella sua opera di sensibilizzazione culturale rivolgendosi prevalentemente ai giovani.
"Sono anni che coniughiamo sport e cultura – spiega Franco Del Campo, presidente della Fin Plus Trieste, due volte finalista olimpico di Città del Messico nel 1968 e poi docente di filosofia - Li riteniamo due aspetti fondamentali nella vita e nell'educazione dei giovani”.
Così, dopo aver realizzato in piscina un percorso dedicato alla Costituzione italiana, con grandi pannelli che riproducono i principali articoli, il Manifesto contro le Parole Ostili e "L'infinito" di Giacomo Leopardi, nasce il ricordo di Dante.
Quattro pannelli riproducono, oltre a brevi cenni sulla vita del "ghibellin fuggiasco", alcuni dei suoi versi più famosi abbinati ad immagini di grandi pittori, come Marc Chagall, per il bacio tra Francesca e Paolo (Inferno, canto V, vv. 117-142), il volo di Icaro di Henri Matisse (Inferno, canto XXXIV, v. 139), la notte stellata di Vincent van Gogh (Paradiso, canto XXXIII, v. 145), e infine la testa di Ulisse, del Museo archeologico di Sperlonga (Inferno, canto XXIV, vv. 118-120).
"Pochi versi magnifici e bellissime immagini – conclude Franco Del Campo - accoglieranno tutti i frequentatori della nostra piscina per ricordarci che dobbiamo seguir virtute e canoscenza. Ma la cosa più bella è vedere tanti bambini, fermarsi, incuriositi, a guardare parole e immagini dedicate a Dante, e poi entrare in piscina…".
Europei. Ci vediamo a Roma nel 2022

La 35esima edizione dei campionati europei delle discipline acquatiche saluta Budapest con la cerimonia della consegna della bandiera che il presidente della Ligue Europeenne de Natation Paolo Barelli riceve dal presidente della federazione ungherese Sandor Wladar e dal campione Kristof Milak prima di darla al capitano della nazionale di nuoto Federica Pellegrini, che la sventola orogogliosamente.
Ci vediamo a Roma dall'11 al 21 agosto 2022. Al campionato continentale vi prenderanno parte 52 nazioni con il coinvolgimento previsto di 1500 atleti per 74 finali e 222 medaglie. Stimati - pandemia permettendo - 800 operatori della comunicazione, 100.000 spettatori in tribuna e oltre 200.000.000 di telespettatori. Le gare si svolgeranno tra Stadio del Nuoto e Foro Italico, il mare di Ostia e una suggestiva location per l'esordio dei tuffi dalle grandi altezze nel cuore di Roma.
Il presidente Paolo Barelli con il presidente della Repubblica di Ungheria János Áder
Europei. Barelli (LEN): "Grazie Ungheria per sostegno e organizzazione"

Il Presidente della Ligue Europeenne de Natation Paolo Barelli ha incontrato il Presidente della Repubblica di Ungheria Janos Ader alla Duna Arena nel corso della sessione di finali di sabato ai campionati europei di nuoto. Il presidente Barelli ha ringraziato l'Ungheria per il supporto fornito all'organizzazione dell'evento che si è rivelato un successo eccezionale.
"È sempre bello organizzare i nostri eventi in un Paese dove tutti i leader sono grandi sostenitori dello sport" ha detto il presidente Barelli. "Il presidente Janos Ader, proprio come il primo ministro Viktor Orban, è un grande amico dell'universo acquatico europeo ed è stato un piacere incontrarlo ancora una volta. A nome della famiglia LEN l'ho ringraziato per l'incessante sostegno".
L'Ungheria detiene il record dei campionati europei organizzati nel 1926, 1958, 2006, 2010, 2012, 2021 e già tre volte ha ospitato i campionati europei di pallanuoto nel 2001, 2014 e 2020.
"L'organizzazione ha creato un sistema di prevenzione dal Covid che ha dimostrato come si possano svolgere eventi sportivi di punta in totale sicurezza. Basti pensare che la bolla dell'europeo ha protetto circa 4.000 persone" ha aggiunto il presidente della LEN, Barelli. "L'europeo è stata una grande opportunità per tutti i nuotatori di confrontarsi ad altissimo livello dopo un anno di sofferenza e in avvicinamento alle Olimpiadi e possiamo affermare che la manifestazione è stata un successo eccezionale e una evidente prova che lo sport prevarrà sempre anche nei momenti più difficili".
I campionati europei sono stati trasmessi da 38 broadcaster e il live streaming gratuito offerto da LEN ed EBU è stato seguito da centinaia di migliaia di appassionati in tutto il mondo.
"Questo evento ha dimostrato ancora una volta la competenza e la qualità della LEN e del movimento europeo", conclude Barelli. "Anche in questo periodo drammaticamente impegnativo, i nostri atleti, allenatori, dirigenti e le federazioni nazionali hanno dimostrato che con la passione, etica del lavoro e dedizione si possono raggiungere risultati importanti. Abbiamo assistito a gare fantastiche, grandi sforzi individuali e di squadra. La LEN è estremamente grata a tutti coloro che hanno reso possibile un'altra memorabile edizione dei campionati europei".
Europei. 44 medaglie. Italia 3^ nel medagliere. Barelli: "Risultati dedicati al movimento dimenticato dalla politica"

L'Italia delle discpline acquatiche chiude i campionati europei svolti alla Duna Arena e al Lupa Lake di Budapest con il maggior numero di medaglie mai conquistate in un'unica edizione: ben 44 di cui 10 d'oro, 14 d'argento e 20 di bronzo; 5 medaglie in più delle rassegne record di Glasgow (39; 8-12-19) e Londra 2016 (39; 11-15-13) malgrado l'assenza della nazionale A di nuoto sincronizzato che avrebbe concorso per il podio nelle 10 specialità del programma (bronzo con Ogliari/Sportelli in entrambe le prove del duo misto). Le squadre italiane conquistano più medaglie di tutti e chiudono al terzo posto il medagliere complessivo alle spalle di Russia (42; 20-9-13) e Gran Bretagna (32; 12-13-7) e precedendo Ucraina (14; 7-5-2), Olanda (12; 6-5-1) e i padroni di casa dell'Ungheria (15; 5-4-6).
"I ragazzi di tutte le nostre squadre nazionali sono arrivati preparati - afferma il presidente Paolo Barelli - Il livello del campionato europeo è stato altissimo; eccetto pochissime defezioni, vi hanno partecipato tutti i campioni in cerca di confronto dopo oltre un anno di pandemia e di conferme sul lavoro svolto lungo il percorso che porterà alle Olimpiadi entro due mesi. Quindi il medagliere che ha battuto tutti i record in termini numerici è la migliore immagine che il vertice del movimento acquatico potesse mostrare. La squadra si è dimostrata forte e compatta in tutte le discipline malgrado le defezioni del nuoto sincronizzato che avrebbe certamente lottato per le medaglie in tutte le prove. La federazione e le società hanno lottato e sono riuscite a garantire la possibilità di allenarsi agli atleti di interesse nazionale anche durante la serrata, ma la situazione resta drammatica e siamo fortemente addolorati per la scarsa sensibilità dimostrata dalle istituzioni nei confronti delle società e associazioni sportive e dei gestori degli impianti completamente dimenticati dalla politica anche se sono proprio loro a permettere l'attività motoria ai cittadini. Gli azzurri vivono questa condizione come una privazione, un'incomprensibile ingiustizia e si sono resi portavoce del disagio che sta colpendo tutto il movimento. L'auspicio è che questi risultati, che tanto prestigio portano al nostro Paese, possano essere un ulteriore monito per tornare il prima possibile alla normalità e alla riapertura degli impianti coperti senza se e senza ma perché, come ormai dimostrato anche scientificamente, le piscine sono ambienti sicuri e il Coronavirus fugge quando arriva. Spero che il ministro della salute Roberto Speranza - peraltro frequentatore delle piscine - si mostri finalmente più disponibile alle nostre richieste supportate da evidenti motivazioni".
Segue il medagliere dell'Italia alla 35esima edizione dei campionati europei, a Budapest.
ORI (10)
T. Elena Bertocchi nel trampolino 1m con 259.90 punti / 11 maggio
F. Gregorio Paltrinieri nella 5 chilometri in 55'43"3 / 12 maggio
T. Chiara Pellacani e Matteo Santoro nel sincro misto trampolino con 300.69 punti / 12 maggio
F. Gregorio Paltrinieri nella 10 chilometri in 1h51'30"6 / 13 maggio
F. Team event 5 Km in 54'09"00 / 15 maggio
con Rachele Bruni, Giulia Gabbrielleschi, Gregorio Paltrinieri, Domenico Acerenza
N. Simona Quadarella negli 800 stile libero in 8'20"23 /18 maggio
N. Simona Quadarella nei 1500 stile libero in 15'53"59 / 21 maggio
N. Benedetta Pilato nei 50 rana in 29"35 / 23 maggio
N. Margherita Panziera nei 200 dorso in 2'06"08 / 23 maggio
N. Simona Quadarella nei 400 stile libero in 4'04"66 / 23 maggio
ARGENTI (14)
T. Team Event il 10 maggio
con Chiara Pellacani, Andreas Sargent Larsen, Sarah Jodoin Di Maria e Riccardo Giovannini, 428 punti
F. Giulia Gabbrielleschi nella 5 Km in 58'49"3 /12 maggio
T. Chiara Pellacani dal trampolino 3m con 321.15 punti / 15 maggio
F. Matteo Furlan nella 25 km in 4h36'05"1 / 16 maggio
T. Elena Bertocchi e Chiara Pellacani nel sincro trampolino con 307.20 punti / 16 maggio
N. Staffetta 4x200 stile libero mixed in 7'29"35 RI / 18 maggio
con Stefano Ballo 1'46"96, Stefano Di Cola 1'46"16, Federica Pellegrini 1'55"66, Margherita Panziera 2'00"57
N. Gregorio Paltrinieri nei 1500 in 14'42"91 / 19 maggio
N. Alessandro Miressi nei 100 stile libero in 47"45 RI / 19 maggio
N. Arianna Castiglioni nei 100 rana in 1'06"13 / 19 maggio
N. Federico Burdisso nei 200 farfalla in 1'54"28 RI / 19 maggio
N. Federica Pellegrini nei 200 stile libero in 1'56"29 / 20 maggio
N. Margherita Panziera nei 100 dorso in 59"01 / 21 maggio
N. Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero in 7'43"62 / 22 maggio
N. Alberto Razzetti nei 400 misti in 4'11"17 pp
BRONZI (20)
S. Tecnico del Mixed il 10 maggio
con Nicolò Ogliari e Isotta Sportelli, 77.4281 punti
T. Chiara Pellacani nel trampolino 1m con 254.15 / 11 maggio
F. Dario Verani nella 5 chilometri in 55'46"6 / 12 maggio
T. Giovanni Tocci dal trampolino 1m con 402.50 / 12 maggio
F. Rachele Bruni nella 10 Km in 1h59'15"1 / 13 maggio
S. Libero del Mixed il 14 maggio
con Nicolò Ogliari e Isotta Sportelli, 81.8667 punti
F. Barbara Pozzobon nella 25 km in 4h54'58"7 / 16 maggio
N. 4x100 stile libero maschile in 3'11"87 / 17 maggio
con Alessandro Miressi 47"74 RI, Lorenzo Zazzeri 48"30, Thomas Ceccon 47"98, Manuel Frigo 47"85
N. Domenico Acerenza nei 1500 in 14'54"36 / 19 maggio
N. Martina Carraro nei 100 rana in 1'06"21 / 19 maggio
N. 4x200 stile libero maschile in 7'06"05 / 19 maggio
con Stefano Ballo 1'47"30, Matteo Ciampi 1'46"17, Marco De Tullio 1'46"02, Stefano Di Cola 1'46"56con la Nazionale
N. Alberto Razzetti nei 200 misti in 1'57"25 / 20 maggio
N. 4x100 mista mixed in 3'42"30 RI / 20 maggio
con Margherita Panziera 59"55, Nicolò Martinenghi 58"05, Elena Di Liddo 57"54, Alessandro Miressi 47"16
N. Martina Rita Caramignoli nei 1500 stile libero in 16'05"81 / 21 maggio
N. 4x200 stile libero femminile in 7'56"72 / 21 maggio
con Stefania Pirozzi 1'59"63, Sara Gailli 1'59"94, Simona Quadarella 2'00"61, Federica Pellegrini 1'56"54
N. Gabriele Detti negli 800 stile libero in 7'46"10 / 22 maggio
N. Nicolò Martinenghi nei 50 rana in 26"68 / 22 maggio
N. 4x100 stile libero mixed in 3'22"64 RI / 22 maggio
con Alessandro Miressi 47"63, Thomas Ceccon 47"59, Federica Pellegrini 53"58, Silvia Di Pietro 53"84
N. 4x100 mista maschile in 3'29"93 RI / 23 maggio
con Thomas Ceccon 53"59, Nicolò Martinenghi 57"84, Federico Burdisso 51"29, Alessandro Miressi 47"21
N. 4x100 mista femminile in 3'56"30 RI / 23 maggio
con Margherita Panziera 59"71, Arianna Castiglioni 1'05"66, Elena Di Liddo 57"27, Federica Pellegrini 53"66
Il prof. Rasi alla Gazzetta dello Sport: Riaprire subito. Piscine gestibili in sicurezza
Articolo di Valerio Piccioni tratto da www.gazzetta.it
L'ex direttore Ema Rasi: "In piscina buona circolazione d’aria. Meglio degli autobus romani"
Le piscine al chiuso che riapriranno soltanto il 1° luglio. Una scelta che l'ex direttore dell’Agenzia europea del farmaco Guido rasi non condivide
Guido Rasi non nasconde che quando parla di piscine gli si apre il cuore. "Ammetto il conflitto di interesse: sono stato campione italiano dei 200 rana nel 1971 con un tempo con cui oggi molte bambine mi umilierebbero". Con l’ex direttore dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, oggi impegnato nella formazione di medici e operatori sanitari con Consulcesi, parliamo del caso del giorno: le piscine al chiuso che riapriranno soltanto il 1° luglio, una decisione che ha attirato le proteste del mondo del nuoto.
Professor Rasi, che ne pensa di questo tenere ancora in lista d’attesa le piscine al chiuso?
“Una decisione sorprendente. Le piscine sono luoghi gestibili sul piano della sicurezza, ci sono studi che dimostrano che il virus sopravvive poco o nulla con il cloro. Senza dimenticare che si tratta di ambienti grandi e di luoghi più sicuri e gestibili di altri”.
Perché allora si è scelta questa strada?
“Perché non c’è stata un’attenzione sufficientemente specifica sulle piscine. Detto questo, le autorità locali dovrebbero essere più sollecite per sottoporre a tutti i controlli necessari questi luoghi. Luoghi che non sono così numerosi peraltro”.
Si parla di 3mila piscine in Italia.
“Appunto, sono impianti che si prestano molto bene a una buona e sicura gestione. Ribadisco: sono rimasto sorpreso che ci sia stata superficialità in questa decisione, un fare di tutta l’erba un fascio. Sono un po’ deluso dall’aver accomunato che sono molto diversi fra loro”.
Le piscine quasi come le discoteche.
“Appunto, luoghi che non hanno alcuna affinità. E poi l’attività sportiva ha degli effetti importanti sul piano della salute pubblica, è una valvola importante”.
All’inizio della pandemia era stato dato un allarme per la possibilità che potesse aiutare il vapore il virus a viaggiare.
“Uno studio norvegese sostiene il contrario, l’acqua sollevata dal nuotatore ucciderebbe il virus. La piscina è un grande ambiente con una buona circolazione nell’aria. Come minimo, molto meglio degli autobus romani…”
E il limite dei 7 metri quadrati per nuotatore come lo giudica?
“Cinque metri sarebbero sufficienti, ma in ogni caso meglio usare il massimo della cautela”.
Insomma, lei ritiene le piscine indoor potrebbero riaprire con le palestre già lunedì 24 maggio?
“Io ne sono convinto. La decisione presa è superficiale”.
Intanto ripartono le palestre. Che consigli si possono dare a gestori e frequentatori?
“Intanto ogni palestra ha una sua dimensione e un suo problema. Certo gli ambienti sono meno grandi rispetto alle piscine, ma abbiamo già parlato del mio conflitto di interesse e quindi mi fermo”.
Che cosa conterà di più in questa ripartenza?
“Il comportamento delle persone è fondamentale nei momenti di flusso, il distanziamento deve essere fatto rispettare. Durante l’esercizio fisico, se ci fosse una persona infetta, l’esalazione del virus sarebbe pericoloso. Su questo sarei rigorosissimo, mascherina per circolare in tutti i locali. La gestione dei flussi nei corridoi è fondamentale".
Nel protocollo si dispone il divieto per le docce mentre è consentita l’apertura degli spogliatoi con determinate condizioni.
“Grande stupidaggine. Le docce vanno gestite come gli spogliatoi, se ci sono 20 docce ne userai magari una su quattro. È possibile".
In questi mesi lei crede che sia stato giusto chiudere questi luoghi “sportivi” o si sarebbe potuto procedere diversamente?
"Per me questi luoghi non sono stati sufficientemente valutati, non ci sono dati attendibili in nessun senso. E non vedo un valore aggiunto sotto il profilo del rischio".
Piscine coperte ancora chiuse. VIDEO di Barelli a Rainews24. La protesta di sport e politica

Il mondo delle piscine si sveglia arrabbiato, deluso ed ancora esterrefatto per la scelta del Governo di ritardare ulteriormente la riapertura degli impianti al coperto al primo luglio, ma confortanto dal sostegno trasversale di leader sportivi e politici. Intanto agli europei di Budapest continua con fermezza la manifestazione di sensibilizzazione promossa dalla Federazione Italiana Nuoto e dai suoi atleti che con l'hastag #salviamolepiscine ha chiamato a raccolta sui social tutto l'universo acquatico, composto da oltre 5 milioni di praticanti di ogni età e capacità e dalle loro famiglie, da dirigenti, tecnici e dagli operatori delle piscine.
Il presidente Paolo Barelli ha rilasciato una lunga intervista a Rainews24 spiegando i motivi della protesta e la percezione dell'intero mondo natatorio che si sente vessato dal susseguirsi di decisioni incomprensibili. "Il primo luglio è una data ridicola, saremo in piena estate e gli utenti non frequenteranno di certo le piscine coperte. Questa decisione è allucinante - dichiara - Le piscine sono tra gli ambienti più salubri che possano trovarsi; sono circa mille gli impianti natatori al coperto che danno lavoro a centinaia di migliaia di persone. Non mi riferisco solo al grande agonismo, rappresentato da Paltrinier, Pellegrini e dai nostri campioni, ma ai milioni di cittadini che hanno imparato a nuotare e, quando necessario, anche salvato la loro vita e quella di altri in mare o negli specchi d'acqua che caratterizzano il nostro Paese peninsulare. Rispettando tutte le prescrizioni, in piena sicurezza, con un numero adeguato di persone, con le distanze, con il cloro contenuto nelle piscine non c'è possibilità di vita per il virus. Sono molto più pericolosi i mezzi pubblici, i luoghi di aggregazione e quindi non si riesce a comprendere la logica di questa decisione che appare a tutti gli utenti una vera persecuzione. Siamo veramente molto arrabbiati - continua Barelli - Anche differire le riaperture di palestre e piscine appare ridicolo perché spesso sono impianti integrati. E' incomprenbile che nei ristoranti, nei cinema, nei teatri, nelle palestre si possa andare in maniera contingentata e nelle piscine coperte no. Dare questa immagine delle piscine, come se fossero luoghi frequentati da untori, non rende onore ai nostri scienziati che in ore e ore di monologhi non spiegano i motivi di questa scelta astrusa non suffragata da dati. In tutti i casi se questa è la decisione imposta dall'altro che venissero dati dei contributi veri, reali, e non elemosine alle società sportive e ai gestori di impianti che chiuderanno le attività e falliranno. Quindi è inaccettabile questo atteggiamento. Per il settore la data del primo luglio rappresenta una presa in giro con il rischio che questi concetti sbagliati nella testa dei professoroni, cui i governanti e la politica probabilmente si sottopongono anche per paura di assumere decisioni diverse, condizionino anche le scelte del prossimo autunno. Le società sportive in Italia garantiscono la pratica motoria sostituendosi allo Stato e agli enti locali. Sono per lo più dirigenti volontari che investono risorse proprie e sono già chiusi da 15 mesi con enormi perdite. Se falliscono le società sportive rischiamo una generazione compromessa. Lo sport non lo si pratica nella scuola o nell'ambito delle attività comunali perché non ci sono i fondi. Se le società sportive che gestiscono gli impianti falliscono, fallisce l'attività motoria in Italia con, peraltro, evidente crescita dei costi per la sanità pubblica".
Anche gran parte del mondo sportivo e della polita appoggia le istanze del settore piscine.
"Il decreto deve essere convertito in Parlamento e io mi auguro possa esserci ancora lo spazio per una revisione, perché è rimasto uno dei pochi settori dove la risposta che abbiamo dato non ha rispettato le attese. Su questo possiamo continuare una riflessione", auspica Andrea Costa, sottosegretario alla Salute.
"Nella Conferenza unificata, non soltanto le Regioni ma anche Anci (Comuni) e Upi (Province) avevano proposto di anticipare l'apertura delle piscine rispetto al primo luglio", dichiara Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni.
"Forza Italia non è soddisfatta di ciò che riguarda i tempi di riapertura delle piscine al chiuso. E' una palese ingiustizia che colpisce una parte importante del settore dello sport che ha già subito gravi danni economici. Chiediamo che si anticipino i tempi di riapertura, perché si sa bene che le piscine sono sorvegliate, che il cloro uccide il virus. Chiediamo che nel decreto Sostegni 2 ci sia una azione forte per aiutare tutte le imprese che hanno avuto dei costi fissi, e riguarda le piscine in particolare, che non sono stati compensati dalle precedenti decisioni del governo", afferma l'eurodeputato e coordinatore nazionale del partito, Antonio Tajani.
"Le piscine al coperto non potranno riaprire fino al primo luglio e secondo me è sbagliato. La Lega non molla e useremo i prossimi giorni per continuare a chiedere più coraggio nelle scelte per provare ad anticipare le riaperture", sottolinea Matteo Salvini, segretario del partito.
"Comprendiamo e sosteniamo la forte denuncia del presidente di Federnuoto Paolo Barelli, che ha definito una vergogna e una drammatica persecuzione la decisione del Governo di impedire la riapertura immediata delle piscine italiane al chiuso. Ha pienamente ragione Barelli quando afferma che prolungare l'inattività è una scelta irresponsabile, che rischia di mandare gambe all'aria qualche migliaio di societa e impianti sportivi e che il Governo dovrebbe allora prevedere contributi veri, e non elemosina a società sportive e ai gestori. Fratelli d'Italia, ancora una volta, chiede che venga rivisto il calendario delle riaperture consentendo alle piscine coperte di ritornare immediatamente attive", dichiara il capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida.
"Penso che la riapertura delle piscine al chiuso possa essere anticipata di qualche settimana se i contagi crolleranno e penso sarebbe anche giusto", dichiara il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
"La roadmap delle riaperture costringe le piscine al chiuso a rimandare ancora l'inizio delle attività. Diventa ancor più necessario, a questo punto, prevedere nel Sostegni bis importanti risorse da destinare specificatamente al settore: chiediamo al Governo il massimo impegno per salvare, tutelandolo adeguatamente, questo grande patrimonio sportivo e sociale di cui il Paese dispone. Un altro mese e mezzo di chiusura rischia di essere fatale per gran parte dei gestori di piscine, vista la situazione già drammatica causata dalla pandemia e considerati i grandi costi di gestione di un impianto natatorio, dal personale alla manutenzione. Per oltre 4 milioni di italiani le piscine rappresentano un'opportunità fondamentale per praticare sport: sostenerle il più possibile è indispensabile per molte comunità locali, oltre che per salvaguardare il patrimonio impiantistico, che nel caso delle piscine è per il 95% di proprietà pubblica", dice il deputato Simone Valente del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.
Anche il presidente del CONI Giovanni Malgò si unisce alla causa: "Il presidente Barelli ha fatto benissimo a lamentarsi. Ho apprezzato tantissimo la presa di posizione degli atleti. Spero che arrivino i famosi ristori, che dovranno essere giusti per le perdite notevolissime subite dai gestori degli impianti".
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Europei. #salviamolepiscine. Barelli: "Commosso dai risultati, uniti per garantire presente e futuro del nuoto"

Segue il bilancio del presidente Paolo Barelli dopo la prima settimana di gara alla 35esima edizione del campionati europei di Budapest.
#salviamolepiscine
Save the date. Lunedì 17 maggio dalle 18:00
Paolo Barelli: "Il bilancio della prima settimana è commovente perché le medaglie e i risultati conseguiti condensano tutti i sacrifici compiuti dal nostro mondo severamente colpito da pandemia e relative decisioni. Per il movimento acquatico, dai praticanti ai campioni, la serrata obbligatoria delle piscine ha generato conseguenze catastrofiche, piegando persino la resistenza di quei pochi che sono riusciti a tenere aperti gli impianti solo per consentire le attività degli atleti di interesse nazionale con inevitabili perdite. Società e associazioni sportive e gestori delle piscine hanno dimostrato nel corso degli ultimi 15 mesi responsabilità e disponibilità per garantire la pratica dell'attività sportiva in piena sicurezza, investendo peraltro ulteriori risorse economiche in strutture e accessori che rispondessero alle prescrizioni determinate dalle autorità. Il prosieguo della chiusura, immotivato e irresponsabile anche alla luce di illustri ricerche scientifiche che hanno dettagliatamente illustrato l'azione invalidante del cloro sul virus COVID-19 in 30 secondi, ha piegato la resistenza di molte realtà, piccole e grandi, locali e consorziate. C'è chi ha fallito, chi è sommerso dai debiti e non aprirà più. Nel frattempo abbiamo perso un anno di corsi di nuoto, un anno di bambini che magari hanno deciso di dedicarsi ad un altro sport, un anno di insegnamento del nuoto, che è assurdo sottovalutare in un Paese come l'Italia che ha oltre 7500 chilometri di costa senza considerare gli spazi lacuali e fluviali. Abbiamo perso campioni del futuro; magari se avessero trovato chiuso i genitori di Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri li avrebbero indirizzati ad un altro sport piuttosto che lasciarli poltrire. Stiamo perdendo piscine che senza adeguati sostegni economici diretti e indiretti chiuderanno e di conseguenza praticanti e futuro. Perciò i risultati di Budapest assumono una valenza che va oltre l'aspetto prettamente sportivo, di cui siamo orgogliosi e fieri, e identificano l'effetto della resilienza del nostro movimento. Lunedì 17 maggio alle 18:00 abbiamo lanciato la campagna di sensibilizzazione #salviamolepiscine. Unitevi a noi, con il dovuto riguardo per le istituzioni e la fermezza della nostra identità. Facciamo sport. Produciamo salute, benessere, educazione. Veicoliamo valori sani. Formiamo le generazioni del futuro e curiamo il presente. Meritiamo rispetto".
foto di Andrea Staccioli / Inside - DBM. In caso di riproduzione è necessario citare i credit. Vietati ridistribuzione e vendita.
#SalviamoLePiscine. Save the date 17 maggio alle 18:00

Un grido di allarme che sensibilizzi l'attenzione delle istituzioni e unisca in un solo coro le istanze delle associazioni e società sportive dilettantistiche, dei gestori di impianti per lo più pubblici, degli atleti e praticanti di tutte le età e capacità, degli operatori sportivi. Un grido di allarme che evidenzi la drammatica situazione emergenziale del comparto piscine, che stima perdite per circa il 70% del fatturato in 15 mesi a fronte di ristori evidentemente inadeguati e non accessibili alla stragrande maggioranza di associazioni e società sportive che vivono di entrate istituzionali e non commerciali a fronte di ingenti costi per conservare e manuntenere il patrimonio impiantistico. Un grido di allarme che parte da chi si sostituisce allo Stato per garantire la pratica sportiva e l'attività motoria, fonti primarie di benessere dei cittadini e quindi di risparmio economico per il settore della sanità. Un grido di allarme di un settore che produce aggregazione, forma le giovani generazioni trasmettendo principi educativi quali il rispetto, la solidarietà e la condivisione. Un grido d'allarme di un settore che non conosce limiti di età e accompagna la vita di quasi 6 milioni di praticanti, forti e deboli, senza alcuna distinzione.
#salviamolepiscine
Un grido di allarme di un settore che si sente mortificato e abbandonato dal susseguirsi di decisioni che evidentemente non considera validi gli investimenti compiuti dei gestori per mettere in sicurezza sin dalla scorsa primavera le piscine coperte o prestigiosi studi scientifici che dimostrano come il cloro delle piscine inattivi il Covid in 30 secondi. Un grido di allarme da parte di chi crede fortemente che il nuoto e le discipline acquatiche debbano essere praticate a tutte le latitudini e non solo nel periodo estivo all'aperto. Un grido di allarme per richiedere certezze in termini di riaperture delle piscine coperte, di modalità di gestione, di accesso a veri ristori o a forme concrete di sostegno economico indiretto. Un grido di allarme che con rispetto verso le istituzioni richieda egual rispetto dalle istituzioni. Un grido di allarme che faccia sentire meno soli i gestori di impianti che dopo aver assicurato, finanche con sacrifici personali e familiari, l'attività motoria a centinaia di migliaia di cittadini ha dovuto chiudere definitivamente i cancelli della propria piscina sine die, fallendo o rischiando il fallimento, o cosciente che saranno necessari anni per tornare ad esercitare la propria attività a pieno regime.
#salviamolepiscine
Un grido di allarme da parte di chi non può assistere inerme alla dispersione del lavoro svolto con continuità, ormai da decadi, per l’insegnamento del nuoto quale strumento di vita attraverso le tecniche necessarie a gestire responsabilmente e serenamente la balneazione in un Paese peninsulare, con oltre 7.500 chilometri di costa e moltissimi spazi lacuali e fluviali interni. Un grido di allarme da parte di chi forma, assiste e cresce giovani atleti fino alle medaglie olimpiche che tanto orgoglio generano per l’Italia sportiva e no. Un grido d'allarme che unisca e non divida o frammenti, che raccolga tutti quelli che desidereranno aderire.
#salviamolepiscine
Invitiamo tutto il nostro mondo che raccoglie circa 20 milioni di persone, dagli atleti di interesse nazionali alle famiglie, dai gestori di impianti agli operatori tecnico-sportivi, dai praticanti ai semplici appassionati, ad unirsi sui social postando un'immagine di colore blu, come il colore che rappresenta l'acqua, ed un commento d'esortazione con hashtag
#salviamolepiscine
Invitiamo tutti i gestori delle piscine, le società e associazioni sportive ad issare una bandiera blu con hashtag
#salviamolepiscine
Invitiamo tutti voi ad unirvi alla nostra istanza dal 17 maggio alle ore 18:00, prima giornata di finali del nuoto ai campionati europei di Budapest, per un grido di allarme e sensibilizzazione che ci unisca come non mai per tornare a vivere con entusiasmo e in sicurezza le piscine scoperte e coperte di tutta Italia.
#salviamolepiscine